Enma
Un manga che ho cominciato sulla fiducia: della serie, comprandolo in fumetteria dicendomi "mah, magari è interessante", una delle poche volte che lo faccio nella mia vita.
Prendere nota: mai più rifare una cosa del genere.
Enma (traslitterata come Emma in italiano... e già qua no comment) è una bambola di carta creata da re Enma, sovrano di una parte del regno dei morti e addetto al giudizio delle anime, che "non ce la fa più a giudicare tutti" e perciò manda la suddetta Enma a fare un po' di pulizia sulla Terra nelle varie epoche storiche, togliendo le ossa dal corpo a coloro che hanno compiuto delle vere e proprie stragi, ad esempio Jack Lo Squartatore, e spazzare via un po' di anime dalla lunga lista di re Enma.
Il metodo di uccisione in sé è abbastanza originale, e la trama all'inizio mi intrigava. Qualcosa di tranquillo, da leggere senza troppi pensieri. Uff, devo imparare a non fidarmi quando mi dico cose del genere mentre sto comprando un manga... i disegni non sono nulla di particolare, semplificati al massimo e anche se dinamici non mi hanno lasciato niente che valesse la pena ricordare. Stesso dicasi per l'andazzo della storia, piatto e noioso, che a lungo andare stanca. Ogni tanto succede qualcosina che ti fa presagire che la trama stia procedendo... per farti ricascare di nuovo in un piattume di trova il cattivo-fagli la predica-lui non ascolta-cavagli le ossa-fine. Ho letto in alcune recensioni che il finale cambia tutto ed è bello, ma non credo proprio di voler proseguire con questa serie. Se un manga vuole piacermi (oh, corteggiamentoH) deve avere un bel ritmo durante tutta la sua narrazione, non troppo infarcito di eventi né rigonfio di azione inutile e nemmeno troppo lento come Enma. Se poi il finale cambia tutto... troppo tardi. Troppo comodo fare il finale figo e tutta la serie che ti fa cascare le braccia.
Do 5 perchè tutto sommato la dinamicità dei disegni c'è e gli scheletri sono disegnati bene, e alcune storie come "Sua signoria e Amacha" sono anche carine, prese da sole.
Prendere nota: mai più rifare una cosa del genere.
Enma (traslitterata come Emma in italiano... e già qua no comment) è una bambola di carta creata da re Enma, sovrano di una parte del regno dei morti e addetto al giudizio delle anime, che "non ce la fa più a giudicare tutti" e perciò manda la suddetta Enma a fare un po' di pulizia sulla Terra nelle varie epoche storiche, togliendo le ossa dal corpo a coloro che hanno compiuto delle vere e proprie stragi, ad esempio Jack Lo Squartatore, e spazzare via un po' di anime dalla lunga lista di re Enma.
Il metodo di uccisione in sé è abbastanza originale, e la trama all'inizio mi intrigava. Qualcosa di tranquillo, da leggere senza troppi pensieri. Uff, devo imparare a non fidarmi quando mi dico cose del genere mentre sto comprando un manga... i disegni non sono nulla di particolare, semplificati al massimo e anche se dinamici non mi hanno lasciato niente che valesse la pena ricordare. Stesso dicasi per l'andazzo della storia, piatto e noioso, che a lungo andare stanca. Ogni tanto succede qualcosina che ti fa presagire che la trama stia procedendo... per farti ricascare di nuovo in un piattume di trova il cattivo-fagli la predica-lui non ascolta-cavagli le ossa-fine. Ho letto in alcune recensioni che il finale cambia tutto ed è bello, ma non credo proprio di voler proseguire con questa serie. Se un manga vuole piacermi (oh, corteggiamentoH) deve avere un bel ritmo durante tutta la sua narrazione, non troppo infarcito di eventi né rigonfio di azione inutile e nemmeno troppo lento come Enma. Se poi il finale cambia tutto... troppo tardi. Troppo comodo fare il finale figo e tutta la serie che ti fa cascare le braccia.
Do 5 perchè tutto sommato la dinamicità dei disegni c'è e gli scheletri sono disegnati bene, e alcune storie come "Sua signoria e Amacha" sono anche carine, prese da sole.
Prima di essere scannato, scuoiato e infamato per il voto che ho attribuito a Enma, vorrei almeno fare una piccola premessa: i primi 7 volumi di Enma sono la noia fatta fumetto, non solo stanca leggere sempre la solita storiellina dell'inferno sovrappopolato ogni santissimo capitolo, ma anche i "viaggi" nelle varie epoche risultano pesanti dal leggere e troppo scontati (prima va nel passato, poi nel futuro, poi nel presente, poi torna nel passato, cristo che noia!).
