All Rounder Meguru
Meguru è un adolescente che dopo un'infanzia passata praticando karate tradizionale insieme a un amico coetaneo nel dojo del nonno, perde i contatti con l'amico d'infanzia e si sposta nel mondo delle MMA amatoriali.
Durante la storia Meguru si allena per vincere i campionati regionali che lo potrebbero fare diventare professionista, sviluppa una relazione di attrazione e repulsione con una ragazza che è passata dalla kick boxing all'MMA.
Durante i tornei ritroverà il suo amico di infanzia con cui, nel mentre, si sono raffreddati i rapporti. La loro storia alternerà flashback e momenti sul ring.
Il racconto scorre bene, fra molti stereotipi di genere, ma senza dare il senso di già visto. I momenti riflessivi sono tanti, come sempre nelle opere di Endo, ma le scene d'azione sono forse fra le più riuscite della sua produzione.
Le vicende del protagonista e degli altri personaggi principali sono in continua evoluzione, in modo piuttosto coerente e scorrevole. La storia ha un buon finale, che chiude le principali questioni, ma lascia ampio spazio alla fantasia per immaginare il futuro dei protagonisti.
Da un punto di vista delle arti marziali e degli sport da combattimento, la storia è raccontata molto bene e può costituire uno stimolo per chi non ne sa nulla, mentre è abbastanza competente da intrattenere chi è già in quel mondo.
Durante la storia Meguru si allena per vincere i campionati regionali che lo potrebbero fare diventare professionista, sviluppa una relazione di attrazione e repulsione con una ragazza che è passata dalla kick boxing all'MMA.
Durante i tornei ritroverà il suo amico di infanzia con cui, nel mentre, si sono raffreddati i rapporti. La loro storia alternerà flashback e momenti sul ring.
Il racconto scorre bene, fra molti stereotipi di genere, ma senza dare il senso di già visto. I momenti riflessivi sono tanti, come sempre nelle opere di Endo, ma le scene d'azione sono forse fra le più riuscite della sua produzione.
Le vicende del protagonista e degli altri personaggi principali sono in continua evoluzione, in modo piuttosto coerente e scorrevole. La storia ha un buon finale, che chiude le principali questioni, ma lascia ampio spazio alla fantasia per immaginare il futuro dei protagonisti.
Da un punto di vista delle arti marziali e degli sport da combattimento, la storia è raccontata molto bene e può costituire uno stimolo per chi non ne sa nulla, mentre è abbastanza competente da intrattenere chi è già in quel mondo.
Non ho mai letto Eden, per cui Meguru é stata la mia prima opera di Endo. All Rounder Meguro è la storia di Meguru, un normale ragazzo giapponese che nel tempo libero frequenta la palestra di Shoto, come dicono i giapponesi, o di MMA come dicono gli occidentali. In un vero slice of life assistiamo così ai suoi allenamenti e ai suoi incontri, nonché alla vita degli altri ragazzi e ragazze membri della palestra, dei loro allenatori ecc. “Tutto qui?”, verrebbe voglia di dire.
Tutto è semplice e realistico, anche troppo. Rounder si rivela perciò un manga sportivo tutto particolare, un manga che è se stesso proprio perché si rifiuta di possedere tantissimi elementi delle storie sportive. E' un opera spoglia, di nicchia, in cui il protagonista è, semplicemente, lo sport, la MMA. Non abbiamo la grande opera introspettiva e le love stories alla Adachi, né le rivalità brucianti di Holly e Benjii, né tantomeno l'amore viscerale per la disciplina sportiva. E meno ancora troviamo chissà quali colpi segreti, dato che qui è tutto realistico, tutto spiegato a puntino. Eppure, Rounder è un manga più ricco di quanto non sembri. La psicologia e le storie sentimentali non sono comunque assenti e, con lo scorrere degli albi, tutti i personaggi si rivelano più profondi e sfaccettati.
Questa lentezza potrà distogliere chi sia affascinato da un topos della produzione sportiva, quello cioè di una grande sfida che ti conquista dal primo episodio, ma potrà attirare chi sia interessato ad approfondire le MMA o a leggere qualcosa di più moderato e realistico. Altro elemento interessante è il fatto che le donne, facilmente bistrattate nelle produzioni sportive che normalmente hanno solo personaggi maschi, qui ottengano una vera rivincita. A dispetto dello sport a full contact, infatti, qui abbiamo non solo un'allenatrice donna, ma molte ragazze che si allenano in palestra e disputano serissimi incontri, in una vera parità di genere. La grafica è buona e perfettamente funzionale all'opera, dato che non ha eccessivi fronzoli, tanto da sembrare spoglia, ma, allo stesso tempo, riesce a essere dettagliatissima, con tanto di lottatori e lottatrici che sudano come cavalli. Un manga che può piacere o non piacere, che ha il merito di aver portato avanti il tema del realismo sportivo iniziato da Slam Dunk. Voto: 7.
