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AkiraSakura

Volumi letti: 13/13 --- Voto 8
Questa è la prima volta che mi sono approcciato ad Asano in vita mia, sebbene sia un mangaka molto noto a zoomer e millennial. Ho deciso di affrontare quest'opera per via delle tematiche in essa contenute (l'ossessione per il primo amore, il trauma della crescita) e dello stile di disegno simbolico (il protagonista e la sua famiglia sono rappresentati come uccellini stilizzati). L'arco narrativo, denso di riflessioni e ammiccamenti surreali, percorre la crescita di PunPun e dei personaggi che intersecano il suo cammino, dallo zio depresso fino all'immancabile psicopatica brainwashata dalle vendite multilivello. Non sono più abituato a leggere manga, quindi ho parecchio storto il naso di fronte ad alcune esagerazioni e colpi di scena improbabili (tutte cose tipiche del medium). Capisco che la società giapponese induca alla psicopatia, ma qui i problemi personali e i melodrammi sono in ogni dove, e ciò non è realistico. Fatto salvo ciò, Oyasumi PunPun è un manga intelligente e ha un significato ben preciso: con la dissoluzione della famiglia e l'assenza di amore materno, le vite dei figli rimangono segnate; si tende quindi ad attaccarsi ai propri sogni infantili ma il prezzo da pagare, poi, per una banale legge di natura che è la persistenza del tempo, diventa troppo alto. C'è quindi il rischio che da uccellini si diventi innocenti diavoli. Inutile dire che mi sono ritrovato nelle tematiche del manga e che, forse per identificazione, Asano mi sia entrato in simpatia. Aggiungerei infine una lode alla presa in giro che l'autore fa di Dio, che viene rappresentato come una testa afro col sorriso spianato, e alla figura dello zio di PunPun, che forse è il personaggio più onesto della combriccola.


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CippyWolf

Volumi letti: 13/13 --- Voto 9,5
"Buonanotte punpun" è una serie composta da tredici volumi, ad opera del sensei Inio Asano, di genere principalmente slice of life, densa di psicologia, dramma e in generale di emozioni, edita per l'Italia dalla Planet Manga.

La storia ci racconta la vita del buon PunPun, un ragazzo come altri, accompagnandolo dalle elementari, fino a diventare un giovane adulto, seguendo tutte le sue traversie e le sfide, che la vita gli pareranno avanti.

Ci sono due principali peculiarità in questa serie, la prima meramente grafica e artistica, cioè il protagonista e i componenti della sua famiglia d'origine, sono rappresentati sotto forma di uccellini stilizzati, l'altra è che a parte ciò, i personaggi saranno molto reali, emotivi, pregni di sentimenti e significato, brillando di una luce assai rara, vividi nella loro imperfezione, sfaccettati e carichi di umanità.

La portata di tale continua esposizione, a situazione ricolme di sentimenti, può essere assimilabile ad un immenso e sconfinato mare di emozioni, che investiranno il lettore, sobbarcandolo di situazioni, dialoghi, immagini dilanianti, non tanto per la loro efferatezza, ma per la loro realtà, non nel senso di veritiero, ma più specificamente umano, che riguardano la sfera della psiche e che non possono colpire, in maniera vibrante, dove si è più sensibili.

Tale situazione farà empatizzare e aderire i lettori, facendoli provare, quasi sulla propria pelle, tutte le emozioni che l'autore metterà su carta, come una magia, una malia, un vortice inesorabile che catturerà e acclappierà la mente randagia, di chiunque si appresterà a leggere questa serie, facendola concentrare, intensamente, senza scampo, bramoso di sapere, cosa accadrà ai nostri carissimi personaggi, come se ne dipendesse della propria esistenza, e non al contrario, come in verità è, di meri e "semplici" personaggi su carta e inchiostro.

Questa particolare condizione, che potrei assimilare a una specie di trance, un incantesimo chiamato intrattenimento, e che personalmente potrei definire amore, è principalmente condizionato dai personaggi di questa storia, essendomi risultati cosi tristemente umani, deboli, in balia delle loro emozioni, del loro vissuto, e che spesso li accompagniamo da anni, su carta, e che ben sappiamo cosa hanno dovuto passare, e perché si comportano in quel modo, in tante situazioni.
In definitiva, è inutile citare personaggio per personaggio, le loro peculiarità e i loro pregi, solamente non possiamo che fare un plauso, alla bravura dell'autore, per aver creato cosi tanti soggetti, cosi fedeli alla propria storia, e ognuno con dei contorni psicologici, ben definiti e che li rendono individui unici, singolari e straordinari, nella loro normalità.

Sto volutamente sorvolando, su ogni possibile dettaglio, sulla storia, sulla caratterizzazione dei personaggi, o ogni possibile frammento inerente a qualsivoglia componente del racconto, per poter permettere a chiunque voglia affrontare la lettura di questa serie, di potersela godere, oltre ogni modo, e poter raggiungere i picchi emotivi, di coinvolgente godimento, nel soffrire, ridere, e provare tutta una miriade di tanti altri stati d'animo diversi, che non potranno che far incensare e amare quest'opera, a chiunque sarà pronto a mettersi in gioco con se stesso, prima di tutto, e con la propria storia di vita.

Se proprio dovessi trovare un difetto a questa serie, sarebbe l'estrema complessità, nel trovare un senso, a un frangente della trama, che si innescherà a metà del racconto, e che si svolgerà pressoché parallela temporalmente, alla storia del nostro protagonista.
Tale parte risulterà ermetica nella sua comprensione, ognuno ci troverà un significato suo, ma che si dimostreranno sempre non adatti, o aderenti completamente, all'idea che l'autore voleva instillare, fattore che potrebbe rendere frustrante, il cercare di trovare una soluzione, a quanto si sta leggendo, quando magari una risposta esatta manco c'è.
Fortunatamente in rete si troveranno varie interviste dell'autore, che chiarificheranno l'intera vicenda, ma dover cercare fuori dal racconto, una spiegazione, non è molto congeniale al paradigma generale dell'opera, che fino a quel momento, si era stagliata d'innanzi al lettore, come un susseguirsi di avvenimenti chiari, nella loro comprensione fattuale, diverso per quanto riguarda il suo lato psicologico, che al contrario porterà a riflessioni e profonde increspature nell'animo.
Tale situazione, potrebbe dare un senso di incompiutezza, o di dissonanza, ma al contempo, regala anche quel retrogusto di magico, anticonvenzionale e imprevedibile, che danno ancora maggior risalto all'intera storia del nostro protagonista, e dei vari comprimari, relegando quella svolta inaspettata di no-sense, che si era vista a spruzzi e sprazzi nei primi volumi, dandogli un ulteriore marcia in più, e che farà da contraltare perfetto, rispetto all'aumento di spessore, dei temi trattati nel filone principale del racconto, donando maggior vivacità all'intera opera in generale.

I disegni saranno praticamente, per la loro totalità, realistici e super dettagliati, l'autore non indugerà su particolari e minuzie, che accentueranno ancor di più, se possibile, l'immersione del lettore, sia per quanto riguarda gli sfondi, che per i personaggi.
Tutto ciò si contrappone, come un'ossimoro, l'aspetto del protagonista e della sua famiglia, e che se inizialmente, servirà solamente per rendere accattivante e simpatico il suo aspetto, rendendo il tutto più spiritoso e con una sottile vena di comicità e infantilismo, man mano che il racconto proseguirà, l'autore riuscirà addirittura a rappresentare molti momenti inenarrabili, in maniera più digeribile, e a dare libero sfogo, alla sua vena creativa, nel rappresentare quel che di più profondo si nasconde e magari rifuggiamo, nel nostro abisso interiore, donando al lettore, uno sguardo, tramite una piccolissima fessura, denominata Punpun, che diventerà vero e proprio vettore di messaggi, definizione e rappresentazione su carta di sentimenti, emozioni e stati d'animo.

