GTO - Shonan 14 Days
Ho trovato questo manga davvero al di sotto delle mie aspettative. Ero molto curioso di riprendere in mano le avventure di Onizuka e scoprire cos'altro poteva raccontarci su di lui Toru Fujisawa dopo l'ottima praova di GTO.
Purtroppo, come già detto, sono rimasto piuttosto deluso da quello che mi sono trovato davanti. La scusa per la storia è raccontare che ha fatto il noto professore nei suoi 14 giorni di assenza nel manga. Ora sappiamo che è tornato a Shonan e che li si è occupato di un gruppo di ragazzi di un centro d'accoglienza per ragazzi senza famiglia. Ora, come al solito non voglio andare nei particolari per evitare ogni genere di spoiler. Quello che posso dire è che le avventure del professore non sono per niente all'altezza di quelle raccontate nella serie precedente. Mi spiego meglio. Ogni caso di ogni ragazzo viene trattato, a livello narrativo, in modo molto simile a come veniva fatto nel lavoro precedente. Proprio per questo motivo il manga mi è risultato un po anonimo. Sia chiaro non è brutto, e solamente poco intrigante e non riesce a farmi interessare alle varie avventure (escludendone giusto un paio). Forse questo è dovuto anche ai pochi numeri che hanno reso la narrazione e la risoluzione dei vari "casi" un po frettolosa.
Da sottolineare che i disegni sono migliorati, certamente, ma pesano alcuni dettagli che mi hanno reso fastidiosa la lettura. Le facce dei personaggi, quelli femminili sopratutto, sembrano tutte molto simili. A questo va aggiunto che la tendenza che c'era in GTO di mettere all'interno delle stanze rappresentate molti particolari interessanti (a volte erano un sacco i riferimenti da otaku nella stanza di Onizuka) sparisce quasi del tutto. E una bella stanza o un bel locale pieno di oggetti non appare quasi mai in Shonan 14 Days.
In definitiva, comunque sia, non posso definire questo un brutto manga. Certamente è una lettura leggera e simpatica e sicuramente riesce a intrattenermi meglio di quanto fanno un sacco degli shounen commerciali che escono adesso. Purtroppo per un seguito di un manga molto bello il confronto è d'obbligo, purtroppo secondo me il confronto è perso da Shonan 14 Days che comunque dimostra una volta in più che Fujisawa è un ottimo autore capace di creare trame intriganti ed interessanti. A sua difesa va detto che rifare un manga ai livelli di GTO è obbiettivamente difficile ed il confronto con esso può influenzare il lettore negativamente (ma anche troppo positivamente se è un super fan della saga). In ogni caso consiglio la lettura di quest'opera agli appassionati di Fujisawa, agli altri consiglio di leggersi ugualmente le storie di geat teacher Onizuka, magari partendo dalle origini in Shonan Junai Gumi per seguire le avventure dal principio.
Purtroppo, come già detto, sono rimasto piuttosto deluso da quello che mi sono trovato davanti. La scusa per la storia è raccontare che ha fatto il noto professore nei suoi 14 giorni di assenza nel manga. Ora sappiamo che è tornato a Shonan e che li si è occupato di un gruppo di ragazzi di un centro d'accoglienza per ragazzi senza famiglia. Ora, come al solito non voglio andare nei particolari per evitare ogni genere di spoiler. Quello che posso dire è che le avventure del professore non sono per niente all'altezza di quelle raccontate nella serie precedente. Mi spiego meglio. Ogni caso di ogni ragazzo viene trattato, a livello narrativo, in modo molto simile a come veniva fatto nel lavoro precedente. Proprio per questo motivo il manga mi è risultato un po anonimo. Sia chiaro non è brutto, e solamente poco intrigante e non riesce a farmi interessare alle varie avventure (escludendone giusto un paio). Forse questo è dovuto anche ai pochi numeri che hanno reso la narrazione e la risoluzione dei vari "casi" un po frettolosa.
Da sottolineare che i disegni sono migliorati, certamente, ma pesano alcuni dettagli che mi hanno reso fastidiosa la lettura. Le facce dei personaggi, quelli femminili sopratutto, sembrano tutte molto simili. A questo va aggiunto che la tendenza che c'era in GTO di mettere all'interno delle stanze rappresentate molti particolari interessanti (a volte erano un sacco i riferimenti da otaku nella stanza di Onizuka) sparisce quasi del tutto. E una bella stanza o un bel locale pieno di oggetti non appare quasi mai in Shonan 14 Days.
In definitiva, comunque sia, non posso definire questo un brutto manga. Certamente è una lettura leggera e simpatica e sicuramente riesce a intrattenermi meglio di quanto fanno un sacco degli shounen commerciali che escono adesso. Purtroppo per un seguito di un manga molto bello il confronto è d'obbligo, purtroppo secondo me il confronto è perso da Shonan 14 Days che comunque dimostra una volta in più che Fujisawa è un ottimo autore capace di creare trame intriganti ed interessanti. A sua difesa va detto che rifare un manga ai livelli di GTO è obbiettivamente difficile ed il confronto con esso può influenzare il lettore negativamente (ma anche troppo positivamente se è un super fan della saga). In ogni caso consiglio la lettura di quest'opera agli appassionati di Fujisawa, agli altri consiglio di leggersi ugualmente le storie di geat teacher Onizuka, magari partendo dalle origini in Shonan Junai Gumi per seguire le avventure dal principio.
"GTO Shonan 14 Days" si va a collocare in un arco temporale di 14 giorni durante la prima serie di "GTO", quando Onizuka, convalescente, si assenta da scuola. Nessuno sa cosa abbia fatto realmente in quei giorni e in questo manga Fujisawa ci rivela che il professore è tornato a Shonan e si è lasciato coinvolgere da una sua vecchia amica che lo ha pregato di aiutarlo temporaneamente col suo istituto/orfanotrofio di ragazzi problematici.
Inutile dire che Onizuka si troverá coinvolto in ogni genere di avventure per proteggere i ragazzi: inseguimenti in moto, esplosioni, trappole di ogni genere e la visita di qualche vecchia conoscenza e dei suoi alunni di Tokyo.
Procediamo con chiarezza. La timeline delle avventure del professor Onizuka è quindi così composta:
- "Shonan Junai Gumi" tratta delle avventure di Onizuka e Ryuji ancora da giovani, quando erano dei teppisti.
