Strobe Edge
Dopo aver letto altri due manga di Io Sakisaka, ed essermi innamorata del modo in cui scrive i personaggi questa autrice, ho deciso di recuperare pure Strobe Edge.
Purtroppo però devo dire che, probabilmente a causa di una minor maturità come mangaka all'epoca in cui veniva serializzato, questo manga non è stato all'altezza delle mie aspettative.
STORIA
La trama è semplice : una normale e ingenua liceale si innamora per la prima volta, e l'oggetto del suo interesse non è altri che il ragazzo più popolare del liceo!
E indovinate un po' ?!
Lui è pure fidanzato... con una modella un pochino più grande di lui!
WOW CHE STORIA ORIGINALE
E volete sapere qualcosa di ancora più sorprendente?
La nostra protagonista, la quale non ha chissà quale personalità interessante, finirà per innamorare non soltanto il bellone della scuola, ma bensì anche altri due personaggi maschili lungo il corso dell'intera storia.
Insomma, devo continuare a dire altro?
La storia non è il massimo, i due personaggi principali sono così stereotipati da farti venir voglia di smettere di leggere dopo pochissime pagine, che fa quasi venir voglia di piangere.
Per tutta la durata della storia i due personaggi principali non maturano poi molto, pertanto se volete leggere questo manga fatelo pure, ma non vi troverete niente di speciale.
In più, nei primi capitoli vi è anche un evidente abuso di gag comiche e un umorismo alquanto scadente, un pochino tipico dei manga dei primi anni 2000.
Probabilmente ai nostalgici potrebbe anche piacere ma non credo che sia invecchiato benissimo.
Per fortuna con l'andare avanti della storia questo stile viene meno lasciando il passo ad una trama un po' più seria incentrata sul risolvimento del triangolo amoroso principale (se così si può dire dato che ci è ben chiaro da subito che la protagonista non ha mai considerato nemmeno una volta il rivale in amore del protagonista maschile).
PERSONAGGI
La cosa più sorprendente di questo manga è che i personaggi secondari e di supporto sono spesso e volentieri più interessanti e meglio costruiti dei due protagonisti.
Andou ad esempio, secondo me è il personaggio più interessante e meglio sviluppato dell'intera storia.
L'unica pecca di questo personaggio è che ci è stato venduto fin dai primi capitoli come il principale rivale del protagonista maschile.
Purtroppo però, benché sia un bellissimo personaggio, è a dir poco sprecato nel suo ruolo di rivale in quanto la protagonista della storia non lo ha mai considerato nemmeno un pochino come un possibile interesse romantico.
Il triangolo amoroso tra la coppia principale e Andou non è l'unico triangolo amoroso ad essere stato mal costruito.
Nei primissimi capitoli abbiamo pure il personaggio di Daiki, l'amico d'infanzia della protagonista a fare da rivale in amore.
Purtroppo però nel giro di davvero pochissimi capitoli viene declassato da secondo male lead a comic relief.
Pertanto mi domando, era davvero necessario vendercelo in un primo momento come il tipico amico d'infanzia innamorato della protagonista?
Un altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è che subito lascia da parte i suoi sentimenti per la protagonista per dedicarsi completamente ad un'altra ragazza.
Per carità, sono contenta per lui dato che Sayuri non soltanto è più bella della protagonista ma ha pure una personalità più interessante!
Però è davvero poco credibile e triste questo suo cambio repentino.
Tra i tanti personaggi degni di nota abbiamo pure Mayuka, la modella che all'inizio della storia è la fidanzata del protagonista maschile.
A dispetto di quanto si potrebbe immaginare, non è odiosa o manipolatrice come spesso accade.
Bensì è un bel personaggio, maturo, con dei suoi interessi e con un background emotivo sensato.
Tristemente è meglio costruita della protagonista e verrà dimenticata verso metà della storia.
Infine abbiamo pure Yuutarou.
Anche lui verrà relegato a mero personaggio di supporto per quasi tutto il manga.
Avrà una certa importanza soltanto quando cercheranno di creare una sorta di triangolo amoroso tra Daiki, Sayuri e Yuutarou.
Se posso essere sincera, per quanto mi faccia pena il modo in cui è stato trattato il personaggio di Daiki, trovo che ci sia più chimica tra Yuutarou e Sayuri che tra Daiki e la sua ragazza.
Anche in questo caso purtroppo si tratterà di un finto triangolo amoroso.
Insomma, in questo manga ci sono vari triangoli amorosi, pure tra i secondari senza involucrare la coppia principale (cosa che non accade quasi mai!) ma sono scritti così male da essere tutti quanti alquanto inutili.
Già che ci siamo perché non parlare pure della storia d'amore di un altro importante personaggio di supporto.
Manabu.
Per tutto il manga non ci viene minimamente detto se abbia o meno un interesse romantico (persino nelle schede dei personaggi questo dato ci viene sapientemente nascosto).
E alla fine eccolo lì, il capitolo speciale dedicato alla sua breve storia d'amore.
L'unica cosa che vi dirò è che: la sua storia d'amore dura solo un capitolo ed è più interessante e in un certo senso meglio strutturata della storia d'amore principale di questo manga.
Ditemi voi se questa cosa non è triste.
Non so se dovrei ridere o piangere!
DISEGNI
Onestamente non mi sono piaciuti molto, soprattutto quelli dei primi capitoli.
Sarà che sono abituata al tratto delle recenti opere di Io Sakisaka, ma li ho trovati un po' bruttini, soprattutto quelli dei personaggi maschili.
Non so, mi pare che abbiano delle facce un po' strane e spesso troppo lunghe. In più non sono molto fan delle facce da papera della protagonista.
OPINIONI FINALI
Non credo che sia un manga completamente da bocciare.
Non spicca di originalità e i suoi personaggi principali non sono memorabili, tuttavia è una lettura che a suo modo sa intrattenere.
Se avete altri shoujo manga da leggere leggete quelli, ma se non sapete che altro leggere e se non disprezzate le storie leggere e un po' banalotte potrebbe fare al caso vostro.
Purtroppo però devo dire che, probabilmente a causa di una minor maturità come mangaka all'epoca in cui veniva serializzato, questo manga non è stato all'altezza delle mie aspettative.
STORIA
La trama è semplice : una normale e ingenua liceale si innamora per la prima volta, e l'oggetto del suo interesse non è altri che il ragazzo più popolare del liceo!
E indovinate un po' ?!
Lui è pure fidanzato... con una modella un pochino più grande di lui!
WOW CHE STORIA ORIGINALE
E volete sapere qualcosa di ancora più sorprendente?
La nostra protagonista, la quale non ha chissà quale personalità interessante, finirà per innamorare non soltanto il bellone della scuola, ma bensì anche altri due personaggi maschili lungo il corso dell'intera storia.
Insomma, devo continuare a dire altro?
La storia non è il massimo, i due personaggi principali sono così stereotipati da farti venir voglia di smettere di leggere dopo pochissime pagine, che fa quasi venir voglia di piangere.
Per tutta la durata della storia i due personaggi principali non maturano poi molto, pertanto se volete leggere questo manga fatelo pure, ma non vi troverete niente di speciale.
In più, nei primi capitoli vi è anche un evidente abuso di gag comiche e un umorismo alquanto scadente, un pochino tipico dei manga dei primi anni 2000.
Probabilmente ai nostalgici potrebbe anche piacere ma non credo che sia invecchiato benissimo.
Per fortuna con l'andare avanti della storia questo stile viene meno lasciando il passo ad una trama un po' più seria incentrata sul risolvimento del triangolo amoroso principale (se così si può dire dato che ci è ben chiaro da subito che la protagonista non ha mai considerato nemmeno una volta il rivale in amore del protagonista maschile).
PERSONAGGI
La cosa più sorprendente di questo manga è che i personaggi secondari e di supporto sono spesso e volentieri più interessanti e meglio costruiti dei due protagonisti.
Andou ad esempio, secondo me è il personaggio più interessante e meglio sviluppato dell'intera storia.
L'unica pecca di questo personaggio è che ci è stato venduto fin dai primi capitoli come il principale rivale del protagonista maschile.
Purtroppo però, benché sia un bellissimo personaggio, è a dir poco sprecato nel suo ruolo di rivale in quanto la protagonista della storia non lo ha mai considerato nemmeno un pochino come un possibile interesse romantico.
Il triangolo amoroso tra la coppia principale e Andou non è l'unico triangolo amoroso ad essere stato mal costruito.
Nei primissimi capitoli abbiamo pure il personaggio di Daiki, l'amico d'infanzia della protagonista a fare da rivale in amore.
Purtroppo però nel giro di davvero pochissimi capitoli viene declassato da secondo male lead a comic relief.
Pertanto mi domando, era davvero necessario vendercelo in un primo momento come il tipico amico d'infanzia innamorato della protagonista?
Un altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è che subito lascia da parte i suoi sentimenti per la protagonista per dedicarsi completamente ad un'altra ragazza.
Per carità, sono contenta per lui dato che Sayuri non soltanto è più bella della protagonista ma ha pure una personalità più interessante!
Però è davvero poco credibile e triste questo suo cambio repentino.
Tra i tanti personaggi degni di nota abbiamo pure Mayuka, la modella che all'inizio della storia è la fidanzata del protagonista maschile.
A dispetto di quanto si potrebbe immaginare, non è odiosa o manipolatrice come spesso accade.
Bensì è un bel personaggio, maturo, con dei suoi interessi e con un background emotivo sensato.
Tristemente è meglio costruita della protagonista e verrà dimenticata verso metà della storia.
Infine abbiamo pure Yuutarou.
Anche lui verrà relegato a mero personaggio di supporto per quasi tutto il manga.
Avrà una certa importanza soltanto quando cercheranno di creare una sorta di triangolo amoroso tra Daiki, Sayuri e Yuutarou.
Se posso essere sincera, per quanto mi faccia pena il modo in cui è stato trattato il personaggio di Daiki, trovo che ci sia più chimica tra Yuutarou e Sayuri che tra Daiki e la sua ragazza.
Anche in questo caso purtroppo si tratterà di un finto triangolo amoroso.
Insomma, in questo manga ci sono vari triangoli amorosi, pure tra i secondari senza involucrare la coppia principale (cosa che non accade quasi mai!) ma sono scritti così male da essere tutti quanti alquanto inutili.
Già che ci siamo perché non parlare pure della storia d'amore di un altro importante personaggio di supporto.
Manabu.
Per tutto il manga non ci viene minimamente detto se abbia o meno un interesse romantico (persino nelle schede dei personaggi questo dato ci viene sapientemente nascosto).
E alla fine eccolo lì, il capitolo speciale dedicato alla sua breve storia d'amore.
L'unica cosa che vi dirò è che: la sua storia d'amore dura solo un capitolo ed è più interessante e in un certo senso meglio strutturata della storia d'amore principale di questo manga.
Ditemi voi se questa cosa non è triste.
Non so se dovrei ridere o piangere!
DISEGNI
Onestamente non mi sono piaciuti molto, soprattutto quelli dei primi capitoli.
Sarà che sono abituata al tratto delle recenti opere di Io Sakisaka, ma li ho trovati un po' bruttini, soprattutto quelli dei personaggi maschili.
Non so, mi pare che abbiano delle facce un po' strane e spesso troppo lunghe. In più non sono molto fan delle facce da papera della protagonista.
OPINIONI FINALI
Non credo che sia un manga completamente da bocciare.
Non spicca di originalità e i suoi personaggi principali non sono memorabili, tuttavia è una lettura che a suo modo sa intrattenere.
Se avete altri shoujo manga da leggere leggete quelli, ma se non sapete che altro leggere e se non disprezzate le storie leggere e un po' banalotte potrebbe fare al caso vostro.
"Strobe Edge" è uno shoujo di 10 volumi edito dalla Planet Manga. Si tratta dell'opera che ha lanciato Io Sakisaka, autrice molto nota nel panorama delle commedie romantiche scolastiche grazie anche ad altri due titoli: "A un passo da te" e "Amarsi, Lasciarsi". La mia recensione non porterà nulla di nuovo a ciò che è stato condiviso e alla quale mi aggancio, ma due note su questa serie le aggiungo con affetto e piacere.
"Strobe Edge" non è altro che uno shoujo scolastico che racconta il primo innamoramento della sua protagonista femminile. Come da copione, si tratta di una liceale ingenua e gioiosa che non conosce l'amore. Il suo interesse inizierà poco per volta a rivolgersi verso l'idolo della scuola con cui ha la fortuna di condividere il tragitto di rientro a casa. Ninako non conosce l'amore ma impara a capire di cosa si tratta attraverso delle reazioni inattese e dei segnali nuovi che le manda il corpo. Tuttavia lei è diversa dalle altre pretendenti, poiché è attratta dalla sua gentilezza ancora prima che dall'aspetto fisico. Riuscirà la nostra eroina a conquistare il suo idolo? Nei dieci volumi si assiste all'evoluzione del loro rapporto e a quello delle persone che li circondano.