Tutto è semplice e realistico, anche troppo. Rounder si rivela perciò un manga sportivo tutto particolare, un manga che è se stesso proprio perché si rifiuta di possedere tantissimi elementi delle storie sportive. E' un opera spoglia, di nicchia, in cui il protagonista è, semplicemente, lo sport, la MMA. Non abbiamo la grande opera introspettiva e le love stories alla Adachi, né le rivalità brucianti di Holly e Benjii, né tantomeno l'amore viscerale per la disciplina sportiva. E meno ancora troviamo chissà quali colpi segreti, dato che qui è tutto realistico, tutto spiegato a puntino. Eppure, Rounder è un manga più ricco di quanto non sembri. La psicologia e le storie sentimentali non sono comunque assenti e, con lo scorrere degli albi, tutti i personaggi si rivelano più profondi e sfaccettati.
Questa lentezza potrà distogliere chi sia affascinato da un topos della produzione sportiva, quello cioè di una grande sfida che ti conquista dal primo episodio, ma potrà attirare chi sia interessato ad approfondire le MMA o a leggere qualcosa di più moderato e realistico. Altro elemento interessante è il fatto che le donne, facilmente bistrattate nelle produzioni sportive che normalmente hanno solo personaggi maschi, qui ottengano una vera rivincita. A dispetto dello sport a full contact, infatti, qui abbiamo non solo un'allenatrice donna, ma molte ragazze che si allenano in palestra e disputano serissimi incontri, in una vera parità di genere. La grafica è buona e perfettamente funzionale all'opera, dato che non ha eccessivi fronzoli, tanto da sembrare spoglia, ma, allo stesso tempo, riesce a essere dettagliatissima, con tanto di lottatori e lottatrici che sudano come cavalli. Un manga che può piacere o non piacere, che ha il merito di aver portato avanti il tema del realismo sportivo iniziato da Slam Dunk. Voto: 7.
"All rounder Meguru" è la seconda opera di Hiroki Endo che giunge in Italia, dopo il ben più famoso "Eden: it's an endless world". Sorprendentemente (almeno per me) non si tratta di una produzione incentrata su temi fantasy o fantascientifici, bensì di un seinen sportivo sullo shooto (l'equivalente giapponese delle MMA). E lasciatemi dire fin da ora che si tratta di un buon manga sportivo, leggero, ma non superficiale, e frizzante.
La trama si concentra sulla crescita umana, e soprattutto sportiva, di Meguru Takayanagi, un normalissimo ragazzo giapponese, che nel tempo libero frequenta, non senza costrutto, una palestra di arti marziali. Parallelamente al protagonista verremo presto in contatto con una serie di personaggi più o meno secondari, amici e/o avversari, tra i quali spicca, per importanza e bontà della caratterizzazione, Takashi Yamabuki, che può essere egualmente definito coprotagonista o antagonista.
Oltre a questo non rimane molto altro da dire sull'intreccio. Chiarisco meglio: sono presenti sottotrame, anche ben studiate, inerenti vicende sentimentali (che in questo genere di manga stanno sempre bene) o dissertazioni, più o meno lunghe, su tematiche filosoficamente più pregnanti dello sport, ma lo spazio a loro dedicato è, nella stragrande maggioranza dei casi, decisamente minore rispetto a quello usato per descrivere le competizioni di MMA, che sono, per altro, il vero motore dietro alla crescita dei vari personaggi.
A questo punto, prima di qualsiasi altra osservazione, bisogna tributare un plauso a Hiroki Endo per la costruzione, sia grafica che sportiva, delle scene di combattimento: tutto appare sempre chiaro e mai noioso. Più di una volta ci si troverà a divorare volumetti interi in trepidante attesa della conclusione dell'incontro.
Detto questo, riprendo e concludo il commento sullo sviluppo dei vari personaggi all'interno dell'opera: come detto, la parte del fumetto dedicata allo "slice of life" è minore, ma non per questo irrilevante ai fini della caratterizzazione dei personaggi, che anzi acquisteranno, col procedere della vicenda, un carattere ben definito e riconoscibile, per quanto non particolarmente approfondito, nella maggior parte dei casi. In questo senso, paradossalmente, è proprio Meguru, il protagonista, a risultare po' debole proprio a causa della sua "normalità": probabilmente un'impostazione del genere è stata data consapevolmente, al fine di proporre l'archetipo del ragazzo non particolarmente dotato, ma che impegnandosi riesce a raggiungere risultati sorprendenti.
Passando ai commenti sul disegno, la prima parola che mi viene in mente per definirlo è: ordinato. Il tratto è abbastanza semplice, ma, come per Eden, quel che ne risulta è un'estrema chiarezza espositiva delle vicende narrate, che trova il suo culmine proprio nelle scene di combattimento: in virtù della pulizia del tratto e dell'attenzione certosina nella resa anatomica dei corpi dei lottatori, queste riescono ad essere dinamiche senza diventare caotiche, offrendo spesso scorci anche molto complessi. A questo si aggiunge una suddivisione delle tavole sostanzialmente schematica e ordinata, senza vignette troppo grandi o troppo piccole, adatta alla narrazione.
