Really?!
"Really?!" è una commedia scolastica dell'autrice Hyeon-Sook Lee, nota in Italia soprattutto per l'audacia di titoli come "Love Story" e "I fiori del male". "Really?!" è proposto in sette volumi dalla casa editrice JPop con un formato e delle tavole molto attraenti, lo stile grafico di Hyeon-Sook Lee è accattivante e secondo me unico. Suggerisco questa serie a lettori maturi, interessati alle note stonate generate dalla famiglia allargata, ai temi della gelosia tra fratelli, del sentimento tra fratellastri.
"Really?!" inizia con una situazione scomoda: Miryu - che non definirei una protagonista - apprende dalla madre che si risposerà con un uomo che ha già con sé quattro figli al seguito. Dato che la cattiva sorte non arriva mai sola, Miryu apprende che tra loro sono presenti due ragazzi che conosce già: una sua compagna di classe che le è ostile e un suo kohai di cui è innamorata. Miryu, senza esserne consapevole, diventerà l'elemento di disturbo di dinamiche e sentimenti irrisolti all'interno di questo nucleo familiare precostituito. La sua sola presenza rappresenta l'occasione dei personaggi per mettersi in discussione, ridefinire spazi relazionali, aprire vasi di pandora.
Hyeon-Sook Lee ha mantenuto la mia attenzione dotando i suoi personaggi di un effetto visivo catalizzatore: i suoi uomini sono affascinanti e possiedono una bellezza fuori dal comune, quasi femminea; le sue donne sono sveglie, tenaci e talvolta violente.
Non mancano i colpi di scena, l'impatto dei personaggi secondari e la proposta di personaggi irriverenti che rendono i dialoghi briosi. In questa opera, le tempeste emotive sono condivise quanto basta ed è più facile coglierle dai dialoghi piuttosto che dal lavoro di introspezione dei personaggi. Anche i temi proposti non sono banali, ma forse è mancato sbilanciarsi per timore di non conoscere ancora il pubblico dei lettori?
Non posso purtroppo andare oltre il voto attribuito perché a me sono mancati questi elementi:
- l'assenza di una terza voce narrante che aiuterebbe il lettore ad orientarsi tra un cambio di scena e l'altro. Alcuni passaggi non sono dati al caso, ma si prende per scontato che si intuiscano delle dinamiche. Questa secondo me è una pecca quando i temi proposti sono importanti, delicati e non capiti fino in fondo.
- il livello di priorità dato ai personaggi coinvolti. Ho avvertito uno spostamento di focus da una situazione ad un'altra, da una relazione all'altra, senza un filo conduttore. E' come se il messaggio riproposto fosse "Ok, di questo ce ne occuperemo più tardi", però (che peccato) secondo me era quello il momento in cui la scena doveva atterrare ed essere celebrata.
- è mancato un elemento in grado di tirare le fila e dare un senso più profondo alle storie dei personaggi. Se si fosse trattato di dare spazio a dei personaggi secondari, mancare di profondità narrativa può essere un dettaglio trascurabile. Quando nel piatto sono proposte due situazioni intense (l'integrazione di Miryu in una famiglia allargata, il legame in conflitto tra due fratelli gemelli cresciuti in modo diverso) è naturale generare nel lettore delle aspettative di risoluzione. Gli elementi nel piatto erano talmente tanti e belli che sono diventati - forse - ingestibili e mi hanno lasciato, da lettrice, un senso di incompiutezza.
In conclusione, la considero un'opera che non può mancare se si stima l'autrice e il suo stile grafico. Tenendo presente che si tratta dell'opera che l'ha lanciata e non c'era forse la maturità per affondare il tacco.
"Really?!" inizia con una situazione scomoda: Miryu - che non definirei una protagonista - apprende dalla madre che si risposerà con un uomo che ha già con sé quattro figli al seguito. Dato che la cattiva sorte non arriva mai sola, Miryu apprende che tra loro sono presenti due ragazzi che conosce già: una sua compagna di classe che le è ostile e un suo kohai di cui è innamorata. Miryu, senza esserne consapevole, diventerà l'elemento di disturbo di dinamiche e sentimenti irrisolti all'interno di questo nucleo familiare precostituito. La sua sola presenza rappresenta l'occasione dei personaggi per mettersi in discussione, ridefinire spazi relazionali, aprire vasi di pandora.
