HE∀DS
«Heads» è un manga, scritto da Keigo Higashino e disegnato da Motoro Mase ("Ikigami - Annunci di morte") ben narrato, in un crescendo di pathos e di emozioni sino all'epilogo.
Un grave incidente è quello occorso a Junichi Naruse, ragazzo che conduceva una vita tranquilla sino a pochi minuti prima, una ferita alla testa che lo porta ad un coma che sembra irreversibile, poi il miracolo, un miracolo dell'ingegno umano, dei progressi nel campo medico che lo riporta a condurre nuovamente la vita tranquilla di prima, una nuova vita fatta di dubbi e paure.
Dove risiede l'anima? Se lo chiedessimo ad esempio all'illustre Leonardo da Vinci risponderebbe nel cervello (più precisamente nel chiasma ottico), le operazioni al cervello sono sempre le più delicate, facilmente si può varcare un confine che non dovrebbe essere superato. Fare esperimenti con i cervelli altrui è come giocare con la personalità dell'individuo, con la loro essenza: la minima modifica, il più piccolo dei cambiamenti comporta uno stravolgimento del carattere, arrivando a chiedersi chi si è, chi si è diventati. Il tutto è un interessante quesito filosofico-scientifico che nell'atto pratico sfocia nella fantascienza.
I lavori di Higashino hanno fama internazionale, vincitore del Mystery Writers of Japan Award nel 1999 per "Himitsu" (in Italia noto come "La seconda vita di Naoko") mentre dal romanzo Laplace's Witch venne tratto un film con la regia di Takashi Miike, ma sul grande schermo si sono visti molti dei suoi adattamenti. L'abilità narrativa dell'autore riesce a ben gestire i tempi fornendo colpi di scena al momento più opportuno. Il pathos si farà sempre più presente nella lettura affiancandosi ad un senso di disperazione, ad un qualcosa di malsano e sbagliato da cui non si riesce a fuggire.
Per quanto riguarda i disegni buono l'operato di Mase che riesce a dare la giusta dimensione alle emozioni dei protagonisti facilitando l'empatia con il lettore, per quanto riguarda i personaggi da segnalare la dolce Megumi Hamura, ragazza onesta e semplice.
Consigliato a chi conosce l'autore e a chi cerca una storia al contempo semplice e ansiogena, dal molto piccolo si giunge al molto grande.
Un grave incidente è quello occorso a Junichi Naruse, ragazzo che conduceva una vita tranquilla sino a pochi minuti prima, una ferita alla testa che lo porta ad un coma che sembra irreversibile, poi il miracolo, un miracolo dell'ingegno umano, dei progressi nel campo medico che lo riporta a condurre nuovamente la vita tranquilla di prima, una nuova vita fatta di dubbi e paure.
Dove risiede l'anima? Se lo chiedessimo ad esempio all'illustre Leonardo da Vinci risponderebbe nel cervello (più precisamente nel chiasma ottico), le operazioni al cervello sono sempre le più delicate, facilmente si può varcare un confine che non dovrebbe essere superato. Fare esperimenti con i cervelli altrui è come giocare con la personalità dell'individuo, con la loro essenza: la minima modifica, il più piccolo dei cambiamenti comporta uno stravolgimento del carattere, arrivando a chiedersi chi si è, chi si è diventati. Il tutto è un interessante quesito filosofico-scientifico che nell'atto pratico sfocia nella fantascienza.
I lavori di Higashino hanno fama internazionale, vincitore del Mystery Writers of Japan Award nel 1999 per "Himitsu" (in Italia noto come "La seconda vita di Naoko") mentre dal romanzo Laplace's Witch venne tratto un film con la regia di Takashi Miike, ma sul grande schermo si sono visti molti dei suoi adattamenti. L'abilità narrativa dell'autore riesce a ben gestire i tempi fornendo colpi di scena al momento più opportuno. Il pathos si farà sempre più presente nella lettura affiancandosi ad un senso di disperazione, ad un qualcosa di malsano e sbagliato da cui non si riesce a fuggire.
Per quanto riguarda i disegni buono l'operato di Mase che riesce a dare la giusta dimensione alle emozioni dei protagonisti facilitando l'empatia con il lettore, per quanto riguarda i personaggi da segnalare la dolce Megumi Hamura, ragazza onesta e semplice.
Consigliato a chi conosce l'autore e a chi cerca una storia al contempo semplice e ansiogena, dal molto piccolo si giunge al molto grande.