Il difetto maggiore di questo fumetto è che, più di tutti gli altri che ho letto finora, può piacere meno a seconda dell'interesse del lettore per le materie trattate. Esso si pone come un'opera molto "di nicchia", forte soprattutto del realismo nella trattazione dell'argomento sportivo, difficilmente digeribile da chi cerca un seinen più vario, che presenti una maggior attenzione alla caratterizzazione psicologica dei vari personaggi (come possono essere quelli di Mitsuru Adachi, per intenderci), e ancor di più per chi non ama le MMA.
Il giudizio complessivo, comunque, rimane più che discreto, anche se come detto, non consiglierei mai quest'opera a chi non è appassionato (almeno un pochino) di arti marziali. Almeno in attesa che il seguito del manga mi smentisca.
In ultimo due parole sull'edizione, caratterizzata da una buona carta, dalla presenza di una sovraccopertina, e da un prezzo non basso, ma, ahimè, in linea con gli standard odierni.
La trama si concentra sulla crescita umana, e soprattutto sportiva, di Meguru Takayanagi, un normalissimo ragazzo giapponese, che nel tempo libero frequenta, non senza costrutto, una palestra di arti marziali. Parallelamente al protagonista verremo presto in contatto con una serie di personaggi più o meno secondari, amici e/o avversari, tra i quali spicca, per importanza e bontà della caratterizzazione, Takashi Yamabuki, che può essere egualmente definito coprotagonista o antagonista.
Oltre a questo non rimane molto altro da dire sull'intreccio. Chiarisco meglio: sono presenti sottotrame, anche ben studiate, inerenti vicende sentimentali (che in questo genere di manga stanno sempre bene) o dissertazioni, più o meno lunghe, su tematiche filosoficamente più pregnanti dello sport, ma lo spazio a loro dedicato è, nella stragrande maggioranza dei casi, decisamente minore rispetto a quello usato per descrivere le competizioni di MMA, che sono, per altro, il vero motore dietro alla crescita dei vari personaggi.
A questo punto, prima di qualsiasi altra osservazione, bisogna tributare un plauso a Hiroki Endo per la costruzione, sia grafica che sportiva, delle scene di combattimento: tutto appare sempre chiaro e mai noioso. Più di una volta ci si troverà a divorare volumetti interi in trepidante attesa della conclusione dell'incontro.
Detto questo, riprendo e concludo il commento sullo sviluppo dei vari personaggi all'interno dell'opera: come detto, la parte del fumetto dedicata allo "slice of life" è minore, ma non per questo irrilevante ai fini della caratterizzazione dei personaggi, che anzi acquisteranno, col procedere della vicenda, un carattere ben definito e riconoscibile, per quanto non particolarmente approfondito, nella maggior parte dei casi. In questo senso, paradossalmente, è proprio Meguru, il protagonista, a risultare po' debole proprio a causa della sua "normalità": probabilmente un'impostazione del genere è stata data consapevolmente, al fine di proporre l'archetipo del ragazzo non particolarmente dotato, ma che impegnandosi riesce a raggiungere risultati sorprendenti.
Passando ai commenti sul disegno, la prima parola che mi viene in mente per definirlo è: ordinato. Il tratto è abbastanza semplice, ma, come per Eden, quel che ne risulta è un'estrema chiarezza espositiva delle vicende narrate, che trova il suo culmine proprio nelle scene di combattimento: in virtù della pulizia del tratto e dell'attenzione certosina nella resa anatomica dei corpi dei lottatori, queste riescono ad essere dinamiche senza diventare caotiche, offrendo spesso scorci anche molto complessi. A questo si aggiunge una suddivisione delle tavole sostanzialmente schematica e ordinata, senza vignette troppo grandi o troppo piccole, adatta alla narrazione.
Il difetto maggiore di questo fumetto è che, più di tutti gli altri che ho letto finora, può piacere meno a seconda dell'interesse del lettore per le materie trattate. Esso si pone come un'opera molto "di nicchia", forte soprattutto del realismo nella trattazione dell'argomento sportivo, difficilmente digeribile da chi cerca un seinen più vario, che presenti una maggior attenzione alla caratterizzazione psicologica dei vari personaggi (come possono essere quelli di Mitsuru Adachi, per intenderci), e ancor di più per chi non ama le MMA.
Il giudizio complessivo, comunque, rimane più che discreto, anche se come detto, non consiglierei mai quest'opera a chi non è appassionato (almeno un pochino) di arti marziali. Almeno in attesa che il seguito del manga mi smentisca.
In ultimo due parole sull'edizione, caratterizzata da una buona carta, dalla presenza di una sovraccopertina, e da un prezzo non basso, ma, ahimè, in linea con gli standard odierni.