Oltre a ciò, l'autore darà libero sfogo al proprio estro, e alla propria arte, riuscendo ad avere pieno controllo della regia di ogni momento del racconto, senza lasciare mai spazi morti; momenti di vita banali, acquistano valenza e valore altisonanti, grazie alla composizione di ogni pagina, quindi placide giornate, acquisiranno un rilievo di totale pace interiore e spensieratezza, come avvenimenti truci e scabrosi, avranno una rilevanza ancor più impressionante e sconvolgente, grazie alle ingegnose e spesso nefaste tavole, che ben renderanno visibile, l'inimmaginabile.
Infine per l'aspetto grafico, l'autore spesso utilizzerà delle piccole chicche, innestando figure o rappresentazioni fuori dal comune senso estetico dell'opera, oppure utilizzando, per esempio, anche i semplici indici, trasfigurandoli a piacere, il tutto per sfruttarli come mezzo di comunicazione ai suoi lettori, fattori che spesso si dimostreranno rivelatori, e che aggiunge quell'accento in più, per la magia dell'intera opera.

L'edizione sarà molto bella, ogni volume sarà corredato da una sovracoperta di un colore sempre diverso, raffiguranti una versione alternativa del protagonista in rilievo.
Le bandelle saranno utilizzate, per dare una breve biografia dell'autore, in quella di coda, mentre per quella di testa, una piccola sinossi e infarinatura dell'opera.
La carta sarà molto bianca, di spessore, i neri molto carichi e saturi, il tutto risulterà molto solido ma ben sfogliabile.
Come unica pecca manifatturiera, nonostante la solidità fisica delle sovracoperte, ho denotato una preponderante fragilità, nel trattenere i colori delle sue sovracoperte, che saranno decisamente delicate, per quanto riguarda la possibilità di trasferire i suoi colori, in probabili e accidentali sfregamenti con altri volumi.

In conclusione, "Buonanotte punpun" è una vera e propria opera d'arte, figlia legittima e prediletta della nona arte, sia dal lato grafico/tecnico, che dal lato narrativo e del suo intreccio, una rappresentazione forte e che difficilmente non posso che esprimermi, definendola un'apoteosi, un'esplosione che capitolo dopo capitolo, non fa che aumentare, esaltando ogni azione e situazione, di significati e sentimenti, che non potranno che detonare nel poetico finale, che farà ascendere quest'opera, al ruolo di piccolo scrigno, portatore di un frammento della mia anima, racchiusa dentro ogni suo singolo volume, trasportata nella sua splendida storia, raccontata in essi.


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Mesciupippi

Volumi letti: 13/13 --- Voto 10
NON LEGGETE "Buonanotte, punpun".
Asano si sofferma sugli episodi cardini della vita di tutti noi, vi sembrerà a un certo punto stia parlando proprio con te lettore, e forse è proprio questo il suo intento, sembrerà di vivere una seduta psicoanalitica, vi entrerà dentro e vi sentirete violati nel vostro animo, è la prima volta nella mia vita che provo questi sentimenti alla fine di una lettura, ma davvero, se non siete pronti a farvi analizzare da un'autore che magari ha sofferto più di voi, non leggete questa opera, se invece vi sentite abbastanza pronti (ma non lo sarete mai) prego.
Vi troverete dinanzi a uno slice of life davvero capace di ripercorrere tutti gli episodi cardini della vostra vita, è quasi inquietante, non parlo degli avvenimenti, ma, bensì delle emozioni che proviamo nel percorso della nostra vita, tutti abbiamo sofferto, abbiamo fatto scelte difficili, e Asano punta esattamente a quelle.
Di quello che avviene nella trama non voglio raccontarvi nulla, magari 10 è anche troppo sul piano oggettivo, ha le sue lacune, buchi di trama, ma entrerete totalmente in catarsi e non noterete gli errori o le incongruenze semplicemente avrete voglia di soffrire insieme all'opera, un capolavoro in tutti sensi, esce fuori della propria branchia artistica di manga per divenire opera indissolubile nella storia dell'umanità, tutti dovrebbero leggere questa storia almeno una volta nella vita, ma soltanto quando sarete pronti e avrete sofferto abbastanza.


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SnoYze

Volumi letti: 13/13 --- Voto 9
Ritrovo dopo molto tempo il coraggio di esprimere il mio pensiero subito appena finito di leggere l'ultimo capitolo di "Buonanotte Punpun".
Un individuo nasce, cresce e muore.
Durante il percorso dei 13 volumi di cui si compone quest'opera seguiamo il complesso "diventare grande" di un sognatore a cui la vita ha reso ogni desiderio un incubo, e al quale non resta che lasciarsi trascinare dagli eventi. In questo tragico momento storico, forse in qualche modo anticipato dal contesto in cui vivono i personaggi di "Buonanotte Punpun", non mi sentirei di consigliare a chiunque di imbarcarsi nell'avventura di questo manga. Quando è tutto molto difficile, ci verrebbe naturale di farci vincere dalle difficoltà, dimenticarci chi siamo, arrivare anche a desiderare di morire.. Ma è proprio lì che cresciamo, è nel momento in cui tutto ci sembra impossibile che dovremmo riuscire a rimanere noi stessi ed imparare come andare avanti, portando con sé ciò che ci ha fatto crescere ma restando quell'anima "pura" che eravamo nel primo momento in cui abbiamo visto la luce di questo mondo.
Punpun diviene un nostro specchio dell'anima, si ritrova durante la lettura una serie di eventi archetipici in cui potersi confrontare, in cui ripensare a come/cosa/chi siamo stati quando quell'amico, quella ragazza, nostra madre, nostro zio, un collega, uno sconosciuto ci hanno messo davanti una tale scelta. E noi cosa scegliemmo? Cosa sceglieremo ?
Inio Asano, attraverso la sua personale e costantemente drammatica modalità di rappresentare il nostro mondo, consegna la naturale bellezza dell'incertezza dell'essere a momenti di surrealtà e silenziosa riflessione. Quando Punpun si ferma per un attimo, ogni volta alza il naso verso il cielo, personaggio-metafora in cui ritroviamo rappresentata tra una nuvola e una stella tutta la calma del destino dell'umanità tutta, ovvero ciò che nessuno dei personaggi e nessuno dei lettori potrà mai comprendere, quindi non ci resta che chiudere gli occhi e addormentarci nella speranza di sognare. Di sognare di toccare quelle nuvole o di parlare con quelle stelle che dall'inizio ci guardano da così lontano.


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Piotre

Volumi letti: 13/13 --- Voto 10
Manga di Inio Asano, ancora una volta questo autore è in grado di mostrarci la sua infinita bravura nel raccontare le storie, ma se precedentemente aveva raccontato delle storie felici (così considerate da Asano) ora per il fumettista è arrivato il momento di raccontarci una storia triste. Una narrazione che scava in profondità nell'animo umano, scava nelle nostre paure, nella nostra psiche, nella nostre relazioni, nei nostri legami familiari e ci mostra una realtà che non vogliamo vedere e di cui non vorremmo sentire parlare. La narrazione segue la formazione di Punpun, da quando questo è bambino sino alla sua tarda adolescenza. La vita di Punpun non sarà tra le più semplici, i suoi maestri (nella vita) saranno dei personaggi contorti e difficili con dubbia moralità ed etica, la sua famiglia la sua rovina.

Punpun non è disegnato nel manga come tutti gli altri personaggi, seppur è umano, viene visualizzato dall'autore come un pulcino , inoltre anche il metodo con cui comunica con gli altri personaggi all'interno dell'opera non è convenzionale, difatti il protagonista non ha nessun baloon di dialogo, i suoi pensieri ci vengono comunicati attraverso i frame rettangolari. Può sembrare una scelta azzardata dell'autore, ma a mio parere risulta essere una scelta molto azzeccata, infatti queste scelte autoriali permettono una identificazione tra il lettore e Punpun devastante.