"Heads" è un manga seinen composto da quattro volumi.
In questa breve recensione eviterò il più possibile gli spoiler. La storia racconta la vita di un ragazzo che, a seguito di un incidente, si ritrova con un proiettile che gli trapassa il cervello. Viene salvato in ospedale ma l'intervento chirurgico avrà delle complicazioni che gli sconvolgeranno l'esistenza. Si inizia con una fotografia della vita del protagonista pre-evento funesto per poi focalizzarsi su la sua nuova vita: cambiamenti in ogni aspetto della sua esistenza. Questi cambiamenti faranno sì che il protagonista sia spinto a scoprire cosa stia accadendo dentro la sua testa: per farlo dovrà scoprire cosa è accaduto in ospedale durante il suo intervento chirurgico.
La storia ha uno sviluppo lineare senza grandi colpi di scena e sin dal secondo volume si inizia ad intuire come si svilupperà il tutto. Il disegno è piacevole e ben fatto: le scene, sia le statiche che le dinamiche, sono realizzate con maestria dal mangaka. Il tutto rende la lettura piacevole e scorrevole. Non c'è da gridare al miracolo ma siamo davanti a un buon manga. Credo che cercherò altre opere dello stesso autore, pertanto lo consiglio con piacere.
L'edizione italiana, di Planet Manga, contiene anche delle brevi storie extra alla fine del quarto volume.
storia: 7,5
disegni: 7,5
edizione: 8
In questa breve recensione eviterò il più possibile gli spoiler. La storia racconta la vita di un ragazzo che, a seguito di un incidente, si ritrova con un proiettile che gli trapassa il cervello. Viene salvato in ospedale ma l'intervento chirurgico avrà delle complicazioni che gli sconvolgeranno l'esistenza. Si inizia con una fotografia della vita del protagonista pre-evento funesto per poi focalizzarsi su la sua nuova vita: cambiamenti in ogni aspetto della sua esistenza. Questi cambiamenti faranno sì che il protagonista sia spinto a scoprire cosa stia accadendo dentro la sua testa: per farlo dovrà scoprire cosa è accaduto in ospedale durante il suo intervento chirurgico.
La storia ha uno sviluppo lineare senza grandi colpi di scena e sin dal secondo volume si inizia ad intuire come si svilupperà il tutto. Il disegno è piacevole e ben fatto: le scene, sia le statiche che le dinamiche, sono realizzate con maestria dal mangaka. Il tutto rende la lettura piacevole e scorrevole. Non c'è da gridare al miracolo ma siamo davanti a un buon manga. Credo che cercherò altre opere dello stesso autore, pertanto lo consiglio con piacere.
L'edizione italiana, di Planet Manga, contiene anche delle brevi storie extra alla fine del quarto volume.
storia: 7,5
disegni: 7,5
edizione: 8
Storia di Keigo Higashino a parer mio molto ben riuscita.
Punto a favore è, senz'altro, la capacità dell'autore nel far immedesimare il lettore in Jun. Infatti il protagonista si pone le stesse domande che io, come lettore, mi sono posto man mano che la trama si sviluppava. L'autore ti porta proprio a ragionare come Jun e a comportarti come fa lui (per quanto riguarda la ricerca del suo vero io dopo l'incidente)!!
Trama ben strutturata nella quale si nota bene il cambiamento caratteriale di Jun stesso dopo il trapianto. Nel proseguo dei volumi si assistono a svariati colpi di scena che sanno,senza dubbio, intrattenere il lettore.
Disegno realistico e dialogo che non risulta particolarmente stancante.
Se vi capita dateci un occhio e non resterete delusi, sempre se vi piacciono questo tipo di storie.
Punto a favore è, senz'altro, la capacità dell'autore nel far immedesimare il lettore in Jun. Infatti il protagonista si pone le stesse domande che io, come lettore, mi sono posto man mano che la trama si sviluppava. L'autore ti porta proprio a ragionare come Jun e a comportarti come fa lui (per quanto riguarda la ricerca del suo vero io dopo l'incidente)!!
Trama ben strutturata nella quale si nota bene il cambiamento caratteriale di Jun stesso dopo il trapianto. Nel proseguo dei volumi si assistono a svariati colpi di scena che sanno,senza dubbio, intrattenere il lettore.
Disegno realistico e dialogo che non risulta particolarmente stancante.
Se vi capita dateci un occhio e non resterete delusi, sempre se vi piacciono questo tipo di storie.
