Defense Devil
Dopo aver letto la trama, ci si aspetta che il manga verta sul protagonista che cerca di scagionare i condannati dal finire all'inferno. Questa tuttavia è solo la primissima parte del manga, perché dopo solo tre eventi in cui succede quello che ci si aspetta dalla trama, il manga cambia completamente direzione, abbandonando totalmente il tema dell'indagine per scagionare i condannati. Diventa uno shonen classico e la tematica indagine decade totalmente, come se l'autore avesse deciso di abbandonare quella strada e percorrerne un'altra.
Oltre a questo cambiamento drastico, la trama presenta dei buchi su certi aspetti che non vengono spiegati o altri che sono molto forzati, per riuscire a realizzare i colpi di scena (che sono numerosi e talvolta ben riusciti).
Eccetto il protagonista, il suo aiutante e i due personaggi della chiesa, gli altri personaggi sono molto più deboli perché non viene mostrato o approfondito il loro background e cosa li ha portati a compiere quelle scelte e diventare i personaggi che sono. L'opera avrebbe avuto bisogno di molti più numeri per approfondire meglio molti aspetti lasciati indietro o risolti in modo troppo rapido
I disegni sono moderni, certe tavole sono davvero dettagliate. Col proseguire della storia però calano un po' queste tavole molto dettagliate, oppure l'occhio ci fa l'abitudine e non si notano più.
Il fan-service è molto presente e caratterizza l'opera fino alla saga finale.
Non mi ha convinto molto dal punto di vista della trama, tuttavia ha catturato la mia attenzione e mi ha portato a concludere rapidamente la lettura per sapere come finiva.
Oltre a questo cambiamento drastico, la trama presenta dei buchi su certi aspetti che non vengono spiegati o altri che sono molto forzati, per riuscire a realizzare i colpi di scena (che sono numerosi e talvolta ben riusciti).
Eccetto il protagonista, il suo aiutante e i due personaggi della chiesa, gli altri personaggi sono molto più deboli perché non viene mostrato o approfondito il loro background e cosa li ha portati a compiere quelle scelte e diventare i personaggi che sono. L'opera avrebbe avuto bisogno di molti più numeri per approfondire meglio molti aspetti lasciati indietro o risolti in modo troppo rapido
I disegni sono moderni, certe tavole sono davvero dettagliate. Col proseguire della storia però calano un po' queste tavole molto dettagliate, oppure l'occhio ci fa l'abitudine e non si notano più.
Il fan-service è molto presente e caratterizza l'opera fino alla saga finale.
Non mi ha convinto molto dal punto di vista della trama, tuttavia ha catturato la mia attenzione e mi ha portato a concludere rapidamente la lettura per sapere come finiva.
Premetto che i disegni sono incredibilmente belli e curati in ogni minimo particolare.
La storia inizialmente verte da una parte poi cambia completamente, come fosse stata scritta da due persone diverse. Difatti inizialmente c’era la parte investigativa ed era più incentrata sul protagonista e sulle cause di avvocatura. Poi la trama si delinea con scontri tra angeli e demoni. Anche lo stile di disegno cambia, prima si vedevano nudi femminili e maschili come se piovesse e poi dalla seconda metà non ci saranno più questi riferimenti prettamente fan-service (Ecchi).
Comunque un buon prodotto anche se il finale è strano, lascia al lettore una grande interpretazione di ciò che sta succedendo e succederà, dando persino il pensiero che volessero renderlo aperto volutamente per magari un giorno continuarlo. Chissà se ci faranno mai un anime, potrebbe uscire qualcosa di interessante. Il finale comunque mi ha leggerissimamente deluso.
Lettura interessante ma rasenta la sufficienza e si salva anche grazie ai disegni spettacolari. Flashback interessanti per sviscerare e caratterizzare “quasi” tutti i protagonisti, peccato invece per gli altri lasciati in sordina. Comicità mediocre, la questione delle carte power up non mi piace, come anche la pozione salvavita ma... vabbè.
La storia inizialmente verte da una parte poi cambia completamente, come fosse stata scritta da due persone diverse. Difatti inizialmente c’era la parte investigativa ed era più incentrata sul protagonista e sulle cause di avvocatura. Poi la trama si delinea con scontri tra angeli e demoni. Anche lo stile di disegno cambia, prima si vedevano nudi femminili e maschili come se piovesse e poi dalla seconda metà non ci saranno più questi riferimenti prettamente fan-service (Ecchi).
Comunque un buon prodotto anche se il finale è strano, lascia al lettore una grande interpretazione di ciò che sta succedendo e succederà, dando persino il pensiero che volessero renderlo aperto volutamente per magari un giorno continuarlo. Chissà se ci faranno mai un anime, potrebbe uscire qualcosa di interessante. Il finale comunque mi ha leggerissimamente deluso.
Lettura interessante ma rasenta la sufficienza e si salva anche grazie ai disegni spettacolari. Flashback interessanti per sviscerare e caratterizzare “quasi” tutti i protagonisti, peccato invece per gli altri lasciati in sordina. Comicità mediocre, la questione delle carte power up non mi piace, come anche la pozione salvavita ma... vabbè.
"Defense Devil" è stato forse uno dei primi manga che ho acquistato.
Avevo letto qua e là in varie recensioni di AnimeClick giudizi molto positivi sull'opera e così, mentre mi trovavo al festival del Lucca Comics&Games del 2012, vidi sull'enorme bancone della J-Pop il suddetto manga e mi decisi a comprarne l'intera serie. Quello che scoprii fu un piacevole manga shōnen, fantasy, non di certo un capolavoro, ma nemmeno un acquisto di cui pentirmi.
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.
Sin dall'inizio mi piacque moltissimo: i primi due volumi li trovai un misto tra combattimento fantasy e azione in stile "Blue Exorcist", e azione e mistero stile "Trap", manga presente in "Bakuman", difatti, all'inizio l'incarico del nostro protagonista Kucabara, esiliato dall'Inferno e privato di ogni suo potere a causa di avvenimenti vari, è quello di prendere le parti -come avvocato difensore- delle anime dei peccatori del mondo dei diavoli che giungono in questo strano posto, una specie di limbo tramite cui si può scendere all'inferno o ascendere in paradiso.
I casi che gli si presentano dinanzi non sono poi così semplici come sembrano e il suo compito sarà quello di trovare una 'prova d'innocenza' qualsiasi, una specie di alibi che possa garantire la completa innocenza della persona che a lui si è rivolta. Ma oltre a questo compito quasi impossibile, egli dovrà lottare anche contro il tempo e contro gli shinigami, dei della morte il cui unico scopo è quello di impadronirsi delle anime che giungono in quel limbo senza preoccuparsi della loro colpevolezza o della loro innocenza. Quelle anime sono così importanti perché tramite le loro pene, le loro torture, le loro sofferenze che scontano all'inferno, viene prodotta una sostanza chiamata 'Dark Metter', una specie di filtro tramite il quale gli shinigami e i diavoli incrementano la loro forza, e tramite la quale Kucabara potrebbe riacquistare i suoi poteri.
I casi sono veramente interessanti e ben congegnati, le battaglie e i poteri dei protagonisti e degli shinigami molto belli, eccitanti e appariscenti, e pian piano, la trama e la storia si evolveranno verso una direzione sempre più incalzante. Tutto risulta ben congegnato: i colpi di scena, soprattutto quelli conclusivi, veramente ottimi; il susseguirsi degli avvenimenti, le spiegazioni e i racconti del passato, essenziali per capire come mai si è arrivati a questo punto e chi è dalla parte del bene e come mai, e chi invece non lo è.
Tutto viene spiegato, tutto viene chiarito, tutto troverà un suo senso.
Bellissima e quasi commovente la storia tra Kucabara e Bichura, come quella tra Sugal e Jupiter.
Purtroppo però, ci sono alcune pecche a causa delle quali non riesco ad alzare il voto che ho conferito a questo manhwa.
Prima di tutto per alcuni poteri e per l'inserimento di un particolare personaggio, ma per di più, per alcune scene di combattimento che non hanno per niente l'aria di un tipico combattimento shōnen, apparendo come combattimenti quasi demenziali per come vengono fatti svolgere; in secondo luogo, per la storia di per sè che si viene a creare, che sembra quasi abbandonare la trama shōnen di combattimento per lasciare lo spazio al fantasy quasi privo di combattimento e di adrenalina, dove questi ultimi si vengono ad inserire solo se strettamente necessari altrimenti se ne potrebbe anche bellamente fare a meno, lato per nulla negativo, solo che mi ha lasciato un senso di irreale e strana piattezza nella storia che si stava venendo a delineare.
In terzo ed ultimo luogo per il finale, che ovviamente non sto qua a spoilerare, ma che personalmente non mi ha per niente convinto, facendomi storcere un po' il naso; per l'ecchi (di cui non sono un grande fan, opinione del tutto personale quindi) e per la comicità inutile ed odiosa che ogni tanto qua e là emerge, soprattutto all'inizio, ma che per fortuna i due autori hanno saputo correggere e dosare evitando di rovinare una bella storia.
Il mio voto è un pieno e meritatissimo 8, ma niente di più. Consigliatissimo agli amanti del fantasy e a chi si vuole leggere un piacevole shōnen.
Avevo letto qua e là in varie recensioni di AnimeClick giudizi molto positivi sull'opera e così, mentre mi trovavo al festival del Lucca Comics&Games del 2012, vidi sull'enorme bancone della J-Pop il suddetto manga e mi decisi a comprarne l'intera serie. Quello che scoprii fu un piacevole manga shōnen, fantasy, non di certo un capolavoro, ma nemmeno un acquisto di cui pentirmi.
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.
Sin dall'inizio mi piacque moltissimo: i primi due volumi li trovai un misto tra combattimento fantasy e azione in stile "Blue Exorcist", e azione e mistero stile "Trap", manga presente in "Bakuman", difatti, all'inizio l'incarico del nostro protagonista Kucabara, esiliato dall'Inferno e privato di ogni suo potere a causa di avvenimenti vari, è quello di prendere le parti -come avvocato difensore- delle anime dei peccatori del mondo dei diavoli che giungono in questo strano posto, una specie di limbo tramite cui si può scendere all'inferno o ascendere in paradiso.
I casi che gli si presentano dinanzi non sono poi così semplici come sembrano e il suo compito sarà quello di trovare una 'prova d'innocenza' qualsiasi, una specie di alibi che possa garantire la completa innocenza della persona che a lui si è rivolta. Ma oltre a questo compito quasi impossibile, egli dovrà lottare anche contro il tempo e contro gli shinigami, dei della morte il cui unico scopo è quello di impadronirsi delle anime che giungono in quel limbo senza preoccuparsi della loro colpevolezza o della loro innocenza. Quelle anime sono così importanti perché tramite le loro pene, le loro torture, le loro sofferenze che scontano all'inferno, viene prodotta una sostanza chiamata 'Dark Metter', una specie di filtro tramite il quale gli shinigami e i diavoli incrementano la loro forza, e tramite la quale Kucabara potrebbe riacquistare i suoi poteri.
I casi sono veramente interessanti e ben congegnati, le battaglie e i poteri dei protagonisti e degli shinigami molto belli, eccitanti e appariscenti, e pian piano, la trama e la storia si evolveranno verso una direzione sempre più incalzante. Tutto risulta ben congegnato: i colpi di scena, soprattutto quelli conclusivi, veramente ottimi; il susseguirsi degli avvenimenti, le spiegazioni e i racconti del passato, essenziali per capire come mai si è arrivati a questo punto e chi è dalla parte del bene e come mai, e chi invece non lo è.
Tutto viene spiegato, tutto viene chiarito, tutto troverà un suo senso.
Bellissima e quasi commovente la storia tra Kucabara e Bichura, come quella tra Sugal e Jupiter.
Purtroppo però, ci sono alcune pecche a causa delle quali non riesco ad alzare il voto che ho conferito a questo manhwa.
Prima di tutto per alcuni poteri e per l'inserimento di un particolare personaggio, ma per di più, per alcune scene di combattimento che non hanno per niente l'aria di un tipico combattimento shōnen, apparendo come combattimenti quasi demenziali per come vengono fatti svolgere; in secondo luogo, per la storia di per sè che si viene a creare, che sembra quasi abbandonare la trama shōnen di combattimento per lasciare lo spazio al fantasy quasi privo di combattimento e di adrenalina, dove questi ultimi si vengono ad inserire solo se strettamente necessari altrimenti se ne potrebbe anche bellamente fare a meno, lato per nulla negativo, solo che mi ha lasciato un senso di irreale e strana piattezza nella storia che si stava venendo a delineare.
In terzo ed ultimo luogo per il finale, che ovviamente non sto qua a spoilerare, ma che personalmente non mi ha per niente convinto, facendomi storcere un po' il naso; per l'ecchi (di cui non sono un grande fan, opinione del tutto personale quindi) e per la comicità inutile ed odiosa che ogni tanto qua e là emerge, soprattutto all'inizio, ma che per fortuna i due autori hanno saputo correggere e dosare evitando di rovinare una bella storia.
Il mio voto è un pieno e meritatissimo 8, ma niente di più. Consigliatissimo agli amanti del fantasy e a chi si vuole leggere un piacevole shōnen.
Alcune volte succede che un manga colpisca subito e, spinto dall'onda del successo, mantenga inalterato il proprio spirito per gran parte dell'opera. Altre volte, invece, sono necessari alcuni correttivi che riportino il suddetto manga sui giusti binari del successo. Quest'ultimo, a mio avviso, è stato il caso di "Defense devil", un manga molto interessante che, però, mostra alcuni piccoli difetti.
Completato al termine del decimo volumetto, quest'opera, incominciata nell'ormai lontano 2009, riesce a coinvolgere con la sua trama intrigante, ricca di azione, mistero, soprannaturale, ma anche ecchi, commedia e un pizzico di sentimentalismo. Insomma, ha le basi per fare le cose in grande e, in effetti, sembra andarci molto vicino.
Ma non perdiamoci in quisquilie e andiamo subito a raccontare l'inizio di questa storia. Infatti Kucabara è il figlio del re dei demoni, ma a causa del suo animo buono è stato cacciato dal regno. Non si sa bene cosa abbia causato questo esilio, ma una cosa è certa: Kucabara non possiede più i suoi enormi poteri e, per sopravvivere, è costretto a fare l'avvocato per le anime condannate ingiustamente.
Tutti i morti, mandati all'inferno a causa di un errore di giudizio, vengono contattati dal nostro avvocato che, ricercando le prove, le assolve dai loro supposti peccati. Tornano in vita nel momento prima del misfatto, dimenticando però le loro esperienze nel regno dei morti.
Improvvisamente le cose peggiorano: il mondo dei demoni è in subbuglio e il passato di Kucabara torna in superficie, almeno parzialmente. Insieme a lui si affiancherà la bella Idamaria, una giovane suora cacciatrice di demoni, con cui, in un modo o nell'altro, dovrà imparare a convivere.
Delle forze oscure si agitano nell'oltretomba e l'unico in grado di risolvere tale problema sembra proprio il nostro caro avvocato. Ce la farà?
Chissà. Per ora concentriamoci sull'analisi dell'opera, perché, sebbene sia comunque positiva, mostra anche piccoli difetti. Innanzi tutto alcuni personaggi appaiono deboli e piatti. Kucabara è fin troppo buono e stereotipato, ma, in qualche occasione, mostrerà anche lui lo spirito giusto per conquistare il lettore. Discorso simile per Idamaria che, indossando il classico abito da tsundere, si rifiuta di ammettere i propri sentimenti per il protagonista (anche perché è il principe dei demoni).
La storia in sé è carina, ma anche in questo caso sembra piuttosto disordinata. Inizia a metà, senza introdurre più di tanto (fin qui non è negativo), peccato che, a lungo andare, i flashback vengono scansionati senza un apparente rigore logico. Ciò, che a prima vista può comunque essere piacevole, finisce con lo stancare a causa di tale disordine.
Belli i combattimenti e, soprattutto, belli i disegni di Kyung-Il Yang (che recentemente ha stupito con un'altra opera, "Area D"). Anche la trama di In-Wan Youn non è male; originale e dinamica. Ma, come già detto, poteva essere strutturata in maniera migliore.
Riprendendo il discorso iniziale, devo osservare un notevole cambiamento tra i primi capitoli e gli ultimi. Se all'inizio si era incominciata la strada dell'"avvocato difensore", questa viene lentamente (ma neanche più di tanto) abbandonata con il passare dei capitoli. Poco gradita? Chissà. Una cosa è certa: la "mutazione", nel bene o nel male, ha permesso una svolta aggressiva all'intera opera. Niente più cause o misteri, ma azione, combattimenti e battaglie tra demoni.
I colpi di scena non mancano, dall'inizio alla fine, anche se, a volte, risultano un po' forzati.
E dunque? Beh, il voto finale non può che essere positivo e assolutamente superiore alla sufficienza. Tuttavia è con rammarico che descrivo "Defense Devil", in quanto poteva essere un vero e proprio capolavoro. Vabbè, accontentiamoci e godiamocelo così com'è.
Voto finale: 7
Completato al termine del decimo volumetto, quest'opera, incominciata nell'ormai lontano 2009, riesce a coinvolgere con la sua trama intrigante, ricca di azione, mistero, soprannaturale, ma anche ecchi, commedia e un pizzico di sentimentalismo. Insomma, ha le basi per fare le cose in grande e, in effetti, sembra andarci molto vicino.
Ma non perdiamoci in quisquilie e andiamo subito a raccontare l'inizio di questa storia. Infatti Kucabara è il figlio del re dei demoni, ma a causa del suo animo buono è stato cacciato dal regno. Non si sa bene cosa abbia causato questo esilio, ma una cosa è certa: Kucabara non possiede più i suoi enormi poteri e, per sopravvivere, è costretto a fare l'avvocato per le anime condannate ingiustamente.
Tutti i morti, mandati all'inferno a causa di un errore di giudizio, vengono contattati dal nostro avvocato che, ricercando le prove, le assolve dai loro supposti peccati. Tornano in vita nel momento prima del misfatto, dimenticando però le loro esperienze nel regno dei morti.