All rounder Meguru è uno dei pochi manga sportivi realistici, dal momento che non degenera assolutamente mai nella fantasia, proponendo colpi assurdi e nemici imbattibili come invece accade in altri casi. Quella che presenta All rounder Meguru è la realtà di un ragazzo delle superiori che pratica MMA (arti marziali miste, un tipo di lotta in cui vale colpire con calci e pugni ma anche effettuare strangolamenti e chiavi articolari), e che deve capire quanto spazio assegnare allo studio e quanto allo sport: nella sua semplicità la storia è perfetta e si sviluppa praticamente da sé, tra le vittorie, le sconfitte, le amicizie e i litigi. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, sebbene nessuno di loro spicchi sopra gli altri: lo stesso Meguru non è un genio del combattimento, e la sua abilità cresce solamente grazie alla costanza negli allenamenti e all'aiuto degli altri lottatori. La storia oltretutto non si focalizza solo su quello che dovrebbe essere il protagonista, ma spazia, dedicando parecchi capitoli, a volte un intero tankobon, al rivale, piuttosto che all'amica o al senpai, mostrando più da vicino la loro psiche e il loro personale stile di combattimento. Il disegno si adegua perfettamente al genere dell'opera, e, senza allontanarsi troppo dal tratto di Eden, Endou riesce a trasmettere una grandissima dinamicità nei movimenti senza risultare mai pesante; anche le scene di lotta sono realistiche al massimo, e se il lettore si ferma a osservare la singola vignetta per districare il groviglio di arti di una chiave articolare, si accorge che ogni pezzo è esattamente al suo posto.
Da praticante di MMA devo dire che questo manga è fantastico, dal momento che volendo lo si potrebbe quasi prendere come manuale teorico: ogni singolo colpo è ben studiato da Endou, che deve aver visto e forse partecipato a un sacco di incontri, di cui fornisce una panoramica amplissima senza mai ripetersi; questo oltretutto non si limita all'MMA, ma si estende anche alle altre discipline che trovano spazio nel manga, ossia il karate, la thai boxe, etc., invogliando i "profani" (come nel mio caso) a iniziare questi sport, e dando ai più esperti occasione di studiare da vicino i combattimenti.
Da praticante di MMA devo dire che questo manga è fantastico, dal momento che volendo lo si potrebbe quasi prendere come manuale teorico: ogni singolo colpo è ben studiato da Endou, che deve aver visto e forse partecipato a un sacco di incontri, di cui fornisce una panoramica amplissima senza mai ripetersi; questo oltretutto non si limita all'MMA, ma si estende anche alle altre discipline che trovano spazio nel manga, ossia il karate, la thai boxe, etc., invogliando i "profani" (come nel mio caso) a iniziare questi sport, e dando ai più esperti occasione di studiare da vicino i combattimenti.
Ho acquistato questo manga pieno di aspettative perché Hiroki Endo è sinonimo di garanzia: Eden, il suo precedente lavoro, è un capolavoro.
All Rounder Meguru parla di due ragazzi, molto diversi fra di loro, con in comune la passione per lo shooto, disciplina dove si applicano le arti marziali miste (MMA).
Sin dai primi capitoli si capisce che non si tratta del solito manga di combattimento: qui siamo davanti ad una storia più vera che potrebbe appartenere a tanti di noi che praticano arti marziali. I protagonisti per poter raggiungere risultati anche minimi dovranno sudare sette camicie. Ore e ore di allenamento quotidiano per poter fare anche solo un piccolo passo in avanti. Solo la forte passione per questo tipo di attività permette di migliorarsi e crescere anche perché spesso i risultati ottenuti non saranno quelli sperati e le delusioni potrebbero essere molte e invogliarci a desistere.
All Rounder Meguru è un manga appassionante che è riuscito a coinvolgermi come pochi altri perché permette una maggiore immedesimazione del personaggio proprio per questi motivi. Il lettore è il miglior fan di Meguru e quando questi ottiene anche solo una piccola vittoria ne è entusiasta perché percepisce lo sforzo fatto per ottenerla.
E' questa la vera forza del manga!
I disegni di Endo sono belli come sempre. particolareggiati e realistici e perfettamente adatti a questo tipo di manga.
Insomma: la lettura di All Rounder Meguru la straconsiglio a tutti appassionati o meno di arti marziali anche perché, se non lo siete, leggendolo lo diventerete!
All Rounder Meguru parla di due ragazzi, molto diversi fra di loro, con in comune la passione per lo shooto, disciplina dove si applicano le arti marziali miste (MMA).
Sin dai primi capitoli si capisce che non si tratta del solito manga di combattimento: qui siamo davanti ad una storia più vera che potrebbe appartenere a tanti di noi che praticano arti marziali. I protagonisti per poter raggiungere risultati anche minimi dovranno sudare sette camicie. Ore e ore di allenamento quotidiano per poter fare anche solo un piccolo passo in avanti. Solo la forte passione per questo tipo di attività permette di migliorarsi e crescere anche perché spesso i risultati ottenuti non saranno quelli sperati e le delusioni potrebbero essere molte e invogliarci a desistere.
