Fullmoon
Prima della recensione vera e propria, vorrei farvi capire con che criteri valuto:
TRAMA: voto da 1 a 5
SVILUPPO DELLA STORIA: voto da 1 a 5
DISEGNI: voto da 1 a 5
PERSONAGGI: voto da 1 a 5
FINALE: voto da 1 a 5
Dopo aver analizzato e valutato questi cinque aspetti del manga, farò una media dei voti e la proporzione in decimi. Gli arrotondamenti dipenderanno da manga a manga.
Fullmoon è una miniserie composta da soli quattro numeri, mi è stata proposta dal mio fumettaro di fiducia. L'ho presa perché volevo qualcosa di corto e non molto impegnativo da leggere e ho scelto questa perché dalla trama mi ricordava vagamente Soul Eater. Non l'avessi mai fatto.
L'edizione Jpop è ben fatta, con sovraccoperta e pagine bianche che aiutano l'ulteriore contrasto tra bianco e nero dei disegni.
TRAMA: la trama sembra vista e rivista: esorcisti che combattono contro creature delle tenebre (Wodan). Le due sorelle protagoniste, Mei e Kei, discendono da una delle più antiche famiglie di esorcisti ma sono state divise da un sortilegio. Solo a mezzanotte, quando il mondo "terreno" diventa un tutt'uno con il mondo della luna, Kei può impossessarsi del corpo della sorella Mei per combattere. Questo perché il mondo della Luna ci permette di farci ritrovare le cose che abbiamo perso, in questo caso la sorella.
Voto: 4
SVILUPPO DELLA STORIA: nonostante la trama così interessante, non si capisce nulla fino al quarto volumetto. Durante i primi tre si vede una sequenza di episodi, alternati, incentrati su Mei/Kei e poi su Sleep Yelotte e Orda (rispettivamente un'esorcista e uno Wodan), apparentemente sconnessi tra loro. Nell'ultimo volumetto tutti questi protagonisti si incontreranno per combattere.
Voto: 2
DISEGNI: infantili, tondeggianti e immaturi nel primo volume, migliorano esponenzialmente verso la fine della serie. Rimangono invariate le protagoniste, poiché caratterizzate in quel modo, che le ritroviamo con facce tondeggianti e occhietti a palla, per nulla seri e adatti a delle esorciste, nettamente distinte dai personaggi che appariranno in seguito, disegnati in modo più "serio", freddo e che rispecchiano anche visivamente il loro carattere. Sappiamo cosa aspettarci da un personaggio solo osservandolo: indole, carattere, prossima mossa ecc.
I paesaggi e gli sfondi sono invece molto spigolosi e a mio parere ben fatti, ma questa netta contrapposizione tra faccioni tondi e paesaggi a punta non mi piace.
Tengo comunque presente del netto miglioramento.
Voto: 3
PERSONAGGI: i personaggi sono caratterizzati in modo buono. Le due protagoniste sono nettamente contrapposte l'una dall'altra: Mei guerriera incapace, serve solo da tramite e da collegamento tra Terra e Luna per far tornare Kei, guerriera potentissima. Diciamo che la sua utilità c'è perché serve a Kei, se Kei fosse tra di noi si poteva benissimo eliminare.
Per il resto non ci sono riflessioni personali, non ci sono pensieri e non possiamo capire cosa prova il personaggio. Forse questa è la più grave mancanza.
Voto: 2
FINALE: Il finale non esiste. Finisce l'azione e finisce il manga. Non è nemmeno lasciato aperto con un po' di suspense, che lasci riflettere e immaginare il lettore. No. E' uno schifo. Troncare questo manga al secondo volumetto o al terzo anziché al quarto avrebbe fatto lo stesso effetto. Uno schifo. Mi spiace solo non poter dare 0.