Mi era venuta anche la malsana idea di smettere, e di non prendere l'ultimo volume, ma spendere altri 4 euro non era un problema tanta era la curiosità di sapere come sarebbe finito questo manga.
E poi invece, l'ultimo volume ti colpisce. Ti domandi addirittura di non esserti sbagliato a comprare manga e di averne preso un altro. L'intero volume sarebbe da mettere in cornice da quanto è emozionante. Non solo tocca l'animo più sensibile del lettore, ma da pure un senso ai restanti 7 volumi che ti hanno annoiato più di un cinepanettone. Se i volumi fossero stati di meno, e se tutta la saga fosse bella come il volume 8, non mi vergognerei a mettere un 10 nella mia recensione. Ma purtroppo la realtà è diversa, quindi metto un 8.
Mi era venuta anche la malsana idea di smettere, e di non prendere l'ultimo volume, ma spendere altri 4 euro non era un problema tanta era la curiosità di sapere come sarebbe finito questo manga.
E poi invece, l'ultimo volume ti colpisce. Ti domandi addirittura di non esserti sbagliato a comprare manga e di averne preso un altro. L'intero volume sarebbe da mettere in cornice da quanto è emozionante. Non solo tocca l'animo più sensibile del lettore, ma da pure un senso ai restanti 7 volumi che ti hanno annoiato più di un cinepanettone. Se i volumi fossero stati di meno, e se tutta la saga fosse bella come il volume 8, non mi vergognerei a mettere un 10 nella mia recensione. Ma purtroppo la realtà è diversa, quindi metto un 8.
Se la base sono gli emo di Death Note e i tamarri in pigiama di Bleach si dovrà pur variare, nel tema tutto giapponese degli shinigami, di chi viene dall'aldilà per uccidere nell'aldiquà, e anche Sua Altezza Rumiko Takahashi sembra faticare, con Kyōkai no Rinne.
Ideato da Kei Tsuchiya con i disegni di Saki Nonoyama, Enma narra la storia di una ragazzina di nome Emma, emissaria del Re degli inferi e incaricata di giudicare gli esseri umani di svariate epoche che, tramite le loro azioni, causano più stragi del previsto intasando così il lavoro di giudizio nel mondo dei morti. Emma è stata creata tramite una bambola di carta ed è priva di emozioni, trovando incomprensibili le azioni degli esseri umani e tempestando così di domande il povero Re Enma una volta svolto uno dei sui incarichi.
La particolarità del manga GP publishing (luglio 2010-febbraio 2012, 8 volumi a 3.90 cadauno) sta innanzitutto nelle sue vittime, Emma non si limita a giustiziare cattivi e delinquenti, ma chiunque, buoni, vecchi, ragazze, che per via delle loro azioni causeranno decessi in futuro. Emma spacciandosi per un essere umano (ma neanche tanto, fin da subito rivela la sua identità ma spesso non viene creduta) prima tenterà di dissuadere il soggetto dalle sue azioni per salvarli, ma senza successo, e quando ormai la scelta sarà inevitabile giustizierà il malcapitato togliendo loro le ossa dal corpo, lasciando intatto solo un numero di ossa equivalente alle persone che hanno voluto bene alla vittima nell'istante della loro morte.
Prima che ciò avvenga però conosceremo a fondo le future vittime, che spesso si dimostrano per ciò che non sono e per quanto insensato possano sembrare inizialmente le loro azioni, verremo sempre a scoprire il vero significato dei loro intenti, spesso nobili e coerenti (del tipo: avrei fatto lo stesso). Questo farà si che il lettore si ritrovi a tifare per loro, e per la loro salvezza, provando così pietà nei confronti della vittima nel momento della sua condanna a morte.
Tutto questo riguarda solo la prima parte di Enma, di narrazione assolutamente episodica e priva di una trama principale con ogni capitolo che fa storia a se, ma dalla metà in poi la musica cambia.
A seguito di alcuni eventi, la ripetitività strutturale del manga lascia il posto ad una storia di intrighi, interessi e misteri, ma soprattutto alla crescita psicologica di Emma che inizierà a sviluppare sentimenti umani. La sua indifferenza di fronte alle sofferenze altrui, dovuta all'incapacità di comprendere gli atteggiamenti umani causati dai sentimenti più comuni come amore e orgoglio, viene meno aprendo così in lei un vortice di introspezioni e di dubbi. E' giusto ciò che fa? Perché deve uccidere persone, buone o cattive che siano, che agiscono soltanto seguendo la natura dei loro sentimenti?
Giudicare quindi l'opera dai primi volumi potrebbe rivelarsi un grave errore, la presunta ripetitività della sua narrazione in realtà ha il preciso scopo di stupire, successivamente, nel momento in cui quella serie di eventi abitudinali che ci coccolano per circa 4 volumi (Emma arriva, Emma conosce l'individuo e lo mette in guarda, Emma giustizia l'individuo) vengono a mancare con eventi e colpi di scena del tutto inaspettati.
