Anedoki - La Tata dei Tuoi Sogni
"Anedoki" è una serie composta da tre volumi, ad opera di Mizuki Kawashita, di genere romcom con ampi sprazzi ecchi, edita per l'Italia da Planet Manga.
La trama è semplice e lineare, un ragazzo che frequenta la prima media, grazie a un fortuito incontro, si ritroverà a convivere con una ragazza che frequenta le superiori.
Purtroppo l'idea poteva essere sfruttata in maniera migliore, perché il fulcro principale di tale incipit, sarà sfruttato per lo più per scene ecchi e momenti comici, grazie alle reazioni del protagonista, e dei vari comprimari, rispetto a questa peculiare convivenza. Solo successivamente, sul finire dell'opera, finalmente si denota uno sviluppo e un approfondimento dei sentimenti, e delle relazioni di fondo, fattore che sicuramente avrebbe dato un quid in più a tutta la narrazione, se l'autrice l'avesse affrontata fin dall'inizio.
Al contrario, anziché approfondire la psicologia dei personaggi, e dare spazio a delle tematiche più mature, si è preferito puntare sulle scene piccanti o una pseudo comicità, che può piacere o meno, in base all'humor del lettore, umorismo che io personalmente, non ho particolarmente gradito. Capisco che è un opera catalogabile per ragazzi, e non per ragazze, quindi l'autrice volesse puntare maggiormente sul sex appeal delle protagoniste femminili, piuttosto che virare sul lato sentimentale, come in uno shojo, però sicuramente avrebbe avuto più possibilità, per elevarsi dalla massa, se avesse provato a creare un giusto mix, fra queste due componenti, anziché puntare tutto, sul frivolo e vacuo fan-service.
I personaggi principali, non saranno particolarmente approfonditi, vedendo i loro sentimenti, cambiare come banderuole al vento, prendendo la direzione desiderata, in base alle necessità e agli avvenimenti, oltre a loro, ci saranno diverse comparse e comprimari, che avranno solo una caratteristica di fondo, su cui sarà sviluppata la loro blanda, per non dire inesistente, caratterizzazione.
Il vero punto di forza, sono i disegni dell'autrice, che personalmente amo molto, vista la sua generale precisione e bravura, nel rappresentare i personaggi, con particolare cura per quelli femminili, rappresentando in modo magistrale la voluttuosità dei loro corpi, così sinuosi e accattivanti, che non possono lasciare indifferenti i lettori maschili. Oltre a ciò, i volti dei personaggi, con la loro mimica, e le loro movenze, riescono a far ben trasparire le emozioni, quali l'imbarazzo e la malizia delle ragazze, ma anche l'imbranataggine e goffaggine, di uno spaesato ragazzo di tredici anni, di fronte a delle situazione, più grandi di lui, riesce a mettere su carta, tali emozioni, senza doverle per forza esplicare, con dei dialoghi, insomma la mangaka riesce a fare un ottimo utilizzo della sua arte e dei suoi mezzi peculiari.
L'edizione è pressoché basica, senza pagine a colori, né sovraccoperta, la carta di un bianco tendente al grigio, che tradisce più di qualche trasparenza. I volumi in sé sono abbastanza maneggevoli e sfogliabili, risultando leggeri, ma al contempo paiono un po' fragili, come tanti altri, di quel periodo. Carine le cover, che rappresentano le tre principali protagoniste dell'opera, una per ogni volume.
In conclusione "Anedoki", purtroppo non potendo giovare di una trama accattivante o di un serio sviluppo psicologico dei suoi personaggi, si accontenta di fare il suo, cioè cercare di portare più scene ecchi possibile, fattore che alla lunga stancano il lettore, contornate da un umorismo, banale e spicciolo, fortunatamente la svolta romance del finale e la bravura dell'autrice, per il reparto grafico, salvano l'opera in corner, da una bocciatura.
La trama è semplice e lineare, un ragazzo che frequenta la prima media, grazie a un fortuito incontro, si ritroverà a convivere con una ragazza che frequenta le superiori.
Purtroppo l'idea poteva essere sfruttata in maniera migliore, perché il fulcro principale di tale incipit, sarà sfruttato per lo più per scene ecchi e momenti comici, grazie alle reazioni del protagonista, e dei vari comprimari, rispetto a questa peculiare convivenza. Solo successivamente, sul finire dell'opera, finalmente si denota uno sviluppo e un approfondimento dei sentimenti, e delle relazioni di fondo, fattore che sicuramente avrebbe dato un quid in più a tutta la narrazione, se l'autrice l'avesse affrontata fin dall'inizio.
Al contrario, anziché approfondire la psicologia dei personaggi, e dare spazio a delle tematiche più mature, si è preferito puntare sulle scene piccanti o una pseudo comicità, che può piacere o meno, in base all'humor del lettore, umorismo che io personalmente, non ho particolarmente gradito. Capisco che è un opera catalogabile per ragazzi, e non per ragazze, quindi l'autrice volesse puntare maggiormente sul sex appeal delle protagoniste femminili, piuttosto che virare sul lato sentimentale, come in uno shojo, però sicuramente avrebbe avuto più possibilità, per elevarsi dalla massa, se avesse provato a creare un giusto mix, fra queste due componenti, anziché puntare tutto, sul frivolo e vacuo fan-service.
I personaggi principali, non saranno particolarmente approfonditi, vedendo i loro sentimenti, cambiare come banderuole al vento, prendendo la direzione desiderata, in base alle necessità e agli avvenimenti, oltre a loro, ci saranno diverse comparse e comprimari, che avranno solo una caratteristica di fondo, su cui sarà sviluppata la loro blanda, per non dire inesistente, caratterizzazione.
Il vero punto di forza, sono i disegni dell'autrice, che personalmente amo molto, vista la sua generale precisione e bravura, nel rappresentare i personaggi, con particolare cura per quelli femminili, rappresentando in modo magistrale la voluttuosità dei loro corpi, così sinuosi e accattivanti, che non possono lasciare indifferenti i lettori maschili. Oltre a ciò, i volti dei personaggi, con la loro mimica, e le loro movenze, riescono a far ben trasparire le emozioni, quali l'imbarazzo e la malizia delle ragazze, ma anche l'imbranataggine e goffaggine, di uno spaesato ragazzo di tredici anni, di fronte a delle situazione, più grandi di lui, riesce a mettere su carta, tali emozioni, senza doverle per forza esplicare, con dei dialoghi, insomma la mangaka riesce a fare un ottimo utilizzo della sua arte e dei suoi mezzi peculiari.
L'edizione è pressoché basica, senza pagine a colori, né sovraccoperta, la carta di un bianco tendente al grigio, che tradisce più di qualche trasparenza. I volumi in sé sono abbastanza maneggevoli e sfogliabili, risultando leggeri, ma al contempo paiono un po' fragili, come tanti altri, di quel periodo. Carine le cover, che rappresentano le tre principali protagoniste dell'opera, una per ogni volume.
In conclusione "Anedoki", purtroppo non potendo giovare di una trama accattivante o di un serio sviluppo psicologico dei suoi personaggi, si accontenta di fare il suo, cioè cercare di portare più scene ecchi possibile, fattore che alla lunga stancano il lettore, contornate da un umorismo, banale e spicciolo, fortunatamente la svolta romance del finale e la bravura dell'autrice, per il reparto grafico, salvano l'opera in corner, da una bocciatura.