Qual è la differenza tra questo incipit e quello di altri shoujo contenenti le medesime tematiche? Il valore aggiunto di quest'opera è dato dalla trasparenza con cui sono raccontati i personaggi e dalla genuina spontaneità con cui si muovono nella storia. L'autrice crea sin dal primo volume una connessione importante con i lettori e si prende lo spazio per raccontare con generosità la ragion d'essere della storia che propone. Questo permette di entrare subito in sintonia con i suoi personaggi, che nonostante siano maldestri su tutta la linea consentono a qualsiasi lettore di affezionarsi alle loro debolezze. Gli unici antagonisti sono loro stessi e i limiti che devono superare, non esiste alcun nemico dichiarato che rende le situazioni difficili.
Un altro elemento di differenza è la lente ironica con cui sono narrati i fatti. Credo che "Strobe Edge" sia una delle serie shoujo più simpatiche che io abbia mai letto: i protagonisti non ricadono nel vittimismo, si rimboccano le mani per agguantare e ribaltare le situazioni a loro favore e non perdono l'ottimismo anche di fronte alle "criticità". A questo si aggiunge uno stile grafico meraviglioso in grado di adattarsi con flessibilità sia all'atmosfera ludica, sia alle tavole più dolci e romantiche.
Non si eccede in nulla se non nella caratterizzazione di un personaggio femminile sbilanciato sull'entusiasmo nonostante le disfatte, quasi irrealistico. Sebbene la gioia e la scoperta del nuovo sentimento siano il motore che le permette di muoversi nelle situazioni, forse ha osato un po' troppo per i canoni comuni. Il filone delle ruba-fidanzato è appassionante, ma solo se dall'altra parte non ci sono le sottoscritte. Questo aspetto comunque non inquina l'apprezzabilità dell'opera, che anzi propone dei modelli di personaggi tuttosommato umani e dai sentimenti mutabili, spiazzanti.
In conclusione "Strobe Edge" ha tutto ciò che piace alle lettrici amanti dello shoujo manga scolastico: romanticismo, frizzantezza, tormento, protagonisti simpatici, dialoghi curati, triangoli, imprevisti, disegni meravigliosi e tanta poesia. Non è la mia opera preferita di Io Sakisaka, ma se non è stata letta la suggerisco senza riserve, è un buon rappresentante del target.
"Strobe Edge" non è altro che uno shoujo scolastico che racconta il primo innamoramento della sua protagonista femminile. Come da copione, si tratta di una liceale ingenua e gioiosa che non conosce l'amore. Il suo interesse inizierà poco per volta a rivolgersi verso l'idolo della scuola con cui ha la fortuna di condividere il tragitto di rientro a casa. Ninako non conosce l'amore ma impara a capire di cosa si tratta attraverso delle reazioni inattese e dei segnali nuovi che le manda il corpo. Tuttavia lei è diversa dalle altre pretendenti, poiché è attratta dalla sua gentilezza ancora prima che dall'aspetto fisico. Riuscirà la nostra eroina a conquistare il suo idolo? Nei dieci volumi si assiste all'evoluzione del loro rapporto e a quello delle persone che li circondano.
Qual è la differenza tra questo incipit e quello di altri shoujo contenenti le medesime tematiche? Il valore aggiunto di quest'opera è dato dalla trasparenza con cui sono raccontati i personaggi e dalla genuina spontaneità con cui si muovono nella storia. L'autrice crea sin dal primo volume una connessione importante con i lettori e si prende lo spazio per raccontare con generosità la ragion d'essere della storia che propone. Questo permette di entrare subito in sintonia con i suoi personaggi, che nonostante siano maldestri su tutta la linea consentono a qualsiasi lettore di affezionarsi alle loro debolezze. Gli unici antagonisti sono loro stessi e i limiti che devono superare, non esiste alcun nemico dichiarato che rende le situazioni difficili.
Un altro elemento di differenza è la lente ironica con cui sono narrati i fatti. Credo che "Strobe Edge" sia una delle serie shoujo più simpatiche che io abbia mai letto: i protagonisti non ricadono nel vittimismo, si rimboccano le mani per agguantare e ribaltare le situazioni a loro favore e non perdono l'ottimismo anche di fronte alle "criticità". A questo si aggiunge uno stile grafico meraviglioso in grado di adattarsi con flessibilità sia all'atmosfera ludica, sia alle tavole più dolci e romantiche.
Non si eccede in nulla se non nella caratterizzazione di un personaggio femminile sbilanciato sull'entusiasmo nonostante le disfatte, quasi irrealistico. Sebbene la gioia e la scoperta del nuovo sentimento siano il motore che le permette di muoversi nelle situazioni, forse ha osato un po' troppo per i canoni comuni. Il filone delle ruba-fidanzato è appassionante, ma solo se dall'altra parte non ci sono le sottoscritte. Questo aspetto comunque non inquina l'apprezzabilità dell'opera, che anzi propone dei modelli di personaggi tuttosommato umani e dai sentimenti mutabili, spiazzanti.
In conclusione "Strobe Edge" ha tutto ciò che piace alle lettrici amanti dello shoujo manga scolastico: romanticismo, frizzantezza, tormento, protagonisti simpatici, dialoghi curati, triangoli, imprevisti, disegni meravigliosi e tanta poesia. Non è la mia opera preferita di Io Sakisaka, ma se non è stata letta la suggerisco senza riserve, è un buon rappresentante del target.
Ho sentito parlare davvero bene di questo manga, tanto da spingermi a leggerlo. E' davvero un casino, non solo c'è un triangolo amoroso, ma la situazione si evolve in maniera incredibilmente assurda!
Ninako è una ragazzina senza alcuna esperienza amorosa che si innamora di un ragazzo, Ren, che però è fidanzato con Mayuka, la sorella del suo amico d'infanzia, Daiki, da sempre innamorato di lei. Già da qui, la situazione è complicata per la presenza di un "quadrangolo", ma il bello è che non tende a semplificarsi, bensì la situazione diventa sempre più intricata nel corso dei capitoli.
Già nei primi capitoli, alcune questioni tra alcuni personaggi secondari vengono affrontate e risolte cercando di dare spazio esclusivamente ai protagonisti della serie, quindi Ninako e Ren, cosa che sinceramente ho poco apprezzato. Alcune situazioni tra i due potevano essere praticamente evitate perché un po' ridicole, lasciando il giusto spazio agli altri personaggi.
La serie conquista pienamente le mie simpatie con l'introduzione di un personaggio chiave: Ando Takumi. Questo personaggio mi è piaciuto davvero tanto! Nel corso della serie i personaggi tendono a maturare, ognuno a modo suo, ma la metamorfosi di Ando è stata davvero eccezionale, incredibile! Il suo modo di essere, di pensare e la sua determinazione sono davvero da ammirare!
La protagonista della serie non è stata da meno, è vero che Ninako non è una protagonista dalla bellezza prorompente, è una ragazza semplice, ma si comporta sinceramente con tutti.
Il tasto dolente della serie è proprio il personaggio di Ren...sempre con quell'aria da "mah", eterno indeciso e incapace di comprendere i propri sentimenti, si lascia trasportare dagli eventi anche abbastanza passivamente. Si può dire che la serie consta di dieci tankobon proprio a causa di Ren e delle situazioni che si vanno a creare, che sono più o meno realistiche.
Per quanto riguarda i personaggi secondari, gli amici di Ninako e quelli di Ren, come ho detto, la storia non si è molto soffermata su di loro, alcune amiche di Ninako non erano mai prese nemmeno minimamente in considerazione, mentre gli amici di Ren sono stati tutti ben delineati.
A livello di grafica, lo stile della Sakisaka è inconfondibile, così come alcune scene che ricordano molto Ao Haru Ride, specialmente le situazioni che si verificano nel treno o nella stazione. Comunque il disegno non è affatto male, in un certo senso, mi piaceva di più Ando rispetto a Ren.
Trama buona e intricata, storia buona, personaggi buoni, ma alcuni poco approfonditi, rimasti in disparte per lo più; disegno buono, finale non male. Tuttavia, c'è comunque, a livello emotivo, qualcosa che non mi convince a promuovere a pieno la serie, quindi il mio voto è 7.5.
Ninako è una ragazzina senza alcuna esperienza amorosa che si innamora di un ragazzo, Ren, che però è fidanzato con Mayuka, la sorella del suo amico d'infanzia, Daiki, da sempre innamorato di lei. Già da qui, la situazione è complicata per la presenza di un "quadrangolo", ma il bello è che non tende a semplificarsi, bensì la situazione diventa sempre più intricata nel corso dei capitoli.
Già nei primi capitoli, alcune questioni tra alcuni personaggi secondari vengono affrontate e risolte cercando di dare spazio esclusivamente ai protagonisti della serie, quindi Ninako e Ren, cosa che sinceramente ho poco apprezzato. Alcune situazioni tra i due potevano essere praticamente evitate perché un po' ridicole, lasciando il giusto spazio agli altri personaggi.
La serie conquista pienamente le mie simpatie con l'introduzione di un personaggio chiave: Ando Takumi. Questo personaggio mi è piaciuto davvero tanto! Nel corso della serie i personaggi tendono a maturare, ognuno a modo suo, ma la metamorfosi di Ando è stata davvero eccezionale, incredibile! Il suo modo di essere, di pensare e la sua determinazione sono davvero da ammirare!
La protagonista della serie non è stata da meno, è vero che Ninako non è una protagonista dalla bellezza prorompente, è una ragazza semplice, ma si comporta sinceramente con tutti.
Il tasto dolente della serie è proprio il personaggio di Ren...sempre con quell'aria da "mah", eterno indeciso e incapace di comprendere i propri sentimenti, si lascia trasportare dagli eventi anche abbastanza passivamente. Si può dire che la serie consta di dieci tankobon proprio a causa di Ren e delle situazioni che si vanno a creare, che sono più o meno realistiche.
Per quanto riguarda i personaggi secondari, gli amici di Ninako e quelli di Ren, come ho detto, la storia non si è molto soffermata su di loro, alcune amiche di Ninako non erano mai prese nemmeno minimamente in considerazione, mentre gli amici di Ren sono stati tutti ben delineati.
A livello di grafica, lo stile della Sakisaka è inconfondibile, così come alcune scene che ricordano molto Ao Haru Ride, specialmente le situazioni che si verificano nel treno o nella stazione. Comunque il disegno non è affatto male, in un certo senso, mi piaceva di più Ando rispetto a Ren.
Trama buona e intricata, storia buona, personaggi buoni, ma alcuni poco approfonditi, rimasti in disparte per lo più; disegno buono, finale non male. Tuttavia, c'è comunque, a livello emotivo, qualcosa che non mi convince a promuovere a pieno la serie, quindi il mio voto è 7.5.
Mi sono approcciato alla lettura di "Strobe Edge" dopo aver interrotto, momentaneamente, la lettura di "Ao Haru Ride", un'altra opera di Io Sakisaka, la mia scrittrice Shoujo preferita (non sono un esperto, ne ho letti pochi poiché sono novizio del mondo dei manga/anime). Avevo interrotto la lettura dell'altra opera perché, dopo un'inizio che mi aveva davvero entusiasmato, ero stato deluso da come l'autrice l'aveva continuata. Avendo, però, letto recensioni positive di quest'altro titolo, e poiché lo avevo già visto nella mia fumetteria di fiducia ho deciso di iniziarlo, senza nessuna particolare aspettativa se non quella di potermi intrattenere.
La trama è quella di un qualsiasi Shoujo, più classica non si può: Ninako è una vivace ragazza che frequenta il primo superiore, non ha mai conosciuto l'amore e nonostante non lo disprezzi non ha mai provato alcun sentimento particolare per qualcuno. Tutto cambia quando per caso incontra Ren sul tram; il ragazzo è considerato più bello e desiderato della scuola, e avendole accidentalmente rotto il ciondolo del cellulare si offre di ricompraglielo. Da qui inizieranno le vicende dei nostri protagonisti, perché Ninako non potrà fare a meno di innamorarsi della gentilezza di Ren, però lui, purtroppo, non potrà ricambiare.
Come ho già detto, la trama non presenta nulla di innovativo o particolare. Cosa, quindi, mi ha portato a dare 8, un voto tutto sommato alto?
Innanzitutto il livello artistico dell'opera è, a parer mio, altissimo. I disegni della Sakisaka sono i miei preferiti in assoluto: riescono come nessun altro io abbia visto a trasmettere le emozioni dei personaggi, e per quanto non siano perfetti mi hanno permesso di immergermi completamente nella lettura e farmi davvero amare il titolo.
Il secondo punto a favore di questo manga sono i personaggi secondari.
