Ouke no Monshou
Ho detto di aver letto tutti i volumi ma è più giusto dire che li ho solo guardati dal momento che sono scritti in cinese o giapponese (comunque anche senza dialoghi è abbastanza facile da comprendere). Sono stata rapita da questa storia e, in particolar modo, dai disegni. Le illustrazioni piatte della Chieko si adattano a una storia ambientata nell'antico Egitto e sono sempre più belli dopo una decina di numeri. La pecca, purtroppo, è che sia la storia che i disegni vanno degenerando negli ultimi numeri. All'inizio tutto scorre in modo armonico, veloce e tende a coinvolgere. Poi la storia è lenta e ripetitiva e i disegni hanno perso la loro freschezza. La Chieko lavora su questo fumetto da una trentina d'anni e mi verrebbe da consigliarle di prendersi una pausa per poi ritornare sulla sua opera e osservarla con occhi nuovi. Tuttavia rimango un'appassionata di questo fumetto e ho tutte le intenzioni di seguirlo. Sarebbe bello leggerlo in italiano ma dubito che un'opera così longeva venga pubblicata in Italia.