Freezing
Interrotto dal 2018 circa, questo manhwa per me rimane un dilemma. Ignorando il pesante fanservice (che ho trovato comunque meno invasivo rispetto all'anime) e la piattezza/banalità di alcuni personaggi, devo dire che, soprattutto verso la fine, vengono aperti degli archi narrativi davvero interessanti, con tanto di combattimenti intriganti e non sempre scontati. Ma la discreta dinamicità dei combattimenti fa solo in parte da contrappeso alla scrittura di una storia che in moltissime pagine viene nettamente appesantita da spiegoni tutto sommato inutili, i quali abbassano il ritmo e ammazzano la pathos.
Comunque -al di là dei difetti evidenti- quella che pareva inizialmente una storia confusionaria buttata lì tanto per, alla lunga si è rivelata piuttosto sensata (almeno per i canoni delle storie sci-fi) ed è risultata in alcuni tratti davvero interessante. Peccato per la mancata conclusione che dubito arriverà mai...
Quindi, con una marea di parti da 5 in pagella ma con alcune da 8, facendo una media ponderata direi che strappa la sufficienza.
Comunque -al di là dei difetti evidenti- quella che pareva inizialmente una storia confusionaria buttata lì tanto per, alla lunga si è rivelata piuttosto sensata (almeno per i canoni delle storie sci-fi) ed è risultata in alcuni tratti davvero interessante. Peccato per la mancata conclusione che dubito arriverà mai...
Quindi, con una marea di parti da 5 in pagella ma con alcune da 8, facendo una media ponderata direi che strappa la sufficienza.
"Freezing" può sembrare a prima vista uno dei tanti titoli facenti parte del filone "belle ragazze che combattono per strapparsi i vestiti di dosso" come "Queen's blade" o "Senran Kagura". Ma questo manwha invece si prende più sul serio. Assieme ai vestiti non capita raramente di veder lacerare o mutilare altre parti del corpo. In più la storia talvolta offre momenti notevoli in cui si arriva a contemplare le gerarchie militari e il dovere di obbedire di un soldato sempre e comunque, che va in conflitto con ruoli da carceriera imposti dai loro superiori in cui sono costrette ad assistere e sorvegliare le crudeltà inflitte su vere e proprie cavie umane. Il problema è che questo si alterna a insensate idiozie come un arco dedicato a stupri incestuosi in cui i protagonisti si comportano come idioti o agiscono in maniera del tutto fuori dal personaggio.
Si nota che non è un prodotto Giapponese, le ragazze sono toste e combattive, non i soliti personaggi che magari fanno la voce grossa ma dentro sono gattine spaurite. Niente "loli", niente "moe", niente fiocconi e divise da cameriera. Un manwha che alterna alti e bassi, ma si dimostra nel globale un prodotto che davvero cerca di narrare qualcosa aldilà del mettere in mostra le prorompenti ragazze. E che non si incentra nel costruire un harem per il protagonista (se lo si può definire tale) maschile.
Altra nota stonata è il fatto che a volte l' autore è come se si ricordasse "hey, questo manwha io lo sto facendo per i giapponesi..." ed ecco arrivare terrificanti momenti di tentata carineria che stonano completamente col personaggio e la situazione. E che rischiano più di inorridire il lettore che non di farlo intenerire.
Nonostante tutto, questo manwha resta una chicca per lettori in cerca di letture non troppo cervellotiche condite di Tipe toste (davvero), fanservice, e botte da orbi (davvero).
Si nota che non è un prodotto Giapponese, le ragazze sono toste e combattive, non i soliti personaggi che magari fanno la voce grossa ma dentro sono gattine spaurite. Niente "loli", niente "moe", niente fiocconi e divise da cameriera. Un manwha che alterna alti e bassi, ma si dimostra nel globale un prodotto che davvero cerca di narrare qualcosa aldilà del mettere in mostra le prorompenti ragazze. E che non si incentra nel costruire un harem per il protagonista (se lo si può definire tale) maschile.
Altra nota stonata è il fatto che a volte l' autore è come se si ricordasse "hey, questo manwha io lo sto facendo per i giapponesi..." ed ecco arrivare terrificanti momenti di tentata carineria che stonano completamente col personaggio e la situazione. E che rischiano più di inorridire il lettore che non di farlo intenerire.
Nonostante tutto, questo manwha resta una chicca per lettori in cerca di letture non troppo cervellotiche condite di Tipe toste (davvero), fanservice, e botte da orbi (davvero).
Veramente bello e appassionante, se dovesse posizionarsi su una scala di voti in trentesimi, penso si meriterebbe un bel 28 (non lo valuto da 30 perchè ancora non si è concluso).
Originale come storia, un po' troppo fan service, che per fortuna non fa scadere il manga. Forse troppo infantile la prima parte (da cui è tratto l'anime), ma dopo il primo scontro con i Nova, Freezing si trasforma completamente, e da shonen pseudo scolastico diventa "seinen" come Dio comanda: intrighi politici, sperimentazione umana, armageddon costantemente dietro l'angolo e abusi tra familiari. Questo gran popò di roba mette molta carne sul fuoco, e per i temi trattati rischia di rendere pesante la lettura e molto difficile la sua comprensione. Per fortuna, l'atmosfera pesante creata dalle tematiche viene stemperata dall'approfondirsi dei rapporti tra le pandora e i propri limiter,
<b>
in particolare tra Satellizer e Kazuya che arriveranno addirittura a dichiararsi reciproco amore.