Oltre alla brevissima durata e alla conseguente minuscola spesa economica che comporta (sono solo 4 volumi, e la storia ha una sua degna conclusione), questo manga di Keigo Higashino e Motoro Mase fa breccia tra i tanti titoli psicologici usciti in contemporanea, uscendone tranquillamente a testa alta.
Trama: Jun Naruse è un uomo comune, con la passione per la pittura. E' innamorato di Megumi, una commessa comune che non spicca per bellezza, ma che l'ha colpito. Il manga si apre in maniera idilliaca, con una storia d'amore che permette al lettore di affezionarsi ai due personaggi in maniera tenera e naturale, per poi distruggere tutto in maniera catastrofica. Proprio il giorno in cui Jun va in un'agenzia immobiliare, per comprare casa, un rapinatore armato fa irruzione. Nel tentativo di salvare la vita a una bambina, il giovane protagonista si frappone tra lei e l'arma del rapinatore, venendo colpito. Jun si risveglia in ospedale, dopo un lungo periodo di coma, scoprendo che il proiettile l'ha colpito al cervello e che ha subito il primo trapianto parziale dell'organo con successo: una probabilità di riuscita su cento milioni!
Ma cosa comporterà questo trapianto? Jun sarà ancora sé stesso? Pian piano, piccoli cambiamenti faranno breccia nella sua vita, e nulla sarà più come prima.
Nonostante la breve durata della trama, il manga affronta in maniera impeccabile l'evoluzione di Jun, e ogni personaggio del manga risulta ben indagato sul lato psicologico. La cosa più particolare è che, per quanto possano esserci personaggi dipinti come violatori della legge, non ci sono buoni e cattivi, quanto più personaggi che agiscono in base alle pressioni del sistema in cui vivono.
L'unica nota dolente del prodotto finale è che alcuni risvolti possono risultare abbastanza scontati, benché sempre avvincenti. Ma è un "difetto" (per così dire, chiariamolo) di secondo piano, se confrontato alla maestria dell'autore di gestire la storia e i personaggi.
A tutto ciò, aggiungo la bellezza dei disegni, sono divini.
Trama: Jun Naruse è un uomo comune, con la passione per la pittura. E' innamorato di Megumi, una commessa comune che non spicca per bellezza, ma che l'ha colpito. Il manga si apre in maniera idilliaca, con una storia d'amore che permette al lettore di affezionarsi ai due personaggi in maniera tenera e naturale, per poi distruggere tutto in maniera catastrofica. Proprio il giorno in cui Jun va in un'agenzia immobiliare, per comprare casa, un rapinatore armato fa irruzione. Nel tentativo di salvare la vita a una bambina, il giovane protagonista si frappone tra lei e l'arma del rapinatore, venendo colpito. Jun si risveglia in ospedale, dopo un lungo periodo di coma, scoprendo che il proiettile l'ha colpito al cervello e che ha subito il primo trapianto parziale dell'organo con successo: una probabilità di riuscita su cento milioni!
Ma cosa comporterà questo trapianto? Jun sarà ancora sé stesso? Pian piano, piccoli cambiamenti faranno breccia nella sua vita, e nulla sarà più come prima.
Nonostante la breve durata della trama, il manga affronta in maniera impeccabile l'evoluzione di Jun, e ogni personaggio del manga risulta ben indagato sul lato psicologico. La cosa più particolare è che, per quanto possano esserci personaggi dipinti come violatori della legge, non ci sono buoni e cattivi, quanto più personaggi che agiscono in base alle pressioni del sistema in cui vivono.
L'unica nota dolente del prodotto finale è che alcuni risvolti possono risultare abbastanza scontati, benché sempre avvincenti. Ma è un "difetto" (per così dire, chiariamolo) di secondo piano, se confrontato alla maestria dell'autore di gestire la storia e i personaggi.
A tutto ciò, aggiungo la bellezza dei disegni, sono divini.
Fatico a trovare un titolo che, più di "Heads", si avvicini alla mia personale concezione di perfezione in termini di manga.
In primis è un prodotto breve, con tutti i vantaggi derivanti: conciso, spedito, concreto e denso di avvenimenti. Nessun tergiversare, nessun tempo morto nello svolgimento delle vicende, ogni singolo istante ed ogni singola pagina costituiscono materiale importante e fondamentale per la trama ed il suo svolgersi. La solidità in formato cartaceo.
