Hakodate youjin buraichou himegami
Hakodate Youjin Buraichou - Himegami, ovvero "La storia dei fuorilegge di Hakodate - Himegami", che per comodità chiamerò solo Himegami, è un manga in 5 volumi, scritto e disegnato da Nozomu Tamaki.
Parto subito con il dire che i motivi che mi hanno spinto alla lettura del manga sono l'autore, la presenza di ragazze dal grande seno e scene di tipo yuri. Sì lo so, magari potrebbero non essere motivi validi, ma davvero l'ho letto solo per questo, senza aspettarmi davvero nulla dal manga in sé.
Del resto, gli unici manga di Tamaki che ho letto sono gli hentai, che se non sono male, nemmeno sono memorabili per il loro genere di appartenenza. Quindi, questo Himegami è il primo manga non hentai che leggo di Tamaki, e anche qua devo dire di nuovo la stessa cosa, ovvero non è male, ma non è davvero nulla di speciale.
La trama parte già con dei presupposti che definire originali è un eufemismo, perché è quanto di più scontato ci possa essere, per dire: epoca Meiji, Shinsengumi, Bakufu, demoni…
La protagonista Hyou è una guerriera misteriosa e mascherata dalla doppia identità, Miburo, la cui missione è quella di eliminare gli youjin, demoni al servizio delle persone straniere arrivate in Giappone, che tramite questi mostri vogliono impadronirsi del paese. Hyou troverà sulla sua strada Himeka e le Himegami, un gruppo di guerriere, altrettanto misteriose e mascherate, con il suo stesso obiettivo.
Nel corso dei cinque volumi, la qualità del manga si attesta su un livello medio - basso, dove seguiamo le scene di vita quotidiana di Hyou e Himeka, e l'evoluzione del loro rapporto, e i combattimenti poco avvincenti che si risolvono sempre allo stesso modo tra Miburo e Himegami contro i demoni. La storia non raggiunge mai picchi di drammaticità, tensione o quant'altro, grazie anche al fatto di essere priva di colpi di scena, come l'identità delle Himegami o quella dei cattivi e i loro obiettivi, svelati al lettore fin da subito.
Il rapporto yuri tra le protagoniste poi è poca roba, molto prevedibile, ma non si arriva mai a nulla, ci sono solo abbracci, visi che arrossiscono, qualche bagno insieme.
Il fanservice è molto inutile nel modo in cui è rappresentato. Il manga ne è pieno, praticamente tutte le ragazze sono sempre mezze nude, sia durante il loro fare quotidiano, ma soprattutto durante i combattimenti. Le ragazze sono tutte molto belle, ben disegnate e formose, ma non si vede praticamente nulla: per dire, ogni seno disegnato, lo è solo nei contorni, i capezzoli non sono mai disegnati, e boh, mi lascia un senso di incompletezza, non mi fa nessun effetto.
A tutto questo aggiungiamo il fatto che il manga ha un finale aperto che non conclude praticamente nulla, e direi che ci siamo.
Praticamente questo manga non è né carne né pesce. Oltre ai disegni molto belli non riesco a trovare motivi per cui valga la pena leggerlo.
Parto subito con il dire che i motivi che mi hanno spinto alla lettura del manga sono l'autore, la presenza di ragazze dal grande seno e scene di tipo yuri. Sì lo so, magari potrebbero non essere motivi validi, ma davvero l'ho letto solo per questo, senza aspettarmi davvero nulla dal manga in sé.
Del resto, gli unici manga di Tamaki che ho letto sono gli hentai, che se non sono male, nemmeno sono memorabili per il loro genere di appartenenza. Quindi, questo Himegami è il primo manga non hentai che leggo di Tamaki, e anche qua devo dire di nuovo la stessa cosa, ovvero non è male, ma non è davvero nulla di speciale.
La trama parte già con dei presupposti che definire originali è un eufemismo, perché è quanto di più scontato ci possa essere, per dire: epoca Meiji, Shinsengumi, Bakufu, demoni…
La protagonista Hyou è una guerriera misteriosa e mascherata dalla doppia identità, Miburo, la cui missione è quella di eliminare gli youjin, demoni al servizio delle persone straniere arrivate in Giappone, che tramite questi mostri vogliono impadronirsi del paese. Hyou troverà sulla sua strada Himeka e le Himegami, un gruppo di guerriere, altrettanto misteriose e mascherate, con il suo stesso obiettivo.
Nel corso dei cinque volumi, la qualità del manga si attesta su un livello medio - basso, dove seguiamo le scene di vita quotidiana di Hyou e Himeka, e l'evoluzione del loro rapporto, e i combattimenti poco avvincenti che si risolvono sempre allo stesso modo tra Miburo e Himegami contro i demoni. La storia non raggiunge mai picchi di drammaticità, tensione o quant'altro, grazie anche al fatto di essere priva di colpi di scena, come l'identità delle Himegami o quella dei cattivi e i loro obiettivi, svelati al lettore fin da subito.
Il rapporto yuri tra le protagoniste poi è poca roba, molto prevedibile, ma non si arriva mai a nulla, ci sono solo abbracci, visi che arrossiscono, qualche bagno insieme.
Il fanservice è molto inutile nel modo in cui è rappresentato. Il manga ne è pieno, praticamente tutte le ragazze sono sempre mezze nude, sia durante il loro fare quotidiano, ma soprattutto durante i combattimenti. Le ragazze sono tutte molto belle, ben disegnate e formose, ma non si vede praticamente nulla: per dire, ogni seno disegnato, lo è solo nei contorni, i capezzoli non sono mai disegnati, e boh, mi lascia un senso di incompletezza, non mi fa nessun effetto.
A tutto questo aggiungiamo il fatto che il manga ha un finale aperto che non conclude praticamente nulla, e direi che ci siamo.
Praticamente questo manga non è né carne né pesce. Oltre ai disegni molto belli non riesco a trovare motivi per cui valga la pena leggerlo.
Nozomu Tamaki ha un tratto perfetto per disegnare hentai, genere che tra l'altro gli è familiare. Purtroppo però non è altrettanto bravo con le storie d'azione. Già l'avevo bocciato con "Dance in the Vampire Bund"; con "Himegami" il risultato non è molto migliore. Dalla copertina mi aspettavo un manga d'azione con delle guerriere pettorute: non c'è da avere grandi pretese per questa tipologia di manga, ma pensavo di trovare almeno un po' di umorismo, un minimo di sentimento, una cosa alla "Ninja Girls" per intenderci, che un 7 abbondante se lo merita. In "Himegami" invece ci sono solo tette al limite permesso dalle leggi fisiche e una quantità di noiosissimi combattimenti. La storia sa di già visto mentre la credibilità dell'ambientazione nell'epoca Meiji è nulla. I disegni sono ottimi quando si tratta di disegnare pinup, ma presentano qualche pecca nelle scene di combattimento. Le scene ecchi/umoristiche, basate sostanzialmente sulla protagonista tettona che "importuna" la protagonista con poco seno, non fanno ridere né altro. Non esistono protagonisti maschili, solo donne maggiorate giovani e bellissime. Insomma, braccia rubate all'hentai, un vero spreco. Droppato al secondo volume.
