Paradise Kiss
Premetto che “Paradise Kiss” è uno spin off di “Cortili del Cuore”. Quando io ho iniziato a leggerlo non lo sapevo (raramente mi documento approfonditamente sui manga di cui sto per intraprenderne la lettura per evitare troppi spoiler), ma le due serie si incrociano rarissimamente in PK, e solo tramite personaggi minori di cui è facile intuire il pregresso. Quindi la mancata conoscenza, come nel mio caso, di Cortili non ha compromesso il piacere di leggerne il seguito/spin off.
Il manga di Ai Yazawa, ormai piuttosto datato, avendo una ventina di anni, è ambientato nel mondo della moda (infatti in Patria venne serializzato su una rivista nipponica di settore) ma soprattutto, direi, in quello studentesco giapponese. In particolare, nell’ambito degli istituti privati d’arte, con una messe di personaggi strani, stralunati, ambigui, anticonformisti, comunque affascinanti; a cui fa da contrappunto un’altra serie di personaggi più “regolari”, studenti modello delle “normali” scuole superiori. La protagonista, la circa-diciottenne Yukari, fa parte del “secondo mondo”, un ambiente studentesco impeccabile, regolare, avulso da fronzoli e capricci e con il principale obiettivo, per gli studenti, di perseguire i voti più alti e di accedere alle università più prestigiose. Yukari entra in contatto, per fortuiti motivi e anche a causa della sua prestanza fisica che potrebbe avvantaggiarla come eventuale modella, con alcuni ragazzi del “primo mondo”, studenti e studentesse di un istituto d’arte con la reciproca passione per la moda e la sartoria, e con il sogno nel cassetto di sfondare in questo settore.
Inizialmente un po’ restìa a dar loro confidenza, col passare del tempo e grazie anche alla cotta per uno di loro, Joji, la protagonista sarà travolta dalla creatività e dalla vita fuori dalle linee di quelli che diventeranno presto i suoi nuovi amici, riuscendo non solo ad adattarsi e ben ambientarsi nel nuovo contesto, ma anche a far sì che questo mondo dia alla stessa Yukari ottime opportunità professionali come modella, oltre che sentimentali, cambiandole totalmente l’esistenza, fino a quel momento banale, per non dire problematica.
Ambientazione a parte, si tratta in realtà di una tipica storia di amore adolescenziale, con le gioie e soprattutto i dolori dei primi amori più o meno (o non come si vorrebbe) corrisposti, narrata dalla prospettiva della protagonista, che fin dalle primissime tavole lascia intendere che sta vivendo tutto come il ricordo di esperienze vissute in passato; storia d’amore in cui si intrecciano, oltre a quella principale di Yukari con Joji, anche quelle di altre coppie di personaggi minori. Fanno da contorno anche le condizioni familiari di alcuni dei personaggi, riuscendo quindi a fornire, pur se in piccolo, uno spaccato e una visione della società del Sol Levante.
La capacità dell’autrice di narrare il genere sentimentale e di renderlo graficamente è notevole, e anche qui, come in gran parte degli altri suoi lavori (“Na Na” su tutti), il suo “marchio di fabbrica” si distingue e si apprezza. Durante la lettura del manga, il pathos e il coinvolgimento rimangono alti, e la lacrima da emozione è sempre dietro l’angolo. Ma il lavoro denota pure una grande profondità e maturità nel narrare stati d’animo e situazioni non solo adolescenziali. Raramente si arriva alla noia, anche per la non eccessiva lunghezza dell’opera, e pure chi, come me, non è appassionato di moda/design, difficilmente avrà la tentazione di mollare tutto e passare ad altra lettura, così come è difficile trovare grossi difetti nella trama, sufficientemente avvincente e coerente. Ma la lacrima da melodramma non è tutto: c’è un discreto spazio pure per ironia e comicità.
Il disegno è quello tipico di Yazawa: bello ed espressivo, quasi poetico anche se non sempre preciso, a volte volutamente grezzo e “infantile”, giusto per stemperare l’emotività e l’alta tensione di certi momenti narrativi, e con particolare cura nel raffigurare i vestiti (è risaputo che l’autrice stessa è appassionata di moda): qui la Maestra da veramente sfogo alla sua fantasia, sbizzarrendosi e inventando e disegnando abiti forse un po’ ridondanti e pacchiani, ma bellissimi.
L’edizione in mio possesso è quella a volume unico per il ventesimo anniversario: se la si legge da sdraiati, dopo un po’ devi smettere per riposare le braccia, ma sullo scaffale fa la sua gran bella figura.
Il manga di Ai Yazawa, ormai piuttosto datato, avendo una ventina di anni, è ambientato nel mondo della moda (infatti in Patria venne serializzato su una rivista nipponica di settore) ma soprattutto, direi, in quello studentesco giapponese. In particolare, nell’ambito degli istituti privati d’arte, con una messe di personaggi strani, stralunati, ambigui, anticonformisti, comunque affascinanti; a cui fa da contrappunto un’altra serie di personaggi più “regolari”, studenti modello delle “normali” scuole superiori. La protagonista, la circa-diciottenne Yukari, fa parte del “secondo mondo”, un ambiente studentesco impeccabile, regolare, avulso da fronzoli e capricci e con il principale obiettivo, per gli studenti, di perseguire i voti più alti e di accedere alle università più prestigiose. Yukari entra in contatto, per fortuiti motivi e anche a causa della sua prestanza fisica che potrebbe avvantaggiarla come eventuale modella, con alcuni ragazzi del “primo mondo”, studenti e studentesse di un istituto d’arte con la reciproca passione per la moda e la sartoria, e con il sogno nel cassetto di sfondare in questo settore.
Inizialmente un po’ restìa a dar loro confidenza, col passare del tempo e grazie anche alla cotta per uno di loro, Joji, la protagonista sarà travolta dalla creatività e dalla vita fuori dalle linee di quelli che diventeranno presto i suoi nuovi amici, riuscendo non solo ad adattarsi e ben ambientarsi nel nuovo contesto, ma anche a far sì che questo mondo dia alla stessa Yukari ottime opportunità professionali come modella, oltre che sentimentali, cambiandole totalmente l’esistenza, fino a quel momento banale, per non dire problematica.
Ambientazione a parte, si tratta in realtà di una tipica storia di amore adolescenziale, con le gioie e soprattutto i dolori dei primi amori più o meno (o non come si vorrebbe) corrisposti, narrata dalla prospettiva della protagonista, che fin dalle primissime tavole lascia intendere che sta vivendo tutto come il ricordo di esperienze vissute in passato; storia d’amore in cui si intrecciano, oltre a quella principale di Yukari con Joji, anche quelle di altre coppie di personaggi minori. Fanno da contorno anche le condizioni familiari di alcuni dei personaggi, riuscendo quindi a fornire, pur se in piccolo, uno spaccato e una visione della società del Sol Levante.
La capacità dell’autrice di narrare il genere sentimentale e di renderlo graficamente è notevole, e anche qui, come in gran parte degli altri suoi lavori (“Na Na” su tutti), il suo “marchio di fabbrica” si distingue e si apprezza. Durante la lettura del manga, il pathos e il coinvolgimento rimangono alti, e la lacrima da emozione è sempre dietro l’angolo. Ma il lavoro denota pure una grande profondità e maturità nel narrare stati d’animo e situazioni non solo adolescenziali. Raramente si arriva alla noia, anche per la non eccessiva lunghezza dell’opera, e pure chi, come me, non è appassionato di moda/design, difficilmente avrà la tentazione di mollare tutto e passare ad altra lettura, così come è difficile trovare grossi difetti nella trama, sufficientemente avvincente e coerente. Ma la lacrima da melodramma non è tutto: c’è un discreto spazio pure per ironia e comicità.
Il disegno è quello tipico di Yazawa: bello ed espressivo, quasi poetico anche se non sempre preciso, a volte volutamente grezzo e “infantile”, giusto per stemperare l’emotività e l’alta tensione di certi momenti narrativi, e con particolare cura nel raffigurare i vestiti (è risaputo che l’autrice stessa è appassionata di moda): qui la Maestra da veramente sfogo alla sua fantasia, sbizzarrendosi e inventando e disegnando abiti forse un po’ ridondanti e pacchiani, ma bellissimi.
L’edizione in mio possesso è quella a volume unico per il ventesimo anniversario: se la si legge da sdraiati, dopo un po’ devi smettere per riposare le braccia, ma sullo scaffale fa la sua gran bella figura.
"Paradise Kiss" è un manga josei scritto da Ai Yazawa, autrice della popolare serie Nana.
Si può considerare come un sequel di un suo lavoro precedente ("Cortili del cuore") ma anche se non avete letto quest’opera potete apprezzare lo stesso la storia di "Paradise Kiss".
La protagonista è Yukari, una studentessa delle superiori che, a causa delle pressioni di una madre troppo presente, ha sempre pensato solo allo studio senza distrazioni. Un giorno, però, viene letteralmente rapita da un gruppo di giovani stilisti che credono possa essere la modella perfetta per la loro prossima sfilata. Anche se all'inizio è riluttante a partecipare, Yukari si interessa sempre di più al loro mondo e resta affascinata dal loro leader, Joji. Yukari un po’ alla volta uscirà fuori dal suo guscio, grazie proprio a Joji e scoprirà come il mondo della moda sia la sua vera vocazione.
La storia è un mix fra una commedia romantica e temi più maturi legati alla crescita e affermazione di sé stessi.
Il tratto della Yazawa raggiunge ottimi livelli e la mangaka può mostrare tutta la sua abilità nel disegno e soprattutto nella cura degli abiti e accessori dei vari personaggi.
La caratterizzazione di Yukari e di Joji è molto ben fatta e viene dato il giusto spazio anche agli altri ragazzi del gruppo considerando la breve durata dell’opera.
E’ un manga sicuramente consigliato a chi apprezza storie mature e più vicine alla realtà.
Si può considerare come un sequel di un suo lavoro precedente ("Cortili del cuore") ma anche se non avete letto quest’opera potete apprezzare lo stesso la storia di "Paradise Kiss".