All Rounder Meguru è un manga appassionante che è riuscito a coinvolgermi come pochi altri perché permette una maggiore immedesimazione del personaggio proprio per questi motivi. Il lettore è il miglior fan di Meguru e quando questi ottiene anche solo una piccola vittoria ne è entusiasta perché percepisce lo sforzo fatto per ottenerla.
E' questa la vera forza del manga!
I disegni di Endo sono belli come sempre. particolareggiati e realistici e perfettamente adatti a questo tipo di manga.
Insomma: la lettura di All Rounder Meguru la straconsiglio a tutti appassionati o meno di arti marziali anche perché, se non lo siete, leggendolo lo diventerete!
Vorrei tralasciare in questa mia recensione ogni diatriba riguardante l'autore e il confronto con Eden e soffermarmi invece sul fumetto da un punto di vista di lettore appassionato di arti marziali.
Da atleta agonista di MMA mi sono innamorato in un solo istante di questo fumetto.
Sul mercato si trovano molti manga che trattano di sport da combattimento, ma nessuno, a mio avviso, trasmette quello che l'autore di All Rounder Meguru ha centrato in pieno.
Fatica, concentrazione, orgoglio, amicizia, disperazione.
Tutti aspetti della pratica sportiva che il fumetto trasuda da ogni pagina e coinvolgono il lettore trasportandolo sul ring insieme agli atleti.
Sorprendente la cura nei dettagli di ogni singola mossa che viene effettuata dagli atleti, con nome e spiegazione della tecnica svolta, e che viene disegnata magistralmente dall'autore cogliendo i movimenti più salienti.
Trama per niente scontata, in quanto arrivati al 6° volumetto non sia ancora scontato l'andamento della storia.
Il grande lavoro che l'autore effettua sulla pratica sportiva, incentrando il 90% del fumetto su di essa, è il punto focale di quest'opera.
Gli allenamenti sono la parte principale del lavoro di un atleta, e questo Endou lo sa, incentrando una buona parte del fumetto appunto su di essi, dai quali un appassionato può prendere spunti anche per i propri allenamenti.
Essendo un fumetto sportivo sono (finalmente!) messe da parte tutte le implicazioni amorose e psicosociali che troppo spesso deviano i manga sportivi, mettendo in secondo piano quello che a mio avviso devono mostrare. Lo sport.
Parallela allo svolgimento della pratica sportiva vi è l'implicazione di uno dei personaggi all'interno della mafia giapponese.
Se non siete interessati a immergervi in un fumetto che parla di tutti gli aspetti della vita di un atleta vi sconsiglio vivamente di leggere questo manga, ma se volete conoscere quello che è il mondo delle MMA allora questo è il fumetto che fa per voi!
A mio avviso un capolavoro per appassionati di sport da combattimento e amanti del genere.
Da atleta agonista di MMA mi sono innamorato in un solo istante di questo fumetto.
Sul mercato si trovano molti manga che trattano di sport da combattimento, ma nessuno, a mio avviso, trasmette quello che l'autore di All Rounder Meguru ha centrato in pieno.
Fatica, concentrazione, orgoglio, amicizia, disperazione.
Tutti aspetti della pratica sportiva che il fumetto trasuda da ogni pagina e coinvolgono il lettore trasportandolo sul ring insieme agli atleti.
Sorprendente la cura nei dettagli di ogni singola mossa che viene effettuata dagli atleti, con nome e spiegazione della tecnica svolta, e che viene disegnata magistralmente dall'autore cogliendo i movimenti più salienti.
Trama per niente scontata, in quanto arrivati al 6° volumetto non sia ancora scontato l'andamento della storia.
Il grande lavoro che l'autore effettua sulla pratica sportiva, incentrando il 90% del fumetto su di essa, è il punto focale di quest'opera.
Gli allenamenti sono la parte principale del lavoro di un atleta, e questo Endou lo sa, incentrando una buona parte del fumetto appunto su di essi, dai quali un appassionato può prendere spunti anche per i propri allenamenti.
Essendo un fumetto sportivo sono (finalmente!) messe da parte tutte le implicazioni amorose e psicosociali che troppo spesso deviano i manga sportivi, mettendo in secondo piano quello che a mio avviso devono mostrare. Lo sport.
Parallela allo svolgimento della pratica sportiva vi è l'implicazione di uno dei personaggi all'interno della mafia giapponese.
Se non siete interessati a immergervi in un fumetto che parla di tutti gli aspetti della vita di un atleta vi sconsiglio vivamente di leggere questo manga, ma se volete conoscere quello che è il mondo delle MMA allora questo è il fumetto che fa per voi!
A mio avviso un capolavoro per appassionati di sport da combattimento e amanti del genere.