Preparatevi ad affrontare momenti davvero difficili, a fare scelte sbagliate, ma che d'altronde dobbiamo fare nella vita per poter crescere, e diventare ciò che siamo.
Preparatevi per un viaggio, un viaggio lungo e tortuoso che sarà più difficile di quanto ci si possa aspettare. Inio Asano è un maestro che ci mette a nudo le relazioni umane, soprattutto nella cattiva sorte nel caso di questo manga.


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Masaki93

Volumi letti: 13/13 --- Voto 10
Se dovessi usare un solo aggettivo per descrivere questo fumetto (oltre al banale, ma adeguato, ‘splendido’), penso che sarebbe “malinconico”. Durante la lettura mi è capitato di provare le sensazioni più disparate, tristezza, rabbia, commozione, a tratti anche divertimento, sebbene quest’ultimo nello specifico trovi sempre meno spazio con l’avanzare della storia e, dove ancora presente, assuma un carattere meno spensierato e, al contrario, più grottesco. Tuttavia non c’è un istante in tutta la lettura nel quale non si percepisca una sensazione di fondo di malinconia, all’inizio latente, soffusa, ma progressivamente sempre più intensa, in un costante crescendo durante lo scorrere del racconto.
Il manga tratta principalmente la giovinezza di Punpun, ragazzo giapponese rappresentato per tutta la durata del racconto come una semplice figura stilizzata (inizialmente un uccellino bianco e successivamente quasi sempre un volatile, ma con forti variazioni o deformazioni strettamente legate agli eventi e allo stato d’animo di Punpun stesso), dai tempi della scuola elementare fino, circa, alla maggiore età (i 21 anni definiti dalla legge nipponica).
Punpun viene inizialmente presentato come un bambino dolce, timido e anche un po’ ingenuo, apprezzato dagli altri bambini, che lo trattano sempre con affetto e gentilezza, e fortemente legato al padre.
Viene inoltre mostrato nelle pagine iniziali il suo primo incontro con Aiko, bambina intelligente e un po’ eccentrica appena trasferita nella sua classe, di cui lui si innamora a prima vista e della quale, vincendo la propria timidezza, cercherà di attirare l’attenzione, riuscendo nell’intento e venendo ricambiato.
Tuttavia, dopo poco, nella casa di Punpun accade un incidente che porta i suoi genitori alla separazione, al ricovero ospedaliero della madre e all’allontanamento del padre.
Inizia così una spirale discendente, segnata dal trasferimento di molti dei suoi amici e dalla conseguente solitudine, dall’allontanamento di Aiko e dalla convivenza prima con lo zio, trentenne disoccupato che soffre di depressione, e successivamente con la madre, donna poco seria e senza legami, con la quale si instaura un rapporto conflittuale e di reciproca indifferenza.
Tutto questo causa in lui un cambiamento radicale nel carattere e nella personalità, portandolo progressivamente alla perdita dell’autostima, all’insofferenza nei confronti delle altre persone e alla depressione, oltre che a sviluppare un rapporto complesso e contorto con l’altro sesso e in generale con tutta la sfera della sessualità, condizioni che gli rendono difficile affrontare la quotidianità, il lavoro, lo studio, i rapporti interpersonali e, più in generale, la vita stessa.
E qui, non volendo entrare troppo nel dettaglio degli eventi della trama, chiudo il discorso in merito a quest’ultima, mentre desidero invece soffermarmi sulle tematiche trattate nell’opera.
Inio Asano non è nuovo a motivi (mi si passi il termine) “opprimenti”, quali depressione, violenza, ossessioni, dipendenze, sesso e morte, ma in questo fumetto riesce a trasmettere questi concetti nel modo più diretto e credibile possibile, probabilmente grazie all’estremizzazione del realismo nella caratterizzazione dei personaggi. Questi ultimi sembrano prendere vita, assottigliando in modo impressionante il confine fra realtà e finzione, fra persone e personaggi.
Questo effetto viene raggiunto grazie alla incredibile capacità raffigurativa e alla volontà di non arricchire in alcun modo i personaggi con abbellimenti e orpelli inutili, ma anche grazie alla accurata esposizione del pensiero e dei tormenti di ognuno di essi. E’ incredibile come, leggendo questo fumetto, ci si dimentichi che i personaggi siano nati dalla mente di un’unica persona. Non c’è un filo conduttore che, seppur flebile, riconduca i personaggi alla stessa origine, ognuno è effettivamente scollegato dall’altro, con la propria identità distinta, come quando nella realtà due perfetti sconosciuti si incontrano per la prima volta.
Allo stesso tempo però Asano non è lineare, gli piace mescolare gli opposti, incastrare forme diverse, in poche parole creare confusione, e qui lo fa tramite l’inserimento di personaggi totalmente avulsi dalla realtà e soprattutto tramite l’inserimento del surreale.
Per quanto riguarda i primi, in quest’opera Asano li introduce trattando il fenomeno delle sette, problema estremamente diffuso nel Giappone moderno, dove l’oppressione esercitata da una società asfissiante e da regole ferree porta tantissime persone a fuggire dalla realtà e a riunirsi grazie ai più improbabili santoni in sette più o meno estese. Seguendo ideali e divinità assurdi si ritrovano quindi spinte a truffare, nel migliore dei casi, ma anche a commettere atti di violenza o di autolesionismo, fino a atti estremi quali l’omicidio e il suicidio, in solitaria o di gruppo.
Nel fumetto, questa situazione si palesa attraverso una serie di personaggi assurdi e grotteschi, tanto nei comportamenti quanto nella rappresentazione grafica. Questi, completamente noncuranti rispetto alla realtà che li circonda, vengono circuiti da individui altrettanto assurdi e spinti in un caso a idolatrare un brutto mostro con le labbra enormi e nell’altro verso un obiettivo di salvaguardia dell’universo, finendo così per dimenticare, abbandonare o maltrattare, in nome del loro credo, tutti coloro che gli sono vicini, che siano questi figli, fratelli, amici, fidanzati o conoscenti di qualsiasi tipo.
Per quanto riguarda il surreale invece (tematica ricorrente per l’autore, come ad esempio in “La Città della Luce”, dove viene sfruttato come strumento per confrontarsi con il tema della morte), in “Buonanotte, Punpun” è prerogativa principalmente di tre soggetti della storia, tra i quali il più importante è sicuramente lo stesso Punpun con la propria famiglia. Tutti e quattro i componenti principali di questa famiglia (Punpun, papà, mamma e zio) sono rappresentati come uccellini stilizzati e per tutti e quattro viene modificata la fisionomia e l’espressività sulla base della condizione psicologica del momento. Ma è proprio con Punpun che questo sistema viene portato all’estremo, tanto che il suo aspetto muta notevolmente nel corso della storia, arrivando a cambiare colore e a perdere completamente la forma in alcune situazioni.
Alcuni anni fa, Asano dichiarò in un’intervista di aver disegnato il proprio protagonista con una simile figura stilizzata in quanto questo gli permetteva di velocizzare notevolmente l’esecuzione dei disegni, per i quali altrimenti sarebbe stato estremamente lento. Ma leggendo il fumetto ci si rende conto invece di come questa scelta stilistica derivi da una attenta riflessione. E’ infatti scioccante come quella figura stilizzata permetta di trasmettere al lettore tutti quelli che sono i tormenti e le emozioni di Punpun, che involontariamente diventa come un libro aperto e ti investe con i suoi pensieri, facendoti creare una connessione con lui molto più stretta, impossibile nel caso di un personaggio realistico, che seppur proveniente da un mondo di fantasia può sempre nascondere dietro a una finta espressione o sorriso le sue reali intenzioni. Ma con Punpun è diverso. A prescindere dai suoi ragionamenti o dai suoi tentativi di alterare la realtà con gli altri personaggi, per il lettore non ha mai segreti, in quanto è il suo stesso corpo a dichiarare i suoi veri pensieri, e questo crea un legame con il personaggio più forte di qualsiasi altro mai provato, grazie al quale ci si ritrova ad affezionarsi e a provare empatia per Punpun, ma allo stesso tempo una grande tristezza, perché non si può fare nulla per aiutarlo.
E sembrerebbe inoltre incredibilmente stridente l’accostamento di quella figura stilizzata a concetti come la masturbazione o il sesso, ma Asano non si ferma e forza questi accostamenti, in maniera anche molto esplicita, riuscendo inaspettatamente a creare situazioni che non si presentano grottesche, ma anzi trasmettono tutto il disagio che il protagonista prova rispetto a questi ambiti, risultando estremamente drammatiche e a tratti anche un po’ disturbanti.
Nel complesso Asano fa un lavoro magistrale nell’affrontare temi scomodi, quali la depressione, l’ansia, le ossessioni e tanti altri problemi psicologici, spesso sottovalutati o addirittura ignorati e discriminati, riuscendo a rappresentare e trasmettere con grande perizia e precisione tutta l’angoscia, la sofferenza e l’alienazione che chi ne è soggetto prova costantemente, fino a quando, in qualche modo più o, purtroppo, meno positivo, non riesce ad uscirne.
Per quanto riguarda il disegno non c’è nulla da dire, le tavole sono meravigliose, i personaggi sono magnetici nel loro realismo e nelle loro imperfezioni, la cura è maniacale, i colori e le sfumature sono ineccepibili, non c’è una linea fuori posto e ogni tratto ha una precisa funzione nel contesto, ogni dettaglio è nitido e visibile e non c’è alcuna confusione se non imposta direttamente dall’autore.
E le ambientazioni sono incredibili, ma d’altronde Asano usa il ricalco da foto, proprio perché a suo dire è l’unico modo per rendere veramente giustizia a un paesaggio. Sempre nell’ambito dell’intervista sopraccitata, ad esempio, affermava di amare quei tralicci aggrovigliati tipicamente giapponesi e che non c’era modo di rappresentarli in maniera accettabile se non riprendendoli da foto.
In conclusione, non mi sento di consigliare questo manga a tutti, ritengo sia un’opera complessa e faticosa, priva di tematiche semplici e di messaggi buonisti da trasmettere, che se si vuole riuscire ad apprezzare a fondo deve essere affrontata senza pregiudizi (a mio avviso SEMPRE sbagliati) e con la volontà di approcciarsi alle tematiche trattate e di cercare di capire il punto di vista di tutti i personaggi, anche in relazione al loro vissuto. Lo sconsiglio vivamente inoltre a tutti coloro la cui volontà è di avvicinarsi a questo titolo con leggerezza e atteggiamento denigratorio. In questo caso, considerata la sensibilità dei temi trattati, ritengo sia preferibile passare semplicemente oltre.
Detto ciò, a me questo manga è piaciuto moltissimo, mi ha colpito, e mi ha spinto a riflettere, tanto che sinceramente lo rileggerei già oggi, dopo solo due giorni da quando l’ho finito.