Voto: 1
Media: 2,4
In decimi: 4,8 -> arrotondo ad un 5
TRAMA: voto da 1 a 5
SVILUPPO DELLA STORIA: voto da 1 a 5
DISEGNI: voto da 1 a 5
PERSONAGGI: voto da 1 a 5
FINALE: voto da 1 a 5
Dopo aver analizzato e valutato questi cinque aspetti del manga, farò una media dei voti e la proporzione in decimi. Gli arrotondamenti dipenderanno da manga a manga.
Fullmoon è una miniserie composta da soli quattro numeri, mi è stata proposta dal mio fumettaro di fiducia. L'ho presa perché volevo qualcosa di corto e non molto impegnativo da leggere e ho scelto questa perché dalla trama mi ricordava vagamente Soul Eater. Non l'avessi mai fatto.
L'edizione Jpop è ben fatta, con sovraccoperta e pagine bianche che aiutano l'ulteriore contrasto tra bianco e nero dei disegni.
TRAMA: la trama sembra vista e rivista: esorcisti che combattono contro creature delle tenebre (Wodan). Le due sorelle protagoniste, Mei e Kei, discendono da una delle più antiche famiglie di esorcisti ma sono state divise da un sortilegio. Solo a mezzanotte, quando il mondo "terreno" diventa un tutt'uno con il mondo della luna, Kei può impossessarsi del corpo della sorella Mei per combattere. Questo perché il mondo della Luna ci permette di farci ritrovare le cose che abbiamo perso, in questo caso la sorella.
Voto: 4
SVILUPPO DELLA STORIA: nonostante la trama così interessante, non si capisce nulla fino al quarto volumetto. Durante i primi tre si vede una sequenza di episodi, alternati, incentrati su Mei/Kei e poi su Sleep Yelotte e Orda (rispettivamente un'esorcista e uno Wodan), apparentemente sconnessi tra loro. Nell'ultimo volumetto tutti questi protagonisti si incontreranno per combattere.
Voto: 2
DISEGNI: infantili, tondeggianti e immaturi nel primo volume, migliorano esponenzialmente verso la fine della serie. Rimangono invariate le protagoniste, poiché caratterizzate in quel modo, che le ritroviamo con facce tondeggianti e occhietti a palla, per nulla seri e adatti a delle esorciste, nettamente distinte dai personaggi che appariranno in seguito, disegnati in modo più "serio", freddo e che rispecchiano anche visivamente il loro carattere. Sappiamo cosa aspettarci da un personaggio solo osservandolo: indole, carattere, prossima mossa ecc.
I paesaggi e gli sfondi sono invece molto spigolosi e a mio parere ben fatti, ma questa netta contrapposizione tra faccioni tondi e paesaggi a punta non mi piace.
Tengo comunque presente del netto miglioramento.
Voto: 3
PERSONAGGI: i personaggi sono caratterizzati in modo buono. Le due protagoniste sono nettamente contrapposte l'una dall'altra: Mei guerriera incapace, serve solo da tramite e da collegamento tra Terra e Luna per far tornare Kei, guerriera potentissima. Diciamo che la sua utilità c'è perché serve a Kei, se Kei fosse tra di noi si poteva benissimo eliminare.
Per il resto non ci sono riflessioni personali, non ci sono pensieri e non possiamo capire cosa prova il personaggio. Forse questa è la più grave mancanza.
Voto: 2
FINALE: Il finale non esiste. Finisce l'azione e finisce il manga. Non è nemmeno lasciato aperto con un po' di suspense, che lasci riflettere e immaginare il lettore. No. E' uno schifo. Troncare questo manga al secondo volumetto o al terzo anziché al quarto avrebbe fatto lo stesso effetto. Uno schifo. Mi spiace solo non poter dare 0.
Voto: 1
Media: 2,4
In decimi: 4,8 -> arrotondo ad un 5
Questa serie in soli quattro volumi mi è piaciuta molto. Nonostante personaggi apparentemente fanciulleschi, i temi trattati e i nemici affrontati sono abbastanza adulti e piacevoli per chiunque. Ma andiamo con ordine.
