Jumbor Safety Edition
"Jumbor" è un manga di due volumi, scritto e disegnato da Hiroyuki Takei, autore noto per "Shaman King".
Chi ha letto la sua opera più famosa, sa a quale destino andò incontro quello "Shaman King" chiuso prematuramente, e senza un finale, che lasciò insoddisfatti molti lettori. Solo molti anni dopo, Takei tornò a mettere mano al suo manga, disegnando i capitoli conclusivi che vennero inclusi in una nuova riedizione del manga.
Perché tutto questo preambolo su "Shaman King" ?
Perché "Jumbor" ha subito un destino abbastanza simile e sfortunato. L'autore ha infatti chiuso anche "Jumbor" a soli dieci capitoli dall'inizio, molto probabilmente perché non riscontrava grande successo tra il pubblico giapponese. Anche per "Jumbor" e i suoi protagonisti è comunque iniziata una seconda vita, proprio come nella storia del manga, e dopo la fine anticipata della storia, Takei ha disegnato due nuovi capitoli brevi, e qualche tempo dopo ancora, è iniziata una sorta di seconda serie, anche se forse è più corretto definirla un reboot. Ma quello è un altro manga, dopo tutta questa lunga introduzione, veniamo al manga in questione.
"Jumbor" ha per protagonista un uomo di nome Baru Craw. Baru è il capo di una squadra di guerrieri costruttori, ovvero un team di persone che a bordo di macchine movimento terra giganti e dall'aspetto simile a robot, si occupano di ricostruire una terra ormai in rovina a causa di un misterioso cataclisma accaduto mille anni prima. All'inizio della storia, Baru e i suoi uomini vengono uccisi da quello che è "il gran re costruttore", un uomo che ha fatto degli scavi la sua ragione di vita, e che come al solito ha un misterioso obiettivo la cui realizzazione prevede la eventuale conquista del mondo.
Baru si risveglia qualche anno dopo, riportato in vita da un misterioso scienziato, ma nel corpo di un piccolo bambino, dotato tuttavia di mani e piedi metallici e mutaforma dalla potenza straordinaria. Il suo compito ora che è tornato in vita è ovviamente quello di fermare l'uomo che lo uccise, e che ormai è a un passo dalla conquista totale del mondo.
La trama è semplice, anche banale e stereotipata a dirla tutta, ma comunque, per quel che vale, è potenzialmente interessante, almeno per me. L'idea alla base di tutto non è male, e Takei sfrutta un tema originale e mai sfruttato, ovvero quello dei lavori edilizi. Diciamocelo, dopo che praticamente escono manga su quasi tutti i mestieri del mondo, qualcosa del genere è inaspettato. Almeno di questo bisogna dargli il merito.
I disegni, sono davvero belli a mio parere. Lo stile di Takei mi piaceva ai tempi di Shaman King, ma da allora è migliorato parecchio. I personaggi maschili, i protagonisti specialmente, come Baru, sono disegnati sempre in modo esile e longilineo (Baru in versione ragazzo), e le ragazze sempre più belle.
Anche il design di tutti i macchinari - robot è notevole.
E' un peccato che il manga duri solo dieci capitoli, perché come si può leggere nei volumi usciti, questo non è altro che il prologo della storia, ed è evidente che il finale è messo come una toppa.
L'autore aveva creato tutto un mondo, e molti personaggi, specialmente tutto il gruppo di avversari per Baru, ma alla fine si limitano a fare solo da comparse. Anche i protagonisti principali si limitano a fare poco date le poche pagine in cui si muovono. Oltre a Baru, che essendo il protagonista è quello che si vede di più, degli altri non si può dire molto, in particolare di Rivetta, che è forse il personaggio più importante della storia, e che purtroppo rimane solo abbozzata caratterialmente.
Nelle pagine conclusive, dove Takei racconta delle sue idee che purtroppo non ha potuto usare si legge una nota di giustificato rammarico.
Come giudicare dunque "Jumbor"?
A me è piaciuto abbastanza, per lo meno tutto il primo volume, mentre già nel secondo si inizia a capire che purtroppo la storia non andrà da nessuna parte, e questo di sicuro non è piacevole per il lettore. I due capitoli extra sono discreti, ma la loro funzione è unicamente quella di fare quasi da ponte con il sequel, e non aggiungono nulla di concreto alla storia che alla fine rimane in sospeso.
Non avendo letto ancora il manga che fa da sequel, non so dire se questo è necessario per capire quella storia facendogli da prologo. Se fosse così, questo basterebbe a giustificarne la lettura, altrimenti rimane solo l'inizio di una storia che resterà nella testa dell'autore e di cui possiamo solo immaginarne gli sviluppi.