- "GTO" che narra le avventure del 22 Onizuka ormai diventato professore.
- "GTO Shonan 14 Days" che è un midquel di GTO.
- "GTO Paradise Lost", attesissimo seguito attualmente in corso.
Nonostante "GTO" sia uno dei miei manga preferiti (se non lo shounen che preferisco in assoluto), purtroppo questo midquel non è al livello della serie originale.
Sebbene la comparsa di personaggi da Shonan Junai Gumi o dalla serie originale di "GTO", come l'arrivo di Urumi, rendano piacevole la lettura, le gag e la struttura della storia in generale non hanno la freschezza e la grinta cui eravamo abituati.
Anche gli elementi di critica sociale sono talmente esasperati da non risultare neanche realistici.
Ma il calo qualitativo non ha riguardato solo la storia, infatti anche nei disegni Fujisawa introduce (oltre a un'impaginazione diversa, ora la separazione tra vignette è molto più rimarcata) massicce dosi di digitale, cambiamento che non mi è piaciuto per niente. La retinatura rimane molto densa, ma gli effetti a volte hanno un chè di artificiale che stona con l'atmosfera cui Fujisawa ci aveva abituato.
Per chi si avvicina per la prima volta al mondo di "GTO" consiglio di partire dal manga originale e eventualmente di proseguire con questo midquel, che purtroppo non ha le stesse caratteristiche della serie principale. Non rimane che sperare di vedere tornare davvero il vecchio Onizuka in Paradise Lost.
Inutile dire che Onizuka si troverá coinvolto in ogni genere di avventure per proteggere i ragazzi: inseguimenti in moto, esplosioni, trappole di ogni genere e la visita di qualche vecchia conoscenza e dei suoi alunni di Tokyo.
Procediamo con chiarezza. La timeline delle avventure del professor Onizuka è quindi così composta:
- "Shonan Junai Gumi" tratta delle avventure di Onizuka e Ryuji ancora da giovani, quando erano dei teppisti.
- "GTO" che narra le avventure del 22 Onizuka ormai diventato professore.
- "GTO Shonan 14 Days" che è un midquel di GTO.
- "GTO Paradise Lost", attesissimo seguito attualmente in corso.
Nonostante "GTO" sia uno dei miei manga preferiti (se non lo shounen che preferisco in assoluto), purtroppo questo midquel non è al livello della serie originale.
Sebbene la comparsa di personaggi da Shonan Junai Gumi o dalla serie originale di "GTO", come l'arrivo di Urumi, rendano piacevole la lettura, le gag e la struttura della storia in generale non hanno la freschezza e la grinta cui eravamo abituati.
Anche gli elementi di critica sociale sono talmente esasperati da non risultare neanche realistici.
Ma il calo qualitativo non ha riguardato solo la storia, infatti anche nei disegni Fujisawa introduce (oltre a un'impaginazione diversa, ora la separazione tra vignette è molto più rimarcata) massicce dosi di digitale, cambiamento che non mi è piaciuto per niente. La retinatura rimane molto densa, ma gli effetti a volte hanno un chè di artificiale che stona con l'atmosfera cui Fujisawa ci aveva abituato.
Per chi si avvicina per la prima volta al mondo di "GTO" consiglio di partire dal manga originale e eventualmente di proseguire con questo midquel, che purtroppo non ha le stesse caratteristiche della serie principale. Non rimane che sperare di vedere tornare davvero il vecchio Onizuka in Paradise Lost.
Durante i fatti narrati in GTO Eikichi Onizuka veniva ferito e si dovette quindi assentare per un paio di settimane dall'istituto Kissho. Ufficialmente era convalescente, in vero scappò dall'ospedale per combinarne una delle sue, un fatto piuttosto "simpatico" (agli occhi del lettore) che lo costringerà a darsi alla fuga onde evitare una lapidazione mediatica e le ramanzine del vicepreside. Qual miglior posto per nascondersi se non a Shonan? Shonan che, per chi non lo sapesse, fu il luogo che vide crescere Onizuka nonché il teatro di un'altra saga a lui dedicata (Shonan Junai Gumi). Qui a Shonan il professor Onizuka troverà il suo bel da fare, finendo alle prese con un orfanotrofio e un certo gruppo di giovani tutti più o meno problematici. Solita storia dunque, niente di nuovo sotto al sole. Toru Fujisawa ha pensato bene di creare questo spin off sfruttando una serie ed un protagonista ormai stra collaudati e molto amati, in questo modo si andrebbe sul sicuro, se non forse per il rischio di cominciare ad annoiare tutti coloro che non siano realmente amanti di questo personaggio... e non solo. Come si faccia poi a non essere amanti di Onizuka e del suo irresistibile carisma questo è un altro discorso, un interrogativo al quale non riuscirei a trovare risposta. Detto questo, da grandissimo fan del personaggio, mi son gettato sull'acquisto di questa serie senza rifletterci troppo ma, nonostante tutto, non posso dirmi pienamente soddisfatto. E' il solito Onizuka, le solite situazioni di sempre e questo può essere visto sia come un pregio che come un difetto, a seconda dei punti di vista. Credo che a lasciarmi parzialmente deluso sia stata una trama non proprio brillantissima, specie in alcuni passaggi del finale un po' troppo esagerati e neanche tanto convincenti.
Parlando dell'edizione arrivano altre note dolenti. GTO Shonan 14 Days è edito dalla Dynit, con un formato medio piccolo e munito di sovraccopertina ma ad un prezzo decisamente sopra la media, 6 euro e 90 centesimi per un manga di questo formato, senza pagine a colori e perdipiù mal rilegato sono davvero un'esagerazione. La rilegatura è di quelle delicatine specie nelle prime pagine che tenderanno a scollarsi col passare del tempo. Personalmente ci tenevo troppo ad avere la serie completa delle gesta del mitico Onizuka, se così non fosse stato non avrei preso neanche lontanamente in considerazione un'edizione con queste caratteristiche oscene.
Ricapitolando, si tratta di un "must have" per chiunque abbia comprato e amato GTO, Shonan Junai Gumi e Bad Company, per tutti gli altri è evitabilissimo.
