Tsumitsuki
Ho comprato questo manga perché mi incuriosiva particolarmente la trama, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso.
I disegni sono realizzati con molta cura, soprattutto i tratti espressivi dei personaggi che ti permettono di capire, anche solo con uno sguardo, ciò che stanno pensando e come si sentono. Questo dovrebbe essere un'ovvietà per chi disegna un manga; purtroppo, però, non è sempre così. I personaggi sono ben caratterizzati (soprattutto Kuroe e Takada), ed è proprio qui che si vede l'abilità di Kiyohara. Non è per nulla semplice mostrare un profilo psicologico dei vari personaggi ben definito nel giro di un volume, e permetterci di immedesimarvici. È proprio questo uno degli aspetti che più mi ha colpito di questo manga.
Passiamo ora alla storia: chi si aspetta un volume horror/splatter rimarrà purtroppo deluso. Le scene violente e di sangue si contano sulle dita di una mano. Perché? Perché questo non è altro che un horror psicologico che tenta di sondare la mente umana una volta che essa deve affrontare i peccati a cui è andata incontro. Ciò che questo manga ci mostra è che una volta che l'uomo non è più umano, ovvero perde altruismo, diventa omertoso e va contro i propri principi, cessa di essere uomo e diventa mostro. E la bellezza di questo manga sta proprio nell'essere in grado di mostrarci la perdita di umanità da parte dei personaggi e la loro trasformazione in mostri nel giro di poche pagine, forse troppo poche, ma lo fa in modo veramente impeccabile.
La storia è assolutamente autoconclusiva, non lascia nulla in sospeso, il cerchio di vicende che viene aperto nel primo capitolo si chiude in modo sorprendente con il quarto. Come un serpente che si morde la coda, la fine diventa un nuovo inizio, che noi possiamo solo immaginare ma che appare ovvio.
In conclusione non posso far altro che dire che questo è davvero un piccolo gioiello. Una volta iniziata la lettura sarà difficile non arrivare fino alla fine.
I disegni sono realizzati con molta cura, soprattutto i tratti espressivi dei personaggi che ti permettono di capire, anche solo con uno sguardo, ciò che stanno pensando e come si sentono. Questo dovrebbe essere un'ovvietà per chi disegna un manga; purtroppo, però, non è sempre così. I personaggi sono ben caratterizzati (soprattutto Kuroe e Takada), ed è proprio qui che si vede l'abilità di Kiyohara. Non è per nulla semplice mostrare un profilo psicologico dei vari personaggi ben definito nel giro di un volume, e permetterci di immedesimarvici. È proprio questo uno degli aspetti che più mi ha colpito di questo manga.
Passiamo ora alla storia: chi si aspetta un volume horror/splatter rimarrà purtroppo deluso. Le scene violente e di sangue si contano sulle dita di una mano. Perché? Perché questo non è altro che un horror psicologico che tenta di sondare la mente umana una volta che essa deve affrontare i peccati a cui è andata incontro. Ciò che questo manga ci mostra è che una volta che l'uomo non è più umano, ovvero perde altruismo, diventa omertoso e va contro i propri principi, cessa di essere uomo e diventa mostro. E la bellezza di questo manga sta proprio nell'essere in grado di mostrarci la perdita di umanità da parte dei personaggi e la loro trasformazione in mostri nel giro di poche pagine, forse troppo poche, ma lo fa in modo veramente impeccabile.
La storia è assolutamente autoconclusiva, non lascia nulla in sospeso, il cerchio di vicende che viene aperto nel primo capitolo si chiude in modo sorprendente con il quarto. Come un serpente che si morde la coda, la fine diventa un nuovo inizio, che noi possiamo solo immaginare ma che appare ovvio.
In conclusione non posso far altro che dire che questo è davvero un piccolo gioiello. Una volta iniziata la lettura sarà difficile non arrivare fino alla fine.
“Tsumitsuki”, l’opera scritta da Hiro Kiyohara, ci teletrasporta in un mondo in cui esistono demoni, gli tsumitsuki appunto, che colpiscono tutte le persone che sono afflitte da senso di colpa.