In secondo luogo, non è asfissiante ed oltremodo pesante. Da un prodotto drammatico e psicologico si è soliti aspettarsi malloppi che faticano a scendere, farciti oltre misura di sentimenti e considerazioni esistenziali che rendono difficile la comprensione e l'assimilazione delle tematiche. Al contrario, invece, "Heads" è snello e scorrevole pur affrontando questioni complesse e numerose. Ancora una volta richiamo il termine di "concretezza" per classificarlo, perchè trovo sia azzeccatissimo.
Sempre restando in termini di tematiche, trovo che l'originalità della pietra d'angolo del "brain swap" venga premiata. Nessun genere di nozionismo ozioso, innovativo, inventato e per questo stridente, ma un nuovo fenomeno medico imbastito senza troppe pretese di veridicità e senza troppe problematiche connesse. La capacità di essere concisi si vede anche in questo, ossia dando al lettore il minimo indispensabile senza inerpicarsi in stucchevoli spiegazioni incredibili ed improbabili, come invece spesso è accaduto in altri prodotti in cui si giocava sulla falsariga dello scientificamente plausibile.
Punto a favore, non determinante ma comunque da considerare, lo stile grafico. Personalmente mi ha convinto assai, particolareggiato e minuzioso ma anche realistico e fedele. Molte tavole mi hanno davvero colpito, perchè sono riuscite ad assorbire e rilasciare benissimo le emozioni che l'artista voleva provasse il lettore. Nelle scene più d'azione questo meccanismo emerge chiaramente.
Complessivamente "Heads" è un prodotto di qualità, e penso possa essere annoverato con tutti i crismi tra i migliori manga psicologici mai creati. La sua trama è semplice e forse anche prevedibile, eppure nasconde una complessità di emozioni che colpisce come un sasso lanciato in piena fronte; ed è proprio questo che dovrebbero fare manga come questo, accecare ed avvincere ed emozionare, oltre che ovviamente far riflettere sulla condizione umana.
Voto complessivo 9, qualcosa in più in termini di trama forse la si sarebbe potuta fare: come dicevo in alcuni momenti sembra davvero molto telefonata, fin troppo lineare e prevedibile. Ma è un neo di Venere, un difetto di bellezza, che permette di apprezzare al meglio tutti gli altri aspetti.
In primis è un prodotto breve, con tutti i vantaggi derivanti: conciso, spedito, concreto e denso di avvenimenti. Nessun tergiversare, nessun tempo morto nello svolgimento delle vicende, ogni singolo istante ed ogni singola pagina costituiscono materiale importante e fondamentale per la trama ed il suo svolgersi. La solidità in formato cartaceo.
In secondo luogo, non è asfissiante ed oltremodo pesante. Da un prodotto drammatico e psicologico si è soliti aspettarsi malloppi che faticano a scendere, farciti oltre misura di sentimenti e considerazioni esistenziali che rendono difficile la comprensione e l'assimilazione delle tematiche. Al contrario, invece, "Heads" è snello e scorrevole pur affrontando questioni complesse e numerose. Ancora una volta richiamo il termine di "concretezza" per classificarlo, perchè trovo sia azzeccatissimo.
Sempre restando in termini di tematiche, trovo che l'originalità della pietra d'angolo del "brain swap" venga premiata. Nessun genere di nozionismo ozioso, innovativo, inventato e per questo stridente, ma un nuovo fenomeno medico imbastito senza troppe pretese di veridicità e senza troppe problematiche connesse. La capacità di essere concisi si vede anche in questo, ossia dando al lettore il minimo indispensabile senza inerpicarsi in stucchevoli spiegazioni incredibili ed improbabili, come invece spesso è accaduto in altri prodotti in cui si giocava sulla falsariga dello scientificamente plausibile.
Punto a favore, non determinante ma comunque da considerare, lo stile grafico. Personalmente mi ha convinto assai, particolareggiato e minuzioso ma anche realistico e fedele. Molte tavole mi hanno davvero colpito, perchè sono riuscite ad assorbire e rilasciare benissimo le emozioni che l'artista voleva provasse il lettore. Nelle scene più d'azione questo meccanismo emerge chiaramente.
Complessivamente "Heads" è un prodotto di qualità, e penso possa essere annoverato con tutti i crismi tra i migliori manga psicologici mai creati. La sua trama è semplice e forse anche prevedibile, eppure nasconde una complessità di emozioni che colpisce come un sasso lanciato in piena fronte; ed è proprio questo che dovrebbero fare manga come questo, accecare ed avvincere ed emozionare, oltre che ovviamente far riflettere sulla condizione umana.