Dignitoso, Enma, grazie pure al gradevole tratto grafico che riesce a portarci in diverse epoche e al particolare character design della protagonista con questi occhi a bambola che non fanno trasparire alcuna emozione, fino al momento in cui, anche lei, conoscerà gioie e dolori dell'essere umana.
E vale la pena, di leggere Enma, anche solo per vedere finalmente dopo tante avventure in giro per le epoche, un sorriso sul suo ingenuo volto.
Ideato da Kei Tsuchiya con i disegni di Saki Nonoyama, Enma narra la storia di una ragazzina di nome Emma, emissaria del Re degli inferi e incaricata di giudicare gli esseri umani di svariate epoche che, tramite le loro azioni, causano più stragi del previsto intasando così il lavoro di giudizio nel mondo dei morti. Emma è stata creata tramite una bambola di carta ed è priva di emozioni, trovando incomprensibili le azioni degli esseri umani e tempestando così di domande il povero Re Enma una volta svolto uno dei sui incarichi.
La particolarità del manga GP publishing (luglio 2010-febbraio 2012, 8 volumi a 3.90 cadauno) sta innanzitutto nelle sue vittime, Emma non si limita a giustiziare cattivi e delinquenti, ma chiunque, buoni, vecchi, ragazze, che per via delle loro azioni causeranno decessi in futuro. Emma spacciandosi per un essere umano (ma neanche tanto, fin da subito rivela la sua identità ma spesso non viene creduta) prima tenterà di dissuadere il soggetto dalle sue azioni per salvarli, ma senza successo, e quando ormai la scelta sarà inevitabile giustizierà il malcapitato togliendo loro le ossa dal corpo, lasciando intatto solo un numero di ossa equivalente alle persone che hanno voluto bene alla vittima nell'istante della loro morte.
Prima che ciò avvenga però conosceremo a fondo le future vittime, che spesso si dimostrano per ciò che non sono e per quanto insensato possano sembrare inizialmente le loro azioni, verremo sempre a scoprire il vero significato dei loro intenti, spesso nobili e coerenti (del tipo: avrei fatto lo stesso). Questo farà si che il lettore si ritrovi a tifare per loro, e per la loro salvezza, provando così pietà nei confronti della vittima nel momento della sua condanna a morte.
Tutto questo riguarda solo la prima parte di Enma, di narrazione assolutamente episodica e priva di una trama principale con ogni capitolo che fa storia a se, ma dalla metà in poi la musica cambia.
A seguito di alcuni eventi, la ripetitività strutturale del manga lascia il posto ad una storia di intrighi, interessi e misteri, ma soprattutto alla crescita psicologica di Emma che inizierà a sviluppare sentimenti umani. La sua indifferenza di fronte alle sofferenze altrui, dovuta all'incapacità di comprendere gli atteggiamenti umani causati dai sentimenti più comuni come amore e orgoglio, viene meno aprendo così in lei un vortice di introspezioni e di dubbi. E' giusto ciò che fa? Perché deve uccidere persone, buone o cattive che siano, che agiscono soltanto seguendo la natura dei loro sentimenti?
Giudicare quindi l'opera dai primi volumi potrebbe rivelarsi un grave errore, la presunta ripetitività della sua narrazione in realtà ha il preciso scopo di stupire, successivamente, nel momento in cui quella serie di eventi abitudinali che ci coccolano per circa 4 volumi (Emma arriva, Emma conosce l'individuo e lo mette in guarda, Emma giustizia l'individuo) vengono a mancare con eventi e colpi di scena del tutto inaspettati.
Dignitoso, Enma, grazie pure al gradevole tratto grafico che riesce a portarci in diverse epoche e al particolare character design della protagonista con questi occhi a bambola che non fanno trasparire alcuna emozione, fino al momento in cui, anche lei, conoscerà gioie e dolori dell'essere umana.
E vale la pena, di leggere Enma, anche solo per vedere finalmente dopo tante avventure in giro per le epoche, un sorriso sul suo ingenuo volto.
"Percorre le epoche, attraversa i luoghi... Per giudicare il susseguirsi dei comportamenti... Del buono e del malvagio, del vecchio e del giovane... Una ragazza compare dal Regno dei Morti."
Questa è una frase che ricorre all'inizio di ogni capitolo di questo manga.
Infatti Emma, è una ragazza inviata dal re Enma (giustiziere del regno dei morti) che ha il compito di far fuori tutte quelle persone che commettono omicidi inutili, dato che il regno dei morti è affollato e il re Enma non è in grado di giudicarli tutti.