Protagonista di Anedoki è un ragazzino tredicenne che vedrà la sua vita stravolta da un incontro che farebbe morir d'invidia qualunque essere umano di sesso maschile che non sia affetto dai soliti problemi di timidezza e inesperienza sessuale tipici dei protagonisti di opere come questa. Va anche detto che se così non fosse il tutto sterzerebbe immediatamente sul genere hentai e diventerebbe molto meno interessante... o forse no, beh... questo dipende dal punto di vista del lettore. Dal mio punto di vista, tutto sommato, meglio così.
Koda, questo il nome del fortunato ragazzino, incrocerà il suo destino con quello di una ragazza (Natsuki) a dir poco affascinante, di quattro anni più grande di lui ma con una carica erotica già molto ben delineata, priva d'inibizioni e decisamente maliziosetta. Questo perlomeno è ciò che si sarebbe portati a pensare fermandosi al primo volumetto: andando avanti nell'opera la caratterizzazione della giovane andrà approfondendosi e delineandosi in modo più "tenero" e ingenuo. Il primo volumetto di Anedoki è quello maggiormente improntato al fanservice più o meno spinto, qualcosa di diverso da ciò che quest'autrice ci aveva abituato a leggere, ma già a metà opera lo stile classico della Kawashita sarà più che evidente a chiunque abbia già seguito 100% Fragola e First Love Limited.
Graficamente siamo su ottimi livelli. Proprio in First Love Limited l'autrice aveva dichiarato l'intenzione di "riciclare" lo stile di alcuni di quei personaggi in un contesto diverso, e infatti è facilissimo ritrovare gli stessi lineamenti di molti dei protagonisti del suo manga precedente. Magari sono più giovani, ma le fattezze sono le medesime. In soli 3 volumetti la Kawashita è riuscita a dare vita ad un'altra opera molto gradevole, talvolta frizzante e pepata, talvolta inaspettatamente sentimentale. Il finale impreziosisce notevolmente il tutto. L'edizione della Planet Manga è di quelle economiche, meglio dunque prestare attenzione alla fragilissima rilegatura nonché alle numerose copie fallate messe in commercio.
Koda, questo il nome del fortunato ragazzino, incrocerà il suo destino con quello di una ragazza (Natsuki) a dir poco affascinante, di quattro anni più grande di lui ma con una carica erotica già molto ben delineata, priva d'inibizioni e decisamente maliziosetta. Questo perlomeno è ciò che si sarebbe portati a pensare fermandosi al primo volumetto: andando avanti nell'opera la caratterizzazione della giovane andrà approfondendosi e delineandosi in modo più "tenero" e ingenuo. Il primo volumetto di Anedoki è quello maggiormente improntato al fanservice più o meno spinto, qualcosa di diverso da ciò che quest'autrice ci aveva abituato a leggere, ma già a metà opera lo stile classico della Kawashita sarà più che evidente a chiunque abbia già seguito 100% Fragola e First Love Limited.
Graficamente siamo su ottimi livelli. Proprio in First Love Limited l'autrice aveva dichiarato l'intenzione di "riciclare" lo stile di alcuni di quei personaggi in un contesto diverso, e infatti è facilissimo ritrovare gli stessi lineamenti di molti dei protagonisti del suo manga precedente. Magari sono più giovani, ma le fattezze sono le medesime. In soli 3 volumetti la Kawashita è riuscita a dare vita ad un'altra opera molto gradevole, talvolta frizzante e pepata, talvolta inaspettatamente sentimentale. Il finale impreziosisce notevolmente il tutto. L'edizione della Planet Manga è di quelle economiche, meglio dunque prestare attenzione alla fragilissima rilegatura nonché alle numerose copie fallate messe in commercio.
Breve ma intenso. Ecco, se dovessi descriverlo, userei queste due parole. La mangaka è già famosa per altre opere, questa però ci racconta il desiderio di tutti i tredicenni. Quando avevo tredici anni sognavo di convivere con una ragazza più grande di me. Sono convinto succeda a tutti. Ed è quello che succede al protagonista.
La storia non è rivoluzionaria, non ha delle caratteristiche particolari che risaltano, perché è fatto tutto dannatamente bene. Le vicissitudini, l'evoluzione dei personaggi e la sua fine sembrano studiati a tavolino sin dalle prime pagine. Impressionante. Sono rimasto colpito da questa cosa. I racconti dei personaggi, e soprattutto i favolosi disegni me lo hanno fatto amare.
Fondamentalmente leggo ogni genere e cerco di mettere i pro e i contro di ciò che ho letto. Ebbene questo manga è un “best buy”. Solo 3 volumi! Mi sarebbe piaciuto leggere il continuo e sapere cosa sia successo tra l'ultimo capitolo, il penultimo e dopo il finale (anche se facilmente intuibile). Tuttavia, è anche grazie a questo finale se posso parlare così bene di Ane Doki. Che dire? L'ho letto tre volte a distanza di diversi mesi. Più lo leggo e più mi sento coinvolto nella storia. Continua a emozionarmi come pochi manga hanno fatto. Merita!
La storia non è rivoluzionaria, non ha delle caratteristiche particolari che risaltano, perché è fatto tutto dannatamente bene. Le vicissitudini, l'evoluzione dei personaggi e la sua fine sembrano studiati a tavolino sin dalle prime pagine. Impressionante. Sono rimasto colpito da questa cosa. I racconti dei personaggi, e soprattutto i favolosi disegni me lo hanno fatto amare.
Fondamentalmente leggo ogni genere e cerco di mettere i pro e i contro di ciò che ho letto. Ebbene questo manga è un “best buy”. Solo 3 volumi! Mi sarebbe piaciuto leggere il continuo e sapere cosa sia successo tra l'ultimo capitolo, il penultimo e dopo il finale (anche se facilmente intuibile). Tuttavia, è anche grazie a questo finale se posso parlare così bene di Ane Doki. Che dire? L'ho letto tre volte a distanza di diversi mesi. Più lo leggo e più mi sento coinvolto nella storia. Continua a emozionarmi come pochi manga hanno fatto. Merita!
Prima opera di Mizuki Mawashita che leggo. Un Ecchi molto simile ad altri ma che non annoia mai. Iniziamo con la recensione!
TRAMA
Kota Ochiai, protagonista di tredici anni, un giorno d'estate incontra colei che lo accompagnerà per tutti e tre i volumi, Natsuki Hagiwara, diciassette anni, liceale. Kota nota Natsuki a causa di una folata di vento che le alza la gonna e le mostra la biancheria intima. Lei fa finta di niente e, accortasi che Kota ha un gelato in mano, le chiede un assaggio. Kota rimane incantato da come Natsuki "assaggia" il gelato e lei accortasi di come i suoi occhi la guardano gli dice:"Porco!"
Kota imbarazzato scappa via dimenticandosi del gelato. Tornato a casa vede suo padre che in fretta e furia lo saluta dicendo che sarebbe tornato dopo una settimana o forse un mese o forse anche di più. Kota è nel panico e non sa come se la deve cavare adesso che è solo. In quel momento arriva Natsuki. Kota le chiede come ha fatto a trovare la sua abitazione e lei gli risponde restituendogli il suo libretto dello studente dove c'era scritto dove abitava. Da qui in poi Natsuki entra nella vita di Kota che all'inizio è fastidiosa e invadente ma dopo Kota non potrà più fare a meno della sua presenza tanto che alla fine... lo scoprirete leggendo.
