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^Tsukimi-chan27^

Volumi letti: 2/2 --- Voto 9
"Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il suo nome. O, se non vuoi, dì che mi ami. E allora smetterò d'esser una Capuleti".
Si tratta di un verso celebre della commedia di William Shakespeare, da cui è tratto l'omonimo manga in due volumi, scritto da Reiko Yoshida e disegnato da COM, in Italia per J-Pop.
La trama è un po' diversa dall'opera originale: Giulietta qui si ritrova a mascherarsi da uomo e non sa che è in realtà l'unica discendente della famiglia Capuleti, sterminata pochi anni prima dai Montecchi, il cui discendente è Romeo, coetaneo di Giulietta, che incontra per la prima volta la ragazza mentre questa è nelle vesti di Turbine Rosso, l'eroe tanto amato dal popolo che salva i cittadini di Neo-Verona dal crudele volere dei militari di Leonte Montecchi, attuale re della città.
Il caso vorrà che i due s'innamoreranno, dopo che Romeo avrà scoperto che il Turbine Rosso è in realtà una donna. Ma come reagiranno i due quando apprenderanno che la famiglia di Romeo ha sterminato quella di Giulietta?

I disegni sono meravigliosi, perfetti per questo genere di storia. L'unica nota dolente è la brevità di essa, infatti se fosse durata per almeno altri tre volumi avrebbe certamente acquisito importanza e il mio voto sarebbe probabilmente stato un dieci pieno.
C'è da dire inoltre che, in questo riadattamento della celebre commedia di Shakespeare, è presente anche la magia, che riscontriamo nel fedele accompagnatore di Romeo, un cavallo alato che è possibile intravedere nelle immagini qui a fianco, e nelle radici della trama.

L'edizione è perfetta: pagine a colori iniziali, carta bianca e sovraccoperta per soli 5,90€.
Consiglio "Romeo x Juliet" a tutti gli amanti della famosa commedia shakesperiana, ma anche a coloro che vorrebbero avvicinarvisi e hanno il terrore che questa li annoi.


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Lucy

Volumi letti: 2/2 --- Voto 9
La tragedia di Shakespeare riproposta in stile manga è secondo me un capolavoro.
I disegni sono bellissimi e accurati, gli sfondi emozionanti e ricchi di particolari. Sono presenti anche alcuni combattimenti che forse non sono fatti benissimo, ma ci volevano. Il finale assolutamente impensabile lascia senza fiato e con gli occhi lucidi.
L'unico punto negativo è che molti personaggi interessanti potevano essere approfonditi molto di più, sia per la biografia sia per la personalità, ma la brevità dei volumi non lo ha consentito.
Se trovate questi due volumetti e amate le storie d'amore, ma non troppo passionali o sdolcinate, e le ragazze forti e positive con un tocco di magia, non perdetevelo perché vi piacerà di sicuro.


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Nihon no musume

Volumi letti: 2/2 --- Voto 4
RomeoXJuliet, manga tratto dalla celeberrima storia d'amore scritta da Wiliam Shakespeare. L'ho letto perché l'idea che avessero fatto un manga su questa bellissima storia d'amore mi ispirava moltissimo e mi aveva anche entusiasmato. Ho così iniziato a leggerlo e all'inizio non era per niente male, però poi quando ho visto delle specie di draghi volanti e soprattutto quando ho visto che Giulietta parlava con un uomo che poi risulta essere Shakespeare mi sono cascate le braccia e sono rimasta a dir poco allibita.

In conclusione questo manga prometteva molto bene ma la rapidità con cui si svolge la narrazione (uno non ha nemmeno il tempo di capire cosa sta succedendo) e la banalizzazione (perché io la vedo per questo e nient altro) di un'opera così sublime lo rendono una manga mediocre. Perciò io lo sconsiglio vivamente a coloro che amano W. Shakespeare, mentre per quelli che non piace poi molto e che magari non sanno a menadito la storia di Romeo e Giulietta potrebbe essere interessante leggerlo, perché se si considera come una storia che non parla di Romeo e Giulietta potrebbe anche risultare carino.


