Anastasia Club
Ad "Anastasia Club" per il momento non posso che dare un piccolo 6 sulla fiducia più che altro, e forse perché l'idea è veramente molto originale, ma lo sviluppo lento della trama rovina ogni cosa, anche l'innovazione di fondo che si cela dietro a questo manga.
Il problema principale di "Anastasia Club" è che non scorre minimamente, anzi, a tratti è noioso: mi tocca leggere un capitolo alla volta, e spesso tornando indietro per tentare di capire meglio ciò che sta avvenendo. Quello che si verifica nel manga molto spesso quasi non risulta comprensibile, e i dialoghi, talvolta, sono anche peggio.
È un crimine il fatto che abbia quest'immensa pecca, perché l'idea è originalissima e se l'autrice l'avesse sfruttata meglio sarebbe uscito fuori un prodotto forse magnifico.
Ho intenzione di continuare a leggerlo, anche perché me lo presta una mia amica perciò, da buona scroccona quale sono, considero una lettura pur sempre una lettura (anche se leggere "Anastasia Club" è tutto fuorché riposante e rilassante, spesso).
Lo sconsiglio vivamente a chi cerca un manga scorrevole e di facile comprensione: per leggerlo ci vuole concentrazione, e spesso la mia attenzione scema rapidamente mentre sfoglio le pagine, annoiata.
Il problema principale di "Anastasia Club" è che non scorre minimamente, anzi, a tratti è noioso: mi tocca leggere un capitolo alla volta, e spesso tornando indietro per tentare di capire meglio ciò che sta avvenendo. Quello che si verifica nel manga molto spesso quasi non risulta comprensibile, e i dialoghi, talvolta, sono anche peggio.
È un crimine il fatto che abbia quest'immensa pecca, perché l'idea è originalissima e se l'autrice l'avesse sfruttata meglio sarebbe uscito fuori un prodotto forse magnifico.
Ho intenzione di continuare a leggerlo, anche perché me lo presta una mia amica perciò, da buona scroccona quale sono, considero una lettura pur sempre una lettura (anche se leggere "Anastasia Club" è tutto fuorché riposante e rilassante, spesso).
Lo sconsiglio vivamente a chi cerca un manga scorrevole e di facile comprensione: per leggerlo ci vuole concentrazione, e spesso la mia attenzione scema rapidamente mentre sfoglio le pagine, annoiata.
Anastasia Kurabu, meglio conosciuto in Italia come Anastasia Club, è un manga della famosa autrice di Utena, Chiho Saitou. Composto da soli 4 volumi, in Italia è edito dalla Ronin Manga al prezzo di 5,90€.
La storia ruota attorno alla giovane Kamui Tsubaki, ovvero la nipote del suo defunto zio proprietario di un negozio di antiquariato. Divenuta lei la proprietaria, si presenta al negozio un giovane di nome Takuto e si dichiara in possesso di una "prova" che proverebbe il suo legame di sangue con la famiglia Romanoff.
Tutto il manga ruota attorno alla prestigiosa famiglia Romanoff, conosciuta soprattutto per la giovane Anastasia ed i misteri celati dietro alla sua scomparsa.
Per quanto mi riguarda, è stata una delle letture più noiose della mia vita: dialoghi infiniti ed insensati, strane occhiate accennate il quale nemmeno lo shoujo più sdolcinato del mondo adotterebbe.
Ma ora veniamo al punto più delicato di questo manga: il disegno.
Ebbene, questo disegno caratteristico della Be-Papas non mi è mai andato a genio, ma seppur con Utena avessero fatto un lavoro mediocre, in Anastasia Club esce tutto ciò che hanno represso per il primo menzionato. Tratti allungati, corpi sproporzionati, occhi immensi che pare debbano inglobarti a loro, insomma, non mi piace per niente.
La storia sarebbe anche interessante se non per il fatto che il tutto viene narrato con una lentezza divina, frasi ad effetto senza un valido motivo retrostante e le continue scene che sembrano essere prese da un telefilm in perfetto stile "Cento vetrine".
Ringraziando il cielo che ho ricevuto questo albo in regalo e non ho dovuto comprarlo per l'economico prezzo della Ronin Manga di 5,90€, ritengo che Anastasia Club non solo sia un manga che, purtroppo, non è riuscito bene, ma che costi anche troppo.
Ripeto, la storia in sé non è una pessima idea, anzi, mi aveva incuriosita, e facendomi forza pur avendo visto il disegno ho continuato a volerlo leggere, ma no, non ce l'ho fatta. Mi sarei aspettata di più da una base storica come la famiglia Romanoff, e soprattutto, da un personaggio come Anastasia.
In conclusione, sconsiglio assolutamente questo manga, ma non significa che ad altri non possa piacere.
La storia ruota attorno alla giovane Kamui Tsubaki, ovvero la nipote del suo defunto zio proprietario di un negozio di antiquariato. Divenuta lei la proprietaria, si presenta al negozio un giovane di nome Takuto e si dichiara in possesso di una "prova" che proverebbe il suo legame di sangue con la famiglia Romanoff.
Tutto il manga ruota attorno alla prestigiosa famiglia Romanoff, conosciuta soprattutto per la giovane Anastasia ed i misteri celati dietro alla sua scomparsa.
Per quanto mi riguarda, è stata una delle letture più noiose della mia vita: dialoghi infiniti ed insensati, strane occhiate accennate il quale nemmeno lo shoujo più sdolcinato del mondo adotterebbe.
Ma ora veniamo al punto più delicato di questo manga: il disegno.
Ebbene, questo disegno caratteristico della Be-Papas non mi è mai andato a genio, ma seppur con Utena avessero fatto un lavoro mediocre, in Anastasia Club esce tutto ciò che hanno represso per il primo menzionato. Tratti allungati, corpi sproporzionati, occhi immensi che pare debbano inglobarti a loro, insomma, non mi piace per niente.
La storia sarebbe anche interessante se non per il fatto che il tutto viene narrato con una lentezza divina, frasi ad effetto senza un valido motivo retrostante e le continue scene che sembrano essere prese da un telefilm in perfetto stile "Cento vetrine".
Ringraziando il cielo che ho ricevuto questo albo in regalo e non ho dovuto comprarlo per l'economico prezzo della Ronin Manga di 5,90€, ritengo che Anastasia Club non solo sia un manga che, purtroppo, non è riuscito bene, ma che costi anche troppo.
Ripeto, la storia in sé non è una pessima idea, anzi, mi aveva incuriosita, e facendomi forza pur avendo visto il disegno ho continuato a volerlo leggere, ma no, non ce l'ho fatta. Mi sarei aspettata di più da una base storica come la famiglia Romanoff, e soprattutto, da un personaggio come Anastasia.
In conclusione, sconsiglio assolutamente questo manga, ma non significa che ad altri non possa piacere.