Improvvisamente le cose peggiorano: il mondo dei demoni è in subbuglio e il passato di Kucabara torna in superficie, almeno parzialmente. Insieme a lui si affiancherà la bella Idamaria, una giovane suora cacciatrice di demoni, con cui, in un modo o nell'altro, dovrà imparare a convivere.
Delle forze oscure si agitano nell'oltretomba e l'unico in grado di risolvere tale problema sembra proprio il nostro caro avvocato. Ce la farà?
Chissà. Per ora concentriamoci sull'analisi dell'opera, perché, sebbene sia comunque positiva, mostra anche piccoli difetti. Innanzi tutto alcuni personaggi appaiono deboli e piatti. Kucabara è fin troppo buono e stereotipato, ma, in qualche occasione, mostrerà anche lui lo spirito giusto per conquistare il lettore. Discorso simile per Idamaria che, indossando il classico abito da tsundere, si rifiuta di ammettere i propri sentimenti per il protagonista (anche perché è il principe dei demoni).
La storia in sé è carina, ma anche in questo caso sembra piuttosto disordinata. Inizia a metà, senza introdurre più di tanto (fin qui non è negativo), peccato che, a lungo andare, i flashback vengono scansionati senza un apparente rigore logico. Ciò, che a prima vista può comunque essere piacevole, finisce con lo stancare a causa di tale disordine.
Belli i combattimenti e, soprattutto, belli i disegni di Kyung-Il Yang (che recentemente ha stupito con un'altra opera, "Area D"). Anche la trama di In-Wan Youn non è male; originale e dinamica. Ma, come già detto, poteva essere strutturata in maniera migliore.
Riprendendo il discorso iniziale, devo osservare un notevole cambiamento tra i primi capitoli e gli ultimi. Se all'inizio si era incominciata la strada dell'"avvocato difensore", questa viene lentamente (ma neanche più di tanto) abbandonata con il passare dei capitoli. Poco gradita? Chissà. Una cosa è certa: la "mutazione", nel bene o nel male, ha permesso una svolta aggressiva all'intera opera. Niente più cause o misteri, ma azione, combattimenti e battaglie tra demoni.
I colpi di scena non mancano, dall'inizio alla fine, anche se, a volte, risultano un po' forzati.
E dunque? Beh, il voto finale non può che essere positivo e assolutamente superiore alla sufficienza. Tuttavia è con rammarico che descrivo "Defense Devil", in quanto poteva essere un vero e proprio capolavoro. Vabbè, accontentiamoci e godiamocelo così com'è.
Voto finale: 7
Opera poco archetipica ma che al tempo stesso non brilla di originalità, "Defense Devil" narra la storia dell'erede al trono demoniaco - anche se di demoniaco ha ben poco - Mephisto Barto Kukabara, e delle sue gesta in qualità di avvocato.
Il protagonista infatti, diseredato per l'eccessiva bontà d'animo, recita il ruolo di difensore delle anime destinate ingiustamente all'inferno. E fin qui l'intreccio è pure godibile: le diverse vicissitudini avvocatesche che Kucabara si trova a dipanare durano però a malapena sino a metà opera (5 volumi). La seconda parte, che vede la discesa agli inferi del protagonista e del suo gruppo, si allontana prepotentemente dagli esordi: lungi dall'esercitare ancora la professione di "Defense Devil", Kucabara si ritroverà avvocato solo in una sparuta occasione, peraltro piuttosto marginale. E questo a favore di una interminabile, noiosa e prolissa traversata dell'inferno condita da scontri tutt'altro che interessanti.
Possiamo dunque dividere l'opera in due grossi tronchi: il primo incentrato sul protagonista e sui casi che via via si troverà a risolvere in maniera perlopiù episodica - la parte più interessante della trama, menzione d'onore per alcuni momenti e gag decisamente interessanti - mentre la seconda parte subisce un fisiologico calo di qualità e quantità narrativa: vengono introdotti numerosi personaggi che non fanno il paio con una caratterizzazione sufficiente e adeguata.
Se nei primi cinque volumi il numero di personaggi è esiguo e la loro caratterizzazione risulta quantomeno sufficiente, in seguito tutto viene ribaltato. Le gag tra Bichura e Kukabara, divertenti e scanzonate, pian piano scompaiono cedendo il posto a personaggi come Zodi, Kant e la stessa Idamaria intrappolati in ruoli insignificanti o addirittura parossistici.
Pare quasi che la sceneggiatura, già precaria a inizio opera, si sia completamente sfaldata proprio nel tentativo di effettuare il decisivo salto di qualità e di registro funzionale all'acme finale dell'opera. Come dire, buone premesse ma del tutto bruciate nel finale.
E questo senza entrare nel giudizio relativo al finale dell'opera, di per sé dubbio e approssimativo.
La parte grafica è sicuramente il fiore all'occhiello dell'opera: ordinaria e regolare nei personaggi maschili, si scatena in quelli femminili (Elimona e Idamaria su tutti) con punte mai troppo esagerate di fanservice.
Le note dolenti vengono invece dalla introspezione e caratterizzazione dei personaggi: se il personaggio meglio definito è sicuramente il piccolo Bichura - perfetto esempio di equilibrio tra visibilità e descrizione - non è altrettanto ben definito il protagonista Kucabara, di cui non si riesce mai a comprendere appieno il motivo della bontà delle sue azioni. Certo, le risposte a questo proposito alla fine arrivano, ma deludono le aspettative mancando del tutto una coerenza logica interna al personaggio.
Opera molto leggera che non mantiene le promesse iniziali, non offre una lettura godibile e interessante. Parzialmente sconsigliata.
Il protagonista infatti, diseredato per l'eccessiva bontà d'animo, recita il ruolo di difensore delle anime destinate ingiustamente all'inferno. E fin qui l'intreccio è pure godibile: le diverse vicissitudini avvocatesche che Kucabara si trova a dipanare durano però a malapena sino a metà opera (5 volumi). La seconda parte, che vede la discesa agli inferi del protagonista e del suo gruppo, si allontana prepotentemente dagli esordi: lungi dall'esercitare ancora la professione di "Defense Devil", Kucabara si ritroverà avvocato solo in una sparuta occasione, peraltro piuttosto marginale. E questo a favore di una interminabile, noiosa e prolissa traversata dell'inferno condita da scontri tutt'altro che interessanti.
Possiamo dunque dividere l'opera in due grossi tronchi: il primo incentrato sul protagonista e sui casi che via via si troverà a risolvere in maniera perlopiù episodica - la parte più interessante della trama, menzione d'onore per alcuni momenti e gag decisamente interessanti - mentre la seconda parte subisce un fisiologico calo di qualità e quantità narrativa: vengono introdotti numerosi personaggi che non fanno il paio con una caratterizzazione sufficiente e adeguata.
Se nei primi cinque volumi il numero di personaggi è esiguo e la loro caratterizzazione risulta quantomeno sufficiente, in seguito tutto viene ribaltato. Le gag tra Bichura e Kukabara, divertenti e scanzonate, pian piano scompaiono cedendo il posto a personaggi come Zodi, Kant e la stessa Idamaria intrappolati in ruoli insignificanti o addirittura parossistici.
Pare quasi che la sceneggiatura, già precaria a inizio opera, si sia completamente sfaldata proprio nel tentativo di effettuare il decisivo salto di qualità e di registro funzionale all'acme finale dell'opera. Come dire, buone premesse ma del tutto bruciate nel finale.
E questo senza entrare nel giudizio relativo al finale dell'opera, di per sé dubbio e approssimativo.
La parte grafica è sicuramente il fiore all'occhiello dell'opera: ordinaria e regolare nei personaggi maschili, si scatena in quelli femminili (Elimona e Idamaria su tutti) con punte mai troppo esagerate di fanservice.
Le note dolenti vengono invece dalla introspezione e caratterizzazione dei personaggi: se il personaggio meglio definito è sicuramente il piccolo Bichura - perfetto esempio di equilibrio tra visibilità e descrizione - non è altrettanto ben definito il protagonista Kucabara, di cui non si riesce mai a comprendere appieno il motivo della bontà delle sue azioni. Certo, le risposte a questo proposito alla fine arrivano, ma deludono le aspettative mancando del tutto una coerenza logica interna al personaggio.
Opera molto leggera che non mantiene le promesse iniziali, non offre una lettura godibile e interessante. Parzialmente sconsigliata.
Defense Devil mi ha conquistato con il suo tratto, di primo acchito, meraviglioso nonché con una trama che, complice la mia laurea in giurisprudenza, mi ha molto stuzzicato. Di fatto però la lettura non si è dimostrata all'altezza delle aspettative.
Lo svolgimento dei vari eventi non è un granché. E' tutto molto nella norma, pieno dei soliti cliché da shonen, personaggi piuttosto piatti e con l'odioso risvolto ecchi, tanto per risollevare un po' le sorti di un'opera che forse poteva dare molto di più.
Il risultato non è totalmente insoddisfacente, ma di certo non è un manga che rimane scolpito nella memoria di chi lo ha avuto tra le mani.
Nessun personaggio mi ha veramente convinto, in primis, il protagonista, alquanto scialbo. La stessa trama manca di qualcosa, a volte si ha l'impressione che tutto sia buttato lì a caso senza logica.
I primi due numeri sono parecchio noiosi. L'impostazione iniziale impressa non può che arenarsi immediatamente, in quanto tutti gli eventi che si verificano si pongono in contesti distinti e separati tra loro. Una sorta di presentazione del carattere dei protagonisti, in particolare di Kucabara che, demone dal cuore gentile, decide di aiutare gli esseri umani vittime di ingiuste sentenze di morte.
Con i vari flashback sicuramente tutto si fa più interessante e i pezzi del puzzle cominciano a sistemarsi per dare un quadro completo della storia, tuttavia c'è sempre qualcosa che manca. La situazione migliora, questo è vero, ma di fatto io non ho ben capito dove questo manga volesse andare a parare.
Si presenta come un'opera basata sulla figura di un demone avvocato e poi tutto si risolve in una lotta al potere, con i soliti power up e scazzottamenti vari, elementi ecchi qua e là e la storiella d'amore per far contente le lettrici che si fossero approcciate al titolo (personalmente ne farei a meno quando la cosa è forzata).
Una trama, banalissima e già vista, sapientemente mascherata dietro un titolo originale che fa presagire tutt'altra storia. Di fatto si tratta del solito shonen nella media, con le abituali lotte interne, con un protagonista buono e gentile (non manca nemmeno il tocco kawaii grazie al pupazzetto che fa da spalla a Kucabara), le bonazze denudate ad ogni occasione utile, la coprotagonista femminile problematica/acidella con la cotta per il protagonista e continui sbalzi ormonali, insomma.. la solita solfa.
Quindi mi chiedo... e la storia sull'avvocatura che fine fa? Boh... come se non ci fosse mai stata.
Il tratto del disegnatore, seppur rasenti la perfezione, manca di qualcosa. E' bellissimo da vedere, ma non comunica davvero con il lettore, facendo spesso passare inosservato questa grande talento; pare quasi che i due mangaka non si siano molto capiti nel creazione di questo titolo. Ognuno è andato per la propria strada.
In definitiva: uno specchio per allodole.
Lo svolgimento dei vari eventi non è un granché. E' tutto molto nella norma, pieno dei soliti cliché da shonen, personaggi piuttosto piatti e con l'odioso risvolto ecchi, tanto per risollevare un po' le sorti di un'opera che forse poteva dare molto di più.
Il risultato non è totalmente insoddisfacente, ma di certo non è un manga che rimane scolpito nella memoria di chi lo ha avuto tra le mani.
Nessun personaggio mi ha veramente convinto, in primis, il protagonista, alquanto scialbo. La stessa trama manca di qualcosa, a volte si ha l'impressione che tutto sia buttato lì a caso senza logica.
I primi due numeri sono parecchio noiosi. L'impostazione iniziale impressa non può che arenarsi immediatamente, in quanto tutti gli eventi che si verificano si pongono in contesti distinti e separati tra loro. Una sorta di presentazione del carattere dei protagonisti, in particolare di Kucabara che, demone dal cuore gentile, decide di aiutare gli esseri umani vittime di ingiuste sentenze di morte.
Con i vari flashback sicuramente tutto si fa più interessante e i pezzi del puzzle cominciano a sistemarsi per dare un quadro completo della storia, tuttavia c'è sempre qualcosa che manca. La situazione migliora, questo è vero, ma di fatto io non ho ben capito dove questo manga volesse andare a parare.
Si presenta come un'opera basata sulla figura di un demone avvocato e poi tutto si risolve in una lotta al potere, con i soliti power up e scazzottamenti vari, elementi ecchi qua e là e la storiella d'amore per far contente le lettrici che si fossero approcciate al titolo (personalmente ne farei a meno quando la cosa è forzata).
Una trama, banalissima e già vista, sapientemente mascherata dietro un titolo originale che fa presagire tutt'altra storia. Di fatto si tratta del solito shonen nella media, con le abituali lotte interne, con un protagonista buono e gentile (non manca nemmeno il tocco kawaii grazie al pupazzetto che fa da spalla a Kucabara), le bonazze denudate ad ogni occasione utile, la coprotagonista femminile problematica/acidella con la cotta per il protagonista e continui sbalzi ormonali, insomma.. la solita solfa.
Quindi mi chiedo... e la storia sull'avvocatura che fine fa? Boh... come se non ci fosse mai stata.
Il tratto del disegnatore, seppur rasenti la perfezione, manca di qualcosa. E' bellissimo da vedere, ma non comunica davvero con il lettore, facendo spesso passare inosservato questa grande talento; pare quasi che i due mangaka non si siano molto capiti nel creazione di questo titolo. Ognuno è andato per la propria strada.
In definitiva: uno specchio per allodole.
Defense Devil è un manga che più vai avanti a leggere e più ti sorprende.
Tratta le vicende del principe demone Kucabara che, cacciato dagli Inferi per la sua condotta troppo benevola, decide di diventare avvocato difensore delle anime dei morti. Inizialmente la serie risulta un po' ripetitiva, almeno per chi non è amante del genere episodico, ma già dal terzo volume la trama prende una svolta decisamente più interessante.
Oltre al protagonista ed al suo fedele servitore Bichura, vengono pian piano introdotti tutta una serie di personaggi ben caratterizzati, la cui vicenda personale viene messa in luce poco per volta. Il tratto dei disegni è notevole, lo ho apprezzato molto, anche se il mio entusiasmo è un po' calato quando, una volta comparsa Idamaria, la bella suora dai capelli rossi, ogni volume si è riempito di fanservice. Probabilmente se fossi stata un maschio lo avrei apprezzato di più, tuttavia in certi punti della storia lo avrei comunque ritenuto un po' inopportuno, come ad esempio nel bel mezzo di una battaglia drammatica.
A parte questo la lettura è molto piacevole e gli ultimi numeri si leggono tutti d'un fiato, incapace di aspettare per sapere come andrà veramente a finire, chi morirà e chi sopravviverà. I flashback sono uno dei punti forti del manga, a mio parere, soprattutto quello su Bichura che è servito ad inquadrarlo in maniera migliore: da semplice macchietta si trasforma in personaggio di indubbio spessore.
Il mio voto è un 8 perché personalmente mi ha fatto trascorrere delle ore piacevoli e divertenti. Ne consiglio la lettura a tutti gli amanti degli shonen classici; non spicca per originalità ma è senz'altro un ottimo prodotto a cui non manca niente - anzi, in fatto di fanservice eccede particolarmente!
Tratta le vicende del principe demone Kucabara che, cacciato dagli Inferi per la sua condotta troppo benevola, decide di diventare avvocato difensore delle anime dei morti. Inizialmente la serie risulta un po' ripetitiva, almeno per chi non è amante del genere episodico, ma già dal terzo volume la trama prende una svolta decisamente più interessante.
Oltre al protagonista ed al suo fedele servitore Bichura, vengono pian piano introdotti tutta una serie di personaggi ben caratterizzati, la cui vicenda personale viene messa in luce poco per volta. Il tratto dei disegni è notevole, lo ho apprezzato molto, anche se il mio entusiasmo è un po' calato quando, una volta comparsa Idamaria, la bella suora dai capelli rossi, ogni volume si è riempito di fanservice. Probabilmente se fossi stata un maschio lo avrei apprezzato di più, tuttavia in certi punti della storia lo avrei comunque ritenuto un po' inopportuno, come ad esempio nel bel mezzo di una battaglia drammatica.
A parte questo la lettura è molto piacevole e gli ultimi numeri si leggono tutti d'un fiato, incapace di aspettare per sapere come andrà veramente a finire, chi morirà e chi sopravviverà. I flashback sono uno dei punti forti del manga, a mio parere, soprattutto quello su Bichura che è servito ad inquadrarlo in maniera migliore: da semplice macchietta si trasforma in personaggio di indubbio spessore.
Il mio voto è un 8 perché personalmente mi ha fatto trascorrere delle ore piacevoli e divertenti. Ne consiglio la lettura a tutti gli amanti degli shonen classici; non spicca per originalità ma è senz'altro un ottimo prodotto a cui non manca niente - anzi, in fatto di fanservice eccede particolarmente!
Un demone viene scacciato dagli inferi e decide di aiutare coloro che vengono mandati all'inferno seppur innocenti. Questo è il semplicissimo incipit di quest'ottimo manga edito da In-Wan Youn e Kyung-il Yang duo ormai estremamente famosi in Italia, soprattutto per "The blade of the phantom master" e (il disegnatore) per "March Story" che sono altre due opere di grande livello.
L'opera è divisa in 10 volumi pubblicati da J-Pop in Italia tramite un'edizione con sovraccoperta ma senza pagine a colori all'accettabilissimo prezzo di 4.40 euro.
Il tratto di Kyung-il Yang è a dir poco strepitoso. Le tavole sono curatissime e la loro regia è a dir poco perfetta. I volti assumono espressioni magnifiche e il character design non fa passare inosservata nemmeno una comparsa.