La protagonista è Yukari, una studentessa delle superiori che, a causa delle pressioni di una madre troppo presente, ha sempre pensato solo allo studio senza distrazioni. Un giorno, però, viene letteralmente rapita da un gruppo di giovani stilisti che credono possa essere la modella perfetta per la loro prossima sfilata. Anche se all'inizio è riluttante a partecipare, Yukari si interessa sempre di più al loro mondo e resta affascinata dal loro leader, Joji. Yukari un po’ alla volta uscirà fuori dal suo guscio, grazie proprio a Joji e scoprirà come il mondo della moda sia la sua vera vocazione.
La storia è un mix fra una commedia romantica e temi più maturi legati alla crescita e affermazione di sé stessi.
Il tratto della Yazawa raggiunge ottimi livelli e la mangaka può mostrare tutta la sua abilità nel disegno e soprattutto nella cura degli abiti e accessori dei vari personaggi.
La caratterizzazione di Yukari e di Joji è molto ben fatta e viene dato il giusto spazio anche agli altri ragazzi del gruppo considerando la breve durata dell’opera.
E’ un manga sicuramente consigliato a chi apprezza storie mature e più vicine alla realtà.
"Paradise Kiss" è una delle opere più mature di Ai Yazawa e può essere compresa anche senza avere letto la serie che la precede e di cui viene considerata il seguito [Cortili del Cuore].
E' la storia di una liceale come molte e solo un po' più alta, Yukari, che fa a pugni con un mondo che la desidera conforme ad uno standard di regole di vita e di comportamento. Una quotidianità che chiede alla protagonista di indossare una uniforme associata ad una scuola di prestigio, in cui occorre studiare sodo per accedere a delle scuole altrettanto di prestigio e che apriranno le porte ad impieghi altrettanto di spicco.
Avverrà qualcosa che aprirà a Yukari il sipario su un palco diverso da quello al quale lei è abituata: un contesto inedito, colorato, dettato dai ritmi della creatività e dell'innovazione. Le uniformi ben stirate lasciano il posto alle ampollosità, la piastra alle pieghe morbide, il grigio al colore vivo. La possibilità di accedere in questo universo le viene data dal giovane potenziale stilista Jōji - che attratto dalle linee e dal portamento della nostra Yukari la rende sua musa ispiratrice e la avvolge totalmente fino a fagocitarla e a farle mettere in discussione il suo modo lineare di guardare alla vita.
Paradise Kiss è un inno alla passione e al sacrificio per raggiungere i propri obiettivi professionali. Con gli occhi di Yukari impariamo a demolire lo stereotipo della "one way" per avere successo nella vita e per stare al mondo - non per galleggiare ma per viverlo con orgoglio e il coraggio delle scelte personali. E' un calcio alla corrente che ti trascina e alla standardizzazione. E' una storia di evoluzione e di rinascita, che regala delle belle emozioni se si è sensibili alle tematiche del talento, della moda e dell'anticonformismo. Mentre Cortili del Cuore regala il lato più zuccheroso della professione moda, Paradise Kiss ti lascia vedere cosa c'è fuori da quel liceo di talenti e lo fa mostrando che c'è un mondo che più di altri non aspetta nessuno.
Non riesco a dare un voto pieno perché avrei concesso maggiore spessore anche ad altri personaggi: i compagni di Jōji, ad esempio, avrebbero meritato a mio avviso uno spazio di approfondimento. In alcune fasi della storia, mi sono sembrati più funzione di collante che parte di una storia. Il triangolo amoroso c'è ma non lo acquisterei per quello: è una storia che ha tanto più da raccontare di quanto si possa cogliere ad una prima lettura.
La consiglio agli amanti della creatività, dell'innovazione e del talento. Non può mancare nella vostra libreria.
E' la storia di una liceale come molte e solo un po' più alta, Yukari, che fa a pugni con un mondo che la desidera conforme ad uno standard di regole di vita e di comportamento. Una quotidianità che chiede alla protagonista di indossare una uniforme associata ad una scuola di prestigio, in cui occorre studiare sodo per accedere a delle scuole altrettanto di prestigio e che apriranno le porte ad impieghi altrettanto di spicco.
Avverrà qualcosa che aprirà a Yukari il sipario su un palco diverso da quello al quale lei è abituata: un contesto inedito, colorato, dettato dai ritmi della creatività e dell'innovazione. Le uniformi ben stirate lasciano il posto alle ampollosità, la piastra alle pieghe morbide, il grigio al colore vivo. La possibilità di accedere in questo universo le viene data dal giovane potenziale stilista Jōji - che attratto dalle linee e dal portamento della nostra Yukari la rende sua musa ispiratrice e la avvolge totalmente fino a fagocitarla e a farle mettere in discussione il suo modo lineare di guardare alla vita.
Paradise Kiss è un inno alla passione e al sacrificio per raggiungere i propri obiettivi professionali. Con gli occhi di Yukari impariamo a demolire lo stereotipo della "one way" per avere successo nella vita e per stare al mondo - non per galleggiare ma per viverlo con orgoglio e il coraggio delle scelte personali. E' un calcio alla corrente che ti trascina e alla standardizzazione. E' una storia di evoluzione e di rinascita, che regala delle belle emozioni se si è sensibili alle tematiche del talento, della moda e dell'anticonformismo. Mentre Cortili del Cuore regala il lato più zuccheroso della professione moda, Paradise Kiss ti lascia vedere cosa c'è fuori da quel liceo di talenti e lo fa mostrando che c'è un mondo che più di altri non aspetta nessuno.
Non riesco a dare un voto pieno perché avrei concesso maggiore spessore anche ad altri personaggi: i compagni di Jōji, ad esempio, avrebbero meritato a mio avviso uno spazio di approfondimento. In alcune fasi della storia, mi sono sembrati più funzione di collante che parte di una storia. Il triangolo amoroso c'è ma non lo acquisterei per quello: è una storia che ha tanto più da raccontare di quanto si possa cogliere ad una prima lettura.
La consiglio agli amanti della creatività, dell'innovazione e del talento. Non può mancare nella vostra libreria.
"Paradise kiss" è un'opera che porta la celebre firma di Ai Yazawa, nota al grande pubblico per lavori quali "Cortili del cuore", "Nana" e "Ultimi raggi di luna". Dalla versione cartacea, inoltre, sono stati tratti una serie TV ed un live action.
La storia è incentrata sulla bellissima Yukari Hayasaka, liceale al terzo anno
in un prestigioso istituto. La sua vita è unicamente dedita allo studio, alla ricerca del miglior risultato raggiungibile. Ma proprio nel momento più delicato della sua carriera scolastica, mentre prepara gli esami, decidendo a quale università tentare l'ingresso, la sua coscienza viene spazzata da un vento impetuoso.
Da un mondo completamente agli antipodi rispetto a quello da lei conosciuto appaiono quattro ragazzi, appartenenti ad un istituto di moda, che le chiedono di fare da modella per una sfilata organizzata dalla propria scuola. La loro unica ragione di vita non è il rendimento scolastico, ma la realizzazione delle proprie passioni.
Ritengo che questo manga sia rivolto maggiormente ad un pubblico adolescenziale femminile. Inscriverlo nella categoria josei mi sembra piuttosto azzardato. Sia gli argomenti, che il modo in cui ci vengono presentati, lasciano più di qualche perplessità in un adulto.
I dialoghi, ad esempio, sono sempre costellati di pensieri "collaterali", che i vari personaggi fanno tra sé e sé e che appesantiscono solamente la lettura. Si ha costantemente la sensazione di avere a che fare con ragazzine esagitate in preda agli ormoni adolescenziali.
Non sono ovviamente difetti, ma va precisato onde evitare spiacevoli delusioni.
La trama riesce a bilanciare efficacemente i vari elementi che la compongono e la Yazawa si dimostra assai saggia nel contenere la lunghezza dell'opera. In tal modo la sceneggiatura, non proprio brillante, riesce a portare a casa il risultato. L'autrice riesce a mantenere sempre un discreto ritmo narrativo, rendendo la lettura scorrevole e leggera.
Ho trovato ottimo anche il finale, maturo e disincantato, forse l'unico elemento davvero josei dell'opera.
I personaggi sono inoltre ben caratterizzati e, per alcuni, viene creato un evidente percorso di maturazione.
Il tratto, immediatamente riconoscibile, è incantevole nel dipingere le esili forme dei corpi, in particolar modo di quelli femminili. Purtroppo è fin troppo evidente l'assenza di fondali.
La storia è incentrata sulla bellissima Yukari Hayasaka, liceale al terzo anno
in un prestigioso istituto. La sua vita è unicamente dedita allo studio, alla ricerca del miglior risultato raggiungibile. Ma proprio nel momento più delicato della sua carriera scolastica, mentre prepara gli esami, decidendo a quale università tentare l'ingresso, la sua coscienza viene spazzata da un vento impetuoso.
Da un mondo completamente agli antipodi rispetto a quello da lei conosciuto appaiono quattro ragazzi, appartenenti ad un istituto di moda, che le chiedono di fare da modella per una sfilata organizzata dalla propria scuola. La loro unica ragione di vita non è il rendimento scolastico, ma la realizzazione delle proprie passioni.
Ritengo che questo manga sia rivolto maggiormente ad un pubblico adolescenziale femminile. Inscriverlo nella categoria josei mi sembra piuttosto azzardato. Sia gli argomenti, che il modo in cui ci vengono presentati, lasciano più di qualche perplessità in un adulto.
I dialoghi, ad esempio, sono sempre costellati di pensieri "collaterali", che i vari personaggi fanno tra sé e sé e che appesantiscono solamente la lettura. Si ha costantemente la sensazione di avere a che fare con ragazzine esagitate in preda agli ormoni adolescenziali.
Non sono ovviamente difetti, ma va precisato onde evitare spiacevoli delusioni.
La trama riesce a bilanciare efficacemente i vari elementi che la compongono e la Yazawa si dimostra assai saggia nel contenere la lunghezza dell'opera. In tal modo la sceneggiatura, non proprio brillante, riesce a portare a casa il risultato. L'autrice riesce a mantenere sempre un discreto ritmo narrativo, rendendo la lettura scorrevole e leggera.
Ho trovato ottimo anche il finale, maturo e disincantato, forse l'unico elemento davvero josei dell'opera.