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Mitsuki_92

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
"Romeo x Juliet" è un manga composto di due volumi, edito in Italia dalla J-POP. Una versione davvero ben fatta e curata a mio parere.
La storia è tratta dalla ormai e sempre famosa tragedia shakespeariana di Romeo Candore Montecchi e Giulietta Fiammata Astro Capuleti. Il cartaceo di questo manga deriva a sua volta dalla versione animata, in 24 episodi, che vale proprio la pena di vedere. La storia? Vabbè, la devo raccontare?

Vi spiego le chicche di questo rifacimento: la città in cui si svolge la storia d'amore che vi ha fatto traballare i cuori è Neo-Verona, una Verona sospesa in aria. È presente, infatti, il tratto fantasy, come cavalli alati, oppure come una maledizione che colpisce ogni figlia femmina Capuleti. Inoltre ci sono espedienti mai usati prima come il personaggio di Odin e del Turbine Rosso, vento della speranza per tutti i cittadini sottostanti alle tirannie di Leonte Bando Montecchi.

Il tratto del manga non è dei migliori mai visti, ma comunque è accettabile. La versione J-POP migliora tutto. Il contrasto fra nero e bianco è ottimale.
Il manga si legge molto scorrevolmente, e trasporta il vostro cuore in un'altra dimensione. Capirete il legame che tiene insieme Romeo e Giulietta, nemici a causa di un nome.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 2/2 --- Voto 4
Tratto dall’omonimo anime ideato dallo studio Gonzo prende vita questa versione cartacea disegnata da COM, supervisionata e sceneggiata da Reiko Yoshida. Quest’ultimo proprio nella postazione finale dichiara di aver volutamente dato diversa forma ad alcuni avvenimenti per vari motivi (è scritta una lunga spiegazione riguardo alle differenze dei manga dagli anime), ma nel complesso le scelte fatte sembrano errate e si può dire che l’unione degli errori del duo rovina quel che di fatto era un’opera romantica ed emozionante.

Nel continente di Neo-Verona si consuma una tragedia: Montecchi guida la rivolta atta ad uccidere Capuleti, l’attuale sovrano del regno. Si salverà solo una piccola bambina di nome Giulietta che, oramai cresciuta, s’innamora del figlio di Montecchi.
Inizialmente la storia ricorre in modo abbastanza fedele il mondo dell’anime ed i suoi avvenimenti fino alla conclusione del primo volume (che integra circa una decina di episodi dell’anime), la narrazione procede ad un ritmo sostenuto e riesce a condensare la storia senza renderla confusa. Invece il secondo volumetto prende quel ritmo e lo aumenta vertiginosamente, proprio qui cominceranno le piccole grandi differenze che mineranno la credibilità. Si nota come l’autore abbia praticamente reciso ogni parte che riguarda i personaggi secondari e le figure di contorno, addirittura scompare tutta una parte dedicata a Romeo decisiva ai fini narrativi, per questo le varie parti tralasciate verranno gettate nella storia forzatamente, sviluppate e concluse in poche vignette. A dare un ulteriore senso di sconclusionatezza ci pensano i dialoghi, basilari, che di volta in volta sfociano in frasi senza capo ne coda.
Alla fine le parole del regista sembrano accampare una scusa ad un lavoro pessimo e di scarso successo, dato che metà della storia è fedele all’opera, come anche il finale, è come se ci sia stata un’improvvisa urgenza a concludere il tutto saltando e tagliando parti a destra e sinistra per poi ricucirle senza badare alla forma pur di nascondere l’errore. Questa sensazione è data anche dai disegni, che anch’essi subiranno un vertiginoso calo nella parte finale.