<b>[FINE SPOILER]</b>
Disegni veramente ben fatti e curati, corpi fisiognomicamente mai sproporzionati (a parte per il "davanzale" delle pandora che, seppur diciassettenni, vantano una misura da fare invidia anche a Francesca Cipriani e Cristina dal Basso) e cura nei dettagli, soprattutto durante gli scontri.
Penso che questo manga sia da leggere, spero che al più presto le case editrici italiane più prestigiose si adoperino per portare nel Bel Paese quest'opera che in Giappone sta riscuotendo un discreto successo (basti pensare che sono arrivati al tredicesimo volume e va ancora avanti). Consiglio anche, a chi si appresta a leggere il manga (sicuramente più curato dell'anime), disponibile allo stato attuale per noi italiani solo in scan, di non lasciarsi scoraggiare se la prima parte può risultare tediosa o ripetitiva, e di arrivare fino agli ultimi capitoli disponibili.
In conclusione consiglio questo manga a chi è appassionato di seinen dalle tematiche forti, con un accenno di splatter e un pizzico di ecchi (che non guasta mai), sono sicuro che non ne rimarrà deluso.
Originale come storia, un po' troppo fan service, che per fortuna non fa scadere il manga. Forse troppo infantile la prima parte (da cui è tratto l'anime), ma dopo il primo scontro con i Nova, Freezing si trasforma completamente, e da shonen pseudo scolastico diventa "seinen" come Dio comanda: intrighi politici, sperimentazione umana, armageddon costantemente dietro l'angolo e abusi tra familiari. Questo gran popò di roba mette molta carne sul fuoco, e per i temi trattati rischia di rendere pesante la lettura e molto difficile la sua comprensione. Per fortuna, l'atmosfera pesante creata dalle tematiche viene stemperata dall'approfondirsi dei rapporti tra le pandora e i propri limiter,
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Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> in particolare tra Satellizer e Kazuya che arriveranno addirittura a dichiararsi reciproco amore.
<b>[FINE SPOILER]</b>
Disegni veramente ben fatti e curati, corpi fisiognomicamente mai sproporzionati (a parte per il "davanzale" delle pandora che, seppur diciassettenni, vantano una misura da fare invidia anche a Francesca Cipriani e Cristina dal Basso) e cura nei dettagli, soprattutto durante gli scontri.
Penso che questo manga sia da leggere, spero che al più presto le case editrici italiane più prestigiose si adoperino per portare nel Bel Paese quest'opera che in Giappone sta riscuotendo un discreto successo (basti pensare che sono arrivati al tredicesimo volume e va ancora avanti). Consiglio anche, a chi si appresta a leggere il manga (sicuramente più curato dell'anime), disponibile allo stato attuale per noi italiani solo in scan, di non lasciarsi scoraggiare se la prima parte può risultare tediosa o ripetitiva, e di arrivare fino agli ultimi capitoli disponibili.
In conclusione consiglio questo manga a chi è appassionato di seinen dalle tematiche forti, con un accenno di splatter e un pizzico di ecchi (che non guasta mai), sono sicuro che non ne rimarrà deluso.
Visto l'anime, che consta di una sola serie, ho dovuto continuare (anche se sarebbe meglio precisare che ho riletto tutto dall'inizio) le avventure di Kazuya, Satellizer e gli altri, sul manga.
Questa serie mi ha appassionato molto, non so perché, ma l'ho trovata molto piacevole nonostante sia tutto scontato dall'inizio alla fine.
Il manga poi è decisamente superiore all'anime, anche se nell'anime certe situazioni sono spiegate meglio. Il pandora mode è realizzato molto meglio, i vestiti delle ragazze sono decisamente più resistenti agli strappi (specie nella zona del seno) anche se anche qua si vedono una o due mutande per pagina.
I disegni sono belli, mi piacciono molto, le ragazze sono realizzate molto bene, i ragazzi molto meno, sembrano ragazze pure loro.
Per ora siamo al capitolo 61, la storia sta prendendo una bella piega, non vedo l'ora che si vada avanti con la storia, dato che è stata messa un bel po' di carne sul fuoco, sperando non si cada in basso con le prossime serie, anche se non so come si potrebbe far finire un manga del genere.
Per concludere questo è un manga che piacerà ai fanatici del genere e magari anche a quelli come me che non sono per niente appassionati di ecchi e che provano ad avvicinarsi a questo genere per la prima volta.
Questa serie mi ha appassionato molto, non so perché, ma l'ho trovata molto piacevole nonostante sia tutto scontato dall'inizio alla fine.
Il manga poi è decisamente superiore all'anime, anche se nell'anime certe situazioni sono spiegate meglio. Il pandora mode è realizzato molto meglio, i vestiti delle ragazze sono decisamente più resistenti agli strappi (specie nella zona del seno) anche se anche qua si vedono una o due mutande per pagina.
I disegni sono belli, mi piacciono molto, le ragazze sono realizzate molto bene, i ragazzi molto meno, sembrano ragazze pure loro.
Per ora siamo al capitolo 61, la storia sta prendendo una bella piega, non vedo l'ora che si vada avanti con la storia, dato che è stata messa un bel po' di carne sul fuoco, sperando non si cada in basso con le prossime serie, anche se non so come si potrebbe far finire un manga del genere.