I personaggi sono inoltre ben caratterizzati e, per alcuni, viene creato un evidente percorso di maturazione.
Il tratto, immediatamente riconoscibile, è incantevole nel dipingere le esili forme dei corpi, in particolar modo di quelli femminili. Purtroppo è fin troppo evidente l'assenza di fondali.
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
"Paradise Kiss" è una sequel del precedente lavoro dell'autrice, "Gokinjo Monogatari", e anche se la lettura di quest'ultimo non è prettamente necessaria per la comprensione del titolo in questione è comunque consigliata.
La trama si evolve attorno alla studentessa Yukari e un gruppo di stilisti in erba che la vorrebbero come modella per una sfilata-concorso organizzata dalla scuola d'arte che frequentano. In breve tempo Yukari si ritrova all'interno di un mondo totalmente diverso da quello conosciuto sinora, con personaggi a dir poco stravaganti, e malgrado abbia una cotta per un suo amico di scuola, serio e studioso, non può fare a meno di sentirsi fortemente attratta dal leader del nuovo gruppo di persone che frequenta, il carismatico George Koizumi, e inavitabilmente innamorarsene. È ricambiata almeno in parte, visto che la passione principale di George sembrano essere le sue creazioni, e questo spesso suscita in Yukari un senso di insicurezza e paranoia, mettendo in dubbio ogni gesto o parola da parte del suo nuovo amante. Non aiuta certo il fatto che lui ci prenda gusto a stuzzicarla, dando quasi l'idea di accentuare la sua ambiguità di proposito. Questo rende lo svolgere della storia sempre imprevedibile ed emozionante, senza mai cadere nello scontato.
Il resto del cast non si limita a fare da contorno, ma ogni personaggio è ben caratterizzato, con le proprie storie e peculiarità tutte da scoprire e amare.
Per quanto riguarda il lato visivo la qualità è impeccabile, e non soltanto per quanto riguarda abiti e accessori, curatissimi in ogni dettaglio, ma anche il character design è decisamente migliorato rispetto a quello di "Gokinjo" andando verso quello che sarà lo stile di "Nana", nonchè le espressioni dei volti nelle varie situazioni.
La conclusione è stata senza dubbio dolce-amara, ma alla fine non si poteva pretendere certo un classico happy ending vista l'atmosfera cinica e realista che aleggia sin dal principio, e poi anche perché (almeno per quanto mi riguarda) fondamentalmente Yukari non se lo sarebbe meritato. Sinceramente ero molto più in pensiero per il futuro di Isabella, visto che le cose non sembravano essere molto promettenti per lui/lei negli ultimi capitoli, ma alla fine ho avuto una gran bella sorpresa.
Quello che però non ho molto apprezzato è stato il modo troppo paranoico e realista con cui Yukari ha vissuto la sua storia con George, soprattutto visto che si trattava di un'adolescente alla sua prima esperienza sentimentale. Avrebbe dovuto godersi di più quella relazione unica finchè è durata senza farsi troppe domande, ingelosirsi di qualunque amico o amica si avvicinasse troppo a lui, e avere la costante angoscia che tutto sarebbe potuto finire da un momento all'altro. Di solito storie d'amore così travolgenti non si evolvono in relazioni fisse o addirittura matrimoni, ma questo è un motivo in più per vivere ogni attimo di un'esperienza così speciale fino in fondo.
Detto questo si tratta senza dubbio di un manga molto interessante e appassionante, una vera perla nell'universo josei. Si consiglia la lettura accompagnata dall'ascolto del primo album dei Franz Ferdinand (non a caso l'ending della versine anime è proprio una canzoni della band), "Hot Fuss" dei Killers e alcuni brani dei Blondie, specialmente "Call Me" e "Denis".
"Paradise Kiss" è una sequel del precedente lavoro dell'autrice, "Gokinjo Monogatari", e anche se la lettura di quest'ultimo non è prettamente necessaria per la comprensione del titolo in questione è comunque consigliata.
La trama si evolve attorno alla studentessa Yukari e un gruppo di stilisti in erba che la vorrebbero come modella per una sfilata-concorso organizzata dalla scuola d'arte che frequentano. In breve tempo Yukari si ritrova all'interno di un mondo totalmente diverso da quello conosciuto sinora, con personaggi a dir poco stravaganti, e malgrado abbia una cotta per un suo amico di scuola, serio e studioso, non può fare a meno di sentirsi fortemente attratta dal leader del nuovo gruppo di persone che frequenta, il carismatico George Koizumi, e inavitabilmente innamorarsene. È ricambiata almeno in parte, visto che la passione principale di George sembrano essere le sue creazioni, e questo spesso suscita in Yukari un senso di insicurezza e paranoia, mettendo in dubbio ogni gesto o parola da parte del suo nuovo amante. Non aiuta certo il fatto che lui ci prenda gusto a stuzzicarla, dando quasi l'idea di accentuare la sua ambiguità di proposito. Questo rende lo svolgere della storia sempre imprevedibile ed emozionante, senza mai cadere nello scontato.
Il resto del cast non si limita a fare da contorno, ma ogni personaggio è ben caratterizzato, con le proprie storie e peculiarità tutte da scoprire e amare.
Per quanto riguarda il lato visivo la qualità è impeccabile, e non soltanto per quanto riguarda abiti e accessori, curatissimi in ogni dettaglio, ma anche il character design è decisamente migliorato rispetto a quello di "Gokinjo" andando verso quello che sarà lo stile di "Nana", nonchè le espressioni dei volti nelle varie situazioni.
La conclusione è stata senza dubbio dolce-amara, ma alla fine non si poteva pretendere certo un classico happy ending vista l'atmosfera cinica e realista che aleggia sin dal principio, e poi anche perché (almeno per quanto mi riguarda) fondamentalmente Yukari non se lo sarebbe meritato. Sinceramente ero molto più in pensiero per il futuro di Isabella, visto che le cose non sembravano essere molto promettenti per lui/lei negli ultimi capitoli, ma alla fine ho avuto una gran bella sorpresa.
Quello che però non ho molto apprezzato è stato il modo troppo paranoico e realista con cui Yukari ha vissuto la sua storia con George, soprattutto visto che si trattava di un'adolescente alla sua prima esperienza sentimentale. Avrebbe dovuto godersi di più quella relazione unica finchè è durata senza farsi troppe domande, ingelosirsi di qualunque amico o amica si avvicinasse troppo a lui, e avere la costante angoscia che tutto sarebbe potuto finire da un momento all'altro. Di solito storie d'amore così travolgenti non si evolvono in relazioni fisse o addirittura matrimoni, ma questo è un motivo in più per vivere ogni attimo di un'esperienza così speciale fino in fondo.
Detto questo si tratta senza dubbio di un manga molto interessante e appassionante, una vera perla nell'universo josei. Si consiglia la lettura accompagnata dall'ascolto del primo album dei Franz Ferdinand (non a caso l'ending della versine anime è proprio una canzoni della band), "Hot Fuss" dei Killers e alcuni brani dei Blondie, specialmente "Call Me" e "Denis".
<b>Attenzione spoiler</b>
"Paradise Kiss" viene presentato come il seguito di "Cortili del cuore", ma in realtà si può definire come una storia del tutto staccata.
La storia gira intorno alla vita di Yukari, una studentessa di una scuola prestigiosa che si scontra con un gruppo di ragazzi dello Yaza diversi da lei, stravaganti ma irresistibilmente affascinanti, tanto che non riesce a non rimanere abbagliata e affascinata dalla loro passione e determinazione.
"D'improvviso ebbi come l'impulso di piangere! Questi ragazzi sono diversi, e la differenza consiste nel fatto che al contrario della maggior parte della gente, loro percorrono la strada che hanno scelto autonomamente, vorrei tanto diventare anch'io così....''
Qui entra in gioco la figura di Joji: un ragazzo stravagante e affascinante, con un'antipatia profonda per le persone che non se la sanno cavare da sole. Il rapporto che lega i due è un complicato intreccio di amore/odio e passione: entrambi così diversi ma così simili allo stesso tempo! È come se la Yazawa ci volesse dire: "Le storie d'amore non sono tutte rose e fiori! Ci sono tantissime spine!" Ma nonostante tutte le difficoltà è proprio la storia d'amore con Joji che sprona Yukari a cambiare la propria vita.
"Aveva trasformato il mio mondo in bianco e nero, in un universo di pazzi colori, ecco ciò che Joji aveva fatto per me"
Il finale della loro storia credo sia proprio il culmine del loro 'amore' non avrei scritto un finale più adatto!
Oltre ai protagonisti, anche i personaggi secondari svolgono un ruolo fondamentale nella storia e sono rappresentati minuziosamente in tutte le loro sfaccettature.
Una delle grandi doti della mangaka infatti è proprio quella di rendere i propri personaggi 'reali', con i loro pregi e difetti e il proprio carattere.
Ad esempio Joji, di cui per tutta la durata del manga si vedono le mille sfaccettature: quella stramba, quella dolce, quella fredda e insensibile. Non si riesce a comprenderlo ma agisce sempre perfettamente in linea col suo modo di essere, fino alla fine.
I disegni della Yazawa sono unici e inconfondibili. Gusti personali a parte l'autrice ha una vera e propria capacità di rendere commuoventi le scene commuoventi, divertenti quelle divertenti, etc, con un tratto che lascia trasparire le emozioni dei protagonisti dalla carta come se fossero reali.
In questo manga dà particolarmente risalto ai vestiti. Vestiti, accessori, scarpe disegnati in tutti i loro particolari (la scena della sfilata è a dir poco emozionante, sembra di viverla sul serio)
Non posso aggiungere altro se non dire che "Paradise Kiss" è un manga 'ricco' che merita veramente di essere letto! Una di quelle storie che dopo che le hai finite lasciano un pezzo di loro nel cuore.
"Paradise Kiss" viene presentato come il seguito di "Cortili del cuore", ma in realtà si può definire come una storia del tutto staccata.
La storia gira intorno alla vita di Yukari, una studentessa di una scuola prestigiosa che si scontra con un gruppo di ragazzi dello Yaza diversi da lei, stravaganti ma irresistibilmente affascinanti, tanto che non riesce a non rimanere abbagliata e affascinata dalla loro passione e determinazione.