Il comparto grafico firmato da COM inizialmente risulta gradevole, il character design ricalca fedelmente quello originale, e nonostante il tratto riveli alcune incertezze riesce incredibile ad avere una cura minuziosa nei particolari, come le decorazioni dei vestiti, pizzi e merletti, oppure nei fondali evocativi. Peccato che proseguendo si notano numerosi cambiamenti, il tratto è sempre più sporco e grossolano, dando così forma a disegni sempre più confusi ed imprecisi che spesso e volentieri denotano anche errori di prospettiva, mentre i volti, sempre più vuoti, risulteranno appesantiti da ingombranti ombreggiature. Inoltre a testimoniare la scarsa cura e la fretta nel disegnare ci sono gli sfondi, sempre più radi e meno curati.

L’edizione italiana della J-Pop è ottima, sovraccoperta, pagine a colori e fogli bianchi e spessi, è pesino troppo curate per la qualità dell’opera che non vale comunque la spesa.

Un’opera che non fa ciò che dovrebbe, il lettore non rimarrà ammaliato dalle avventure del duo ne tanto meno riuscirà ad esserne emozionato o commosso perché l’eccessiva velocità di sviluppo e i pessimi disegni rendono fredda e distaccata anche la scena più calda e romantica.
Se avete apprezzato l’anime originale la lettura e caldamente sconsigliata per non rovinarvi l’eventuale bel ricordo lasciato, mentre se non avete mai conosciuto questa rielaborazione della famosa opera teatrale dedicatevi senza remore alla controparte animata perché con questo prodotto di scarsa qualità, e decisamente concluso in fretta e furia, non vale l’acquisto.


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Black_Star

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Romeo e Giulietta, una delle storie d'amore più conosciute del mondo intero, scirta dallo scrittore seicentesco più conosciuto di tutto il mondo, William Shakespeare, viene trasportata su pellicola, come film e anime; su carta, come libri e manga. Dalla serie anime, composta da 24 episodi, dopo aver raggiunto un discreto successo non solo in patria ma anche all'estero, viene tratto il manga.
La storia narra le ormai conosciute vicende di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, figli di famiglie rivali, che un giorno, incontratisi ad una festa in maschera, si innamorano e dovranno affrontare i vari ostacoli per far sì che il loro amore duri in eterno. Peccato che nulla dura in eterno.

La trama sotto molti aspetti varia dell'opera Shakespiriana, tanto che che si entra in una Neo Verona fantasy con "cavalli-volanti", e ritroviamo Giulietta in una strana "veste". Ma nonostante i cambiamenti in alcune scene possano sembrare drastici, i risultati sono invece molto buoni e calzano a pennello nella storia. Buona la resa dell'amore tra Romeo e Giulietta, affatto smielata ma dolce e pura.
Nota negativa va alle scene di combattimento, nonostante questo sia uno shojo manga i disegni di combattimento risultano molto caotici e a volte non si capisce bene ciò che avviene, questo per via anche del tratto della disegnatrice.

La disegnatrice ha un tratto decisamente abbozzato ma molto dettagliato negli sfondi e negli oggetti e armi (spade, lance, scudi); la resa dei retini pare buona nonostante scarseggino, a differenza dell'inchiostro che abbonda in ogni tavola.
La sceneggiatrice che ha collaborato con l'autrice a rendere più avvincente la storia già precedentemente scritta è Reiko Yoshida, conosciuta in Italia grazie al suo manga "Tokyo Mew Mew", e racchiude perfettamente la storia in questi due volumetti scarsi, dove sono presenti quasi tutti gli avvenimenti elencati nell'anime.
Io però non ho visto tutto l'anime ma solo alcune parti, e per il resto ne ho solo sentito parlare, quindi la mia impressione a primo impatto è senza dubbio positiva.

Il manga è portato in Italia grazie alla JPOP, simbolo ormai di garanzia, ed è proposto con una sovracoperta lucida, formato 12x18, prime pagine a colori su carta patinata e carta abbastanza bianca dove la trasparenza è lieve, quindi il prezzo di €5,90 non pare eccessivo.
In sintesi, consiglio il manga, perché è un bel manga e potrebbe piacere agli amanti della storia e non.