Per concludere questo è un manga che piacerà ai fanatici del genere e magari anche a quelli come me che non sono per niente appassionati di ecchi e che provano ad avvicinarsi a questo genere per la prima volta.
Mi dà fastidio valutare un'opera ancora in corso, tuttavia 'Freezing' potrebbe durare per molti altri anni ancora e non ho voglia di posticipare il mio commento a tempo indeterminato. È chiaro il voto finale potrebbe cambiare a seconda degli sviluppi futuri ed è anche vero che spesso e volentieri le serie di questo tipo tendono a precipitare al crescere del numero di volumi. Sono partito prevenuto rispetto a 'Freezing', di cui avevo sentito parlare male per l'eccessivo fanservice, soprattutto nella versione anime. Ero anche scettico rispetto alle dichiarazioni di chi lo paragonava a 'Claymore'. Avevo ragione perché 'Freezing' è un ecchi scolastico di combattimento e va considerato nello stesso filone di 'Inferno e Paradiso' e di 'Ikkitousen', non certo in quello di 'Claymore' o di 'Berserk'. A leggerlo si ha una forte sensazione di già visto, sia a livello grafico (è pieno di liceali maggiorate, non mancano i personaggi con i capelli ad antenna) che a livello di trama (guerriere facenti parti di un'organizzazione para-militare combattono misteriosi nemici). Il protagonista maschile Kazuya Aoi è anonimo ma non è così insulso come nei soliti harem, anzi parrebbe dotato di un certo potere e sembrerebbe che possa servire a qualcosa nel futuro, anche se per quanto si è visto finora il suo ruolo si limita a quello di spettatore che guarda la bella di turno prendersi un sacco di botte per poi intervenire nel momento clou. La protagonista femminile Satellizer L. Bridget (Satella o Stella per gli amici) è allo stesso tempo una ferocissima Regina Intoccabile e una timidissima verginella del tutto imbranata nelle questioni sentimentali: non troppo credibile, ma almeno non è una tsundere. Andando avanti con i volumi si scopre il motivo per cui Satella è così ritrosa: da ragazzina ha subito della molestie sessuali dal parte del fratello minore, che però era poco più di un bambino all'epoca (credibilità zero, sembra una scena buttata lì solo perché al giorno d'oggi va di modo il siscon). Comunque ad una timidona con gli occhiali e la quinta di seno si perdona facilmente. I comprimari sono abbozzati, ma merita un punto simpatia la tibetana Lana, per il suo divertente modo di parlare e perché sembra uscita da un manga di Rumiko Takahashi. Devo segnalare come molti personaggi femminili abbiano la stessa faccia, tanto che in certe tavole non si riesce a capire chi sia la Pandora raffigurata, cosa abbastanza drammatica nei combattimenti.
Parlando di questi, per i primi quattro volumi va detto che risultano del tutto insensati: invece di combattere contro i nemici (i misteriosi alieni Nova, copiati pari pari dai Dolem di RahXephon, fin nella labbra femminili) Stella spende centinaia di pagine a combattere contro le sue compagne di corso, che credono fortemente nel nonnismo e non sopportano il fatto che lei non subisca passivamente le angherie delle anziane. Il bullismo in principio è un tema non banale, ma qui è puramente una scusa per far picchiare tra loro le prosperose di turno. I combattimenti si risolvono sempre con un power up: Satella deve vincere sempre e quindi di routine vediamo scene in cui è in punto di morte e la pagina dopo è di nuovo fortissima, padroneggia tecniche di livello superiore in pochi secondi e stende l'avversaria. Qualche volta potrebbe anche perdere e eventualmente avere la rivincita in un secondo momento, la storia ne guadagnerebbe e non poco, piuttosto di avere la solita eroina che prende l'energia dal ricordo del solito triste passato, scene viste mille volte in tutti i manga di combattimento. Nel quinto volume le cose sembrano farsi un po' più serie, quando entrano in gioco (finalmente) gli alieni. Qui non mancano morti e corpi smembrati, però alla fine muoiono solo le Pandora sconosciute mentre tutte quelle che conosciamo bene o male si salvano.
Insomma, è uno pseudo-seinen che non ha il coraggio di fare sul serio. Lo stesso si vede nelle varie scene sadomaso presenti, che considero le peggiori cadute di stile dell'opera. Nel primo volume vediamo la bulla Miyabi che fa spogliare e palpeggiare Satella dai suoi limiters, arrivando quasi a uno pseudo stupro, a mio avviso senza motivazione se non quella di far vedere le mutande e il sedere di Satella ai lettori. Nel settimo volume le cose si fanno all'apparenza più drammatica, con l'entrata in gioco del sadico fratello minore di Stella: tuttavia anche lì, dopo aver assistito a scene decisamente disgustose il tutto si risolve in un nulla di fatto: della serie, siamo sempre fratelli, vogliamoci bene (?). Assurdo perché su cose del genere non si può passare sopra. Personalmente non credo che gli autori di 'Freezing' siano capaci di gestire un registro veramente drammatico alla 'Berserk' o 'Claymore', quindi avrei preferito che il manga fosse classificato shonen, fosse più castigato e puntasse di più sugli aspetti di commedia romantica, che sono presenti ma non hanno senso insieme a scene piuttosto pesanti (in un numero Stella viene quasi stuprata dal fratello e il numero dopo fa una partita a calcio con le studentesse giocando a strappa-vestito?).