"Enma" è un manga pubblicato dalla GP Publishing al prezzo di 3.90 €
Ho iniziato ha leggere "Enma" dopo aver letto la sua trama così intrigante che mi ha spinto ad iniziare la serie, e personalmente non me ne sono pentito.
Si può dire che la storia di questo manga parte in modo lento, con capitoli autoconclusivi, con una trama semplice e particolarmente leggera da seguire.
Fino ai primi due o tre volumi il mio voto sarebbe stato sei, ma leggendo i volumetti successivi, il voto è salito; la storia ha iniziato a sembrarmi bella, migliore rispetto a quella dei primi volumi e naturalmente ho continuato la serie fino alla fine.
Come detto in precedenza, la storia è semplice, leggera e molto interessante. Il disegno è pulito, con lineamenti ben caratterizzati, non confusionari e con un tratto semplice e molto particolare.
Per concludere, "Enma" a parere mio è un ottimo manga, che consiglio a tutti gli amanti del genere; considerando anche l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Questa è una frase che ricorre all'inizio di ogni capitolo di questo manga.
Infatti Emma, è una ragazza inviata dal re Enma (giustiziere del regno dei morti) che ha il compito di far fuori tutte quelle persone che commettono omicidi inutili, dato che il regno dei morti è affollato e il re Enma non è in grado di giudicarli tutti.
"Enma" è un manga pubblicato dalla GP Publishing al prezzo di 3.90 €
Ho iniziato ha leggere "Enma" dopo aver letto la sua trama così intrigante che mi ha spinto ad iniziare la serie, e personalmente non me ne sono pentito.
Si può dire che la storia di questo manga parte in modo lento, con capitoli autoconclusivi, con una trama semplice e particolarmente leggera da seguire.
Fino ai primi due o tre volumi il mio voto sarebbe stato sei, ma leggendo i volumetti successivi, il voto è salito; la storia ha iniziato a sembrarmi bella, migliore rispetto a quella dei primi volumi e naturalmente ho continuato la serie fino alla fine.
Come detto in precedenza, la storia è semplice, leggera e molto interessante. Il disegno è pulito, con lineamenti ben caratterizzati, non confusionari e con un tratto semplice e molto particolare.
Per concludere, "Enma" a parere mio è un ottimo manga, che consiglio a tutti gli amanti del genere; considerando anche l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Confesso che sono tra quelle che era rimasta molto delusa dai primi volumi di questo manga, che si è salvato "dalla falce del boia" solo grazie alla mia personale politica di concedere il beneficio del dubbio a una storia almeno fino al 3° volume.
"L'idea di base è molto carina e intrigante ma dopo 2 tankobon e mezzo di "capitoli fotocopia" non ne potevo più! Per fortuna sembra che cominci a smuoversi qualcosa, speriamo che sia vero!" queste sono le esatte parole con cui commentai, a suo tempo, proprio il 3° volume e qualcosa da allora si è smosso nella storia, più di quanto sperassi. Ma procediamo con ordine.
I disegni mi sono piaciuti fin da subito, un bel tratto pulito e semplice e anche una bella varietà di personaggi, varietà sia dal punto di vista grafico (ci sono autori che sembrano creare i propri personaggi con lo stampino e non è questo il caso) che caratteriale.
La storia, come dicevo, aveva le premesse per essere molto interessante ed ha saputo esserlo, l'ho trovata anche abbastanza originale nel suo nucleo iniziale (dopo tanti shinigami, finalmente una variante) e a parte alcune piccole parentesi che la vedevano ambientata nelle più "classicone" delle location storico-delittuose (come l'immancabile Jack lo Squartatore), affrontate comunque con una certa originalità e fantasia, non sono mancate nemmeno le ambientazioni "normali", quelle che non sono mai passate alla storia, in cui gli autori hanno dato libero sfogo all'immaginazione e che hanno sicuramente contribuito a cancellare quella sorta di "aura" di banalità che altrimenti rischiava di avvolgere questo manga. Inoltre, in più di un'occasione durante la lettura, ho avuto l'impressione di intuire i possibili risvolti della trama, sia principale che dei singoli "casi", ma devo dire che sono stata quasi sempre smentita, in tutto o in parte. Insomma, a una lettura superficiale si potrebbe quasi definirlo banale, questo manga, ma se si ha la voglia e la pazienza di seguirlo fino in fondo può riservare davvero tante piccole, piacevoli sorprese.