Parlando dell'edizione arrivano altre note dolenti. GTO Shonan 14 Days è edito dalla Dynit, con un formato medio piccolo e munito di sovraccopertina ma ad un prezzo decisamente sopra la media, 6 euro e 90 centesimi per un manga di questo formato, senza pagine a colori e perdipiù mal rilegato sono davvero un'esagerazione. La rilegatura è di quelle delicatine specie nelle prime pagine che tenderanno a scollarsi col passare del tempo. Personalmente ci tenevo troppo ad avere la serie completa delle gesta del mitico Onizuka, se così non fosse stato non avrei preso neanche lontanamente in considerazione un'edizione con queste caratteristiche oscene.
Ricapitolando, si tratta di un "must have" per chiunque abbia comprato e amato GTO, Shonan Junai Gumi e Bad Company, per tutti gli altri è evitabilissimo.
Eccoci ancora qui a parlare di G.T.O, del famoso professore Eikichi Onizuka.
Sinceramente ho letto le recensioni sottostanti prima di scrivere la mia, e ho visto a malincuore che si aggiravano intorno alla piena sufficienza e niente di più, questo perchè diciamocelo francamente: è la solita frittata! O alla francese magari, suona più dolce, la solita omelette!
Se un fan di Onizuka ha letto Bad company, Shonan Junai Gumi, G.T.O e infine Shonan 14 days (collane in modo cronologico) vedrà che più o meno la storia si ripete, o per lo meno, le avventure del professore più pazzo del Giappone.
Allora vi chiederete come mai ho dato 9? Per varie ragioni: perché per me è uno dei più bei manga di sempre, ho aspettato con ansia che facesse qualcosa dopo Shonan junai gumi, e leggere questi nove manga mi hanno fatto ritornare il sorriso.
Un'altra ragione è per scoprire se Onizuka riusciva a perdere la verginità, cosa che non vi dico perchè dovete leggerlo voi; e poi perchè per me qualcosa è cambiato in questa sua ultima opera di Toru Fujisawa.
Breve parentesi: Il tratto con cui disegna Fujisawa non si discute, per me è uno dei migliori mangaka, il fatto che sappia disegnare cosi bene i visi e i corpi delle ragazze, e nei racconti ci sono tante ragazze, ognuna con i propri tratti che le differenziano dalle altre è una peculiarità che non hanno tanti, ce ne sono di mangaka che disegnano come cani, dove non distingui una ragazzo da una ragazza.
A parte questo, per me, la sensazione che ho avuto nel leggere e che volesse lanciare un messaggio ai lettori, far capire cosa significano gli abusi su minori, si parla sempre di ragazzi con qualche problema, però non i soliti, non si accoltellano per cavolate o cose superficiali, come se volesse aiutare i suoi lettori a trovare il coraggio di denunciare chi li maltrattava, che gli abusi e i maltrattamenti non sono una cosa normale e che non è colpa loro.
Gli ho dato 9 per il messaggio che ha messo in evidenza, e troverete all'interno della storia delle pagine che mostrano dei dati veri degli abusi in Giappone.
Spero di essere stato utile a solleticarvi l'idea di comprare anche questa avventura di Eikichi Onizuka.
Sinceramente ho letto le recensioni sottostanti prima di scrivere la mia, e ho visto a malincuore che si aggiravano intorno alla piena sufficienza e niente di più, questo perchè diciamocelo francamente: è la solita frittata! O alla francese magari, suona più dolce, la solita omelette!
Se un fan di Onizuka ha letto Bad company, Shonan Junai Gumi, G.T.O e infine Shonan 14 days (collane in modo cronologico) vedrà che più o meno la storia si ripete, o per lo meno, le avventure del professore più pazzo del Giappone.
Allora vi chiederete come mai ho dato 9? Per varie ragioni: perché per me è uno dei più bei manga di sempre, ho aspettato con ansia che facesse qualcosa dopo Shonan junai gumi, e leggere questi nove manga mi hanno fatto ritornare il sorriso.
Un'altra ragione è per scoprire se Onizuka riusciva a perdere la verginità, cosa che non vi dico perchè dovete leggerlo voi; e poi perchè per me qualcosa è cambiato in questa sua ultima opera di Toru Fujisawa.
Breve parentesi: Il tratto con cui disegna Fujisawa non si discute, per me è uno dei migliori mangaka, il fatto che sappia disegnare cosi bene i visi e i corpi delle ragazze, e nei racconti ci sono tante ragazze, ognuna con i propri tratti che le differenziano dalle altre è una peculiarità che non hanno tanti, ce ne sono di mangaka che disegnano come cani, dove non distingui una ragazzo da una ragazza.
A parte questo, per me, la sensazione che ho avuto nel leggere e che volesse lanciare un messaggio ai lettori, far capire cosa significano gli abusi su minori, si parla sempre di ragazzi con qualche problema, però non i soliti, non si accoltellano per cavolate o cose superficiali, come se volesse aiutare i suoi lettori a trovare il coraggio di denunciare chi li maltrattava, che gli abusi e i maltrattamenti non sono una cosa normale e che non è colpa loro.
Gli ho dato 9 per il messaggio che ha messo in evidenza, e troverete all'interno della storia delle pagine che mostrano dei dati veri degli abusi in Giappone.
Spero di essere stato utile a solleticarvi l'idea di comprare anche questa avventura di Eikichi Onizuka.
Questo manga è uno spin-off della famosissima saga del professor Onizuka, personaggio protagonista anche di Shonan Junai Gumi.
La storia parla dei quattordici giorni passati da Onizuka dopo la fuga dell'ospedale per far ritorno alla sua città natale ossia Shonan, le premesse iniziali sono buone visto che rincontra vecchi personaggi della prima serie in cui era ancora ragazzo (SJG), il grosso difetto è che questi incontri sono davvero poco approfonditi e spesso fugaci - soprattutto la relazione con Shinomi che meritava qualcosina in più - il che dispiace perchè rimane una grande occasione sprecata in cui si poteva fare decisamente meglio, visti i tanti personaggi ancora presenti a Shonan e compagni di mille avventure di Onizuka.
