Bamboo Blade
"Bamboo Blade" è uno spokon molto semplice e leggero, ideale per chi si vuole avvicinare per la prima volta alla lettura di un manga.
I disegni sono ben fatti, soprattutto i combattimenti di kendo in cui viene ben raffigurata la dinamicità e l'intensità degli incontri. Questo manga racconta l'arte della spada giapponese non solo dal punto di vista del torneo scolastico, ma anche di come -in qualche modo- questa disciplina riesca ad influenzare in positivo coloro che la praticano, dando un assaggio al lettore di un Giappone più tradizionale.
Il mio voto è 7,5 perché lo ritengo un buon prodotto, ben scritto e disegnato, ma la trama non ti da quell'impellente stimolo che ti spinge a continuare e a scoprire il finale. La storia si riprende quando compare un personaggio molto forte a livello di tecnica che possa mettere in difficoltà la protagonista, circa al volume 11. Tuttavia, ho apprezzato l'intento di mostrare come una disciplina prettamente maschile possa essere praticata anche da delle ragazze, senza che esse perdano la loro femminilità (cosa che sembra preoccupare alcune delle protagoniste).
I disegni sono ben fatti, soprattutto i combattimenti di kendo in cui viene ben raffigurata la dinamicità e l'intensità degli incontri. Questo manga racconta l'arte della spada giapponese non solo dal punto di vista del torneo scolastico, ma anche di come -in qualche modo- questa disciplina riesca ad influenzare in positivo coloro che la praticano, dando un assaggio al lettore di un Giappone più tradizionale.
Il mio voto è 7,5 perché lo ritengo un buon prodotto, ben scritto e disegnato, ma la trama non ti da quell'impellente stimolo che ti spinge a continuare e a scoprire il finale. La storia si riprende quando compare un personaggio molto forte a livello di tecnica che possa mettere in difficoltà la protagonista, circa al volume 11. Tuttavia, ho apprezzato l'intento di mostrare come una disciplina prettamente maschile possa essere praticata anche da delle ragazze, senza che esse perdano la loro femminilità (cosa che sembra preoccupare alcune delle protagoniste).
Il manga l'ho trovato molto carino, e l'ho trovato per caso, quando volevo acquistare i miei primi manga.
Ho cominciato tardi (dal numero 6), colpito molto dalla copertina con Kawazoe.
Ora ho recuperato tutti i numeri e, leggendolo dal 1, mi sono divertita tanto (soprattutto nel 2 ho riso), ma andando avanti rido sempre di meno.... Sembra che gli autori abbiano perso la voglia di disegnare e di raccontare la storia.
Veramente, sono rimasta un pochino delusa dagli ultimi numeri, dato che il manga si sta dilungando fin troppo.
Quattordici numeri per questo manga sinceramente mi sembrano un po' troppi, ma è comunque un buon manga.
Mi piace molto lo stile di Igarashi (Aguri Igarashi). Lo preferisco a Totsuka, e sono contenta che abbia scelto Igaraguri (è sempre Aguri Igarashi, uno dei suoi vari soprannomi...).
Mi sono divertita soprattutto nella parte del ''teatrino''. Lo consiglio a chi vorrebbe fare kendo, come me, ma purtroppo non ha una "Lira" per comprare l'armatura...
Ho cominciato tardi (dal numero 6), colpito molto dalla copertina con Kawazoe.
Ora ho recuperato tutti i numeri e, leggendolo dal 1, mi sono divertita tanto (soprattutto nel 2 ho riso), ma andando avanti rido sempre di meno.... Sembra che gli autori abbiano perso la voglia di disegnare e di raccontare la storia.
Veramente, sono rimasta un pochino delusa dagli ultimi numeri, dato che il manga si sta dilungando fin troppo.
Quattordici numeri per questo manga sinceramente mi sembrano un po' troppi, ma è comunque un buon manga.
Mi piace molto lo stile di Igarashi (Aguri Igarashi). Lo preferisco a Totsuka, e sono contenta che abbia scelto Igaraguri (è sempre Aguri Igarashi, uno dei suoi vari soprannomi...).
Mi sono divertita soprattutto nella parte del ''teatrino''. Lo consiglio a chi vorrebbe fare kendo, come me, ma purtroppo non ha una "Lira" per comprare l'armatura...