"D'improvviso ebbi come l'impulso di piangere! Questi ragazzi sono diversi, e la differenza consiste nel fatto che al contrario della maggior parte della gente, loro percorrono la strada che hanno scelto autonomamente, vorrei tanto diventare anch'io così....''
Qui entra in gioco la figura di Joji: un ragazzo stravagante e affascinante, con un'antipatia profonda per le persone che non se la sanno cavare da sole. Il rapporto che lega i due è un complicato intreccio di amore/odio e passione: entrambi così diversi ma così simili allo stesso tempo! È come se la Yazawa ci volesse dire: "Le storie d'amore non sono tutte rose e fiori! Ci sono tantissime spine!" Ma nonostante tutte le difficoltà è proprio la storia d'amore con Joji che sprona Yukari a cambiare la propria vita.
"Aveva trasformato il mio mondo in bianco e nero, in un universo di pazzi colori, ecco ciò che Joji aveva fatto per me"
Il finale della loro storia credo sia proprio il culmine del loro 'amore' non avrei scritto un finale più adatto!
Oltre ai protagonisti, anche i personaggi secondari svolgono un ruolo fondamentale nella storia e sono rappresentati minuziosamente in tutte le loro sfaccettature.
Una delle grandi doti della mangaka infatti è proprio quella di rendere i propri personaggi 'reali', con i loro pregi e difetti e il proprio carattere.
Ad esempio Joji, di cui per tutta la durata del manga si vedono le mille sfaccettature: quella stramba, quella dolce, quella fredda e insensibile. Non si riesce a comprenderlo ma agisce sempre perfettamente in linea col suo modo di essere, fino alla fine.
I disegni della Yazawa sono unici e inconfondibili. Gusti personali a parte l'autrice ha una vera e propria capacità di rendere commuoventi le scene commuoventi, divertenti quelle divertenti, etc, con un tratto che lascia trasparire le emozioni dei protagonisti dalla carta come se fossero reali.
In questo manga dà particolarmente risalto ai vestiti. Vestiti, accessori, scarpe disegnati in tutti i loro particolari (la scena della sfilata è a dir poco emozionante, sembra di viverla sul serio)
Non posso aggiungere altro se non dire che "Paradise Kiss" è un manga 'ricco' che merita veramente di essere letto! Una di quelle storie che dopo che le hai finite lasciano un pezzo di loro nel cuore.
"Paradise Kiss" è il seguito di "Cortili del Cuore", anche se ha ben poco a che fare con lui. Anche se compaiono delle vecchie conoscenze, la storia non ha nulla a che fare con il manga precedente.
La protagonista Yukari è una ragazza molto bella che studia svogliatamente, venendo poi "scoperta" da un gruppo di stilisti che frequentano una scuola di moda.
Questo è il punto di svolta nella sua vita: le viene chiesto se vuole diventare la modella di una sfilata scolastica. Il pensiero si farà così insistente nella mente di Yukari da spingerla a provare l'esperienza, seppur tra mille dubbi. Oltre al nuovo amore per la moda e lo stile, la ragazza conoscerà il particolarissimo Joji, di cui si innamorerà perdutamente: una relazione non facile e un salto in avanti nella crescita psicologica e sentimentale.
Non ha caso questo manga non è stato pubblicato su Ribbon come "Cortili del Cuore" ma su Zipper che è anche una rivista di moda. Questa storia, a differenza delle altre, è un Josei e quindi è molto più profonda: scava all'interno della psicologia di ogni personaggio, non viene trattato come il classico sentimento dolce nel periodo adolenscenziale ma come qualcosa di più maturo e forte che riesce a sconvolgere la protagonista sia dal punto di vista psicologico che fisico.
I personaggi sono tutti ben delineati e caratterizzati, di ognuno riusciamo a comprendere il suo stato d'animo e nessuno svolge il ruolo di tappabuchi.
Il manga, come ben saprete, è disegnato dalla fantastica sensei Ai Yazawa! Quest'opera precede il capolavoro di "Nana" ma già possiamo notare come la sensei ha migliorato la sua tecnica di disegno, non a caso in pochi schizzi riesce già a disegnare un personaggio con tutti i suoi particolari (modo di vestire compreso).
Infine quest'opera alterna momenti forti a quelli vivaci e divertenti, rendendo così l'opera non troppo pesante.
Consiglio questo manga a tutti gli amanti della sensei e a coloro che cercano un opera più matura e non la solita storiella a conti fatti.
La protagonista Yukari è una ragazza molto bella che studia svogliatamente, venendo poi "scoperta" da un gruppo di stilisti che frequentano una scuola di moda.
Questo è il punto di svolta nella sua vita: le viene chiesto se vuole diventare la modella di una sfilata scolastica. Il pensiero si farà così insistente nella mente di Yukari da spingerla a provare l'esperienza, seppur tra mille dubbi. Oltre al nuovo amore per la moda e lo stile, la ragazza conoscerà il particolarissimo Joji, di cui si innamorerà perdutamente: una relazione non facile e un salto in avanti nella crescita psicologica e sentimentale.
Non ha caso questo manga non è stato pubblicato su Ribbon come "Cortili del Cuore" ma su Zipper che è anche una rivista di moda. Questa storia, a differenza delle altre, è un Josei e quindi è molto più profonda: scava all'interno della psicologia di ogni personaggio, non viene trattato come il classico sentimento dolce nel periodo adolenscenziale ma come qualcosa di più maturo e forte che riesce a sconvolgere la protagonista sia dal punto di vista psicologico che fisico.
I personaggi sono tutti ben delineati e caratterizzati, di ognuno riusciamo a comprendere il suo stato d'animo e nessuno svolge il ruolo di tappabuchi.
Il manga, come ben saprete, è disegnato dalla fantastica sensei Ai Yazawa! Quest'opera precede il capolavoro di "Nana" ma già possiamo notare come la sensei ha migliorato la sua tecnica di disegno, non a caso in pochi schizzi riesce già a disegnare un personaggio con tutti i suoi particolari (modo di vestire compreso).
Infine quest'opera alterna momenti forti a quelli vivaci e divertenti, rendendo così l'opera non troppo pesante.
Consiglio questo manga a tutti gli amanti della sensei e a coloro che cercano un opera più matura e non la solita storiella a conti fatti.
''Paradise Kiss'' è il seguito di ''Cortili del cuore'' di Ai Yazawa, lo è di nome ma non di fatto.
Alcuni personaggi della precedente serie vengono spesso citati e riportati in quanto parte dei protagonisti è legata famigliarmente o in altri legami ad essi. Non troveremo come protagonista Mikako Koda ma bensì Yukari Hayasaka.
Yukari Hayasaka è bella, intelligente, alta (notevolmente rispetto allo standard orientale) e vuota come un vaso, anche se questi è pregiato. La vita di Yukari ruota attorno alla retriva e oppressiva istruzione che la madre le impone e che per motivi di capacità quasi nella media, Yukari non riesce a sostenere. La madre, frequentemente delusa dagli sforzi inutili della figlia, tende naturalmente a dare le sue attenzioni al figlioletto minore, il quale senza grande impiego di sforzi riesce in quello che Yukari con gran impegno fallisce.
Come prima detto l'altezza di Yukari è al di sopra della norma per lo standard orientale ma piuttosto comune se già si entra in quello occidentale: 1,70. Questa sua altezza la farà spiccare all'incrocio del semaforo e la metterà alla bella vista di un ragazzo vestito secondo la moda punk tanto amata dalla Yazawa: Arashi. Questi fa parte di un gruppo di giovani stilisti dilettanti i quali disperatamente sono alla ricerca di una modella per la sfilata finale della loro scuola, guarda caso chiamasi istituto Yazawa, scuola di moda nella quale i ragazzi ''accrescono'' le loro capacità. Arashi dopo l'incontro con questa nostra Yukari la costringerà in ogni modo a presentarsi nello studio del gruppo, l'atelier, per discutere sulla sua assunzione come modella. Da qui in poi, seguendo la scelta che farà Yukari, si assisterà ad una frivola ma piacevole storia d'amore e ad un raggiungimento d'obbiettivi che hanno pienamente l'odore dei primi progetti che un giovane è in procinto di compiere.
Questa, l'introduzione che do della trama del manga, una storia bella. Non emerge in niente. È una storia il cui finale però emerge eccome. Conoscendo lo stile narrativo della Yazawa e la sua preferenza ad un genere drammatico, con l'andare avanti della vicenda non dico si possa iniziare a maturare un'idea di finale ma volendo si può arrivare a comprendere come (sempre conoscendo l'autrice) andranno a concludersi gli eventi.
Complessivamente la trama è interessante e quasi particolare in quanto i personaggi di Yukari e di George sono poco caratterizzati e ben incentrati in alcuni degli stereotipi di tipici protagonisti da fumetto, notazione che in diverse parti del fumetto l'autrice sottolinea con simpatiche battute, capacitando i personaggi dello stare recitando un ruolo. Quindi, nel complesso una trama interessante dal finale drammatico e ben concludente. Da rimanerci male, in sintesi.
Disegno: lo stile della Yazawa è per appassionati e non è comunque sempre interessante da analizzare. Le figure alte, magre, dalle orecchie paraboliche e dai visi spigolosi. Per il mio gusto sono interessanti e belle, poi magari per altri sono troppo sproporzionate - o chissà, macabre. Attenta cura dei dettagli negli abiti, i quali sopratutto in quest'opera hanno rilevante taglio in quanto sono forse i veri protagonisti della vicenda. A sbilanciare l'attento occhio ai personaggi si sovrappone la mancata attenzione per gli sfondi e le ambientazioni, povere ed essenziali e sopratutto realistiche in quanto sintetizzano l'ambiente senza scatti di stile.
Nel complesso, i personaggi assumono un ruolo più rilevante sia come caratterizzazione psicologica che grafica. Ogni personaggio del gruppo, ha le sue particolarità e graficamente il suo stile, pienamente incentrato nei canoni stilistici della mangaka. Il portamento all'assurdo di ogni personaggio però rende l'opera ricca e pacchiana, pacchiana non in senso dispregiativo anche se questo termine racchiude un significato unicamente cattivo, ma in senso di barocco e forbito, il quale lo rende particolare come i fantastici oggetti che la mangaka crea alla dolce Mikako Koda e alla sua ''Happy Berry''.