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Andromeda

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
<i>"O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, ricusa il tuo nome o, se proprio non vuoi, giurami il tuo amore e io non sarò più una Capuleti".</i>

Queste le parole, destinate a divenire celebri, sgorgate dalle semplici e carezzevoli labbra di una fanciulla nel fiore dei suoi anni, Giulietta, all'atto di dichiarare il suo amore a Romeo, rampollo del nobile casato dei Montecchi, che la sta sta ascoltando a sua insaputa. Ma non dilunghiamoci eccessivamente sulla trama di questa commovente tragedia - per la cui stesura, con tutta probabilità, Shakespeare guardò a una ridente tradizione, il cui archetipo, senza continuità di soluzione, è da ricercarsi nella descrizione della drammatica vicenda d'amore di Piramo e Tisbe, illustrata da Ovidio nelle sue Metamorfosi - dacché, più o meno a grandi linee, è risaputa ai più, quantunque, magari, anche, o soprattutto, mediante rielaborazioni che ne stravolgono taluni elementi o addirittura tramite delle versioni rivalutate in chiave parodistica.

È in questa prospettiva che dobbiamo collocare pure Romeo x Juliet, sebbene, nel farlo, è necessario tener ben presente che questa serie non ha alcun carattere pretenzioso, ma che vuole anzi concedersi a noi come un'opera i cui soli esordi - intesi come spunti di fondo da cui esordire, per l'appunto, in modo innovativo - additano a quella, celeberrima, shakesperiana. Difatti, una volta proiettato il nostro sguardo sulla prima pagina del primo volumetto, ci ritroviamo violentemente catapultati a Neo Verona, una cittadina che ricorda quelle, tipiche, dell'età rinascimentale, che, come sappiamo più che bene, erano dominate da brutali lotte intestine, nonché da faide per il controllo del potere, intraprese dalle famiglie più prestigiose delle città stesse. Dunque, come dicevamo, ci ritroviamo fin da subito immersi, in medias res, in questa prospettiva, e spettatori quasi inconsapevoli di un atroce delitto, quello dei Signori di Neo Verona, i Capuleti, per mano dell'ambizioso Leonte Montecchi che da anni covava dentro di sé il desiderio di assurgere al potere incontrastato della città sterminando i suoi oppositori. Dal massacro riesce a sfuggire solo Giulietta, figlia minore dei Capuleti, grazie a un gruppo di affezionati e fedeli sostenitori dei Capuleti stessi.

Neo Verona. Quattordici anni dopo. Leonte Montecchi ha instaurato un regime dispotico e autoritario volto alla sopraffazione e all'assoggettamento totale dei più deboli logorati dalle sempre più gravose tasse imposte dal Gran Duca. Un'agile figura avvolta in una cappa color amaranto si dispone a difesa dei bisognosi: è il Turbine Rosso il quale, in realtà, non è altri che Giulietta che ora si fa chiamare Odin per sfuggire alle requisitorie ricerche intraprese da Montecchi per ritrovare l'unica sopravvissuta dei Capuleti. Ed è proprio durante uno di questi inseguimenti in cui Odin gioca al ladro che sfugge beffardamente alle guardie che si ha il suo primo, magico, ma anche inverosimile, incontro con Romeo, figlio di Leonte. In seguito si rincontreranno al Ballo della Rosa dove, questa volta, Giulietta indosserà un sontuoso abito femminile con cui catturerà l'attenzione di Romeo.