Altro grosso difetto è il non discostarsi da nulla rispetto alla serie GTO, ok che sia uno spin-off, ma le situazioni che vengono raccontate sanno di già visto, Onizuka va a vivere in questi quattordici giorni in una casa famiglia (dove si trovano molti ragazzi e ragazze con problemi familiari) e proprio come GTO per le solite ragioni, ossia la poca fiducia dei ragazzi nei confronti degli adulti, vedono in Onizuka un nemico, il quale coi suoi soliti metodi strampalati ma efficienti li porterà sulla retta via facendoseli grandi amici, il tutto circondato dalle solite scenette comiche, niente di nuovo rispetto a GTO quindi come detto.
Terza nota negativa il finale, anche se rimane un difetto di tutte le saghe con Eichiki protagonista, anche qua il buon Fujisawa non riesce a cambiare rotta, mettendo il solito finale frettoloso che non dice quasi nulla e anzi lascia quel senso di disorientamento, come se mancasse ancora qualche capitolo.
Parliamo dei disegni, lo stile di Toru è ottimo, pulito e ben definito con bei corpi, bei volti e sfondi abbastanza accurati, soprattutto per quanto riguarda le figure femminili sempre accurate e sexy, tanto da far perdere spesso la testa al buon teacher.
Infine parliamo della versione italiana che presenta una bella sovraccoperta e un'impaginazione ordinata con bordi bianchi a fare da cornice alle tavole, nota dolente però il prezzo... troppo alto per il numero di pagine presenti in ogni volumetto.
Voto finale 7, meriterebbe forse un voto in meno, ma il carisma del protagonista e i buoni disegni ne alzano la valutazione finale, consigliato ai grandi fan della serie, sconsigliato a chi si affaccia per la prima volta alle storie del professor Onizuka cui consiglio prima la lettura di Shonan Junai Gumi e GTO!
La storia parla dei quattordici giorni passati da Onizuka dopo la fuga dell'ospedale per far ritorno alla sua città natale ossia Shonan, le premesse iniziali sono buone visto che rincontra vecchi personaggi della prima serie in cui era ancora ragazzo (SJG), il grosso difetto è che questi incontri sono davvero poco approfonditi e spesso fugaci - soprattutto la relazione con Shinomi che meritava qualcosina in più - il che dispiace perchè rimane una grande occasione sprecata in cui si poteva fare decisamente meglio, visti i tanti personaggi ancora presenti a Shonan e compagni di mille avventure di Onizuka.
Altro grosso difetto è il non discostarsi da nulla rispetto alla serie GTO, ok che sia uno spin-off, ma le situazioni che vengono raccontate sanno di già visto, Onizuka va a vivere in questi quattordici giorni in una casa famiglia (dove si trovano molti ragazzi e ragazze con problemi familiari) e proprio come GTO per le solite ragioni, ossia la poca fiducia dei ragazzi nei confronti degli adulti, vedono in Onizuka un nemico, il quale coi suoi soliti metodi strampalati ma efficienti li porterà sulla retta via facendoseli grandi amici, il tutto circondato dalle solite scenette comiche, niente di nuovo rispetto a GTO quindi come detto.
Terza nota negativa il finale, anche se rimane un difetto di tutte le saghe con Eichiki protagonista, anche qua il buon Fujisawa non riesce a cambiare rotta, mettendo il solito finale frettoloso che non dice quasi nulla e anzi lascia quel senso di disorientamento, come se mancasse ancora qualche capitolo.
Parliamo dei disegni, lo stile di Toru è ottimo, pulito e ben definito con bei corpi, bei volti e sfondi abbastanza accurati, soprattutto per quanto riguarda le figure femminili sempre accurate e sexy, tanto da far perdere spesso la testa al buon teacher.
Infine parliamo della versione italiana che presenta una bella sovraccoperta e un'impaginazione ordinata con bordi bianchi a fare da cornice alle tavole, nota dolente però il prezzo... troppo alto per il numero di pagine presenti in ogni volumetto.
Voto finale 7, meriterebbe forse un voto in meno, ma il carisma del protagonista e i buoni disegni ne alzano la valutazione finale, consigliato ai grandi fan della serie, sconsigliato a chi si affaccia per la prima volta alle storie del professor Onizuka cui consiglio prima la lettura di Shonan Junai Gumi e GTO!
Toru Fujisawa torna a disegnare nuove avventure del suo personaggio più noto, il professore biondo, ex teppista, Eikichi Onizuka in questo "Shonan 14 days", spin-off del manga GTO Great Teacher Onizuka.
La storia si svolge in un gap narrativo del manga principale, lungo appunto quattordici giorni, in cui Onizuka torna alla sua città: Shonan.
Qui si ritrova coinvolto nelle vicende di una casa famiglia, il White Swan, alle prese con ragazzi problematici, e vittime di abusi e violenze. Onizuka si adopererà al massimo per aiutare i ragazzi e le loro tutrici.
Il manga si trasforma dunque in un opera di denuncia, dove il tema della violenza sui minori è l'argomento principale. Purtroppo però, Fujisawa con questo fumetto non riesce ad essere molto incisivo. Il tema trattato è serio, e va affrontato per bene, mentre invece in questo suo fumetto, le cose si risolvono troppo facilmente, con un Onizuka pronto a lanciarsi in qualunque situazione a capofitto, tra yakuza e politici corrotti, risse tra teppisti e quant'altro, rendendo tutto, storia e contesto in cui si svolge, troppo irrealistico. Al solito dei manga di Fujisawa, il realismo si perde quando Onizuka risolve tutto con i suoi metodi da super professore.
Il finale della storia è troppo esagerato e fin troppo esasperato, e delude un po'.
Alla fine dell'ultimo volume è inoltre presente un ulteriore spin off, lungo tre capitoli aventi per protagoniste le gemelle terribili Riko e Miko, anche questo troppo esasperato e molto inutile.
Nel manga rivediamo vecchi e nuovi personaggi: gli alunni del liceo Kisshō, Urumi Kanzaki e Kikuchi, il vice direttore Uchiyamada, e altre vecchie conoscenze da Shonan Junai Gumi, il primo manga con protagonista Onizuka, quali Shinomi e Katsuyuki. La cosa farà piacere a chi segue le avventure di Onizuka fin dall'inizio.
I disegni sono buoni, è sempre il solito stile di Fujisawa, non c'è molto da dire. Tutte le ragazze sono molto belle, mentre i personaggi maschili si assomigliano un po' tutti. Qualche scena di combattimento a volte è confusa, ma il più delle volte le sequenze sono molto chiare e comprensibili.