I protagonisti non presentano nessuna caratterista particolare. Per carità, non sono fastidiosi o stupidi, ma non esaltano la lettura, né mi ci sono affezionato particolarmente. Invece, quelli che sono i "personaggi secondari", sono descritti e caratterizzati in maniera fantastica, molto meglio dei due protagonisti. Partendo da Ando, passando da Sayuri ed arrivando a Mayuka (il mio personaggio preferito) sono tutti credibili. Ma soprattutto hanno tutti qualcosa da raccontare, una storia da trasmettere, piena di sentimenti, dolore o forza d'animo. Posso dire che la mini-storia del volume 10, dell'amore tra Manabu e la senpai Ritsuko, sia una delle cose più dolci che abbia mai letto o visto.
Per concludere cosa posso dire su questo titolo? C'è qualcosa di male nell'essere classico? No, se fai tutto nel migliore dei modi. Non sarà la lettura innovativa che qualcuno potrebbe cercare, né una storia ricca di colpi scena, ma per me, che mi approccio alla conoscenza dei manga e dei sentimentali in particolare, è praticamente perfetta. Ogni settimana nel quale compravo un manga non ce la facevo ad aspettare per leggerlo, divorandolo la sera stessa nel mio lettino, dandogli la precedenza su qualsiasi altro titolo. Il mio voto è più oggettivo che soggettivo, perché per quello che mi ha trasmesso, per i ricordi che mi ha lasciato, sarebbe un 10.
La trama è quella di un qualsiasi Shoujo, più classica non si può: Ninako è una vivace ragazza che frequenta il primo superiore, non ha mai conosciuto l'amore e nonostante non lo disprezzi non ha mai provato alcun sentimento particolare per qualcuno. Tutto cambia quando per caso incontra Ren sul tram; il ragazzo è considerato più bello e desiderato della scuola, e avendole accidentalmente rotto il ciondolo del cellulare si offre di ricompraglielo. Da qui inizieranno le vicende dei nostri protagonisti, perché Ninako non potrà fare a meno di innamorarsi della gentilezza di Ren, però lui, purtroppo, non potrà ricambiare.
Come ho già detto, la trama non presenta nulla di innovativo o particolare. Cosa, quindi, mi ha portato a dare 8, un voto tutto sommato alto?
Innanzitutto il livello artistico dell'opera è, a parer mio, altissimo. I disegni della Sakisaka sono i miei preferiti in assoluto: riescono come nessun altro io abbia visto a trasmettere le emozioni dei personaggi, e per quanto non siano perfetti mi hanno permesso di immergermi completamente nella lettura e farmi davvero amare il titolo.
Il secondo punto a favore di questo manga sono i personaggi secondari.
I protagonisti non presentano nessuna caratterista particolare. Per carità, non sono fastidiosi o stupidi, ma non esaltano la lettura, né mi ci sono affezionato particolarmente. Invece, quelli che sono i "personaggi secondari", sono descritti e caratterizzati in maniera fantastica, molto meglio dei due protagonisti. Partendo da Ando, passando da Sayuri ed arrivando a Mayuka (il mio personaggio preferito) sono tutti credibili. Ma soprattutto hanno tutti qualcosa da raccontare, una storia da trasmettere, piena di sentimenti, dolore o forza d'animo. Posso dire che la mini-storia del volume 10, dell'amore tra Manabu e la senpai Ritsuko, sia una delle cose più dolci che abbia mai letto o visto.
Per concludere cosa posso dire su questo titolo? C'è qualcosa di male nell'essere classico? No, se fai tutto nel migliore dei modi. Non sarà la lettura innovativa che qualcuno potrebbe cercare, né una storia ricca di colpi scena, ma per me, che mi approccio alla conoscenza dei manga e dei sentimentali in particolare, è praticamente perfetta. Ogni settimana nel quale compravo un manga non ce la facevo ad aspettare per leggerlo, divorandolo la sera stessa nel mio lettino, dandogli la precedenza su qualsiasi altro titolo. Il mio voto è più oggettivo che soggettivo, perché per quello che mi ha trasmesso, per i ricordi che mi ha lasciato, sarebbe un 10.
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>
Tutti, almeno in adolescenza, abbiamo sognato di incontrare quell'amore in grado di farci sognare con uno sguardo, una parola, un gesto. Questo perché in quel periodo particolare della vita, dove ogni piccola cosa sembra grande, pensiamo che innamorarsi sia bello, porta novità e cambiamenti, ma non sappiamo o preferiamo evitare le sofferenze che possono derivare. Nanako è appena entrata al liceo, la sua allegria e ingenuità la portano a stringere amicizie con non troppe difficoltà; tutto sembra favoloso, tranne il fatto che il ragazzo di cui s'invaghisce è già impegnato con un'altra. Ren Ichinose è la persona che ogni giorno prende lo stesso treno della protagonista per andare a scuola, e tutte le volte che lo vede salire, Nanako non può fare a meno di osservarlo. Il loro rapporto è tanto semplice quanto complicato, poiché Ren, ricordiamo, ha già una fidanzata. I sentimenti di Nanako sono destinati a svanire per sempre? Certo che no, d'altronde al cuore non si comanda, e la nostra eroina combatterà duramente per amare segretamente il suo principe, sperando un giorno che quel sentimento possa essere ricambiato.
Pur non avendo chissà quale originalità, il manga si presenta bene, con quella dolcezza e semplicità che ti fanno battere il cuoricino nonostante tu non sia più un'adolescente da un pezzo e il primo amore l'abbia già sperimentato. "Strobe Edge" ha il pregio di saper coinvolgere anche se magari i contenuti, l'ambientazione e gli sviluppi sono prevedibili; questo perché la narrazione fluida consente di sorpassare alcuni cliché del genere, rendendo la lettura fresca e mai tediosa. Dimostrazione che talvolta in un'opera non importa tanto l'innovazione quando il modo di raccontarla. Dunque lode all'autrice che in 10 volumi è stata capace di esporre gli eventi e gestire il cast di personaggi nel modo più naturale possibile, privandoci di forzature irritanti o cadendo nell'anonimato. La Sakisaka nel giro di pochi anni si è fatta notare: ricordiamo la partecipazione al chara del mediometraggio animato "Hal" e che ora è al lavoro sul suo fumetto recente, "Ao Haru Ride" (in Italia conosciuto come "A un passo da te", sempre per la Planet Manga).
Seguendo le vicende sentimentali di Nanako, apprendiamo che la ragazza ha diverse sfaccettature: vorrebbe essere un po' egoista ma date le circostanze non può agire senza pensare di ferire gli altri. Probabilmente questo vale anche per il serio e taciturno Ren, poiché pure lui si sente vincolato da qualcosa che non gli permette di comportarsi da menefreghista.
A far maturare i due protagonisti, oltre ai loro piccoli passi compiuti da soli e a seconda delle varie occasioni, ci pensano gli amici o, se vogliamo, rivali. Non tutta ruota intorno all'amore e alla coppia principale, bensì si hanno approfondimenti sugli altri personaggi, caratterizzati ciascuno in maniera ottimale per ricordarseli. Ho apprezzato che siano tutti ben contestualizzati all'interno della trama e non delle figure inutili o superficiali, come spesso capita quando ci si vuole focalizzare su un unico aspetto. In particolare, nota di merito a Mayuka, il personaggio che più mi ha sorpresa, tanto che da un'indifferenza parziale ha cominciato a starmi sempre più simpatica. Toccante la sua parte.
Ovviamente, anche sapendo che Ando non avesse alcuna chance fin da quando è entrato in scena, ho finito per affezionarmi più a lui che al moro. Ma questa è un'altra storia.
Le atmosfere sono tenere e a tratti divertenti, grazie all'ingenuità di Nanako e alle gag efficaci.
Il finale è anch'esso scontato, ma è stato ugualmente emozionante.
Per quanto riguarda i disegni, a mio parere sono deliziosi: ho un debole per il tratto morbido e pulito che hanno certi mangaka, quindi la grafica l'ho adorata all'istante.
Edizione italiana abbastanza rigida, questi albi cicciotti che la casa editrice ha adottato di recente hanno dei pro e dei contro, forse più contro che pro... ma vabbé. Almeno il prezzo è okay.
La lettura di "Strobe Edge" è perfetta per coloro che cercano uno shoujo privo di fanservice, dalla narrazione perfetta e con dei personaggi ben sviluppati.
Il mio consiglio è di non fermarsi al primo numero, che è ancora poco incisivo e può non convincere, perché già dal successivo si intravedono le qualità per cui il manga piace.
Tutti, almeno in adolescenza, abbiamo sognato di incontrare quell'amore in grado di farci sognare con uno sguardo, una parola, un gesto. Questo perché in quel periodo particolare della vita, dove ogni piccola cosa sembra grande, pensiamo che innamorarsi sia bello, porta novità e cambiamenti, ma non sappiamo o preferiamo evitare le sofferenze che possono derivare. Nanako è appena entrata al liceo, la sua allegria e ingenuità la portano a stringere amicizie con non troppe difficoltà; tutto sembra favoloso, tranne il fatto che il ragazzo di cui s'invaghisce è già impegnato con un'altra. Ren Ichinose è la persona che ogni giorno prende lo stesso treno della protagonista per andare a scuola, e tutte le volte che lo vede salire, Nanako non può fare a meno di osservarlo. Il loro rapporto è tanto semplice quanto complicato, poiché Ren, ricordiamo, ha già una fidanzata. I sentimenti di Nanako sono destinati a svanire per sempre? Certo che no, d'altronde al cuore non si comanda, e la nostra eroina combatterà duramente per amare segretamente il suo principe, sperando un giorno che quel sentimento possa essere ricambiato.
Pur non avendo chissà quale originalità, il manga si presenta bene, con quella dolcezza e semplicità che ti fanno battere il cuoricino nonostante tu non sia più un'adolescente da un pezzo e il primo amore l'abbia già sperimentato. "Strobe Edge" ha il pregio di saper coinvolgere anche se magari i contenuti, l'ambientazione e gli sviluppi sono prevedibili; questo perché la narrazione fluida consente di sorpassare alcuni cliché del genere, rendendo la lettura fresca e mai tediosa. Dimostrazione che talvolta in un'opera non importa tanto l'innovazione quando il modo di raccontarla. Dunque lode all'autrice che in 10 volumi è stata capace di esporre gli eventi e gestire il cast di personaggi nel modo più naturale possibile, privandoci di forzature irritanti o cadendo nell'anonimato. La Sakisaka nel giro di pochi anni si è fatta notare: ricordiamo la partecipazione al chara del mediometraggio animato "Hal" e che ora è al lavoro sul suo fumetto recente, "Ao Haru Ride" (in Italia conosciuto come "A un passo da te", sempre per la Planet Manga).
Seguendo le vicende sentimentali di Nanako, apprendiamo che la ragazza ha diverse sfaccettature: vorrebbe essere un po' egoista ma date le circostanze non può agire senza pensare di ferire gli altri. Probabilmente questo vale anche per il serio e taciturno Ren, poiché pure lui si sente vincolato da qualcosa che non gli permette di comportarsi da menefreghista.
A far maturare i due protagonisti, oltre ai loro piccoli passi compiuti da soli e a seconda delle varie occasioni, ci pensano gli amici o, se vogliamo, rivali. Non tutta ruota intorno all'amore e alla coppia principale, bensì si hanno approfondimenti sugli altri personaggi, caratterizzati ciascuno in maniera ottimale per ricordarseli. Ho apprezzato che siano tutti ben contestualizzati all'interno della trama e non delle figure inutili o superficiali, come spesso capita quando ci si vuole focalizzare su un unico aspetto. In particolare, nota di merito a Mayuka, il personaggio che più mi ha sorpresa, tanto che da un'indifferenza parziale ha cominciato a starmi sempre più simpatica. Toccante la sua parte.
Ovviamente, anche sapendo che Ando non avesse alcuna chance fin da quando è entrato in scena, ho finito per affezionarmi più a lui che al moro. Ma questa è un'altra storia.
Le atmosfere sono tenere e a tratti divertenti, grazie all'ingenuità di Nanako e alle gag efficaci.
Il finale è anch'esso scontato, ma è stato ugualmente emozionante.
Per quanto riguarda i disegni, a mio parere sono deliziosi: ho un debole per il tratto morbido e pulito che hanno certi mangaka, quindi la grafica l'ho adorata all'istante.
Edizione italiana abbastanza rigida, questi albi cicciotti che la casa editrice ha adottato di recente hanno dei pro e dei contro, forse più contro che pro... ma vabbé. Almeno il prezzo è okay.
La lettura di "Strobe Edge" è perfetta per coloro che cercano uno shoujo privo di fanservice, dalla narrazione perfetta e con dei personaggi ben sviluppati.
Il mio consiglio è di non fermarsi al primo numero, che è ancora poco incisivo e può non convincere, perché già dal successivo si intravedono le qualità per cui il manga piace.
Strobe Edge è il solito manga shojo che non rivela grandi sorprese. Tuttavia, il modo in cui ci viene raccontata questa storia d'amore adolescenziale ha un che di suadente.