DISEGNI
Mai piatti o con qualche imperfezione. Ogni personaggio è disegnato in modo tale da farlo sembrare il più naturale possibile. Ottimi davvero!
INFINE
Se consigliarvi questo manga o no? Be' se volete un Ecchi con una bella storia, cosa abbastanza rara, comico e anche un po' di romanticismo, Anedoki di Mizuki Kawashita di soli tre volumi (purtroppo ripeto tre volumi) è per voi. A me questo manga è piaciuto ed è il manga Ecchi che più mi è piaciuto. Di solito non sono su questo genere di lettura ma ogni tanto mi capita ,a causa della trama , di leggerli, infatti ho scelto di leggere Anedoki solo per la sua trama. L'ho letto abbastanza in fretta, 1 perché e di soli 3 volumi e 2 perché è stato uno di quei manga che si inizia a leggere e per motivi che non sai quali li finisci in pochissimo tempo, o a causa della storia o per altro. Molto divertente ed provocante lo devo ammettere.
Insomma che dirvi, se avete ancora dubbi sul leggerlo o no, un consiglio che vi posso dare e quello di leggervi i primi capitoli o il primo volume e poi se avete ancora voglia di leggerlo continuate pure altrimenti questo manga non fa per voi.
Questa è la mia prima recensione su un manga. Spero sia stato chiaro e semplice nel spiegare la trama e non solo, di questo manga.
TRAMA
Kota Ochiai, protagonista di tredici anni, un giorno d'estate incontra colei che lo accompagnerà per tutti e tre i volumi, Natsuki Hagiwara, diciassette anni, liceale. Kota nota Natsuki a causa di una folata di vento che le alza la gonna e le mostra la biancheria intima. Lei fa finta di niente e, accortasi che Kota ha un gelato in mano, le chiede un assaggio. Kota rimane incantato da come Natsuki "assaggia" il gelato e lei accortasi di come i suoi occhi la guardano gli dice:"Porco!"
Kota imbarazzato scappa via dimenticandosi del gelato. Tornato a casa vede suo padre che in fretta e furia lo saluta dicendo che sarebbe tornato dopo una settimana o forse un mese o forse anche di più. Kota è nel panico e non sa come se la deve cavare adesso che è solo. In quel momento arriva Natsuki. Kota le chiede come ha fatto a trovare la sua abitazione e lei gli risponde restituendogli il suo libretto dello studente dove c'era scritto dove abitava. Da qui in poi Natsuki entra nella vita di Kota che all'inizio è fastidiosa e invadente ma dopo Kota non potrà più fare a meno della sua presenza tanto che alla fine... lo scoprirete leggendo.
DISEGNI
Mai piatti o con qualche imperfezione. Ogni personaggio è disegnato in modo tale da farlo sembrare il più naturale possibile. Ottimi davvero!
INFINE
Se consigliarvi questo manga o no? Be' se volete un Ecchi con una bella storia, cosa abbastanza rara, comico e anche un po' di romanticismo, Anedoki di Mizuki Kawashita di soli tre volumi (purtroppo ripeto tre volumi) è per voi. A me questo manga è piaciuto ed è il manga Ecchi che più mi è piaciuto. Di solito non sono su questo genere di lettura ma ogni tanto mi capita ,a causa della trama , di leggerli, infatti ho scelto di leggere Anedoki solo per la sua trama. L'ho letto abbastanza in fretta, 1 perché e di soli 3 volumi e 2 perché è stato uno di quei manga che si inizia a leggere e per motivi che non sai quali li finisci in pochissimo tempo, o a causa della storia o per altro. Molto divertente ed provocante lo devo ammettere.
Insomma che dirvi, se avete ancora dubbi sul leggerlo o no, un consiglio che vi posso dare e quello di leggervi i primi capitoli o il primo volume e poi se avete ancora voglia di leggerlo continuate pure altrimenti questo manga non fa per voi.
Questa è la mia prima recensione su un manga. Spero sia stato chiaro e semplice nel spiegare la trama e non solo, di questo manga.
È la prima opera che leggo di Mizuki Kawashita e devo dire che non ha deluso le mie aspettative. La trama si sviluppa attorno ad un ragazzino di tredici anni, Kota Ochiai, che vive in una casetta con il padre; un giorno tornando da scuola mangiando un gelato incontra vicino ad un cantiere, una ragazza quattro anni più grande di nome Natsuki, molto carina e formosa, gli chiede di farle assaggiare il gelato e per ricompensarlo la ragazza gli promette che si prenderà cura di lui, visto che il padre in quel momento lascia casa per un lavoro. Inizia così l'esperienza piena di emozioni e anche divertente di Kota.
È una storia molto curiosa, vedere un tredicenne che vive con una ragazza di quattro anni più grande, molto invasiva e divertente su alcuni punti di vista. Il protagonista si troverà in situazioni imbarazzanti un mucchio di volte ma è un ragazzino che sa il fatto suo e non cede ai propri stimoli ma il futuro gli riserverà una gran gatta da pelare. Ero curioso sul finale e anche un po' scettico ma alla fine ne sono rimasto contento e approvo completamente, anche perché non poteva andare diversamente da come è andata.
I disegni sono apprezzabili e non troppo sporchi con del fan service ma visto che è un ecchi va più che bene e a mio avviso non c'è niente di esagerato, anzi c'è un limite a quello che l'autrice propone.
In conclusione "Anedoki" è un manga romantico-ecchi che, pur essendo di corta durata, è sicuramente all'altezza delle aspettative e che vi farà sorridere e incuriosire parecchio.
È una storia molto curiosa, vedere un tredicenne che vive con una ragazza di quattro anni più grande, molto invasiva e divertente su alcuni punti di vista. Il protagonista si troverà in situazioni imbarazzanti un mucchio di volte ma è un ragazzino che sa il fatto suo e non cede ai propri stimoli ma il futuro gli riserverà una gran gatta da pelare. Ero curioso sul finale e anche un po' scettico ma alla fine ne sono rimasto contento e approvo completamente, anche perché non poteva andare diversamente da come è andata.
I disegni sono apprezzabili e non troppo sporchi con del fan service ma visto che è un ecchi va più che bene e a mio avviso non c'è niente di esagerato, anzi c'è un limite a quello che l'autrice propone.
In conclusione "Anedoki" è un manga romantico-ecchi che, pur essendo di corta durata, è sicuramente all'altezza delle aspettative e che vi farà sorridere e incuriosire parecchio.
"Anedoki" è un manga composto da tre volumi, ideato e disegnato da Mizuki Kawashita, autrice già conosciuta per la sua precedente opera "Ichigo 100%", in Italia "Fragola 100%".
La storia, una commedia sentimentale condita con qualche scenetta ecchi, vede come protagonista Kota, uno studente delle scuole medie che si ritrova a vivere da solo in compagnia di una sconosciuta ed attraente ragazza di nome Natsuki, di quattro anni più grande di lui. Il rapporto fra i due non sarà tutto rose e fiori e la differenza di età si farà sentire, ma ad un certo punto Kouta si accorgerà dei suoi sentimenti, che ovviamente non si limiteranno alla semplice amicizia.