TRAMA
In quattro volumi è difficile scrivere qualcosa di complesso, e infatti FullMoon ha una storia piacevole ma non intricata. Il tema trattato è comunque interessante ed adulto, nonostante alcuni personaggi siano dei bambini. L'idea di seguire due gruppi separati e di farli incontrare solo nel finale di fronte ad un nemico comune mi è piaciuta molto. Peccato solo che il suddetto finale non sia... un finale! Diciamo che i pochi dubbi su una trama così semplice non vengono risolti del tutto e c'è tanto spazio per andare avanti, ma l'autore ha concluso la serie in maniera poco convincente. È un peccato perché tutto il resto funziona a meraviglia.
DISEGNI
A me piacciono tantissimo i disegni di Shiozawa. Sono bellissime sia le cupe scene di combattimento che le semplici scene comiche: tutto funziona a meraviglia e sorprendono addirittura alcuni personaggi e i mostri. Anche le armi sono belle ed intricatissime, forse fin troppo.
EDIZIONE J-POP
L'edizione è, come sempre per J-Pop, molto bella e curata. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo ed è una serie che consiglio a chiunque non pretenda troppo da una manciata di volumi: se cercate tinte cupe e combattimenti appassionanti, date una chance a FullMoon!
TRAMA
In quattro volumi è difficile scrivere qualcosa di complesso, e infatti FullMoon ha una storia piacevole ma non intricata. Il tema trattato è comunque interessante ed adulto, nonostante alcuni personaggi siano dei bambini. L'idea di seguire due gruppi separati e di farli incontrare solo nel finale di fronte ad un nemico comune mi è piaciuta molto. Peccato solo che il suddetto finale non sia... un finale! Diciamo che i pochi dubbi su una trama così semplice non vengono risolti del tutto e c'è tanto spazio per andare avanti, ma l'autore ha concluso la serie in maniera poco convincente. È un peccato perché tutto il resto funziona a meraviglia.
DISEGNI
A me piacciono tantissimo i disegni di Shiozawa. Sono bellissime sia le cupe scene di combattimento che le semplici scene comiche: tutto funziona a meraviglia e sorprendono addirittura alcuni personaggi e i mostri. Anche le armi sono belle ed intricatissime, forse fin troppo.
EDIZIONE J-POP
L'edizione è, come sempre per J-Pop, molto bella e curata. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo ed è una serie che consiglio a chiunque non pretenda troppo da una manciata di volumi: se cercate tinte cupe e combattimenti appassionanti, date una chance a FullMoon!
Full Moon è una miniserie in 4 volumi dalle tinte gotiche cupe e pesanti unite ad uno stile dichiaratamente ispirato dal genere Moe che tanto è di moda a partire dagli anni 2000, ma non per questo si tratta di un’opera superficiale o poco profonda, anzi, peccato per alcuni difetti che finiscono con il pregiudicare la qualità complessiva dell’opera.
Dopo la mezzanotte la Terra è invasa dal mondo della luna che permette di ritrovare le cose perse, che siano semplici oggetti, ricordi o sogni poco importa. Nel caso delle due gemelle Mei e Kei, ultime discendenti di una famosa stirpe di esorcisti, si manifesta con uno scambio: con la luce della luna Kei, potente guerriera, può fare ritorno impossessando il corpo della sorella, poi per colpa di un sortilegio ritorna nel mondo oscuro. Queste sono solo le prime protagoniste di cui il lettore verrà a conoscenza, successivamente entreranno in scena anche Sleep Yelotte, un’altra esorcista, e Orda, un Wodan dell’organizzazione rivale a quella degli esorcisti.
I personaggi saranno proprio il punto forte dell’opera grazie alle discrete caratterizzazioni e i rispettivi sogni, desideri e soprattutto obbiettivi che lentamente verranno a galla e a ridosso della conclusione vengono completati, soprattutto interiormente.