I protagonisti di questa manga, sebbene non particolarmente originali, sanno avvicinarsi di più ai lettori. Ci si rispecchia maggiormente in questi personaggi che, sebbene da manuale, sono più credibili. Più credibili sono anche le vicende che li riguardano. Questa maggiore aderenza alla realtà fa sì che l'opera sia più apprezzabile rispetto ad altre dello stesso genere.
L'autrice sa raccontare in modo molto semplice le storie che ruotano attorno a degli adolescenti che si approcciano per la prima volta al sentimento chiamato amore. Mancano situazioni paradossali che fanno storcere il naso e, fino alla fine, non ci trova sbuffare di fronte a scene stucchevoli e snervanti. Una storia senza grandi sorprese, ma priva anche di eccessivi cliché.
La Sakisaka, seppure incentri la storia sul rapporto d'amore tra Ninako e Ren, i due protagonisti, non manca di concentrarsi anche su altre relazioni. Garantisce a tutti una propria parte nel racconto e dà vita a personaggi convincenti.
Tra i vari rapporti scandagliati dall'autrice il più importante è quello tra Ando e Ren. Un'amicizia solida e profonda lega i due personaggi. Questi si allontanano, ma mai totalmente; sanno affrontare con maturità gli ostacoli che mettono alla prova la loro amicizia. Vivono in modo sano lo spirito di competizione che vige tra di loro e, di base, si ammirano reciprocamente.
Ando, in particolare, è un personaggio degno di nota. In più di un'occasione si trova sul punto di rubare lo spazio al più taciturno Ren. Ha tutte le caratteristiche per fare da protagonista e, fino alla fine, resta spesso padrone della scena in una storia che gli dona più di qualche mero spazio. Il carisma di Ando lo accompagna fino alla conclusione del racconto.
Ciò che colpisce in generale di quest'opera è la maturità e l'equilibrio che dominano la narrazione. Tutti in questo manga sono fedeli al proprio cuore e ai propri sentimenti. Seppure con quale intoppo, tutti portano avanti il proprio modo di essere in modo fiero. Nessuno mette in moto processi di cambiamento o modificazioni del proprio carattere o del proprio aspetto al fine di essere meglio accettato dal prossimo. Ognuno rimane fedele al proprio io e questo è encomiabile.
Ninako, sebbene non sia una modella, si accetta totalmente. I suoi capelli restano corti, il suo modo di vestire infantile, i suoi modi di fare rimangono altrettanto invariati. Non si spaventa di lottare per il suo amore. Lo fa a testa alta restando se stessa. Ren, bello-impossibile e conteso da tutte, cede dinanzi a una ragazza che non si nasconde dietro un chilo di trucco o una dieta impossibile. La semplicità di Ninako è la sua carta vincente.
Un amore leale fino alla fine. Nulla distoglie Ninako dal suo obiettivo. Il suo cuore la guida e ciò dona un'aura di purezza al sentimento che muove la protagonista che non confonde il lettore. Mai.
Seppure mi sia sinceramente dispiaciuto per Ando ho apprezzato che l'autrice, fissata la rotta, l'abbia seguita fino alla fine.
Una linearità e una coerenza che non troppo spesso si incontra nei manga, come nella vita. Certo, un finale diverso dal solito non sarebbe stato male, ma il risultato conseguito da Strobe Edge resta pregevole.
I protagonisti di questa manga, sebbene non particolarmente originali, sanno avvicinarsi di più ai lettori. Ci si rispecchia maggiormente in questi personaggi che, sebbene da manuale, sono più credibili. Più credibili sono anche le vicende che li riguardano. Questa maggiore aderenza alla realtà fa sì che l'opera sia più apprezzabile rispetto ad altre dello stesso genere.
L'autrice sa raccontare in modo molto semplice le storie che ruotano attorno a degli adolescenti che si approcciano per la prima volta al sentimento chiamato amore. Mancano situazioni paradossali che fanno storcere il naso e, fino alla fine, non ci trova sbuffare di fronte a scene stucchevoli e snervanti. Una storia senza grandi sorprese, ma priva anche di eccessivi cliché.
La Sakisaka, seppure incentri la storia sul rapporto d'amore tra Ninako e Ren, i due protagonisti, non manca di concentrarsi anche su altre relazioni. Garantisce a tutti una propria parte nel racconto e dà vita a personaggi convincenti.
Tra i vari rapporti scandagliati dall'autrice il più importante è quello tra Ando e Ren. Un'amicizia solida e profonda lega i due personaggi. Questi si allontanano, ma mai totalmente; sanno affrontare con maturità gli ostacoli che mettono alla prova la loro amicizia. Vivono in modo sano lo spirito di competizione che vige tra di loro e, di base, si ammirano reciprocamente.
Ando, in particolare, è un personaggio degno di nota. In più di un'occasione si trova sul punto di rubare lo spazio al più taciturno Ren. Ha tutte le caratteristiche per fare da protagonista e, fino alla fine, resta spesso padrone della scena in una storia che gli dona più di qualche mero spazio. Il carisma di Ando lo accompagna fino alla conclusione del racconto.
Ciò che colpisce in generale di quest'opera è la maturità e l'equilibrio che dominano la narrazione. Tutti in questo manga sono fedeli al proprio cuore e ai propri sentimenti. Seppure con quale intoppo, tutti portano avanti il proprio modo di essere in modo fiero. Nessuno mette in moto processi di cambiamento o modificazioni del proprio carattere o del proprio aspetto al fine di essere meglio accettato dal prossimo. Ognuno rimane fedele al proprio io e questo è encomiabile.
Ninako, sebbene non sia una modella, si accetta totalmente. I suoi capelli restano corti, il suo modo di vestire infantile, i suoi modi di fare rimangono altrettanto invariati. Non si spaventa di lottare per il suo amore. Lo fa a testa alta restando se stessa. Ren, bello-impossibile e conteso da tutte, cede dinanzi a una ragazza che non si nasconde dietro un chilo di trucco o una dieta impossibile. La semplicità di Ninako è la sua carta vincente.
Un amore leale fino alla fine. Nulla distoglie Ninako dal suo obiettivo. Il suo cuore la guida e ciò dona un'aura di purezza al sentimento che muove la protagonista che non confonde il lettore. Mai.
Seppure mi sia sinceramente dispiaciuto per Ando ho apprezzato che l'autrice, fissata la rotta, l'abbia seguita fino alla fine.
Una linearità e una coerenza che non troppo spesso si incontra nei manga, come nella vita. Certo, un finale diverso dal solito non sarebbe stato male, ma il risultato conseguito da Strobe Edge resta pregevole.
Il genere shoujo, mi spiace dirlo, è spesso sottovalutato o maltrattato dalle minimizzazioni che se ne fanno. Gli shoujo sono articoli particolari, che vanno presi con le pinze per alcuni, trattati con riguardo. Per altri non sono neppure da considerare, vengono scartati a priori.
Rimane ancorato a questo genere di commedia romantica a tinte pastello il pubblico, che, più che un capolavoro, più di una forma d'arte, più di una facile e rapida via di fuga dalla quotidianità che vincola, cerca in regalo un sentimento particolare, sia esso di gioia o vaga malinconia, quello un po' dolente che ci accompagna quando rivanghiamo i ricordi di quanto appartiene al passato o vediamo in chi ci è attorno il bozzolo delle crisalidi che nella realtà sono, in prospettiva di chi diventeranno come siamo stati costretti a fare noi prima di loro.
Fruibile per tutti, è alla fine il sognatore e più del sognatore l'idealista e chi vuole perdersi per un po' nei meandri della memoria ad avvicinarsi allo shoujo, che diventa per questo motivo una forma di espressione prettamente emotiva, un crescendo di immagini e rappresentazioni in cui il lettore, immedesimandosi, ritrova una parte di sé e se ne re-innamora. È il rimpianto di ciò che si è perduto, o, in casi eccezionali, di ciò che non è stato possibile realizzare o vivere, vedendolo compiersi e concretizzarsi.
Più che l'idealista, allora, è il cercatore di ricordi uno dei primi ad approcciarsi al mondo shoujo. Chi non cerca nuovi mondi o mondi alternativi a quello che conosce già. Il cercatore non ne sente il bisogno. Divora i ricordi come se fossero pane e inchiostro, briciole di stelle. Guarda un bel paesaggio, rievocandone uno simile e ricostruendoci sopra il pomeriggio di un'intera infanzia o l'alba invernale della sua adolescenza.
È al cercatore che vede e osserva e tace e trova, che sente e prova ogni emozione con la veemenza vivida di una pennellata, è a lui, a voi, a te che mi rivolgo, consigliando caldamente questo manga.
Strobe Edge è uno shoujo, sì, fiero di ciò che lo contrassegna e lo qualifica come tale.
Uno shoujo esente da difetti? Non saprei dirlo o assicurare il contrario. È a lettura calda, appena terminata, che scrivo, perciò ho ancora nella mente l'effetto fiorito che l'opera ha esercitato su di me, la pallottola tiepida che mi ha fatto provare mentre sfogliavo le pagine, il divertimento, la simpatia.
Ci sono cliché? Sì, ma questo non lo forza in schemi banali, arbitrari. Tutt'altro. Costringe l'autrice ad esplorare strade battute, ingegnando nuovi attrezzi e utensili per smuovere il lettore, fargli comprendere e assimilare le situazioni tra cui i personaggi si destreggiano, nei modi personali e a loro più congeniali e che chi legge finisce presto con il riconoscere come il loro modus operandi.
Le caratterizzazioni sono buone? I personaggi sono macchiette già viste di personaggi venuti a noia? Qui, devo aprire una breve parentesi. Quando si parla di caratteri, tutti diventiamo giudici ed esperti, puntiamo il dito contro. Basta poco per etichettare qualcuno come dolce, gentile, solare, solitario, eccentrico, introverso: un gesto sbagliato o un sorriso, un atto di indelicatezza indeliberata compiuto al momento sbagliato; e questo nella realtà. In quella di carta e china rendere le sfumature di una personalità, le variabili e le incostanze che fanno scoprire i vari e infiniti lati di una persona, sta alla bravura del mangaka. La ricerca di sé non ha fine. È così che si creano personaggi a tutto tondo, a chiasmo. Ossimori viventi di frivolezze umane e volubilità. Ed è così che un carattere come quello di Ninako, la protagonista femminile, di così semplice e immediata interpretazione, si trasforma in una scoperta continua. Una scoperta indubbiamente gradevole e spiritosa, dalle molteplici e inaspettate qualità.
Ninako è alla prese con il suo primo amore, primo passo nel cammino che porta ad essere grandi, ad aprire gli occhi su tante e tante cose. Se a primo acchito l'impressione è quella di trovarsi di fronte una ragazzina ingenua e puerile, fatua e un po' sciocca, con la testa tra le nuvole, in pochi capitoli bisogna ravvedersi. Ed è qui che l'autrice mostra l'insospettabile: la tenacia, la costanza, una vena di bambina nel modo onesto che Ninako ha di avvicinarsi agli altri, il coraggio e le speranze di una ragazza che dopo un rifiuto non prova rabbia, rancore o si lascia travolgere dall'amarezza del disincanto, decidendo non di lottare per l'impossibile, ma di conservare finché può la bellezza e la grazia di quello che prova.
È un personaggio positivo e dinamico, che acquista maggiore spessore pagina dopo pagina, un suo perché. È allora che vien da pensare che anche i bambini, soprattutto i bambini, nella loro purezza, nella curiosità e nell'ignoranza delle prime esperienze, nella perspicacia pulita e vivace della loro innocenza, provino le stesse emozioni degli adulti, i loro stessi impulsi e desideri, ma meno distruttivi e devastanti. I bambini provano ciò che prova un adulto e dalla loro hanno cuori più grandi e limiti ristretti, corpi in miniatura.
Il protagonista maschile, Ren, è una controparte bilanciata e ben riuscita e lì dove la maggior parte dei compagni di scuola vede in lui un ragazzo laconico e "duro", Ninako indovina la vena gentile e pacata che solo noncuranza al giudizio altrui, desiderio di tranquillità e in buona dose riservatezza gli impediscono di rivelare. Per ritornare in tema di ossimori viventi e personaggi a chiasmo, fatti di contrasti e dolcezze e asprezze comuni alla realtà.
Potrei parlare per ore e ore degli altri personaggi, non mero contorno, ma anche loro protagonisti. Gli amici, i compagni, gli "avversari": tutti reali, eloquenti, incisivi, forti, nitidi come certe screziature di colore.
Mi astengo.
Troviamo amicizie e amori, primi, secondi, di ogni genere. Che poi che senso ha parlare di tipi, di classificarli? L'amore è amore e basta, così dovrebbe essere. Si ama e si vive e se si smette di amare si continua a vivere, sperando di avere la fortuna di amare un'altra volta o di conservare abbastanza quel primo da riuscire a ricordarlo in seguito senza troppo dolore.
L'autrice ce ne convince senza quasi averne l'intenzione. L'aria che si respira è quella scolastica, adolescenziale, in cui tutto è possibile perché tutto deve ancora succedere e i primi errori non gravano poi così tanto sul cuore e sulla coscienza.