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Sguaida

Volumi letti: 13/13 --- Voto 9,5
"C'era una volta il male. Quello antico che straziava Giobbe e quello moderno, più multiforme perchè scaturito dalla perfidia del cuore, o indotto dalla voluttà di dannazione, oppure amalgamato con il bene nella chimica dei sentimenti. Sotto qualsiasi aspetto si manifestasse, conservava un che di scandaloso, demoniaco, seduttivo. Baudelaire gli riconosceva addirittura «la grazia dell’orrore»".

In questo stralcio tratto dalla quarta di copertina de "Il Male Necessario" di Arturo Mazzarella ci sono numerosissimi elementi che sembrano adattarsi perfettamente ad "Oyasumi Punpun", ai personaggi che abitano questo manga, ai lettori che ne seguono le vicende. Perché per quanto le vicende del pennuto antropomorfo siano sembrate a tutti (appassionati, sostenitori, denigratori) morbose, violente, macabre, ossessive, innaturali ed anomale, va riconosciuto all'autore che riescono a sprigionare un'attrazione ed un interesse non indifferenti e difficilmente traducibili a parole. Ed allo stesso modo, questa sensazione di malessere che pervade il lettore è la stessa che irretisce alcuni personaggi, finiti nella tela di Punpun ed ugualmente incapaci di liberarsene nonostante palesi e chiari comportamenti estremi da parte del protagonista.

"Oyasumi Punpun" è un'opera che si colloca perfettamente in questo Millennio e soprattutto in questo decennio. Principalmente è un prodotto che definirei nichilista: il protagonista periodicamente perde fiducia in se', nel prossimo, nel mondo intero, in una spirale di disperazione e devastazione morale e fisica di autolesionismo e rabbia che si associa perfettamente a questa corrente ed al nostro periodo storico.
Non si riduca però "Punpun" ad un semplice balocco per Millennials e Centennials presunti depressi o con latenti istinti suicidi, tristemente tanto ricorrenti al giorno nostro: le vicende del protagonista e le tematiche che lo accompagnano sono una storia di crescita non differente da quelle narrate nell'"IT" di Stephen King, diventando quindi una scaletta che guida il protagonista dall'infanzia fino alla maturità.
Quello di "Punpun" è un viaggio che prevede fermate e soste in momenti e sentimenti che bene o male, volenti o nolenti, coscienti o meno, hanno fatto la loro comparsa in un dato istante della nostra vita, influenzandone il progresso: la scoperta dell'amore e del sesso, lo sviluppo di una coscienza che porta ad apprezzare una verità mai considerata prima, la ricerca della felicità, le crisi esistenziali, il timore di non saper cosa fare della propria vita e delle proprie ambizioni, il senso di libertà e quello di insofferenza verso gli altri.

"Oyasumi Punpun" è assimilabile ad un buon whiskey, a mio avviso: da ragazzo ti ci avvicini fingendo maturità e sperando di recitare la parte dell'uomo forte e dannato, ma solo con la maturità e la consapevolezza del passato riesci realmente ad apprezzarne i retrogusti e le sfumature, e quindi a sentirlo come un qualcosa di condivisibile in cui identificarsi per larghi tratti del suo sviluppo. "Oyasumi Punpun" è stato per me "il male necessario" di cui parlavo poc'anzi; mi ha attirato nonostante la violenza e la sfrontatezza degli episodi, con una grazia brutale e prepotente fondamentale per progredire nel mio percorso introspettivo che culminerà con una personale crescita emotiva.


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Irene Tempesta

Volumi letti: 13/13 --- Voto 7
Non è facile recensire un'opera complessa come “Buonanotte Pun Pun”.
Inio Asano è un'artista dallo stile unico, inconfondibile.

Il genere è il classico slice of life e narra le vicende di PunPun dall'infanzia fino alla maggiore età.
In tutta la storia lui avrà le sembianze di un uccellino stilizzato. Devo dire di non aver capito il perché. Credevo fosse una metafora, ma non ho trovato risposta al quesito.
Punpun è un bimbo come tanti, che affronta le avversità della vita, momenti felici e tragici, come tutti noi.
La prima parte, composta da circa quattro volumi, riprende l'infanzia di Punpun con le classiche domande, perplessità e cambiamenti fisici che comporta. Narra gli aspetti più spensierati e bizzarri legati a questa fascia di vita, le amicizie che si possono creare, le piccole/grandi avventure.
Un'altra tematica è la concezione di Dio, qui rappresentata in tono giocoso, dando alla divinità volto e parola.