Una delle prime hit di Caparezza si intitolava "Il secondo album è sempre il più difficile". Quanta verità in un solo titolo! Fare il botto con un esordio può talvolta essere peggio che non farlo mai. Come si fa a ritrovare la formula magica del successo e dire per una seconda volta qualcosa di straordinario? Soprattutto, come si fa a reggere l'onda d'urto della delusione, dopo avere creato un'attesa quasi messianica nei fan? Per il terrore di sbagliare J.D. Salinger non scrisse più nulla dopo "Il Giovane Holden", il suo esordio letterario. Però ci sono i casi felici, come Bruce Springsteen che, dopo l'enorme exploit di "Born To Run" (vabbè, era il terzo album, ma per il pubblico era praticamente l'esordio visto che i primi due non li comprò nessuno) impiegò tre anni e settanta canzoni prima di tirare fuori "Darkness on the Edge of Town" e dimostrare ai critici e al pubblico di non essere solo una meteora musicale, un fenomeno da una hit e via.
Arrivata al quarto volumetto di All Rounder Meguru devo ammettere con il cuore che gronda sangue (cit.) che questo non è il caso di Hiroki Endo. Dopo avere fatto il botto con Eden i fan di tutto il mondo aspettavano con immensa trepidazione il suo nuovo manga. Certo non ci si sarebbe mai aspettati che avrebbe raggiunto le vette del suo primo capolavoro. Ma All Rounder Meguru non è inferiore ad Eden: non lo vede manco il cannocchiale tanto è peggiore. In tre parole: una noia mortale.
La storia è presto detta: Meguru e Segawa sono grandi amici di infanzia con la passione per le arti marziali. Segawa però pratica questo tipo di lotta per cercare nella vita il proprio riscatto. Questi infatti è cresciuto dal nonno e il padre è uno yakuza che alla fine sarà ucciso dai suoi nemici e la sua morte porterà alla separazione i due amici. Meguru invece è una figura estremamente positiva, ama lo sport, si impegna e continua su questa strada finché anni dopo non si ritroverà come avversario sul ring Segawa.
Perché dico che questo manga è terribilmente noioso? Perché la trama sembra praticamente non esistere. È annegata da tonnellate e tonnellate di combattimenti, allenamenti e tediosi dettagli tecnici sul combattimento che sembrano essere messi lì non per puntiglio di sceneggiatura, ma proprio per rimpolpare una storia che non c'è. Insomma, sono quattro numeri che attendo che la trama parta, che Endo ritorni ad incantarmi con la sua disillusa poesia, ma più vado avanti più mi sembra di essere ferma alla fermata del bus in un giorno di sciopero dei mezzi. Niente, non si vede nulla all'orizzonte. Ormai l'impressione iniziale che l'ispirazione di Endo sia andata totalmente in secca sta diventando tragica realtà.
Per non parlare poi dei personaggi. A parte che Segawa e Meguru sembrano la copia in carta carbone di Elia e Kenji di Eden, ma poi non hanno il benché minimo carisma. Certo, Segawa e la sua voglia di riscatto tramite la lotta sono una bella idea, ma sa terribilmente di già visto e puzza di stereotipo da lontano un miglio. Ma questo è niente rispetto al protagonista, Meguru. Confesso che non riesco a non volergli spaccare la testa a muro. È talmente un bravo ragazzo che sembra Topolino, altroché. Per non parlare poi degli altri comprimari, sono così inutili e piatti che sembrano messi lì giusto per fare dire qualcosa a Meguru.
Dal punto di vista tecnico, il manga è sempre disegnato in maniera splendida, le scene dei combattimenti e i dettagli dei corpi sono resi in maniera estremamente realistica e non si cade certo nelle esagerazioni tipiche degli spokon. Se si avesse avuto una trama non dico bella, ma dico proprio una trama, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ma la sensazione terribile che si ha è "tutta fuffa zero sostanza": cosa me ne faccio di mille contorsioni da pseudo karateka con relativa spiegazione tecnica se per circa duecento pagine non accade niente di rilevante?
Insomma, una delusione totale. Un disastro sotto tutti i punti di vista, fatto per giunta da un mangaka che ha dimostrato più volte di possedere un enorme talento.
Capisco che siamo all'inizio e magari la trama avrà una svolta all'improvviso. Arrivare però a quattro tankobon senza che ancora non si sia smosso nulla a livello di intreccio è narrativamente parlando un sacrilegio. Significa mandare al macero ogni riserva di pazienza da parte del lettore, che di suo non è mai una persona dotata di tale virtù. Si dirà, Hiroki Endo voleva fare un manga dove lo shooto (l'arte marziale praticata dai personaggi) fosse il vero protagonista. Ok, ma allora a questo punto mi piazzo dentro una palestra e mi vedo gli allenamenti, cosa che ha un vantaggio sostanziale rispetto a questo manga: lo faccio gratis. Vuoi mettere?
Una delusione su tutti i fronti, ma spero ancora che non sia ancora il caso di declassare Endo da "talento" a "fenomeno da una hit e via". Magari con il suo terzo manga saprà tornare agli antichi fasti.