Nei momenti di azione viene messa un'estrema cura nella creazione degli attacchi che risultano raffinati e non semplicemente "esplosivi" come nella maggior parte degli shonen moderni.
Il fanservice, che è presente in buona quantità in quest'opera, non è fastidioso in quanto le ragazze che ne saranno colpite vorremmo assolutamente vederle svestite (perdonate la schiettezza) in quanto si tratta di fanciulle dalla bellezza ammaliante.
La trama è piuttosto intrigante: si parte dai primi due volumi che mostrano una storia più sul genere del giallo, seppur arricchita da molteplici momenti di azione, che più che tentare di stupire con la risoluzione dei casi puntano sui valori e sulla drammaticità. Si passerà dopo ad una fase in buona parte d'azione in cui Kukabara tenterà di risolvere la paradossale situazione che si è posta nel mondo degli inferi. In questo secondo e ultimo ciclo (anche se in realtà si potrebbe considerare come l'unico ciclo del manga vedendo i primi volumi come un'introduzione che serve per farci conoscere i personaggi) vedremo molti combattimenti e potremmo goderci la visione di In-Wan Youn del mondo dei satanassi.
Tutti i personaggi sono ottimamente caratterizzati. I protagonisti avranno anche uno spazio per raccontare il proprio passato in modo da rendere più chiaro il perché agiscono in un certo modo.
Non vi sono evidenti contraddizioni ma alcuni "poteri" che vengono introdotti nei primi volumi del manga non vengono poi riutilizzati sebbene sarebbero stati utili in alcuni momenti (mi riferisco specialmente alle "carte" che con il progredire della storia avrebbero potuto diventare più di due).
Il finale è senz'altro originale nonché uno dei migliori che finora io abbia visto (non fatevi ingannare io di finali per ora non ne ho letti così tanti). Forse negli ultimi due volumi vengono introdotte troppe novità che però non fanno sfigurare quello che probabilmente è uno dei migliori shonen del nuovo millennio infatti è forse la carrellata di informazioni che vengono date nei volumi conclusivi sono quel qualcosa che permette alla conclusione di essere estremamente imprevedibile.
In conclusione Defense Devil è uno delle migliori serie che mi è capitato di leggere fin ora.
Resta il fatto che per un paio di volumi si assiste a un certo calo della qualità che rubano l'eccellenza ad un manga in ogni caso ottimo sotto tutti i punti di vista.
L'opera è divisa in 10 volumi pubblicati da J-Pop in Italia tramite un'edizione con sovraccoperta ma senza pagine a colori all'accettabilissimo prezzo di 4.40 euro.
Il tratto di Kyung-il Yang è a dir poco strepitoso. Le tavole sono curatissime e la loro regia è a dir poco perfetta. I volti assumono espressioni magnifiche e il character design non fa passare inosservata nemmeno una comparsa.
Nei momenti di azione viene messa un'estrema cura nella creazione degli attacchi che risultano raffinati e non semplicemente "esplosivi" come nella maggior parte degli shonen moderni.
Il fanservice, che è presente in buona quantità in quest'opera, non è fastidioso in quanto le ragazze che ne saranno colpite vorremmo assolutamente vederle svestite (perdonate la schiettezza) in quanto si tratta di fanciulle dalla bellezza ammaliante.
La trama è piuttosto intrigante: si parte dai primi due volumi che mostrano una storia più sul genere del giallo, seppur arricchita da molteplici momenti di azione, che più che tentare di stupire con la risoluzione dei casi puntano sui valori e sulla drammaticità. Si passerà dopo ad una fase in buona parte d'azione in cui Kukabara tenterà di risolvere la paradossale situazione che si è posta nel mondo degli inferi. In questo secondo e ultimo ciclo (anche se in realtà si potrebbe considerare come l'unico ciclo del manga vedendo i primi volumi come un'introduzione che serve per farci conoscere i personaggi) vedremo molti combattimenti e potremmo goderci la visione di In-Wan Youn del mondo dei satanassi.
Tutti i personaggi sono ottimamente caratterizzati. I protagonisti avranno anche uno spazio per raccontare il proprio passato in modo da rendere più chiaro il perché agiscono in un certo modo.
Non vi sono evidenti contraddizioni ma alcuni "poteri" che vengono introdotti nei primi volumi del manga non vengono poi riutilizzati sebbene sarebbero stati utili in alcuni momenti (mi riferisco specialmente alle "carte" che con il progredire della storia avrebbero potuto diventare più di due).
Il finale è senz'altro originale nonché uno dei migliori che finora io abbia visto (non fatevi ingannare io di finali per ora non ne ho letti così tanti). Forse negli ultimi due volumi vengono introdotte troppe novità che però non fanno sfigurare quello che probabilmente è uno dei migliori shonen del nuovo millennio infatti è forse la carrellata di informazioni che vengono date nei volumi conclusivi sono quel qualcosa che permette alla conclusione di essere estremamente imprevedibile.
In conclusione Defense Devil è uno delle migliori serie che mi è capitato di leggere fin ora.
Resta il fatto che per un paio di volumi si assiste a un certo calo della qualità che rubano l'eccellenza ad un manga in ogni caso ottimo sotto tutti i punti di vista.
Defence devil è un manga shonen pubblicato dalla J-pop scritto da In-Wan Youn e disegnato da Kyung-Il Yang.
Questa opera ha come protagonista Kukabara, un diavolo che è stato cacciato dagli inferi a causa della sua eccessiva bontà e per tornare il demone di un tempo decide di diventare l'avvocato delle anime spedite ingiustamente all'inferno.
La storia si presenta dinamica e ben strutturata e nel corso dei 10 volumetti si sviluppa una trama ricca di azione che coinvolge fino all'ultima pagina il lettore. Inoltre in questa storia sono presenti flashback che consentono a colui che legge di comprendere al meglio la personalità e le scelte fatte dal protagonista.
In questa analisi è importante definire il tratto di disegno usato che appare curato e ben fatto che conferisce all'intera opera grande lustro e un eccellente impatto, anche per i più esperti lettori.
Consiglio a tutti, soprattutto agli appassionati di manga che riguardano il mondo degli inferi, di acquistare almeno i primi tre numeri di questa collezione in modo tale che vi possiate fare un' idea abbastanza chiara di come si sviluppa e si evolve l' intera storia.
Le tematiche trattate sono varie e l'uso dei dei diversi personaggi cosi ben caratterizzati rendono lo sviluppo e la lettura di ogni singola pagina molto interessante e piacevole. A rendere l'opera ancora più coinvolgente è il tratto di comicità presente che rende il tutto più scorrevole e piacevole.
Voglio terminare dicendo che valutando disegno,trama e finale questi 10 volumetti risultano contenere e trattare una storia di tutto rispetto ricca di colpi di scena, ma soprattutto ben elaborato dai due scrittori coreani.
Voto 9.
Questa opera ha come protagonista Kukabara, un diavolo che è stato cacciato dagli inferi a causa della sua eccessiva bontà e per tornare il demone di un tempo decide di diventare l'avvocato delle anime spedite ingiustamente all'inferno.
La storia si presenta dinamica e ben strutturata e nel corso dei 10 volumetti si sviluppa una trama ricca di azione che coinvolge fino all'ultima pagina il lettore. Inoltre in questa storia sono presenti flashback che consentono a colui che legge di comprendere al meglio la personalità e le scelte fatte dal protagonista.
In questa analisi è importante definire il tratto di disegno usato che appare curato e ben fatto che conferisce all'intera opera grande lustro e un eccellente impatto, anche per i più esperti lettori.
Consiglio a tutti, soprattutto agli appassionati di manga che riguardano il mondo degli inferi, di acquistare almeno i primi tre numeri di questa collezione in modo tale che vi possiate fare un' idea abbastanza chiara di come si sviluppa e si evolve l' intera storia.
Le tematiche trattate sono varie e l'uso dei dei diversi personaggi cosi ben caratterizzati rendono lo sviluppo e la lettura di ogni singola pagina molto interessante e piacevole. A rendere l'opera ancora più coinvolgente è il tratto di comicità presente che rende il tutto più scorrevole e piacevole.
Voglio terminare dicendo che valutando disegno,trama e finale questi 10 volumetti risultano contenere e trattare una storia di tutto rispetto ricca di colpi di scena, ma soprattutto ben elaborato dai due scrittori coreani.
Voto 9.
Quando un'anima non peccatrice va all'inferno serve un avvocato che possa salvarla dall'eterno supplizio e riportarla in vita. L'avvocato in questione è Kukabara, il protagonista di Defense Devil. Ad aiutarlo c'è il fedele servitore/amico Bichura.
Questo interessante plot non è per niente il cardine centrale della storia, non si pensi per esempio ad uno svolgimento del manwha come se fosse un Perry Mason o un Matloc.
Infatti, Kukabara non è un semplice avvocato ma bensì il figlio esiliato del re dei demoni e svolge dei lavoretti per la misteriosa Elimona in cambio di materia oscura, il sostentamento per i demoni.
Dopo un paio di volumi molto belli incentrati sulla difesa di anime sconosciute la storia prende la piega che la condurrà poi per il resto dei volumi come il più classico degli shounen (salvo mostrare in certi momenti degli ottimi colpi di scena).
Indubbiamente creare 10 volumi incentrati solamente sull'avvocatura e la difesa delle anime sarebbe stato forse prolisso e ripetitivo d'altro canto è un peccato vedere che questa particolare idea non sia stata sfruttata al 100% preferendo gettarsi nei meandri più profondi degli shounen, tra classici combattimenti con nemici e boss e i soliti rapporti che si vengono a creare tra protagonista e comprimari.
Proprio i personaggi sono tra i punti forti del manwha, abbiamo un protagonista che fa il classico eroe che vuole salvare tutti ma con un grande alone di misteri dietro a sé (che serve anche a spiegare questa sua tendenza "eroica), il "piccolo" Bichura tanto saggio quanto irascibile, la bella Idamaria e la misteriosa quanto sexy Elimona.
I disegni raggiungono livelli molto elevati di realismo e dettaglio specie nei primi piani sui personaggi (fantastiche certe copertine, molto fanservice ma innegabilmente ben realizzate) peccando forse un po' nei fondali, mai memorabili ad eccezione di qualche inferno.
Come ho appena scritto anche il fanservice ha il suo ruolo importante. L'esempio lampante è Elimona, regina del fanservice che non lesina scollature e quant'altro (occhio però a credere che sia messa solo per ingolosire i maschietti) ma non vanno dimenticati i duelli con le shinigami che finiranno praticamente sempre in uno spogliarello. Una componente di fanservice non invasiva (non vi sono forzature solamente per mostrare qualche mutandina) e tutto sommato simpatica e piacevole.
Trama ben scritta e ricca di colpi di scena, ottimi disegni e personaggi simpatici rendono la lettura di Defense Devil un obbligo per gli amanti dello shounen.
Questo interessante plot non è per niente il cardine centrale della storia, non si pensi per esempio ad uno svolgimento del manwha come se fosse un Perry Mason o un Matloc.
Infatti, Kukabara non è un semplice avvocato ma bensì il figlio esiliato del re dei demoni e svolge dei lavoretti per la misteriosa Elimona in cambio di materia oscura, il sostentamento per i demoni.
Dopo un paio di volumi molto belli incentrati sulla difesa di anime sconosciute la storia prende la piega che la condurrà poi per il resto dei volumi come il più classico degli shounen (salvo mostrare in certi momenti degli ottimi colpi di scena).
Indubbiamente creare 10 volumi incentrati solamente sull'avvocatura e la difesa delle anime sarebbe stato forse prolisso e ripetitivo d'altro canto è un peccato vedere che questa particolare idea non sia stata sfruttata al 100% preferendo gettarsi nei meandri più profondi degli shounen, tra classici combattimenti con nemici e boss e i soliti rapporti che si vengono a creare tra protagonista e comprimari.
Proprio i personaggi sono tra i punti forti del manwha, abbiamo un protagonista che fa il classico eroe che vuole salvare tutti ma con un grande alone di misteri dietro a sé (che serve anche a spiegare questa sua tendenza "eroica), il "piccolo" Bichura tanto saggio quanto irascibile, la bella Idamaria e la misteriosa quanto sexy Elimona.
I disegni raggiungono livelli molto elevati di realismo e dettaglio specie nei primi piani sui personaggi (fantastiche certe copertine, molto fanservice ma innegabilmente ben realizzate) peccando forse un po' nei fondali, mai memorabili ad eccezione di qualche inferno.
Come ho appena scritto anche il fanservice ha il suo ruolo importante. L'esempio lampante è Elimona, regina del fanservice che non lesina scollature e quant'altro (occhio però a credere che sia messa solo per ingolosire i maschietti) ma non vanno dimenticati i duelli con le shinigami che finiranno praticamente sempre in uno spogliarello. Una componente di fanservice non invasiva (non vi sono forzature solamente per mostrare qualche mutandina) e tutto sommato simpatica e piacevole.
Trama ben scritta e ricca di colpi di scena, ottimi disegni e personaggi simpatici rendono la lettura di Defense Devil un obbligo per gli amanti dello shounen.
11/07/2012. ore 15:35. Appena finito di leggere l'ultimo volume.
Comprai questo manga solo per due ragioni: il titolo e i disegni. Essendo io un laureando in giurisprudenza, non avrei potuto lasciar passare inosservato un titolo simile. Decisi di non informarmi sulla trama perché non mi interessava alcun tipo di spoiler. Quindi iniziai a leggerlo senza la minima pretesa.
Così, finito il primo volume penso: "ok, i disegni sono belli, i personaggi sembrano carismatici, ma se al secondo volume trovo episodi filler, con l'avvocato che cerca di salvare l'unknown di turno e uccidere lo shinigami di turno, allora è tutto fumo e niente arrosto".
Così non fu, fortunatamente!
Quindi, ad un disegno bello e a dei personaggi carismatici, si è aggiunta una trama tanto semplice inizialmente, quanto intricata col prosieguo della lettura.
Non mancano i momenti seri, e neppure quelli comici; così come non mancano i flashback relativi a ciascun personaggio. Ognuno ha una propria personalità, e ci si affeziona a tutti, nel bene e nel male.
Il tutto si amalgama in una maniera così naturale, da non notare alcuna forzatura o mancanza di idee.
E così si giunge al decimo, nonché ultimo volume e si spera in un finale degno di definirsi tale.
E così è stato. Finale azzeccatissimo e completo, che fa venire al pettine tutti i nodi di una trama ben orchestrata e mai noiosa o scontata. Anzi, verrebbe voglia di leggere un eventuale seguito.
Voto 10, più che meritato.
Manga bilanciatissimo: non si cerca mai di strafare inutilmente, e non si cade mai nel banale. Vignette mai caotiche e ben dettagliate. Fa divertire e fa riflettere, affrontando il tema sdoganatissimo del bene e del male in maniera sobria ed equilibrata.
Considerato il carisma dei personaggi, gli autori avrebbero potuto allungare il brodo con un'infinità di episodi filler (vedi Naruto e One Piece), ma per la gioia dei lettori, sono stati in grado di confezionare una piccola opera d'arte.
Piccolo rimprovero alla J-Pop: le pagine a colori (credo presenti solo nel primo volume nella versione originale) sarebbero state davvero gradite. Ma nel complesso, e come ormai ci ha abituati, la qualità di tutto il resto è sempre alta. Da sottolineare la presenza delle pagine extra alla fine di ogni volume, e soprattutto la presenza di tutti gli indici (mi sono capitati manga decurtati degli indici con la GP, che però presentavano tre o quattro pagine bianche a fine albo...)
Buona lettura!
Comprai questo manga solo per due ragioni: il titolo e i disegni. Essendo io un laureando in giurisprudenza, non avrei potuto lasciar passare inosservato un titolo simile. Decisi di non informarmi sulla trama perché non mi interessava alcun tipo di spoiler. Quindi iniziai a leggerlo senza la minima pretesa.
Così, finito il primo volume penso: "ok, i disegni sono belli, i personaggi sembrano carismatici, ma se al secondo volume trovo episodi filler, con l'avvocato che cerca di salvare l'unknown di turno e uccidere lo shinigami di turno, allora è tutto fumo e niente arrosto".
Così non fu, fortunatamente!
Quindi, ad un disegno bello e a dei personaggi carismatici, si è aggiunta una trama tanto semplice inizialmente, quanto intricata col prosieguo della lettura.
Non mancano i momenti seri, e neppure quelli comici; così come non mancano i flashback relativi a ciascun personaggio. Ognuno ha una propria personalità, e ci si affeziona a tutti, nel bene e nel male.
Il tutto si amalgama in una maniera così naturale, da non notare alcuna forzatura o mancanza di idee.
E così si giunge al decimo, nonché ultimo volume e si spera in un finale degno di definirsi tale.
E così è stato. Finale azzeccatissimo e completo, che fa venire al pettine tutti i nodi di una trama ben orchestrata e mai noiosa o scontata. Anzi, verrebbe voglia di leggere un eventuale seguito.
Voto 10, più che meritato.
Manga bilanciatissimo: non si cerca mai di strafare inutilmente, e non si cade mai nel banale. Vignette mai caotiche e ben dettagliate. Fa divertire e fa riflettere, affrontando il tema sdoganatissimo del bene e del male in maniera sobria ed equilibrata.
Considerato il carisma dei personaggi, gli autori avrebbero potuto allungare il brodo con un'infinità di episodi filler (vedi Naruto e One Piece), ma per la gioia dei lettori, sono stati in grado di confezionare una piccola opera d'arte.
Piccolo rimprovero alla J-Pop: le pagine a colori (credo presenti solo nel primo volume nella versione originale) sarebbero state davvero gradite. Ma nel complesso, e come ormai ci ha abituati, la qualità di tutto il resto è sempre alta. Da sottolineare la presenza delle pagine extra alla fine di ogni volume, e soprattutto la presenza di tutti gli indici (mi sono capitati manga decurtati degli indici con la GP, che però presentavano tre o quattro pagine bianche a fine albo...)
Buona lettura!
Defense Devil è un manga creato dal duo coreano Youn In-wan (Storia), Yang Kyung-il (Disegni).
