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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
Insieme alla lunga pellicola intitolata Steamboy, devo uno dei miei primi contatti con l'arte di Katsuhiro Ōtomo a Memories, film del 1995 costituito da tre episodi auto-conclusivi di vario genere. Dopodiché è stato il turno di Akira, sia nella sua versione cinematografica che nell'originale cartaceo, e a quel punto Ōtomo è rientrato a buon diritto tra i miei autori di fumetti preferiti in assoluto.

Incoraggiato da simili precedenti, ho forse riposto eccessive speranze nel volume unico intitolato Memorie, aspettandomi una sorta di completamento e ampliamento delle premesse piuttosto positive del film sopraccitato: non solo le mie aspettative sono state deluse, ma mi sono trovato tra le mani un prodotto profondamente diverso e in linea di massima sempre in accezione negativa. Se infatti "Magnetic Rose", l'episodio meglio riuscito del film, mi aveva conquistato con le sue atmosfere, musiche e animazioni mozzafiato, il racconto originario risalente ai primissimi Anni Ottanta al confronto mi è sembrato superficiale e banale. A fare da contorno a questa storia ce ne sono altre tredici incentrate sui generi più disparati, dalla fantascienza al comico, per finire con il mero "esercizio di stile", come nel caso del primo brevissimo racconto, che si ispira palesemente allo stile narrativo e stilistico del grande artista francese Moebius, e delle quattro novelle di carattere parodistico ispirate a miti e letteratura occidentali e orientali (una delle più riuscite è infatti quella della "Lampada di Aladino"). Senza dubbio "Fire Ball", il racconto che ha funto da base per il capolavoro che è Akira, vanta alcuni aspetti interessanti, ma le caratteristiche estremamente acerbe e a tratti inconcludenti di questo e degli altri racconti (per quanto graziose, le storie sui polipi del pianeta Piovra sono al limite del ridicolo) non sono in alcun modo riuscite ad andarmi a genio.

Da un punto di vista più tecnico, le illustrazioni di un Ōtomo ancora alle prime armi dimostravano già un enorme potenziale descrittivo e figurativo. Dal canto suo, l'edizione italiana a cura della Star Comics è ottima, se prendiamo anche in considerazione l'anno di pubblicazione - il lontano 1994, tant'è che sulla copertina è riportato il prezzo nelle vecchie lire: le pagine infatti sono tutte in carta patinata e non mancano tavole a colori (purtroppo però si tratta di colorazioni successive). Tutto sommato da grande fan di Ōtomo mi reputo piuttosto deluso, ma è anche vero che forse mi aspettavo troppo. Un'opera senza pretese che potrebbe semplicemente farvi trascorrere mezz'ora di tempo in tutta serenità, nulla di più.


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nepi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
In questo periodo mi sto dando veramante alle raccolte e alle storie brevi. Questo è strano, perché non sono il mio forte, ma il tutto sta nell'artista che le crea.
Una serie composta da 14 racconti brevi in pieno stile Otomo-fantascientifico che spaziano dal comico (Cronache del pianeta piovra), al demenziale (Questo pazzo pazzo mondo), al più classico dei drammatici (Fiore o Il rumore della sabbia).
Queste non si possono considerare opere "minori" in quanto rappresentano una buona parte del lavoro del Sensei dal 1977 al 1982 e rappresentano il percorso formativo di Otomo e di alcuni suoi primi esperimenti. Infatti in riferimento a "Fiore" lo stesso autore dichiara:
"Volevo disegnare anch'io qualcosa a colori e non fu certo facile cimentarsi in questa nuova tecnica: era la prima volto che abbandonavo i retini";
e ancora riferito a "Addio alle armi":
"Alcune pagine sono state realizzate (per la prima volta in Giappone) con una tecnica di colorazione computerizzata".
Inoltre va fatto presente come l'opera "Fireball", seppur rimasta incompiuta, rappresenti il precursore di Akira.
Tutte queste sorte di test e tentativi sono la base di quello per cui noi oggi noi possiamo conoscere ed apprezzare l'opera storica e fondamentale di Otomo.
Come dicevo alcune opere sono comiche e superficiali, altre sentimentali, alcune fanno riflettere e altre ancora hanno quel sapore dolce amaro, dove spesso si può accomunare lo spirito di sopravvivenza e una sorta di lotta con se stessi o con il mondo.

Questo volume in formato maxi fuori standard ed è pubblicato in Italia dalla Star Comics ad un prezzo di 5,20 (anche se reca il prezzo nelle vecchie lire!) in un'edizione extra lusso che a questo modico prezzo offre: 256 pagine di 100% Otomo, una sessantina di pagine (ovvero due delle quattordici storie interamente a colori), un'into/copertina per ogni opera con una breve dedica scritta e firmata dal maestro come presentazione, ricordo o "memories" della stessa (eccetto nei corto di Questo pazzo pazzo mondo dove solo nel primo c'è la dedica, ma negli altri tre rimane una cover/divisoria) e un'ottima qualità di carta.

Voto 8+ per la trama e un punto in più gli viene dato per la fantastica edizione Star Comics.
Visto il prezzo e dato l'affetto che nutro verso questo autore posso solo dirvi che sarebbe un peccato non esserne in possesso.

Annoto l'omonimo lungometraggio del '95 supervisionato dallo stesso Otomo e diretto da tre diversi registri (compreso lui stesso); tre opere a sé stanti: Magnetic rose, Stink bomb e Cannon fodder, ovvero "Memories".


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MastWiFi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Katsuhiro Otomo è un autore molto prolifico, soprattutto nel periodo tra gli anni '80 e '90, nei quali ha realizzato diverse opere di varia fattura, alcuni dei quali poco conosciuti mentre altri più largamente noti al pubblico, come Akira.

Memories fa parte della schiera dei volumi unici che apparentemente non ha avuto molto successo in Italia, ma che valgono la pena di essere letti. Memories contiene una quantità esagerata di storie autoconclusive, alcune sul versante comico, altre sul versante della fantascienza più avanzata e altre sempre inerenti al tema futuristico del pianeta ma con tendenze al drammatico, allo slice of life e al grottesco. Le prime tre storie, inoltre, sono interamente a colori, e, visto il prezzo contenuto del volume, si tratta di un contenuto ben più che apprezzato. Tra le storie raccontate vi sono quella che verrà poi trasposta in anime nella raccolta di episodi MEMORIES, edito in Italia da Sony Pictures assieme ad altri due cortometraggi; un'altra racconta, in maniera molto ironica, uno spezzone di giornata di Re Artù con i suoi cavalieri che parlano del più e del meno tralasciando i loro doveri; un pescatore attira sulla sua barca un pesce spada con fattezze umane con cui farà sporcacciate; un uomo nel deserto trova una lampada magica; due pianeti, abitate da piovre e calamari, si contendono un piccolo satellite e tra di loro sfocerà una guerra.

Vi sono altre storie che non sto a sciorinarvi lungamente nella mia recensione, ma sono tutte, più o meno, storie costruite attorno a temi tutti diversi tra di loro: c'è chi racconta la vita, chi racconta il futuro, chi racconta di altri alieni da altri pianeti, chi racconta il passato con fare comico. Otomo dimostra di poter scrivere e realizzare storie che non siano solo seriose e riferite in gran parte ad un futuro in cui il mondo riverserà nel caos totale e dove la desolazione sarà padrone di tutto, ma sa dare molta ironia ai suoi personaggi e ai racconti. Un gran bel volume, costa pure poco, fateci un pensiero