"Anedoki" è una storia breve ma non per questo poco coinvolgente. Durante i primi capitoli si fatica un po' ad enfatizzare con i personaggi, ma quando la storia inizia ad entrare nel vivo sarà impossibile non tifare per la loro storia. La trama è tutto sommato ben costruita e si sviluppa ottimamente, le scene comiche sono divertenti e riescono sempre a strappare un sorriso, mentre in quelle più serie e drammatiche (quelle poche, pochissime presenti) l'atmosfera cambia estremamente rapidamente.
Dal punto di vista tecnico il tratto del disegno è pulito e tondeggiante, i fondali sono sufficientemente dettagliati, il design dei personaggi perfetto. l'opera è caratterizzata da molte scene di fanservice, nelle quali troveremo Natsuki nelle situazioni e nelle pose più disparate possibili, ma nelle quali l'autrice riesce tuttavia a incappare nel volgare.
Il finale è sicuramente la parte più intensa ed emozionante, e lo trovato veramente azzeccato.
In conclusione "Anedoki" è un'opera leggera, divertente e disegnata ottimamente. Da leggere senza alcuna pretesa se non quella di farsi un paio di risate. Nel complesso più che discreta.
La storia, una commedia sentimentale condita con qualche scenetta ecchi, vede come protagonista Kota, uno studente delle scuole medie che si ritrova a vivere da solo in compagnia di una sconosciuta ed attraente ragazza di nome Natsuki, di quattro anni più grande di lui. Il rapporto fra i due non sarà tutto rose e fiori e la differenza di età si farà sentire, ma ad un certo punto Kouta si accorgerà dei suoi sentimenti, che ovviamente non si limiteranno alla semplice amicizia.
"Anedoki" è una storia breve ma non per questo poco coinvolgente. Durante i primi capitoli si fatica un po' ad enfatizzare con i personaggi, ma quando la storia inizia ad entrare nel vivo sarà impossibile non tifare per la loro storia. La trama è tutto sommato ben costruita e si sviluppa ottimamente, le scene comiche sono divertenti e riescono sempre a strappare un sorriso, mentre in quelle più serie e drammatiche (quelle poche, pochissime presenti) l'atmosfera cambia estremamente rapidamente.
Dal punto di vista tecnico il tratto del disegno è pulito e tondeggiante, i fondali sono sufficientemente dettagliati, il design dei personaggi perfetto. l'opera è caratterizzata da molte scene di fanservice, nelle quali troveremo Natsuki nelle situazioni e nelle pose più disparate possibili, ma nelle quali l'autrice riesce tuttavia a incappare nel volgare.
Il finale è sicuramente la parte più intensa ed emozionante, e lo trovato veramente azzeccato.
In conclusione "Anedoki" è un'opera leggera, divertente e disegnata ottimamente. Da leggere senza alcuna pretesa se non quella di farsi un paio di risate. Nel complesso più che discreta.
Mizuki Kawashita ci ha deliziato negli anni con manga di buon livello, godibili anche da chi non è un vero amante del genere un po' sentimentale con qualche spruzzatina di ecchi. "Anedoki" non si discosta molto, nello stile, da altre sue opere quali "100% Fragola" o "First Love Limited". Tuttavia Kawashita non ci ripropone una comune storia sentimentale, ma ne crea una piuttosto originale e con forti elementi comici.
Questi ultimi non soltanto rendono l'opera in un certo senso "originale" per il genere, ma rendono la narrazione leggera e fruibile a tutti, un pregio che non molti autori riescono a sfruttare nelle loro opere, soprattutto se consideriamo che il tutto è condensato in 3 volumetti.
"Anedoki" non è un capolavoro del suo genere (intendiamoci) ma contiene in sé tutti gli elementi costitutivi di un manga in stile Kawashita, detto questo però non si possono non notare alcuni difetti, resi molto evidenti dalla stessa brevità dell'opera. Se da un lato infatti è un pregio saper condensare tutte le proprie idee e le proprie visioni in un'opera breve, dall'altra è davvero complicato saper far risaltare: trama, personaggi, intrecci ed altri approfondimenti.
Il manga non è superficiale, ma lascia comunque una certa sensazione d'incompletezza, quasi il lettore volesse continuare a vedere oltre il finale della storia, ed anche a voler scoprire ancora di più su questi personaggi tanto singolari, ma non del tutto sviluppati come in una serie di più ampio respiro (e longevità). Molto probabilmente la stessa autrice ha inteso questa breve opera come una "summa", un'antologia, o meglio un "vademecum" per chi volesse avvicinarsi al suo mondo, fatto di sentimenti portati quasi al limite, situazioni esilaranti ma mai banali, e personaggi singolari ma mai al di fuori del quotidiano. Lo stile di disegno è il suo tipico: elegante, chiaro, fatto di linee morbide sia per i soggetti femminili che quelli maschili.
Nel complesso un'opera carina, ma non eccelsa, adatta a chi vuole avvicinarsi alle opere della Kawashita.
Questi ultimi non soltanto rendono l'opera in un certo senso "originale" per il genere, ma rendono la narrazione leggera e fruibile a tutti, un pregio che non molti autori riescono a sfruttare nelle loro opere, soprattutto se consideriamo che il tutto è condensato in 3 volumetti.
"Anedoki" non è un capolavoro del suo genere (intendiamoci) ma contiene in sé tutti gli elementi costitutivi di un manga in stile Kawashita, detto questo però non si possono non notare alcuni difetti, resi molto evidenti dalla stessa brevità dell'opera. Se da un lato infatti è un pregio saper condensare tutte le proprie idee e le proprie visioni in un'opera breve, dall'altra è davvero complicato saper far risaltare: trama, personaggi, intrecci ed altri approfondimenti.
Il manga non è superficiale, ma lascia comunque una certa sensazione d'incompletezza, quasi il lettore volesse continuare a vedere oltre il finale della storia, ed anche a voler scoprire ancora di più su questi personaggi tanto singolari, ma non del tutto sviluppati come in una serie di più ampio respiro (e longevità). Molto probabilmente la stessa autrice ha inteso questa breve opera come una "summa", un'antologia, o meglio un "vademecum" per chi volesse avvicinarsi al suo mondo, fatto di sentimenti portati quasi al limite, situazioni esilaranti ma mai banali, e personaggi singolari ma mai al di fuori del quotidiano. Lo stile di disegno è il suo tipico: elegante, chiaro, fatto di linee morbide sia per i soggetti femminili che quelli maschili.
Nel complesso un'opera carina, ma non eccelsa, adatta a chi vuole avvicinarsi alle opere della Kawashita.
Troppo corta! Ecco cosa mi è venuto in mente dopo aver concluso "Anedoki"; tre volumi sono veramente limitati per una storia che poteva articolarsi in maniera molto migliore, magari dilungandosi leggermente per approfondire il rapporto tra alcuni personaggi… o mostrare un prosieguo che avrebbe certamente fatto piacere a qualunque lettore.
Lasciamo stare questo sfogo, dettato forse per i tristi sentimenti che ho provato dopo essermi accorto di aver raggiunto l'ultimo capitolo. Scritto e disegnato da Mizuki Kawashita, uno dei miei mangaka preferiti, autore non solo di "Fragola 100%" (vero e proprio capolavoro), ma anche di "Lilim Kiss" e "First Love Limited". Insomma, un curriculum di prestigio, che non può che essere una garanzia anche per questa storia, realizzata nel 2009.