I disegni rispecchiano le note serene dell'ambientazione. Tratti sicuri, occhi espressivi ed enfatizzati e visi poco ordinari, ma carichi di vigore e intensità.
Che dire della trama? E qui cado io nelle banalizzazioni. È uno shoujo. È ovvio che affronti e mostri di petto determinate situazioni, certi argomenti, ma lo fa con dolcezza, naturalezza, disarmante schiettezza e una qual certa delicatezza, proprio per rimanere nell'ottica dei primi passi in un mondo del tutto nuovo, terra inesplorata. Tutto acquisisce una nota autentica e intima, genuina. Non ci sono storie impossibili e fosche che vanno per le lunghe o grandi e intricate sottotrame, ma una linearità coerente che non viene a stancare e che, contrariamente a quanto si possa pensare, finisce con il sedurre, quasi, fa respirare e non trepidare come troppo spesso accade. Ammorbidisce il viso in un sorriso che alla fine è costretto ad aprirsi, vasto e sconfinato.
Rimane ancorato a questo genere di commedia romantica a tinte pastello il pubblico, che, più che un capolavoro, più di una forma d'arte, più di una facile e rapida via di fuga dalla quotidianità che vincola, cerca in regalo un sentimento particolare, sia esso di gioia o vaga malinconia, quello un po' dolente che ci accompagna quando rivanghiamo i ricordi di quanto appartiene al passato o vediamo in chi ci è attorno il bozzolo delle crisalidi che nella realtà sono, in prospettiva di chi diventeranno come siamo stati costretti a fare noi prima di loro.
Fruibile per tutti, è alla fine il sognatore e più del sognatore l'idealista e chi vuole perdersi per un po' nei meandri della memoria ad avvicinarsi allo shoujo, che diventa per questo motivo una forma di espressione prettamente emotiva, un crescendo di immagini e rappresentazioni in cui il lettore, immedesimandosi, ritrova una parte di sé e se ne re-innamora. È il rimpianto di ciò che si è perduto, o, in casi eccezionali, di ciò che non è stato possibile realizzare o vivere, vedendolo compiersi e concretizzarsi.
Più che l'idealista, allora, è il cercatore di ricordi uno dei primi ad approcciarsi al mondo shoujo. Chi non cerca nuovi mondi o mondi alternativi a quello che conosce già. Il cercatore non ne sente il bisogno. Divora i ricordi come se fossero pane e inchiostro, briciole di stelle. Guarda un bel paesaggio, rievocandone uno simile e ricostruendoci sopra il pomeriggio di un'intera infanzia o l'alba invernale della sua adolescenza.
È al cercatore che vede e osserva e tace e trova, che sente e prova ogni emozione con la veemenza vivida di una pennellata, è a lui, a voi, a te che mi rivolgo, consigliando caldamente questo manga.
Strobe Edge è uno shoujo, sì, fiero di ciò che lo contrassegna e lo qualifica come tale.
Uno shoujo esente da difetti? Non saprei dirlo o assicurare il contrario. È a lettura calda, appena terminata, che scrivo, perciò ho ancora nella mente l'effetto fiorito che l'opera ha esercitato su di me, la pallottola tiepida che mi ha fatto provare mentre sfogliavo le pagine, il divertimento, la simpatia.
Ci sono cliché? Sì, ma questo non lo forza in schemi banali, arbitrari. Tutt'altro. Costringe l'autrice ad esplorare strade battute, ingegnando nuovi attrezzi e utensili per smuovere il lettore, fargli comprendere e assimilare le situazioni tra cui i personaggi si destreggiano, nei modi personali e a loro più congeniali e che chi legge finisce presto con il riconoscere come il loro modus operandi.
Le caratterizzazioni sono buone? I personaggi sono macchiette già viste di personaggi venuti a noia? Qui, devo aprire una breve parentesi. Quando si parla di caratteri, tutti diventiamo giudici ed esperti, puntiamo il dito contro. Basta poco per etichettare qualcuno come dolce, gentile, solare, solitario, eccentrico, introverso: un gesto sbagliato o un sorriso, un atto di indelicatezza indeliberata compiuto al momento sbagliato; e questo nella realtà. In quella di carta e china rendere le sfumature di una personalità, le variabili e le incostanze che fanno scoprire i vari e infiniti lati di una persona, sta alla bravura del mangaka. La ricerca di sé non ha fine. È così che si creano personaggi a tutto tondo, a chiasmo. Ossimori viventi di frivolezze umane e volubilità. Ed è così che un carattere come quello di Ninako, la protagonista femminile, di così semplice e immediata interpretazione, si trasforma in una scoperta continua. Una scoperta indubbiamente gradevole e spiritosa, dalle molteplici e inaspettate qualità.
Ninako è alla prese con il suo primo amore, primo passo nel cammino che porta ad essere grandi, ad aprire gli occhi su tante e tante cose. Se a primo acchito l'impressione è quella di trovarsi di fronte una ragazzina ingenua e puerile, fatua e un po' sciocca, con la testa tra le nuvole, in pochi capitoli bisogna ravvedersi. Ed è qui che l'autrice mostra l'insospettabile: la tenacia, la costanza, una vena di bambina nel modo onesto che Ninako ha di avvicinarsi agli altri, il coraggio e le speranze di una ragazza che dopo un rifiuto non prova rabbia, rancore o si lascia travolgere dall'amarezza del disincanto, decidendo non di lottare per l'impossibile, ma di conservare finché può la bellezza e la grazia di quello che prova.
È un personaggio positivo e dinamico, che acquista maggiore spessore pagina dopo pagina, un suo perché. È allora che vien da pensare che anche i bambini, soprattutto i bambini, nella loro purezza, nella curiosità e nell'ignoranza delle prime esperienze, nella perspicacia pulita e vivace della loro innocenza, provino le stesse emozioni degli adulti, i loro stessi impulsi e desideri, ma meno distruttivi e devastanti. I bambini provano ciò che prova un adulto e dalla loro hanno cuori più grandi e limiti ristretti, corpi in miniatura.
Il protagonista maschile, Ren, è una controparte bilanciata e ben riuscita e lì dove la maggior parte dei compagni di scuola vede in lui un ragazzo laconico e "duro", Ninako indovina la vena gentile e pacata che solo noncuranza al giudizio altrui, desiderio di tranquillità e in buona dose riservatezza gli impediscono di rivelare. Per ritornare in tema di ossimori viventi e personaggi a chiasmo, fatti di contrasti e dolcezze e asprezze comuni alla realtà.
Potrei parlare per ore e ore degli altri personaggi, non mero contorno, ma anche loro protagonisti. Gli amici, i compagni, gli "avversari": tutti reali, eloquenti, incisivi, forti, nitidi come certe screziature di colore.
Mi astengo.
Troviamo amicizie e amori, primi, secondi, di ogni genere. Che poi che senso ha parlare di tipi, di classificarli? L'amore è amore e basta, così dovrebbe essere. Si ama e si vive e se si smette di amare si continua a vivere, sperando di avere la fortuna di amare un'altra volta o di conservare abbastanza quel primo da riuscire a ricordarlo in seguito senza troppo dolore.
L'autrice ce ne convince senza quasi averne l'intenzione. L'aria che si respira è quella scolastica, adolescenziale, in cui tutto è possibile perché tutto deve ancora succedere e i primi errori non gravano poi così tanto sul cuore e sulla coscienza.
I disegni rispecchiano le note serene dell'ambientazione. Tratti sicuri, occhi espressivi ed enfatizzati e visi poco ordinari, ma carichi di vigore e intensità.
Che dire della trama? E qui cado io nelle banalizzazioni. È uno shoujo. È ovvio che affronti e mostri di petto determinate situazioni, certi argomenti, ma lo fa con dolcezza, naturalezza, disarmante schiettezza e una qual certa delicatezza, proprio per rimanere nell'ottica dei primi passi in un mondo del tutto nuovo, terra inesplorata. Tutto acquisisce una nota autentica e intima, genuina. Non ci sono storie impossibili e fosche che vanno per le lunghe o grandi e intricate sottotrame, ma una linearità coerente che non viene a stancare e che, contrariamente a quanto si possa pensare, finisce con il sedurre, quasi, fa respirare e non trepidare come troppo spesso accade. Ammorbidisce il viso in un sorriso che alla fine è costretto ad aprirsi, vasto e sconfinato.
Strobe Edge è un manga shoujo creato da Io Sakisaka che parla di Ninako, una ragazza che non sa cosa sia l'amore, che si innamora del figo della scuola, Ren. Si conoscono per caso, quando lui per sbaglio fa cadere il cellulare di lei rompendole il gingillo attacatovi. Prendendo lo stesso treno e frequentando la stessa scuola, si conoscono sempre di più e lei si accorge di provare qualcosa per il ragazzo. Quando lei si dichiara, però, scopre che lui è già fidanzato...
Come disegno direi che Io Sakisaka non delude mai. Ha un tratto molto ben definito e soprattutto sa far esprimere tutti i sentimenti che provano i personaggi, rendendo molto piacevole lo scorrimento delle pagine.
Come storia direi che è buona anche se ce ne sono già di simili (basti vedere Namida Usagi come struttura di base). Credo che comunque, nonostante questo, tutte le ragazze riescano a immedesimarsi nella protagonista, Ninako, e sentano il cuore salire in gola ogni volta che lei si vede sola con Ren... o no? Inoltre è bello vedere come lei combatta per avere l'amore di lui, nonostante tutti gli ostacoli le si presentino davanti.
Detto questo, lo consiglio caldamente a tutte/i gli amanti del genere, perché ne vale la pena. Voto 9.
Come disegno direi che Io Sakisaka non delude mai. Ha un tratto molto ben definito e soprattutto sa far esprimere tutti i sentimenti che provano i personaggi, rendendo molto piacevole lo scorrimento delle pagine.
Come storia direi che è buona anche se ce ne sono già di simili (basti vedere Namida Usagi come struttura di base). Credo che comunque, nonostante questo, tutte le ragazze riescano a immedesimarsi nella protagonista, Ninako, e sentano il cuore salire in gola ogni volta che lei si vede sola con Ren... o no? Inoltre è bello vedere come lei combatta per avere l'amore di lui, nonostante tutti gli ostacoli le si presentino davanti.
Detto questo, lo consiglio caldamente a tutte/i gli amanti del genere, perché ne vale la pena. Voto 9.
Ogni qualvolta si decide di leggere qualcosa di cui non si conosce assolutamente nulla viene spontaneo chiedersi se questo qualcosa abbia valore oppure se sia una storia banale e mediocre che non si distingue dalla massa.
Questi pensieri, almeno nel mio caso, diventano ancora più numerosi se il qualcosa in questione è uno shoujo manga scolastico e sentimentale. L'amore è uno dei sentimenti più belli da narrare e da provare, e le opere che riescono a ritrarlo in maniera veritiera e profonda sono quasi sempre tra le migliori e tra quelle da avere a ogni costo. Ma se si fallisce, il risultato è a dir poco penoso. Dove si colloca Strobe Edge, manga d'esordio sul suolo italico dell'autrice Io Sakisaka?
Ninako ha sedici anni e non si è mai innamorata, finché un giorno parla con Ren Ichinose, il ragazzo più bello e popolare della scuola. Peccato per lei che Ren sia già fidanzato!
La trama è molto banale, i vari sviluppi sono prevedibili già dal primo volume e i cliché usati sono talmente tanti da poter riempire un libro intero (protagonista anonima alla sua prima cotta, bruno altissimo-bellissimo-levissimo, migliore amico completamente opposto del suddetto bruno innamorato della protagonista, incontri più o meno casuali ecc.). La Sakisaka, però, li utilizza senza distruggere la storia e narra le vicende in maniera fresca, delicata, genuina. C'è il giusto equilibrio tra leggerezza e momenti seri, non ci sono (quasi) mai scene stucchevoli o banali, nonostante, in fin dei conti, intreccio e trama siano la quintessenza della banalità. L'amore dell'autrice per quello che fa e per i suoi personaggi è molto evidente e la storia ne giova.
E sono i personaggi a essere l'altro grande punto di forza del manga, assieme allo stile di racconto dolce e spensierato (nonostante le poche gag).
Ninako è anonima di aspetto e molto ingenua, ma ha una grande forza di volontà, e gestisce e scopre i propri nuovi sentimenti nel rispetto di sé stessa e di chi le sta intorno. Non ricorre a trucchetti o stratagemmi per avere ciò che desidera, ma è sempre coerente e decisa. Anche Ren è ben lontano dall'essere uno stereotipo: è bello e popolare, ma è anche molto serio, responsabile, fin troppo controllato (al punto da apparire distaccato e freddo), a volte chiuso e spesso impacciato con le persone a cui vuole bene.
Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, in particolare i maschi, a cui sovente la Sakisaka dedica capitoli e storie extra.
Altra particolarità nella caratterizzazione è l'uso del linguaggio del corpo: soprattutto nella seconda metà della serie, l'autrice affida la comunicazione di sensazioni, emozioni e sentimenti a gesti, "tic" corporei tipici di questo o quel personaggio.