Voto complessivo 9, qualcosa in più in termini di trama forse la si sarebbe potuta fare: come dicevo in alcuni momenti sembra davvero molto telefonata, fin troppo lineare e prevedibile. Ma è un neo di Venere, un difetto di bellezza, che permette di apprezzare al meglio tutti gli altri aspetti.
Heads è un manga composto da quattro volumetti, pubblicato in Giappone tra il 2002 ed il 2003 sulle pagine del magazine Weekly Young Sunday. La storia nasce da un'idea di Keigo Higashino, un famoso scrittore giapponese autore di numerosi romanzi polizieschi; i disegni, invece, sono stati affidati a Motoro Mase, l'autore del famoso Ikigami.
Heads narra le sfortunate vicende di Junichi Naruse, un timido e arrendevole impiegato di una compagnia di elettronica la cui principale aspirazione è quella di vivere una vita tranquilla senza farsi troppo notare dal prossimo. La sua vita solitaria, però, era destinata a ricevere un deciso scossone dall'incontro con Megumi, la commessa di un negozio di articoli per la pittura; i due, infatti, si innamoreranno e cominceranno a pianificare una vita insieme. La fortuna di Junichi, però, doveva essere di breve durata: il ragazzo, infatti, viene coinvolto in una sparatoria all'interno dell'ufficio dell'agenzia immobiliare a cui si era rivolto per trovare una casa più grande in cui vivere insieme a Megumi. Colpito alla testa, la sua esistenza sembra essere arrivata al capolinea; invece si risveglierà su un letto di ospedale dove gli verrà comunicato di essere il primo fortunato essere umano a cui è stato praticato con successo un trapianto di cervello. Ma il cervello non è un organo come gli altri e ben presto Junichi comincerà a sentirsi "cambiato".
I temi che vengono affrontati in questo manga sono diversi. In primo luogo viene ripreso un argomento molto discusso, sia in ambito letterario che in campo medico: i possibili effetti sull'individuo di un trapianto di cervello. Il manga, però, non propone una sua sostituzione integrale in quanto al protagonista verrà impiantata solo quella parte che è risultata danneggiata dallo sparo. Nonostante questo, l'effetto su Junichi sarà devastante: la sua coscienza, infatti, verrà gradualmente invasa da quella del donatore fino a renderlo irriconoscibile agli occhi delle persone che lo conoscono. In secondo luogo viene proposto un classico dilemma etico: fino a dove possono spingersi la scienza e la medicina senza ledere in maniera significativa la dignità della persona? E' giusto salvare una vita umana se questa poi risulterà completamente trasformata dalla sua unica possibilità di salvezza?
A quest'ultima domanda Heads risponde in maniera negativa: la ricerca della sua vera identità spingerà Junichi alla follia e ad atti di violenza prima inconcepibili per il timido e sottomesso protagonista. Se questo non bastasse viene rappresentato un mondo scientifico marcio fino al midollo, governato da poteri forti che si aspettano rapidi successi dall'attività di ricerca. Lo staff medico, quindi, non si farà grandi scrupoli nell'ingannare a più riprese il protagonista, che viene trattato, dietro una finta umanità, alla stregua di un animale da laboratorio. Mi è piaciuta, poi, anche la parte sentimentale, e in particolare il coraggio di Megumi, che prima autorizza il trapianto e poi non rinnegherà mai il suo amore nonostante i terribili cambiamenti provocati dalla presenza dell'alter ego di Junichi. Buona anche la parte drammatica, che svolge bene il suo compito pur senza strafare.
Ho trovato i disegni molto realistici: in particolare la fisionomia dei personaggi non è neutra come accade di solito, ma presenta occhi piccoli e una forma del viso decisamente più giapponese.
Va segnalata la presenza di tre storie brevi alla fine del quarto volumetto: devo dire che le ho trovate tutte molto gradevoli, forse a eccezione dell'ultima che m'è piaciuta un po' meno.
In conclusione, se siete interessati agli argomenti esposti sopra, l'acquisto di questo Heads può essere sicuramente consigliato: non rappresenterà certamente il top in materia ma sarà comunque una lettura ricca di spunti e con molti motivi di riflessione. Quello che manca è, forse, un briciolo di originalità in più; ma a un manga composto da soli quattro volumetti credo non si possa chiedere molto di più.