Hyeon-Sook Lee ha mantenuto la mia attenzione dotando i suoi personaggi di un effetto visivo catalizzatore: i suoi uomini sono affascinanti e possiedono una bellezza fuori dal comune, quasi femminea; le sue donne sono sveglie, tenaci e talvolta violente.
Non mancano i colpi di scena, l'impatto dei personaggi secondari e la proposta di personaggi irriverenti che rendono i dialoghi briosi. In questa opera, le tempeste emotive sono condivise quanto basta ed è più facile coglierle dai dialoghi piuttosto che dal lavoro di introspezione dei personaggi. Anche i temi proposti non sono banali, ma forse è mancato sbilanciarsi per timore di non conoscere ancora il pubblico dei lettori?
Non posso purtroppo andare oltre il voto attribuito perché a me sono mancati questi elementi:
- l'assenza di una terza voce narrante che aiuterebbe il lettore ad orientarsi tra un cambio di scena e l'altro. Alcuni passaggi non sono dati al caso, ma si prende per scontato che si intuiscano delle dinamiche. Questa secondo me è una pecca quando i temi proposti sono importanti, delicati e non capiti fino in fondo.
- il livello di priorità dato ai personaggi coinvolti. Ho avvertito uno spostamento di focus da una situazione ad un'altra, da una relazione all'altra, senza un filo conduttore. E' come se il messaggio riproposto fosse "Ok, di questo ce ne occuperemo più tardi", però (che peccato) secondo me era quello il momento in cui la scena doveva atterrare ed essere celebrata.
- è mancato un elemento in grado di tirare le fila e dare un senso più profondo alle storie dei personaggi. Se si fosse trattato di dare spazio a dei personaggi secondari, mancare di profondità narrativa può essere un dettaglio trascurabile. Quando nel piatto sono proposte due situazioni intense (l'integrazione di Miryu in una famiglia allargata, il legame in conflitto tra due fratelli gemelli cresciuti in modo diverso) è naturale generare nel lettore delle aspettative di risoluzione. Gli elementi nel piatto erano talmente tanti e belli che sono diventati - forse - ingestibili e mi hanno lasciato, da lettrice, un senso di incompiutezza.
In conclusione, la considero un'opera che non può mancare se si stima l'autrice e il suo stile grafico. Tenendo presente che si tratta dell'opera che l'ha lanciata e non c'era forse la maturità per affondare il tacco.
Questo manga si presenta molto bene. Una storia con il giusto livello di intrigo che incuriosisce il lettore, e dei disegni particolari dal tratto molto fine ed elegante; deve piacere il genere però, i ragazzi sono un po' troppo "femminili", tanto che l'autrice stessa in una nota, lamentandosi di trovar difficoltà nel disegnare la protagonista, dice che la risposta della sua assistente è stata "beh, disegna Hanul con una parrucca di capelli lunghi".
Ma passiamo alla trama, come ho detto prima inizia molto bene: Miryu conduce una vita non troppo semplice con la madre divorziata e senza un soldo, può andare peggio? ovviamente, infatti lei si risposa e vanno a vivere nella famiglia del coniuge con i suoi figli: Gahng, compagna di classe di Miryu, tra le due non c'è un buon rapporto; Hosu, il fratello più piccolo; ed infine i famigerati protagonisti maschili, i 2 gemelli Hanul e Pada. Il primo è un ragazzo molto tranquillo e gentile il secondo, almeno all'apparenza, scorbutico e "cattivo", un mezzo teppista. Tra loro hanno un rapporto difficile ben approfondito nel corso della storia.
Miryu ovviamente si innamora, un po' banalmente oserei dire, di Hanul, ma ci sono continui episodi che coinvolgono anche Pada e mostrano il suo lato protettivo e umano, questi fanno venire quantomeno dei pensieri a Miryu.