La regia delle tavole è ottima e la disposizione delle vignette chiara ed efficace, unita a un tratto dolce e personale. Le ragazze hanno gli occhi a palla (anche se a livelli accettabili), ma le proporzioni e le pieghe dei vestiti sono realistiche e ben fatte. Sono disegni che non mi fanno impazzire, ma oggettivamente sono accurati e adatti al tipo di storia, oltre ad avere qualcosa in più rispetto alla media.
Strobe Edge fa dunque parte di quei manga migliori e imprescindibili di cui parlavo all'inizio? Oh, assolutamente no, anzi, ha vari difetti su cui non è possibile chiudere un occhio.
La storia e le vicende dei vari personaggi si fanno davvero interessanti e coinvolgenti a partire dal quarto/quinto volume, ovvero quasi metà serie, in più nella prima parte ci sono diverse scene abbastanza stucchevoli o surreali, come ad esempio la protagonista che scambia l'amicizia per amore solo perché gliel'hanno detto le sue amiche, oppure le scene con il club delle ragazze respinte da Ren, che creano un senso di fastidio durante la lettura.
Il fatto di servirsi di cliché per creare una storia fresca e "nuova" è senz'altro un merito dell'autrice, ma anche se il tutto è piacevole sempre di cliché si tratta, ed è una cosa che comunque si nota e che in certi frangenti annoia anche. Senza contare che, negli ultimi tre volumi, vengono inserite situazioni poco in linea col resto della storia solo per allungare il brodo. Altra grave pecca è il fatto che quasi sempre dei personaggi sappiamo solo di chi sono innamorati, senza avere idea dei rispettivi sogni o progetti futuri.
In conclusione, Strobe Edge è uno shoujo molto carino e senza troppe pretese. È una serie che ha bisogno di qualche volume per coinvolgere davvero e continuare a migliorare di numero in numero. Comunque non è certo un capolavoro o un'opera che deve entrare a tutti i costi a far parte della vostra collezione. C'è di meglio, tra i manga dello stesso genere. Rimane comunque il fumetto migliore di Io Sakisaka e quindi il punto di partenza ideale se volete approcciarvi a questa mangaka.
Questi pensieri, almeno nel mio caso, diventano ancora più numerosi se il qualcosa in questione è uno shoujo manga scolastico e sentimentale. L'amore è uno dei sentimenti più belli da narrare e da provare, e le opere che riescono a ritrarlo in maniera veritiera e profonda sono quasi sempre tra le migliori e tra quelle da avere a ogni costo. Ma se si fallisce, il risultato è a dir poco penoso. Dove si colloca Strobe Edge, manga d'esordio sul suolo italico dell'autrice Io Sakisaka?
Ninako ha sedici anni e non si è mai innamorata, finché un giorno parla con Ren Ichinose, il ragazzo più bello e popolare della scuola. Peccato per lei che Ren sia già fidanzato!
La trama è molto banale, i vari sviluppi sono prevedibili già dal primo volume e i cliché usati sono talmente tanti da poter riempire un libro intero (protagonista anonima alla sua prima cotta, bruno altissimo-bellissimo-levissimo, migliore amico completamente opposto del suddetto bruno innamorato della protagonista, incontri più o meno casuali ecc.). La Sakisaka, però, li utilizza senza distruggere la storia e narra le vicende in maniera fresca, delicata, genuina. C'è il giusto equilibrio tra leggerezza e momenti seri, non ci sono (quasi) mai scene stucchevoli o banali, nonostante, in fin dei conti, intreccio e trama siano la quintessenza della banalità. L'amore dell'autrice per quello che fa e per i suoi personaggi è molto evidente e la storia ne giova.
E sono i personaggi a essere l'altro grande punto di forza del manga, assieme allo stile di racconto dolce e spensierato (nonostante le poche gag).
Ninako è anonima di aspetto e molto ingenua, ma ha una grande forza di volontà, e gestisce e scopre i propri nuovi sentimenti nel rispetto di sé stessa e di chi le sta intorno. Non ricorre a trucchetti o stratagemmi per avere ciò che desidera, ma è sempre coerente e decisa. Anche Ren è ben lontano dall'essere uno stereotipo: è bello e popolare, ma è anche molto serio, responsabile, fin troppo controllato (al punto da apparire distaccato e freddo), a volte chiuso e spesso impacciato con le persone a cui vuole bene.
Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, in particolare i maschi, a cui sovente la Sakisaka dedica capitoli e storie extra.
Altra particolarità nella caratterizzazione è l'uso del linguaggio del corpo: soprattutto nella seconda metà della serie, l'autrice affida la comunicazione di sensazioni, emozioni e sentimenti a gesti, "tic" corporei tipici di questo o quel personaggio.
La regia delle tavole è ottima e la disposizione delle vignette chiara ed efficace, unita a un tratto dolce e personale. Le ragazze hanno gli occhi a palla (anche se a livelli accettabili), ma le proporzioni e le pieghe dei vestiti sono realistiche e ben fatte. Sono disegni che non mi fanno impazzire, ma oggettivamente sono accurati e adatti al tipo di storia, oltre ad avere qualcosa in più rispetto alla media.
Strobe Edge fa dunque parte di quei manga migliori e imprescindibili di cui parlavo all'inizio? Oh, assolutamente no, anzi, ha vari difetti su cui non è possibile chiudere un occhio.
La storia e le vicende dei vari personaggi si fanno davvero interessanti e coinvolgenti a partire dal quarto/quinto volume, ovvero quasi metà serie, in più nella prima parte ci sono diverse scene abbastanza stucchevoli o surreali, come ad esempio la protagonista che scambia l'amicizia per amore solo perché gliel'hanno detto le sue amiche, oppure le scene con il club delle ragazze respinte da Ren, che creano un senso di fastidio durante la lettura.
Il fatto di servirsi di cliché per creare una storia fresca e "nuova" è senz'altro un merito dell'autrice, ma anche se il tutto è piacevole sempre di cliché si tratta, ed è una cosa che comunque si nota e che in certi frangenti annoia anche. Senza contare che, negli ultimi tre volumi, vengono inserite situazioni poco in linea col resto della storia solo per allungare il brodo. Altra grave pecca è il fatto che quasi sempre dei personaggi sappiamo solo di chi sono innamorati, senza avere idea dei rispettivi sogni o progetti futuri.
In conclusione, Strobe Edge è uno shoujo molto carino e senza troppe pretese. È una serie che ha bisogno di qualche volume per coinvolgere davvero e continuare a migliorare di numero in numero. Comunque non è certo un capolavoro o un'opera che deve entrare a tutti i costi a far parte della vostra collezione. C'è di meglio, tra i manga dello stesso genere. Rimane comunque il fumetto migliore di Io Sakisaka e quindi il punto di partenza ideale se volete approcciarvi a questa mangaka.
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>
Ninako è una ragazzina che non ha mai provato amore per un ragazzo, se non del semplice affetto. Insieme alle sue amiche osserva da lontano il ragazzo più popolare della scuola, ovvero Ren, ma solo per "gioco", infatti alla nostra protagonista non interessa più di tanto. Cambierà opinione quando incontrerà Ren sullo stesso vagone del treno ed inizierà a conoscerlo meglio, fino ad innamorarsi di lui. Peccato che quest'ultimo abbia già la ragazza.
Cosa combinerà Ninako?
Da un punto di vista oggettivo Strobe Edge è uno dei classici shoujo; infatti troviamo la tipica protagonista ingenua, goffa e spensierata che ci tormenterà tutte le volte con i suoi interrogativi su cosa sia l'amore.
Un dei primi personaggi che conosciamo è l'amico d'infazia Daiki, che innamorato di Ninako le fa una dichiarazione ma viene rifiutato perhé la ragazza crede di provare qualcosa nei confronti di Ren. La cosa buffa è che le amiche della ragazza avevano già capito dei sentimenti di Daiki, così incitavano Ninako a mettersi insieme a lui; a questo punto abbiamo una delle affermazioni più intelligenti della protagonista: "Comunque mi è andata bene. Se le ragazze non mi avessero aperto gli occhi non mi sarei mai accorta che questo è amore."
Qui ritorniamo a un difetto iniziale, l'ingenuità parecchio elevata della ragazza; lei si convince quasi a forza di essere innamorata del ragazzo perché le amiche le hanno detto che va bene così. Un po' esagerata come cosa, ma si potrebbe anche chiudere un occhio dato che Ninako con sa esattamente cosa significhi amare.
Più avanti si aggiungeranno altri personaggi che daranno una svolta alla storia, rendendola movimentata ed interessante, ma sfortunatamente, in seguito costoro inizieranno ad assumere un ruolo sempre più "da sfondo" fino a sparire. Infatti la storia prende una piega abbastanza noiosa e prevedibile, e man mano che i volumi escono hanno sempre più pagine inutili e superflue, sebbene i primi fossero abbastanza piccoli ma con un ottimo contenuto di storia; alla fine le storie interessanti sono quelle extra dei personaggi secondari.
L'edizione è buona, i disegni sono carini e semplici e il testo è scorrevole.
Do un 6 come voto solo perché inizialmente mi era sembrata una storia carina che avrebbe potuto prendere sbocchi diversi, ma dopo il terzo volume inizia a diventare banale, quasi seccante.
In conclusione non ve lo consiglio. Forse è l'ideale per staccare la mente da una lettura più pesante, ma meglio evitare.
Ninako è una ragazzina che non ha mai provato amore per un ragazzo, se non del semplice affetto. Insieme alle sue amiche osserva da lontano il ragazzo più popolare della scuola, ovvero Ren, ma solo per "gioco", infatti alla nostra protagonista non interessa più di tanto. Cambierà opinione quando incontrerà Ren sullo stesso vagone del treno ed inizierà a conoscerlo meglio, fino ad innamorarsi di lui. Peccato che quest'ultimo abbia già la ragazza.
Cosa combinerà Ninako?
Da un punto di vista oggettivo Strobe Edge è uno dei classici shoujo; infatti troviamo la tipica protagonista ingenua, goffa e spensierata che ci tormenterà tutte le volte con i suoi interrogativi su cosa sia l'amore.
Un dei primi personaggi che conosciamo è l'amico d'infazia Daiki, che innamorato di Ninako le fa una dichiarazione ma viene rifiutato perhé la ragazza crede di provare qualcosa nei confronti di Ren. La cosa buffa è che le amiche della ragazza avevano già capito dei sentimenti di Daiki, così incitavano Ninako a mettersi insieme a lui; a questo punto abbiamo una delle affermazioni più intelligenti della protagonista: "Comunque mi è andata bene. Se le ragazze non mi avessero aperto gli occhi non mi sarei mai accorta che questo è amore."
Qui ritorniamo a un difetto iniziale, l'ingenuità parecchio elevata della ragazza; lei si convince quasi a forza di essere innamorata del ragazzo perché le amiche le hanno detto che va bene così. Un po' esagerata come cosa, ma si potrebbe anche chiudere un occhio dato che Ninako con sa esattamente cosa significhi amare.
Più avanti si aggiungeranno altri personaggi che daranno una svolta alla storia, rendendola movimentata ed interessante, ma sfortunatamente, in seguito costoro inizieranno ad assumere un ruolo sempre più "da sfondo" fino a sparire. Infatti la storia prende una piega abbastanza noiosa e prevedibile, e man mano che i volumi escono hanno sempre più pagine inutili e superflue, sebbene i primi fossero abbastanza piccoli ma con un ottimo contenuto di storia; alla fine le storie interessanti sono quelle extra dei personaggi secondari.
L'edizione è buona, i disegni sono carini e semplici e il testo è scorrevole.
Do un 6 come voto solo perché inizialmente mi era sembrata una storia carina che avrebbe potuto prendere sbocchi diversi, ma dopo il terzo volume inizia a diventare banale, quasi seccante.
In conclusione non ve lo consiglio. Forse è l'ideale per staccare la mente da una lettura più pesante, ma meglio evitare.
Il primo amore. Come dimenticare? Le sensazioni che ti invadono dentro, belle e brutte che siano.
Questo è molto a grandi linee come riusciamo a vedere l'amore in "Strobe Edge". Ma andiamo a parlarne più nei particolari.
Anticipo subito che io non sono un grande appassionato di shoujo, ma questo è l'unico shoujo scolastico smieloso che posseggo, e non ne sono rimasto per niente deluso, anzi, devo dire che è stata proprio una dolcissima sorpresa. Sto amando questo manga alla follia!
-Trama-
La protagonista Ninako Kinoshita viene per la prima volta colpita dalle emozioni dell'amore. Ovviamente, come tutte, si innamora del ragazzo belloccio della scuola, Ren Ichinose. Mai la ragazza ha avuto contatti con il ragazzo in questione, finché un giorno non lo incontra sullo stesso treno che prende lei per tornare a casa. Da lì tutto cambia, sia per lei che per lui.