Tutto incomincia quando Kota Ochiai incontra per la una bellissima fanciulla dai lunghi capelli neri e, come scoprirà in seguito, di quattro anni più grande. Lui frequenta ancora le medie, mentre Natsuki vive in un mondo a lui completamente estraneo: le superiori. Eppure, chissà per quale ragione, finirà che Natsuki, in seguito alla partenza del padre di Kota, si fermerà a casa sua facendogli da balia o, più che altro, sorella maggiore. Inizialmente il buon Kota, da ragazzino qual è, si ritrova infastidito dai comportamenti alquanto imbarazzanti, ma, col passare del tempo, scopre di provare qualcosa di più che semplice affetto. Il suo modo di guardare Natsuki cambia e vivere sotto lo stesso tetto diventa sempre più problematico, senza contare il fatto che, improvvisamente, giunge anche la sorellina di Natsuki, che si fermerà a sua volta a casa del nostro caro e fortunatissimo eroe.
Una storia semplice, ma allo stesso tempo molto coinvolgente. Conquista subito e, da un lato i momenti comici, dall'altro quelli più sentimentali, è impossibile non affezionarsi ai vari personaggi di questa storia. Nonostante i pochi volumetti a disposizione, Mizuki Kawashita è stata in grado di tracciare brillantemente il carattere dei vari protagonisti, dandone un'impronta precisa e caratterizzante.
La trama manterrà sempre l'iniziale freschezza e semplicità, vero punto di forza, a mio avviso, di tutta l'opera. Niente amori contorti, niente passioni travolgenti o ricche di pathos. Il protagonista è un ragazzino e, in quanto tale, il manga è descritto con i suoi occhi, e con esso il modo di guardare alle relazioni sentimentali.
Ci sarà un piccolo triangolo amoroso, deboli pretendenti che cercano di strappare il cuore di Kota dalle grinfie della sensuale Natsuki. Eppure nessuna delle altre sembra effettivamente in grado di compiere tale impresa e, per fortuna, si è scelto di addentrarsi in strani duelli d'amore.
I disegni sono quelli classici di Mizuki Kawashita; si potrebbe criticare una certa omologazione nelle forme (effettivamente Natsuki sembra Aya di "Fragola 100%", mentre Kota mi ricorda molto Jumpei Manaka), ma in fin dei conti è questa l'impronta del mangaka e fa bene a non cambiare. È uno stile unico, che lo differenzia dalla maggior parte degli altri autori.
Concludo con il finale (appunto)… superbo. Non voglio dirvi niente a riguardo, lasciandovi la sorpresa, eppure devo ammettere di averlo trovato incredibilmente bello. A tal punto da farmi rimpiangere di aver letto il manga troppo velocemente. Volevo che durasse di più, desideravo sapere come sarebbero continuate le vicende degli eroi che, anche se per poco, hanno dilettato il mio tempo.
Voto finale: 8
Lasciamo stare questo sfogo, dettato forse per i tristi sentimenti che ho provato dopo essermi accorto di aver raggiunto l'ultimo capitolo. Scritto e disegnato da Mizuki Kawashita, uno dei miei mangaka preferiti, autore non solo di "Fragola 100%" (vero e proprio capolavoro), ma anche di "Lilim Kiss" e "First Love Limited". Insomma, un curriculum di prestigio, che non può che essere una garanzia anche per questa storia, realizzata nel 2009.
Tutto incomincia quando Kota Ochiai incontra per la una bellissima fanciulla dai lunghi capelli neri e, come scoprirà in seguito, di quattro anni più grande. Lui frequenta ancora le medie, mentre Natsuki vive in un mondo a lui completamente estraneo: le superiori. Eppure, chissà per quale ragione, finirà che Natsuki, in seguito alla partenza del padre di Kota, si fermerà a casa sua facendogli da balia o, più che altro, sorella maggiore. Inizialmente il buon Kota, da ragazzino qual è, si ritrova infastidito dai comportamenti alquanto imbarazzanti, ma, col passare del tempo, scopre di provare qualcosa di più che semplice affetto. Il suo modo di guardare Natsuki cambia e vivere sotto lo stesso tetto diventa sempre più problematico, senza contare il fatto che, improvvisamente, giunge anche la sorellina di Natsuki, che si fermerà a sua volta a casa del nostro caro e fortunatissimo eroe.
Una storia semplice, ma allo stesso tempo molto coinvolgente. Conquista subito e, da un lato i momenti comici, dall'altro quelli più sentimentali, è impossibile non affezionarsi ai vari personaggi di questa storia. Nonostante i pochi volumetti a disposizione, Mizuki Kawashita è stata in grado di tracciare brillantemente il carattere dei vari protagonisti, dandone un'impronta precisa e caratterizzante.
La trama manterrà sempre l'iniziale freschezza e semplicità, vero punto di forza, a mio avviso, di tutta l'opera. Niente amori contorti, niente passioni travolgenti o ricche di pathos. Il protagonista è un ragazzino e, in quanto tale, il manga è descritto con i suoi occhi, e con esso il modo di guardare alle relazioni sentimentali.
Ci sarà un piccolo triangolo amoroso, deboli pretendenti che cercano di strappare il cuore di Kota dalle grinfie della sensuale Natsuki. Eppure nessuna delle altre sembra effettivamente in grado di compiere tale impresa e, per fortuna, si è scelto di addentrarsi in strani duelli d'amore.
I disegni sono quelli classici di Mizuki Kawashita; si potrebbe criticare una certa omologazione nelle forme (effettivamente Natsuki sembra Aya di "Fragola 100%", mentre Kota mi ricorda molto Jumpei Manaka), ma in fin dei conti è questa l'impronta del mangaka e fa bene a non cambiare. È uno stile unico, che lo differenzia dalla maggior parte degli altri autori.
Concludo con il finale (appunto)… superbo. Non voglio dirvi niente a riguardo, lasciandovi la sorpresa, eppure devo ammettere di averlo trovato incredibilmente bello. A tal punto da farmi rimpiangere di aver letto il manga troppo velocemente. Volevo che durasse di più, desideravo sapere come sarebbero continuate le vicende degli eroi che, anche se per poco, hanno dilettato il mio tempo.
Voto finale: 8
Anedoki è il primo manga che ho letto di Mizuki Kawashita, uno shonen davvero coinvolgente e soprattutto divertente. La trama inizialmente non appare molto originale, ma nonostante ciò è molto piacevole leggere questo manga e credo si adatti perfettamente ai pomeriggi estivi. I disegni son ben curati in ogni loro minimo particolare, difficile non rimanerne affascinati nonostante questo manga non sia altro che una simpatica e esilarante storia d'amore.
Non a caso in Anedoki appare anche la freschezza del primo amore, il quale continua a persistere per alcuni anni finché i personaggi si ritrovano nella situazione iniziale.
L'ho trovato davvero molto piacevole.
Non a caso in Anedoki appare anche la freschezza del primo amore, il quale continua a persistere per alcuni anni finché i personaggi si ritrovano nella situazione iniziale.
L'ho trovato davvero molto piacevole.