Ciò detto, sicuramente questo non sarà uno di quei manga che faranno "storia", uno di quei capisaldi della letteratura a fumetti che assolutamente non possono mancare dalla libreria di qualunque appassionato; diciamo che "si vive bene anche senza" ma, se vi piace il genere, se siete in cerca di una bella storia relativamente breve, poco impegnativa e senza troppe pretese o anche se siete tra coloro che si erano avvicinati a questo manga ma si sono lasciati scoraggiare dai primi volumi… beh recuperatelo e vedrete che si rivelerà una piacevolissima lettura e con il senno di poi, anche i "capitoli fotocopia" acquistano più senso.
"L'idea di base è molto carina e intrigante ma dopo 2 tankobon e mezzo di "capitoli fotocopia" non ne potevo più! Per fortuna sembra che cominci a smuoversi qualcosa, speriamo che sia vero!" queste sono le esatte parole con cui commentai, a suo tempo, proprio il 3° volume e qualcosa da allora si è smosso nella storia, più di quanto sperassi. Ma procediamo con ordine.
I disegni mi sono piaciuti fin da subito, un bel tratto pulito e semplice e anche una bella varietà di personaggi, varietà sia dal punto di vista grafico (ci sono autori che sembrano creare i propri personaggi con lo stampino e non è questo il caso) che caratteriale.
La storia, come dicevo, aveva le premesse per essere molto interessante ed ha saputo esserlo, l'ho trovata anche abbastanza originale nel suo nucleo iniziale (dopo tanti shinigami, finalmente una variante) e a parte alcune piccole parentesi che la vedevano ambientata nelle più "classicone" delle location storico-delittuose (come l'immancabile Jack lo Squartatore), affrontate comunque con una certa originalità e fantasia, non sono mancate nemmeno le ambientazioni "normali", quelle che non sono mai passate alla storia, in cui gli autori hanno dato libero sfogo all'immaginazione e che hanno sicuramente contribuito a cancellare quella sorta di "aura" di banalità che altrimenti rischiava di avvolgere questo manga. Inoltre, in più di un'occasione durante la lettura, ho avuto l'impressione di intuire i possibili risvolti della trama, sia principale che dei singoli "casi", ma devo dire che sono stata quasi sempre smentita, in tutto o in parte. Insomma, a una lettura superficiale si potrebbe quasi definirlo banale, questo manga, ma se si ha la voglia e la pazienza di seguirlo fino in fondo può riservare davvero tante piccole, piacevoli sorprese.
Ciò detto, sicuramente questo non sarà uno di quei manga che faranno "storia", uno di quei capisaldi della letteratura a fumetti che assolutamente non possono mancare dalla libreria di qualunque appassionato; diciamo che "si vive bene anche senza" ma, se vi piace il genere, se siete in cerca di una bella storia relativamente breve, poco impegnativa e senza troppe pretese o anche se siete tra coloro che si erano avvicinati a questo manga ma si sono lasciati scoraggiare dai primi volumi… beh recuperatelo e vedrete che si rivelerà una piacevolissima lettura e con il senno di poi, anche i "capitoli fotocopia" acquistano più senso.
Beh, devo ammettere che questa serie mi è particolarmente piaciuta... I disegni sono splendidi, la storia...si sa, si è svolta un po' lentamente, ma arrivato all'ultima pagina dell'ultimo numero, posso dire che anche questa lentezza sembra aver avuto le proprie ragioni di essere. Il ritmo della trama è stato un continuo crescendo, fino ad arrivare al proprio apice nel finale.
E il finale...Credo che quello di questo manga sia l'unico di cui sono soddisfatto: niente finali aperti, niente disappunto per le scelte. Il ritmo di questa parte, la sua conclusione, e la sua grafica... Hanno avuto per me un effetto poetico.
Voto: 10, per me meritatissimo. Anche se la serie sarebbe potuta durare ancora un paio di numeri...
E il finale...Credo che quello di questo manga sia l'unico di cui sono soddisfatto: niente finali aperti, niente disappunto per le scelte. Il ritmo di questa parte, la sua conclusione, e la sua grafica... Hanno avuto per me un effetto poetico.
Voto: 10, per me meritatissimo. Anche se la serie sarebbe potuta durare ancora un paio di numeri...
Enma è un manga di genere shounen, composto da 9 volumi in totale, scritto da Kei Tsuchiya e disegnato da Masaki Nonoya. Attualmente pubblicato dalla casa editrice GP Publishing, in Italia Enma conta 6 volumi in uscita.
La storia ruota attorno ad una bambola di carta chiamata Emma: Re Enma non riesce più a gestire ed a giudicare le anime dei morti, e per questo ha inviato una persona in grado di ridurre le vittime nelle varie Ere e negli archi della storia umana.
Vagando per i vari mondi della Nostra storia, Emma, si renderà conto che seppur sia una bambola di carta, determinati sentimenti le sembrano familiari, seppur inconsci.
