Wanted
Mi sembra di capire che molti pareri negativi siano arrivati da lettori di Vampire Knight che si sono buttati su Wanted per leggere altre opere della sensei Hino: probabilmente la ragione del grosso divario di voti è l'ordine di lettura. Wanted è stato il mio primo volume della Hino, seguito da Meru Puri, Captive Hearts e solo da ultimo VK. Per me la sensei È Wanted e Meru Puri, questa è la mia sensei Hino.
Tratto frizzante. Storie allegre, con dei forti momenti di profondità, personaggi sfaccettati ma che sanno ridere, di sé stessi e degli altri, che si prendono sempre sul serio, ma mai troppo. Leggerezza e profondità allo stesso tempo. Questa è la poesia di Matsuri Hino, che dai primi volumi di VK secondo me invece ha perso.
Veniamo ad Armelia. Carina, non troppo facile immedesimarcisi, ma molto divertente seguire le sue peripezie e soffrire per lei. Rispetto ad Airi è un po' più piatta, più simile a Yuki forse. Skull, invece, è il top. Uno dei protagonisti maschili che ho più amato in tutta la mia carriera di lettrice.
Il voto 9,5 è dovuto semplicemente alla storia extra, precedente e infatti più piatta, da 7 probabilmente. Wanted in quanto tale per me è un 10+. È chiaro che è un'opera che non si vuole prendere sul serio, ma come tutta la prima Matsuri Hino d'altronde. Ed è proprio questa una parte del suo enorme fascino.
Tratto frizzante. Storie allegre, con dei forti momenti di profondità, personaggi sfaccettati ma che sanno ridere, di sé stessi e degli altri, che si prendono sempre sul serio, ma mai troppo. Leggerezza e profondità allo stesso tempo. Questa è la poesia di Matsuri Hino, che dai primi volumi di VK secondo me invece ha perso.
Veniamo ad Armelia. Carina, non troppo facile immedesimarcisi, ma molto divertente seguire le sue peripezie e soffrire per lei. Rispetto ad Airi è un po' più piatta, più simile a Yuki forse. Skull, invece, è il top. Uno dei protagonisti maschili che ho più amato in tutta la mia carriera di lettrice.
Il voto 9,5 è dovuto semplicemente alla storia extra, precedente e infatti più piatta, da 7 probabilmente. Wanted in quanto tale per me è un 10+. È chiaro che è un'opera che non si vuole prendere sul serio, ma come tutta la prima Matsuri Hino d'altronde. Ed è proprio questa una parte del suo enorme fascino.
"Peccato" è tutto ciò che mi viene in mente pensando a questo manga. Davvero un peccato, perché quest'opera della celebre Hino Matsuri non mi ha affatto deluso, ma poteva decisamente essere trattata in modo migliore, senza ridurla a tre miseri capitoli; questo volumetto dall' aria invitante e dalla copertina colorata, infatti, poteva essere considerato come un buon inizio, e non solo come una piacevole breve storiella.
Veniamo al dunque. I personaggi principali di "Wanted" sono "alla Hino", interessanti e divertenti; gli altri invece fungono un po' da contorno, quasi a riempire buchi, e non sono molto sviluppati ma, d'altronde, cosa ci si può aspettare da una storia composta da soli 3 capitoli? La trama in sé è carina, simpatica, anche se banale nei colpi di scena. L'ambientazione invece mi è piaciuta tanto, e l'autrice non si è smentita nei meravigliosi disegni che, pur non presentando ancora il tratto "maturo" esibito negli ultimi volumi della sua serie più recente (Vampire Knight), ho trovato veramente ben fatti.
Invece la storia finale autoconclusiva "In primavera, fiori di ciliegio" è, a mio parere, assolutamente noiosa e banale fino all' inverosimile. Decisamente migliori i tre capitoli di "Wanted".
Peccato, quindi. La storia aveva gli ingredienti giusti per essere promossa a "serie"... ma consiglio comunque di leggerla, seppur sotto forma di volume unico.
Veniamo al dunque. I personaggi principali di "Wanted" sono "alla Hino", interessanti e divertenti; gli altri invece fungono un po' da contorno, quasi a riempire buchi, e non sono molto sviluppati ma, d'altronde, cosa ci si può aspettare da una storia composta da soli 3 capitoli? La trama in sé è carina, simpatica, anche se banale nei colpi di scena. L'ambientazione invece mi è piaciuta tanto, e l'autrice non si è smentita nei meravigliosi disegni che, pur non presentando ancora il tratto "maturo" esibito negli ultimi volumi della sua serie più recente (Vampire Knight), ho trovato veramente ben fatti.