Due parole sull'edizione italiana di Dynit. Assolutamente ingiustificato il prezzo di 6,90 euro a confronto della qualità proposta. Altri editori propongono le stesse edizioni a prezzi minori, mentre qui l'unica cosa che c'è di buono è la sovraccoperta, che di certo non basta per giustificare tale cifra.
Quando seppi della pubblicazione di un nuovo manga di GTO ero entusiasta, ma dopo la lettura del primo volume, il mio entusiasmo si è molto ridimensionato, e se sono arrivato alla fine del manga è giusto per completezza. Il manga tratta un tema fin troppo serio, ma lo fa assolutamente nel modo sbagliato, con un Onizuka che in soli 14 giorni riesce a risolvere i problemi famigliari che i ragazzi si portano avanti da un intera vita, e lo fa a furia di pugni e frasi fatte. Magari non dovrei prenderlo troppo sul serio, ma credo davvero che l'autore volesse far passare dei messaggi, ci sono degli approfondimenti piuttosto seri nei volumi, ma fallisce completamente. Rimane solo un manga sufficientemente interessante solo per i fan di Onizuka, ma che comunque non devono aspettarsi granché.
La storia si svolge in un gap narrativo del manga principale, lungo appunto quattordici giorni, in cui Onizuka torna alla sua città: Shonan.
Qui si ritrova coinvolto nelle vicende di una casa famiglia, il White Swan, alle prese con ragazzi problematici, e vittime di abusi e violenze. Onizuka si adopererà al massimo per aiutare i ragazzi e le loro tutrici.
Il manga si trasforma dunque in un opera di denuncia, dove il tema della violenza sui minori è l'argomento principale. Purtroppo però, Fujisawa con questo fumetto non riesce ad essere molto incisivo. Il tema trattato è serio, e va affrontato per bene, mentre invece in questo suo fumetto, le cose si risolvono troppo facilmente, con un Onizuka pronto a lanciarsi in qualunque situazione a capofitto, tra yakuza e politici corrotti, risse tra teppisti e quant'altro, rendendo tutto, storia e contesto in cui si svolge, troppo irrealistico. Al solito dei manga di Fujisawa, il realismo si perde quando Onizuka risolve tutto con i suoi metodi da super professore.
Il finale della storia è troppo esagerato e fin troppo esasperato, e delude un po'.
Alla fine dell'ultimo volume è inoltre presente un ulteriore spin off, lungo tre capitoli aventi per protagoniste le gemelle terribili Riko e Miko, anche questo troppo esasperato e molto inutile.
Nel manga rivediamo vecchi e nuovi personaggi: gli alunni del liceo Kisshō, Urumi Kanzaki e Kikuchi, il vice direttore Uchiyamada, e altre vecchie conoscenze da Shonan Junai Gumi, il primo manga con protagonista Onizuka, quali Shinomi e Katsuyuki. La cosa farà piacere a chi segue le avventure di Onizuka fin dall'inizio.
I disegni sono buoni, è sempre il solito stile di Fujisawa, non c'è molto da dire. Tutte le ragazze sono molto belle, mentre i personaggi maschili si assomigliano un po' tutti. Qualche scena di combattimento a volte è confusa, ma il più delle volte le sequenze sono molto chiare e comprensibili.
Due parole sull'edizione italiana di Dynit. Assolutamente ingiustificato il prezzo di 6,90 euro a confronto della qualità proposta. Altri editori propongono le stesse edizioni a prezzi minori, mentre qui l'unica cosa che c'è di buono è la sovraccoperta, che di certo non basta per giustificare tale cifra.
Quando seppi della pubblicazione di un nuovo manga di GTO ero entusiasta, ma dopo la lettura del primo volume, il mio entusiasmo si è molto ridimensionato, e se sono arrivato alla fine del manga è giusto per completezza. Il manga tratta un tema fin troppo serio, ma lo fa assolutamente nel modo sbagliato, con un Onizuka che in soli 14 giorni riesce a risolvere i problemi famigliari che i ragazzi si portano avanti da un intera vita, e lo fa a furia di pugni e frasi fatte. Magari non dovrei prenderlo troppo sul serio, ma credo davvero che l'autore volesse far passare dei messaggi, ci sono degli approfondimenti piuttosto seri nei volumi, ma fallisce completamente. Rimane solo un manga sufficientemente interessante solo per i fan di Onizuka, ma che comunque non devono aspettarsi granché.
Purtroppo la delusione fa da padrona in me, dopo aver completato la lettura di questo spin-off.
Fujisawa adopera un buco, che onestamente non ricordavo esistesse, di 14 gg. presenti nell'opera "GTO" per creare una nuova opera di 9 volumi, che qualora avesse avuto successo editoriale dovrebbe ringraziare solamente la scia in cui nuota.
I disegni sono i soliti del Fujisawa dell'ultimo periodo di GTO, ossia intorno al 2000. Possiamo perciò dire che il suo tratto si è totalmente stabilizzato, dopo un decorso abbastanza farraginoso attraverso le sue corpose opere.
GTO Shonan 14 days pecca un po' di ciò che peccava Shonan Junai Gumi e la parte finale di GTO, ossia della eccessiva glorificazione di Onizuka come eroe invincibile. Chi ha letto la prima opera di Fujisawa sa bene come la gran maggioranza del tempo viene speso a mostrare il futuro insegnante come il più invincibile degli invincibili. La cosa si placa un po' in GTO, dove l'umorismo fa da padrone e dove Onizuka risulta immerso in un mare di altri personaggi, tutti importanti, che in un certo senso lo offuscano. Questo nell'ultima parte del manga vien meno, dacché Onizuka torna a combattere e, conseguentemente, lo sguardo si riblocca totalmente su lui.
In GTO Shonan 14 days, a causa della scelta del mangaka di portare velocemente alla conoscenza del lettore gli altri personaggi ed a causa delle costanti - quasi quanto in SJG - scene di lotta, Fujisawa ricade nell'errore, ossia nella apoteosi di Eikichi.