Peccato per la componente narrativa, la vera debolezza dell’intera struttura. I primi tre volumi saranno suddivisi in varie storie che vedono i protagonisti in situazioni separate, unite da piccolissimi particolari, e la trama, quasi inesistente, è spiegata ai minimi termini approfondendo il minimo necessario, ed anche se le storie sapranno appassionare e regalare discrete metafore si sente la mancanza di una componente che accomuna il tutto, solo nell’ultimo volumetto il gruppo si unirà e la storia prende piede con un ritmo incalzante che genera il climax della serie, per poi concludersi fin troppo velocemente andando a chiudere solo il viaggio interiore dei personaggi, mentre le storie continuano ma non ci vengono mostrate, nemmeno raccontate in poche righe, lasciandoci completamente all’oscuro sulla prosecuzione e su numerosi altri dettagli (pensando ad un errore sono andato a verificare la presenza di un altro volumetto o un seguito, e la mancanza di entrambi mi ha inacidito non poco).
I disegni sono ben curati e originali, inizialmente il tratto è fin troppo morbido e rotondeggiante, ma passati i primi capitoli diventa nettamente più deciso e riesce a bilanciare perfettamente i dettagli unendo armi dal design accattivante e spigoloso a paesaggi “pupazzosi” e morbidi che, uniti all’atmosfera, creano un netto contrasto tra loro ma ben si confanno all’opera e ai temi trattati. Ottimo invece il dosaggio dei toni scuri, in base alle situazioni e soprattutto all’orario, si alternano pagine leggere e luminose ad altre pesanti e cupe dominate dal nero e dai tratti pesanti.
I combattimenti sono impreziositi dalle buone idee dell’autore ma sono molto semplici e spesso e volentieri cadono in sequenze confuse o perlomeno poco chiare.
L’edizione italiana, giunta sotto l’etichetta Jpop, propone quattro volumetti da circa 180 pagine, con sovraccoperta, pagine bianche e spesse, discreta qualità di stampa ma niente pagine a colori, per un rapporto qualità/prezzo ben bilanciato.
Un’opera atipica che gioca perfettamente su contrasto di bianco e nero, gotico e “puccioso”, luce ed ombra, creando così un prodotto atipico ma gradevole indicato a chiunque cerchi un’opera fin troppo semplice, leggermente infantile, e condita con personaggi ben costruiti in grado di regalare buone introspezioni e simpatiche gag grazie alle loro piccole manie. Peccato che la costruzione narrativa inesistente, così come il finale, rovina il tutto condannando il prodotto a finire nella parte oscura della luna, quella dove risiedono le cose dimenticate.
Dopo la mezzanotte la Terra è invasa dal mondo della luna che permette di ritrovare le cose perse, che siano semplici oggetti, ricordi o sogni poco importa. Nel caso delle due gemelle Mei e Kei, ultime discendenti di una famosa stirpe di esorcisti, si manifesta con uno scambio: con la luce della luna Kei, potente guerriera, può fare ritorno impossessando il corpo della sorella, poi per colpa di un sortilegio ritorna nel mondo oscuro. Queste sono solo le prime protagoniste di cui il lettore verrà a conoscenza, successivamente entreranno in scena anche Sleep Yelotte, un’altra esorcista, e Orda, un Wodan dell’organizzazione rivale a quella degli esorcisti.
I personaggi saranno proprio il punto forte dell’opera grazie alle discrete caratterizzazioni e i rispettivi sogni, desideri e soprattutto obbiettivi che lentamente verranno a galla e a ridosso della conclusione vengono completati, soprattutto interiormente.