Dal quinto volume viene dato maggior spessore alla sua famiglia, che subisce notevoli cambiamenti. Il clima si fa più cupo. La cosa che mi è piaciuta è la crudezza e onestà con cui viene descritto il difficile rapporto tra lui e la madre, che non lo ha mai amato davvero. Viene sfatato il mito secondo cui tutte le madri amano incondizionatamente i figli.
Punpun è sempre stato poco amato da sua madre, molto propensa all'individualismo e all'egocentrismo. E lui non riuscirà mai ad amarla o a sentirne la mancanza.
La psiche di Punpun è molto ben strutturata, raccontata in maniera profonda, e si sviluppa e cambia con il proseguo dei numeri.
Dal sesto volume fino al nono il protagonista evolve, crescendo, fa nuove conoscenze, nuove esperienze, ma non mi dilungo troppo su questa parte anche per evitare spoiler.
Voglio però dare rilevanza al suo rapporto con Aiko, il suo primo, vero e unico amore.
Per lei perde già la testa alle elementari e da quel momento succederanno molte cose.
Ma la loro storia d'amore mi ha lasciata senza parole. Letteralmente spiazzata!
Mai vista tanta espressività e bellezza in un manga.
E' una storia d'amore intensa, straziante, violenta, volta all'autodistruzione e alla disperazione. Eppure è terribilmente affascinante perché vera, crudelmente umana; qui emerge la parte istintiva, feroce, che tutti noi abbiamo e sopiamo.

Ho letto altre opere di Inio Asano e verso la fine tende a esasperare i personaggi portandoli alla follia (è successo con "La ragazza in riva al mare", in cui ho trovato alcune similitudini). Punpun negli ultimi volumi si abbandona ai suoi istinti primordiali, folli, disperati, ed è estremamente affascinante vedere anche l'evoluzione grafica: da semplice pulcino, a diavolo nero. Meravigliosa.
Negli ultimi numeri tutte le vicende legate ai vari personaggi vengono chiuse senza lasciare nulla in sospeso. Tuttavia, secondo me molto materiale poteva essere tagliato. Spesso ho avuto la sensazione che l'autore abbia allungato troppo il brodo. E questo dopo un po’ stanca.
Per i disegni, inutile dire che il tocco di Inio Asano è fantastico.
Le tavole spesso sembrano quadri, ogni vignetta è minuziosamente dettagliata, un piacere per gli occhi. Un disegno pulito, ben proporzionato, espressivo. Evocativo.
Planet Manga ha investito parecchio su questa serie: le sovraccopertine sono a tinta unica, ma le copertine interne hanno tutte un decoro diverso, ognuna con uno stile proprio. Meraviglioso davvero! Sono rimasta sorpresa. Per non parlare dell'ottima qualità della carta.

Un manga sulla crescita, la maturazione, l'amore, l'amicizia, la famiglia, che consiglio a tutti, amanti del genere slice of life e non. Tuttavia ho dovuto dare 7 come voto per via della trama.
Tratta varie tematiche, alcune mi son piaciute, molte altre per niente. Dovendo valutarla nel complesso, sebbene profondamente articolata, non mi ha convinto del tutto. Ma non potevo dare meno di 7 vista la magnificenza delle tavole. Resta comunque un'opera molto valida.


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GuardianTomberry

Volumi letti: 13/13 --- Voto 8
"Buonanotte Punpun" parla della storia di un bambino normale partendo dalla sua infanzia ed arrivando fino all'adolescenza. Chi ha letto questa opera potrebbe già contestare questa mia prima sintesi sapendo bene come in realtà il concetto di normalità è relativo, specialmente in questo fumetto.

Passiamo ad analizzare nel dettaglio l'opera complessa e sperimentale di Inio Asano, già noto a molti lettori per "Solanin" (opera in due volumi sempre edita da Planet Manga).

Lungo i 13 volumi che la compongono, possiamo distinguere fasi ben definite della vita di Punpun partendo dall'infanzia con le classiche domande, pensieri, perplessità e cambiamenti fisici di un bambino delle elementari che reputo esposte molto bene da Asano e che, in contrapposizione alla sperimentazione grafica di una sorta di pulcino stilizzato, imposta in maniera realistica l'evoluzione delle vicende.

Questo per quanto riguarda il solo Punpun nella fase iniziale (che si esaurisce nei primi 4 volumi) dove in contemporanea avvengono enormi cambiamenti all'interno del suo nucleo famigliare che lo porteranno sempre più ad allontanarsi dalla madre, dal padre e dallo zio (zio a cui viene dedicata una buona parte dei capitoli nell'arco compreso tra i volumi 4 e 7) e che porteranno ad una evoluzione compromessa della sua psiche proprio nel momento dello sviluppo.

Uno spazio mirato viene riservato alla "visione di Dio" da parte dei bambini sottolineando l'importante ruolo della fantasia e nello stesso tempo la volontà da parte dell'autore di giocare con il concetto di divinità donandogli una propria indole. Il culmine della vita di Punpun arriva quando riaffiora il sentimento sopito nel tempo e sboccia la relazione tra lui ed una sua ex compagna di scuola, Aiko, che evolverà in maniera incontrollata proseguendo nella storia, ma che fin dalle prime tavole si rivela il cardine della trama. Con l'avvento di Pegaso, un personaggio alquanto bizzarro che acquisterà sempre più importanza a partire dall'ottavo volume, inizia un momento altalenante dell'opera con cali di ritmo e cambi di focus su più personaggi alternati ad eventi che riaccendono l'interesse.

Negli ultimi volumi Asano, come è accaduto in quasi tutti i suoi lavori, esagera. Porta Punpun alla pazzia mostrata in tutto il suo splendore nella sperimentazione grafica con cui imprime su carta la trasformazione da pulcino a diavolo del suo personaggio. Il mangaka chiude tutti i cerchi, ogni personaggio giunge al termine del suo percorso iniziato alle elementari, evoluto nel tempo ed esploso nelle tavole degli ultimi numeri portando anche a singole conclusioni di dubbio fine, oso dire volutamente forzate. A mio avviso molto materiale poteva essere tagliato.

Rimane la storia di Aiko e di Punpun, straziante ed allo stesso tempo affascinante, strapazzata da Asano con il suo fare violento e volto all'autodistruzione. In tutta la follia dei suoi pensieri, espressa dall'inchiostro utilizzato, emerge la cruda umanità, viene a galla il lato bestiale che tutti non vorrebbero conoscere.

Inutile soffermarsi poi sui disegni, magnifici, chi dice il contrario mente spudoratamente. L'edizione Planet Manga non ha pecche, 13 volumi di ottima fattura con carta bianca e sovracoperta. In sintesi leggetelo, senza pregiudizi e senza puntare il dito sul particolare carattere dell'autore. Lasciatevi straziare da quest'opera.

Pan Daemonium

Volumi letti: 13/13 --- Voto 10
Non credo mi abbia fatto bene rileggere per svariate ore tutti i 13 volumi di "Buonanotte, Punpun" per riafferrare la disperazione che le vicende finali portano con sé. Cos'è quest'opera e cosa vuol dirci? Chi, come me, conosce Inio Asano sa quali siano i suoi chiodi fissi e le sue paturnie e non si stupisce di ritrovare tutti i classici temi anche in questa storia, ma resta il fatto che con "Buonanotte, Punpun" Asano ha fatto un passo in più, forse il suo ultimo grande passo, che sarà molto difficile da uguagliare o superare in lunghezza. Questo manga di meri 13 volumi rappresenta una gemma della produzione nipponica degli ultimi anni e si mostra sostanzialmente come un'opera di formazione nel senso classico del termine, ovvero uno slice of life con al proprio interno una linea narrativa temporale ben delineata e proiettata dal passato al futuro. Sono rare le analessi, il tempo scorre impetuosamente in avanti ed i personaggi devono necessariamente adattarsi a questa marea distruttrice, senza avere il tempo di guardare al passato; per l'appunto, chi non riesce ad adattarsi all'onda è inevitabilmente carne morta.

