Vampir
Vampir è un manga sicuramente particolare, e il titolo può ingannare, tuttavia non bisogna lasciarsi scoraggiare, perché se il primo volume conquista e incuriosisce gli altri si fanno sempre più intriganti.
Ryo è un liceale a cui è caduta addosso una suicida, provocando anche la sua morte, benché per un minuto. Da allora il suo aspetto e la sua vita cambiano, facendolo entrare nel mondo dei morti, in cui oltre a spiriti e quant'altro vivono i vampiri - un po' diversi dalle leggende, anche considerato che non si nutrono di sangue ma di odo, ovvero l'essenza vitale degli uomini.
Il nostro eroe tenterà disperatamente di rimanere in bilico tra il mondo dei vivi e l'altro, con le dovute ed esilaranti conseguenze. Non mancano infatti siparietti comici, la maggior parte dei quali grazie al barone, un personaggio irritante per il nostro protagonista tanto quanto simpatico ,e a suo stesso dire, tenebroso per noi.
La caratterizzazione dei personaggi, i loro rapporti, paure, insicurezze e momenti d' emozione sono descritti con maestria, specialmente le relazioni Sho - Ryo e Sho - Usui. Essi riescono a conquistare, a farsi odiare, compatire, capire, con tutta la variabilità, l'incostanza e l'imprevedibilità di vere persone... anche se a volte si tratta di vampiri!
Il disegno è pulito, semplice, e questo personalmente risulta vantaggioso perché permette di osservare nei dettagli reazioni e avvenimenti anche nei momenti più frenetici, pur senza fargli perdere urgenza (non farò spoiler ma, specie dopo il secondo volume, capirete), ed è una dote più che lodevole in quanto molto spesso, per rispettare la crudezza o la veridicità, molti autori sfumano o inquadrano solo dei particolari confusi. Anche l'uso dei retini per dare risalto e gravità ad alcune scene è azzeccato.
La trama è interessante anche perché, sebbene non esuli mai del tutto dal paranormale, lo amalgama bene con le problematiche psicologiche, parlando di temi controversi e profondamente radicati nell'animo umano con la giusta profondità, senza deprimere o appesantire. Ripeto che, spesso e volentieri anche nei momenti più drammatici, ci sono scenette comiche che sdrammatizzano, pur non sottostimando i casi.
In conclusione, è un manga degno di nota e d'attenzione, e lo dico da persona appassionata di vampiri ma di gusti difficili. Lo consiglierei a chi ha passione per l'analisi psicologica e trova molte opere manga troppo frivole.
Ryo è un liceale a cui è caduta addosso una suicida, provocando anche la sua morte, benché per un minuto. Da allora il suo aspetto e la sua vita cambiano, facendolo entrare nel mondo dei morti, in cui oltre a spiriti e quant'altro vivono i vampiri - un po' diversi dalle leggende, anche considerato che non si nutrono di sangue ma di odo, ovvero l'essenza vitale degli uomini.
Il nostro eroe tenterà disperatamente di rimanere in bilico tra il mondo dei vivi e l'altro, con le dovute ed esilaranti conseguenze. Non mancano infatti siparietti comici, la maggior parte dei quali grazie al barone, un personaggio irritante per il nostro protagonista tanto quanto simpatico ,e a suo stesso dire, tenebroso per noi.
La caratterizzazione dei personaggi, i loro rapporti, paure, insicurezze e momenti d' emozione sono descritti con maestria, specialmente le relazioni Sho - Ryo e Sho - Usui. Essi riescono a conquistare, a farsi odiare, compatire, capire, con tutta la variabilità, l'incostanza e l'imprevedibilità di vere persone... anche se a volte si tratta di vampiri!
Il disegno è pulito, semplice, e questo personalmente risulta vantaggioso perché permette di osservare nei dettagli reazioni e avvenimenti anche nei momenti più frenetici, pur senza fargli perdere urgenza (non farò spoiler ma, specie dopo il secondo volume, capirete), ed è una dote più che lodevole in quanto molto spesso, per rispettare la crudezza o la veridicità, molti autori sfumano o inquadrano solo dei particolari confusi. Anche l'uso dei retini per dare risalto e gravità ad alcune scene è azzeccato.
La trama è interessante anche perché, sebbene non esuli mai del tutto dal paranormale, lo amalgama bene con le problematiche psicologiche, parlando di temi controversi e profondamente radicati nell'animo umano con la giusta profondità, senza deprimere o appesantire. Ripeto che, spesso e volentieri anche nei momenti più drammatici, ci sono scenette comiche che sdrammatizzano, pur non sottostimando i casi.