È ora interessante notare come l'amore che nasce fra i due giovani, descritto prevalentemente dall'accorato e più sensibile punto di vista di Giulietta, sia rappresentato da un fiore, l'Iris - in Greco antico "arcobaleno" - che, proprio per la sua semplicità, propugna probabilmente il perseguimento di una vita pura e limpida, lontano dagli affanni e dai travagli dell'urbe. A questo proposito è doveroso citare la parentesi bucolica che si attua allorché i due giovani sostano in un paesino sul limitare di Neo Verona. Ma l'idillio non può che essere effimero e fugace e pertanto necesse est che sia stroncato da un susseguirsi sempre più vorticoso di eventi - in cui solo per poco, ai due amanti, è concesso miracolosamente di riabbracciarsi - dilaniati dalle ricerche via via più furiose e ottuse della "sopravvissuta" sostenute dal Gran Duca che Romeo cerca, vanamente, di dissuadere, e dalle visioni a poco a poco più concrete che si materializzano dinanzi a un'attonita Giulietta che continua, comunque imperterrita, a lottare per ciò in cui crede. E infine il culmine: la catastrofe.

Passiamo ora al comparto grafico e propriamente tecnico dell'opera spendendo in merito giusto qualche parola. Ordunque, il tratto dell'autrice, COM, non è certo dei migliori, il che, forse, dalle cover dei due Tankoubon non si riesce a evincere ma che a una semplice scansione delle tavole si può indubbiamente notare. Le linee si distendono sulla carta ora morbide ora invece più rigide e spigolose, cosa, questa, che può suggerire un'idea di staticità anche a scene di intensa dinamicità - e ce ne sono diverse essendo questo un Manga caratterizzato da molti duelli e scontri fra le varie fazioni in lotta - . Le scene, infine, non son sempre strutturate logicamente venendosi a sovrapporre spesso l'una con l'altra e non riuscendo così a comprenderne fino in fondo il reale significato. In particolar modo, il secondo Tankoubon, soprattutto allorché si apre l'atto finale incentrato sul mondo di Escalus, presenta molti punti irrisolti e addirittura enigmatici. Tutto ciò si accompagna pure a dialoghi poco chiari e a discorsi di cui spesso non si riesce a risalire a chi li abbia pronunciati.

Passiamo in ultima analisi all'edizione italiana offertaci dalla JPop. Dunque, il formato e il prezzo - di 5,90 euro - è quello standard della casa editrice, per non parlare della struttura esterna e interna del singolo volumetto: sovraccoperta, prime pagine a colori in carta lucida, carta bianca e piuttosto spessa per quanto riguarda, invece, le tavole di per sé. Un'edizione di certo sopraffina, ma non per questo eccellente.

Un'opera dalle grandi potenzialità, indubbiamente, ma a cui non è possibile dare più di 8 per l'essenzialità grafica e la sconclusionatezza di certe parti.


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GianniGreed

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6
Versione manga tratta dall’anime Romeo X Juliet che riadatta in chiave fantasy l’opera “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. La trama è la stessa dell’anime, ma vista la breve durata del manga, solo due volumi, il tutto scorre molto veloce, e c’è meno di tutto: meno sentimento, meno amore, meno dubbi e tribolazioni dei protagonisti, meno combattimenti a fil di spada. Solo le parti più importanti della trama sono state prese, molte cose sono state saltate, di conseguenza il finale arriva molto affrettato.

I disegni sono abbastanza buoni, simili a quelli dell’anime, ma le scene d’azione sono un po’ confuse. Inoltre, essendo il manga in bianco e nero, si perde quel contrasto che tanto mi era piaciuto tra il rosso di Giulietta e il blu di Romeo. L’edizione italiana curata da JPop è abbastanza buona, con sovracopertina e pagine iniziali a colori.
Leggetelo se vi piace questo tipo di storie in generale o Romeo e Giulietta nello specifico. Il manga può essere letto anche da chi non ha seguito l’anime, ma se invece l’avete visto, potete anche fare a meno di acquistare questo fumetto. Se invece non avete ancora visto la serie anime, il mio consiglio è di farlo, in quanto è superiore sotto diversi aspetti.