Di conseguenza il manga, che parte da un tema interessante, ossia una casa famiglia, violenze su minori, con annesse schede d'approfondimento et cetera, subito crolla perché tutto diviene incentrato su come Onizuka prenderà a pugni il padre yakuza del povero ragazzo di turno, oppure di come riuscirà a raddrizzare tramite sculacciate la ragazza impertinente e viziata del momento. Non che queste cose non fossero presenti in GTO, ma erano, come dire, diluite in un'ambientazione molto più vasta. Questi topoi tipici, al contrario, li possiamo ben trovare in Shonan 14 days.
A parte, di conseguenza, l'enorme quantità di liti, scazzottate, personaggi tracotanti e fastidiosi, yakuza e mafiosi che periscono dopo una perchia dell'Oni di Shonan, ci sono comunque scene che reggono la candela, come le poche gag presenti, come il ritorno di Shinomi, che se viene quasi totalmente dimenticata in GTO, viene qui ripescata dando vita ad una serie di situazioni comiche che porteranno la nostalgia ai lettori di SJG.
Anche il finale è abbastanza blando, anche se cerca e riesce a riconnettersi alla serie madre. Ciò che però mi ha abbastanza perplesso è il doppio spin-off presente nell'ultimo volume. Si tratta della narrazione di alcune vicende relative a dei personaggi presenti in S14days e successivamente raddrizzati da Onizuka. Le vicende sono davvero di scarso rilievo e han rovinato seriamente la mia lettura, già nervosa per la delusione.
L'edizione Dynit è costosissima per una qualità media. A prima vista sembra anche che le immagini siano state in un qualche modo rimpicciolite, dal momento che le pagine han sempre sostanziosi contorni vuoti, ma, da quanto ho capito, è una caratteristica anche del manga nipponico, quindi evidentemente è la scelta del mangaka o della casa editrice giapponese.
In conclusione, a mio parere, v'è delusione per una sorta di ritorno indietro, ideologicamente, di Fukisawa, piuttosto che un passo in avanti.
Shonan 14 days potrà piacere agli amanti di Shonan Junai Gumi, meno agli amanti di Great Teacher Onizuka.
Fujisawa adopera un buco, che onestamente non ricordavo esistesse, di 14 gg. presenti nell'opera "GTO" per creare una nuova opera di 9 volumi, che qualora avesse avuto successo editoriale dovrebbe ringraziare solamente la scia in cui nuota.
I disegni sono i soliti del Fujisawa dell'ultimo periodo di GTO, ossia intorno al 2000. Possiamo perciò dire che il suo tratto si è totalmente stabilizzato, dopo un decorso abbastanza farraginoso attraverso le sue corpose opere.
GTO Shonan 14 days pecca un po' di ciò che peccava Shonan Junai Gumi e la parte finale di GTO, ossia della eccessiva glorificazione di Onizuka come eroe invincibile. Chi ha letto la prima opera di Fujisawa sa bene come la gran maggioranza del tempo viene speso a mostrare il futuro insegnante come il più invincibile degli invincibili. La cosa si placa un po' in GTO, dove l'umorismo fa da padrone e dove Onizuka risulta immerso in un mare di altri personaggi, tutti importanti, che in un certo senso lo offuscano. Questo nell'ultima parte del manga vien meno, dacché Onizuka torna a combattere e, conseguentemente, lo sguardo si riblocca totalmente su lui.
In GTO Shonan 14 days, a causa della scelta del mangaka di portare velocemente alla conoscenza del lettore gli altri personaggi ed a causa delle costanti - quasi quanto in SJG - scene di lotta, Fujisawa ricade nell'errore, ossia nella apoteosi di Eikichi.
Di conseguenza il manga, che parte da un tema interessante, ossia una casa famiglia, violenze su minori, con annesse schede d'approfondimento et cetera, subito crolla perché tutto diviene incentrato su come Onizuka prenderà a pugni il padre yakuza del povero ragazzo di turno, oppure di come riuscirà a raddrizzare tramite sculacciate la ragazza impertinente e viziata del momento. Non che queste cose non fossero presenti in GTO, ma erano, come dire, diluite in un'ambientazione molto più vasta. Questi topoi tipici, al contrario, li possiamo ben trovare in Shonan 14 days.
A parte, di conseguenza, l'enorme quantità di liti, scazzottate, personaggi tracotanti e fastidiosi, yakuza e mafiosi che periscono dopo una perchia dell'Oni di Shonan, ci sono comunque scene che reggono la candela, come le poche gag presenti, come il ritorno di Shinomi, che se viene quasi totalmente dimenticata in GTO, viene qui ripescata dando vita ad una serie di situazioni comiche che porteranno la nostalgia ai lettori di SJG.
Anche il finale è abbastanza blando, anche se cerca e riesce a riconnettersi alla serie madre. Ciò che però mi ha abbastanza perplesso è il doppio spin-off presente nell'ultimo volume. Si tratta della narrazione di alcune vicende relative a dei personaggi presenti in S14days e successivamente raddrizzati da Onizuka. Le vicende sono davvero di scarso rilievo e han rovinato seriamente la mia lettura, già nervosa per la delusione.
L'edizione Dynit è costosissima per una qualità media. A prima vista sembra anche che le immagini siano state in un qualche modo rimpicciolite, dal momento che le pagine han sempre sostanziosi contorni vuoti, ma, da quanto ho capito, è una caratteristica anche del manga nipponico, quindi evidentemente è la scelta del mangaka o della casa editrice giapponese.
In conclusione, a mio parere, v'è delusione per una sorta di ritorno indietro, ideologicamente, di Fukisawa, piuttosto che un passo in avanti.
Shonan 14 days potrà piacere agli amanti di Shonan Junai Gumi, meno agli amanti di Great Teacher Onizuka.
Dopo alcuni lavori brevi e di scarso successo, sia per pubblico che critica, Toru Fujisawa torna a lavorare sulla serie che lo ha reso famoso. Nasce così nel 2009 "GTO - Shonan 14 Days", che va ad inserirsi in un piccolo buco temporale della serie originale e riporta il protagonista nella città della sua adolescenza, l'ambientazione di "Shonan Junai Gumi".
Dopo essere stato operato, Onizuka fugge dall'ospedale e partecipa ad un programma televisivo raccontando di come stesse per seppellire la sua studentessa Urumi Kanzaki. Ovviamente è stato cacciato via dal programma e la situazione si è fatta incandescente, perciò va a rifugiarsi per un paio di settimane a Shonan dove verrà coinvolto nelle vicende del White Swan, una struttura sociale che aiuta i ragazzi vittime di abusi domestici.