Visti tutti i difetti che ho elencato ci si potrebbe sorprendere per il voto assegnato. Il 7 è dovuto al fatto che nonostante tutti i suoi difetti 'Freezing' ha dalla sua due cose che sono assolutamente indispensabili nei manga d'azione e che purtroppo spesso e volentieri mancano: il ritmo e i disegni. Kwang Hyun Kim sa disegnare i combattimenti, di questo bisogna dargli atto, è il suo merito maggiore: non ci sono solo poppe e mutandine al vento, c'è tanta azione e tanto dinamismo, le sue tavole esplodono di linee cinetiche e di colpi spettacolari. Le tavole a doppia pagine di grande effetto piacciono e per queste scene il voto si alza di gran lunga sopra la sufficienza. E lo stesso vale per il ritmo, che mi ha fatto tornare in mente i comics Marvel degli anni sessanta, un ritmo che fa girare le pagine velocemente e tiene desta l'attenzione del lettore. Non c'è nulla di peggio per un manga d'azione che essere noioso e pur con tutti i suoi difetti 'Freezing' non lo è. Mi dispiace però per gli autori, che non hanno avuto il coraggio di osare di più: se invece di seguire pedissequamente tutti gli stereotipi del genere e di seguire le mode del momento avesse realizzato qualcosa di più personale sicuramente avrebbe potuto fare di più perché il talento, almeno a livello grafico, c'è, e la sceneggiatura si sarebbe potuta facilmente migliorare: non fa schifo neppure com'è, qualche interesse riesce a suscitarlo, con il mistero degli alieni e i segreti sul background familiare di Stella e Kazuya; sarebbe stato sufficiente limitare le cadute più marchiane. Vedremo come continua: il terzo arco narrativo riguarda le macchinazioni di chi cerca di create delle Pandora artificiali. Naturalmente anche questo è un tema per nulla originale, copiato pari pari da 'Claymore', così come la numerazione gerarchica delle guerriere, l'impianto di parti di Nova nel loro corpo, il concetto di andare oltre il limite, eccetera. Nonostante tutto il terzo atto narrativo pare più interessante dei primi due. Vedremo.
Parlando di questi, per i primi quattro volumi va detto che risultano del tutto insensati: invece di combattere contro i nemici (i misteriosi alieni Nova, copiati pari pari dai Dolem di RahXephon, fin nella labbra femminili) Stella spende centinaia di pagine a combattere contro le sue compagne di corso, che credono fortemente nel nonnismo e non sopportano il fatto che lei non subisca passivamente le angherie delle anziane. Il bullismo in principio è un tema non banale, ma qui è puramente una scusa per far picchiare tra loro le prosperose di turno. I combattimenti si risolvono sempre con un power up: Satella deve vincere sempre e quindi di routine vediamo scene in cui è in punto di morte e la pagina dopo è di nuovo fortissima, padroneggia tecniche di livello superiore in pochi secondi e stende l'avversaria. Qualche volta potrebbe anche perdere e eventualmente avere la rivincita in un secondo momento, la storia ne guadagnerebbe e non poco, piuttosto di avere la solita eroina che prende l'energia dal ricordo del solito triste passato, scene viste mille volte in tutti i manga di combattimento. Nel quinto volume le cose sembrano farsi un po' più serie, quando entrano in gioco (finalmente) gli alieni. Qui non mancano morti e corpi smembrati, però alla fine muoiono solo le Pandora sconosciute mentre tutte quelle che conosciamo bene o male si salvano.
Insomma, è uno pseudo-seinen che non ha il coraggio di fare sul serio. Lo stesso si vede nelle varie scene sadomaso presenti, che considero le peggiori cadute di stile dell'opera. Nel primo volume vediamo la bulla Miyabi che fa spogliare e palpeggiare Satella dai suoi limiters, arrivando quasi a uno pseudo stupro, a mio avviso senza motivazione se non quella di far vedere le mutande e il sedere di Satella ai lettori. Nel settimo volume le cose si fanno all'apparenza più drammatica, con l'entrata in gioco del sadico fratello minore di Stella: tuttavia anche lì, dopo aver assistito a scene decisamente disgustose il tutto si risolve in un nulla di fatto: della serie, siamo sempre fratelli, vogliamoci bene (?). Assurdo perché su cose del genere non si può passare sopra. Personalmente non credo che gli autori di 'Freezing' siano capaci di gestire un registro veramente drammatico alla 'Berserk' o 'Claymore', quindi avrei preferito che il manga fosse classificato shonen, fosse più castigato e puntasse di più sugli aspetti di commedia romantica, che sono presenti ma non hanno senso insieme a scene piuttosto pesanti (in un numero Stella viene quasi stuprata dal fratello e il numero dopo fa una partita a calcio con le studentesse giocando a strappa-vestito?).