Da dove scaturisce un voto così basso? dalla piega che prende il manga dal quinto volume in poi.
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Non si parla più del triangolo e di come andrà a risolversi, Miryu diventa solo una cornice e il ruolo di protagonista passa ai gemelli e al loro passato.
Si arriva alla fine del settimo volume con un finale che risolve le questioni passate tra i gemelli, mentre vengono quasi totalmente ignorate la protagonista e Gahng; finale drammaticamente aperto per quanto riguarda la risoluzione del triangolo.
Non condivido affatto il parere di alcuni secondo cui questa mangaka sia un vero talento, chiaramente è solo una mia opinione ma credo che i veri artisti debbano avere il coraggio di portare a termine le proprie storie. Lasciare in sospeso per "paura" di rendere scontento parte del pubblico non è segno di grande convinzione.
Mi scuso per aver spoilerato parecchio, generalmente evito di farlo ma in questo caso era davvero necessario dato che il problema è proprio il finale.
Ma passiamo alla trama, come ho detto prima inizia molto bene: Miryu conduce una vita non troppo semplice con la madre divorziata e senza un soldo, può andare peggio? ovviamente, infatti lei si risposa e vanno a vivere nella famiglia del coniuge con i suoi figli: Gahng, compagna di classe di Miryu, tra le due non c'è un buon rapporto; Hosu, il fratello più piccolo; ed infine i famigerati protagonisti maschili, i 2 gemelli Hanul e Pada. Il primo è un ragazzo molto tranquillo e gentile il secondo, almeno all'apparenza, scorbutico e "cattivo", un mezzo teppista. Tra loro hanno un rapporto difficile ben approfondito nel corso della storia.
Miryu ovviamente si innamora, un po' banalmente oserei dire, di Hanul, ma ci sono continui episodi che coinvolgono anche Pada e mostrano il suo lato protettivo e umano, questi fanno venire quantomeno dei pensieri a Miryu.
Da dove scaturisce un voto così basso? dalla piega che prende il manga dal quinto volume in poi.
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Non si parla più del triangolo e di come andrà a risolversi, Miryu diventa solo una cornice e il ruolo di protagonista passa ai gemelli e al loro passato.
Si arriva alla fine del settimo volume con un finale che risolve le questioni passate tra i gemelli, mentre vengono quasi totalmente ignorate la protagonista e Gahng; finale drammaticamente aperto per quanto riguarda la risoluzione del triangolo.
Non condivido affatto il parere di alcuni secondo cui questa mangaka sia un vero talento, chiaramente è solo una mia opinione ma credo che i veri artisti debbano avere il coraggio di portare a termine le proprie storie. Lasciare in sospeso per "paura" di rendere scontento parte del pubblico non è segno di grande convinzione.
Mi scuso per aver spoilerato parecchio, generalmente evito di farlo ma in questo caso era davvero necessario dato che il problema è proprio il finale.
Eccoci qua... Non potevo assolutamente esimermi dal commentare questo splendido manhwa nato da Lee Hyeon-Sook, a mio parere un'artista di altissimo livello che sa veramente disegnare dei veri e propri capolavori. Ma ora veniamo alla trama.
Miryu è la tipica studentessa liceale coreana senza nessun apparente problema: a scuola se la cava, ha belle amicizie, tante speranze e sogni. In realtà, però, la aopoclasse, Gahng, è una ragazza alquanto dispotica e prepotente che mal la tollera... Beh, direte voi, quando capitano queste situazioni basta fregarsene e andare avanti. È verissimo, ma la situazione di Miryu va a complicarsi quando scopre che la stessa Gahng diverrà sua sorellastra (la madre si mette con il padre di quest'ultima)! Lo shock è davvero grande, grandissimo, ed entrambe le ragazze cercano di mantenere la loro situazione famigliare segreta all'intera classe. Inizia questa convivenza forzata ma ancora qualcosa va a rendere il tutto più intricato: Ganhg ha due fratellastri gemelli dalla bellezza invidiabile e uno di questi piace da impazzire ad entrambe le ragazze! Si tratta del gentilissimo Hanul, un ragazzo abbastanza introverso e sempre molto cordiale con il prossimo; suo antagonista è il gemello Pada, che al contrario ha un temperamento alquanto aggressivo ed è un donnaiolo di fama internazionale.