 6
botpansyareblue

Volumi letti: 2/2 --- Voto 10
Ho divorato avidamente in meno di due ore questo capolavoro. Romeo x Juliet, racconta della famosissima storia tra Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi, avvenuta così vicino a noi, a Verona, in chiave fantasy e un po' fiabesca. Quest'opera di Reiko Yoshida è come se mi avesse fatto vivere come una spettatrice silenziosa all'interno della vicenda, le emozioni di essa.

Giulietta è l'ultima sopravvissuta alla tragedia dello sterminio della famiglia Capuleti da parte di una famiglia rivale, i Montecchi. Ne è ignara e le persone vicine a lei la obbligano a travestirsi da ragazzo, per proteggerla dalla morte. Travestita da ragazzo Giulietta è il Turbine Rosso, il protettore dei deboli. Romeo, l'erede al trono dei Montecchi, scopre la vera identità del Turbine Rosso, ovvero la ragazza di cui giorni prima si era innamorato perdutamente.
A grandi linee questa è una sintetizzazione della trama, a cui non aggiungerò altro, perché vale la pena di essere assaporata con il proprio essere.

I disegni li ho trovati molto belli ed espressivi; curati ed armoniosi. Quell'aura fantasy, fiabesca all'interno della vicenda l'ho trovata fantastica, leggera come un fiocco di neve che cade in una giornata invernale.
Dedico questo manga a tutti i sognatori e le sognatrici, perché possano esaudire i loro sogni, proprio come i protagonisti, e lo dedico anche a chi non crede fermamente nell'amore, affinché grazie a quest'opera possa riscoprirlo, perché l'amore vero dura per sempre.


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__HellGirl__

Volumi letti: 2/2 --- Voto 10
Tratto dal famosissimo racconto di Shakespeare Romeo e Giulietta, in una Verona fantasy ecco a voi i protagonisti della stessa fantastica storia.
La famiglia Capuleti è stata rasa al suolo dalla famiglia Montecchi, e Giulietta ne è l'unica erede rimasta viva. Però,lei ignora di esserlo, e dai suoi "amici" (in realtà fedeli), viene costretta a travestirsi da uomo, seppur non ne conosca il motivo. Infatti, Leonte Montecchi ha ordinato che tutte le sedicenni vengano uccise proprio per riuscire a sterminare l'ultima superstite al massacro. Giulietta, in vesti maschili, protegge il popolo di Verona divenendo Il Turbine Rosso, ovvero colui che salva i deboli dalla tirannia dei Montecchi.
D'altra parte però, l'erede al trono dei Montecchi è Romeo, un nobile ragazzo che non approva i metodi di suo padre, che ben presto scoprirà la vera identità del Turbine Rosso, capendo che in realtà è una donna e anche la donna di cui, giorni prima, si era innamorato a vista d'occhio.
Quando Giulietta compie sedici anni viene a conoscenza della sua vera identità e di cosa realmente accadde alla sua famiglia. Ora che cosa farà? Riuscirà mai ad opporsi all'amore per la vendetta?

Alla fine ho pianto. È secondo me un manga splendido e così anche l'anime. L'aria fantasy che si può "respirare" in questi due volumetti è a dir poco magica, ti riesce a catapultare nella vecchia Verona, ma cambiata e rielaborata. L'amore innocente e ingenuo che sboccia tra Romeo e Giulietta porta con sé l'armonia che ormai è andata perduta di questi tempi, e rivedere la purezza di quel sentimento tanto prezioso a noi come l'Amore, mi ha fatto commuovere.

Il disegno è stupendo, curato, pulito, dalle linee dritte e decise ma anche curve e melodiche. La nobiltà d'animo dei personaggi,il valore e l'onore... Tutto viene messo in primo piano così da poter dimostrare ai lettori che questi preziosi doni che la vita ha dato a noi umani non devono morire,ma anzi,che devono vivere sempre in noi.
È così difficile rendere e disegnare l'Amore, eppure Reiko Yoshida ci è riuscita: i miei complimenti. Consiglio veramente la lettura di questo manga e anche la visione dell'anime, poiché, grazie al cielo è super fedele al manga, sia per i disegni che per la trama.