Visti tutti i difetti che ho elencato ci si potrebbe sorprendere per il voto assegnato. Il 7 è dovuto al fatto che nonostante tutti i suoi difetti 'Freezing' ha dalla sua due cose che sono assolutamente indispensabili nei manga d'azione e che purtroppo spesso e volentieri mancano: il ritmo e i disegni. Kwang Hyun Kim sa disegnare i combattimenti, di questo bisogna dargli atto, è il suo merito maggiore: non ci sono solo poppe e mutandine al vento, c'è tanta azione e tanto dinamismo, le sue tavole esplodono di linee cinetiche e di colpi spettacolari. Le tavole a doppia pagine di grande effetto piacciono e per queste scene il voto si alza di gran lunga sopra la sufficienza. E lo stesso vale per il ritmo, che mi ha fatto tornare in mente i comics Marvel degli anni sessanta, un ritmo che fa girare le pagine velocemente e tiene desta l'attenzione del lettore. Non c'è nulla di peggio per un manga d'azione che essere noioso e pur con tutti i suoi difetti 'Freezing' non lo è. Mi dispiace però per gli autori, che non hanno avuto il coraggio di osare di più: se invece di seguire pedissequamente tutti gli stereotipi del genere e di seguire le mode del momento avesse realizzato qualcosa di più personale sicuramente avrebbe potuto fare di più perché il talento, almeno a livello grafico, c'è, e la sceneggiatura si sarebbe potuta facilmente migliorare: non fa schifo neppure com'è, qualche interesse riesce a suscitarlo, con il mistero degli alieni e i segreti sul background familiare di Stella e Kazuya; sarebbe stato sufficiente limitare le cadute più marchiane. Vedremo come continua: il terzo arco narrativo riguarda le macchinazioni di chi cerca di create delle Pandora artificiali. Naturalmente anche questo è un tema per nulla originale, copiato pari pari da 'Claymore', così come la numerazione gerarchica delle guerriere, l'impianto di parti di Nova nel loro corpo, il concetto di andare oltre il limite, eccetera. Nonostante tutto il terzo atto narrativo pare più interessante dei primi due. Vedremo.
Prendiamo belle signorine dalle forme generose, un ragazzo abbastanza anonimo ma proveniente da una famiglia molto famosa, una scuola dove l'obiettivo è addestrare guerriere, degli innesti a metà tra il genetico e il cibernetico, degli avversari molto simili agli angeli di Neon Genesis Evangelion (sotto il punto del design), mischiamole bene in un calderone ed ecco cosa ne esce fuori: Freezing.
Sebbene il mio sia un preambolo apparentemente negativo, la lettura dell'opera in questione è stata alquanto piacevole e mi sento di consigliare questo fumetto agli appassionati del genere. Il genere in questione è l'ecchi misto a duelli ben conditi da tecniche improbabili e potenziamenti superumani, come il buon Oh, Great! ha insegnato nel suo Inferno e Paradiso.
La trama sa di già visto, uno dei personaggi principali, Satellizer, è uno stereotipo comune di ragazza dura e fredda verso la totalità della popolazione umana. Totalità meno un ragazzo, il personaggio principale maschile, il quale diverrà l'oggetto delle sue attenzioni e della sua protezione. Non potrà mancare ovviamente la presenza di una rivale per la nostra bella Satellizer, e se avevamo la bionda, arriverà anche la mora, Lana, che proverà a contendergli il ragazzo in questione.
Sotto l'intreccio dei rapporti interpersonali c'è una storia poco spiegata e approfondita, guerre passate a cui vi sono accenni ma nessuna spiegazione rilevante o quantomeno soddisfacente. L'ambiente scolastico è quanto di più gretto e bieco possa esserci, dove le ragazze del terzo anno arrivano a creare una vera e propria guerra privata per motivi futili contro la nostra bella Satellizer-san.
Insomma, un mix di elementi già conosciuti in manga ben più famosi, condita da abbondanti dosi di volontà invincibile che permette di vincere qualsiasi scontro, forza dell'amore e forza della fratellanza.
La miscela di tutti questi elementi però, uniti al tratto gradevole e pulito dell'autore, rende questo un fumetto sicuramente non da gridare al capolavoro, ma che riesce comunque ad elevarsi un po' più su della sufficienza.
Enjoy!
Sebbene il mio sia un preambolo apparentemente negativo, la lettura dell'opera in questione è stata alquanto piacevole e mi sento di consigliare questo fumetto agli appassionati del genere. Il genere in questione è l'ecchi misto a duelli ben conditi da tecniche improbabili e potenziamenti superumani, come il buon Oh, Great! ha insegnato nel suo Inferno e Paradiso.
La trama sa di già visto, uno dei personaggi principali, Satellizer, è uno stereotipo comune di ragazza dura e fredda verso la totalità della popolazione umana. Totalità meno un ragazzo, il personaggio principale maschile, il quale diverrà l'oggetto delle sue attenzioni e della sua protezione. Non potrà mancare ovviamente la presenza di una rivale per la nostra bella Satellizer, e se avevamo la bionda, arriverà anche la mora, Lana, che proverà a contendergli il ragazzo in questione.
Sotto l'intreccio dei rapporti interpersonali c'è una storia poco spiegata e approfondita, guerre passate a cui vi sono accenni ma nessuna spiegazione rilevante o quantomeno soddisfacente. L'ambiente scolastico è quanto di più gretto e bieco possa esserci, dove le ragazze del terzo anno arrivano a creare una vera e propria guerra privata per motivi futili contro la nostra bella Satellizer-san.
Insomma, un mix di elementi già conosciuti in manga ben più famosi, condita da abbondanti dosi di volontà invincibile che permette di vincere qualsiasi scontro, forza dell'amore e forza della fratellanza.
La miscela di tutti questi elementi però, uniti al tratto gradevole e pulito dell'autore, rende questo un fumetto sicuramente non da gridare al capolavoro, ma che riesce comunque ad elevarsi un po' più su della sufficienza.
Enjoy!
In un mondo devastato da una guerra bla bla dei cloni di Pamela Anderson (le quali sono distinguibile le une dalle altre solo per il colore di capelli) bla bla combattono bla bla.