La trama in sé per sé non ha niente di veramente originale; è quella trama di uno shoujo scolastico, che si presenta come tale in tutto e per tutto.
Ma "Strobe Edge" ha quel qualcosa in più per cui amerai alla follia la storia. La cosa fantastica è come l'autrice abbia deciso di svilupparlo e sceneggiarlo: riesce ad esprimere tutte le emozioni dei personaggi con molta naturalezza. Devo dire che mi sono ritrovato in parte nella protagonista per tutte le emozioni che mi ha fatto rivivere, anche se sono un ragazzo.
Posso confermare che, per i sette volumi che finora ho letto, niente mi ha mai annoiato. In questo manga tutto è un po' innovativo, e non c'è niente di già letto. Un altro punto a favore di "Strobe Edge" sono le varie sottotrame e storie d'amore che si andranno a creare nel corso della lettura. Sebbene l'inizio potrebbe sembrare un po' banale (anche se per me non lo è stato affatto), non perdetevi d'animo e continuate a leggerlo.
-Disegni-
Devo confessare che quando ho adocchiato questo manga ho notato subito che i disegni erano veramente belli, e durante la lettura si sono rivelati molto più belli di come sembrassero in un primo momento. Il tratto è molto pulito e fine e riesce, a rendere la lettura del manga ancora più piacevole. La mangaka è riuscita benissimo ad esprimere i sentimenti dei personaggi grazie alle espressioni e agli sfondi, che disegna per creare un'atmosfera ancora più romantica di quanto sia già. Un particolare che richiama allo shoujo sono di certo gli occhioni dolci e sberluccicosi che la mangaka inserisce. Normalmente mi danno un po' fastidio, ma posso confermare con felicità che in questo caso non stonano per niente.
-Personaggi-
Ogni personaggio è ben caratterizzato a modo suo, e devo dire che non c'è nessuno che non sopporto (e questo mi rende felice). L'inserimento successivo di nuovi personaggi renderà (non sempre) le cose più difficili per la nostra Ninako, ma devo dire che essi riescono a stravolgere completamente la trama principale e a dare un tocco in più al manga.
Che altro potrei dire di "Strobe Edge"?
Certamente che ho trovato questo manga la rivelazione degli shoujo negli ultimi dieci anni.
-Un consiglio-
Per chi come me non ama particolarmente gli shoujo e vorrebbe cominciare ad avvicinarsi al genere scolastico un po' smieloso, consiglio vivamente di cominciare da questo manga, che vi farà amare il genere (meno male che io ho cominciato proprio con questo).
Spero che il finale non sia banale anche se abbastanza prevedibile.
Adesso auguro una buona lettura a tutti!
Questo è molto a grandi linee come riusciamo a vedere l'amore in "Strobe Edge". Ma andiamo a parlarne più nei particolari.
Anticipo subito che io non sono un grande appassionato di shoujo, ma questo è l'unico shoujo scolastico smieloso che posseggo, e non ne sono rimasto per niente deluso, anzi, devo dire che è stata proprio una dolcissima sorpresa. Sto amando questo manga alla follia!
-Trama-
La protagonista Ninako Kinoshita viene per la prima volta colpita dalle emozioni dell'amore. Ovviamente, come tutte, si innamora del ragazzo belloccio della scuola, Ren Ichinose. Mai la ragazza ha avuto contatti con il ragazzo in questione, finché un giorno non lo incontra sullo stesso treno che prende lei per tornare a casa. Da lì tutto cambia, sia per lei che per lui.
La trama in sé per sé non ha niente di veramente originale; è quella trama di uno shoujo scolastico, che si presenta come tale in tutto e per tutto.
Ma "Strobe Edge" ha quel qualcosa in più per cui amerai alla follia la storia. La cosa fantastica è come l'autrice abbia deciso di svilupparlo e sceneggiarlo: riesce ad esprimere tutte le emozioni dei personaggi con molta naturalezza. Devo dire che mi sono ritrovato in parte nella protagonista per tutte le emozioni che mi ha fatto rivivere, anche se sono un ragazzo.
Posso confermare che, per i sette volumi che finora ho letto, niente mi ha mai annoiato. In questo manga tutto è un po' innovativo, e non c'è niente di già letto. Un altro punto a favore di "Strobe Edge" sono le varie sottotrame e storie d'amore che si andranno a creare nel corso della lettura. Sebbene l'inizio potrebbe sembrare un po' banale (anche se per me non lo è stato affatto), non perdetevi d'animo e continuate a leggerlo.
-Disegni-
Devo confessare che quando ho adocchiato questo manga ho notato subito che i disegni erano veramente belli, e durante la lettura si sono rivelati molto più belli di come sembrassero in un primo momento. Il tratto è molto pulito e fine e riesce, a rendere la lettura del manga ancora più piacevole. La mangaka è riuscita benissimo ad esprimere i sentimenti dei personaggi grazie alle espressioni e agli sfondi, che disegna per creare un'atmosfera ancora più romantica di quanto sia già. Un particolare che richiama allo shoujo sono di certo gli occhioni dolci e sberluccicosi che la mangaka inserisce. Normalmente mi danno un po' fastidio, ma posso confermare con felicità che in questo caso non stonano per niente.
-Personaggi-
Ogni personaggio è ben caratterizzato a modo suo, e devo dire che non c'è nessuno che non sopporto (e questo mi rende felice). L'inserimento successivo di nuovi personaggi renderà (non sempre) le cose più difficili per la nostra Ninako, ma devo dire che essi riescono a stravolgere completamente la trama principale e a dare un tocco in più al manga.
Che altro potrei dire di "Strobe Edge"?
Certamente che ho trovato questo manga la rivelazione degli shoujo negli ultimi dieci anni.
-Un consiglio-
Per chi come me non ama particolarmente gli shoujo e vorrebbe cominciare ad avvicinarsi al genere scolastico un po' smieloso, consiglio vivamente di cominciare da questo manga, che vi farà amare il genere (meno male che io ho cominciato proprio con questo).
Spero che il finale non sia banale anche se abbastanza prevedibile.
Adesso auguro una buona lettura a tutti!
La prima volta che ci si innamora si viene investiti da una miriade di sensazioni contrastanti. Ninako,la nostra protagonista, sta sperimentando tutto questo: è una ragazza di 16 anni molto solare, allegra e ingenua.
Un giorno con le sue amiche vede l'affascinante Ichinose Ren, mentre passa dal corridoio della sua classe. Tutte sono attratte da lui, ma Ninako non sembra molto interessata; ei è occupata a interrogarsi su cos'è veramente l'amore e quand'è che una persona si accorge di essere innamorata.
Un giorno la nostra protagonista capita nello stesso vagone dove è seduto Ren e casualmente gli rompe il ciondolo per il cellulare, subito lui si scusa e le chiede il suo nome.
E in questo modo che inizia il rapporto tra i due, finché non diventano veri e propri amici, e Ninako si innamorerà perdutamente di lui.
“Strobe Edge” è un manga di Sakisaka Io (autrice anche di Ao Haru Ride,che sfortunatamente in Italia è ancora inedito).
La storia può sembrare banale raccontata così, ma vi assicuro che è uno shoujo intenso, si scaverà nei pensieri dei personaggi e pian piano li vedremo maturare.
I disegni sono davvero ben fatti, è una lettura molto scorrevole e sicuramente piacerà a tutti gli amanti del genere.
L'edizione Planet per i primi 3 volumi ha il prezzo di 4.30€ ed è abbastanza buona,però poi con il cambio della carta, oltre che all'aumento del prezzo (4.50€) si apre un po' a fatica
Un giorno con le sue amiche vede l'affascinante Ichinose Ren, mentre passa dal corridoio della sua classe. Tutte sono attratte da lui, ma Ninako non sembra molto interessata; ei è occupata a interrogarsi su cos'è veramente l'amore e quand'è che una persona si accorge di essere innamorata.
Un giorno la nostra protagonista capita nello stesso vagone dove è seduto Ren e casualmente gli rompe il ciondolo per il cellulare, subito lui si scusa e le chiede il suo nome.
E in questo modo che inizia il rapporto tra i due, finché non diventano veri e propri amici, e Ninako si innamorerà perdutamente di lui.
“Strobe Edge” è un manga di Sakisaka Io (autrice anche di Ao Haru Ride,che sfortunatamente in Italia è ancora inedito).
La storia può sembrare banale raccontata così, ma vi assicuro che è uno shoujo intenso, si scaverà nei pensieri dei personaggi e pian piano li vedremo maturare.
I disegni sono davvero ben fatti, è una lettura molto scorrevole e sicuramente piacerà a tutti gli amanti del genere.
L'edizione Planet per i primi 3 volumi ha il prezzo di 4.30€ ed è abbastanza buona,però poi con il cambio della carta, oltre che all'aumento del prezzo (4.50€) si apre un po' a fatica
Strobe Edge parla di una ragazza alle prese con il suo primo amore (non ricambiato), e con tutte le difficoltà che esso comporta: l'insicurezza, lo sconforto, ecc.
Storia già vista, ma comunque carina e scorrevole.
Dopo aver letto il primo volume ero esaltata, mi sembrava un manga da 10, perfetto, insomma.
Già dopo il secondo volume, però, la storia ha iniziato a banalizzarsi sempre più: la tenera ragazza inesperta, innocente ed anche un po' sfigata, si è trasformata nella classica imbranata incapace e con l'aspetto da dodicenne di cui tutti si innamorano, compresi i più "fighi" della scuola.
Ma dove la vediamo una storia simile?
Direi molto, ma molto surreale, e anche scontata.
E poi non capisco perché la ragazza debba essere sempre un'incapace totale, che piange anche per un gelato caduto, e nemmeno tanto carina.
Ovviamente lui è perfetto: popolare, tranquillo, riservato e un po' ombroso.
Ma se per una volta fosse lei la super-figa e lui il mezzo sfigato?
Il mio voto è un 7, per la storia scorrevole e il character design molto carino e ben curato, anche se a volte le lacrime dei personaggi sembrano terzi occhi (capirete solo leggendo).
Ovviamente questi sono i pareri di una ragazza che è arrivata solo al sesto volume, ma per adesso questo manga non mi ha entusiasmato più di tanto.
La storia è abbastanza carina, anche se è piuttosto semplice e scontata, perciò ne consiglio la lettura ad un'amante degli shoujo che abbia voglia di leggersi qualcosa di leggero e di poco impegnato.
Storia già vista, ma comunque carina e scorrevole.
Dopo aver letto il primo volume ero esaltata, mi sembrava un manga da 10, perfetto, insomma.
Già dopo il secondo volume, però, la storia ha iniziato a banalizzarsi sempre più: la tenera ragazza inesperta, innocente ed anche un po' sfigata, si è trasformata nella classica imbranata incapace e con l'aspetto da dodicenne di cui tutti si innamorano, compresi i più "fighi" della scuola.
Ma dove la vediamo una storia simile?
Direi molto, ma molto surreale, e anche scontata.
E poi non capisco perché la ragazza debba essere sempre un'incapace totale, che piange anche per un gelato caduto, e nemmeno tanto carina.
Ovviamente lui è perfetto: popolare, tranquillo, riservato e un po' ombroso.
Ma se per una volta fosse lei la super-figa e lui il mezzo sfigato?
Il mio voto è un 7, per la storia scorrevole e il character design molto carino e ben curato, anche se a volte le lacrime dei personaggi sembrano terzi occhi (capirete solo leggendo).
Ovviamente questi sono i pareri di una ragazza che è arrivata solo al sesto volume, ma per adesso questo manga non mi ha entusiasmato più di tanto.
La storia è abbastanza carina, anche se è piuttosto semplice e scontata, perciò ne consiglio la lettura ad un'amante degli shoujo che abbia voglia di leggersi qualcosa di leggero e di poco impegnato.
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>
E' un manga apparentemente semplice, il classico shoujo scolastico, come direbbero alcuni, eppure ha indubbiamente quel "qualcosa in più".
I disegni sono veramente belli e questo okay, di sicuro conta, ma a catturare davvero è la trama. Quest'autrice potrà anche riprendere la scena più classica di tutte (che so, il ragazzo che protegge con il suo corpo nel treno super affollato la ragazza,) eppure renderla comunque "nuova".
Tutto è trattato con delicatezza, profondità e realismo.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, a partire dai due protagonisti maschili, Ren e Andou, fino a quelli secondari, e la protagonista è una ragazzina adorabile, decisamente ingenua ma non irritante come la maggior parte delle protagoniste degli shoujo.
L'unica cosa che mi disturba è il messaggio che "i sentimenti possono cambiare", visto che io sono invece per l'ideale d'amore che vuole quest'ultimo come immutabile e eterno. Ma almeno Kinako rientra pienamente in questi miei standard, e spero sempre salti fuori che Ren non ha mai davvero amato Mayura ma piuttosto provava per lei un misto di affetto, attrazione e istinto di protezione che scambiava solamente per amore.