La prima cosa che salta all'occhio sono i disegni che a mio avviso sono stupendi. La qualità di essi è sempre elevata e ricca di dettagli.
I primi capitoli servono per lo più all'introduzione dei personaggi e dell'ambientazione. Ogni personaggio è caratterizzato abbastanza bene, e quasi tutti i protagonisti hanno dei capitoli dedicati sul loro passato che raccontano le loro origini. Anche l'ambientazione gode di buona descrizione, specialmente per le Bolge degli Inferi.
Tutto ha una spiegazione, e niente è lasciato al caso.
Gli ultimi volumi sono senz'altro fra i più avvincenti, con diversi colpi di scena, molto bello il finale aperto. Mi auguro che però non ci sia una seconda serie (che comunque prenderei lo stesso).
L'edizione edita da J-pop è molto valida, e vale a pieno i soldi spesi.
Consiglio a tutti, l'acquisto dei manga prodotti da questi due autori che reputo tra i migliori in circolazione.
La prima cosa che salta all'occhio sono i disegni che a mio avviso sono stupendi. La qualità di essi è sempre elevata e ricca di dettagli.
I primi capitoli servono per lo più all'introduzione dei personaggi e dell'ambientazione. Ogni personaggio è caratterizzato abbastanza bene, e quasi tutti i protagonisti hanno dei capitoli dedicati sul loro passato che raccontano le loro origini. Anche l'ambientazione gode di buona descrizione, specialmente per le Bolge degli Inferi.
Tutto ha una spiegazione, e niente è lasciato al caso.
Gli ultimi volumi sono senz'altro fra i più avvincenti, con diversi colpi di scena, molto bello il finale aperto. Mi auguro che però non ci sia una seconda serie (che comunque prenderei lo stesso).
L'edizione edita da J-pop è molto valida, e vale a pieno i soldi spesi.
Consiglio a tutti, l'acquisto dei manga prodotti da questi due autori che reputo tra i migliori in circolazione.
Defense Devil è stato forse l'affare del secolo per il primo volume. Un euro il primo volume in offerta e quando finalmente l'ho letto mi sono accorto di avere tra le mani un capolavoro (ovviamente era il mio parere strettamente personale). La storia di questo shonen coreano parla di Kukabara, il demone figlio del re dell'inferno che è stato esiliato perché ritenuto troppo buono. Kukabara non è solo insieme a lui c'è il suo amico Bichura che lo aiuterà a tornare all'inferno e riottenere i suoi poteri. Come? con il suo lavoro di avvocato degli inferi, cosi da poter prendere la Dark Matter dagli innocenti in modo di riprendere i poteri perduti e ritornare a casa.
La storia per tutti i 10 volumi mi è piaciuta molto per una serie di motivi per esempio la storia avvincente, i colpi di scena, il disegno impeccabile e le scene di combattimento ben realizzate (anche se qualche volta confusionarie) e con personaggi davvero ben curati.
Secondo me per la qualità dell'edizione e per la storia davvero piacevole questo è stato il colpo del secolo per la J-Pop, avvincente e emozionante fino alla fine. Finale a mio parere abbastanza gradevole, spero di leggere altre opere di questi autori. Voto finale 9, più che meritato per me.
La storia per tutti i 10 volumi mi è piaciuta molto per una serie di motivi per esempio la storia avvincente, i colpi di scena, il disegno impeccabile e le scene di combattimento ben realizzate (anche se qualche volta confusionarie) e con personaggi davvero ben curati.
Secondo me per la qualità dell'edizione e per la storia davvero piacevole questo è stato il colpo del secolo per la J-Pop, avvincente e emozionante fino alla fine. Finale a mio parere abbastanza gradevole, spero di leggere altre opere di questi autori. Voto finale 9, più che meritato per me.
Ho trovato il primo e il secondo volume di questo manga qualche giorno fa in fumetteria ed ora sto aspettando l'arrivo del 3° del 4° e del 5°. La storia ruota attorno ad un demone Kucabara che è costretto a lasciare il regno dei demoni per la sua bontà e quindi decide di difendere tutti gli innocenti destinati ingiustamente all'inferno. Nonostante la storia possa sembrare banale in realtà è ricca di colpi di scena e la voglia di Kucabare di aiutare i suoi 'protetti' nonostante il rischio di perdere la vita (anche se è un demone) mi ha lasciato senza parole perché nonostante ci siano già state storie di demoni 'buoni' questa è diversa. I disegni li trovo bellissimi anche se un po' troppi scuri. In ogni caso è un manga che consiglio a tutti per la sua trama che riunisce, in modo perfetto, tanti generi diversi.
Beh devo dire che questo manga inizialmente lo comprai solo per curiosità verso la trama, ma non è uno dei generi che preferisco ed ero sicura che l'avrei subito accantonato. Ed invece no!
La storia è molto bella e differente da quelle trovate in giro che riguardano il diavolo. Certo, magari il demonio, in quanto tale, non può permettersi di avere un figlio con sentimenti di amore e giustizia, ma perchè no?
Kucabara se pur allevato nel male, ha sempre disprezzato l'idea di dover far del male ad altre persone e decide per questo di difendere chi, ingiustamente, finisce negli inferi.
I disegni sono veramente bene fatti e le faccine fatte nei momenti d'ironia ti fanno scompisciare!
Affascinante è anche vedere come, a gusto dell'autore, sarebbe suddiviso l'inferno con varie ambientazioni con storie annesse.
Per quanto, spesso, possa rivelarsi pieno di balloons, non annoia mai e si legge con piacere.
Vi piacciono storie d'avventura con magia, amicizia, amore, umor, mistero? Leggete Defence Devil!
La storia è molto bella e differente da quelle trovate in giro che riguardano il diavolo. Certo, magari il demonio, in quanto tale, non può permettersi di avere un figlio con sentimenti di amore e giustizia, ma perchè no?
Kucabara se pur allevato nel male, ha sempre disprezzato l'idea di dover far del male ad altre persone e decide per questo di difendere chi, ingiustamente, finisce negli inferi.
I disegni sono veramente bene fatti e le faccine fatte nei momenti d'ironia ti fanno scompisciare!
Affascinante è anche vedere come, a gusto dell'autore, sarebbe suddiviso l'inferno con varie ambientazioni con storie annesse.
Per quanto, spesso, possa rivelarsi pieno di balloons, non annoia mai e si legge con piacere.
Vi piacciono storie d'avventura con magia, amicizia, amore, umor, mistero? Leggete Defence Devil!
Defense Devil è uno shounen manga scritto da In-Wan Youn e disegnato da Kyung-Il Yang, portato in Italia da J-pop al costo di 4.40 euro.
La storia narra le vicende di Kucabara, uno dei figli del re dei demoni e il solo ad aver assorbito completamente la forza del padre, e del suo aiutante Bichura. L'unico problema di Kucabara è la sua bontà, troppo grande per essere un diavolo e quindi il padre lo constringerà a superare diverse prove contro la sua volontà. Ma proprio questa sua grande forza e bontà lo porteranno a cadere nel tranello ordito da sua fratello minore e ad essere esiliato dal mondo dei demoni senza più poteri. E' proprio in queste condizioni che decide di diventare l'avvocato degli inferi per assolvere le anime dei peccatori, mentre intorno a lui il mondo dei demoni sta cambiando radicalmente.
Devo ammettere che inizialmente avevo preso quest'opera attratto dal discorso dell'avvocato, ma dopo soli 2 volumi questa componente e quasi del tutto svanita lasciando spazio al solito battle shounen con combattimenti e Power-up. Inoltre gli autori hanno cercato di mescolare troppe cose insieme: demoni, avvocati, suore, carte magiche, fan service (cosa che comunque a noi maschietti non dispiace!) e questo dopo alcuni volumi può risultare stancante e dispersivo come l'eccessiva bontà del protagonista.
Una cosa che invece mi è piaciuta molto e l'ambientazione gotica, che con la storia devo ammettere ci azzecca a pennello.
I personaggi sono ben caratterizzati e forse grazie anche all'esiguo numero di volumi (solo 10) nessuno viene messo nel dimenticatoio e tutti vengono descritti nei minimi particolari con ognuno il suo spazio nella storia.
Poi per i disegni c'è poco da dire, veramente favolosi e ogni tavola riesce a trasmetterti una grande energia.
L'edizione della J-pop come al solito è molto buona,con sovraccoperta.
Per concludere consiglierei questo manga a tutti, sopratutto perché è uno shounen diverso (almeno all'inizio) e con pochi volumi (cosa che di questi tempi non guasta).
La storia narra le vicende di Kucabara, uno dei figli del re dei demoni e il solo ad aver assorbito completamente la forza del padre, e del suo aiutante Bichura. L'unico problema di Kucabara è la sua bontà, troppo grande per essere un diavolo e quindi il padre lo constringerà a superare diverse prove contro la sua volontà. Ma proprio questa sua grande forza e bontà lo porteranno a cadere nel tranello ordito da sua fratello minore e ad essere esiliato dal mondo dei demoni senza più poteri. E' proprio in queste condizioni che decide di diventare l'avvocato degli inferi per assolvere le anime dei peccatori, mentre intorno a lui il mondo dei demoni sta cambiando radicalmente.
Devo ammettere che inizialmente avevo preso quest'opera attratto dal discorso dell'avvocato, ma dopo soli 2 volumi questa componente e quasi del tutto svanita lasciando spazio al solito battle shounen con combattimenti e Power-up. Inoltre gli autori hanno cercato di mescolare troppe cose insieme: demoni, avvocati, suore, carte magiche, fan service (cosa che comunque a noi maschietti non dispiace!) e questo dopo alcuni volumi può risultare stancante e dispersivo come l'eccessiva bontà del protagonista.
Una cosa che invece mi è piaciuta molto e l'ambientazione gotica, che con la storia devo ammettere ci azzecca a pennello.
I personaggi sono ben caratterizzati e forse grazie anche all'esiguo numero di volumi (solo 10) nessuno viene messo nel dimenticatoio e tutti vengono descritti nei minimi particolari con ognuno il suo spazio nella storia.
Poi per i disegni c'è poco da dire, veramente favolosi e ogni tavola riesce a trasmetterti una grande energia.
L'edizione della J-pop come al solito è molto buona,con sovraccoperta.
Per concludere consiglierei questo manga a tutti, sopratutto perché è uno shounen diverso (almeno all'inizio) e con pochi volumi (cosa che di questi tempi non guasta).
Un Diavolo. Un Diavolo con il più alto quantitativo di Materia Oscura di tutto il Regno dei Demoni, capace di sbaragliare qualsiasi nemico; membro della famiglia reale e indiscusso erede al trono, essendo l'unico fra i suoi fratelli ad aver ereditato completamente l'essenza demoniaca del padre.
Un vero Principe dei Demoni direte voi, ma con una sola pecca: un cuore gentile.
Questa sua diversità rispetto a un comune demone, la sua incapacità di cedere completamente al male, è causa del suo esilio e della perdita di tutta la sua forza.
Questo è...Defense Devil.
Una storia dove il bene e il male si mischiano, si confondono e perdono completamente la loro classica concezione; dove l'apparenza spesso inganna.
E' questo a mio parere il vero punto di forza del manga ed il messaggio finale che ne traspare, rendendo una trama non troppo originale, incalzante e ricca di colpi di scena e caratterizzando al meglio ogni singolo personaggio; sia i protagonisti che gli antagonisti hanno il proprio carattere, il loro modo di vedere le cose, e subiscono un'evoluzione precisa ai fini della storia.
Non viene tralasciato nessuno, da Shugarl a Elimona, da Padre Selma a Jupiter, ciascuno ha il proprio spessore e s'intreccia in modo efficace nel corso dei volumi destando sempre l'interesse del lettore.
E poi, come è giusto che sia in un manga come questo, un po' di sensualità e provocazione qua e là a rendere il tutto intrigante, cosa che nel caso di personaggi come Elimona, ne esaltano l'indole maliziosa e demoniaca, mentre in personaggi come Idamaria la dolcezza e la bellezza, generando in entrambi i casi scene simpatiche di imbarazzo e fraintendimento con Kukabara.
Anche il disegno è decisamente curato; gli scenari, le trasformazioni, le tecniche usate in combattimento, i tratti dei personaggi e le ombreggiature, sono tutte cose che rendono la lettura di questo manga piacevole e scorrevole.
Le uniche cose che mi fanno un po' storcere il naso sono il ruolo di Kukabara come avvocato e il modo in cui questo aspetto viene svolto, l'eccessiva presenza di scene "comiche"(soprattutto con Bichura) in certi casi forzate e banali, e la prevedibilità di alcune situazioni.In particolar modo, il Kukabara avvocato ci viene mostrato solo nei primi capitoli della storia in modo un po' ripetitivo e frettoloso, senza affrontare l'investigazione di ogni singolo caso in modo da coinvolgere il lettore, ma passando quasi direttamente alla soluzione.
In più il fatto che lui abbia deciso di aiutare le anime sconosciute che arrivano all'Orizzonte degli Eventi(confine fra il mondo degli umani e l'Inferno) facendo l'avvocato non ha alcun peso in tutto il manga praticamente, anzi, se non fosse che a un certo punto Kukabara torna al suo vecchio ruolo per un cliente particolare, si potrebbe quasi dire che il suo essere avvocato non c'entra niente con tutta la storia.
Detto questo, se gli autori avessero svolto la trama con più serietà che comicità, mettendo qualcosa in più che rendesse il tutto veramente particolare ed originale, probabilmente se non sarebbe stato un capolavoro ci sarebbe andato vicino.
Un vero Principe dei Demoni direte voi, ma con una sola pecca: un cuore gentile.
Questa sua diversità rispetto a un comune demone, la sua incapacità di cedere completamente al male, è causa del suo esilio e della perdita di tutta la sua forza.
Questo è...Defense Devil.
Una storia dove il bene e il male si mischiano, si confondono e perdono completamente la loro classica concezione; dove l'apparenza spesso inganna.
E' questo a mio parere il vero punto di forza del manga ed il messaggio finale che ne traspare, rendendo una trama non troppo originale, incalzante e ricca di colpi di scena e caratterizzando al meglio ogni singolo personaggio; sia i protagonisti che gli antagonisti hanno il proprio carattere, il loro modo di vedere le cose, e subiscono un'evoluzione precisa ai fini della storia.
Non viene tralasciato nessuno, da Shugarl a Elimona, da Padre Selma a Jupiter, ciascuno ha il proprio spessore e s'intreccia in modo efficace nel corso dei volumi destando sempre l'interesse del lettore.
E poi, come è giusto che sia in un manga come questo, un po' di sensualità e provocazione qua e là a rendere il tutto intrigante, cosa che nel caso di personaggi come Elimona, ne esaltano l'indole maliziosa e demoniaca, mentre in personaggi come Idamaria la dolcezza e la bellezza, generando in entrambi i casi scene simpatiche di imbarazzo e fraintendimento con Kukabara.
Anche il disegno è decisamente curato; gli scenari, le trasformazioni, le tecniche usate in combattimento, i tratti dei personaggi e le ombreggiature, sono tutte cose che rendono la lettura di questo manga piacevole e scorrevole.
Le uniche cose che mi fanno un po' storcere il naso sono il ruolo di Kukabara come avvocato e il modo in cui questo aspetto viene svolto, l'eccessiva presenza di scene "comiche"(soprattutto con Bichura) in certi casi forzate e banali, e la prevedibilità di alcune situazioni.In particolar modo, il Kukabara avvocato ci viene mostrato solo nei primi capitoli della storia in modo un po' ripetitivo e frettoloso, senza affrontare l'investigazione di ogni singolo caso in modo da coinvolgere il lettore, ma passando quasi direttamente alla soluzione.
In più il fatto che lui abbia deciso di aiutare le anime sconosciute che arrivano all'Orizzonte degli Eventi(confine fra il mondo degli umani e l'Inferno) facendo l'avvocato non ha alcun peso in tutto il manga praticamente, anzi, se non fosse che a un certo punto Kukabara torna al suo vecchio ruolo per un cliente particolare, si potrebbe quasi dire che il suo essere avvocato non c'entra niente con tutta la storia.
Detto questo, se gli autori avessero svolto la trama con più serietà che comicità, mettendo qualcosa in più che rendesse il tutto veramente particolare ed originale, probabilmente se non sarebbe stato un capolavoro ci sarebbe andato vicino.
Bellissimo manga che però non brilla per la sua originalità. La storia inizia come una specie di "Detective Conan" ma già sin dal secondo volume cambia e migliora notevolmente, interessante la rivalutazione degli shinigami che hanno un loro inferno personale. Non mancano approfondimenti sui rapporti interpersonali ed è pieno di flashback che chiariscono la storia e che la rendono eccellente. I disegni sono molto curati e rendono la lettura piacevole, non mancano inoltre momenti di ilarità. Tra l'altro il protagonista è stato creato per soddisfare tutti i gusti, infatti è un ragazzo molto dolce e docile che trasformandosi diventa il personaggio ideale per un manga shounen, forte, determinato, massiccio ma soprattutto carino! Lo consiglio vivamente.
"Defense Devil" è un manga edito in Italia dalla affermata J-POP, che ha preso vita dalla geniale mente di In-Wan Youn e dai sublimi disegni di Kyung-Il Yang. La prima cosa che salta all'occhio è la provenienza degli autori: infatti, come si può facilmente dedurre dai nomi, i creatori della serie sono Coreani, e lo si può ben vedere dal diverso stile di approccio nella creazione del manga; prevalentemente a partire dai disegni. Le tele si presenteranno poco pulite ma allo stesso modo facilmente intuibili e chiare, poco caotiche. Ci tengo a precisare che la parte grafica è il vero punto di forza di questo fantastico manga, che sfoggia disegni a dir poco eccellenti sotto tutti i punti di vista, che sono in grado, cosa che accade raramente al giorno d'oggi, di trasmettere le emozioni dei personaggi al lettore, che sarà coinvolto a pieno nella storia. Il manga risulta rientrante a pieno nella tipologia shounen, mostrandoci una netta dose di commedia, ecchi, e qualche tocco di fanservice che non rovina mai la scena.