I primi volumi sono piuttosto comici ed in parte fiabeschi. Punpun potrà avere al massimo dieci anni e conseguentemente vede il mondo in modo differente rispetto a noi - purtroppo - adulti. Ci sono personaggi (come il professore ed il preside di Punpun) che fanno, detto semplicemente, delle smorfiacce incomprensibili e poste lì senza alcun contesto che le rappresenti o dia ad esse un significato. Ci sono elementi onirici e surrealistici, anche meramente grafici - basti pensare a voli nel cielo, arcobaleni sprizzanti dagli occhi - che non sono semplicemente manifestazione della grande fantasia di Asano, ma sono l'essenza dell'infanzia, di quel periodo in cui ogni minima cosa ci porta a sognare ed a fantasticare, l'età del semplice e dell'ignoranza. Eppure ci si può innamorare anche da giovani - ed infatti anche Punpun subisce questo destino comune: Aiko Tanaka è il suo angelo, lui sente il compito di doverla proteggere e doverla aiutare nel suo sogno di salvare l'umanità dalla catastrofe, ignorando, grazie alla propria tenera età, ciò che dietro a queste credenze v'è. Gli errori, però, li facciamo sia da grandi che da piccini e spesso la timidezza e l'orgoglio ci portano a fare sbagli tanto grandi da pentircene fino alla tomba. Aiko-chan è tradita perché Punpun l'ha tradita, ma la fierezza è troppa e viene solo sostituita dalla desolazione e dal rimorso, il tutto porta il protagonista a perdere la sua piccola fata. Passano gli anni, passano i tempi. Punpun è sempre più interessato al sesso, ma l'interesse passa da una semplice e vigorosa curiosità materiale (il giornalino ed il VHS pornografico) ad un vero tarlo mentale che solamente un maschio potrebbe comprendere. Ed è assolutamente incredibile il modo in cui Asano sia riuscito a diversificare gli interessi sessuali di Punpun e dei suoi compagni in base alla propria età ed alla propria "epoca di vita", un modo così realistico da spaventare e quasi disgustare. Anche se Punpun è ora passato dalle medie alle superiori e si appresta a terminarle sente che il tempo non ha portato felicità. Certo, si incontrano nuovi amici, ma se ne perdono molti altri; si conoscono nuove ragazze, ma gli amori precedenti sono sempre più distanti e glaciali. Punpun è via via più depresso e le vicende familiari pregne di odio e violenza in cui è cresciuto da ragazzino non aiutano il suo decorso mentale, caratterizzato da depressione ed odio verso sé stesso. Che senso ha andare avanti quando non si ha alcuna utilità, quando ciò che bramavamo è stato già perso e chissà cosa fa ora, chissà con chi va, cosa pensa, se si ricorda di noi. Chi si ricorderà di noi e perché dovrebbe? Perché fare queste domande a sé stessi è così doloroso e contemporaneamente inano? Questo pensa Punpun costantemente, anno dopo anno, solitudine dopo solitudine. Giunge, però, ad un certo istante una ragazza, Sachi, molto più grande, ma molto più matura, che ha compreso la vita e riesce a prenderla dal colletto senza farsi intimidire. Sachi è la redenzione, è l'elemento soteriologico che può trarti via dal buco in cui sei andato a nasconderti dal mondo che ti deride con la sua indifferenza. Però c'è ancora un tarlo che affligge Punpun ed è un tarlo passato: Aiko. Ella rappresenta, come dice bene Punpun stesso, una "maledizione" che lo avrebbe portato agli stadii più bassi dell'esistenza umana. Aiko e Punpun non sono sani, sono afflitti mentalmente da gravi disagi di matrice familiare e conseguentemente il loro amore non può essere sano. Però il sentimento fra i due è l'unico vero sentimento presente nel manga, l'unico vero amore, ma un amore dirompente, tanto forte da avere il potenziale per distruggerli entrambi e non solo. Punpun aveva promesso ad Aiko di proteggerla per l'eternità e questo deve fare, ma non sono più due bambini ciechi nella propria felicità: la spirale di disperazione a cui il loro legame li porterà è fin troppo chiara ai loro occhi maturi.
Il finale è semplicemente dolore sotto forma di carta. Non ho mai sperimentato una cosa simile.

Ho spoilerato forse fin troppo, ma non sono riuscito a trattenermi dal cercare di dare un senso a tante vicende ed al nulla che le contornava. Chi legge "Buonanotte, Punpun" deve rendersi conto che non è un manga spensierato ed iperattivo come può sembrare all'inizio: l'età della ragione, dopo l'infanzia, arriva impetuosamente e così, nel fumetto, il grigiore ed il tedio della vita adulta sostituiscono subito il colore dell'infanzia. Le scene di pioggia e di notte, del resto, prendono il posto di quelle solatie dei primi tempi.
Voglio in particolare rimandare ad una scena del finale, tanto da far comprendere la capacità di Asano di rappresentare alcune semplici scene della nostra vita di tutti i giorni: Harumi, un vecchio compagno di classe, oramai adulto, reincontra Punpun, a cui era molto legato. Essi si parlano, dialogano del più e del meno e, poi, si salutano. Ma chi è quel ragazzo con cui Harumi ha parlato? Non ricorda neppure più il suo nome. Sono piccoli aspetti della nostra esistenza che solamente Asano è capace di rappresentare in tutta la loro tristezza e penosità. Ovviamente "Buonanotte, Punpun", pur essendo un manga sostanzialmente realistico, ha un qualcosa che lo trattiene dall'esserlo completamente - e questa cosa è l'arte. Molti di noi han passato - o credono di aver passato - un'infanzia difficile e tormentata, in solitudine, alla ricerca di quella ragazza tanto bella ed amata, ma scomparsa fra le pagine della vita passata; alcuni di noi hanno pensato al suicidio, alcuni di noi hanno vissuto il suicidio o la morte di una persona cara, ma tutte queste vicende, nella nostra vita terrena, alla fin fine paiono, sia a noi che le proviamo che agli altri, blande e grigie. Sono meramente avvenimenti, niente in più od in meno, avvenimenti come tanti altri, che vengono dimenticati presto. L'arte, invece, permette di ingigantire questi specifici fatti, di sottolinearli e di circondarli da un'aura di maestosità ed unicità. Punpun, alla fin fine, è come tanti altri ragazzi italiani e giapponesi, ma le sue vicende non sono così inutili da raccontare come le mie - ed è questa la maestosità che l'arte permette, sopratutto se essa è ben fatta, come quella di Asano.
Relativamente alle fattezze dei Punyama ho volutamente evitato di parlarne perché dubito che esse abbiano importanza nell'economia del complesso. Assieme alla sub-trama della setta e del profeta "Pegaso" (che ho cercato di inquadrare nelle vicende, ma semplicemente non mi pare assimilabile: molto probabilmente è un qualcosa di cui Asano ha perso via via il controllo, ma che ha saputo concludere magistralmente) le fattezze aviarie di Punpun sono solo un metodo che ha l'Autore per poter sottolineare il proprio protagonista nel contesto in cui si trova e per poter permettergli di esprimere meglio le proprie emozioni. Punpun non è, infatti, realmente un uccellino, perché ci sono occasioni in cui è possibile comprendere che gli altri lo vedono per l'essere umano che è. Punpun, inoltre, non rimane tale per sempre, perché via via che le vicende lo portano ad addentrarsi in un'esistenza cupa e sola la sua forma metamorfosa e passa da una metallica piramide chiusa all'esistenza (ricorda un po' l'uovo di Homunculus) al diavolo peccaminoso dalle mani sporche di sangue.