Un manga consigliato ai fan dell'autore e solo a loro.
Chi ha letto la sua opera più famosa, sa a quale destino andò incontro quello "Shaman King" chiuso prematuramente, e senza un finale, che lasciò insoddisfatti molti lettori. Solo molti anni dopo, Takei tornò a mettere mano al suo manga, disegnando i capitoli conclusivi che vennero inclusi in una nuova riedizione del manga.
Perché tutto questo preambolo su "Shaman King" ?
Perché "Jumbor" ha subito un destino abbastanza simile e sfortunato. L'autore ha infatti chiuso anche "Jumbor" a soli dieci capitoli dall'inizio, molto probabilmente perché non riscontrava grande successo tra il pubblico giapponese. Anche per "Jumbor" e i suoi protagonisti è comunque iniziata una seconda vita, proprio come nella storia del manga, e dopo la fine anticipata della storia, Takei ha disegnato due nuovi capitoli brevi, e qualche tempo dopo ancora, è iniziata una sorta di seconda serie, anche se forse è più corretto definirla un reboot. Ma quello è un altro manga, dopo tutta questa lunga introduzione, veniamo al manga in questione.
"Jumbor" ha per protagonista un uomo di nome Baru Craw. Baru è il capo di una squadra di guerrieri costruttori, ovvero un team di persone che a bordo di macchine movimento terra giganti e dall'aspetto simile a robot, si occupano di ricostruire una terra ormai in rovina a causa di un misterioso cataclisma accaduto mille anni prima. All'inizio della storia, Baru e i suoi uomini vengono uccisi da quello che è "il gran re costruttore", un uomo che ha fatto degli scavi la sua ragione di vita, e che come al solito ha un misterioso obiettivo la cui realizzazione prevede la eventuale conquista del mondo.
Baru si risveglia qualche anno dopo, riportato in vita da un misterioso scienziato, ma nel corpo di un piccolo bambino, dotato tuttavia di mani e piedi metallici e mutaforma dalla potenza straordinaria. Il suo compito ora che è tornato in vita è ovviamente quello di fermare l'uomo che lo uccise, e che ormai è a un passo dalla conquista totale del mondo.
La trama è semplice, anche banale e stereotipata a dirla tutta, ma comunque, per quel che vale, è potenzialmente interessante, almeno per me. L'idea alla base di tutto non è male, e Takei sfrutta un tema originale e mai sfruttato, ovvero quello dei lavori edilizi. Diciamocelo, dopo che praticamente escono manga su quasi tutti i mestieri del mondo, qualcosa del genere è inaspettato. Almeno di questo bisogna dargli il merito.
I disegni, sono davvero belli a mio parere. Lo stile di Takei mi piaceva ai tempi di Shaman King, ma da allora è migliorato parecchio. I personaggi maschili, i protagonisti specialmente, come Baru, sono disegnati sempre in modo esile e longilineo (Baru in versione ragazzo), e le ragazze sempre più belle.
Anche il design di tutti i macchinari - robot è notevole.
E' un peccato che il manga duri solo dieci capitoli, perché come si può leggere nei volumi usciti, questo non è altro che il prologo della storia, ed è evidente che il finale è messo come una toppa.
L'autore aveva creato tutto un mondo, e molti personaggi, specialmente tutto il gruppo di avversari per Baru, ma alla fine si limitano a fare solo da comparse. Anche i protagonisti principali si limitano a fare poco date le poche pagine in cui si muovono. Oltre a Baru, che essendo il protagonista è quello che si vede di più, degli altri non si può dire molto, in particolare di Rivetta, che è forse il personaggio più importante della storia, e che purtroppo rimane solo abbozzata caratterialmente.
Nelle pagine conclusive, dove Takei racconta delle sue idee che purtroppo non ha potuto usare si legge una nota di giustificato rammarico.
Come giudicare dunque "Jumbor"?
A me è piaciuto abbastanza, per lo meno tutto il primo volume, mentre già nel secondo si inizia a capire che purtroppo la storia non andrà da nessuna parte, e questo di sicuro non è piacevole per il lettore. I due capitoli extra sono discreti, ma la loro funzione è unicamente quella di fare quasi da ponte con il sequel, e non aggiungono nulla di concreto alla storia che alla fine rimane in sospeso.
Non avendo letto ancora il manga che fa da sequel, non so dire se questo è necessario per capire quella storia facendogli da prologo. Se fosse così, questo basterebbe a giustificarne la lettura, altrimenti rimane solo l'inizio di una storia che resterà nella testa dell'autore e di cui possiamo solo immaginarne gli sviluppi.
Un manga consigliato ai fan dell'autore e solo a loro.