La trama è abbastanza semplice e poco originale, ma sviluppata davvero bene. Narra di Kucabara, diavolo di notevole calibro in quanto figlio del re dei demoni, che però è stato bandito dall'Inferno a causa di un suo comportamento fin troppo benevolo e amichevole nei confronti degli esseri umani, ovviamente peccatori. Egli quindi vive nell'Events's Horizon, una specie di limbo che si trova in una via intermedia, che è anche la zona dove gli esseri umani (peccatori) appena morti si ritrovano, molto spesso spaesati e spaventati dalle circostanze misteriose. È sempre accompagnato nelle sue buffe ma anche misteriose avventure da un piccolo demone drago di nome Bichura, che spesso si rivelerà utile e disponibile a salvargli la vita. Kucabara però è spesso a corto di "Dark Matter", ovvero la materia nera che dona ai demoni la forza della quale sono dotati, che si ricava dagli esseri umani. Per ottenerla ma allo stesso tempo non ripudiare i suoi ideali costruiti su sani principi e benevolenza, decide di diventare un avvocato difensore delle anime fornite di colpe incerte: ovvero deve dimostrare la loro innocenza (sempre che lo siano realmente) in modo che non vengano eliminati definitivamente dagli shinigami (Dei della morte nella mitologia Giapponese) invogliati dalla "gustosa" Dark Matter. Se l'anime viene purificata con successo da Kucabara e il piccolo Bichura fornirà loro materia nera, illuminando gli esseri umani che finalmente saranno redenti nella pace. Ovviamente però, non tutti i casi andranno nel verso giusto e i problemi inizieranno a presentarsi davanti ai nostri giovani ed improbabili eroi.
La storia è lineare, e abbastanza semplice; con poche variazioni. Io lo trovo davvero fantastico ed accattivante, nonostante la sua poca originalità ed innovazione nella trama. Uno dei fattori negativi che vi si possono trovare è la ripetitività, che dopo un certo numero di capitoli inizia a mostrarsi forse anche eccessivamente. I personaggi hanno tutti delle caratteristiche avvincenti e provocanti, e dei profili grafici da dieci e lode sotto tutti gli aspetti. Sono ricchi di dettagli e spesso dotati di un buon senso dell'umorismo, che accompagnerà la storia sin dalle prime fantastiche pagine. Il fanservice potrebbe sembrare in alcuni casi forzato, e l'ecchi inserito a caso giusto per fare un po' di scalpore e scaldare i giovani lettori, ma in realtà è ben studiato e non si spinge mai oltre i suoi limiti. Ognuno sarà in grado di trovare il personaggio che più preferisce e nel quale si rispecchia nel profondo. Credo sia un manga davvero speciale, che vale la pena di essere letto da lettori di tutte le età.
La trama è abbastanza semplice e poco originale, ma sviluppata davvero bene. Narra di Kucabara, diavolo di notevole calibro in quanto figlio del re dei demoni, che però è stato bandito dall'Inferno a causa di un suo comportamento fin troppo benevolo e amichevole nei confronti degli esseri umani, ovviamente peccatori. Egli quindi vive nell'Events's Horizon, una specie di limbo che si trova in una via intermedia, che è anche la zona dove gli esseri umani (peccatori) appena morti si ritrovano, molto spesso spaesati e spaventati dalle circostanze misteriose. È sempre accompagnato nelle sue buffe ma anche misteriose avventure da un piccolo demone drago di nome Bichura, che spesso si rivelerà utile e disponibile a salvargli la vita. Kucabara però è spesso a corto di "Dark Matter", ovvero la materia nera che dona ai demoni la forza della quale sono dotati, che si ricava dagli esseri umani. Per ottenerla ma allo stesso tempo non ripudiare i suoi ideali costruiti su sani principi e benevolenza, decide di diventare un avvocato difensore delle anime fornite di colpe incerte: ovvero deve dimostrare la loro innocenza (sempre che lo siano realmente) in modo che non vengano eliminati definitivamente dagli shinigami (Dei della morte nella mitologia Giapponese) invogliati dalla "gustosa" Dark Matter. Se l'anime viene purificata con successo da Kucabara e il piccolo Bichura fornirà loro materia nera, illuminando gli esseri umani che finalmente saranno redenti nella pace. Ovviamente però, non tutti i casi andranno nel verso giusto e i problemi inizieranno a presentarsi davanti ai nostri giovani ed improbabili eroi.
La storia è lineare, e abbastanza semplice; con poche variazioni. Io lo trovo davvero fantastico ed accattivante, nonostante la sua poca originalità ed innovazione nella trama. Uno dei fattori negativi che vi si possono trovare è la ripetitività, che dopo un certo numero di capitoli inizia a mostrarsi forse anche eccessivamente. I personaggi hanno tutti delle caratteristiche avvincenti e provocanti, e dei profili grafici da dieci e lode sotto tutti gli aspetti. Sono ricchi di dettagli e spesso dotati di un buon senso dell'umorismo, che accompagnerà la storia sin dalle prime fantastiche pagine. Il fanservice potrebbe sembrare in alcuni casi forzato, e l'ecchi inserito a caso giusto per fare un po' di scalpore e scaldare i giovani lettori, ma in realtà è ben studiato e non si spinge mai oltre i suoi limiti. Ognuno sarà in grado di trovare il personaggio che più preferisce e nel quale si rispecchia nel profondo. Credo sia un manga davvero speciale, che vale la pena di essere letto da lettori di tutte le età.
Manga fatto dal duo dei mangaka coreani Youn In-wan, Yang Kyung-il. Molto bello dal punto di vista dei disegni, ma sulla storia avrei qualcosa da ridire. Storia riguardante demoni, shinigami, inferni ecc. che è stata trattata un sacco di volte: Kukabara, l'ex principe degli inferi, è stato cacciato dagli inferi a causa della sua bontà. Privato dei suoi poteri cerca di recuperarli aiutando le anime mandate ingiustamente all'inferno, facendo l'avvocato. Dimostrando che l'imputato è innocente guadagna la dark matter, una sostanza che gli permette di riprendersi temporaneamente i suoi poteri.
Una storia all'inizio un po' banale con l'unica novità della professione del personaggio. Non mi risulta che un demone abbia mai fatto l'avvocato in un manga. Passiamo ora ai personaggi. Il mio personaggio preferito è la bomba super sexy Elimona, di cui il character design è molto bello. I personaggi sono ben fatti anche dal punto di vista psicologico, con piacevoli sfumature comiche, Kukabara per esempio, non riesce mai a dire ciò che in realtà vuole, creando delle situazioni esilaranti.
Lo stile di disegno è pulito e dettagliato, con una particolare cura per i dettagli più tetri. Il sensei che si occupa dei disegni riesce a produrre delle espressioni che riescono ad esprimere appieno lo stato d'animo dei protagonisti. Un 10 meritatissimo a mio parere.
Una storia all'inizio un po' banale con l'unica novità della professione del personaggio. Non mi risulta che un demone abbia mai fatto l'avvocato in un manga. Passiamo ora ai personaggi. Il mio personaggio preferito è la bomba super sexy Elimona, di cui il character design è molto bello. I personaggi sono ben fatti anche dal punto di vista psicologico, con piacevoli sfumature comiche, Kukabara per esempio, non riesce mai a dire ciò che in realtà vuole, creando delle situazioni esilaranti.
Lo stile di disegno è pulito e dettagliato, con una particolare cura per i dettagli più tetri. Il sensei che si occupa dei disegni riesce a produrre delle espressioni che riescono ad esprimere appieno lo stato d'animo dei protagonisti. Un 10 meritatissimo a mio parere.
Un manga che comprende tutti gli elementi che compaiono nella gran parte degli shounen: un protagonista un po' impacciato, ma dotato di forte determinazione e forza interiore, con al seguito un animale "fantastico" con cui creare esilaranti gag; un'eroina/rivale molto bella e provocante avvolta nel mistero, che si batte da sola per il bene del genere umano; un nemico che poi diventa un alleato; infine un pericoloso cattivo il cui scopo è dominare su tutta la linea in maniera spregevole.
La trama è scontata, ma non il suo evolversi, che trovo affascinante e fantasioso nonostante i cliché iniziali. Anche il ruolo del protagonista è alquanto particolare. Un demone che assume il ruolo di avvocato delle anime morte ingiustamente che s'impegna a risolvere i loro casi facendole tornare in vita.
I disegni sono molto ben fatti fin dal primo capitolo. L'apparizione dei personaggi denota molta cura nel dettaglio e nella caratterizzazione figurativa, mentre i molteplici aspetti del protagonista vengono rappresentati in maniera soddisfacente.
Il tratto è abbastanza forte ma coerente con il tema della storia e pertanto ben accetto. Anche il gioco di ombra/luce è ben fatto. Magari accentuerei maggiormente il deforming nelle scene di combattimento e nelle apparizioni in maniera da rendere il tutto più coinvolgente e meno statico.
Essendo solamente al 5° volume attendo di completare la serie per esprimere altre considerazioni. Per adesso il mio voto vale fino al 5° volume.
La trama è scontata, ma non il suo evolversi, che trovo affascinante e fantasioso nonostante i cliché iniziali. Anche il ruolo del protagonista è alquanto particolare. Un demone che assume il ruolo di avvocato delle anime morte ingiustamente che s'impegna a risolvere i loro casi facendole tornare in vita.
I disegni sono molto ben fatti fin dal primo capitolo. L'apparizione dei personaggi denota molta cura nel dettaglio e nella caratterizzazione figurativa, mentre i molteplici aspetti del protagonista vengono rappresentati in maniera soddisfacente.
Il tratto è abbastanza forte ma coerente con il tema della storia e pertanto ben accetto. Anche il gioco di ombra/luce è ben fatto. Magari accentuerei maggiormente il deforming nelle scene di combattimento e nelle apparizioni in maniera da rendere il tutto più coinvolgente e meno statico.
Essendo solamente al 5° volume attendo di completare la serie per esprimere altre considerazioni. Per adesso il mio voto vale fino al 5° volume.
Defense Devil è un manga scritto e illustrato da due sensei coreani In-Wan Youn e Kyung-Il Yang rispettivamente storia e disegni. Allora cominciando dalla parte grafica, niente da ridire, anzi disegni fantastici, originali e coinvolgenti che si presentano sin dal primo numero. Ottima sincronizzazione con la storia che riesce ad esprimere a pieno. Per la storia, nonostante all'inizio l'idea non è delle più originali, dopo qualche volume la trama si evolve trasformandosi dalla scontata storia che parla di demoni e inferi ad una più complessa e ben fatta. Complessità però che a mio avviso non viene ben esplicata data la brevità dell'opera che dura solo 10 volumi, quando poteva dare ancora molto di più. Insomma design ottimo e storia coinvolgente con l'unica pecca della lunghezza. Che dire, a questo punto speriamo che finisca bene.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Dopo “l'avvocato del diavolo” ecco “il diavolo avvocato”!
Defense Devil narra la storia di Kucabara, diavolo esiliato dagli Inferi per la sua indole troppo gentile e pacifica, che per riacquistare i propri poteri si reinventa avvocato dei defunti in attesa di giudizio. Ad affiancarlo il fedele servitore Bichura, che l'ha seguito anche nell'esilio. In che maniera Kucabara difendendo le anime dagli shinigami riuscirebbe a riacquistare i suoi poteri? Semplice: le anime dei defunti che si sono macchiati di qualche peccato prima di morire, emanano la cosiddetta “dark matter”, materia oscura fonte del potere dei diavoli. Aiutando l'anima a provare la propria innocenza, Kucabara ne acquisisce la dark matter una volta che questa, assolta dal giudizio di condanna, torna in vita.
La prima parte della storia presenta Kucabara e il suo lavoro, in un susseguirsi di episodi quasi sconnessi l'uno dall'altro. Lo schema è pressoché identico in ciascuno: l'anima che cade a Event Horizon, il luogo al confine tra il mondo degli umani e l'aldilà, la stipula del contratto, la lotta con lo shinigami di turno che cerca di soffiare il defunto a Kucabara per portarlo nel proprio inferno, la ricerca delle prove di innocenza, il combattimento finale con lo shinigami, e il ristabilimento dell'equilibrio. In seguito, con l'incontro tra Kucabara e la giovane suora Idamaria, che possiede il potere di esorcizzare i diavoli, la trama ha una svolta e inizia ad entrare nel vivo. Risulta subito chiaro che Idamaria avrà un ruolo cruciale nel proseguo della storia.
Di lì a poco infatti si scopre che Legato, fratellino minore di Kucabara, approfittando del suo esilio ha preso il controllo degli Inferi e sta puntando a sconvolgere il mondo degli esseri umani. Perciò Kucabara decide di far ritorno e fermare il fratello prima che scateni il caos. Ma per riuscirci deve chiedere aiuto proprio a Idamaria, colei che possiede la “chiave” che gli consentirebbe di aprire la porta degli Inferi.
Kucabara e Idamaria, un demone dal cuore tenero e una suora pervasa dalla sete di vendetta, così diametralmente opposti, riusciranno a collaborare allo scopo? E riusciranno a fermare il folle piano di Legato?
In un flashback si scoprirà poi cosa ha portato Kucabara a venir esiliato e a perdere tutto, dai poteri al suo rango di Principe erede al trono degli Inferi.
Questo manga è stato una vera sorpresa. Ne acquistai il numero 1 sfruttando la promozione della JPOP, e me ne sono innamorata alla prima lettura. I disegni sono puliti e molto curati, con un uso oculato dei retini e sfondi ricchi e dettagliati. Yang Kyung-Il è molto abile nel disegnare i corpi e i visi, specie femminili, ma anche i personaggi maschili non sono qualitativamente inferiori. Anche gli abiti sono molto particolareggiati.
È presente una nota ecchi, ma comunque non esagerata o troppo fine a se stessa. Sono dell'idea che essa abbia essa qui sia usata principalmente quale elemento comico più che erotico, per alleggerire l'atmosfera della storia nei momenti in cui minaccia di diventare troppo pesante.
La stessa trama, pur contenendo elementi di certo non nuovi nel panorama dei manga, è costruita in maniera originale e intrigante. In particolare a me ha incuriosito molto fin da subito la contrapposizione dei personaggi di Kucabara e Idamaria, che secondo il pensiero comune – e quello che è in sostanza uno stereotipo sulle loro figure - nella storia dovrebbero essere il primo un “cattivo” e la seconda una “buona”. E invece qui questo rapporto è invertito ed è il giovane demone ad avere un animo gentile e la suora al contrario il cuore ricolmo di odio e negatività. Sono personaggi che l'un l'altra stanno agli opposti, ma anche presi singolarmente il loro carattere è totalmente opposto a ciò che per convenzione essi dovrebbero essere.
Quindi è forte la volontà degli autori di scardinare gli stereotipi, e al contrario anzi dimostrare che non è vero che perché si è nati “demone” si debba essere automaticamente dei cattivi, e al contrario che essere persone di Chiesa non significa essere per forza privi di sentimenti negativi. Il che, secondo me, è anche un bel messaggio per i lettori: ciò che si è non è per forza ciò che si “deve” essere, la scelta resta sempre e comunque libera.
Solamente in un punto avrei speso qualche tavola e parola in più: il flashback che rivela il passato di Kucabara. L'ho trovato, per quanto ben descritto, un po' troppo affrettato e poco approfondito.
Comunque con il proseguo spero la storia si sappia mantenere su questi livelli, o anche crescere e migliorare - perché no? - ma soprattutto spero sappia continuare a riservare sorprese e colpi di scena originali.
Infine l'edizione JPOP è nello standard qualitativo di questa casa editrice, con carta bianchissima e sovraccoperta. Mancano però le pagine a colori.
Attualmente sono usciti 4 volumi ed è in prosecuzione. Sono assai ansiosa di leggere come continuerà, è davvero un manga che cattura e si fa leggere con piacere! Lo consiglio vivamente. Il voto è 8 e mezzo, ma arrotondo sulla fiducia a 9.
Dopo “l'avvocato del diavolo” ecco “il diavolo avvocato”!
Defense Devil narra la storia di Kucabara, diavolo esiliato dagli Inferi per la sua indole troppo gentile e pacifica, che per riacquistare i propri poteri si reinventa avvocato dei defunti in attesa di giudizio. Ad affiancarlo il fedele servitore Bichura, che l'ha seguito anche nell'esilio. In che maniera Kucabara difendendo le anime dagli shinigami riuscirebbe a riacquistare i suoi poteri? Semplice: le anime dei defunti che si sono macchiati di qualche peccato prima di morire, emanano la cosiddetta “dark matter”, materia oscura fonte del potere dei diavoli. Aiutando l'anima a provare la propria innocenza, Kucabara ne acquisisce la dark matter una volta che questa, assolta dal giudizio di condanna, torna in vita.
La prima parte della storia presenta Kucabara e il suo lavoro, in un susseguirsi di episodi quasi sconnessi l'uno dall'altro. Lo schema è pressoché identico in ciascuno: l'anima che cade a Event Horizon, il luogo al confine tra il mondo degli umani e l'aldilà, la stipula del contratto, la lotta con lo shinigami di turno che cerca di soffiare il defunto a Kucabara per portarlo nel proprio inferno, la ricerca delle prove di innocenza, il combattimento finale con lo shinigami, e il ristabilimento dell'equilibrio. In seguito, con l'incontro tra Kucabara e la giovane suora Idamaria, che possiede il potere di esorcizzare i diavoli, la trama ha una svolta e inizia ad entrare nel vivo. Risulta subito chiaro che Idamaria avrà un ruolo cruciale nel proseguo della storia.
Di lì a poco infatti si scopre che Legato, fratellino minore di Kucabara, approfittando del suo esilio ha preso il controllo degli Inferi e sta puntando a sconvolgere il mondo degli esseri umani. Perciò Kucabara decide di far ritorno e fermare il fratello prima che scateni il caos. Ma per riuscirci deve chiedere aiuto proprio a Idamaria, colei che possiede la “chiave” che gli consentirebbe di aprire la porta degli Inferi.