Arrivata al quarto volumetto di All Rounder Meguru devo ammettere con il cuore che gronda sangue (cit.) che questo non è il caso di Hiroki Endo. Dopo avere fatto il botto con Eden i fan di tutto il mondo aspettavano con immensa trepidazione il suo nuovo manga. Certo non ci si sarebbe mai aspettati che avrebbe raggiunto le vette del suo primo capolavoro. Ma All Rounder Meguru non è inferiore ad Eden: non lo vede manco il cannocchiale tanto è peggiore. In tre parole: una noia mortale.
La storia è presto detta: Meguru e Segawa sono grandi amici di infanzia con la passione per le arti marziali. Segawa però pratica questo tipo di lotta per cercare nella vita il proprio riscatto. Questi infatti è cresciuto dal nonno e il padre è uno yakuza che alla fine sarà ucciso dai suoi nemici e la sua morte porterà alla separazione i due amici. Meguru invece è una figura estremamente positiva, ama lo sport, si impegna e continua su questa strada finché anni dopo non si ritroverà come avversario sul ring Segawa.
Perché dico che questo manga è terribilmente noioso? Perché la trama sembra praticamente non esistere. È annegata da tonnellate e tonnellate di combattimenti, allenamenti e tediosi dettagli tecnici sul combattimento che sembrano essere messi lì non per puntiglio di sceneggiatura, ma proprio per rimpolpare una storia che non c'è. Insomma, sono quattro numeri che attendo che la trama parta, che Endo ritorni ad incantarmi con la sua disillusa poesia, ma più vado avanti più mi sembra di essere ferma alla fermata del bus in un giorno di sciopero dei mezzi. Niente, non si vede nulla all'orizzonte. Ormai l'impressione iniziale che l'ispirazione di Endo sia andata totalmente in secca sta diventando tragica realtà.
Per non parlare poi dei personaggi. A parte che Segawa e Meguru sembrano la copia in carta carbone di Elia e Kenji di Eden, ma poi non hanno il benché minimo carisma. Certo, Segawa e la sua voglia di riscatto tramite la lotta sono una bella idea, ma sa terribilmente di già visto e puzza di stereotipo da lontano un miglio. Ma questo è niente rispetto al protagonista, Meguru. Confesso che non riesco a non volergli spaccare la testa a muro. È talmente un bravo ragazzo che sembra Topolino, altroché. Per non parlare poi degli altri comprimari, sono così inutili e piatti che sembrano messi lì giusto per fare dire qualcosa a Meguru.
Dal punto di vista tecnico, il manga è sempre disegnato in maniera splendida, le scene dei combattimenti e i dettagli dei corpi sono resi in maniera estremamente realistica e non si cade certo nelle esagerazioni tipiche degli spokon. Se si avesse avuto una trama non dico bella, ma dico proprio una trama, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ma la sensazione terribile che si ha è "tutta fuffa zero sostanza": cosa me ne faccio di mille contorsioni da pseudo karateka con relativa spiegazione tecnica se per circa duecento pagine non accade niente di rilevante?
Insomma, una delusione totale. Un disastro sotto tutti i punti di vista, fatto per giunta da un mangaka che ha dimostrato più volte di possedere un enorme talento.
Capisco che siamo all'inizio e magari la trama avrà una svolta all'improvviso. Arrivare però a quattro tankobon senza che ancora non si sia smosso nulla a livello di intreccio è narrativamente parlando un sacrilegio. Significa mandare al macero ogni riserva di pazienza da parte del lettore, che di suo non è mai una persona dotata di tale virtù. Si dirà, Hiroki Endo voleva fare un manga dove lo shooto (l'arte marziale praticata dai personaggi) fosse il vero protagonista. Ok, ma allora a questo punto mi piazzo dentro una palestra e mi vedo gli allenamenti, cosa che ha un vantaggio sostanziale rispetto a questo manga: lo faccio gratis. Vuoi mettere?
Una delusione su tutti i fronti, ma spero ancora che non sia ancora il caso di declassare Endo da "talento" a "fenomeno da una hit e via". Magari con il suo terzo manga saprà tornare agli antichi fasti.
Hiroki Endou a mio parere tratta delle tematiche veramente interessanti.
Partiamo dal fatto che EDEN è un manga magnifico, ma All Rounder Meguru non è da meno.
Lo Shooto (arte marziale mista, MMA) è uno sport incredibile, sia maschile che femminile, racchiude dentro di sé un numero elevatissimo di stili di combattimento, quindi ad ogni appassionato di: Boxe, Karate, Wrestling, e chi più ne ha più ne metta, lo consiglio vivamente.
Il disegno è a dir poco fantastico, ma la cosa migliore è che il mangaka durante i combattimenti ti fa capire ogni movimento che stanno facendo i personaggi. Veramente bello è vedere come il personaggio principale, non essendo molto abile in questo sport, cerchi di migliorare ogni parte di se stesso (parte del corpo, tecniche, prese, ecc.) praticando innumerevoli arti marziali.
A volte può risultare noioso durante gli allenamenti vedere che i personaggi parlino in codice/termini tecnici (anche se ci sono le note), ma vi posso assicurare che durante i combattimenti non potete staccare gli occhi dalla pagina finché non finiscono.