Invece la storia finale autoconclusiva "In primavera, fiori di ciliegio" è, a mio parere, assolutamente noiosa e banale fino all' inverosimile. Decisamente migliori i tre capitoli di "Wanted".
Peccato, quindi. La storia aveva gli ingredienti giusti per essere promossa a "serie"... ma consiglio comunque di leggerla, seppur sotto forma di volume unico.
<b>Attenzione agli spoiler possibili, grazie.</b>
Terrificante, davvero. Chi si aspettava una cosa del genere dalla tanto prestigiosa autrice di Vampire Knight? Lo ammetto e non me ne pento, la sufficienza non la raggiunge a parer mio.
Partiamo dai disegni, unici che si salvano dalla mia critica: abbastanza carini, coi soliti occhi particolari e coi soliti tratti morbidi dei volti, però ancora acerbi, non maturi come quelli di Vampire Knight. Quanto ai personaggi... quanto sono piatti! Dove sono finiti i vivaci Alam e Jeile di Meru Puri? Dove è finita la frizzante protagonista Airi Hoshina, sempre della stessa serie? Qui ci troviamo di fronte a un pirata abbastanza odioso e a una protagonista scialba e piatta. Di solito i protagonisti di un manga mi restano impressi nella mente, li apprezzo, riesco a identificarmi con loro. Stavolta no, non ci sono nemmeno riuscita.
Una persona qualsiasi penserebbe di certo a questo punto, dato che è una storia basata sul tema dei pirati, che questo manga sia pieno di scene di azione, ricco di colpi di scena e di combattimenti. Invece no. L'azione è praticamente inesistente, di combattimenti tosti o epici non ce n'è manco l'ombra e la storia di per sé è piuttosto scialba, smorta. Non c'è vita, non c'è nulla di davvero eclatante o di sconvolgente. La storia poteva a mio parere essere sviluppata meglio. La trama sembra vagolare per conto suo, senza una meta precisa, e non ho trovato un gran senso ai capitoli. Il racconto extra non mi è piaciuto poi così tanto, lo ammetto. Quanto alla struttura delle tavole... gli sfondi dove sono finiti? È pieno di sfondi bianchi a destra e a manca, retini dappertutto e poco dinamismo e azione. A fine volume si legge una nota dell'autrice, che afferma di voler far comparire magari in futuro una donna pirata; e allora perché non lo ha fatto prima? Magari, chi lo sa, guadagnava un po' di voti in più da parte mia.
Unica cosa positiva l'edizione della JPop, che come al solito come casa editrice non mi delude mai.
Io sono solita cercare manga adrenalinici, energici e freschi anche se sono shojo, ma a quanto pare mi sono sbagliata. A me dispiace dare un voto così basso, però dalla Matsuri mi aspettavo certamente di più.
Terrificante, davvero. Chi si aspettava una cosa del genere dalla tanto prestigiosa autrice di Vampire Knight? Lo ammetto e non me ne pento, la sufficienza non la raggiunge a parer mio.
Partiamo dai disegni, unici che si salvano dalla mia critica: abbastanza carini, coi soliti occhi particolari e coi soliti tratti morbidi dei volti, però ancora acerbi, non maturi come quelli di Vampire Knight. Quanto ai personaggi... quanto sono piatti! Dove sono finiti i vivaci Alam e Jeile di Meru Puri? Dove è finita la frizzante protagonista Airi Hoshina, sempre della stessa serie? Qui ci troviamo di fronte a un pirata abbastanza odioso e a una protagonista scialba e piatta. Di solito i protagonisti di un manga mi restano impressi nella mente, li apprezzo, riesco a identificarmi con loro. Stavolta no, non ci sono nemmeno riuscita.