L'autore sfrutta furbescamente la formula di successo della serie, ovvero tanta delirante comicità e situazioni assurde create da un personaggio eccentrico che ormai i fan conoscono bene, ponendo piccole lezioni di vita legate a situazioni familiari complesse e delicate. A svecchiare il tutto però ci pensa l'ambientazione che allontana lo sfondo scolastico e rende le diverse avventure maggiormente variegate, lasciando posto anche a tante e diverse risse, coinvolgendo anche teppisti e mafiosi, strizzando l'occhio a "Shonan Junai Gumi".
Questo mix ripropone quindi con efficacia una formula vincente, ma senza farla risultare eccessivamente ripetitiva ed abusata, offrendo situazioni familiari sempre più coinvolgenti a livello emotivo. Il finale, purtroppo, risulta abbastanza precipitoso e sibillino, ma riesce a rappresentare con efficacia la figura di Onizuka, una persona che tutti aspettano nella propria vita, in grado di aiutarli e soprattutto comprenderli nelle situazioni più difficili.
E doloroso constatare che non avviene quello che i fan si aspettavano, ovvero una scusa per rivedere gli amici d'infanzia di Onizuka. Fortunatamente ci saranno comunque un paio di ritorni graditi e attesi, anche se purtroppo trovano ben poco spazio, al contrario di alcuni personaggi che arrivano direttamente da "GTO" e che spesso giocano un ruolo chiave. Inutile dire quindi che ci saranno le classiche disavventure del vicedirettore Uchiyamada.
Ottimo come sempre il comparto grafico del mangaka, che offre il suo consono stile con un tratto sempre più pulito e preciso.
Gli sfondi e le accurate riproposizioni di veicoli ed accessori tecnologici hanno la solita cura maniacale, anche se cadono diverse volte in anacronismi se confrontate con quelli della serie base, che vengono purtroppo coperti dalla abbondante presenza di Baloon.
Il character design è ancora una volta vittima dell'eccessiva numerosità dei personaggi, la stessa di tutte le sue opere, portando così a diverse somiglianze e scarsa originalità, ma sempre nell'ambito delle opere firmate da Fujisawa.
L'edizione Dynit propone un prezzo eccessivamente elevato e pessimi materiali. La rilegatura e la sovraccoperta risultano di buona qualità, ma le pagine giallastre e dalla scarsa consistenza soffrono evidenti trasparenze e la stampa ne risente in definizione.
Fortunatamente però l'editore mantiene gli extra presenti, ovvero pagine informative poste tra i capitoli che sensibilizzano il lettore sugli abusi domestici, sfruttando ovviamente i dati nazionali del Giappone.
Anche se l'opera si distacca dalle ambientazioni scolastiche - e propone problematiche strettamente legate agli abusi familiari - è facile trovare il tutto eccessivamente simile alla serie principale, ma chi ha amato le folli avventure del professor Onizuka non può perdersi "Shonan 14 Days" che riesce comunque ad intrattenere e divertire, oltre che emozionare, mentre si trovano piccoli ma graditi rimandi ai personaggi di "Shonan Junai Gumi". Purtroppo il rammarico per un collegamento fin troppo esile con quest'ultima rimane.
Dopo essere stato operato, Onizuka fugge dall'ospedale e partecipa ad un programma televisivo raccontando di come stesse per seppellire la sua studentessa Urumi Kanzaki. Ovviamente è stato cacciato via dal programma e la situazione si è fatta incandescente, perciò va a rifugiarsi per un paio di settimane a Shonan dove verrà coinvolto nelle vicende del White Swan, una struttura sociale che aiuta i ragazzi vittime di abusi domestici.
L'autore sfrutta furbescamente la formula di successo della serie, ovvero tanta delirante comicità e situazioni assurde create da un personaggio eccentrico che ormai i fan conoscono bene, ponendo piccole lezioni di vita legate a situazioni familiari complesse e delicate. A svecchiare il tutto però ci pensa l'ambientazione che allontana lo sfondo scolastico e rende le diverse avventure maggiormente variegate, lasciando posto anche a tante e diverse risse, coinvolgendo anche teppisti e mafiosi, strizzando l'occhio a "Shonan Junai Gumi".
Questo mix ripropone quindi con efficacia una formula vincente, ma senza farla risultare eccessivamente ripetitiva ed abusata, offrendo situazioni familiari sempre più coinvolgenti a livello emotivo. Il finale, purtroppo, risulta abbastanza precipitoso e sibillino, ma riesce a rappresentare con efficacia la figura di Onizuka, una persona che tutti aspettano nella propria vita, in grado di aiutarli e soprattutto comprenderli nelle situazioni più difficili.
E doloroso constatare che non avviene quello che i fan si aspettavano, ovvero una scusa per rivedere gli amici d'infanzia di Onizuka. Fortunatamente ci saranno comunque un paio di ritorni graditi e attesi, anche se purtroppo trovano ben poco spazio, al contrario di alcuni personaggi che arrivano direttamente da "GTO" e che spesso giocano un ruolo chiave. Inutile dire quindi che ci saranno le classiche disavventure del vicedirettore Uchiyamada.
Ottimo come sempre il comparto grafico del mangaka, che offre il suo consono stile con un tratto sempre più pulito e preciso.
Gli sfondi e le accurate riproposizioni di veicoli ed accessori tecnologici hanno la solita cura maniacale, anche se cadono diverse volte in anacronismi se confrontate con quelli della serie base, che vengono purtroppo coperti dalla abbondante presenza di Baloon.
Il character design è ancora una volta vittima dell'eccessiva numerosità dei personaggi, la stessa di tutte le sue opere, portando così a diverse somiglianze e scarsa originalità, ma sempre nell'ambito delle opere firmate da Fujisawa.
L'edizione Dynit propone un prezzo eccessivamente elevato e pessimi materiali. La rilegatura e la sovraccoperta risultano di buona qualità, ma le pagine giallastre e dalla scarsa consistenza soffrono evidenti trasparenze e la stampa ne risente in definizione.
Fortunatamente però l'editore mantiene gli extra presenti, ovvero pagine informative poste tra i capitoli che sensibilizzano il lettore sugli abusi domestici, sfruttando ovviamente i dati nazionali del Giappone.
