Teppuu
Datemi del pazzo ma ritengo Teppuu uno dei manga più sottovalutati in circolazione. Sul piano del realismo raramente ho visto qualcosa del genere, non tanto per i combattimenti, che sono francamente belli, dinamici e molto vari, durano il giusto ed intrattengono. Ma la cosa impressionante è il realismo con cui sono rese le sfaccettature del carattere della protagonista, e di un cast di support vario, numeroso e ben tratteggiato. Natsuo è un antieroe, la potremmo definire una "total bitch", ma la cosa affascinante è il caos che emerge tra come si presenta agli altri, le sue sensazioni e come differenti personaggi la vedano in diverso modo. L'amica, diventata amica quasi per caso, la sua istruttrice che più di tutti si sforza di capirla, la sua ex amica d'infanzia, la sua odiata rivale. Tutti hanno una loro Natsuo e Natsuo ha mille sé stessa. Teppuu non vuole essere "Uno, nessuno centomila", ma crea un'immagine della caotica personalità di un'adolescente complessata, incredibilmente realistica. Se ad un certo punto, anzi spesso, vi chiederete, ma questa cosa vuole? C'È una sola risposta, non lo sa assolutamente! È questa la grande verità, una continua ricerca di qualcosa, ed una fortissima rabbia verso quelli che secondo lei l'hanno trovata, intervallata anche da momenti dolci, in cui emerge il suo essere pur sempre una ragazza di 16 anni (per inciso, zero romanticismo, Natsuo stessa si dice"non troverò mai un ragazzo", ma non pare molto afflitta dalla cosa). Se volete realismo, qualche bella mazzata, ed una protagonista che oscilla tra sadismo e masochismo, che come sogno nel cassetto ha quello di spaccare la faccia ad una specie di Naruto in gonnella... Teppuu fa per voi. P.s. certo, mi direte, ste ragazzine picchiano un po' troppo forte, alla faccia del realismo, ma un po' sì doveva divertire anche l'autore!