La trama fornita dalla GP Publishing non rende molto l'idea di ciò che realmente è questo manga, a mio avviso.
All'inizio, infatti, è vero che la storia si ferma alla protagonista che viaggia nel tempo, ma al quinto volume, con mio grande stupore, il tutto prende una via alquanto inaspettato. Ero certa che il filone della storia non sarebbe mai cambiato, magari avrebbe avuto un finale anche banale, ed invece no, mi sono ricreduta parecchio su un manga che avevo giudicato appena sufficiente.
Purtroppo però, quanti hanno potuto scoprirlo?
Enma è un manga che procede molto lentamente, quasi avesse tutto il tempo del mondo per sé, e quindi è scontato che molti avranno pensato lo stesso di ciò che pensai io agli inizi, e cioè che Enma non presenta una trama vera e propria.
Il percorso che la protagonista compie attraverso la conoscenza dei sentimenti umani risulta essere molto complesso per lei, in fondo è una bambola di carta.
Gli autori riescono a mostrare i vari aspetti dell'animo e dell'inconscio umano, sia i migliori che i peggiori, e grazie ai cambi d'epoca tutto ciò risulta molto gradevole.
Il disegno potrebbe essere considerato sia un tasto dolente che uno interessante: seppur non affascini, il tratto di questo manga risulta adatto per la storia, dalle linee dure e dalle ambientazioni poco dettagliate se non per mostrare al lettore l'epoca stante.
La caratterizzazione dei personaggi, come già precedentemente detto, risulta essere buono, in fondo, seppur vi sia una protagonista, a parte Re Enma ed in futuro altri, i personaggi variano da storia a storia.
In conclusione, ritengo Enma un manga meritante come voto 7: ritengo che l'improvviso via della storia presente già dal quarto volume porti un notevole miglioramento alla trama. Il disegno potrebbe essere migliore, ma come già detto, è piacevole e adatto alle circostanze.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere.
La storia ruota attorno ad una bambola di carta chiamata Emma: Re Enma non riesce più a gestire ed a giudicare le anime dei morti, e per questo ha inviato una persona in grado di ridurre le vittime nelle varie Ere e negli archi della storia umana.
Vagando per i vari mondi della Nostra storia, Emma, si renderà conto che seppur sia una bambola di carta, determinati sentimenti le sembrano familiari, seppur inconsci.
La trama fornita dalla GP Publishing non rende molto l'idea di ciò che realmente è questo manga, a mio avviso.
All'inizio, infatti, è vero che la storia si ferma alla protagonista che viaggia nel tempo, ma al quinto volume, con mio grande stupore, il tutto prende una via alquanto inaspettato. Ero certa che il filone della storia non sarebbe mai cambiato, magari avrebbe avuto un finale anche banale, ed invece no, mi sono ricreduta parecchio su un manga che avevo giudicato appena sufficiente.
Purtroppo però, quanti hanno potuto scoprirlo?
Enma è un manga che procede molto lentamente, quasi avesse tutto il tempo del mondo per sé, e quindi è scontato che molti avranno pensato lo stesso di ciò che pensai io agli inizi, e cioè che Enma non presenta una trama vera e propria.
Il percorso che la protagonista compie attraverso la conoscenza dei sentimenti umani risulta essere molto complesso per lei, in fondo è una bambola di carta.
Gli autori riescono a mostrare i vari aspetti dell'animo e dell'inconscio umano, sia i migliori che i peggiori, e grazie ai cambi d'epoca tutto ciò risulta molto gradevole.
Il disegno potrebbe essere considerato sia un tasto dolente che uno interessante: seppur non affascini, il tratto di questo manga risulta adatto per la storia, dalle linee dure e dalle ambientazioni poco dettagliate se non per mostrare al lettore l'epoca stante.
La caratterizzazione dei personaggi, come già precedentemente detto, risulta essere buono, in fondo, seppur vi sia una protagonista, a parte Re Enma ed in futuro altri, i personaggi variano da storia a storia.
In conclusione, ritengo Enma un manga meritante come voto 7: ritengo che l'improvviso via della storia presente già dal quarto volume porti un notevole miglioramento alla trama. Il disegno potrebbe essere migliore, ma come già detto, è piacevole e adatto alle circostanze.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere.
Ho letto tre volumi di questo manga e l'ho trovato veramente interessante ed originale. La trama è intrigante e molto fantasiosa, inoltre ogni storia è commuovente e porta il lettore a riflettere e a porsi domande sulle scelte dolorose le quali siamo obbligati ad effettuare nel corso della nostra esistenza. Nonostante la giovane età degli autori i disegni sono molto elaborati e raffinati, inoltre dal terzo volume in poi iniziano ad esserci dei misteri e dei colpi di scena che fanno capire che la trama del manga non è elaborata solamente secondo una serie di episodi auto-conclusivi. La cosa che più colpisce di questo manga è che non è la solita storiella piena di azione violenta o amori (tipici dello shojo) al liceo misti ad elementi comici, bensì è una storia più profonda intrisa di elementi filosofici e spirituali che portano a riflettere sui fondamenti della natura umana e sul perché l'uomo arrivi a commettere atti immorali.