La trama.
Dite la verità, non l'avete mai sentita, vero? E adesso ci aggiungo un altro piccolo particolare: c'è un ragazzo che improvvisamente si ritrova circondato da bellissime fanciulle, le quali non aspetteranno altro che il suo arrivo per smutandarsi allegramente?
Vi sta già venendo voglia di leggerlo? A me no. Eppure, chissà perché, forse desiderosa di trovare un ecchi recente con una trama un po' diversa, forse perché sono un po' masochista, ho cominciato a leggere Freezing.
Ho tirato avanti fino al sesto volume, poi, davvero, non ce l'ho più fatta. E dire che a me le tettone piacciono, gli smutandamenti piacciono, le mazzate piacciono... ma non è bastato questo a dare la sufficienza a Freezing.
Il disegno non è male, anzi, è ben fatto: le proporzioni sono giuste, le tavole pulite, le scene di lotta piacevoli, ma basta. Chara-fotocopia per tutte le ragazze: le si riconosce solo dal taglio di capelli, tra l'altro senza un briciolo di originalità. Immancabile anche la presenza del ragazzetto sfigato di turno, personaggio tra l'altro, altamente insopportabile. Ecco qua un'altra pecca di Freezing: i personaggi caratterizzati malissimo.
La protagonista, che dovrebbe essere una tipa tosta ("The untouchable queen", per l'appunto), ci mostra espressioni e comportamenti degni d una timidona da hentai.
Le studentesse dal terzo anno hanno evidentemente perso il cervello in qualche combattimento (o in qualche intervento chirurgico), andando addosso come macchine da guerra alla nostra formosa Bridgette, senza un vero perché.
Fan-service stancante (una mutanda ogni pagina), che più che eccitarmi mi annoia e basta, complice anche la bellezza volgare delle protagoniste. Realizzati bene le armi e i Nova.
La trama: trita e ritrita. Situazioni assurde, fuori luogo persino per un ecchi, forzate tantissimo, al punto da rendermi tutta l'intera faccenda macchinosa al punto da star male. Combattimenti che si risolvono sempre grazie all'uso del power-up finale o di qualche tecnica segreta, e poi non c'è più niente da dire.
Si trova di meglio. Di molto meglio.
La trama.
Dite la verità, non l'avete mai sentita, vero? E adesso ci aggiungo un altro piccolo particolare: c'è un ragazzo che improvvisamente si ritrova circondato da bellissime fanciulle, le quali non aspetteranno altro che il suo arrivo per smutandarsi allegramente?
Vi sta già venendo voglia di leggerlo? A me no. Eppure, chissà perché, forse desiderosa di trovare un ecchi recente con una trama un po' diversa, forse perché sono un po' masochista, ho cominciato a leggere Freezing.
Ho tirato avanti fino al sesto volume, poi, davvero, non ce l'ho più fatta. E dire che a me le tettone piacciono, gli smutandamenti piacciono, le mazzate piacciono... ma non è bastato questo a dare la sufficienza a Freezing.
Il disegno non è male, anzi, è ben fatto: le proporzioni sono giuste, le tavole pulite, le scene di lotta piacevoli, ma basta. Chara-fotocopia per tutte le ragazze: le si riconosce solo dal taglio di capelli, tra l'altro senza un briciolo di originalità. Immancabile anche la presenza del ragazzetto sfigato di turno, personaggio tra l'altro, altamente insopportabile. Ecco qua un'altra pecca di Freezing: i personaggi caratterizzati malissimo.
La protagonista, che dovrebbe essere una tipa tosta ("The untouchable queen", per l'appunto), ci mostra espressioni e comportamenti degni d una timidona da hentai.
Le studentesse dal terzo anno hanno evidentemente perso il cervello in qualche combattimento (o in qualche intervento chirurgico), andando addosso come macchine da guerra alla nostra formosa Bridgette, senza un vero perché.
Fan-service stancante (una mutanda ogni pagina), che più che eccitarmi mi annoia e basta, complice anche la bellezza volgare delle protagoniste. Realizzati bene le armi e i Nova.
La trama: trita e ritrita. Situazioni assurde, fuori luogo persino per un ecchi, forzate tantissimo, al punto da rendermi tutta l'intera faccenda macchinosa al punto da star male. Combattimenti che si risolvono sempre grazie all'uso del power-up finale o di qualche tecnica segreta, e poi non c'è più niente da dire.
Si trova di meglio. Di molto meglio.
Un titolo piuttosto godibile.
I disegni sono ben curati, di fan service ce n'è tantissimo, ma senza essere debordante (insomma, non è la ragione di essere di questo titolo). La trama in sé non è nulla di originale però è raccontata bene, ha un buon ritmo che alterna momenti romantici, scontri anche molto violenti e trovate umoristiche.
Idem per i personaggi: sono tipi già visti tante volte ma anche qui raccontati bene.
Insomma, un buon titolo che senza lasciarti nulla dentro (perché non cerca l'originalità) serve per trascorrere il tempo. Metto 7, ma sarebbe un 7+.
I disegni sono ben curati, di fan service ce n'è tantissimo, ma senza essere debordante (insomma, non è la ragione di essere di questo titolo). La trama in sé non è nulla di originale però è raccontata bene, ha un buon ritmo che alterna momenti romantici, scontri anche molto violenti e trovate umoristiche.