 2
Mithra89

Volumi letti: 9/13 --- Voto 9
Cercare di recensire "Buonanotte, Punpun" è decisamente un impresa ardua.
Il mangaka, Inio Asano, racconta le peripezie sentimentali di PunPun, un ragazzino che vive dei problemi familiari e non è molto socievole con il prossimo, rappresentandolo come un piccolo uccellino stilizzato. Questa scelta da parte dell'autore potrebbe fuorviare i lettori più superficiali. Oltre alla bellissima e coloratissima edizione della Panini (anche se un po' caruccia), l'idea di vedere le avventure di una famiglia di uccellini stilizzati potrebbe far storcere il naso a molti lettori, come fece con me. Comprai il numero 1 per sfida, per leggere qualcosa di diverso. Dopo una settimana comprai in blocco gli altri 8 numeri.
"Buonanotte, Punpun" è un manga particolare, e come poche opere di questo genere è determinante la sensibilità del lettore per poterlo apprezzare in pieno. Cercare di capire il messaggio che il mangaka vuole mandare con la raffigurazione di un uccellino stilizzato non è immediata, ci vogliono diversi volumi per realizzare che la raffigurazione di Punpun non è fine a se stessa. L'evoluzione del personaggio passa attraverso a quello che il lettore riesce a percepire delle emozioni, dei pensieri, e degli atteggiamenti che tiene il protagonista, e che vuole trasmettere Asano al lettore. Malinconia, depressione, entusiasmo, paura, eccitazione e spensieratezza si intrecciano tra le tavole di quest'opera, senza mai diventare pesante o troppo complicata da seguire.

A livello tecnico Asano, con l'aiuto della grafica a computer, è capace di regala delle tavole meravigliose. Credo che anche nella disposizione di esse, l'opera migliori di volume in volume, disponendo la storia perfettamente tra una pagina e l'altra.
L'edizione Panini, come detto in precedenza, è decisamente cara, ma la qualità della carta, della rilegatura e delle sovraccoperte sono di alto livello. A mio parere, in questo caso, il contenuto giustifica il prezzo.

Tirando le somme l'opera di Inio Asano è la classica storia che "o la ami, o la odi", ma se la lettura viene intrapresa cercando andare oltre ai soliti confini dettati dalle categoria più ferree e gettonate, allora diventerà un viaggio fantastico all'interno della testa di un piccolo lunatico uccellino.


 2
LeoSavi

Volumi letti: 5/13 --- Voto 10
Questo manga narra dell'infanzia di Punpun, un uccellino stilizzato. Si vedranno i problemi, le delusioni e gli amori del protagonista.
Tempo fa stavo cercando un manga drammatico/sentimentale così colsi l'occasione del momento e mi comprai "la ragazza in riva al mare" e "il campo dell'arcobaleno" al prezzo speciale, fu così che mi innamorai di Inio Asano. Dopo di questi ho iniziato "Buonanotte, Punpun" (e pensare che l'anno scorso lo prendevo in giro per il titolo), ero curioso di leggere questo manga sulla crescita. Mi saltarono subito agli occhi i disegni, belli e particolareggiati; ambientazioni curate tanto bene con ombreggiature, e dettagli da fare invidia a architetti, veramente un'ottima computer graphic; personaggi disegnati con lo stile particolare di Inio Asano: belli, semplici e molto realistici (Voto:10). Tutti questi aspetti vanno ad enfatizzare di molto tutti i sentimenti che la trama suscita: drammatica, divertente, coinvolgente ma sopratutto molto scorrevole, tutte queste emozioni vengono trasmesse anche se il protagonista è un uccellino fatto male. La storia essendo basata sulla quotidianità e la crescita e i problemi che si affrontano giorno dopo giorno, la fa diventare un'esclusiva di conseguenza originalissima. Ogni personaggio ha un problema, e un carattere che lo fa diventare unico nella storia (Voto:10). Ve lo consiglio con tutto il cuore se volete staccare dai soliti manga, dovreste provare con il primo volume, forse il prezzo è un po' eccessivo (7,50€) ma con un'ottima qualità della carta e della sovraccoperta.
Voto finale:10


 4
Argo

Volumi letti: 9/13 --- Voto 6
Sono molto combattuto riguardo questo manga, che al di là del bellissimo tratto dell'autore mi lascia alquanto perplesso riguardo la trama. Inutile dire che è osannato dai più, ma sinceramente a me lascia alquanto indifferente, se non che in pratica il plot sia un miscuglio di seghe mentali da depresso, sull'attuale stile di vita di molti giovani d'oggi in Giappone (ma che si può benissimo estendere ai giovani di tutto il mondo).
In pratica questo Punpun è un onanista depresso, che occupa la minima parte della trama (se così si può chiamare) generale, formata per lo più da episodi. Ci sono tantissimi personaggi, e molto spesso è difficile ricordare tutti i rimandi tra questi.
In definitiva un altro titolo che diverrà un cult, molto probabilmente per il fatto che molti si identificheranno col protagonista o con le vicende narrate. Il che è preoccupante...


 2
JamundoX

Volumi letti: 6/13 --- Voto 8
Disegni, ottimi.
Personaggi, caratterizzati in modo eccellente.
Narrazione, complessa ma fluida nella lettura e riesce a suscitare forti emozioni.

Ho acquistato il primo volume al Romics 2011 dopo aver sentito parlare in modo positivo da molte persone, e non c'è dubbio che questa sia un'opera davvero bella.
Non è affatto un manga per ragazzine, assolutamente, il target abbraccia una fascia di età medio-alta ed un pubblico sia maschile che femminile. Gli eventi della storia suscitano grandi emozioni e si riesce ad impersonificarsi nel personaggio sin dal primo momento. Gli sfondi di ogni vignette sono meravigliosi.
Grande lavoro di Inio Asano.


 6
__HellGirl__

Volumi letti: 5/13 --- Voto 6
Inio Asano: già il nome parla da sé grazie ai suoi capolavori che tanti, come me, hanno avuto il piacere di leggere e, soprattutto, da cui abbiamo scoperto tanto di quest'autore dalle mille potenzialità.
Oyasumi Punpun (Buonanotte, Punpun) è un manga di genere seinen, dedicato ad un pubblico preferibilmente adulto avente 9 volumi, in madrepatria, ancora in corso.

La storia racconta di Punpun, un uccellino abbozzato da linee molto semplici che vive la sua vita quotidiana nel nostro mondo, quindi vive fra gli umani, ed anche la sua intera famiglia è composta da uccellini come lui. Essi sono dotati di svariate personalità stravaganti, e Punpun crescerà fra le pagine di questo manga, addentrandosi nell'arduo mondo dell'adolescenza, ed a seguire, in quello degli adulti.
Una trama sicuramente innovativa, semplice e come spesso accade per le cose semplici e ben riuscite, essa diviene anche efficace e ne ispira la lettura.
Il caratteristico stile dell'autore si può riscontrare immediatamente dalle prime pagine grazie alle raffigurazioni realistiche delle città, dei paesi, e dei personaggi, e quindi, è questo dettaglio a farmi dare la sufficienza a questa serie poiché, in caso contrario, non avrebbe ottenuto di più.

Seppur ben consapevole che l'autore ama inserire il sesso in quasi ogni suo albo, in quest'ultimo è onnipresente e il manga diviene una successione di pagine dove Punpun, divenuto adolescente, scopre cosa l'atto sessuale sia. Però, per quanto mi riguarda, è parso quasi come se l'adolescenza fosse composta interamente da quello, cosa che ovviamente non è, anzi, vi sono mille ed altre emozioni a partire dal metodo di pensiero che diviene autonomo che scatta con l'inizio dell'adolescenza. Non ho gradito assolutamente tutta questa importanza data al sesso, e avrei preferito di gran lunga avere il piacere di addentrarmi di più nel lato psicologico dei vari personaggi invece che nell'osservare i loro continui atti fisici. E' vero che i personaggi vengono caratterizzati per quanto riguarda la loro interiorità, ma ben poco rispetto ai suoi precedenti lavori, pertanto lo ritengo un calo.