Difficile a crederci ma la Planet Manga per questo manga a preparato un'edizione con i contro c**** anche se a euro 5.90, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Consiglio vivamente questo manga a tutti gli appassionati di sport e non, nella speranza che vi appassioniate anche voi.
VOTI:
Edizione:10
Disegni:10
Trama:8
Personaggi:9
Partiamo dal fatto che EDEN è un manga magnifico, ma All Rounder Meguru non è da meno.
Lo Shooto (arte marziale mista, MMA) è uno sport incredibile, sia maschile che femminile, racchiude dentro di sé un numero elevatissimo di stili di combattimento, quindi ad ogni appassionato di: Boxe, Karate, Wrestling, e chi più ne ha più ne metta, lo consiglio vivamente.
Il disegno è a dir poco fantastico, ma la cosa migliore è che il mangaka durante i combattimenti ti fa capire ogni movimento che stanno facendo i personaggi. Veramente bello è vedere come il personaggio principale, non essendo molto abile in questo sport, cerchi di migliorare ogni parte di se stesso (parte del corpo, tecniche, prese, ecc.) praticando innumerevoli arti marziali.
A volte può risultare noioso durante gli allenamenti vedere che i personaggi parlino in codice/termini tecnici (anche se ci sono le note), ma vi posso assicurare che durante i combattimenti non potete staccare gli occhi dalla pagina finché non finiscono.
Difficile a crederci ma la Planet Manga per questo manga a preparato un'edizione con i contro c**** anche se a euro 5.90, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Consiglio vivamente questo manga a tutti gli appassionati di sport e non, nella speranza che vi appassioniate anche voi.
VOTI:
Edizione:10
Disegni:10
Trama:8
Personaggi:9
Due amici di infanzia si ritrovano fortuitamente come rivali sul ring, a distanza di anni.
Difficile recensire un manga in corso e di cui sono usciti solamente i primi 2 numeri, però a primo impatto ho trovato molto piacevole la lettura. Anche se non sono appassionato di MMA né di arti marziali in genere, diciamo che anche per un mezzo profano come me l'approccio verso quel genere di disciplina che fa da filo conduttore alla storia è stato molto positivo.
Endo con Eden è diventato uno dei miei autori preferiti, non nego forse un certo tipo di faziosità in questo senso, ma credo, a sensazione, che la storia possa evolversi in maniera più complessa di come abbiamo visto fino ad adesso, non credo si limiti ad essere solamente una specie di cameo per gli appassionati di queste discipline.
Vedremo il sensei cosa tirerà fuori...
Difficile recensire un manga in corso e di cui sono usciti solamente i primi 2 numeri, però a primo impatto ho trovato molto piacevole la lettura. Anche se non sono appassionato di MMA né di arti marziali in genere, diciamo che anche per un mezzo profano come me l'approccio verso quel genere di disciplina che fa da filo conduttore alla storia è stato molto positivo.
Endo con Eden è diventato uno dei miei autori preferiti, non nego forse un certo tipo di faziosità in questo senso, ma credo, a sensazione, che la storia possa evolversi in maniera più complessa di come abbiamo visto fino ad adesso, non credo si limiti ad essere solamente una specie di cameo per gli appassionati di queste discipline.
Vedremo il sensei cosa tirerà fuori...
Dopo il bellissimo Eden, Hiroki Endo (o Endou) cambia totalmente genere con questa nuova opera. Che dire, francamente mi aspettavo molto di più da questo primo numero. Ci sono due ragazzi (all'apparenza) diametralmente opposti (non proprio originale la loro caratterizzazione), il cui unico punto in comune è la lotta. I disegni sono ben fatti, non si discute, ma per la trama bisognerà aspettare qualche numero in più per vedere se riuscirà a decollare. Nota stonata il prezzo, 5,90 euro sono uno sproposito, ma questo è un discorso che non c'entra sulla qualità dell'opera.
Per tutti gli appassionati di arti marziali, ed in particolare di MMA, ovvero arti marziali miste, questo manga è uno spasso! Io l'ho letto tutto d'un fiato e attendo impaziente l'uscita di altri volumi. Per chi non conosce le MMA è comunque consigliato perché vi è ovviamente una trama parallela.
L'autore non ha bisogno di presentazioni: Hiroki Endou! La trama è interessante e si mescola nel giusto modo con nozioni di questa spettacolare disciplina. L'edizione Planet Manga è finalmente ottima, con sovracopertina!
Passione, forza, costanza, disciplina, tecnica, spiritualità, rispetto... MMA! Leggetelo!
L'autore non ha bisogno di presentazioni: Hiroki Endou! La trama è interessante e si mescola nel giusto modo con nozioni di questa spettacolare disciplina. L'edizione Planet Manga è finalmente ottima, con sovracopertina!
Passione, forza, costanza, disciplina, tecnica, spiritualità, rispetto... MMA! Leggetelo!