Idem per i personaggi: sono tipi già visti tante volte ma anche qui raccontati bene.
Insomma, un buon titolo che senza lasciarti nulla dentro (perché non cerca l'originalità) serve per trascorrere il tempo. Metto 7, ma sarebbe un 7+.
<b>[Tolti i riferimenti alle altre recensioni.]</b>
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>
Recensire una serie tutt'ora in corso non è di solito nel mio stile, ma visto che questo titolo per ora è abbastanza sottovalutato ho deciso di farlo ugualmente. Innanzitutto una precisazione sugli autori. Ad occuparsi della storia è Dal Young Im, di origini coreane, il quale, oltre a questa serie, si occupa attualmente di ben altre 10 serie, affiancato da ben 6 disegnatori, fra i quali l'autore dei disegni di questa serie: Kwang Hyun Kim, anch’egli coreano, il quale, sempre in compagnia di Dal Young, si occupa anche di Aflame Inferno.
Freezing è ambientato in un futuro prossimo, dove una razza di alieni extra dimensionali, i Nova, minaccia l'esistenza del genere umano. Le uniche persone in grado di combatterli sono le Pandora, guerriere con capacità combattive sovrumane, e i rispettivi Limiter, ovvero i partner personali delle Pandora, il cui obiettivo è quello di limitare i movimenti dei Nova, facilitando il lavoro delle loro partner. Non intendo dilungarmi ulteriormente sulla trama, in quanto sarebbe piuttosto difficile riassumerne le premesse effettive in poche righe, per quanto poche siano.
Momenti chiave della serie sono i combattimenti, caratterizzati da abbondante fan-service nonché inusitata violenza. Le sovrumane capacità di guarigione delle Pandora, infatti, permettono all’autore scene di cruda violenza, del tutto estranee ad altre serie del medesimo genere. Secondo momento chiave della serie dovrebbe essere il romanticismo, ma risulta talmente abbozzato e mal gestito, quantomeno per l’intera prima parte della serie, da risultare spesso banale e incapace di suscitare interesse nel lettore.
Sulla prima parte della storia concordo coi detrattori, per quanto la serie riesca a mantenersi sulla sufficienza le motivazioni che spingono le studentesse del terzo anno ad essere così ossessionate dalla differenza di rango sono del tutto inspiegate e mal gestite, la situazione romantica tende al ridicolo e l’unico motivo di esistenza della serie sembra essere il fan-service e l’unico desiderio di conoscere il passato di Satella, la protagonista, finalmente mostrato nelle battute finali della prima parte.
Seppure non di molto, la serie si riprende con la seconda parte, che vede i protagonisti finalmente impegnati in un vero combattimento contro i Nova (finalmente come alleati e non come nemici), anche se questi ultimi preferiscono far combattere al loro posto le Pandora da loro inglobate e successivamente possedute mentalmente e fisicamente. Oltre alle scene caratterizzate dalla solita violenza, nonché dall’immancabile fan-service, questo secondo momento narrativo regala al lettore anche scene di una certa intensità drammatica, mostrando quanto possa essere doloroso sia per una Pandora che per un Limiter perdere il proprio partner in battaglia. I capitoli successivi a questi poi, vedono Satella affrontare finalmente, insieme a Kazuya, il suo doloroso passato, caratterizzato da violenze e abusi da parte del fratellastro. Il combattimento tra Satella e Kazuya contro il fratellastro di Satella, Louis, e la sua partner Rose è decisamente il momento di maggiore intensità della serie, e che finalmente potrebbe permettere dei veri sviluppi romantici fra i protagonisti, ora che Kazuya è a conoscenza del doloroso passato di Satella.
Sugli ultimi capitoli ora come ora preferisco non dare alcun giudizio in quanto quest’ultimo momento narrativo è tutt’ora in corso in Giappone, anche perché vorrebbe dire ammettere una nuova caduta qualitativa della serie dopo aver raggiunto un momento di discreta qualità.
In conclusione, Freezing è una serie discreta, adatta agli amanti dei combattimenti e del fan-service, magari giusto leggermente superiore alle altre dello stesso genere.
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>
Recensire una serie tutt'ora in corso non è di solito nel mio stile, ma visto che questo titolo per ora è abbastanza sottovalutato ho deciso di farlo ugualmente. Innanzitutto una precisazione sugli autori. Ad occuparsi della storia è Dal Young Im, di origini coreane, il quale, oltre a questa serie, si occupa attualmente di ben altre 10 serie, affiancato da ben 6 disegnatori, fra i quali l'autore dei disegni di questa serie: Kwang Hyun Kim, anch’egli coreano, il quale, sempre in compagnia di Dal Young, si occupa anche di Aflame Inferno.
Freezing è ambientato in un futuro prossimo, dove una razza di alieni extra dimensionali, i Nova, minaccia l'esistenza del genere umano. Le uniche persone in grado di combatterli sono le Pandora, guerriere con capacità combattive sovrumane, e i rispettivi Limiter, ovvero i partner personali delle Pandora, il cui obiettivo è quello di limitare i movimenti dei Nova, facilitando il lavoro delle loro partner. Non intendo dilungarmi ulteriormente sulla trama, in quanto sarebbe piuttosto difficile riassumerne le premesse effettive in poche righe, per quanto poche siano.