E' un manga apparentemente semplice, il classico shoujo scolastico, come direbbero alcuni, eppure ha indubbiamente quel "qualcosa in più".
I disegni sono veramente belli e questo okay, di sicuro conta, ma a catturare davvero è la trama. Quest'autrice potrà anche riprendere la scena più classica di tutte (che so, il ragazzo che protegge con il suo corpo nel treno super affollato la ragazza,) eppure renderla comunque "nuova".
Tutto è trattato con delicatezza, profondità e realismo.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, a partire dai due protagonisti maschili, Ren e Andou, fino a quelli secondari, e la protagonista è una ragazzina adorabile, decisamente ingenua ma non irritante come la maggior parte delle protagoniste degli shoujo.
L'unica cosa che mi disturba è il messaggio che "i sentimenti possono cambiare", visto che io sono invece per l'ideale d'amore che vuole quest'ultimo come immutabile e eterno. Ma almeno Kinako rientra pienamente in questi miei standard, e spero sempre salti fuori che Ren non ha mai davvero amato Mayura ma piuttosto provava per lei un misto di affetto, attrazione e istinto di protezione che scambiava solamente per amore.
Ho visto una scan di questo manga su facebook: la bellezza dei disegni e la forza delle parole mi ha ispirato, così l'ho letto tutto (in inglese ovviamente).
Ciò che più mi ha stupito è stato lo sviluppo della trama... ci si aspetterebbe che gli amori sboccino subito, che dopo un paio di volumi ci sia la storia d'amore perfetta e invece no.
Il manga tratta tanti tipi d'amore diverso: da quello corrisposto, al non ricambiato, da quello che è presente da anni, a quello che (col tempo) sparisce. Ci sono tradimenti, scuse, coppie che si stancano, coppie che rimpiangono.
I protagonisti non sono piatti, lei non è la ragazza ingenua irritante, ma semplicemente una ragazza al primo amore. Lui, allo stesso modo, appare più maturo, ma ciò non lo libera da tutti i problemi che l'amore crea, a qualsiasi età.
Io ho adorato il modo di presentare i pensieri dei personaggi, le parole scelte mi hanno colpito molto, e così anche i disegni, che specie negli ultimi volumi sono sublimi.
<b>(SPOILER)</b>La migliore scena del manga, a mio parere, è la rottura tra Ren e Mayuka, sia per le parole che per i disegni.<b>(Fine dello spoiler)</b>
Un dieci meritatissimo sia per la grafica, che a me è piaciuta molto: i visi, soprattutto, sono curati nei dettagli e trasmettono quello che i personaggi pensano o provano.
In secondo luogo, merita un voto alto per la bravura con cui sono state trattate tematiche anche delicate, come il divorzio o il trasferimento.
Infine, la trama (come dicevo) non è troppo prevedibile, e i personaggi hanno ognuno un proprio ruolo e una propria personalità, non sono secondari o di contorno, ma sono tutti importanti a loro modo.
Lo consiglio!
Ciò che più mi ha stupito è stato lo sviluppo della trama... ci si aspetterebbe che gli amori sboccino subito, che dopo un paio di volumi ci sia la storia d'amore perfetta e invece no.
Il manga tratta tanti tipi d'amore diverso: da quello corrisposto, al non ricambiato, da quello che è presente da anni, a quello che (col tempo) sparisce. Ci sono tradimenti, scuse, coppie che si stancano, coppie che rimpiangono.
I protagonisti non sono piatti, lei non è la ragazza ingenua irritante, ma semplicemente una ragazza al primo amore. Lui, allo stesso modo, appare più maturo, ma ciò non lo libera da tutti i problemi che l'amore crea, a qualsiasi età.
Io ho adorato il modo di presentare i pensieri dei personaggi, le parole scelte mi hanno colpito molto, e così anche i disegni, che specie negli ultimi volumi sono sublimi.
<b>(SPOILER)</b>La migliore scena del manga, a mio parere, è la rottura tra Ren e Mayuka, sia per le parole che per i disegni.<b>(Fine dello spoiler)</b>
Un dieci meritatissimo sia per la grafica, che a me è piaciuta molto: i visi, soprattutto, sono curati nei dettagli e trasmettono quello che i personaggi pensano o provano.
In secondo luogo, merita un voto alto per la bravura con cui sono state trattate tematiche anche delicate, come il divorzio o il trasferimento.
Infine, la trama (come dicevo) non è troppo prevedibile, e i personaggi hanno ognuno un proprio ruolo e una propria personalità, non sono secondari o di contorno, ma sono tutti importanti a loro modo.
Lo consiglio!
"Cosa si prova di preciso... quando si è innamorati? Il cuore è come stretto in una morsa... ed è dolorante. Viene voglia di piangere senza motivo... e il petto fa male come se ci fosse conficcato dentro qualcosa. Però non è una sensazione spiacevole."
E' questo il concetto dell'amore, in Strobe Edge.
“Strobe Edge” è un manga di Io Sakisaka di 10 volumi, concluso in Giappone. E' un manga semplice, ma carino.
Ninako è la protagonista di questo manga: è una ragazza sempre allegra e vivace. Daiki è il suo amico d'infanzia e, dato che va molto d'accordo con lui, le sue amiche pensano che Ninako sia innamorata di Daiki, e dicono a lei che questo sentimento che prova per lui è in realtà amore. Ninako ci crede; attraverso questo particolare scopriremo che è anche molto ingenua.
All'interno della sua scuola c'è un ragazzo molto famoso, Ren. Ogni giorno quando passa vicino alla loro aula, Ninako lo guarda assieme alle sue amiche. Un giorno, tornando a casa con il treno, scopre che anche lui prende il suo stesso treno. E a causa di una cosa, i due si conosceranno, e Ninako comincerà a provare per Ren dei sentimenti... E così capirà che non ama Daiki. Ma purtroppo, Ren ha già la ragazza. Cosa farà Ninako? Si arrenderà, o continuerà comunque ad amare Ren?
“Strobe Edge” per me è stata davvero una gradita sorpresa.
Pensavo che fosse uno di quei soliti manga con i soliti triangoli amorosi, ma anche se in parte è così, d'altra parte non lo è. “Strobe Edge” è diverso perché Ninako non è la solita protagonista che si rattristisce per niente anzi, di fronte a qualsiasi difficoltà, lei riesce sempre a sorridere e la sua ingenuità non la rende insopportabile, cosa che, invece, molte protagoniste di altri manga lo sono.
E' davvero incredibile come la mangaka, Io Sakisaka, riesca ad raccontare, con semplicità e naturalezza, le sensazioni che si provano quando si sperimenta il primo amore.
Lo stile di disegno è molto bello. Mi sembra molti diversi dagli soliti stili che si vedono negli shoujo, la Sakisaka ha una stile tutto suo. Il suo tratto è dolce e morbido, e i disegni rendono la lettura piacevole.
Il mio voto a questo manga è 8. Ero indecisa tra 8 e 9, ma purtroppo ho letto solo 2 volumi di questo manga, e ancora non posso giudicare troppo avventatamente. Però, seppur con soli due volumi, ho capito che un 8 pieno se lo merita davvero.
E' questo il concetto dell'amore, in Strobe Edge.
“Strobe Edge” è un manga di Io Sakisaka di 10 volumi, concluso in Giappone. E' un manga semplice, ma carino.
Ninako è la protagonista di questo manga: è una ragazza sempre allegra e vivace. Daiki è il suo amico d'infanzia e, dato che va molto d'accordo con lui, le sue amiche pensano che Ninako sia innamorata di Daiki, e dicono a lei che questo sentimento che prova per lui è in realtà amore. Ninako ci crede; attraverso questo particolare scopriremo che è anche molto ingenua.
All'interno della sua scuola c'è un ragazzo molto famoso, Ren. Ogni giorno quando passa vicino alla loro aula, Ninako lo guarda assieme alle sue amiche. Un giorno, tornando a casa con il treno, scopre che anche lui prende il suo stesso treno. E a causa di una cosa, i due si conosceranno, e Ninako comincerà a provare per Ren dei sentimenti... E così capirà che non ama Daiki. Ma purtroppo, Ren ha già la ragazza. Cosa farà Ninako? Si arrenderà, o continuerà comunque ad amare Ren?
“Strobe Edge” per me è stata davvero una gradita sorpresa.
Pensavo che fosse uno di quei soliti manga con i soliti triangoli amorosi, ma anche se in parte è così, d'altra parte non lo è. “Strobe Edge” è diverso perché Ninako non è la solita protagonista che si rattristisce per niente anzi, di fronte a qualsiasi difficoltà, lei riesce sempre a sorridere e la sua ingenuità non la rende insopportabile, cosa che, invece, molte protagoniste di altri manga lo sono.
E' davvero incredibile come la mangaka, Io Sakisaka, riesca ad raccontare, con semplicità e naturalezza, le sensazioni che si provano quando si sperimenta il primo amore.
Lo stile di disegno è molto bello. Mi sembra molti diversi dagli soliti stili che si vedono negli shoujo, la Sakisaka ha una stile tutto suo. Il suo tratto è dolce e morbido, e i disegni rendono la lettura piacevole.
Il mio voto a questo manga è 8. Ero indecisa tra 8 e 9, ma purtroppo ho letto solo 2 volumi di questo manga, e ancora non posso giudicare troppo avventatamente. Però, seppur con soli due volumi, ho capito che un 8 pieno se lo merita davvero.
La storia inizia in modo piuttosto semplice: Ninako ha 16 anni e frequenta il liceo. È una ragazzina solare, energica e, come scopriremo fin dalle prime pagine, davvero ingenua. Non ha mai conosciuto l'amore e non ha mai avuto un ragazzo, sebbene le amiche credano ci sia del tenero tra la nostra Ninako e l'amico d'infanzia Daiki. In realtà quello che la protagonista nutre per l'amico è esclusivamente un profondo affetto ma niente di più, scoprirà invece l'amore quando conoscerà l'affascinante Ren. Tuttavia la vita sentimentale della dolce Ninako non è destinata ad essere rose e fiori, in quanto si vedrà costretta ad affrontare non solo il primo amore, ma anche il primo rifiuto, in quanto Ren è già fidanzato.
Sebbene l'inizio sia apparentemente banale Strobe Edge mi ha stupita in positivo. Non è la classica storia d'amore melensa, piatta e noiosa e Ninako non è la classica protagonista debole e insicura, che piange per ogni sciocchezza, al contrario ha la capacità di conservare sempre il sorriso e la sua ingenuità non è di quelle irritanti che rendono generalmente le protagoniste insopportabili, tutt'altro, in certe occasioni darà origine a situazioni davvero divertenti! Ma le note positive non riguardano solo la protagonista. La storia non ruota infatti tutta attorno a Ninako, non ci sono personaggi che per pura invidia vogliono metterle i bastoni tra le ruote e che tramano inganni ed equivoci per rovinarle la vita scolastica. Altri amori e altri eventi si snodano parallelamente alla storia della protagonista, e ogni personaggio vicino a lei è davvero ben caratterizzato, ognuno ha i propri sentimenti, i propri dubbi, gioie, paure e tormenti interiori con cui fare i conti.
Si toccano temi come l'amicizia, l'amore, il rifiuto, il tradimento, il divorzio e le conseguenze che questo comporta. Tutto raccontato con la giusta dose di serietà, ironia e comicità.
I disegni sono davvero ben fatti, lo stile è moderno e i personaggi ben particolareggiati.
Al momento do un bell'8 a questo manga! Ovviamente il mio giudizio è relativo solo ai primi volumi, spero vivamente proseguendo la lettura di poterlo confermare.
Sebbene l'inizio sia apparentemente banale Strobe Edge mi ha stupita in positivo. Non è la classica storia d'amore melensa, piatta e noiosa e Ninako non è la classica protagonista debole e insicura, che piange per ogni sciocchezza, al contrario ha la capacità di conservare sempre il sorriso e la sua ingenuità non è di quelle irritanti che rendono generalmente le protagoniste insopportabili, tutt'altro, in certe occasioni darà origine a situazioni davvero divertenti! Ma le note positive non riguardano solo la protagonista. La storia non ruota infatti tutta attorno a Ninako, non ci sono personaggi che per pura invidia vogliono metterle i bastoni tra le ruote e che tramano inganni ed equivoci per rovinarle la vita scolastica. Altri amori e altri eventi si snodano parallelamente alla storia della protagonista, e ogni personaggio vicino a lei è davvero ben caratterizzato, ognuno ha i propri sentimenti, i propri dubbi, gioie, paure e tormenti interiori con cui fare i conti.
Si toccano temi come l'amicizia, l'amore, il rifiuto, il tradimento, il divorzio e le conseguenze che questo comporta. Tutto raccontato con la giusta dose di serietà, ironia e comicità.
I disegni sono davvero ben fatti, lo stile è moderno e i personaggi ben particolareggiati.
Al momento do un bell'8 a questo manga! Ovviamente il mio giudizio è relativo solo ai primi volumi, spero vivamente proseguendo la lettura di poterlo confermare.