Heads narra le sfortunate vicende di Junichi Naruse, un timido e arrendevole impiegato di una compagnia di elettronica la cui principale aspirazione è quella di vivere una vita tranquilla senza farsi troppo notare dal prossimo. La sua vita solitaria, però, era destinata a ricevere un deciso scossone dall'incontro con Megumi, la commessa di un negozio di articoli per la pittura; i due, infatti, si innamoreranno e cominceranno a pianificare una vita insieme. La fortuna di Junichi, però, doveva essere di breve durata: il ragazzo, infatti, viene coinvolto in una sparatoria all'interno dell'ufficio dell'agenzia immobiliare a cui si era rivolto per trovare una casa più grande in cui vivere insieme a Megumi. Colpito alla testa, la sua esistenza sembra essere arrivata al capolinea; invece si risveglierà su un letto di ospedale dove gli verrà comunicato di essere il primo fortunato essere umano a cui è stato praticato con successo un trapianto di cervello. Ma il cervello non è un organo come gli altri e ben presto Junichi comincerà a sentirsi "cambiato".
I temi che vengono affrontati in questo manga sono diversi. In primo luogo viene ripreso un argomento molto discusso, sia in ambito letterario che in campo medico: i possibili effetti sull'individuo di un trapianto di cervello. Il manga, però, non propone una sua sostituzione integrale in quanto al protagonista verrà impiantata solo quella parte che è risultata danneggiata dallo sparo. Nonostante questo, l'effetto su Junichi sarà devastante: la sua coscienza, infatti, verrà gradualmente invasa da quella del donatore fino a renderlo irriconoscibile agli occhi delle persone che lo conoscono. In secondo luogo viene proposto un classico dilemma etico: fino a dove possono spingersi la scienza e la medicina senza ledere in maniera significativa la dignità della persona? E' giusto salvare una vita umana se questa poi risulterà completamente trasformata dalla sua unica possibilità di salvezza?
A quest'ultima domanda Heads risponde in maniera negativa: la ricerca della sua vera identità spingerà Junichi alla follia e ad atti di violenza prima inconcepibili per il timido e sottomesso protagonista. Se questo non bastasse viene rappresentato un mondo scientifico marcio fino al midollo, governato da poteri forti che si aspettano rapidi successi dall'attività di ricerca. Lo staff medico, quindi, non si farà grandi scrupoli nell'ingannare a più riprese il protagonista, che viene trattato, dietro una finta umanità, alla stregua di un animale da laboratorio. Mi è piaciuta, poi, anche la parte sentimentale, e in particolare il coraggio di Megumi, che prima autorizza il trapianto e poi non rinnegherà mai il suo amore nonostante i terribili cambiamenti provocati dalla presenza dell'alter ego di Junichi. Buona anche la parte drammatica, che svolge bene il suo compito pur senza strafare.
Ho trovato i disegni molto realistici: in particolare la fisionomia dei personaggi non è neutra come accade di solito, ma presenta occhi piccoli e una forma del viso decisamente più giapponese.
Va segnalata la presenza di tre storie brevi alla fine del quarto volumetto: devo dire che le ho trovate tutte molto gradevoli, forse a eccezione dell'ultima che m'è piaciuta un po' meno.
In conclusione, se siete interessati agli argomenti esposti sopra, l'acquisto di questo Heads può essere sicuramente consigliato: non rappresenterà certamente il top in materia ma sarà comunque una lettura ricca di spunti e con molti motivi di riflessione. Quello che manca è, forse, un briciolo di originalità in più; ma a un manga composto da soli quattro volumetti credo non si possa chiedere molto di più.
Ho da poco letto questo manga, e mi piacerebbe che venisse trasposto in un anime, perchè meriterebbe di essere più conosciuto e ne sarebbe valorizzato... Esplora molto bene la psicologia "sdoppiata" del protagonista, ragazzo sensibile e gentile che in seguito a un parziale trapianto del cervello di un criminale per rimpiazzare la parte distrutta da un proiettile e permettergli di continuare a vivere, comincia a sentirne pericolosamente l'influenza, fino a danneggiare anche le persone che gli stanno vicine... il disegno è ben fatto e atipico, un capitolo divora l'altro... fino al commovente finale. Il voto è 7 perchè in giro c'è di meglio, ma anche di peggio, e questo "Heads" non è male se si vuole leggere qualcosa di non troppo lungo, fatto da un mix di fantascienza e sentimentalismo.