Tutte le copertine sono interessanti e proporzionate senza cadere troppo nelle tipiche baggianate giapponesi, le quali sono sfarzose, luccicanti, floreali e sopratutto graficamente sproporzionate e brutte.
Sarebbe forse da criticare anche il gusto estetico della Yazawa? Non saprei, secondo il mio sono abiti che possono unicamente vivere in un fumetto, come è stato in quest'opera egregiamente fatto.
Edizione italiana: quella che mi ritrovo ad aver letto io è stata l'edizione Deluxe in 5 numeri ognuno al prezzo di 6,90 euro. Il numero dei volumi e la loro grandezza con la sovra copertina e la quasi decente qualità della carta fanno forse supporre il meritato costo, ma ad un attento esame come sempre la Planet Manga esagera e costringe i poveri lettori a costi assurdi essendo essa detentrice dei maggiori titoli Japan.
La grandezza del volume è maggiore alla solita da edicola e per questo già viene fatto costare di più, la traduzione e l'editing sono decenti e volendo di un livello normale, non ci sono pagine e pagine rovesciate (come mi è capitato purtroppo in edizioni da 5,90 euro) e non ci sono errori di stampa sulle tavole, ma bene o male fin qui potrebbe andare bene, però la qualità della carta, mediocre, per il costo del volume poteva essere migliore, può essere considerata una pecca ad occhio rilevante. Io sono del parere che, certo sono eccessivi i costi Panini, ma questi sono e questi dobbiamo pagare se si vuole leggere un manga che c'interessa e da loro editato.
In sintesi una normale edizione che poteva volendo costare un po' di meno, sperando che nel tempo non degradi e dovrò riattaccare con il nastro adesivo.
Per concludere propongo un analisi più personale e soggettiva.
L'opera è interessante e accattivante e per chi ha piacere nel leggere storie d'amore più mature (nei limiti dell'autrice, in quanto per questo genere c'è di meglio) e meno rosate, la lunghezza è giusta e lo spessore psicologico proporzionato allo spazio della storia in quanto non c'è ne stato né un accrescimento né una carenza. Avendo io visto prima l'anime sono stata meno coinvolta dalla storia in quanto già a conoscenza degli avvenimenti, ma spero che per chi si trovi a conoscere questa piccola e bella storia per la prima volta tramite il manga si ritrovi a conclusione dell'ultimo volume ad avere il cuore stretto. Filone narrativo quello dello Josei che sta prendendo l'autrice anche con la successiva opera a Paradise Kiss, ''Nana'', che rende pienamente le sue idee stilistiche e narrative nel quale riesce meglio che con Shojo scolastici e non, come per esempio ''Non sono un angelo'' e ''Ultimi raggi di luna''.
Il mio voto è 7 in quanto l'opera è pienamente sufficiente ma non in grado di buttarsi fuori e di emergere sgorgando dai limiti dei suoi pochi volumi se non unicamente nel finale. Una storia da leggere e volendo, rileggere ancora.
Alcuni personaggi della precedente serie vengono spesso citati e riportati in quanto parte dei protagonisti è legata famigliarmente o in altri legami ad essi. Non troveremo come protagonista Mikako Koda ma bensì Yukari Hayasaka.
Yukari Hayasaka è bella, intelligente, alta (notevolmente rispetto allo standard orientale) e vuota come un vaso, anche se questi è pregiato. La vita di Yukari ruota attorno alla retriva e oppressiva istruzione che la madre le impone e che per motivi di capacità quasi nella media, Yukari non riesce a sostenere. La madre, frequentemente delusa dagli sforzi inutili della figlia, tende naturalmente a dare le sue attenzioni al figlioletto minore, il quale senza grande impiego di sforzi riesce in quello che Yukari con gran impegno fallisce.
Come prima detto l'altezza di Yukari è al di sopra della norma per lo standard orientale ma piuttosto comune se già si entra in quello occidentale: 1,70. Questa sua altezza la farà spiccare all'incrocio del semaforo e la metterà alla bella vista di un ragazzo vestito secondo la moda punk tanto amata dalla Yazawa: Arashi. Questi fa parte di un gruppo di giovani stilisti dilettanti i quali disperatamente sono alla ricerca di una modella per la sfilata finale della loro scuola, guarda caso chiamasi istituto Yazawa, scuola di moda nella quale i ragazzi ''accrescono'' le loro capacità. Arashi dopo l'incontro con questa nostra Yukari la costringerà in ogni modo a presentarsi nello studio del gruppo, l'atelier, per discutere sulla sua assunzione come modella. Da qui in poi, seguendo la scelta che farà Yukari, si assisterà ad una frivola ma piacevole storia d'amore e ad un raggiungimento d'obbiettivi che hanno pienamente l'odore dei primi progetti che un giovane è in procinto di compiere.
Questa, l'introduzione che do della trama del manga, una storia bella. Non emerge in niente. È una storia il cui finale però emerge eccome. Conoscendo lo stile narrativo della Yazawa e la sua preferenza ad un genere drammatico, con l'andare avanti della vicenda non dico si possa iniziare a maturare un'idea di finale ma volendo si può arrivare a comprendere come (sempre conoscendo l'autrice) andranno a concludersi gli eventi.
Complessivamente la trama è interessante e quasi particolare in quanto i personaggi di Yukari e di George sono poco caratterizzati e ben incentrati in alcuni degli stereotipi di tipici protagonisti da fumetto, notazione che in diverse parti del fumetto l'autrice sottolinea con simpatiche battute, capacitando i personaggi dello stare recitando un ruolo. Quindi, nel complesso una trama interessante dal finale drammatico e ben concludente. Da rimanerci male, in sintesi.
Disegno: lo stile della Yazawa è per appassionati e non è comunque sempre interessante da analizzare. Le figure alte, magre, dalle orecchie paraboliche e dai visi spigolosi. Per il mio gusto sono interessanti e belle, poi magari per altri sono troppo sproporzionate - o chissà, macabre. Attenta cura dei dettagli negli abiti, i quali sopratutto in quest'opera hanno rilevante taglio in quanto sono forse i veri protagonisti della vicenda. A sbilanciare l'attento occhio ai personaggi si sovrappone la mancata attenzione per gli sfondi e le ambientazioni, povere ed essenziali e sopratutto realistiche in quanto sintetizzano l'ambiente senza scatti di stile.
Nel complesso, i personaggi assumono un ruolo più rilevante sia come caratterizzazione psicologica che grafica. Ogni personaggio del gruppo, ha le sue particolarità e graficamente il suo stile, pienamente incentrato nei canoni stilistici della mangaka. Il portamento all'assurdo di ogni personaggio però rende l'opera ricca e pacchiana, pacchiana non in senso dispregiativo anche se questo termine racchiude un significato unicamente cattivo, ma in senso di barocco e forbito, il quale lo rende particolare come i fantastici oggetti che la mangaka crea alla dolce Mikako Koda e alla sua ''Happy Berry''.
Tutte le copertine sono interessanti e proporzionate senza cadere troppo nelle tipiche baggianate giapponesi, le quali sono sfarzose, luccicanti, floreali e sopratutto graficamente sproporzionate e brutte.
Sarebbe forse da criticare anche il gusto estetico della Yazawa? Non saprei, secondo il mio sono abiti che possono unicamente vivere in un fumetto, come è stato in quest'opera egregiamente fatto.
Edizione italiana: quella che mi ritrovo ad aver letto io è stata l'edizione Deluxe in 5 numeri ognuno al prezzo di 6,90 euro. Il numero dei volumi e la loro grandezza con la sovra copertina e la quasi decente qualità della carta fanno forse supporre il meritato costo, ma ad un attento esame come sempre la Planet Manga esagera e costringe i poveri lettori a costi assurdi essendo essa detentrice dei maggiori titoli Japan.
La grandezza del volume è maggiore alla solita da edicola e per questo già viene fatto costare di più, la traduzione e l'editing sono decenti e volendo di un livello normale, non ci sono pagine e pagine rovesciate (come mi è capitato purtroppo in edizioni da 5,90 euro) e non ci sono errori di stampa sulle tavole, ma bene o male fin qui potrebbe andare bene, però la qualità della carta, mediocre, per il costo del volume poteva essere migliore, può essere considerata una pecca ad occhio rilevante. Io sono del parere che, certo sono eccessivi i costi Panini, ma questi sono e questi dobbiamo pagare se si vuole leggere un manga che c'interessa e da loro editato.
In sintesi una normale edizione che poteva volendo costare un po' di meno, sperando che nel tempo non degradi e dovrò riattaccare con il nastro adesivo.
Per concludere propongo un analisi più personale e soggettiva.
L'opera è interessante e accattivante e per chi ha piacere nel leggere storie d'amore più mature (nei limiti dell'autrice, in quanto per questo genere c'è di meglio) e meno rosate, la lunghezza è giusta e lo spessore psicologico proporzionato allo spazio della storia in quanto non c'è ne stato né un accrescimento né una carenza. Avendo io visto prima l'anime sono stata meno coinvolta dalla storia in quanto già a conoscenza degli avvenimenti, ma spero che per chi si trovi a conoscere questa piccola e bella storia per la prima volta tramite il manga si ritrovi a conclusione dell'ultimo volume ad avere il cuore stretto. Filone narrativo quello dello Josei che sta prendendo l'autrice anche con la successiva opera a Paradise Kiss, ''Nana'', che rende pienamente le sue idee stilistiche e narrative nel quale riesce meglio che con Shojo scolastici e non, come per esempio ''Non sono un angelo'' e ''Ultimi raggi di luna''.
Il mio voto è 7 in quanto l'opera è pienamente sufficiente ma non in grado di buttarsi fuori e di emergere sgorgando dai limiti dei suoi pochi volumi se non unicamente nel finale. Una storia da leggere e volendo, rileggere ancora.
Fatico a dare un giudizio univoco a Paradise Kiss. Sarà per l'abilità grafica e narrativa della Yazawa, sempre ottima, sarà per alcune pessime scelte, sarà perché l'ho letto dopo Nana e prima di Gokinjo. Lo trovo un manga godibile, originale, approfondito, ma con alcune pecche di superficialità.