Una persona qualsiasi penserebbe di certo a questo punto, dato che è una storia basata sul tema dei pirati, che questo manga sia pieno di scene di azione, ricco di colpi di scena e di combattimenti. Invece no. L'azione è praticamente inesistente, di combattimenti tosti o epici non ce n'è manco l'ombra e la storia di per sé è piuttosto scialba, smorta. Non c'è vita, non c'è nulla di davvero eclatante o di sconvolgente. La storia poteva a mio parere essere sviluppata meglio. La trama sembra vagolare per conto suo, senza una meta precisa, e non ho trovato un gran senso ai capitoli. Il racconto extra non mi è piaciuto poi così tanto, lo ammetto. Quanto alla struttura delle tavole... gli sfondi dove sono finiti? È pieno di sfondi bianchi a destra e a manca, retini dappertutto e poco dinamismo e azione. A fine volume si legge una nota dell'autrice, che afferma di voler far comparire magari in futuro una donna pirata; e allora perché non lo ha fatto prima? Magari, chi lo sa, guadagnava un po' di voti in più da parte mia.
Unica cosa positiva l'edizione della JPop, che come al solito come casa editrice non mi delude mai.
Io sono solita cercare manga adrenalinici, energici e freschi anche se sono shojo, ma a quanto pare mi sono sbagliata. A me dispiace dare un voto così basso, però dalla Matsuri mi aspettavo certamente di più.
Ho deciso di leggere "Wanted" perché ho molto apprezzato l'anime di Vampire Knight, tratto da un manga della stessa autrice. Devo dire che Wanted è stato una grossa delusione. Sono stato in dubbio se assegnarli la sufficienza o meno.
Dal punto di vista grafico l'opera non è un granché, i disegni non mi sono piaciuti (sono disegnate bene solo le scene statiche) e le tavole mi sono parse confusionarie. Questo però non è il problema principale.
Il problema principale sono storia e personaggi. Il volume contiene quattro racconti, uno ambientato nell'epoca Meji ed tre ambientati alla fine del diciassettesimo secolo, ai tempi della pirateria. Il primo racconto è decisamente insufficiente, con una storia scontata, banale e totalmente inconsistente con lo spirito dell'epoca. Gli altri tre racconti sono una sequenza di episodi autoconclusivi che coinvolgono gli stessi personaggi. Qui ho tolto il filtro sulla verosimiglianza e attendibilità storica, trattandosi di storie di pirati. Si tratta di un genere che di solito mi piace, specialmente quando è trattato in chiave umoristica/avventurosa. In questo contesto mi è tornato in mente "Magical Lamp" di Kayono, manga del 2003 a cui ho assegnato 9 come valutazione. L'ambientazione è quasi identica a quella di "Wanted" (che è del 2005): una ragazza si traveste da uomo e si imbarca su di una nave di pirati; il bellissimo capitano dei pirati, uomo apparentemente crudele ma in fondo di buon cuore, scopre accidentalmente la verità e se la porta in cabina; i due si innamorano vicendevolmente. Non dico che Matsuri abbia copiato da Kayono, perché questo tipo di storia e così tradizionale che è stata probabilmente scritta cento volte indipendentemente: la differenza però è che la versione di Kayono è frizzante, divertente, umoristica, fiabesca e anche sensuale, mentre quella di Matsuri è piatta, banale, noiosa e con dei personaggi francamente antipatici. Per non parlare dei disegni che sono mille volte inferiori sotto tutti i rispetti.
Inoltre "Wanted" è terribile come sceneggiatura: siccome tutte le scene di azione sono troncate (ho anche il dubbio che il motivo sia che l'autrice non sappia disegnarle) la storia procede a scatti: in una vignetta l'eroina è prigioniera dei malvagi, nella vignetta successiva è stata liberata dall'eroe, ma manca il trait d'union: si intuisce che l'eroe deve aver effettuato una qualche mossa acrobatica, ma siccome questa non è stata disegnata non si capisce cos'è successo. Mi piacerebbe dare la sufficienza per rispetto all'autrice di Vampire Knight, ma quest'opera proprio non la merita.
Dal punto di vista grafico l'opera non è un granché, i disegni non mi sono piaciuti (sono disegnate bene solo le scene statiche) e le tavole mi sono parse confusionarie. Questo però non è il problema principale.