La storia a me è piaciuta anche se mi aspettavo di più. La cosa che ha fatto storcere il naso è stata che questo volume unico è molto ripetitivo. Lettura comunque piacevole anche se presenta dei cedimenti.
In ogni capitolo, c'è questo ragazzo che uccide le ragazze che si risvegliano e diventano Tsumitsuki.
Un 6 come voto finale.
“Tsumitsuki” è un manga a tematiche horror realizzato da 'Hiro Kiyohara'.
Il protagonista è un ragazzo di nome Kuroe. Un essere soprannaturale con un terribile passato alle spalle. Lui ha un solo compito da eseguire: uccidere gli esseri umani trasformati in Tsumitsuki. Questi esseri sono delle specie di demoni che controllano il corpo delle persone che hanno molti rimpianti o peccati che li affliggono.
Kuroe è uno di loro. Ma si mescola facilmente tra gli esseri umani, per poi scoprire nuove verità e scovare gli Tsumitsuki di cui nutrirsi.
In ogni capitolo il nostro protagonista scoverà persone trasformate in questi esseri e gli ucciderà.
Questo manga è molto carino. Il fattore horror' è ben utilizzato, tant'è che la storia terrorizza non poco.
Il disegno è ben fatto: le scene di 'paura' sono ben strutturate e la grafica è fantastica; peccato che certe volte le tavole siano non poco confusionarie.
Il genere mi aggrada non poco e questo manga ne è un esempio perfetto. Posso solo dire che la storia avrebbe potuto durare per più di un numero; perché alla fine non tutti i misteri che si erano creati siano svelati.
L' edizione J-pop è molto buona. Presenta una sovraccoperta, molte pagine a colori e una carta, seppur un po' trasparente, abbastanza buona.
Infine posso dire che questo manga mi è piaciuto abbastanza, ma lo consiglierei solo agli amanti del genere horror. Tant'è che a molti non potrebbe piacere.
Il protagonista è un ragazzo di nome Kuroe. Un essere soprannaturale con un terribile passato alle spalle. Lui ha un solo compito da eseguire: uccidere gli esseri umani trasformati in Tsumitsuki. Questi esseri sono delle specie di demoni che controllano il corpo delle persone che hanno molti rimpianti o peccati che li affliggono.
Kuroe è uno di loro. Ma si mescola facilmente tra gli esseri umani, per poi scoprire nuove verità e scovare gli Tsumitsuki di cui nutrirsi.
In ogni capitolo il nostro protagonista scoverà persone trasformate in questi esseri e gli ucciderà.
Questo manga è molto carino. Il fattore horror' è ben utilizzato, tant'è che la storia terrorizza non poco.
Il disegno è ben fatto: le scene di 'paura' sono ben strutturate e la grafica è fantastica; peccato che certe volte le tavole siano non poco confusionarie.
Il genere mi aggrada non poco e questo manga ne è un esempio perfetto. Posso solo dire che la storia avrebbe potuto durare per più di un numero; perché alla fine non tutti i misteri che si erano creati siano svelati.
L' edizione J-pop è molto buona. Presenta una sovraccoperta, molte pagine a colori e una carta, seppur un po' trasparente, abbastanza buona.
Infine posso dire che questo manga mi è piaciuto abbastanza, ma lo consiglierei solo agli amanti del genere horror. Tant'è che a molti non potrebbe piacere.
Tsumitsuki è un volume unico di tipologia shonen e di genere horror editato dalla J-Pop al prezzo di 5.9 euro.
l' autrice del manga è Hiro Kiyohara già conosciuta in Italia per aver disegnato il volume unico "Holiday - La sparizione" e "Another".
Il protagonista della storia è un ragazzo, Kuroe, che in seguito ad un fatto accaduto quando era ancora bambino è diventato una specie di dio della morte. Esso per sopravvivere deve uccidere le persone trasformate in Tsumitsuki.
I disegni della sensei Kiyohara sono molto lineari e molto precisi, anche se a volte sono un po' confusionari e non si capisce cosa succede nella vignetta.
Questo manga mi è molto piaciuto per la scorrevolezza con cui l' autrice racconta questa storia, anche se secondo me essa si sarebbe potuta prolungare per più di un volume, anche perché alla fine dell'ultimo capitolo il manga non si conclude.