Kucabara e Idamaria, un demone dal cuore tenero e una suora pervasa dalla sete di vendetta, così diametralmente opposti, riusciranno a collaborare allo scopo? E riusciranno a fermare il folle piano di Legato?
In un flashback si scoprirà poi cosa ha portato Kucabara a venir esiliato e a perdere tutto, dai poteri al suo rango di Principe erede al trono degli Inferi.
Questo manga è stato una vera sorpresa. Ne acquistai il numero 1 sfruttando la promozione della JPOP, e me ne sono innamorata alla prima lettura. I disegni sono puliti e molto curati, con un uso oculato dei retini e sfondi ricchi e dettagliati. Yang Kyung-Il è molto abile nel disegnare i corpi e i visi, specie femminili, ma anche i personaggi maschili non sono qualitativamente inferiori. Anche gli abiti sono molto particolareggiati.
È presente una nota ecchi, ma comunque non esagerata o troppo fine a se stessa. Sono dell'idea che essa abbia essa qui sia usata principalmente quale elemento comico più che erotico, per alleggerire l'atmosfera della storia nei momenti in cui minaccia di diventare troppo pesante.
La stessa trama, pur contenendo elementi di certo non nuovi nel panorama dei manga, è costruita in maniera originale e intrigante. In particolare a me ha incuriosito molto fin da subito la contrapposizione dei personaggi di Kucabara e Idamaria, che secondo il pensiero comune – e quello che è in sostanza uno stereotipo sulle loro figure - nella storia dovrebbero essere il primo un “cattivo” e la seconda una “buona”. E invece qui questo rapporto è invertito ed è il giovane demone ad avere un animo gentile e la suora al contrario il cuore ricolmo di odio e negatività. Sono personaggi che l'un l'altra stanno agli opposti, ma anche presi singolarmente il loro carattere è totalmente opposto a ciò che per convenzione essi dovrebbero essere.
Quindi è forte la volontà degli autori di scardinare gli stereotipi, e al contrario anzi dimostrare che non è vero che perché si è nati “demone” si debba essere automaticamente dei cattivi, e al contrario che essere persone di Chiesa non significa essere per forza privi di sentimenti negativi. Il che, secondo me, è anche un bel messaggio per i lettori: ciò che si è non è per forza ciò che si “deve” essere, la scelta resta sempre e comunque libera.
Solamente in un punto avrei speso qualche tavola e parola in più: il flashback che rivela il passato di Kucabara. L'ho trovato, per quanto ben descritto, un po' troppo affrettato e poco approfondito.
Comunque con il proseguo spero la storia si sappia mantenere su questi livelli, o anche crescere e migliorare - perché no? - ma soprattutto spero sappia continuare a riservare sorprese e colpi di scena originali.
Infine l'edizione JPOP è nello standard qualitativo di questa casa editrice, con carta bianchissima e sovraccoperta. Mancano però le pagine a colori.
Attualmente sono usciti 4 volumi ed è in prosecuzione. Sono assai ansiosa di leggere come continuerà, è davvero un manga che cattura e si fa leggere con piacere! Lo consiglio vivamente. Il voto è 8 e mezzo, ma arrotondo sulla fiducia a 9.
Ero andata in fumetteria a prendere Sailor Moon e casualmente ho messo gli occhi su questo manga - anzi su questo manhwa!.
È stato un acquisto d’impulso, anche perché il primo numero era a 1€. Della serie: “se poi mi piace lo continuo, se no chi s’è visto s’è visto”. L’ho letto oggi e sono rimasta piacevolmente sorpresa. È uno shonen del 2009 scritto da In-Wan Youn e disegnato da Kyung-Il Yang attualmente in corso in Giappone. La casa editrice italiana è la J-POP, che ha sempre delle edizioni molto belle e anche questa volta non è stata da meno. La storia non ve la racconto perché dovete leggerla direttamente, però come genere è un manhwa di azione ma anche psicologico, che sa mischiare sapientemente umorismo, mistero e un pizzico fan service.
Il rischio più grande quando si comincia un volume è che il personaggio principale o la storia non convincano più di tanto. Questo può demotivare un po’ nel continuare a leggere, anche se non ci si dovrebbe fermare alle apparenze. In questo caso il personaggio principale, Kucabara, è accattivante e la storia incuriosisce e invita alla lettura. Ve lo consiglio tanto.
È stato un acquisto d’impulso, anche perché il primo numero era a 1€. Della serie: “se poi mi piace lo continuo, se no chi s’è visto s’è visto”. L’ho letto oggi e sono rimasta piacevolmente sorpresa. È uno shonen del 2009 scritto da In-Wan Youn e disegnato da Kyung-Il Yang attualmente in corso in Giappone. La casa editrice italiana è la J-POP, che ha sempre delle edizioni molto belle e anche questa volta non è stata da meno. La storia non ve la racconto perché dovete leggerla direttamente, però come genere è un manhwa di azione ma anche psicologico, che sa mischiare sapientemente umorismo, mistero e un pizzico fan service.
Il rischio più grande quando si comincia un volume è che il personaggio principale o la storia non convincano più di tanto. Questo può demotivare un po’ nel continuare a leggere, anche se non ci si dovrebbe fermare alle apparenze. In questo caso il personaggio principale, Kucabara, è accattivante e la storia incuriosisce e invita alla lettura. Ve lo consiglio tanto.
A mio parere Defence Devil è al momento il manga di punta della J-pop.
All'inizio quando ho acquistato questo prodotto non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto, perché a dire il vero avevo l'idea che sarebbe stato un manga del tutto differente a quello che ho letto, invece, devo constatare che questo manga è veramente prodigioso. Non gli ho dato un 10 solo perché riservo questo voto solo ai miei manga preferiti, chissà se in futuro Defence Devil lo diverrà, ma si meriterebbe all'istante una valutazione del genere.
Per chi legge la trama in alto non se lo aspetterebbe mai che è uno shonen di combattimento, e che shonen di combattimento, ma non solo, è anche un ottimo shonen umoristico, drammatico e per la prima volta leggo un manga di avvocatura.
La trama è inutile raccontarla, tanto è già scritta sopra e poi non voglio fare spoiler, preferisco che lo leggiate voi, quindi passiamo direttamente al resto.
Il disegno è veramente bello con un tratto gothic accoppiato a shinigami, demoni e poteri sovrannaturali.
Edizione a mio parere perfetta. Edizione J-pop con copertina rigida, carta resistente, bianca e non trasparente, a soli 4,40 euro, insomma, è un affare.
Per concludere, consiglio assolutamente di leggere Defence Devil perché è un manga originale, economico per essere della J-pop e con molto sentimento.
VOTI:
Edizione: 10
Trama: 10
Disegni: 10
Personaggi: 9
All'inizio quando ho acquistato questo prodotto non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto, perché a dire il vero avevo l'idea che sarebbe stato un manga del tutto differente a quello che ho letto, invece, devo constatare che questo manga è veramente prodigioso. Non gli ho dato un 10 solo perché riservo questo voto solo ai miei manga preferiti, chissà se in futuro Defence Devil lo diverrà, ma si meriterebbe all'istante una valutazione del genere.
Per chi legge la trama in alto non se lo aspetterebbe mai che è uno shonen di combattimento, e che shonen di combattimento, ma non solo, è anche un ottimo shonen umoristico, drammatico e per la prima volta leggo un manga di avvocatura.
La trama è inutile raccontarla, tanto è già scritta sopra e poi non voglio fare spoiler, preferisco che lo leggiate voi, quindi passiamo direttamente al resto.
Il disegno è veramente bello con un tratto gothic accoppiato a shinigami, demoni e poteri sovrannaturali.
Edizione a mio parere perfetta. Edizione J-pop con copertina rigida, carta resistente, bianca e non trasparente, a soli 4,40 euro, insomma, è un affare.
Per concludere, consiglio assolutamente di leggere Defence Devil perché è un manga originale, economico per essere della J-pop e con molto sentimento.
VOTI:
Edizione: 10
Trama: 10
Disegni: 10
Personaggi: 9
Devo dare un bel 10 a questo manga semplicemente perché ha tutto quello che voglio trovare in uno shonen. L'edizione JPop è perfetta come sempre e i disegni a mio parere sono fantastici e molto ben rappresentano le varie situazioni. Parlando della storia posso dire che è molto ben articolata e intrigante, con frequenti flashback che capitolo dopo capitolo ci portano a scoprire come mai il nostro protagonista Kukabara (figlio del re degli inferi) sia stato cacciato dall'inferno perdendo pure i suoi poteri, che successivamente cercherà di recuperare aiutando umani portati ingiustamente negli inferi. Tuttavia la trama si velocizzerà e diventerà sempre più avvincente quando Kukabara incontrerà un'umana tutt'altro che normale. Consiglio vivamente questa serie a tutti gli amanti degli shonen, non ve ne pentirete.
Un demone di nome Kucabara viene bannato dal regno degli inferi perché troppo buono e ora vive tra il mondo degli umani e quello infernale (event horizon) e il suo mestiere (avvocato) è quello di assolvere i peccati dei morti per riportarli in vita e assorbirne la dark matter, energia che serve a fargli ri-ottenere il suo potere e per ritornare nel mondo dei demoni, ma durante il lavoro viene sempre disturbato dagli shinigami il cui compito è quello di portare il peccatore all'inferno.
Un manga davvero incredibile con una trama avvincente, anche perché più avanti diventa interessante, con in più disegni gotici spettacolari. In questo manga puoi trovare di tutto tra cui battute esilaranti, personaggi carismatici, combattimenti (anche se per adesso sono corti), un po' di scene sporcaccione e mi è sembrato innovativo il fatto che ci sia un demone buono. Manga che consiglio a tutti, ma proprio a tutti i lettori.
Un manga davvero incredibile con una trama avvincente, anche perché più avanti diventa interessante, con in più disegni gotici spettacolari. In questo manga puoi trovare di tutto tra cui battute esilaranti, personaggi carismatici, combattimenti (anche se per adesso sono corti), un po' di scene sporcaccione e mi è sembrato innovativo il fatto che ci sia un demone buono. Manga che consiglio a tutti, ma proprio a tutti i lettori.
Serie finora bellissima a mio parere, con una caratterizzazione dei personaggi alquanto innovativa e con disegni sempre ben curati dallo stile gotico ma al contempo colorato. Non mancano scenette che riescono a divertire il lettore in più di un'occasione senza fargli mai mancare anche qualche momento sporcaccione. Insomma, la descrizione di uno shonen-tipo, unico difetto forse è quello dei combattimenti, ancora non abbastanza spettacolari e corti tranne per una piccola chicca nel 1000 contro 1 del volume 3.
Non parlerò della storia onde evitare spoiler, anche se devo dire che è una storia molto innovativa per quello visto finora, che riserva dei personaggi simpatici e carismatici dal design azzeccato, in grado di scherzare nel posto giusto e al momento giusto e diventare seri e combattivi al contempo quando serve. Lo consiglio a tutti coloro che stiano cercando una storia nuova e uno shonen innovativo che si distacca da molti dei canoni del genere, ma che vi rimane fedele con scene divertenti e combattimenti molto curati ma da aumentare come spettacolarità. Un manga che saprà divertirvi e intrattenervi, non è certo paragonabile a serie molto più lunghe e vedute ma saprà farsi apprezzare da coloro che cercano un manga leggero e divertente e con una storia innovativa che non scende mai nell'idiozia e nel grottesco regalando comunque momenti ironici!
Non parlerò della storia onde evitare spoiler, anche se devo dire che è una storia molto innovativa per quello visto finora, che riserva dei personaggi simpatici e carismatici dal design azzeccato, in grado di scherzare nel posto giusto e al momento giusto e diventare seri e combattivi al contempo quando serve. Lo consiglio a tutti coloro che stiano cercando una storia nuova e uno shonen innovativo che si distacca da molti dei canoni del genere, ma che vi rimane fedele con scene divertenti e combattimenti molto curati ma da aumentare come spettacolarità. Un manga che saprà divertirvi e intrattenervi, non è certo paragonabile a serie molto più lunghe e vedute ma saprà farsi apprezzare da coloro che cercano un manga leggero e divertente e con una storia innovativa che non scende mai nell'idiozia e nel grottesco regalando comunque momenti ironici!
Devo dire che il manga è veramente carino, anzi, molto carino! Non ho mai letto altri manga di In-Wan Youn e Kyung-Il Yang e devo dire che Defense Devil per non essere così famoso è molto originale, ed è soprattutto disegnato bene. Il disegno assomiglia un po' a quello di Oh! Great, anche se è un po' diverso. Tra i personaggi mi piace Kucabara quando è trasformato, è veramente bello, ed i personaggi femminili, beh, son tutti molto belli! Insomma, il manga merita, e spero che sia una serie abbastanza longeva.
Questo manga mi ha catturata dal primo volume. È la storia del principe dei demoni, Kukabara, che, spodestato, viene bandito dagli inferi. Per ritornarci ha bisogno di accumulare molta dark matter. Per accumularla, Kukabara diventa l'avvocato del regno dei demoni. Quando dimostra l'innocenza di un anima, acquista nuova dark matter, che poi inevitabilmente userà contro gli Shinigami che vogliono portare via le anime ritenute peccatrici.
Questa serie inizia prima con episodi autoconclusivi, poi la storia ha un drastico sviluppo con l'arrivo di una suora demoniaca, Idamaria. Dal terzo volume in poi la storia si fa decisamente interessante, anche perché non vengono più mostrate nei dettagli le cause di Kukabara.
Sinceramente, ho trovato divertente questo manga fin dall'inizio. Kukabara che dice scemenze nei momenti meno opportuni mi fa morire dal ridere. Anche se pieno di fanservice (ma cosa ci si può aspettare da un ecchi? Non di certo seni sempre coperti!), nel complesso mi piace questo manga. I disegni sono favolosi, curatissimi nei minimi dettagli.
Ma non bisogna giudicare dopo aver letto solo i primi numeri, quindi si vedrà alla fine se questa storia è buona o meno.
Questa serie inizia prima con episodi autoconclusivi, poi la storia ha un drastico sviluppo con l'arrivo di una suora demoniaca, Idamaria. Dal terzo volume in poi la storia si fa decisamente interessante, anche perché non vengono più mostrate nei dettagli le cause di Kukabara.
Sinceramente, ho trovato divertente questo manga fin dall'inizio. Kukabara che dice scemenze nei momenti meno opportuni mi fa morire dal ridere. Anche se pieno di fanservice (ma cosa ci si può aspettare da un ecchi? Non di certo seni sempre coperti!), nel complesso mi piace questo manga. I disegni sono favolosi, curatissimi nei minimi dettagli.
Ma non bisogna giudicare dopo aver letto solo i primi numeri, quindi si vedrà alla fine se questa storia è buona o meno.
Dato che ho seguito con estremo interesse Shin Angyo Onshi, ho pensato di dover concedere una possibilità a questa nuova opera degli autori In-Wan Youn e Kyung-Il Yang. Purtroppo, come spesso succede, l'abito non fa il monaco, e non intendo fare battute in questo senso con il titolo dell'opera.
Defense Devil inizia in modo semplice: il riassunto della trama è già presente nella scheda, quindi mi risparmierò di ripeterlo. La struttura della trama è abbastanza banale, e comprende un primo incontro con l'imputato con relativa spiegazione della situazione, un crescendo di suspance con cui ci si avvicina al giorno della sentenza (segnato da un proporzionalmente inverso uso di scenette comiche) e un lieto fine in cui Kucabara si premura di vendicare il cliente delle molestie subìte dagli shinigami usando tutto il potere accumulato.
I personaggi non sono particolarmente incisivi, sempre che con "incisivi" non intendiate "scenografici": Kucabara è totalmente devoto alla sua causa, ed è pronto a sacrificarsi per il suo cliente, pur essendo impacciato; il suo assistente, Bichura, è la chiassosa e orgogliosa spalla comica, pur essendo buono sotto sotto (neanche troppo sotto); gli shinigami sono cattivi, e la perversione di ciascuno di loro finirà per essere il suo punto debole. Il modo in cui tutto finisce per andare per il verso giusto ha un che di comico fin dal primo caso, e se già con il terzo sembrava che il manga stesse per prendere una piega più interessante, tutto è tornato velocemente al suo posto per tempo.
Il tratto, che in Shin Angyo Onshi creava una bella atmosfera cupa e sporca, qui rende tutto patinato e fine soltanto ad accalappiare l'occhio. La scenograficità eccessiva è all'ordine del giorno e il fanservice non tarda a venire.
Insomma, Defense Devil è un'opera di scarso spessore e che esaurisce il suo interesse in poco tempo. Visto com'è impostato fin dall'inizio non ci tengo particolarmente a vedere se migliorerà con il tempo, cosa di cui comunque dubito.
Defense Devil inizia in modo semplice: il riassunto della trama è già presente nella scheda, quindi mi risparmierò di ripeterlo. La struttura della trama è abbastanza banale, e comprende un primo incontro con l'imputato con relativa spiegazione della situazione, un crescendo di suspance con cui ci si avvicina al giorno della sentenza (segnato da un proporzionalmente inverso uso di scenette comiche) e un lieto fine in cui Kucabara si premura di vendicare il cliente delle molestie subìte dagli shinigami usando tutto il potere accumulato.
I personaggi non sono particolarmente incisivi, sempre che con "incisivi" non intendiate "scenografici": Kucabara è totalmente devoto alla sua causa, ed è pronto a sacrificarsi per il suo cliente, pur essendo impacciato; il suo assistente, Bichura, è la chiassosa e orgogliosa spalla comica, pur essendo buono sotto sotto (neanche troppo sotto); gli shinigami sono cattivi, e la perversione di ciascuno di loro finirà per essere il suo punto debole. Il modo in cui tutto finisce per andare per il verso giusto ha un che di comico fin dal primo caso, e se già con il terzo sembrava che il manga stesse per prendere una piega più interessante, tutto è tornato velocemente al suo posto per tempo.