Il problema principale sono storia e personaggi. Il volume contiene quattro racconti, uno ambientato nell'epoca Meji ed tre ambientati alla fine del diciassettesimo secolo, ai tempi della pirateria. Il primo racconto è decisamente insufficiente, con una storia scontata, banale e totalmente inconsistente con lo spirito dell'epoca. Gli altri tre racconti sono una sequenza di episodi autoconclusivi che coinvolgono gli stessi personaggi. Qui ho tolto il filtro sulla verosimiglianza e attendibilità storica, trattandosi di storie di pirati. Si tratta di un genere che di solito mi piace, specialmente quando è trattato in chiave umoristica/avventurosa. In questo contesto mi è tornato in mente "Magical Lamp" di Kayono, manga del 2003 a cui ho assegnato 9 come valutazione. L'ambientazione è quasi identica a quella di "Wanted" (che è del 2005): una ragazza si traveste da uomo e si imbarca su di una nave di pirati; il bellissimo capitano dei pirati, uomo apparentemente crudele ma in fondo di buon cuore, scopre accidentalmente la verità e se la porta in cabina; i due si innamorano vicendevolmente. Non dico che Matsuri abbia copiato da Kayono, perché questo tipo di storia e così tradizionale che è stata probabilmente scritta cento volte indipendentemente: la differenza però è che la versione di Kayono è frizzante, divertente, umoristica, fiabesca e anche sensuale, mentre quella di Matsuri è piatta, banale, noiosa e con dei personaggi francamente antipatici. Per non parlare dei disegni che sono mille volte inferiori sotto tutti i rispetti.
Inoltre "Wanted" è terribile come sceneggiatura: siccome tutte le scene di azione sono troncate (ho anche il dubbio che il motivo sia che l'autrice non sappia disegnarle) la storia procede a scatti: in una vignetta l'eroina è prigioniera dei malvagi, nella vignetta successiva è stata liberata dall'eroe, ma manca il trait d'union: si intuisce che l'eroe deve aver effettuato una qualche mossa acrobatica, ma siccome questa non è stata disegnata non si capisce cos'è successo. Mi piacerebbe dare la sufficienza per rispetto all'autrice di Vampire Knight, ma quest'opera proprio non la merita.
Che dire, anche in un sol volume la mitica ed inimitabile Matsuri Hino colpisce ancora! Ho letto questo volume tutto d'un fiato, la storia è secondo me affascinante, anche perché il protagonista maschile incarna tutti i difetti e i pregi di questo mondo, a mio modesto parere. Non è il solito protagonista scontato sdolcinato, ma sa essere un vero omuncolo, per non dire parolacce. Anche la protagonista non è male. Finalmente troviamo una donna con gli "attributi" che insegue il fantasma del suo amore perduto facendosi valere in un mondo di pirati. Che donna!
Mi dispiace che non ci sia una trama centrale, ma che ogni capitolo abbia un proprio inizio e una propria fine, anche se i personaggi e i sentimenti si snodano attraverso i diversi capitoli. Volendo potremmo dire che è proprio questo il filo conduttore! Mi dispiace anche che non ci sia un continuo, avrei voluto volentieri approfondire la storia e magari vedersi avverato qualche "intrigo".
Non voglio accennarvi la trama ulteriormente altrimenti vi racconterei tutto così ho deciso di dilungarmi sulla parte "tecnica". I disegni sono a dir poco formidabili. Mozzafiato. Lo stile Hino non si smentisce neanche questa volta. Cura nei dettagli. Espressività. Movimento tangibile. Paesaggi al limite del reale. Insomma è il tratto fin ora che amo di più. Le scene sono ben trattate, non confusionarie anche se molto dinamiche.
Non ci si può dilungare molto su questo manga poiché è un unico volume e, come l'autrice stessa afferma nei free-talk, è stato disegnato tra 2 manga molto importanti per far sì che si avverasse il suo sogno di raccontare una storia sui pirati. Di una cosa sono certa però: se mai questo manga fosse ampliato e avesse una trama definita diverrebbe un altro capolavoro che si va ad aggiungere alla schiera dei precedenti capolavori di Matsuri Hino. Consigliato a tutti! Questo manga ha tutto in poche pagine!
Mi dispiace che non ci sia una trama centrale, ma che ogni capitolo abbia un proprio inizio e una propria fine, anche se i personaggi e i sentimenti si snodano attraverso i diversi capitoli. Volendo potremmo dire che è proprio questo il filo conduttore! Mi dispiace anche che non ci sia un continuo, avrei voluto volentieri approfondire la storia e magari vedersi avverato qualche "intrigo".
Non voglio accennarvi la trama ulteriormente altrimenti vi racconterei tutto così ho deciso di dilungarmi sulla parte "tecnica". I disegni sono a dir poco formidabili. Mozzafiato. Lo stile Hino non si smentisce neanche questa volta. Cura nei dettagli. Espressività. Movimento tangibile. Paesaggi al limite del reale. Insomma è il tratto fin ora che amo di più. Le scene sono ben trattate, non confusionarie anche se molto dinamiche.