Consiglio questo fumetto a persone amanti di questo genere, cioè l' horror, o a persone che vogliono provare un manga di questa autrice.
Voto finale: 6
l' autrice del manga è Hiro Kiyohara già conosciuta in Italia per aver disegnato il volume unico "Holiday - La sparizione" e "Another".
Il protagonista della storia è un ragazzo, Kuroe, che in seguito ad un fatto accaduto quando era ancora bambino è diventato una specie di dio della morte. Esso per sopravvivere deve uccidere le persone trasformate in Tsumitsuki.
I disegni della sensei Kiyohara sono molto lineari e molto precisi, anche se a volte sono un po' confusionari e non si capisce cosa succede nella vignetta.
Questo manga mi è molto piaciuto per la scorrevolezza con cui l' autrice racconta questa storia, anche se secondo me essa si sarebbe potuta prolungare per più di un volume, anche perché alla fine dell'ultimo capitolo il manga non si conclude.
Consiglio questo fumetto a persone amanti di questo genere, cioè l' horror, o a persone che vogliono provare un manga di questa autrice.
Voto finale: 6
"Tsumitsuki" è un manga horror, da intendere non come mostri succhia cervella o sventra intestini, ma spiriti inquietanti che si annidano negli uomini in un'atmosfera pervasa dall'angoscia. Il lettore si trova costantemente senza punti di riferimento, se non "il senso di colpa" e qualche trasformazione interessante dei posseduti. I disegni non sono eccelsi ma buoni. Il vero problema è la trama, le mini-storie si concludono troppo velocemente, senza lasciare spazio a veri scontri tra il protagonista e gli Tsumitsuki, cosa che non dispiacerebbe a chi legge.
Tsumitski è un volume unico edito dalla J-Pop a stampo horror. Mhh, no aspetta, c'è qualcosa che non va. Ah già, scusate, volevo dire che, a differenza di quel che c'è scritto sul retro di questo manga, non è horror. O almeno, così io lo considero. L'ho comprato proprio per questo, perché ero curioso di leggere un manga che mi facesse venire i brividi, cosa che Tsumitsuki non è riuscito assolutamente a fare. I disegni sono un tantino confusionari in certi punti, e ho trovato la storia abbastanza noiosa per essere di genere soprannaturale. Insomma, cose già viste, non mi ha per niente entusiasmato. Peccato, perché l'edizione era buona. Insomma, i €5,90 sono giustificabili dalla qualità dell'edizione, ma non certo dai contenuti del volume. Io Tsumitsuki non ve lo consiglio.
Tsumitsuki è un manga di genere horror in un unico volume. Il titolo si rifà ai demoni della tradizione giapponese, gli tsumitsuki appunto, che hanno il potere di impossessarsi degli esseri umani che sono tormentati dai sensi di colpa per azioni da loro compiute. In ogni capitolo del volume, un nuovo personaggio viene ghermito da uno tsumitsuki fino a che Kuroe, un cacciatore di demoni, l'unico personaggio ad essere presente in tutto il fumetto, non li esorcizza.
La trama di base è pungeg semplice, ripetuta in tutti i capitoli ma ben sviluppata: le scene si susseguono veloci ma non caotiche, e anche se non ci sono grandi colpi di scena, la lettura risulta scorrevole e gradevole. Nonostante sia un volume unico, notevole risalto è dato alla caratterizzazione dei personaggi, a partire da Kuroe, senza però tralasciare le comparse, ognuna delle quali rappresenta una diversa sfaccettatura dell'animo umano. I disegni sono curati e dinamici e in definitiva Tsumitsuki è un'opera godibile anche da coloro che non sono estremamente appassionati del genere horror.
La trama di base è pungeg semplice, ripetuta in tutti i capitoli ma ben sviluppata: le scene si susseguono veloci ma non caotiche, e anche se non ci sono grandi colpi di scena, la lettura risulta scorrevole e gradevole. Nonostante sia un volume unico, notevole risalto è dato alla caratterizzazione dei personaggi, a partire da Kuroe, senza però tralasciare le comparse, ognuna delle quali rappresenta una diversa sfaccettatura dell'animo umano. I disegni sono curati e dinamici e in definitiva Tsumitsuki è un'opera godibile anche da coloro che non sono estremamente appassionati del genere horror.