Ho trovato assurda l'idea di inserire svariate avventure che non stessero ne in cielo ne in terra, ove persone vengono anche catturate, o altre situazioni simili che nella vita di tutti i giorni è assai difficile che accada. Insomma, avrei preferito ritrovarmi fra le mani un buon lavoro pari ai precedenti se non meglio, soprattutto per il prezzo, e non questa serie discreta.
Magari con il seguire dei volumi potrebbe migliorare, ma non penso che lo continuerò proprio per il prezzo spropositato che la Panini Comics ha assegnato a dei volumi che sono sì di qualità, ma di un formato che poco compensa il valore in denaro che gli dovrebbe essere attribuito.
Voto: 6


 6
PunPun

Volumi letti: 6/13 --- Voto 9
"Buonanotte PunPun" è uno dei manga più emozionanti che abbia mai letto. Nonostante PunPun sia disegnato come un uccellino stilizzato per me è stato molto facile immedesimarmi in lui.
La trama prende corpo dalla vita di tutti i giorni di PunPun, della sua famiglia e del mondo che li circonda. Tra alti e bassi, tra risate e tragedie vediamo di volume in volume il piccolo PunPun crescere, cambiare e maturare. Ma nonostante sia lui il protagonista a volte l'autore lo mette da parte e ti racconta la vita degli altri personaggi che a volte nei manga cadono un po' nel dimenticatoio o servono solo per fare scenografia.
Le tavole solo stupende, anzi mi verrebbe da dire le migliori che il maestro Asano abbia disegnato fino ad ora.
L'edizione è molto pregiata anche se a volte, molto rare, le tavole presentano dei piccoli orrori di stampa.
Consigliassimo!


 6
HimeChan-

Volumi letti: 5/13 --- Voto 9
"Buonanotte Punpun" dal titolo e dalle copertine si direbbe quasi una storia da bambini, una favola.. Ebbene non è affatto così, non fatevi ingannare dalle coloratissime cover e dal dolcissimo titolo...
Asano ne ha combinata un'altra delle sue, c'è già chi grida al capolavoro e non avrebbe tutti i torti.
Amanti dei Seinen, fatevi avanti! "Buonanotte Punpun" non è di certo una storia classica, banale o noiosa.. E' una novità del tutto azzeccata.

Il protagonista, Punpun, è rappresentato come un uccellino stilizzato, dal carattere un po' oscuro, pauroso ma come tutti i bambini curioso e ancora immaturo, ha numerosi problemi familiari e gliene succederanno delle belle che tingeranno di problemi e di avventure la sua crescita.
Storia di per sé un po' tetra e depressiva, che sicuramente metterà tristezza o almeno compassione nel lettore visto che, veramente, capitano tutte a lui!
Resta comunque un manga degno di nota, che senza dubbio si evolverà in modi sempre inaspettati.

Il tutto è contornato dalle fantastiche tavole di Asano che come al solito presentano una cura ed un realismo quasi sbalorditivi.
L'edizione, nonostante il prezzo altissimo, è buona. Davvero ottima!
Consigliato, veramente consigliato, agli amanti dei Seinen che ovviamente hanno raggiunto una certa età per capire le tematiche non tanto leggere che tratta questo manga.


 6
Sil_92

Volumi letti: 3/13 --- Voto 9
Buonanotte, Punpun è una delle prime opere che mi ha permesso di allargare i miei orizzonti in termini di generi e di spostarmi dal solito shounen sbarcando cosi nel genere più maturo, il seinen.
Cos'ha di diverso questa storia da un semplice slice of life? La differenza principale è il protagonista, chiamato Punpun, che si differenzia dal resto del genere umano perché rappresentato sotto forma di un piccolo uccellino stilizzato, cosi come tutta la sua famiglia composta dalla madre, dal padre e dallo zio (ma credo che ne usciranno altri in futuro), e la comparsa di una sottospecie di Dio, abbastanza demenziale, visibile solo al bambino e che lo aiuterà a riflettere in alcune scelte.

Pun pun è un bimbo che va alle elementari e quindi la storia seguirà le sue vicende: insieme ai suoi amici lo vedremo alla scoperta della sessualità, dei primi amori, dei problemi di violenza familiare, della crescita personale oltre che fisica, e anche se molto giovane dei problemi sul futuro, arrivando anche a scegliere un sogno che gli permetterà di salvare l'umanità - o almeno è quello che spera.

La storia si legge con una scorrevolezza incredibile, i disegni sono dei piccoli capolavori e alcune pagine riescono anche a togliere il fiato per la bellezza degli scenari. I personaggi sono disegnati con uno stile realistico che danno al manga un tocco di classe, e l'edizione è fatta ottimamente con buone pagine doppie e bianchissime e delle splendide sovracoperte.

labirint

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labirint

Volumi letti: 3/13 --- Voto 10
La vita non è facile e le difficoltà o le brutture del mondo degli adulti si riflettono nel mondo dei bambini. Il mondo è visto con realismo, pieno di bei momenti che vanno apprezzati, ma anche di difficoltà, di routine e di liti. La vita ci lascia segni e ferite, i personaggi le affrontano in modo diverso anche evadendo dalla realtà, il tutto è raccontato con gli occhi del piccolo PunPun.
Un fumetto che non si può non apprezzare, ottimamente scritto e ben disegnato, Asano si dimostra un ottimo autore ancora una volta.

nopino

Volumi letti: 1/13 --- Voto 9
"Buonanotte, Pun Pun" è decisamente una delle opere più singolari che mi siano capitate tra le mani negli ultimi anni e rende molto difficile riuscire a recensirlo senza snaturarne la sua particolarità.
Iniziamo dalla storia, che narra le vicende (sur)reali di PunPun, un uccellino stilizzato e bidimensionale, che frequenta le elementari e si muove all'interno di un mondo fatto di persone reali, ad esclusione dei suoi familiari, anch'essi uccellini. PunPun si trova di fronte alle problematiche tipiche della nostra società e più in particolare dei suoi coetanei, che iniziano a fare i conti col mondo e ad affacciarsi alla realtà in una dimensione che è ancora in bilico tra le fantasie dell'infanzia e le asperità del mondo "adulto".

Dopo questo piccolo riassunto, che poco dice a chi non ha sfogliato il manga (onde evitare spoiler), vorrei soffermarmi sull'autore di quest'opera, prima di addentrarmi sulla sua analisi. Inio Asano è infatti un giovane mangaka trentenne che grazie a una produzione di tipo autoriale (un po' come Jiro Taniguchi, per intenderci) si colloca al di fuori del main stream fumettistico giapponese. Come in altre sue opere edite anche in Italia anche in questa storia spiccano la sua predilezione per le tematiche che riguardano da una parte la crescita dell'individuo, soprattutto a livello psicologico, sempre contestualizzata all'interno di una dimensione del reale non edulcorato dai suoi aspetti più duri (condizioni familiari al limite, violenza, bullismo, etc.) e dall'altra il suo rapporto col mondo esterno, il tutto arricchito da un gusto per il surreale e un'ironia spesso cinica, tratti distintivi del suo stile.

Tornando al manga in questione il disegno è piacevole e ben fatto e le tavole ben strutturate, permettendo di godere di una lettura scorrevole. Il risultato è una narrazione dura e poetica allo stesso tempo che permette al lettore di provare una vasta gamma di emozioni contrastanti nell'arco di poche pagine o addirittura vignette (si veda la violenza domestica e l'apparizione di un surrogato di Dio totalmente demenziale, l'avvicinarsi confuso alla sessualità e il sogno di poter studiare l'universo per poter far emigrare l'umanità dal pianeta Terra, etc.) il tutto filtrato dagli occhi di un improbabile uccellino-bambino.

Sull'edizione nulla da ridire, molto buona; la carta è bianca e la stampa non presenta difetti, unico appunto la mancanza di note rispetto ad alcuni punti che non risultano molto chiari nella traduzione. Il prezzo è in linea con le pubblicazioni della Planet di questo genere. Originale la copertina con stampa in rilievo.
In definitiva un ottimo prodotto che merita di essere letto, unico modo per poterlo apprezzare e comprendere a pieno al di là delle molte parole spese per descriverlo.