Dopo il dieci assegnato al bellissimo "100% Ichigo" e l'ottima impressione che mi aveva trasmesso la visione dell'anime di "Hatsukoi Limited" nutrivo grandi aspettative anche su questo "Anedoki", manga in tre volumi dello stesso autore dei due titoli sopracitati, ossia Mizuki Kawashita. Purtroppo le mie aspettative sono state ampiamente deluse, in quanto questo manga si è rivelato un accozzaglia di situazioni senza né capo né coda che hanno finito solo per annoiarmi un bel po'.
La trama si basa sulle disavventure di Kota, uno studente delle scuole medie che si ritrova (senza una valida ragione) a convivere da solo con Natsuki, una ragazza quattro anni più grande di lui, decisamente sexy e molto disinibita. Sulle prime Kota si dimostra abbastanza infastidito dalla presenza di lei (anche perché la sua bellezza minaccia fortemente la sua capacità di resistenza ormonale); questo sentimento, ovviamente, sarà destinato a durare molto poco e si trasformerà in un amore che non teme il forte divario d'età.
Come diceva un celebre spot di qualche hanno fa, "avremmo potuto stupirvi con effetti speciali"; peccato che l'ottima realizzazione grafica non sia accompagnata da una trama perlomeno decente: molto sa di già visto e le parti "inedite" forse non le avremmo volute vedere mai. La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza improbabile e nessuno di essi presenta una qualche particolare caratteristica tale da renderlo interessante. Il fattore "amore tra ragazza più grande e ragazzo decisamente più piccolo" doveva essere l'elemento cardine di tutta la narrazione, ma il tutto viene banalizzato da una trama troppo incentrata sull'elemento ecchi e poco attenta ai risvolti psicologici di questa situazione nonostante un goffo tentativo nel finale. Si potrebbe obiettare che "Anedoki" non è un manga psicologico ma di puro intrattenimento; pur accogliendo questa obiezione, però, il risultato non cambia in quanto situazioni realmente divertenti si contano sulle dita di una sola mano. Ciò che domina, quindi, è solo il caos a cui non riescono a porre rimedio nemmeno l'introduzione di diversi personaggi secondari che, oltre al fatto di mostrar allegramente tette e mutande, non hanno alcuna ragione d'essere.
Insomma devo dirmi molto deluso da questo manga il cui unico pregio (oltre al già citato ottimo comparto grafico) è quello di essere decisamente breve. Non so, infatti, se sarei stato in grado di leggerlo tutto nel caso in cui fosse stato più lungo rispetto ai soli tre volumi che lo compongono.
La trama si basa sulle disavventure di Kota, uno studente delle scuole medie che si ritrova (senza una valida ragione) a convivere da solo con Natsuki, una ragazza quattro anni più grande di lui, decisamente sexy e molto disinibita. Sulle prime Kota si dimostra abbastanza infastidito dalla presenza di lei (anche perché la sua bellezza minaccia fortemente la sua capacità di resistenza ormonale); questo sentimento, ovviamente, sarà destinato a durare molto poco e si trasformerà in un amore che non teme il forte divario d'età.
Come diceva un celebre spot di qualche hanno fa, "avremmo potuto stupirvi con effetti speciali"; peccato che l'ottima realizzazione grafica non sia accompagnata da una trama perlomeno decente: molto sa di già visto e le parti "inedite" forse non le avremmo volute vedere mai. La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza improbabile e nessuno di essi presenta una qualche particolare caratteristica tale da renderlo interessante. Il fattore "amore tra ragazza più grande e ragazzo decisamente più piccolo" doveva essere l'elemento cardine di tutta la narrazione, ma il tutto viene banalizzato da una trama troppo incentrata sull'elemento ecchi e poco attenta ai risvolti psicologici di questa situazione nonostante un goffo tentativo nel finale. Si potrebbe obiettare che "Anedoki" non è un manga psicologico ma di puro intrattenimento; pur accogliendo questa obiezione, però, il risultato non cambia in quanto situazioni realmente divertenti si contano sulle dita di una sola mano. Ciò che domina, quindi, è solo il caos a cui non riescono a porre rimedio nemmeno l'introduzione di diversi personaggi secondari che, oltre al fatto di mostrar allegramente tette e mutande, non hanno alcuna ragione d'essere.
Insomma devo dirmi molto deluso da questo manga il cui unico pregio (oltre al già citato ottimo comparto grafico) è quello di essere decisamente breve. Non so, infatti, se sarei stato in grado di leggerlo tutto nel caso in cui fosse stato più lungo rispetto ai soli tre volumi che lo compongono.
Allora questo è il secondo manga che leggo di Mizuki Kawashita, il primo è stato "First Love Lmt". Mi sono avvicinato a questa autrice, perchè in tanti mi avevano parlato del suo manga più famoso "100% Fragola", accostandolo anche alle opere del maestro Katsura; dato che quest'ultimo non sono ancora riuscito a trovarlo (causa: è uscito tanto tempo fa) mi sono buttato selle sue ultima opere (che erano anche abbastanza brevi, quindi per farsi un idea sull'autrice sono più che consigliate).
Purtroppo il manga a più difetti che pregi e sembra più un accozzaglia di Fan Service che altro, comunque vediamo di recensirlo al meglio:
Il manga tratta della (inverosimile) storia di Kota un ragazzo che vive da sol...(ah no ha anche un padre che si vede si e no due volte in tutta la storia) comunque il padre lo lascia "solo" quasi subito per le "solite" questioni di lavoro. Comunque si diceva... Mentre sta tornando a casa questo ragazzo vede una ragazza bellissima che sta leccando un gelato e ne rimane colpito (ma va?). Per qualche strano motivo la ragazza misteriosa, finisce per stabilirsi in maniera permanente in casa del ragazzo, con tutte le gag erotiche ed i problemi di convivenza che questo può comportare.
La storia continua con Kota che si destreggia nel non fare cose imbarazzanti con la bomba sexy, mentre contemporaneamente cerca di far colpo su un'altra ragazza che invece gli piace moltissimo.
Insomma il più classico del più classico degli stereotipi, fatto manga...Ma attenzione non può essere classificato (secondo me) come un Harem manga, visto che le ragazze a contendersi il ragazzo sono solo due, con la comparsa verso la fine di altre due molto secondarie.
Io non so se l'autrice ha dovuto chiudere il manga prima per poco gradimento, ma certi passaggi sono sicuramente (come avevo già notato in First Love Lmt.) molto forzati e per niente credibili, solo verso la fine si nota una punta più di serietà, ma è ormai troppo tardi per risollevare un manga cosi piatto
Vi chiederete ma allora perché gli ho dato la sufficienza?? Perché i disegni della Kawashita sono tra i più belli che mi sia mai capitato di vedere, insomma sono il mio stile preferito!
Pregi:
- Disegni superbi
- E' corto (può essere un pregio)
- Fan Service a Go go
Difetti:
- Trama ridicola
- Personaggi stereotipati
- Fan service (a qualcuno può non piacere)
Purtroppo il manga a più difetti che pregi e sembra più un accozzaglia di Fan Service che altro, comunque vediamo di recensirlo al meglio:
Il manga tratta della (inverosimile) storia di Kota un ragazzo che vive da sol...(ah no ha anche un padre che si vede si e no due volte in tutta la storia) comunque il padre lo lascia "solo" quasi subito per le "solite" questioni di lavoro. Comunque si diceva... Mentre sta tornando a casa questo ragazzo vede una ragazza bellissima che sta leccando un gelato e ne rimane colpito (ma va?). Per qualche strano motivo la ragazza misteriosa, finisce per stabilirsi in maniera permanente in casa del ragazzo, con tutte le gag erotiche ed i problemi di convivenza che questo può comportare.