Molto spesso si parla di leggende e delle loro sbagliate chiavi di lettura, mostrando in ceri casi la cattiveria insita nella natura umana che sfrutta i nomi di demoni e spiriti per spiegare fatti scomodi, ma ai giorni nostri tra la psicologia e la medicina si possono smontare molte di queste “possessioni” o “presenze” diminuendo in gran misura l’impatto sull’immaginario collettivo della civiltà moderna, ma incredibilmente le storie dell’orrore che si basano su questi fondamenti, anzi simbologie, sono sempre tra le più apprezzate ed è su questo che inizialmente gioca Hiro Kiyohara nella sua prima opera originale, pubblicata sulle pagine di Ace Assault.
Si narra che tanto tempo fa esistevano dei demoni che possedevano i corpi di umani colpevoli di reati o azioni malvagie tramutandoli in creature orribili e perfide, venivano chiamati Tsumitsuki e la gente per tenerli lontano decise di venerarli. Adesso uno di quei templi è abitato da un ragazzo e la leggenda è poco più che una diceria, ma non basta dimenticarsi di una cosa per cancellarla dal mondo, come scopriranno le ragazze che saltuariamente visiteranno questo luogo semi abbandonato.
La struttura narrativa prevede cinque capitoli dalle strutture separate ed ogni storia si concentra solo su una persona e il tutto funziona inaspettatamente bene, nel primo capitolo scopriremo gli ingranaggi principali delle storie e nelle successive tre ci lasceremo trasportare per vedere le varie conclusioni delle vicende, infine nell’ultimo capitolo apprenderemo come la storia è in parte iniziata.
L’opera procede veloce ed è ben comprensibile, senza dialoghi troppo complessi o eccessivi intrighi, in modo da lasciarci semplicemente assorbire dalla lettura che in un Horror è sempre una delle cose più importanti.
I personaggi son ben caratterizzati, per quanto brevemente li conosceremo, e l’unica figura onnipresente, ovvero quella di Kuroe, è veramente curata, lasciando intuire numerose sfaccettature ed una discreta complessità, anche se purtroppo non sarà mai approfondita e le storie, leggermente ripetitive nella fase iniziale, risultano gradevoli e mostrano vari lati dell’animo umano, anche inaspettati, ma sono sfruttati solo superficialmente.
I disegni mostrano subito che ormai Hiro Kiyohara ha una certa dimestichezza in questo genere, il tratto sottile, deciso e pulito, firma uno stile sobrio e elegante che predilige toni cupi.
I volti sono molto espressivi, soprattutto gli occhi e l’autore conosce bene questa sua abilità perché spesso e volentieri le tavole avranno una regia che va a valorizzarli grazie ad azzeccate inquadrature.
Il lato maggiormente riuscito saranno ovviamente le scene più esplicative basate sulla presenza dei Tsumitsuki, alcune tavole sporche e dominate da tratti graffianti saranno le più impressionanti e rappresentative dell’intera opera.
L’edizione la solita che differenzia l’editore italiano J-Pop, ovvero sovraccoperta, pagine a colori e ottimi materiali, anche se purtroppo in questo caso capita che alcune tavole mostrino un’eccessiva trasparenza e il fatto che Kiyohara prediliga tinte cupe non agevola questo difetto.
Tsumitsuki in conclusione è un’opera godibile sono dai fan dell’orrore (ovviamente inteso come genere!) che sanno scendere a compromessi, consci che troveranno un’opera interessante ma che sa di incompletezza, infatti nonostante ci sia un finale, per quanto questa parola possa avere un senso nell’Horror, il lettore rimarrà allibito dal fatto che non conoscerà mai più approfonditamente la personalità di Kuroe, che sembrava già ben sviluppata e pronta per essere scagliata con violenza verso di lui, inoltre anche la struttura delle avventure poteva offrire veramente ottimi spunti e numerose interpretazioni diverse grazie alla gradevole simbologia del demone che si nutre di sensi di colpa tramutando in mostri.