In conclusione, è un manga degno di nota e d'attenzione, e lo dico da persona appassionata di vampiri ma di gusti difficili. Lo consiglierei a chi ha passione per l'analisi psicologica e trova molte opere manga troppo frivole.
Fare una recensione di Vampir non è facile, poiché è un manga particolare che in qualche modo esce fuori dagli schemi classici.
Il protagonista è Ryo, un ragazzo morto per qualche secondo ma tornato indietro, che da quel momento vivrà un'esistenza sospesa tra la vita e la morte. Nel corso della storia entrerà in contatto con dei vampiri, ovvero esseri che per sopravvivere devono cibarsi del fluido vitale delle persone, fluido alimentato dal male. Quindi le vittime preferite sono persone che covano odio o che si sono macchiate di crimini particolarmente violenti.
Il disegno è molto semplice, volutamente spoglio, tanti potrebbero non apprezzare questa scelta, anche se personalmente la trovo adatta allo stile dell'opera.
I personaggi sono caratterizzati bene, in particolare Sho, ragazza che instaura con il protagonista un rapporto ambiguo, in bilico tra amore e protezione.
L'aspetto che fa emergere Vampir dalla moltitudine di titoli simili è la profondità della trama, che affronta temi controversi come l'omicidio, lo stupro o la solitudine estrema, senza mai eccedere in crudezza. Non mancano comunque battute che contribuiscono ad alleggerire la lettura, con siparietti tra i vari personaggi davvero divertenti, inseriti perfettamente nel contesto.
In conclusione, Vampir è un buon manga, ricco di idee ben sviluppate e personaggi particolari. Fa riflettere e allo stesso tempo sorridere e di questi tempi non è poco.
Il protagonista è Ryo, un ragazzo morto per qualche secondo ma tornato indietro, che da quel momento vivrà un'esistenza sospesa tra la vita e la morte. Nel corso della storia entrerà in contatto con dei vampiri, ovvero esseri che per sopravvivere devono cibarsi del fluido vitale delle persone, fluido alimentato dal male. Quindi le vittime preferite sono persone che covano odio o che si sono macchiate di crimini particolarmente violenti.
Il disegno è molto semplice, volutamente spoglio, tanti potrebbero non apprezzare questa scelta, anche se personalmente la trovo adatta allo stile dell'opera.
I personaggi sono caratterizzati bene, in particolare Sho, ragazza che instaura con il protagonista un rapporto ambiguo, in bilico tra amore e protezione.
L'aspetto che fa emergere Vampir dalla moltitudine di titoli simili è la profondità della trama, che affronta temi controversi come l'omicidio, lo stupro o la solitudine estrema, senza mai eccedere in crudezza. Non mancano comunque battute che contribuiscono ad alleggerire la lettura, con siparietti tra i vari personaggi davvero divertenti, inseriti perfettamente nel contesto.
In conclusione, Vampir è un buon manga, ricco di idee ben sviluppate e personaggi particolari. Fa riflettere e allo stesso tempo sorridere e di questi tempi non è poco.
Chi acquista questo volume attratto dal titolo e convinto quindi di trovarsi tra le mani una delle solite storie di vampiri si sbaglia di grosso! Ovviamente il titolo non è messo a caso, trattandosi comunque di vampiri fuori dall'ordinario, ma ci tengo a precisare che non va preso completamente alla lettera.
La storia è incentrata su un ragazzo che, dato per morto per un minuto, viene posseduto da uno spirito che (sarà nel corso della storia uno dei personaggi principali) poi è costretto a lasciarne il corpo non appena il ragazzo tornerà in vita. Questo gli permette di ottenere "poteri paranormali" che lo fanno entrare in contatto con il mondo degli spiriti: acquisisce la capacità di vederli, parlargli, toccarli, insomma, un vero e proprio tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La sua storia si intreccerà quindi con una "vampira" molto atipica e un ragazzo che sembra avere anche lui forti poteri paranormali.
Un manga davvero interessante, dal disegno chiaro e pulito e dalla trama profonda (lo capirete nei vari episodi) e originale. Nonostante la "serietà" di alcuni episodi non manca mai l'elemento comico che dona quel tocco in più e caratterizza i personaggi. Lo consiglio vivamente a chi, appassionato del genere vampiresco, ma stanco delle solite storie standardizzate, abbia voglia di conoscere un nuovo modo di interpretare questi ultimi.