Tra i pregi si può elencare un tratto elegante e sofisticato, l'originalità della trama principale, l'atipicità della coppia protagonista. Tra i difetti, una superficialità di fondo che sorvola beatamente su alcune tematiche introdotte e non comprende molti risvolti - appena accennati - dei temi trattati.
I protagonisti non sono adorabili; sono tridimensionali, umani, forse antipatici, ma tutti caratterizzati, come sempre quando si parla della Yazawa.
Il tratto è bello, originale e funzionale, ma tipico dell'autrice, con tutto quello che può comportare (personaggi super dettagliati ma troppo magri, ambientazioni realistiche ma troppo chiccose).
La trama è costituita soprattutto dalla maturazione personale della protagonista, la tematica amorosa è presente e svolta con originalità, ma per fortuna non inghiotte tutto. Personalmente, ho apprezzato Paradise Kiss; mi è piaciuto persino il finale, l'ho trovato coerente.
Per concludere: se non siete legati dall'avere tutte le classiche caratteristiche dello shojo e vi piace l'approfondimento ma non cercate la perfezione di trama, consiglio Paradide Kiss, che, seppur con qualche difetto, è un ottimo manga, originale e ben al di sopra di tante altre opere.
Tra i pregi si può elencare un tratto elegante e sofisticato, l'originalità della trama principale, l'atipicità della coppia protagonista. Tra i difetti, una superficialità di fondo che sorvola beatamente su alcune tematiche introdotte e non comprende molti risvolti - appena accennati - dei temi trattati.
I protagonisti non sono adorabili; sono tridimensionali, umani, forse antipatici, ma tutti caratterizzati, come sempre quando si parla della Yazawa.
Il tratto è bello, originale e funzionale, ma tipico dell'autrice, con tutto quello che può comportare (personaggi super dettagliati ma troppo magri, ambientazioni realistiche ma troppo chiccose).
La trama è costituita soprattutto dalla maturazione personale della protagonista, la tematica amorosa è presente e svolta con originalità, ma per fortuna non inghiotte tutto. Personalmente, ho apprezzato Paradise Kiss; mi è piaciuto persino il finale, l'ho trovato coerente.
Per concludere: se non siete legati dall'avere tutte le classiche caratteristiche dello shojo e vi piace l'approfondimento ma non cercate la perfezione di trama, consiglio Paradide Kiss, che, seppur con qualche difetto, è un ottimo manga, originale e ben al di sopra di tante altre opere.
Paradise Kiss, manga josei di Ai Yazawa (autrice di Nana e di Cortili del Cuore, di cui Paradise Kiss è praticamente il seguito), è un manga del 1999 arrivato da noi in Italia un bel po' di anni dopo. In questa recensione mi riferirò all'edizione Deluxe edita da Planet Manga nel 2008 in 5 volumi.
Per quanto riguarda l'edizione purtroppo la valutazione non può essere per nulla positiva: le pagine del volume non tengono i neri dell'inchiostro e macchiano molto sia le mani che le parti bianche delle vignette. Visto che il prezzo è 6.90€ a volume c'era da sperare che l'edizione fosse un po' più curata.
Sui disegni bisogna dire che i volti dei personaggi sono molto espressivi, anche se molto "appuntiti". Potrebbe sembrare che molti personaggi di Paradise Kiss siano simili fisicamente ai personaggi di Nana, tuttavia è vero il contrario, perché quest'opera è stata realizzata prima dell'opera maggiore della Yazawa.
Personalmente non amo molto i disegni di quest'autrice, perché sono particolareggiati in maniera maniacale, qui in particolare i vestiti dei personaggi (e questo è un aspetto positivo) tuttavia a volte i disegni stessi sono confusi e vengono realizzati personaggi troppo idealizzati o irreali. Yukari stessa è alta 1.70, ma dai disegni sembra che sia alta più di due metri!
<b>[Attenzione possibili spoiler]</b>
La storia parla di una liceale, Yukari Ayasaka che frequenta una scuola prestigiosa per compiacere sua madre, pur non avendo mai avuto una grande passione per lo studio. Un giorno Yukari conosce George, uno studente dell'istituto d'arte Yazawa, che fa parte di un gruppo di ragazzi che gestiscono un atelier di nome Paradise Kiss, che sono in fermento per la preparazione di una sfilata di moda. Oltre a George fanno parte di Paradise Kiss Arashi, il "punk" del gruppo, Miwako, ragazza dai tratti molto infantili, e Isabella, un ragazzo che ama vestirsi da donna. Yukari comincerà a frequentare questo gruppo e gli verrà proposto di diventare modella per la sfilata. Comincerà inoltre una storia d'amore tormentata con lo stesso George.
<b>[Fine spoiler]</b>
La storia è trattata molto bene: mostra in maniera abbastanza approfondita le dinamiche degli istituti d'arte (almeno quelli giapponesi) sia dal punto di vista degli stilisti, sia da punto di vista dei modelli. Approfondisce anche la maturazione psicologica e sentimentale dei personaggi, compreso anche il tema classico del "cosa fare per realizzare i propri sogni", restando comunque un manga divertente e godibile agli amanti del genere josei.
Le scene d'amore a volte vengono esasperate e la storia d'amore che viene trattata è esageratamente e fastidiosamente superficiale. In più il comportamento di alcuni personaggi, come ad esempio lo stesso George, è odioso e insopportabile.
Forse è stata una mia impressione ma lungo tutta la storia ho letto tra le righe un messaggio inquietante: "L'estetica è più importante di qualsiasi altra cosa, anche dell'amore". Questa cosa mi ha turbato parecchio.
Il finale non mi è piaciuto affatto ed è l'ennesima prova della superficialità che si respira per tutto il manga.
È sicuramente un manga che consiglio a tutte le persone che sono interessate al mondo della moda e dell'estetica e anche a tutti quelli che sono interessati a una storia trattata in maniera adulta. È anche una bella storia d'amore ma non aspettatevi un "amore" troppo profondo!
So di andare in controtendenza con il parere generale, ma facendo una somma di tutte le caratteristiche positive e negative questo manga per me arriva pienamente alla sufficienza, ma non la supera di molto.
Per quanto riguarda l'edizione purtroppo la valutazione non può essere per nulla positiva: le pagine del volume non tengono i neri dell'inchiostro e macchiano molto sia le mani che le parti bianche delle vignette. Visto che il prezzo è 6.90€ a volume c'era da sperare che l'edizione fosse un po' più curata.
Sui disegni bisogna dire che i volti dei personaggi sono molto espressivi, anche se molto "appuntiti". Potrebbe sembrare che molti personaggi di Paradise Kiss siano simili fisicamente ai personaggi di Nana, tuttavia è vero il contrario, perché quest'opera è stata realizzata prima dell'opera maggiore della Yazawa.
Personalmente non amo molto i disegni di quest'autrice, perché sono particolareggiati in maniera maniacale, qui in particolare i vestiti dei personaggi (e questo è un aspetto positivo) tuttavia a volte i disegni stessi sono confusi e vengono realizzati personaggi troppo idealizzati o irreali. Yukari stessa è alta 1.70, ma dai disegni sembra che sia alta più di due metri!
<b>[Attenzione possibili spoiler]</b>
La storia parla di una liceale, Yukari Ayasaka che frequenta una scuola prestigiosa per compiacere sua madre, pur non avendo mai avuto una grande passione per lo studio. Un giorno Yukari conosce George, uno studente dell'istituto d'arte Yazawa, che fa parte di un gruppo di ragazzi che gestiscono un atelier di nome Paradise Kiss, che sono in fermento per la preparazione di una sfilata di moda. Oltre a George fanno parte di Paradise Kiss Arashi, il "punk" del gruppo, Miwako, ragazza dai tratti molto infantili, e Isabella, un ragazzo che ama vestirsi da donna. Yukari comincerà a frequentare questo gruppo e gli verrà proposto di diventare modella per la sfilata. Comincerà inoltre una storia d'amore tormentata con lo stesso George.
<b>[Fine spoiler]</b>
La storia è trattata molto bene: mostra in maniera abbastanza approfondita le dinamiche degli istituti d'arte (almeno quelli giapponesi) sia dal punto di vista degli stilisti, sia da punto di vista dei modelli. Approfondisce anche la maturazione psicologica e sentimentale dei personaggi, compreso anche il tema classico del "cosa fare per realizzare i propri sogni", restando comunque un manga divertente e godibile agli amanti del genere josei.
Le scene d'amore a volte vengono esasperate e la storia d'amore che viene trattata è esageratamente e fastidiosamente superficiale. In più il comportamento di alcuni personaggi, come ad esempio lo stesso George, è odioso e insopportabile.
Forse è stata una mia impressione ma lungo tutta la storia ho letto tra le righe un messaggio inquietante: "L'estetica è più importante di qualsiasi altra cosa, anche dell'amore". Questa cosa mi ha turbato parecchio.
Il finale non mi è piaciuto affatto ed è l'ennesima prova della superficialità che si respira per tutto il manga.
È sicuramente un manga che consiglio a tutte le persone che sono interessate al mondo della moda e dell'estetica e anche a tutti quelli che sono interessati a una storia trattata in maniera adulta. È anche una bella storia d'amore ma non aspettatevi un "amore" troppo profondo!
So di andare in controtendenza con il parere generale, ma facendo una somma di tutte le caratteristiche positive e negative questo manga per me arriva pienamente alla sufficienza, ma non la supera di molto.
Paradise Kiss è un manga ambientato nel mondo della moda, infatti l'autrice, come in altri suoi manga, si è divertita a disegnare degli abiti meravigliosi. Ma comunque il mondo della moda rimane sullo sfondo, in quanto centrale è la vicenda di Yukari, una ragazza che frequenta una scuola prestigiosa per volere di sua madre, e che sempre per volere di sua madre cerca sempre di fare del suo meglio in ambito scolastico, quasi come se Yukari dovesse essere degna di lei. La sua vita cambia quando incontra dei ragazzi che le chiedono di sfilare per loro come modella in vista del concorso di fine anno. Questi ragazza infatti, a dir poco stravaganti, frequentano un istituto di moda. Yukari, all'inizio molto titubante, alla fine accetta. In questa circostanza incontrerà George, un ragazzo anche lui molto eccentrico ed alquanto ambiguo.