Non ci si può dilungare molto su questo manga poiché è un unico volume e, come l'autrice stessa afferma nei free-talk, è stato disegnato tra 2 manga molto importanti per far sì che si avverasse il suo sogno di raccontare una storia sui pirati. Di una cosa sono certa però: se mai questo manga fosse ampliato e avesse una trama definita diverrebbe un altro capolavoro che si va ad aggiungere alla schiera dei precedenti capolavori di Matsuri Hino. Consigliato a tutti! Questo manga ha tutto in poche pagine!
Cercavo questo volume unico tempo fa, visto che Vampire Knight mi è piaciuto molto, e quindi volevo reperire le altre opere di Matsuri Hino. Era introvabile nella mia città! Fortunatamente sono riuscita a trovarlo al Lucca Comics e non me lo sono fatto sfuggire.
La trama parla di Armelia, una ragazza alla ricerca di Luz, il suo primo amore, rapito dai pirati. Lei stessa si traveste da uomo e viaggia alla ricerca del giovane, fino ad arrivare nella nave di Skull, il pirata che lo aveva rapito. Iniziano così vari "colpi di scena" (tutti abbastanza banali, devo dire) fino al finale (abbastanza aperto).
Beh, che dire? La trama è abbastanza semplice e banale, anche se l'ambientazione seicentesca, nell'epoca dei pirati, mi è piaciuta molto. Armelia è la classica eroina testarda e di buon cuore, Skull il classico duro dal cuore dolce, e gli altri personaggi, a parte Doc il dottore, sono caratterizzati poco e niente. Lo sviluppo della storia potrebbe essere davvero interessante - a me i volumi conclusivi non vanno proprio a genio - ma l'autrice afferma di volersi dedicare solo a Vampire Knight, sebbene abbia avuto diverse nuove idee per proseguire la storia.
Il disegno è abbastanza acerbo, niente a che vedere con i disegni di Vampire Knight (che, a mio parere, sono stupendi), tuttavia si riesce a distinguere il tratto tipico dell'autrice. Davvero bella la copertina.
Consigliato a chi vuole leggere un manga leggero, per passare una mezz'oretta a bordo di una nave pirata.
La trama parla di Armelia, una ragazza alla ricerca di Luz, il suo primo amore, rapito dai pirati. Lei stessa si traveste da uomo e viaggia alla ricerca del giovane, fino ad arrivare nella nave di Skull, il pirata che lo aveva rapito. Iniziano così vari "colpi di scena" (tutti abbastanza banali, devo dire) fino al finale (abbastanza aperto).
Beh, che dire? La trama è abbastanza semplice e banale, anche se l'ambientazione seicentesca, nell'epoca dei pirati, mi è piaciuta molto. Armelia è la classica eroina testarda e di buon cuore, Skull il classico duro dal cuore dolce, e gli altri personaggi, a parte Doc il dottore, sono caratterizzati poco e niente. Lo sviluppo della storia potrebbe essere davvero interessante - a me i volumi conclusivi non vanno proprio a genio - ma l'autrice afferma di volersi dedicare solo a Vampire Knight, sebbene abbia avuto diverse nuove idee per proseguire la storia.
Il disegno è abbastanza acerbo, niente a che vedere con i disegni di Vampire Knight (che, a mio parere, sono stupendi), tuttavia si riesce a distinguere il tratto tipico dell'autrice. Davvero bella la copertina.
Consigliato a chi vuole leggere un manga leggero, per passare una mezz'oretta a bordo di una nave pirata.
Anche se semplice e non particolarmente originale, questo manga mi è piaciuto molto. Adoro i disegni della Hino e il suo modo di raccontare la storia, anche se non sono prettamente una fan delle storie d'amore. L'elemento "piratesco" è interessante e divertente. Un autoconclusivo fresco, non impegnativo e neanche meraviglioso, ma che non mi ha fatto per niente pentire di aver speso 5,90 euro. Nota particolarmente positiva all'edizione che, come per tutti i manga editi da J-Pop, è particolarmente curata.
Il nuovo manga della bravissima e osannata autrice di Vampire Knights, e Meru Puri "Wanted!" è una storia di pirati, mistero, amore e avventura...