Il tratto, che in Shin Angyo Onshi creava una bella atmosfera cupa e sporca, qui rende tutto patinato e fine soltanto ad accalappiare l'occhio. La scenograficità eccessiva è all'ordine del giorno e il fanservice non tarda a venire.
Insomma, Defense Devil è un'opera di scarso spessore e che esaurisce il suo interesse in poco tempo. Visto com'è impostato fin dall'inizio non ci tengo particolarmente a vedere se migliorerà con il tempo, cosa di cui comunque dubito.
È una bella storia, ma è ancora agli albori, comunque già nel 3° volumetto la storia si intensifica e diventa più bella, con la scoperta scoperta di molti segreti di Kucabara. Siamo ancora all'inizio perciò, ma per come è iniziato merita un bel 9. L'idea di un demone buono è nuova e interessante, inoltre non manca di simpatia, cosa che si può notare tranquillamente nelle prime pagine del primo volume. Dalle notizie pare che in Giappone stia facendo successo, certamente non è paragonabile a gialli complessi come Death Note, ma comunque è bene fatto, ha un buon disegno e una storia a mio parere appassionante.
Defense Devil è un manga che fa dell'ironia il suo punto forte. La trama parla di Kucabara, figlio del re degli inferi, ripudiato perché troppo buono. Da quel momento in poi la sua missione diventerà difendere gli umani destinati all'inferno, cercando prove della loro innocenza, insomma un perfetto avvocato infernale. Durante l'avventura sarà sempre accompagnato dal fedele Bichura, piccolo diavoletto perennemente arrabbiato, che darà vita a scenette esilaranti con il protagonista.
Il disegno si attesta su ottimi livelli, a tratti frenetico, senza mai tralasciare però la cura dei dettagli. L'espressività dei volti in particolare è riprodotta con grande realismo.
I testi sono intrisi d'ironia, leggeri e godibili. Detto questo non mancano comunque momenti abbastanza toccanti, inseriti in modo naturale nel contesto.
C'è una presenza rilevante di fan service, ma per quello che ho visto fino adesso mai eccessiva o volgare, comunque perfettamente inserita nell'atmosfera generale dell'opera.
In definitiva i due autori coreani sono riusciti a dar vita a un manga divertente, pieno di battute, senza disdegnare qualche momento più toccante. Se letto con il giusto spirito Defense Devil vi strapperà più di un sorriso.
Il disegno si attesta su ottimi livelli, a tratti frenetico, senza mai tralasciare però la cura dei dettagli. L'espressività dei volti in particolare è riprodotta con grande realismo.
I testi sono intrisi d'ironia, leggeri e godibili. Detto questo non mancano comunque momenti abbastanza toccanti, inseriti in modo naturale nel contesto.
C'è una presenza rilevante di fan service, ma per quello che ho visto fino adesso mai eccessiva o volgare, comunque perfettamente inserita nell'atmosfera generale dell'opera.
In definitiva i due autori coreani sono riusciti a dar vita a un manga divertente, pieno di battute, senza disdegnare qualche momento più toccante. Se letto con il giusto spirito Defense Devil vi strapperà più di un sorriso.
In un oscuro antro dell’Asia più selvaggia vive un duo di stregoni coreani intenti a lavorare con il proprio calderone; un pizzico di goth per essere di moda, ma non troppo che i bambini sono il nostro target e pianger non debbono, un po’ di moe per far ammaliare gli stessi; orsù gettiamoci un po’ di carte di Sakura che semmai vendiam un po’ di più e qualche tetta che di sicuro mal non fa!
Il gran minestrone è pronto! Defense Devil può essere servito.
Il prodotto in sé risulterà sicuramente la solita mediocre storiellina di esorcismi e pseudo religione, intenta a sfruttare ancora un altro po’ i vecchi miti Europei e cristiani. Chi ha avuto tra le mani D-Gray man o anche il giustamente molto meno fortunato Witch Hunter non potrà fare altro che cadere in fin troppi dejavù. Ma non vi preoccupate: non siete ancora dentro Matrix.
La caratteristica più innovativa della storia consiste nel personaggio, il quale non è un guerriero ma un avvocato alla Phoenix Wright, il cui compito è di difendere le anime che cadono all’interno del limbo attendendo il giudizio degli shinigami. I quali, prontamente perché bastardi, le sbattono nei loro inferni senza pensarci troppo. Le anime in questione, per poter anelare all’aiuto totalmente privo di parcella del nostro eroe devono però essere innocenti; questo perché l’eroe è buono e non può in alcun modo essere un vero e proprio "avvocato del diavolo".
Ci si potrebbe aspettare qualcosa di meno fisico e più enigmatico, sebbene ben presto anche questa speranza decada poiché il mestiere di avvocato è molto noioso, e quindi si arriva ben presto a speziare il tutto con dei bei combattimenti. L’eroe Kucabara riesce di volta in volta a svicolare dai “perfettissimi” tranelli tesi dagli shinigami le povere anime innocenti, dimostrando la totale estraneità ai vari crimini dei propri assistiti e venendo così premiato con un bella materia nera/power-up che lo trasforma al suo aspetto di un tempo: il figlio di Lucifero. E quindi inizia a combattere. Ma non sempre le potenze dell’Anticristo bastano; pertanto Kucabara ricorre ai poteri delle carte di Sakura… dotate però di meccaniche di evocazione alla Yu-gi-oh.
L’atmosfera è pesante, i tempi comici totalmente sconosciuti all’autore; il tutto risulta essere rugginoso e lento. Si potrebbe utilizzare l’inciso, il non detto alla One Piece, invece si cade nella costate prolissa spiegazione vignetta per vignetta, per cui un personaggio per muovere un dito deve prima far capire al lettore il perché stia per muovere quel dito, quindi dopo averlo mosso deve iniziare a pensare se ha fatto bene o male a muoverlo, e quindi reagire.
L’esempio più ributtante è presentato nei panni di una “scelta” in cui il kawaii (quando non trasformato per power-up) servitore di Kucabara, Bichura si trova intrappolato in un oscuro tranello di uno shinigami. La posta in palio: la vita di poveri piccoli pucciosi bambini. Solo che Bichura non sa se lo shinigami stia bluffando, mentre il lettore può vederlo bene.
Ed è proprio questo che rovina in toto il manga: la continua, smodata ricerca della suspense nel lettore in momenti talmente ridicoli da non poterla neanche concepire; la continua voglia di rappresentare il buonismo più puccioso dell’eroe perfettino e vegetariano, amante dei bambini e delle loro faccine sorridenti. Pertanto, dopo le recenti accuse a livello mondiale, a causa dei vestiti ed ambientazioni simil-religiosi cristiani dei personaggi, il Vaticano rifiuta la distribuzione del manga sul suolo della Santa Sede.
Ma già dal secondo volume l’autore inizia a comprendere che la sua storia necessiti di un vigoroso power-up, e per questo si reca nell’anfratto più oscuro della sua grotta ad aprire il suo scrigno segreto. Sarà il mondo pronto all’aggiunta di Tette e Culi?
A dir la verità il mondo sarebbe anche pronto a tale power-up, solo che è lo stesso autore a non saperlo gestire bene. Viene introdotta Elimona, un personaggio che a detta dell’eroe stesso è una ninfomane; ma l’idea non è molto ben resa nel solo attillarne le curve con qualche vestitino da infermiera o poliziotta. E laddove essa rappresenti il lato oscuro, deve per forza uscire alla luce una casta pulzella esorcista che renda schiava delle sue curve l’altra metà del cielo. Idamaria.
Alla fine della giornata, tra le mani non ci resta che un gran minestrone fatto e concepito per dare un po’ a tutti: ai patiti dei cazzotti, agli amanti delle carte, della religione, delle tette, del bianco e del nero. L’idea di fondo è buona, ma solo per uno one-shot o per una serie veramente breve; sicuramente non prolungata nel tempo.
Laddove ci si possa soffermare ad apprezzare lo stile grafico, si deve però anche notare che è sempre la stessa solfa quasi da copia-incolla. Vista e rivista in tipi di storie simili.
E dopo aver finito un volume, non ci resta nulla tra le mani. Abbiamo avuto un po’ di occulto, un po’ di culi e tette, un po’ di battute veramente idiote; ma quando si cerca di dare così troppe cose differenti tra di loro, alla fine non ne resta assolutamente nulla. Non ci siamo pienati di nulla; ma il volume è finito e dovremmo comprarne un altro. L’autore dimostra in poco tempo di volersi vendere ma di non saperlo fare, e soprattutto di non conoscere i tempi narrativi; la storia, quando non sembrerà assolutamente ferma per 3-4 pagine, sicuramente non darà alcuna spinta degna di nota, lasciando i personaggi a dondolare nel vuoto più logorroico.
Lasciate il manga in libreria, accendete la televisione su Family Guy (Griffin) doppiato in italiano e bendatevi. Otterrete maggior divertimento.
Il gran minestrone è pronto! Defense Devil può essere servito.
Il prodotto in sé risulterà sicuramente la solita mediocre storiellina di esorcismi e pseudo religione, intenta a sfruttare ancora un altro po’ i vecchi miti Europei e cristiani. Chi ha avuto tra le mani D-Gray man o anche il giustamente molto meno fortunato Witch Hunter non potrà fare altro che cadere in fin troppi dejavù. Ma non vi preoccupate: non siete ancora dentro Matrix.
La caratteristica più innovativa della storia consiste nel personaggio, il quale non è un guerriero ma un avvocato alla Phoenix Wright, il cui compito è di difendere le anime che cadono all’interno del limbo attendendo il giudizio degli shinigami. I quali, prontamente perché bastardi, le sbattono nei loro inferni senza pensarci troppo. Le anime in questione, per poter anelare all’aiuto totalmente privo di parcella del nostro eroe devono però essere innocenti; questo perché l’eroe è buono e non può in alcun modo essere un vero e proprio "avvocato del diavolo".
Ci si potrebbe aspettare qualcosa di meno fisico e più enigmatico, sebbene ben presto anche questa speranza decada poiché il mestiere di avvocato è molto noioso, e quindi si arriva ben presto a speziare il tutto con dei bei combattimenti. L’eroe Kucabara riesce di volta in volta a svicolare dai “perfettissimi” tranelli tesi dagli shinigami le povere anime innocenti, dimostrando la totale estraneità ai vari crimini dei propri assistiti e venendo così premiato con un bella materia nera/power-up che lo trasforma al suo aspetto di un tempo: il figlio di Lucifero. E quindi inizia a combattere. Ma non sempre le potenze dell’Anticristo bastano; pertanto Kucabara ricorre ai poteri delle carte di Sakura… dotate però di meccaniche di evocazione alla Yu-gi-oh.
L’atmosfera è pesante, i tempi comici totalmente sconosciuti all’autore; il tutto risulta essere rugginoso e lento. Si potrebbe utilizzare l’inciso, il non detto alla One Piece, invece si cade nella costate prolissa spiegazione vignetta per vignetta, per cui un personaggio per muovere un dito deve prima far capire al lettore il perché stia per muovere quel dito, quindi dopo averlo mosso deve iniziare a pensare se ha fatto bene o male a muoverlo, e quindi reagire.
L’esempio più ributtante è presentato nei panni di una “scelta” in cui il kawaii (quando non trasformato per power-up) servitore di Kucabara, Bichura si trova intrappolato in un oscuro tranello di uno shinigami. La posta in palio: la vita di poveri piccoli pucciosi bambini. Solo che Bichura non sa se lo shinigami stia bluffando, mentre il lettore può vederlo bene.
Ed è proprio questo che rovina in toto il manga: la continua, smodata ricerca della suspense nel lettore in momenti talmente ridicoli da non poterla neanche concepire; la continua voglia di rappresentare il buonismo più puccioso dell’eroe perfettino e vegetariano, amante dei bambini e delle loro faccine sorridenti. Pertanto, dopo le recenti accuse a livello mondiale, a causa dei vestiti ed ambientazioni simil-religiosi cristiani dei personaggi, il Vaticano rifiuta la distribuzione del manga sul suolo della Santa Sede.
Ma già dal secondo volume l’autore inizia a comprendere che la sua storia necessiti di un vigoroso power-up, e per questo si reca nell’anfratto più oscuro della sua grotta ad aprire il suo scrigno segreto. Sarà il mondo pronto all’aggiunta di Tette e Culi?
A dir la verità il mondo sarebbe anche pronto a tale power-up, solo che è lo stesso autore a non saperlo gestire bene. Viene introdotta Elimona, un personaggio che a detta dell’eroe stesso è una ninfomane; ma l’idea non è molto ben resa nel solo attillarne le curve con qualche vestitino da infermiera o poliziotta. E laddove essa rappresenti il lato oscuro, deve per forza uscire alla luce una casta pulzella esorcista che renda schiava delle sue curve l’altra metà del cielo. Idamaria.
Alla fine della giornata, tra le mani non ci resta che un gran minestrone fatto e concepito per dare un po’ a tutti: ai patiti dei cazzotti, agli amanti delle carte, della religione, delle tette, del bianco e del nero. L’idea di fondo è buona, ma solo per uno one-shot o per una serie veramente breve; sicuramente non prolungata nel tempo.
Laddove ci si possa soffermare ad apprezzare lo stile grafico, si deve però anche notare che è sempre la stessa solfa quasi da copia-incolla. Vista e rivista in tipi di storie simili.
E dopo aver finito un volume, non ci resta nulla tra le mani. Abbiamo avuto un po’ di occulto, un po’ di culi e tette, un po’ di battute veramente idiote; ma quando si cerca di dare così troppe cose differenti tra di loro, alla fine non ne resta assolutamente nulla. Non ci siamo pienati di nulla; ma il volume è finito e dovremmo comprarne un altro. L’autore dimostra in poco tempo di volersi vendere ma di non saperlo fare, e soprattutto di non conoscere i tempi narrativi; la storia, quando non sembrerà assolutamente ferma per 3-4 pagine, sicuramente non darà alcuna spinta degna di nota, lasciando i personaggi a dondolare nel vuoto più logorroico.
Lasciate il manga in libreria, accendete la televisione su Family Guy (Griffin) doppiato in italiano e bendatevi. Otterrete maggior divertimento.
Non amo particolarmente i manga di questo tipo, cioè con elementi soprannaturali (a parte Death Note, che mi ha stregato), ma il prezzo abbordabile e i disegni molto belli mi hanno invogliato all'acquisto. E tutto sommato sono rimasto piacevolmente colpito.
Mi piace molto l'idea della trama per ora divisa in "minisaghe" di circa 6-7 capitoli l'una, in questo modo la lettura risulta meno spezzettata e già fin da principio si ha una chiara idea dell'andamento della storia. I disegni sono stupendi, e arrivano a toccare l'apice grazie al beneamato fanservice.
Con solo 2 numeri usciti forse è un po' presto per tirare le somme, ma se andasse avanti per una decina di numeri in questa maniera, non esiterò ad arrivare fino in fondo con la lettura.
Mi piace molto l'idea della trama per ora divisa in "minisaghe" di circa 6-7 capitoli l'una, in questo modo la lettura risulta meno spezzettata e già fin da principio si ha una chiara idea dell'andamento della storia. I disegni sono stupendi, e arrivano a toccare l'apice grazie al beneamato fanservice.
Con solo 2 numeri usciti forse è un po' presto per tirare le somme, ma se andasse avanti per una decina di numeri in questa maniera, non esiterò ad arrivare fino in fondo con la lettura.
"Defense Devil" parla di un ragazzo chiamato Kucabara, ex demone che è stato spogliato del suo status di demone per la sua bontà. Infatti, Kucabara prova simpatia per gli esseri umani. Al suo fianco c'è un fastidioso diavoletto chiamato Bichura, che pare una mascotte venuta fuori da un anime degli anni '70, che non fa altro che lamentarsi tutto il tempo del comportamento poco malvagio di Kucabara. Per poter ritornare demone, infatti, Kucabara ha deciso di accumulare "Materia nera" (una sostanza sprigionata dal corpo dei peccatori) in un metodo particolare: prendere le difese di chi finisce ingiustamente nell'inferno. Ma inevitabilmente ogni storia, autoconclusiva, finisce con Kucabara che consuma quasi tutta la materia nera per trasformarsi in demone e affrontare il cattivo di turno in difesa dell'umano.
La trasformazione di Kucabara mi sembra francamente un po' effemminata, il fatto che parla come un avvocato durante il combattimento dicendo tipo "il mio cliente è assolto" lo fa sembrare più "figo", ma non è nulla di nuovo. Anche la storia del diavolo col cuore tenero mi ricorda Devilman. Francamente è una commercialata, ho seguito molti shonen commerciali tipo "Naruto" e simili, ma inizio a trovarli noiosi e tutti uguali. Quindi affibbio un 6 a quest'opera.
La trasformazione di Kucabara mi sembra francamente un po' effemminata, il fatto che parla come un avvocato durante il combattimento dicendo tipo "il mio cliente è assolto" lo fa sembrare più "figo", ma non è nulla di nuovo. Anche la storia del diavolo col cuore tenero mi ricorda Devilman. Francamente è una commercialata, ho seguito molti shonen commerciali tipo "Naruto" e simili, ma inizio a trovarli noiosi e tutti uguali. Quindi affibbio un 6 a quest'opera.
Defense Devil è un manga scritto da In-Wan Youn e disegnato da Kyung-Il Yang edito in Giappone da Shogakukan che conta finora sette volumi, ma è ancora in corso di pubblicazione. In Italia il manga è edito dalla JPOP.
"Forse ho trovato il modo di risolvere tutte le nostre grane. L'operazione si chiamerà... Defense Devil!"
Kucabara è figlio del re dei demoni, ma è stato esiliato, perdendo tutti i poteri. Per riottenerli ha bisogno della Dark Matter. Per cercare di prendere questa sostanza oscura, Kucabara, insieme a Bichura, un piccolo folletto bandito dagli inferi insieme a Kucabara, diventa Defense Devil, cioè un avvocato che difende le anime dei presunti colpevoli dai diversi Shinigami (dei della morte). Ogni volta che salva un essere umano così guadagna nuova Dark Matter, che risveglia in lui il vero re dei demoni. L'imputato dopo essere scagionato ritorna nel mondo reale un momento prima che avvenga il delitto, in modo che non si verifichi più.