Peccato per la componente narrativa, la vera debolezza dell’intera struttura. I primi tre volumi saranno suddivisi in varie storie che vedono i protagonisti in situazioni separate, unite da piccolissimi particolari, e la trama, quasi inesistente, è spiegata ai minimi termini approfondendo il minimo necessario, ed anche se le storie sapranno appassionare e regalare discrete metafore si sente la mancanza di una componente che accomuna il tutto, solo nell’ultimo volumetto il gruppo si unirà e la storia prende piede con un ritmo incalzante che genera il climax della serie, per poi concludersi fin troppo velocemente andando a chiudere solo il viaggio interiore dei personaggi, mentre le storie continuano ma non ci vengono mostrate, nemmeno raccontate in poche righe, lasciandoci completamente all’oscuro sulla prosecuzione e su numerosi altri dettagli (pensando ad un errore sono andato a verificare la presenza di un altro volumetto o un seguito, e la mancanza di entrambi mi ha inacidito non poco).
I disegni sono ben curati e originali, inizialmente il tratto è fin troppo morbido e rotondeggiante, ma passati i primi capitoli diventa nettamente più deciso e riesce a bilanciare perfettamente i dettagli unendo armi dal design accattivante e spigoloso a paesaggi “pupazzosi” e morbidi che, uniti all’atmosfera, creano un netto contrasto tra loro ma ben si confanno all’opera e ai temi trattati. Ottimo invece il dosaggio dei toni scuri, in base alle situazioni e soprattutto all’orario, si alternano pagine leggere e luminose ad altre pesanti e cupe dominate dal nero e dai tratti pesanti.
I combattimenti sono impreziositi dalle buone idee dell’autore ma sono molto semplici e spesso e volentieri cadono in sequenze confuse o perlomeno poco chiare.
L’edizione italiana, giunta sotto l’etichetta Jpop, propone quattro volumetti da circa 180 pagine, con sovraccoperta, pagine bianche e spesse, discreta qualità di stampa ma niente pagine a colori, per un rapporto qualità/prezzo ben bilanciato.
Un’opera atipica che gioca perfettamente su contrasto di bianco e nero, gotico e “puccioso”, luce ed ombra, creando così un prodotto atipico ma gradevole indicato a chiunque cerchi un’opera fin troppo semplice, leggermente infantile, e condita con personaggi ben costruiti in grado di regalare buone introspezioni e simpatiche gag grazie alle loro piccole manie. Peccato che la costruzione narrativa inesistente, così come il finale, rovina il tutto condannando il prodotto a finire nella parte oscura della luna, quella dove risiedono le cose dimenticate.
Per quanto possa essere considerata "da bambini" per il fatto che la maggior parte dei personaggi siano bambini, il manga è molto intrigante avvincente, peccato per il fatto che vi siano solo 4 volumi il che rende la storia un po' troppo frenetica, ma forse il bello sta proprio li. La storia inizia con una impacciata ragazzina con una enorme spada, separata dalla formidabile sorella a causa di una maledizione di uno spirito, che dice di essere un'esorcista, lei di per sé non ha molto potere, ma appena la luna splende nel cielo, tutto cambia. Le tematiche horror/fantasy non mancano di certo e nemmeno i combattimenti, per cui se siete persone a cui piacciono i fantasy d'azione con stacchi divertenti caratterizzate da battute, non esitate a comprarlo!
Che i giapponesi fossero appassionati del gotico europeo e delle tematiche occulte di fine 19° secolo non lo scopriamo ora, così come non ci è nuova la loro predisposizione a fare spesso e volentieri un calderone nel proporre tali tematiche ai lettori. È questo il caso di Full Moon, shonen manga del presumibilmente esordiente Takatoshi Shiozaka, autore di indubbio talento grafico ma narrativamente limitato dagli obblighi che un'opera prima impone.