Inizia così questa convivenza a quattro, questo quadrilatero amoroso dove man mano si prosegue con la storia, si carpiranno segreti e passioni nascoste e strani legami morbosi che forse non possono essere vissuti alla luce del sole.
Un manhwa dal tratto tipico e bellissimo di Lee Hyeon-Sook, perché lo stile di disegno è assolutamente unico ed inimitabile, ed è degna di nota la complessità della trama, anche se forse ora vi sembra abbastanza banalotta. La Sook credo sia una delle artiste più complete e particolari che ci siano in circolazione; non ci troviamo di fronte al tipico shoujo tutto puccio e amore, ma a storie e passioni veramente strane, basti pensare a "I fiori del male" e a "Love story la seduzione è più intrigante dell'amore" della stessa autrice. In ogni manhwa traspare grande dolore, segreti inconfessabili e passioni torbide, il tutto raccontato con stile ed estrema eleganza, senza mai volgarità o scene troppo dolci.
Consiglio sinceramente di gustarvi questo lavoro - e ovviamente anche gli altri due - perché merita di essere letto per sfuggire alle solite storielle banali e finalmente concedersi a qualche lettura più matura ed impegnativa che non vi deluderà.
Non attribuisco un dieci perché il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca: è troppo aperto per i miei gusti! Comunque un nove pieno ci sta.
Miryu è la tipica studentessa liceale coreana senza nessun apparente problema: a scuola se la cava, ha belle amicizie, tante speranze e sogni. In realtà, però, la aopoclasse, Gahng, è una ragazza alquanto dispotica e prepotente che mal la tollera... Beh, direte voi, quando capitano queste situazioni basta fregarsene e andare avanti. È verissimo, ma la situazione di Miryu va a complicarsi quando scopre che la stessa Gahng diverrà sua sorellastra (la madre si mette con il padre di quest'ultima)! Lo shock è davvero grande, grandissimo, ed entrambe le ragazze cercano di mantenere la loro situazione famigliare segreta all'intera classe. Inizia questa convivenza forzata ma ancora qualcosa va a rendere il tutto più intricato: Ganhg ha due fratellastri gemelli dalla bellezza invidiabile e uno di questi piace da impazzire ad entrambe le ragazze! Si tratta del gentilissimo Hanul, un ragazzo abbastanza introverso e sempre molto cordiale con il prossimo; suo antagonista è il gemello Pada, che al contrario ha un temperamento alquanto aggressivo ed è un donnaiolo di fama internazionale.
Inizia così questa convivenza a quattro, questo quadrilatero amoroso dove man mano si prosegue con la storia, si carpiranno segreti e passioni nascoste e strani legami morbosi che forse non possono essere vissuti alla luce del sole.
Un manhwa dal tratto tipico e bellissimo di Lee Hyeon-Sook, perché lo stile di disegno è assolutamente unico ed inimitabile, ed è degna di nota la complessità della trama, anche se forse ora vi sembra abbastanza banalotta. La Sook credo sia una delle artiste più complete e particolari che ci siano in circolazione; non ci troviamo di fronte al tipico shoujo tutto puccio e amore, ma a storie e passioni veramente strane, basti pensare a "I fiori del male" e a "Love story la seduzione è più intrigante dell'amore" della stessa autrice. In ogni manhwa traspare grande dolore, segreti inconfessabili e passioni torbide, il tutto raccontato con stile ed estrema eleganza, senza mai volgarità o scene troppo dolci.
Consiglio sinceramente di gustarvi questo lavoro - e ovviamente anche gli altri due - perché merita di essere letto per sfuggire alle solite storielle banali e finalmente concedersi a qualche lettura più matura ed impegnativa che non vi deluderà.
Non attribuisco un dieci perché il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca: è troppo aperto per i miei gusti! Comunque un nove pieno ci sta.