La storia parla di Enma, messaggera di Re Enma (uno dei re degli inferi) che viene mandata sulla Terra attraverso i secoli per porre fine a stragi e uccisioni poiché il regno dei morti è troppo affollato. Come punizione a chi è causa di queste inutili morti verranno tolte le ossa, anche se resterà in corpo un osso per ogni persona che ama chi viene giudicato (Atto di Pietà di Re Enma).
Quando ho cominciato questo manga non sapevo bene cosa aspettarmi: la trama si presentava del tutto originale e sebbene i disegni sembrassero buoni non ero molto bendisposta. Alla fine mi chiedo io stessa perché l'ho preso, fatto sta che, dopo la lettura dei primi tre volumetti, non so ancora cosa pensare.
I volumi sono composti da capitoli autoconclusivi e anche se è evidente la presenza una trama di fondo questa emerge molto di rado e procede a rilento.
La protagonista non è per nulla caratterizzata, anche se ciò è probabilmente voluto dagli autori. Sono ancora indecisa se continuare o meno, da un lato vorrei sapere come viene sviluppata la trama principale ma dall'altro non ho molta voglia di sorbirmi i viaggi spaziotemporali di Enma, che sebbene ben realizzati e sempre nuovi hanno uno svolgimento banale e ripetitivo.
Belli i disegni e anche le vignette extra a fine volume, che sono divertenti e leggere.
Consigliato a chi cerca un manga leggero e originale, unica pecca è, come già accennato, la lentezza della trama principale.
Quando ho cominciato questo manga non sapevo bene cosa aspettarmi: la trama si presentava del tutto originale e sebbene i disegni sembrassero buoni non ero molto bendisposta. Alla fine mi chiedo io stessa perché l'ho preso, fatto sta che, dopo la lettura dei primi tre volumetti, non so ancora cosa pensare.
I volumi sono composti da capitoli autoconclusivi e anche se è evidente la presenza una trama di fondo questa emerge molto di rado e procede a rilento.
La protagonista non è per nulla caratterizzata, anche se ciò è probabilmente voluto dagli autori. Sono ancora indecisa se continuare o meno, da un lato vorrei sapere come viene sviluppata la trama principale ma dall'altro non ho molta voglia di sorbirmi i viaggi spaziotemporali di Enma, che sebbene ben realizzati e sempre nuovi hanno uno svolgimento banale e ripetitivo.
Belli i disegni e anche le vignette extra a fine volume, che sono divertenti e leggere.
Consigliato a chi cerca un manga leggero e originale, unica pecca è, come già accennato, la lentezza della trama principale.
Questo manga, pur avendo premesse intriganti, si rivela monotono e ripetitivo. Infatti non vi è una vera e propria storia, è piuttosto una serie di storielle indipendenti con la stessa protagonista. In più le varie storie, oltre ad essere abbastanza noiose e scontate, hanno quasi tutte la stessa trama. I personaggi sono piatti, stereotipati e prevedibili, proprio come la trama. Soltanto i disegni sono ben fatti, ma direi che senza una trama sensata abbiano davvero poco peso. In definitiva lo sconsiglio a chiunque voglia un minimo di azione e varietà in un manga.
Onestamente non sono contento di ciò che letto finora, la storia ancora non prende posizioni particolari, sono tutte storielle senza un filo conduttore, e non riesco proprio ad immaginare dove andrà a parare tra un po' l'autore per appassionare noi lettori. Può anche darsi però che il mio giudizio sia troppo affrettato, dopotutto siamo ancora al 2° volume. Comunque i disegni sono ben fatti, le ambientazioni sono sempre diverse in quanto Enma effettua viaggi spaziotemporali, rendendo il fumetto più interessante con qualche riferimento storico.
Do 5 come voto, ma ci metterei una riserva sperando che con i successivi volumi il signor Kei Tsuchiya mi faccia ricredere.
Do 5 come voto, ma ci metterei una riserva sperando che con i successivi volumi il signor Kei Tsuchiya mi faccia ricredere.
Il numero delle morti violente nel nostro mondo è costantemente in aumento. Per questo motivo, dalla terra dei morti, Re Enma manda sua figlia Enma sulla nostra terra per porre fine a queste uccisioni di massa e punire i colpevoli.