Armelia è una giovane ragazza molto brava nel canto e perdutamente innamorata del nobile Luz; purtroppo durante un attacco di pirati Luz viene rapito dal capitano Skulls.
Dopo 8 anni di ricerche Armelia si imbarca sulla nave pirati del capitano Skulls e nota subito la somiglianza tra il capitano e il suo amato. Armelia si è arruolata con lo scopo di ritrovare il suo amato Luz, per riuscire nel suo intento Armelia si finge un uomo e si fa chiamare Alto, ma viene presto smascherata ed è costretta a sopportare le continue vessazioni del capitano e della ciurma che la scherniscono di continuo per la sua debolezza fisica.
<b>[Attenzione, spoiler.]</b>
Skulls scopre l'obbiettivo della ragazza e la disillude dicendole che Luz è morto, ma Armelia non si perde d'animo.
Durante uno scontro tra Skulls e il marinaio Reid, Armelia viene fatta prigioniera da Reid, e Skulls nella foga del momento la chiama con il suo vero nome. Armelia si rende conto di questo solo qualche attimo più tardi, e pensandoci bene conclude che Skulls in realtà è proprio Luz, visto che lei non ha mai rivelato il suo vero nome al pirata. In seguito si viene a sapere che Luz, dopo essere stato rapito, ha sostituito il vecchio capitano Skulls (ora semplice medico di bordo) divenuto ormai troppo anziano per comandare una nave di pirati. Da questo punto inizia a svolgersi la storia vera e propria, in tre bei capitoli che potrebbero benissimo avere un interessante continuo, se alla geniale mangaka venisse voglia...
<b>[Fine spoiler.]</b>
Parlando un po' della struttura del manga, la copertina è veramente fatta bene, inchiostrata bene e già presenta bene i caratteri spumeggianti dei protagonisti.
I disegni sono i tipici un po' particolari di Matsuri Hino, a me non piacciono molto, ma non sono male.
La storia è mediamente interessante, anche se fin dall'inizio si capisce subito quale sia la verità sul capitano.
Comunque alla fine è una piacevole lettura, è un opera di una buona mangaka, da leggere quando si ha voglia. Darei in totale 6,5 /7.
Armelia è una giovane ragazza molto brava nel canto e perdutamente innamorata del nobile Luz; purtroppo durante un attacco di pirati Luz viene rapito dal capitano Skulls.
Dopo 8 anni di ricerche Armelia si imbarca sulla nave pirati del capitano Skulls e nota subito la somiglianza tra il capitano e il suo amato. Armelia si è arruolata con lo scopo di ritrovare il suo amato Luz, per riuscire nel suo intento Armelia si finge un uomo e si fa chiamare Alto, ma viene presto smascherata ed è costretta a sopportare le continue vessazioni del capitano e della ciurma che la scherniscono di continuo per la sua debolezza fisica.
<b>[Attenzione, spoiler.]</b>
Skulls scopre l'obbiettivo della ragazza e la disillude dicendole che Luz è morto, ma Armelia non si perde d'animo.
Durante uno scontro tra Skulls e il marinaio Reid, Armelia viene fatta prigioniera da Reid, e Skulls nella foga del momento la chiama con il suo vero nome. Armelia si rende conto di questo solo qualche attimo più tardi, e pensandoci bene conclude che Skulls in realtà è proprio Luz, visto che lei non ha mai rivelato il suo vero nome al pirata. In seguito si viene a sapere che Luz, dopo essere stato rapito, ha sostituito il vecchio capitano Skulls (ora semplice medico di bordo) divenuto ormai troppo anziano per comandare una nave di pirati. Da questo punto inizia a svolgersi la storia vera e propria, in tre bei capitoli che potrebbero benissimo avere un interessante continuo, se alla geniale mangaka venisse voglia...
<b>[Fine spoiler.]</b>
Parlando un po' della struttura del manga, la copertina è veramente fatta bene, inchiostrata bene e già presenta bene i caratteri spumeggianti dei protagonisti.
I disegni sono i tipici un po' particolari di Matsuri Hino, a me non piacciono molto, ma non sono male.
La storia è mediamente interessante, anche se fin dall'inizio si capisce subito quale sia la verità sul capitano.
Comunque alla fine è una piacevole lettura, è un opera di una buona mangaka, da leggere quando si ha voglia. Darei in totale 6,5 /7.