La storia continua con Kota che si destreggia nel non fare cose imbarazzanti con la bomba sexy, mentre contemporaneamente cerca di far colpo su un'altra ragazza che invece gli piace moltissimo.
Insomma il più classico del più classico degli stereotipi, fatto manga...Ma attenzione non può essere classificato (secondo me) come un Harem manga, visto che le ragazze a contendersi il ragazzo sono solo due, con la comparsa verso la fine di altre due molto secondarie.
Io non so se l'autrice ha dovuto chiudere il manga prima per poco gradimento, ma certi passaggi sono sicuramente (come avevo già notato in First Love Lmt.) molto forzati e per niente credibili, solo verso la fine si nota una punta più di serietà, ma è ormai troppo tardi per risollevare un manga cosi piatto
Vi chiederete ma allora perché gli ho dato la sufficienza?? Perché i disegni della Kawashita sono tra i più belli che mi sia mai capitato di vedere, insomma sono il mio stile preferito!
Pregi:
- Disegni superbi
- E' corto (può essere un pregio)
- Fan Service a Go go
Difetti:
- Trama ridicola
- Personaggi stereotipati
- Fan service (a qualcuno può non piacere)
Questo è il primo manga che acquisto di Mizuki Kawashita. Devo dire che mi è piaciuto molto il finale. La storia è abbastanza originale, ma pur sempre irreale. Ho solamente un'altra opera di questa mangaka straordinaria, cioè First Love Limited.
I disegni sono molto ben curati, anche se non sono un'esperta. Mi piace il fatto che gli occhi non sono enormi come capita di vedere in altri manga. Quest'opera mi è piaciuta particolarmente perché non mi ha fatto perdere l'interesse. All'inizio ero molto indecisa sul comprare o meno questo manga, invece, dopo averlo preso, mi sono sentita soddisfatta. Spero che anche First Love Limited. finisca bene! Il voto è 7 perché non si meritava né di più né di meno. Insomma, mi è piaciuta anche la fine. Spero che il suo già vasto successo aumenti ulteriormente.
I disegni sono molto ben curati, anche se non sono un'esperta. Mi piace il fatto che gli occhi non sono enormi come capita di vedere in altri manga. Quest'opera mi è piaciuta particolarmente perché non mi ha fatto perdere l'interesse. All'inizio ero molto indecisa sul comprare o meno questo manga, invece, dopo averlo preso, mi sono sentita soddisfatta. Spero che anche First Love Limited. finisca bene! Il voto è 7 perché non si meritava né di più né di meno. Insomma, mi è piaciuta anche la fine. Spero che il suo già vasto successo aumenti ulteriormente.
C'è chi pensa che la Kawashita sappia sfornare solo fan service a go-go e che con le sue storie stia man mano peggiorando e cadendo nella banalità. In parte, queste affermazioni sono oggettivamente vere, visto che le sue opere pubblicate su Weekly Shonen Jump diventano sempre più corte e perché seni, sederi e mutandine, non fanno che spadroneggiare nelle varie pagine. Tuttavia, se alla Kawashita dobbiamo riconoscere dei meriti, sono senz'ombra di dubbio:
- un tratto pulito;
- il fatto che una volta tanto è una donna a scrivere manga per uomini con componentistiche ecchi;
- le relazioni sentimentali mostrate non sono MAI scontate.
Anedoki è forse la meno riuscita delle tre opere (motivo per cui rasenta a malapena la sufficienza), ma rimane solo per il terzo ed ultimo volume, una serie da sette pieno. Spieghiamo il perché. La storia parla di Kota, tredicenne orfano di madre che si trova spesso a vivere da solo a causa delle continue trasferte lavorative del padre, che dall'oggi al domani si ritrova a vivere a casa con una babysitter - che si è autoinvitata in quanto tale - liceale, dalle forme esplosive e curve mozzafiato. La bellezza ed intraprendenza della ragazza, Natsuki, metteranno in seria difficoltà gli ormoni di un ancora ingenuo Kota cambiando per sempre la sua adolescenza.
Fin qui, la storia presenta diversi cliché piuttosto scontati e ben noti per altro a noi italiani, popolo figlio di commedie sexy in cui commilitoni, ragazzacci e studentelli corteggiano, spiano e seducono professoresse, infermiere e milf di turno, tuttavia dopo alcuni episodi autoconclusivi apparentemente inutili al di fuori della dinamica del rapporto Kota-Natsuki, l'introduzione di nuovi personaggi (la sorella di lei, la spasimante coetanea di lui) e il cambio di tono della serie, rende per l'ennesima volta, la storia degna e meritevole d'esser letta sino in fondo.
È impossibile non immedesimarsi in Kota nel desiderare dichiarare quel primo amore impossibile e proibito verso quella che è già una donna, quando noi siamo poco più che bambini, ma se avete letto 100% Fragola, saprete bene che le storie della Kawashita non ci risparmiano finali verosimili più che da favola, quindi se riuscite ad andare oltre al solito fanservice gratuiti e diversi capitoli apparentemente inutili, riuscirete a trovare questa miniserie estremamente godibile nel suo genere.
Consigliato ai neofiti del generis e ai fan stretti dell'autrice.
- un tratto pulito;
- il fatto che una volta tanto è una donna a scrivere manga per uomini con componentistiche ecchi;
- le relazioni sentimentali mostrate non sono MAI scontate.
Anedoki è forse la meno riuscita delle tre opere (motivo per cui rasenta a malapena la sufficienza), ma rimane solo per il terzo ed ultimo volume, una serie da sette pieno. Spieghiamo il perché. La storia parla di Kota, tredicenne orfano di madre che si trova spesso a vivere da solo a causa delle continue trasferte lavorative del padre, che dall'oggi al domani si ritrova a vivere a casa con una babysitter - che si è autoinvitata in quanto tale - liceale, dalle forme esplosive e curve mozzafiato. La bellezza ed intraprendenza della ragazza, Natsuki, metteranno in seria difficoltà gli ormoni di un ancora ingenuo Kota cambiando per sempre la sua adolescenza.
Fin qui, la storia presenta diversi cliché piuttosto scontati e ben noti per altro a noi italiani, popolo figlio di commedie sexy in cui commilitoni, ragazzacci e studentelli corteggiano, spiano e seducono professoresse, infermiere e milf di turno, tuttavia dopo alcuni episodi autoconclusivi apparentemente inutili al di fuori della dinamica del rapporto Kota-Natsuki, l'introduzione di nuovi personaggi (la sorella di lei, la spasimante coetanea di lui) e il cambio di tono della serie, rende per l'ennesima volta, la storia degna e meritevole d'esser letta sino in fondo.