La storia è incentrata su un ragazzo che, dato per morto per un minuto, viene posseduto da uno spirito che (sarà nel corso della storia uno dei personaggi principali) poi è costretto a lasciarne il corpo non appena il ragazzo tornerà in vita. Questo gli permette di ottenere "poteri paranormali" che lo fanno entrare in contatto con il mondo degli spiriti: acquisisce la capacità di vederli, parlargli, toccarli, insomma, un vero e proprio tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La sua storia si intreccerà quindi con una "vampira" molto atipica e un ragazzo che sembra avere anche lui forti poteri paranormali.
Un manga davvero interessante, dal disegno chiaro e pulito e dalla trama profonda (lo capirete nei vari episodi) e originale. Nonostante la "serietà" di alcuni episodi non manca mai l'elemento comico che dona quel tocco in più e caratterizza i personaggi. Lo consiglio vivamente a chi, appassionato del genere vampiresco, ma stanco delle solite storie standardizzate, abbia voglia di conoscere un nuovo modo di interpretare questi ultimi.
Secondo me è un manga che può tirare fuori davvero ottime idee e una storia da ricordare. Il primo volume è davvero interessante ed esce dai soliti canoni dei Vampiri succhiatori di sangue, ottima l'idea di tenere il ragazzo tra la vita e la morte con la possibilità di interagire con entrambi i mondi e con gli oggetti appartenuti ai defunti, in questo modo si aprono tantissime vie di narrazione. La storia ha messo già alcuni interrogativi che fanno venir voglia di leggere subito il secondo volume, io lo consiglio caldamente a chi ama un po' il paranormale e le storie dell'oltretomba, il manga sicuramente avrà molto da dire nella sua espansione narrativa.
Un manga fenomenale. Anche se non ha nulla a che vedere (o quasi) con i vampiri evocati dal titolo, la storia ti prende e ti fa rimanere incollato, anche grazie a un disegno molto pulito e preciso.
La storia parla di un ragazzo morto (anche se solo per 1 minuto) a causa di una ragazza che, nel tentativo di suicidarsi, si butta giù da un palazzo e lo colpisce in pieno. Grazie a questa esperienza di quasi morte il ragazzo riesce a vedere gli spiriti e a sentire i pensieri di una persona toccando gli oggetti da lei appartenuti... I vari volumi sono quasi sempre autoconclusivi.
Consigliato a tutti specialmente a chi ama le storie di spettri e pseudo vampiri visti in maniera differente dal solito.
La storia parla di un ragazzo morto (anche se solo per 1 minuto) a causa di una ragazza che, nel tentativo di suicidarsi, si butta giù da un palazzo e lo colpisce in pieno. Grazie a questa esperienza di quasi morte il ragazzo riesce a vedere gli spiriti e a sentire i pensieri di una persona toccando gli oggetti da lei appartenuti... I vari volumi sono quasi sempre autoconclusivi.
Consigliato a tutti specialmente a chi ama le storie di spettri e pseudo vampiri visti in maniera differente dal solito.
Anche se il nome “Vampir” può dare luogo a equivoci, questo manga non parla di vampiri… o almeno, non ne parla in modo comune.
In questo manga il protagonista è per metà morto, e per sopravvivere deve cibarsi dell’energia vitale dei fantasmi, e quindi si va a confondere energia vitale con il sangue.
Con questa premessa l’autore spiega il motivo del titolo all’opera, che fondamentalmente non sembra parlare di vampiri.
Per il resto, storia e disegni sono nella media. Certo, non si può valutare la storia leggendo solo il primo volume, però la trama sembra voglia evolversi verso qualcosa di più.
Consigliato a chi ama le storie con protagonisti “dall’oltre tomba”, ma si è stancato dei vampiri che pullulano nell’attuale mondo dei manga.
In questo manga il protagonista è per metà morto, e per sopravvivere deve cibarsi dell’energia vitale dei fantasmi, e quindi si va a confondere energia vitale con il sangue.
Con questa premessa l’autore spiega il motivo del titolo all’opera, che fondamentalmente non sembra parlare di vampiri.
Per il resto, storia e disegni sono nella media. Certo, non si può valutare la storia leggendo solo il primo volume, però la trama sembra voglia evolversi verso qualcosa di più.
Consigliato a chi ama le storie con protagonisti “dall’oltre tomba”, ma si è stancato dei vampiri che pullulano nell’attuale mondo dei manga.