Anche se l'opera si distacca dalle ambientazioni scolastiche - e propone problematiche strettamente legate agli abusi familiari - è facile trovare il tutto eccessivamente simile alla serie principale, ma chi ha amato le folli avventure del professor Onizuka non può perdersi "Shonan 14 Days" che riesce comunque ad intrattenere e divertire, oltre che emozionare, mentre si trovano piccoli ma graditi rimandi ai personaggi di "Shonan Junai Gumi". Purtroppo il rammarico per un collegamento fin troppo esile con quest'ultima rimane.
Questo manga è uno spin-off della famosa serie manga edita da Kodansha. Devo dire la verità, ero un po' perplesso a prenderlo per il prezzo un po' caruccio e perché di solito la qualità dei manga della Dynit non mi convince. Però non me ne sono pentito di sicuro. Chi ha già letto la serie precedente deve sapere che qui si parla dei 14 giorni in cui Onizuka scappa dall'ospedale e torna a scuola.
La trama è questa: Onizuka scappa di nuovo dall'ospedale per andare allo studio televisivo, qua dice che stava per seppellire un sua alunna viva ed essere sbattuto fuori. La gente lo guarda con sdegno così decide di nascondersi a Shonan, visto che nessuno dei suoi amici lo voleva aiutare. Mentre va a Shonan conosce un'amica di Fuyutsuki che si scopre che lavora in una casa per ragazzi dove tutti sono stati picchiati dagli adulti. Onizuka decide di aiutarla, anche se solo per 14 giorni.
L'edizione italiana può andare, però non mi piacciono molto i disegni di Fujisawa perciò per me è un sette, poiché credo che i disegni siano molto importanti per la valutazione finale di un'opera. Avendo letto solo un volume comunque non posso dire molto, però lo consiglio vivamente agli amanti del leggendario professore ribelle.
La trama è questa: Onizuka scappa di nuovo dall'ospedale per andare allo studio televisivo, qua dice che stava per seppellire un sua alunna viva ed essere sbattuto fuori. La gente lo guarda con sdegno così decide di nascondersi a Shonan, visto che nessuno dei suoi amici lo voleva aiutare. Mentre va a Shonan conosce un'amica di Fuyutsuki che si scopre che lavora in una casa per ragazzi dove tutti sono stati picchiati dagli adulti. Onizuka decide di aiutarla, anche se solo per 14 giorni.
L'edizione italiana può andare, però non mi piacciono molto i disegni di Fujisawa perciò per me è un sette, poiché credo che i disegni siano molto importanti per la valutazione finale di un'opera. Avendo letto solo un volume comunque non posso dire molto, però lo consiglio vivamente agli amanti del leggendario professore ribelle.
Prima volta per me che leggo qualcosa relativo al tanto noto GTO. Devo dire che mi aspettavo ben altro, ma vabbè, siamo di fronte ad uno spin-off e le aspettative non erano poi così alte. Personalmente l'ho trovato abbondantemente sufficiente.
Avevo già in passato dato un'occhiata ad altri lavori relativi a questa serie e devo dire che, mettendo il tutto a confronto, graficamente non ho mai notato grosse differenze, il che è un bene considerando che ci sono molti autori che, dopo tanti anni a lavorare sullo stesso soggetto, fanno evolvere il proprio tratto causando a volte uno strano senso di smarrimento nel lettore. Siamo di fronte ad un tratto nitido e pulito; le donzelle sono "anatomicamente parlando" molto appetibili, il che non guasta mai durante la lettera. Dunque da un punto di vista grafico l'opera mi ha dunque soddisfatto pienamente.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei vari personaggi credo che, anche in questo spin-off, si continui a seguire la stessa linea delle precedenti serie. Onizuka si trova ad affrontare il solito gruppo di giovani ribelli e con diversi problemi. Il plot narrativo è alquanto banale: c'è il solito individuo che non riesce ad accettare la vivacità e le buone intenzioni di Onizuka perché crede di essere l'unico al mondo a sentirsi in quel modo e che gli mette contro qualcuno per toglierlo di mezzo, ed il tutto finisce con il super insegnate che mena gli avversari ed il ragazzo (o la ragazza, ma in alcuni casi anche altri personaggi) che comprende il proprio errore e stringe amicizia con il biondino. Nulla di nuovo all'orizzonte, insomma.
Come già detto, le mie aspettative erano ben altre, ma ad ogni modo è immancabile la lettura da parte dei fan, che lo gradiranno senza ombra di dubbio. Il mio reale voto è un 6.5, ma dato che mi sento generoso ho deciso di arrotondare ad un bel 7.
Avevo già in passato dato un'occhiata ad altri lavori relativi a questa serie e devo dire che, mettendo il tutto a confronto, graficamente non ho mai notato grosse differenze, il che è un bene considerando che ci sono molti autori che, dopo tanti anni a lavorare sullo stesso soggetto, fanno evolvere il proprio tratto causando a volte uno strano senso di smarrimento nel lettore. Siamo di fronte ad un tratto nitido e pulito; le donzelle sono "anatomicamente parlando" molto appetibili, il che non guasta mai durante la lettera. Dunque da un punto di vista grafico l'opera mi ha dunque soddisfatto pienamente.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei vari personaggi credo che, anche in questo spin-off, si continui a seguire la stessa linea delle precedenti serie. Onizuka si trova ad affrontare il solito gruppo di giovani ribelli e con diversi problemi. Il plot narrativo è alquanto banale: c'è il solito individuo che non riesce ad accettare la vivacità e le buone intenzioni di Onizuka perché crede di essere l'unico al mondo a sentirsi in quel modo e che gli mette contro qualcuno per toglierlo di mezzo, ed il tutto finisce con il super insegnate che mena gli avversari ed il ragazzo (o la ragazza, ma in alcuni casi anche altri personaggi) che comprende il proprio errore e stringe amicizia con il biondino. Nulla di nuovo all'orizzonte, insomma.
Come già detto, le mie aspettative erano ben altre, ma ad ogni modo è immancabile la lettura da parte dei fan, che lo gradiranno senza ombra di dubbio. Il mio reale voto è un 6.5, ma dato che mi sento generoso ho deciso di arrotondare ad un bel 7.