Gate
Ho appena letto il primo volumetto di Gate, questo forse non riesce a fornirmi una valutazione completa del manga, ma posso con certezza dire che ci troviamo di fronte ad un prodotto interessante.
Sicuramente alla base c'è un concetto originale, quello del fulmine che colpendo i ragazzi gli lascia dei simboli che permettono di evocare delle bestie.
Gli spunti e gli "omaggi" (se possiamo così chiamarli) sono presenti un po' dappertutto: il fulmine che colpisce i ragazzi può ricordare il mio amico Ultraman, così anche un po' lo stile della storia. Le bestie da evocare sono le stesse delle leggende cinesi di Fushigi Yugi. Diciamo che le ispirazioni sono parecchie, ma non per questo il manga risulta copiato, anzi, ripeto, ha una certa originalità di fondo che lo rende piacevole.
Molto interessanti i disegni, si distaccano dallo stile dei manga che vanno di moda adesso, e va verso uno stile più realistico, se vogliamo a tratti anche più americano, in particolare nei tagli, che sembrano decisi più da un regista di film d'azione/avventura che da un mangaka. È quindi evidente che ha anche delle nozioni registiche l'autore.
Lo consiglio, almeno dal primo numero che ho letto, perché merita.
Sicuramente alla base c'è un concetto originale, quello del fulmine che colpendo i ragazzi gli lascia dei simboli che permettono di evocare delle bestie.
Gli spunti e gli "omaggi" (se possiamo così chiamarli) sono presenti un po' dappertutto: il fulmine che colpisce i ragazzi può ricordare il mio amico Ultraman, così anche un po' lo stile della storia. Le bestie da evocare sono le stesse delle leggende cinesi di Fushigi Yugi. Diciamo che le ispirazioni sono parecchie, ma non per questo il manga risulta copiato, anzi, ripeto, ha una certa originalità di fondo che lo rende piacevole.
Molto interessanti i disegni, si distaccano dallo stile dei manga che vanno di moda adesso, e va verso uno stile più realistico, se vogliamo a tratti anche più americano, in particolare nei tagli, che sembrano decisi più da un regista di film d'azione/avventura che da un mangaka. È quindi evidente che ha anche delle nozioni registiche l'autore.
Lo consiglio, almeno dal primo numero che ho letto, perché merita.