Questo è uno josei, infatti la vicenda è narrata in modo molto maturo, così come la storia di Yukari e George, che non viene raccontata come una storia platonica e in modo assolutamente romantico, ma viene raccontata in un modo molto più realistico. Due persone che si incontrano, tra le quali c'è una forte attrazione, due persone molto diverse tra loro che iniziano a frequentarsi e che provano a stare insieme. Al di la di tutto trovo che questo manga abbia un messaggio importante: nella proprio vita bisogna trovare la propria strada, e fare di tutto per realizzare le nostre aspirazioni. Il finale mi ha fatto rimanere un pochino male, ma ammetto che era la conclusione più giusta.
Questo è uno josei, infatti la vicenda è narrata in modo molto maturo, così come la storia di Yukari e George, che non viene raccontata come una storia platonica e in modo assolutamente romantico, ma viene raccontata in un modo molto più realistico. Due persone che si incontrano, tra le quali c'è una forte attrazione, due persone molto diverse tra loro che iniziano a frequentarsi e che provano a stare insieme. Al di la di tutto trovo che questo manga abbia un messaggio importante: nella proprio vita bisogna trovare la propria strada, e fare di tutto per realizzare le nostre aspirazioni. Il finale mi ha fatto rimanere un pochino male, ma ammetto che era la conclusione più giusta.
Paradise Kiss è il seguito di Cortili del Cuore da cui si differenzia perché pensato per un target più adulto (anche se i protagonisti sono sempre liceali).
La protagonista è Yukari, una normale studentessa stressata dalla scuola che si ritrova per caso a frequentare gli studenti dal liceo artistico Yaza. Yukari inizialmente diffidente nei confronti di questi ragazzi si ritrova poi ad invidiarne l'entusiasmo con cui cercano di far avverare i loro sogni, mentre lei si impegna nello studio per inerzia. Tra questi aspiranti stilisti c'è Joji, carismatico e gran bastardo, di cui Yukari si innamora praticamente subito.
Anche questo è un manga di crescita e ricerca della propria strada in cui fanno le comparsate i personaggi del vecchio "cortili", ma sinceramente fa una strana impressione vedere una Mikako trentaseienne che fisicamente non è cambiata di una virgola. Diversamente da Cortili del Cuore i personaggi, con l'unica eccezione di Yukari, risultano tutti sopra le righe e poco credibili e peccato che la coppia di protagonisti sia alquanto antipatica, ci si affeziona di più ai personaggi di contorno, ma l'unico veramente degno di nota è Arashi.
Un manga che consiglio per una trama affatto banale e per la solita classe della Yazawa, che sfoggia uno stile di disegno fortemente migliorato rispetto a Cortili
La protagonista è Yukari, una normale studentessa stressata dalla scuola che si ritrova per caso a frequentare gli studenti dal liceo artistico Yaza. Yukari inizialmente diffidente nei confronti di questi ragazzi si ritrova poi ad invidiarne l'entusiasmo con cui cercano di far avverare i loro sogni, mentre lei si impegna nello studio per inerzia. Tra questi aspiranti stilisti c'è Joji, carismatico e gran bastardo, di cui Yukari si innamora praticamente subito.
Anche questo è un manga di crescita e ricerca della propria strada in cui fanno le comparsate i personaggi del vecchio "cortili", ma sinceramente fa una strana impressione vedere una Mikako trentaseienne che fisicamente non è cambiata di una virgola. Diversamente da Cortili del Cuore i personaggi, con l'unica eccezione di Yukari, risultano tutti sopra le righe e poco credibili e peccato che la coppia di protagonisti sia alquanto antipatica, ci si affeziona di più ai personaggi di contorno, ma l'unico veramente degno di nota è Arashi.
Un manga che consiglio per una trama affatto banale e per la solita classe della Yazawa, che sfoggia uno stile di disegno fortemente migliorato rispetto a Cortili
Bellissimo manga: bellissima storia, fantastici i disegni e grandi personaggi; questo è Paradise Kiss. Un storia non intricata, ma dalla quale i sentimenti vengono ben enunciati, spesso traditi, a volte sopiti ma mai ignorati.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Yukari Hayasaka è la protagonista della storia, è una giovane studentessa che sta finendo una scuola molto prestigiosa, ma non è tanto convinta del percorso che sta facendo, anzi, spesso si ferma a riflettere per autoconvincersi di star facendo la cosa giusta. La sua vita lineare viene però scossa da Arashi, un ragazzo dell'istituto Yaza che le chiede di farle da modella per un vestito che deve presentare insieme al suo gruppo per la fine dell'anno scolastico. La ragazza inizialmente non è molto convinta, ma poi dopo aver conosciuto il resto del gruppo, cioè Miwako (fidanzata di Arashi), Isabella (che in realtà è un ragazzo) e soprattutto lui, Joji (chiamato anche George, è il leader del gruppo) accetta di intraprendere questo "viaggio" nel mondo della moda con loro. La ragazza cambia, dal primo all'ultimo volume, un cambiamento radicale e positivo che la porterà ad innamorarsi di George; Joji invece, avrà la parte dell'uomo che sembra a un passo da te, ma alla fine sembra inarrivabile, che non si capisce cosa pensa, ne cosa prova, ma alla fine si dimostrerà per quello che è.
Il rapporto tra Arashi e Miwako è magico, protettivo e sincero, è una delle cose che più mi sono piaciute, anche se ci sarà di mezzo un compagno di classe di Yukari, un certo Hiroyuki, che ebbe una storia con Miwako tempo fa, e di cui Yukari era segretamente innamorata prima di conoscere George.
Isabella è letteralmente fantastica, è arguta e la sua storia è tra le più interessanti, e nonostante non le si dia tanto spazio, non ci si dimentica di lei facilmente. Il finale è molto bello, lascia contenti della lettura e vogliosi (se non lo si è già fatto) di leggere Cortili del Cuore, dove troviamo la storia della sorella di Miwako, che compare anche qui in Paradise Kiss, Mikako.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il disegno è particolare, secondo me è il parere che se ne può dare è soggettivo può piacere o meno, ma a me è piaciuto molto. È particolare ma non troppo, e i vestiti sono bellissimi.
Forse un po' mieloso, ma chissene, alla fine uno che legge un manga con un titolo così non può che aspettarsi questo!
Io ho la versione Deluxe da 5 volumi, veramente ben curata, uno dei fumetti che fa più bella figura visivamente sulla mia libreria. Consigliatissimo!
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Yukari Hayasaka è la protagonista della storia, è una giovane studentessa che sta finendo una scuola molto prestigiosa, ma non è tanto convinta del percorso che sta facendo, anzi, spesso si ferma a riflettere per autoconvincersi di star facendo la cosa giusta. La sua vita lineare viene però scossa da Arashi, un ragazzo dell'istituto Yaza che le chiede di farle da modella per un vestito che deve presentare insieme al suo gruppo per la fine dell'anno scolastico. La ragazza inizialmente non è molto convinta, ma poi dopo aver conosciuto il resto del gruppo, cioè Miwako (fidanzata di Arashi), Isabella (che in realtà è un ragazzo) e soprattutto lui, Joji (chiamato anche George, è il leader del gruppo) accetta di intraprendere questo "viaggio" nel mondo della moda con loro. La ragazza cambia, dal primo all'ultimo volume, un cambiamento radicale e positivo che la porterà ad innamorarsi di George; Joji invece, avrà la parte dell'uomo che sembra a un passo da te, ma alla fine sembra inarrivabile, che non si capisce cosa pensa, ne cosa prova, ma alla fine si dimostrerà per quello che è.
Il rapporto tra Arashi e Miwako è magico, protettivo e sincero, è una delle cose che più mi sono piaciute, anche se ci sarà di mezzo un compagno di classe di Yukari, un certo Hiroyuki, che ebbe una storia con Miwako tempo fa, e di cui Yukari era segretamente innamorata prima di conoscere George.
Isabella è letteralmente fantastica, è arguta e la sua storia è tra le più interessanti, e nonostante non le si dia tanto spazio, non ci si dimentica di lei facilmente. Il finale è molto bello, lascia contenti della lettura e vogliosi (se non lo si è già fatto) di leggere Cortili del Cuore, dove troviamo la storia della sorella di Miwako, che compare anche qui in Paradise Kiss, Mikako.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il disegno è particolare, secondo me è il parere che se ne può dare è soggettivo può piacere o meno, ma a me è piaciuto molto. È particolare ma non troppo, e i vestiti sono bellissimi.
Forse un po' mieloso, ma chissene, alla fine uno che legge un manga con un titolo così non può che aspettarsi questo!
Io ho la versione Deluxe da 5 volumi, veramente ben curata, uno dei fumetti che fa più bella figura visivamente sulla mia libreria. Consigliatissimo!
Paradise Kiss è semplicemente un capolavoro, di cui solo la sensei Yazawa poteva essere autrice. Un opera vera, reale, diretta, dal sapore di fiaba. Ho pianto, ho riso, mi sono emozionata, innamorata. Personaggi accattivanti, mai banali, mai scontati, mai incoerenti. Questa Yazawa, la più matura (insieme a Nana) è quella che più preferisco, cosi profonda che arriva dritta dritta all'anima. Disegni incredibili, paesaggi stupendi e realistici, dettagli curati e ricercati, due protagonisti a dir poco bellissimi, in ogni senso. È facile riconoscersi in almeno una delle paure e delle gioie dei personaggi. A mio parere uno dei migliori manga di sempre, dopo Nana.
La bellissima Yukari Hayasaka è una studentessa come tante, che conduce la sua vita svogliatamente, senza stimoli né aspettative, succube di una madre severa e piena di aspettative. Un giorno viene notata da un gruppo di studenti d'arte che coltivano il sogno di rendere famoso il loro marchio, il Paradise Kiss. La ragazza sembra perfetta come modella per i loro abiti, così unici e senza tempo, disegnati dall'affascinante e misterioso Joji, detto "George". Dopo questo incontro la vita di Yukari non sarà più la stessa.