Full Moon propone infatti i classici temi dello shonen di ultima generazione: occultismo self made, atmosfere fra il gotico e lo Steampunk, ragazzini prodigio con innate doti per la distruzione di massa ed immancabili scene comico/grottesche al limite del kawaii. Tale banalità narrativa viene però compensata da Shiozaka grazie ad un tratto eccellente, pulito e dinamico come pochi ed in grado di coinvolgere il lettore nelle numerose scene d'azione. Unico neo riguardante la veste grafica, anche se questa è più che altro una questione di gusti personali, risiede al neanche troppo celato rimando allo stile grafico di opere come Shaman King e Soul Eater. Una pecca alquanto discutibile ma che indubbiamente rilega Full Moon nel limbo delle opere di "formazione" artistica.
Ciò non toglie che Full Moon vale la pena di leggerlo almeno una volta, sia perché è una piacevole quanto disimpegnata lettura, sia per l'eccellente realizzazione dei volumi a cura della JPOP.
Full Moon propone infatti i classici temi dello shonen di ultima generazione: occultismo self made, atmosfere fra il gotico e lo Steampunk, ragazzini prodigio con innate doti per la distruzione di massa ed immancabili scene comico/grottesche al limite del kawaii. Tale banalità narrativa viene però compensata da Shiozaka grazie ad un tratto eccellente, pulito e dinamico come pochi ed in grado di coinvolgere il lettore nelle numerose scene d'azione. Unico neo riguardante la veste grafica, anche se questa è più che altro una questione di gusti personali, risiede al neanche troppo celato rimando allo stile grafico di opere come Shaman King e Soul Eater. Una pecca alquanto discutibile ma che indubbiamente rilega Full Moon nel limbo delle opere di "formazione" artistica.
Ciò non toglie che Full Moon vale la pena di leggerlo almeno una volta, sia perché è una piacevole quanto disimpegnata lettura, sia per l'eccellente realizzazione dei volumi a cura della JPOP.
Al calar delle tenebre la guerra tra bene e male si riaccende come per magia. Streghe, morti viventi e altri personaggi dal lato gotico appariranno uno dopo l'altro per cercare di conquistare una forza sovrumana, così da poter governare il pianeta.
Diciamo che mi aspettavo altro, credevo fosse un manga per una fascia d'età maggiore. Intendo dire che è un manga per ragazzini, almeno questa è la mia impressione.
I personaggi sono bambini, a parte pochi, e i temi trattati sono molto infantili. Però il disegno è magnifico, pulito, curato e particolare. I personaggi maschili sono disegnati divinamente e spero che la trama possa evolversi in modo più maturo e adulto.
Sono solo 4 volumetti per cui lo continuerò a prendere sicuramente perché comunque tratta di qualcosa di diverso dal solito, c'è un velo di mistero in tutto comunque. Avevo letto che poteva essere paragonato a Category Freaks, ma è completamente altra storia e il primo citato è un manga over 18. I personaggi in Full Moon sono tutti molto "kawaii" e dato che sono bambini, ovviamente trattano cose da bimbi. È una lettura molto veloce e scorrevole, anche se a tratti molto "ingenua". Ho votato 7 perché due punti lo merita per il disegno e comunque la storia risulta simpatica e piacevole.
Diciamo che mi aspettavo altro, credevo fosse un manga per una fascia d'età maggiore. Intendo dire che è un manga per ragazzini, almeno questa è la mia impressione.
I personaggi sono bambini, a parte pochi, e i temi trattati sono molto infantili. Però il disegno è magnifico, pulito, curato e particolare. I personaggi maschili sono disegnati divinamente e spero che la trama possa evolversi in modo più maturo e adulto.
Sono solo 4 volumetti per cui lo continuerò a prendere sicuramente perché comunque tratta di qualcosa di diverso dal solito, c'è un velo di mistero in tutto comunque. Avevo letto che poteva essere paragonato a Category Freaks, ma è completamente altra storia e il primo citato è un manga over 18. I personaggi in Full Moon sono tutti molto "kawaii" e dato che sono bambini, ovviamente trattano cose da bimbi. È una lettura molto veloce e scorrevole, anche se a tratti molto "ingenua". Ho votato 7 perché due punti lo merita per il disegno e comunque la storia risulta simpatica e piacevole.