Cerco di fare subito una premessa, visto che giudicare e valutare un'opera dopo appena due volumi è pressoché impossibile. Se avessi espresso un giudizio dopo il primo volume sinceramente ne avrei sconsigliato l'acquisto. Originale senza ombra di dubbio, ma i capitoli tra loro mi sembravano molto sconnessi e senza un filo logico comune.
Già dal secondo numero si inizia a intravedere uno sviluppo del filone principale, e devo dire che le prospettive potrebbero essere ampie.
I disegni sono veramente molto buoni, così come le varie ambientazioni trattate, molto varie e ben curate. A sensazione credo che ne varrà veramente la pena...
Cerco di fare subito una premessa, visto che giudicare e valutare un'opera dopo appena due volumi è pressoché impossibile. Se avessi espresso un giudizio dopo il primo volume sinceramente ne avrei sconsigliato l'acquisto. Originale senza ombra di dubbio, ma i capitoli tra loro mi sembravano molto sconnessi e senza un filo logico comune.
Già dal secondo numero si inizia a intravedere uno sviluppo del filone principale, e devo dire che le prospettive potrebbero essere ampie.
I disegni sono veramente molto buoni, così come le varie ambientazioni trattate, molto varie e ben curate. A sensazione credo che ne varrà veramente la pena...
Enma è un manga che mi ha notevolmente colpito sia per la bellezza dei disegni sia per la trama. È vero, ho letto solo il primo numero, ma devo dire che mi è piaciuto molto, soprattutto per il fatto che è diverso dal solito e anche perché racconta la storia sotto una prospettiva differente. Le vicende vengono narrate in un arco temporale che va dall'antico Giappone alla Londra del 1800, dall'antica Cina alla Germania del medioevo, ed in ogni epoca Enma incontra personaggi particolari che che esprimeranno la loro rabbia nell'uccidere, pur rimanendo vittime delle circostanze.
Altro da dire non c'è... se non di leggerlo.
Altro da dire non c'è... se non di leggerlo.
"Percorre le epoche, attraversa i luoghi...
Per giudicare il susseguirsi dei comportamenti...
Del buono e del malvagio, del vecchio e del giovane...
Una ragazza compare dal Regno dei Morti."
Così incomincia ogni capitolo di questa storia, che ha come protagonista Emma (non Enma), una ragazzina con uno strano potere ed un dovere impostagli da "suo padre" il Re Enma. La ragazza deve visitare vari luoghi del modo e varie epoche per poter riequilibrare un mondo che continua mietere vittime in numero sempre maggiore. Per fare ciò dovrà seguire il responsabile dei vari eccidi e giudicarlo, condannandolo ad una morte per "disossamento", ovvero separando il corpo dalle sue ossa.
Non mi addentro oltre per non togliere il gusto della lettura, devo solo aggiungere che dopo tanto tempo leggo qualcosa di davvero interessante e pure inusuale, pensando a come si presenta il manga: molto meno "splatter" e più "sentimentale". Infatti le varie vicende sono più incentrate nel comprendere la vita e l'umanità del criminale più che le sue nefandezze e le sue atroci azioni.
In definitiva è una serie interessante, fatta con la testa e non solo con la penna. I disegni sono buoni a parte qualche errore di editing da parte della GP.
Ben curata anche se un po' scarna la descrizione degli ambienti in cui si svolge l'azione. Ne consiglio la lettura a tutti i maggiori di 16 anni.
Per giudicare il susseguirsi dei comportamenti...
Del buono e del malvagio, del vecchio e del giovane...
Una ragazza compare dal Regno dei Morti."
Così incomincia ogni capitolo di questa storia, che ha come protagonista Emma (non Enma), una ragazzina con uno strano potere ed un dovere impostagli da "suo padre" il Re Enma. La ragazza deve visitare vari luoghi del modo e varie epoche per poter riequilibrare un mondo che continua mietere vittime in numero sempre maggiore. Per fare ciò dovrà seguire il responsabile dei vari eccidi e giudicarlo, condannandolo ad una morte per "disossamento", ovvero separando il corpo dalle sue ossa.
Non mi addentro oltre per non togliere il gusto della lettura, devo solo aggiungere che dopo tanto tempo leggo qualcosa di davvero interessante e pure inusuale, pensando a come si presenta il manga: molto meno "splatter" e più "sentimentale". Infatti le varie vicende sono più incentrate nel comprendere la vita e l'umanità del criminale più che le sue nefandezze e le sue atroci azioni.
In definitiva è una serie interessante, fatta con la testa e non solo con la penna. I disegni sono buoni a parte qualche errore di editing da parte della GP.
Ben curata anche se un po' scarna la descrizione degli ambienti in cui si svolge l'azione. Ne consiglio la lettura a tutti i maggiori di 16 anni.