Momenti chiave della serie sono i combattimenti, caratterizzati da abbondante fan-service nonché inusitata violenza. Le sovrumane capacità di guarigione delle Pandora, infatti, permettono all’autore scene di cruda violenza, del tutto estranee ad altre serie del medesimo genere. Secondo momento chiave della serie dovrebbe essere il romanticismo, ma risulta talmente abbozzato e mal gestito, quantomeno per l’intera prima parte della serie, da risultare spesso banale e incapace di suscitare interesse nel lettore.
Sulla prima parte della storia concordo coi detrattori, per quanto la serie riesca a mantenersi sulla sufficienza le motivazioni che spingono le studentesse del terzo anno ad essere così ossessionate dalla differenza di rango sono del tutto inspiegate e mal gestite, la situazione romantica tende al ridicolo e l’unico motivo di esistenza della serie sembra essere il fan-service e l’unico desiderio di conoscere il passato di Satella, la protagonista, finalmente mostrato nelle battute finali della prima parte.
Seppure non di molto, la serie si riprende con la seconda parte, che vede i protagonisti finalmente impegnati in un vero combattimento contro i Nova (finalmente come alleati e non come nemici), anche se questi ultimi preferiscono far combattere al loro posto le Pandora da loro inglobate e successivamente possedute mentalmente e fisicamente. Oltre alle scene caratterizzate dalla solita violenza, nonché dall’immancabile fan-service, questo secondo momento narrativo regala al lettore anche scene di una certa intensità drammatica, mostrando quanto possa essere doloroso sia per una Pandora che per un Limiter perdere il proprio partner in battaglia. I capitoli successivi a questi poi, vedono Satella affrontare finalmente, insieme a Kazuya, il suo doloroso passato, caratterizzato da violenze e abusi da parte del fratellastro. Il combattimento tra Satella e Kazuya contro il fratellastro di Satella, Louis, e la sua partner Rose è decisamente il momento di maggiore intensità della serie, e che finalmente potrebbe permettere dei veri sviluppi romantici fra i protagonisti, ora che Kazuya è a conoscenza del doloroso passato di Satella.
Sugli ultimi capitoli ora come ora preferisco non dare alcun giudizio in quanto quest’ultimo momento narrativo è tutt’ora in corso in Giappone, anche perché vorrebbe dire ammettere una nuova caduta qualitativa della serie dopo aver raggiunto un momento di discreta qualità.
In conclusione, Freezing è una serie discreta, adatta agli amanti dei combattimenti e del fan-service, magari giusto leggermente superiore alle altre dello stesso genere.
Per buona parte la questione delle Nova (gli alieni invasori) è puramente di contorno, quasi marginale. Anzi, la vicenda principale se ne discosta quasi del tutto, avendo luogo per la maggior parte del tempo all'interno dell'accademia, dove l'autore punta a dare origine a situazioni romantiche, approfondite a dovere quando non lasciate morire sul nascere, e soprattutto a combattimenti interni innescati dall'idiozia delle studentesse di più alto grado dell'accademia, più che alla presunta indole folle e violenta di Satellizer.
Di contro, durante i combattimenti contro le Nova non si risparmiano scene di grande impatto, sia dal punto di vista emotivo che quello puramente visuale specie per via delle frenquentissime menomazioni di cui sono vittime le guerriere di turno.
Se è vero comunque che in quest'ultimo caso la serie fa bene il suo dovere, durante le fasi della vita nell'accademia i punti controversi si sprecano. Al di là della già citata idiozia delle senpai che, per scarsità di acume, modestia ed elasticità mentale mi hanno ricordato per certi versi gli avversari di turno di Rambo, un po' tutti i personaggi rilevanti hanno una ragion d'essere ed una caratterizzazione dalla consistenza tutta da verificare, a partire dai due protagonisti. Inoltre i combattimenti che vedranno le studentesse battersi tra loro sono piuttosto elementari e quando non hanno risvolti buonisti si risolvono con power-up e tecniche finali poco prima ignote anche a chi ne fa uso. La componente romantica poi è tragica, da bocciare in toto: l'autore tenta anche di mettere in piedi un timido triangolo, ma fortunatamente rinuncia quasi subito.
Disegni, come al solito per questo autore, molto particolareggiati e stracolmi di ragazze formose e biancheria intima bene in vista, qui più del solito.
Di contro, durante i combattimenti contro le Nova non si risparmiano scene di grande impatto, sia dal punto di vista emotivo che quello puramente visuale specie per via delle frenquentissime menomazioni di cui sono vittime le guerriere di turno.
Se è vero comunque che in quest'ultimo caso la serie fa bene il suo dovere, durante le fasi della vita nell'accademia i punti controversi si sprecano. Al di là della già citata idiozia delle senpai che, per scarsità di acume, modestia ed elasticità mentale mi hanno ricordato per certi versi gli avversari di turno di Rambo, un po' tutti i personaggi rilevanti hanno una ragion d'essere ed una caratterizzazione dalla consistenza tutta da verificare, a partire dai due protagonisti. Inoltre i combattimenti che vedranno le studentesse battersi tra loro sono piuttosto elementari e quando non hanno risvolti buonisti si risolvono con power-up e tecniche finali poco prima ignote anche a chi ne fa uso. La componente romantica poi è tragica, da bocciare in toto: l'autore tenta anche di mettere in piedi un timido triangolo, ma fortunatamente rinuncia quasi subito.
Disegni, come al solito per questo autore, molto particolareggiati e stracolmi di ragazze formose e biancheria intima bene in vista, qui più del solito.