Ad essere sincero ho comprato il primo numero di questo manga a Lucca Comics senza troppe aspettative, solo perché costava un euro. Tornato a casa l'ho letto e sono rimasto sorpreso. Il manga è coinvolgente, ricco di inseguimenti e combattimenti, con situazioni tristi si alternano a momenti divertenti, insomma, un manga ricco che riesce a sorprendere. Il disegno è ottimo, preciso e curato, ma anche i personaggi, oltre che ad essere disegnati bene, sono magnifici. Partendo dal protagonista Kucabura, che è il personaggio chiave della storia; esiliato dagli inferi si mette a fare l'avvocato, apparentemente sembra uno di cui non ci si possa fidare e che a volte dice cose fuori luogo, ma in realtà si rivela una persona tenace che raggiunge i propri obbiettivi. Anche gli shinigami sono tutti particolari e caratteristici. Per quanto riguarda la storia è originale molto avvincente. Per ora la storia si è rivelata molto buona e spero che nei prossimi volumi diventi sempre meglio.Consiglio a tutti questo manga perché riesce veramente a sorprendere, inoltre l'edizione edita dalla JPOP con sovraccoperta presenta un buon prezzo.
"Forse ho trovato il modo di risolvere tutte le nostre grane. L'operazione si chiamerà... Defense Devil!"
Kucabara è figlio del re dei demoni, ma è stato esiliato, perdendo tutti i poteri. Per riottenerli ha bisogno della Dark Matter. Per cercare di prendere questa sostanza oscura, Kucabara, insieme a Bichura, un piccolo folletto bandito dagli inferi insieme a Kucabara, diventa Defense Devil, cioè un avvocato che difende le anime dei presunti colpevoli dai diversi Shinigami (dei della morte). Ogni volta che salva un essere umano così guadagna nuova Dark Matter, che risveglia in lui il vero re dei demoni. L'imputato dopo essere scagionato ritorna nel mondo reale un momento prima che avvenga il delitto, in modo che non si verifichi più.
Ad essere sincero ho comprato il primo numero di questo manga a Lucca Comics senza troppe aspettative, solo perché costava un euro. Tornato a casa l'ho letto e sono rimasto sorpreso. Il manga è coinvolgente, ricco di inseguimenti e combattimenti, con situazioni tristi si alternano a momenti divertenti, insomma, un manga ricco che riesce a sorprendere. Il disegno è ottimo, preciso e curato, ma anche i personaggi, oltre che ad essere disegnati bene, sono magnifici. Partendo dal protagonista Kucabura, che è il personaggio chiave della storia; esiliato dagli inferi si mette a fare l'avvocato, apparentemente sembra uno di cui non ci si possa fidare e che a volte dice cose fuori luogo, ma in realtà si rivela una persona tenace che raggiunge i propri obbiettivi. Anche gli shinigami sono tutti particolari e caratteristici. Per quanto riguarda la storia è originale molto avvincente. Per ora la storia si è rivelata molto buona e spero che nei prossimi volumi diventi sempre meglio.Consiglio a tutti questo manga perché riesce veramente a sorprendere, inoltre l'edizione edita dalla JPOP con sovraccoperta presenta un buon prezzo.
Kucabara, figlio del re dei diavoli, viene esiliato dall'inferno, e perde tutti i suoi poteri, per aver dimostrato più volte di avere un animo buono e compassionevole. Si pensava si fosse suicidato per la vergogna, mentre invece il giovane diavolo, insieme al suo piccolo assistente, per riguadagnare i loro vecchi poteri e poter quindi far ritorno agli inferi collaborano tra di loro facendo i "Defense Devil", ossia una sorta di avvocato delle anime accusate di aver compiuto dei peccati prima di morire, e che di conseguenza che andranno all'inferno. Queste persone accusate di peccato, sono circondate da un'energia negativa, che verrà liberata e quindi assorbita da Kucabara, una volta che egli avrà dimostrato l'innocenza dell'imputato. Facendo ciò, lui accumulerà la Dark Matter, ossia questa energia oscura, fondamentale per la riconquista dei suoi poteri, e l'imputato tornerà in vita al momento prima della sua morte. Kukabara sarà intralciato dagli Shinigami, ossia una sorta di guardiani degli inferi, che nutrendosi anch'essi di Dark Matter faranno di tutto per far risultare la vittima designata colpevole, ed è propio qui dove si mostra la parte shonen del manga, con vari combattimenti davvero ben fatti.
Ho preso questo manga dato che per il primo mese il volume 1 costava solo 1 euro, e devo dire che mi ha particolarmente colpito. La trama, come ho già accennato, è secondo me qualcosa di mai visto, e risulta essere una lettura davvero piacevole ed emozionante, capace di incuriosirti sempre più, grazie anche alla ottima caratterizzazione dei personaggi. Ad esempio il protagonista è un classico protagonista da shonen, gentile e sempre onesto, e dai nobili modi di fare, anche se talvolta dice delle porcate alle ragazze senza nemmeno rendersene conto. Davvero un'ottima trama, che fino ad ora (ho letto 2 volumi) non mi ha deluso.
Mi hanno molto stupito anche i disegni, molto dettagliati e precisi. Lo stile è davvero ottimo, paragonabile a quello dei più grandi mangaka.
Mi sento davvero in dovere di consigliare a tutti questo magnifico manga, tra l'altro il prezzo offerto da J-Pop è davvero ottimo, dato il formato con sovracopertina a soli 4.40 euro, e poi il manga è davvero divertente.
Ho preso questo manga dato che per il primo mese il volume 1 costava solo 1 euro, e devo dire che mi ha particolarmente colpito. La trama, come ho già accennato, è secondo me qualcosa di mai visto, e risulta essere una lettura davvero piacevole ed emozionante, capace di incuriosirti sempre più, grazie anche alla ottima caratterizzazione dei personaggi. Ad esempio il protagonista è un classico protagonista da shonen, gentile e sempre onesto, e dai nobili modi di fare, anche se talvolta dice delle porcate alle ragazze senza nemmeno rendersene conto. Davvero un'ottima trama, che fino ad ora (ho letto 2 volumi) non mi ha deluso.
Mi hanno molto stupito anche i disegni, molto dettagliati e precisi. Lo stile è davvero ottimo, paragonabile a quello dei più grandi mangaka.
Mi sento davvero in dovere di consigliare a tutti questo magnifico manga, tra l'altro il prezzo offerto da J-Pop è davvero ottimo, dato il formato con sovracopertina a soli 4.40 euro, e poi il manga è davvero divertente.
Kucabara è il primo figlio del terzo re dei demoni, quindi destinato a sua volta a divenirne il successore. Purtroppo, a causa di un complotto di suo fratello minore, Legato, viene cacciato dall'Inferno e privato di tutti i suoi poteri. Legato a sua volta, ottenendo i poteri del fratello maggiore, diviene re. Per riottenere il suo nome e il suo status, Kucabara deve raccogliere più materia nera possibile e per farlo diverrà un Defense Devil: un avvocato demoniaco. Quando una persona che ha commesso peccato muore, l'anima verrà presa dallo Shinigami e portata nel suo girone, ma se un avvocato intervenisse e provasse l'innocenza di quest'anima essa sarebbe salva. Ed è proprio questo il lavoro di Kucabara, peccato che usi la materia nera per la salvezza altrui piuttosto che per se stesso poiché troppo buono!
Sexy suore assatanate, demoni, shinigami e una trama tutta al gotico presentata dalla JPOP per tutti noi!
Interessante, molto interessante. O almeno, questo è quello che pensavo mentre leggevo la trama.
Divertentissimo: questo è quello che ho pensato mentre leggevo il manga comprato! Defense Devil è davvero un ottimo manga, con un disegno dalle tinte e sfumature gotiche, tra le curve delle sexy shinigami a quelle linee terrificanti che delineano un demone. Insomma, sul disegno non si può assolutamente dire nulla, e neanche della trama che è molto simpatica e divertente. Mai sentito di un diavolo buono, eppure questa volta è diverso!
Nel primo numero ho temuto però che vi sarebbero stati solo innumerevoli episodi autoconclusivi, invece mi sono ricreduta nel secondo volume, dove finalmente la trama iniziava a prendere forma. Invito a comprare anche il secondo volume per avere delle idee più chiare su questo manga,così come ho fatto io. Belle le copertine e il prezzo è più o meno meritato, in conclusione mi ritengo soddisfatta di questi due volumetti fin'ora usciti.
Sexy suore assatanate, demoni, shinigami e una trama tutta al gotico presentata dalla JPOP per tutti noi!
Interessante, molto interessante. O almeno, questo è quello che pensavo mentre leggevo la trama.
Divertentissimo: questo è quello che ho pensato mentre leggevo il manga comprato! Defense Devil è davvero un ottimo manga, con un disegno dalle tinte e sfumature gotiche, tra le curve delle sexy shinigami a quelle linee terrificanti che delineano un demone. Insomma, sul disegno non si può assolutamente dire nulla, e neanche della trama che è molto simpatica e divertente. Mai sentito di un diavolo buono, eppure questa volta è diverso!
Nel primo numero ho temuto però che vi sarebbero stati solo innumerevoli episodi autoconclusivi, invece mi sono ricreduta nel secondo volume, dove finalmente la trama iniziava a prendere forma. Invito a comprare anche il secondo volume per avere delle idee più chiare su questo manga,così come ho fatto io. Belle le copertine e il prezzo è più o meno meritato, in conclusione mi ritengo soddisfatta di questi due volumetti fin'ora usciti.
Sentire di un demone buono è abbastanza raro, ma di una suora demoniaca ancora meno... questi sono due dei personaggi principali presenti in questo manga. I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, senza la mancanza di una vena comica nel protagonista e nel suo collaboratore Bichula soprattutto.
I disegni sono buoni, ma non eccellenti: a volte capita che siano poco dettagliati.
I dialoghi sono senz'altro azzeccati.
È una serie ancora giovane, che però ha un buonissimo margine di miglioramento. Lo consiglio perché è un manga che mi sta piacendo davvero un sacco.
I disegni sono buoni, ma non eccellenti: a volte capita che siano poco dettagliati.
I dialoghi sono senz'altro azzeccati.
È una serie ancora giovane, che però ha un buonissimo margine di miglioramento. Lo consiglio perché è un manga che mi sta piacendo davvero un sacco.
Defense Devil è un manga che è abbastanza atipico per come la storia viene rappresentata. Ma partiamo dall'inizio: Bart Mephisto Kukabara è il principe del regno dei Demoni e, ritrovatosi privato del suo potere demoniaco (si scoprirà in seguito il come), è costretto a raccogliere la materia oscura, appunto fonte del suo potere, per ritornare come un tempo. La materia oscura non è altro che la malvagità insita in ogni essere vivente, soprattutto negli umani. Kukabara, come "avvocato", offrirà la propria consulenza investigativa per aiutare quelle anime di umani morti ingiustamente in circostanze poco chiare, che la maggior parte delle volte si riveleranno essere altri demoni e sotto-demoni.
Fin qui il manga ha una stesura molto simile al più famoso Detective Conan, ovvero lo schema caso-risolvi caso-caso.
I due autori, però, incominciano non solo ad inserire nuovi personaggi, ma soprattutto forti dosi di fan-service che toccano il limite dell'Hentai più e più volte, lasciando il lettore un attimino interdetto. Questo perché nel manga non mancano i momenti di forte impatto emotivo (tipo il perché Kukabara abbia perso i propri poteri, o come abbia conosciuto il suo servitore Bichura). L'impatto fra l'ecchi sfrenato e le buone emozioni non regala un contorno perfetto alla trama di fondo.
Di per sé, Defense Devil, rimane un manga leggibile, senza troppe pretese di trovarsi fra le mani un capolavoro assoluto né una gran ciofeca. Attendiamo l'edizione J-Pop per gustare in italiano quest'opera.
Fin qui il manga ha una stesura molto simile al più famoso Detective Conan, ovvero lo schema caso-risolvi caso-caso.
I due autori, però, incominciano non solo ad inserire nuovi personaggi, ma soprattutto forti dosi di fan-service che toccano il limite dell'Hentai più e più volte, lasciando il lettore un attimino interdetto. Questo perché nel manga non mancano i momenti di forte impatto emotivo (tipo il perché Kukabara abbia perso i propri poteri, o come abbia conosciuto il suo servitore Bichura). L'impatto fra l'ecchi sfrenato e le buone emozioni non regala un contorno perfetto alla trama di fondo.
Di per sé, Defense Devil, rimane un manga leggibile, senza troppe pretese di trovarsi fra le mani un capolavoro assoluto né una gran ciofeca. Attendiamo l'edizione J-Pop per gustare in italiano quest'opera.
Defense Devil, opera a cui gli stessi autori di Blade of the Phantom Master si stanno dedicando ultimamente, è un'opera che reputo superlativa a dire poco. Che i giapponesi siano orgogliosi è risaputo, e solo per il fatto che è disegnato da autori coreani su una rivista giapponese fa capire molte cose.
La storia parla di un demone di nome Kucabara, esiliato dal regno degli inferi e privato dei suoi poteri a causa del suo cuore troppo tenero. Una volta nel regno degli umani, Kucabara deciderà di impegnarsi a provare l'innocenza di anime destinate al regno degli inferi facendogli da avvocato difensore.
La parte iniziale del manga segue l'andamento appena descritto, ma prende mano a mano una piega sempre più interessante. Defence Devi oltre a un'ottima trama offre una buona caratterizzazione dei personaggi, divertenti gag, un po' di ecchi e un disegno bello e ben curato.
Questo manga, nonostante il 10 non sarà di certo impeccabile ma è riuscito comunque a invogliarmi alla lettura volume dopo volume tanto che sono riuscito a mettermi al passo in una sola mattinata. Consigliatissimo!
La storia parla di un demone di nome Kucabara, esiliato dal regno degli inferi e privato dei suoi poteri a causa del suo cuore troppo tenero. Una volta nel regno degli umani, Kucabara deciderà di impegnarsi a provare l'innocenza di anime destinate al regno degli inferi facendogli da avvocato difensore.
La parte iniziale del manga segue l'andamento appena descritto, ma prende mano a mano una piega sempre più interessante. Defence Devi oltre a un'ottima trama offre una buona caratterizzazione dei personaggi, divertenti gag, un po' di ecchi e un disegno bello e ben curato.
Questo manga, nonostante il 10 non sarà di certo impeccabile ma è riuscito comunque a invogliarmi alla lettura volume dopo volume tanto che sono riuscito a mettermi al passo in una sola mattinata. Consigliatissimo!
Questo manga è la fiera dell'indecisione: parte come episodico non troppo incoraggiante, con un avvocato che deve determinare se gli spiriti che arrivano al suo cospetto debbano cadere in mano agli Shinigami o meno, ma poi non basta più, e allora iniziano a comparire altre personalità degli inferi con sotterfugi e qualche combattimento. Ma poi non basta più nemmeno quello, e allora ecco apparire la solita compagna di viaggio, tanto carina, dalle origini misteriose e anche un filino tsundere nei confronti del protagonista, e per arricchire il tutto ecco allenamenti speciali con conseguenti power-up (che però non trovano riscontro), e dosi allucinanti di fanservice che culminano in un'aberrante serie di capitoli in cui la nostra tsunderella (abbigliata con nekomimi) combatte prendendosi a calci con una tizia che se ne sta tutto il tempo con le gambe aperte senza portare la biancheria, per poi arrivare finalmente ad un flashback (raccontato dal protagonista ad uno che ha visto la prima volta solo 10 minuti prima) che vorrebbe essere struggente ma non ci riesce proprio.
Il disegno: bé, è una serie che esce in Giappone un capitolo a settimana, quindi dovrete scordarvi il character design particolareggiato stile Shin Angyo Onshi, ma per il resto si difende bene. Mah...
Il disegno: bé, è una serie che esce in Giappone un capitolo a settimana, quindi dovrete scordarvi il character design particolareggiato stile Shin Angyo Onshi, ma per il resto si difende bene. Mah...
Non so voi cosa cercate da uno shonen...
A qualcuno piace l'introspezione psicologica, ad altri la caratterizzazione dei diversi personaggi, ad altri lo stile di disegno, ad altri ancora i combattimenti...
Ebbene, questo manga secondo me comprende tutto questo, e anche un pizzico di fanservice.
La trama è già descritta sopra, è inutile che la ripeta, posso solo analizzare gli altri elementi: se inizialmente le storie sono a capitoli autoconclusivi, forse per tastare il gusto dei lettori di Shonen Sunday, poi si fa più impegnativa. Escludendo un personaggio femminile pensato solo per ridere sul fanservice, tutti gli altri sono credibili, inizialmente non molto approfonditi ma comunque interessanti, ma col tempo avranno i loro approfondimenti necessari.
Belli i disegni, così belli che si fa fatica a credere che sia un normale manga (difatti è un manhwa), e anche la fluidità è ottima, insomma, è un manga da provare assolutamente se amate il genere, altrimenti è comunque interessante...
A qualcuno piace l'introspezione psicologica, ad altri la caratterizzazione dei diversi personaggi, ad altri lo stile di disegno, ad altri ancora i combattimenti...
Ebbene, questo manga secondo me comprende tutto questo, e anche un pizzico di fanservice.
La trama è già descritta sopra, è inutile che la ripeta, posso solo analizzare gli altri elementi: se inizialmente le storie sono a capitoli autoconclusivi, forse per tastare il gusto dei lettori di Shonen Sunday, poi si fa più impegnativa. Escludendo un personaggio femminile pensato solo per ridere sul fanservice, tutti gli altri sono credibili, inizialmente non molto approfonditi ma comunque interessanti, ma col tempo avranno i loro approfondimenti necessari.
Belli i disegni, così belli che si fa fatica a credere che sia un normale manga (difatti è un manhwa), e anche la fluidità è ottima, insomma, è un manga da provare assolutamente se amate il genere, altrimenti è comunque interessante...