Un’opera che si legge a malincuore pensando a ciò che sarebbe potuta diventare.
Si narra che tanto tempo fa esistevano dei demoni che possedevano i corpi di umani colpevoli di reati o azioni malvagie tramutandoli in creature orribili e perfide, venivano chiamati Tsumitsuki e la gente per tenerli lontano decise di venerarli. Adesso uno di quei templi è abitato da un ragazzo e la leggenda è poco più che una diceria, ma non basta dimenticarsi di una cosa per cancellarla dal mondo, come scopriranno le ragazze che saltuariamente visiteranno questo luogo semi abbandonato.
La struttura narrativa prevede cinque capitoli dalle strutture separate ed ogni storia si concentra solo su una persona e il tutto funziona inaspettatamente bene, nel primo capitolo scopriremo gli ingranaggi principali delle storie e nelle successive tre ci lasceremo trasportare per vedere le varie conclusioni delle vicende, infine nell’ultimo capitolo apprenderemo come la storia è in parte iniziata.
L’opera procede veloce ed è ben comprensibile, senza dialoghi troppo complessi o eccessivi intrighi, in modo da lasciarci semplicemente assorbire dalla lettura che in un Horror è sempre una delle cose più importanti.
I personaggi son ben caratterizzati, per quanto brevemente li conosceremo, e l’unica figura onnipresente, ovvero quella di Kuroe, è veramente curata, lasciando intuire numerose sfaccettature ed una discreta complessità, anche se purtroppo non sarà mai approfondita e le storie, leggermente ripetitive nella fase iniziale, risultano gradevoli e mostrano vari lati dell’animo umano, anche inaspettati, ma sono sfruttati solo superficialmente.
I disegni mostrano subito che ormai Hiro Kiyohara ha una certa dimestichezza in questo genere, il tratto sottile, deciso e pulito, firma uno stile sobrio e elegante che predilige toni cupi.
I volti sono molto espressivi, soprattutto gli occhi e l’autore conosce bene questa sua abilità perché spesso e volentieri le tavole avranno una regia che va a valorizzarli grazie ad azzeccate inquadrature.
Il lato maggiormente riuscito saranno ovviamente le scene più esplicative basate sulla presenza dei Tsumitsuki, alcune tavole sporche e dominate da tratti graffianti saranno le più impressionanti e rappresentative dell’intera opera.
L’edizione la solita che differenzia l’editore italiano J-Pop, ovvero sovraccoperta, pagine a colori e ottimi materiali, anche se purtroppo in questo caso capita che alcune tavole mostrino un’eccessiva trasparenza e il fatto che Kiyohara prediliga tinte cupe non agevola questo difetto.
Tsumitsuki in conclusione è un’opera godibile sono dai fan dell’orrore (ovviamente inteso come genere!) che sanno scendere a compromessi, consci che troveranno un’opera interessante ma che sa di incompletezza, infatti nonostante ci sia un finale, per quanto questa parola possa avere un senso nell’Horror, il lettore rimarrà allibito dal fatto che non conoscerà mai più approfonditamente la personalità di Kuroe, che sembrava già ben sviluppata e pronta per essere scagliata con violenza verso di lui, inoltre anche la struttura delle avventure poteva offrire veramente ottimi spunti e numerose interpretazioni diverse grazie alla gradevole simbologia del demone che si nutre di sensi di colpa tramutando in mostri.
Un’opera che si legge a malincuore pensando a ciò che sarebbe potuta diventare.
Tsumitsuki è un volume unico di stampo horror. Il manga parla degli Tsumitsuki, mostri che si insediano nelle persone con forti sensi di colpa e che le divorano pian piano. Questi spiriti vengono annientati da un cacciatore di Tsumitsuki, che sarà uno dei protagonisti della storia. La storia è molto statica e si ripete per tutti e 5 i capitoli del volume, ma pian piano ci sono varie rivelazioni. Consigliato a chi cerca un manga horror e non vuole spendere molto, visto che costa 5,90 euro a fronte di un edizione con sovracoperta e pagine a colori.