La bellissima Yukari Hayasaka è una studentessa come tante, che conduce la sua vita svogliatamente, senza stimoli né aspettative, succube di una madre severa e piena di aspettative. Un giorno viene notata da un gruppo di studenti d'arte che coltivano il sogno di rendere famoso il loro marchio, il Paradise Kiss. La ragazza sembra perfetta come modella per i loro abiti, così unici e senza tempo, disegnati dall'affascinante e misterioso Joji, detto "George". Dopo questo incontro la vita di Yukari non sarà più la stessa.
Anche se è pensato come seguito de “I Cortili del Cuore”, questo manga è fruibile perfettamente come opera a se stante. I suoi volumi sono relativamente pochi, eppure è stupefacente la densità delle pagine: sia come dialoghi che come disegni, fra l’altro sempre curatissimi, ricercati e perfetti. Ogni volume dura insomma lo spazio di una lettura veramente ricca e interessante. È un’opera di sentimenti, come ogni opera rivolta a ragazze che si rispetti, anche d’amore, certo, ma non solo. Leggera e impegnata allo stesso tempo, regala sincere risate ma anche riflessioni non scontate. Le storie raccontante non sono mai banali, i personaggi mai trattati con superficialità. Affascina, diverte ed incoraggia la storia di questi ragazzi: a impegnarsi per un obiettivo, ai valori dell’amicizia e allo spirito di gruppo, all’accettazione delle diversità (omosessualità, transessualità, ma anche più semplicemente caratteri e punti di vista diversi) come elemento di ricchezza e non di esclusione. Le vicende rapiscono, ammaliano, ci fanno parteggiare per l’uno e per l’altro, ci rendono più simpatico un personaggio e più antipatico quell’altro, ma poi i ruoli si capovolgono, e scopriamo nuovi aspetti degli uni e degli altri che ci lasciano incantati per chi avevamo giudicato male, o ci indignano per chi avevamo giudicato bene. Troviamo così che in fondo tutti gli esseri umani hanno le loro luci e le loro ombre, ben rappresentate qui nella loro tridimensionalità, nel loro costruire e costituire i protagonisti del fumetto non come personaggi su un foglio stampato, ma come esseri umani a tutto tondo.
L’aspetto estetico è soltanto una parte di questo insieme, quella esteriore, a volte trascurata, a volte considerata un surplus sinonimo di superficialità, ma che invece in questo fumetto diventa parte integrante e protagonista del successo del manga, e anche filo conduttore delle azioni e delle reazioni dei protagonisti. L’elemento moda e i pensieri e le riflessioni su di esso, si fonde in maniera inscindibile con la storia, con la trama, e viene esplicato e si valorizza attraverso i bellissimi disegni dell’autrice, la cura con cui sono studiati fin nei minimi dettagli i vestiti sempre nuovi, gli accessori, i personaggi di questa storia.
La storia, appunto: finale compreso, mai banale, mai scontata, ma che sa coinvolgere, far sospirare, riflettere e commuovere fine alle lacrime pur senza mai cadere nelle soluzioni platealmente drammatiche a cui ricorrono certi shojo per rendere il tutto più movimentato. Semplicità e ricchezza sono i due capisaldi del manga, che si rincorrono e occupano ciascuno il giusto spazio all’interno delle vicende, nel giusto equilibrio, un equilibrio non semplice da trovare, ma qui perfettamente rappresentato. In conclusione, è una storia molto particolare senz’altro, ma anche molto vera, senza forzature, capace di affascinare un pubblico molto ampio di lettori di ogni fascia d’età.
L’aspetto estetico è soltanto una parte di questo insieme, quella esteriore, a volte trascurata, a volte considerata un surplus sinonimo di superficialità, ma che invece in questo fumetto diventa parte integrante e protagonista del successo del manga, e anche filo conduttore delle azioni e delle reazioni dei protagonisti. L’elemento moda e i pensieri e le riflessioni su di esso, si fonde in maniera inscindibile con la storia, con la trama, e viene esplicato e si valorizza attraverso i bellissimi disegni dell’autrice, la cura con cui sono studiati fin nei minimi dettagli i vestiti sempre nuovi, gli accessori, i personaggi di questa storia.
La storia, appunto: finale compreso, mai banale, mai scontata, ma che sa coinvolgere, far sospirare, riflettere e commuovere fine alle lacrime pur senza mai cadere nelle soluzioni platealmente drammatiche a cui ricorrono certi shojo per rendere il tutto più movimentato. Semplicità e ricchezza sono i due capisaldi del manga, che si rincorrono e occupano ciascuno il giusto spazio all’interno delle vicende, nel giusto equilibrio, un equilibrio non semplice da trovare, ma qui perfettamente rappresentato. In conclusione, è una storia molto particolare senz’altro, ma anche molto vera, senza forzature, capace di affascinare un pubblico molto ampio di lettori di ogni fascia d’età.
Yukari Hayasaka è una giovane studentessa alla ricerca della perfezione scolastica pur di compiacere la madre, che desidera fortemente che si diplomi per poi frequentare un'università prestigiosa col massimo dei voti. Una vita piatta, senza nessuna vera motivazione di fondo, che sta per essere totalmente sconvolta dall'entrata in scena di alcuni ragazzi che studiano all'istituto d'arte Yaza. Infatti un giorno uscendo da scuola, Yukari si imbatte in uno strano tipo pieno di piercing, Arashi, che la nota subito viste l'altezza e il fisico longilineo e bello. Le chiede di fare da modella al suo gruppo che sta organizzando una sfilata per un concorso allo Yaza, ma la nostra giovane protagonista rifiuta con decisione e dopo essere svenuta per la visione di un secondo membro, Isabella (in realtà è un uomo), conosce il vero leader e disegnatore di moda, Joji (George) Koizumi, un ragazzo bellissimo dal grande fascino. Dopo dei rifiuti iniziali, Yukari decide di lavorare col gruppo (grazie anche all'amicizia stretta con la dolce Miwako - sorella minore di Mikako di "Cortili del cuore", altra opera della mangaka) e indi di far loro da modella per il concorso per il team, da loro chiamato Paradise Kiss. Inizia così il lento viaggio della giovane verso un mondo a lei del tutto sconosciuto, una realtà che saprà scaldarle il cuore, che le farà trovare la gioia nel fare qualcosa che si ama. E conoscerà soprattutto i valori dell'amicizia grazie ad Arashi, Isabella e Miwako, ed infine i turbamenti, le gioie e i dolori per un grande amore, quello verso George. La strada per il successo e per scoprire la propria posizione nella vita, inizia.
Paradise Kiss è un manga "breve" nato dalla bravissima mano di Ai Yazawa, che molti di voi conosceranno per Cortili del Cuore e, soprattutto, per il famosissimo ed acclamato Nana. La storia si compone di 10 volumetti editi in Italia da Panini Comics, e una seconda versione "deluxe" che si compone di 5 volumi.
Nel classico stile Yazawa, la storia è ben più complessa e intricata di quanto si possa pensare. Ogni singolo personaggio cresce moltissimo dal punto di vista psicologico, si avverte una vera e propria maturazione interiore che li porterà a percorrere strade diverse, ad effettuare scelte anche irreversibili pur di realizzare i propri obiettivi. Yukari riesce a trovare finalmente uno scopo nella sua vita, un qualcosa che la rende "viva", George capisce cosa sia l'amore e a cosa serva il suo talento, Isabella trova il suo posto nel mondo, Miwako si libera di vecchi ricordi per lasciare spazio ai nuovi, Arashi si rende conto di quanto sia importante una persona al suo fianco, Tsukimori, invece, grazie a Yukari vede come la vita possa non essere dedita solo allo studio. Ognuno a modo suo vive esperienze uniche e anche dolorose talvolta, che li catapulta nel mondo degli adulti, in un qualcosa che non sanno cosa possa riservar loro. Veramente un manga stupendo, lo consiglio sinceramente a tutti, anche a chi non ama particolarmente il genere Shoujo.
Paradise Kiss può rappresentare uno spunto di riflessione per molti di noi, per chi non ha ancora trovato la sua direzione nella vita. In fondo ciò che conta è fare qualcosa che ci faccia stare bene, pensare un po' a noi stessi, e questo manga lo chiarisce bene.
Come unica pecca, segnalerei la "brevità" della storia. Diciamo che il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca però era anche giusto... Seguitelo e non perdetevelo.
Un vero capolavoro. Voto: 10.
Paradise Kiss è un manga "breve" nato dalla bravissima mano di Ai Yazawa, che molti di voi conosceranno per Cortili del Cuore e, soprattutto, per il famosissimo ed acclamato Nana. La storia si compone di 10 volumetti editi in Italia da Panini Comics, e una seconda versione "deluxe" che si compone di 5 volumi.
Nel classico stile Yazawa, la storia è ben più complessa e intricata di quanto si possa pensare. Ogni singolo personaggio cresce moltissimo dal punto di vista psicologico, si avverte una vera e propria maturazione interiore che li porterà a percorrere strade diverse, ad effettuare scelte anche irreversibili pur di realizzare i propri obiettivi. Yukari riesce a trovare finalmente uno scopo nella sua vita, un qualcosa che la rende "viva", George capisce cosa sia l'amore e a cosa serva il suo talento, Isabella trova il suo posto nel mondo, Miwako si libera di vecchi ricordi per lasciare spazio ai nuovi, Arashi si rende conto di quanto sia importante una persona al suo fianco, Tsukimori, invece, grazie a Yukari vede come la vita possa non essere dedita solo allo studio. Ognuno a modo suo vive esperienze uniche e anche dolorose talvolta, che li catapulta nel mondo degli adulti, in un qualcosa che non sanno cosa possa riservar loro. Veramente un manga stupendo, lo consiglio sinceramente a tutti, anche a chi non ama particolarmente il genere Shoujo.
Paradise Kiss può rappresentare uno spunto di riflessione per molti di noi, per chi non ha ancora trovato la sua direzione nella vita. In fondo ciò che conta è fare qualcosa che ci faccia stare bene, pensare un po' a noi stessi, e questo manga lo chiarisce bene.
Come unica pecca, segnalerei la "brevità" della storia. Diciamo che il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca però era anche giusto... Seguitelo e non perdetevelo.
Un vero capolavoro. Voto: 10.