È impossibile non immedesimarsi in Kota nel desiderare dichiarare quel primo amore impossibile e proibito verso quella che è già una donna, quando noi siamo poco più che bambini, ma se avete letto 100% Fragola, saprete bene che le storie della Kawashita non ci risparmiano finali verosimili più che da favola, quindi se riuscite ad andare oltre al solito fanservice gratuiti e diversi capitoli apparentemente inutili, riuscirete a trovare questa miniserie estremamente godibile nel suo genere.
Consigliato ai neofiti del generis e ai fan stretti dell'autrice.
Dopo il successo di 100% Fragola e la mini serie di First Love Limited. la brava Mizuki Kawashita torna con una nuova commedia sentimentale per ragazzi, anche se questa volta strizza maggiormente l’occhio all’ilarità e soprattutto al fan service.
Nella sfiancante calura estiva avviene un incontro del destino: il giovane Kota vede una bellissima ragazza che lo ammalia e lo imbarazza a tal punto fa farlo fuggire a gambe levate perdendo così la tessera scolastica. La ragazza decide di riportargliela e scopre casualmente che il padre del ragazzo si trasferisce momentaneamente per lavoro, decide così in totale autonomia di andare a fargli da governante.
Nasce così una convivenza che non dispiace troppo al giovane protagonista, nonostante il disagio iniziale, e ben presto alcuni piccoli misteri sollevati verranno accantonati per favorire il lato comico, basato spesso e volentieri sulle situazioni piccanti ed ambigue, e le leggere tematiche adolescenziali sui sentimenti, chiamate in causa veramente poco.
La storia comunque procede a buon ritmo e tra una risata e l’altra il lettore almeno un pochino finisce con l’apprezzare le personalità, per quanto stereotipate - dalla ragazza bella e semplice alla classica tsundere -, che andranno ad arricchire il cast femminile.
Il finale, agrodolce con uno spiccato sentore romantico nelle ultime battute, è brusco e inaspettato ma non per questo sbagliato, dopo i segreti svelati su Natsuki e un’ultima delirante avventura al centro commerciale i protagonisti sono riportati alla realtà e la amara malinconia accompagna il lettore nelle ultime avventure sentimentali di Kota e ci mostrerà il messaggio dell’opera, ovvero i cambiamenti delle persone quando sono innamorate, come un sentimento possa farci crescere ed evolvere. Peccato che sembri inserito a forza nel finale solo per dare un senso al tutto, il che grava pesantemente sull’opera visto che già prima era poco credibile e con varie forzature.
I disegni dell’autrice sono come sempre firmati da un tratto elegante, morbido e pulito. Lo stile moderno regala volti dolci e aggraziati, e il minimale uso dei neri e la delicata disposizione dei retini e dei toni grigi, prevalentemente per creare precise ombreggiature che risaltano la rotondità delle grazie femminili, aiutano a regalare pagine leggere e luminose, nonostante la grande presenza di dettagli. L’opera trova il suo motivo di essere ovviamente nelle scene di fan service, punto focale dell’opera. Le morbide forme della protagonista faranno capolino nei modi più disparati ma sarà sempre gradevole vedere le ammiccanti curve disegnate con accurata precisione. L’autrice riesce comunque a non decadere mai nel volgare, magari alcune situazioni più spinte ci saranno ma non varca mai la soglia del sensuale e del piccante.
L’edizione italiana firmata dalla Panini offre un buon rapporto qualità/prezzo economico. La copertina rigida flessibile avvolge pagine dai toni grigi senza troppe trasparenze, mantenendo una discreta qualità e pulizia di stampa. Ovviamente per andare incontro al pubblico a cui è destinata l’opera, l’editore sceglie di non mettere sovraccoperte o pagine a colori per tenere basso il prezzo.
Ottima la scelta di lasciare il titolo originale, visto che con offre vari giochi di parole in giapponese che è impossibile tradurre in italiano.
Una commedia ricca di fan service e risate che, nonostante il tentativo nel finale di mandare un messaggio molto labile, risulta godibile, fresca e frizzante se si è disposti a passare sopra qualche difetto narrativo. Se siete alla ricerca di una serie poco impegnativa ma divertente, ricca di scene sensuali e piccanti ma non volgare, potete trovare un buon prodotto, ma se prediligete le commedie romantiche più profonde potrete trovare ben altri autori ed opere alle quali fare riferimento.
Nella sfiancante calura estiva avviene un incontro del destino: il giovane Kota vede una bellissima ragazza che lo ammalia e lo imbarazza a tal punto fa farlo fuggire a gambe levate perdendo così la tessera scolastica. La ragazza decide di riportargliela e scopre casualmente che il padre del ragazzo si trasferisce momentaneamente per lavoro, decide così in totale autonomia di andare a fargli da governante.
Nasce così una convivenza che non dispiace troppo al giovane protagonista, nonostante il disagio iniziale, e ben presto alcuni piccoli misteri sollevati verranno accantonati per favorire il lato comico, basato spesso e volentieri sulle situazioni piccanti ed ambigue, e le leggere tematiche adolescenziali sui sentimenti, chiamate in causa veramente poco.
La storia comunque procede a buon ritmo e tra una risata e l’altra il lettore almeno un pochino finisce con l’apprezzare le personalità, per quanto stereotipate - dalla ragazza bella e semplice alla classica tsundere -, che andranno ad arricchire il cast femminile.
Il finale, agrodolce con uno spiccato sentore romantico nelle ultime battute, è brusco e inaspettato ma non per questo sbagliato, dopo i segreti svelati su Natsuki e un’ultima delirante avventura al centro commerciale i protagonisti sono riportati alla realtà e la amara malinconia accompagna il lettore nelle ultime avventure sentimentali di Kota e ci mostrerà il messaggio dell’opera, ovvero i cambiamenti delle persone quando sono innamorate, come un sentimento possa farci crescere ed evolvere. Peccato che sembri inserito a forza nel finale solo per dare un senso al tutto, il che grava pesantemente sull’opera visto che già prima era poco credibile e con varie forzature.
I disegni dell’autrice sono come sempre firmati da un tratto elegante, morbido e pulito. Lo stile moderno regala volti dolci e aggraziati, e il minimale uso dei neri e la delicata disposizione dei retini e dei toni grigi, prevalentemente per creare precise ombreggiature che risaltano la rotondità delle grazie femminili, aiutano a regalare pagine leggere e luminose, nonostante la grande presenza di dettagli. L’opera trova il suo motivo di essere ovviamente nelle scene di fan service, punto focale dell’opera. Le morbide forme della protagonista faranno capolino nei modi più disparati ma sarà sempre gradevole vedere le ammiccanti curve disegnate con accurata precisione. L’autrice riesce comunque a non decadere mai nel volgare, magari alcune situazioni più spinte ci saranno ma non varca mai la soglia del sensuale e del piccante.
L’edizione italiana firmata dalla Panini offre un buon rapporto qualità/prezzo economico. La copertina rigida flessibile avvolge pagine dai toni grigi senza troppe trasparenze, mantenendo una discreta qualità e pulizia di stampa. Ovviamente per andare incontro al pubblico a cui è destinata l’opera, l’editore sceglie di non mettere sovraccoperte o pagine a colori per tenere basso il prezzo.
Ottima la scelta di lasciare il titolo originale, visto che con offre vari giochi di parole in giapponese che è impossibile tradurre in italiano.
Una commedia ricca di fan service e risate che, nonostante il tentativo nel finale di mandare un messaggio molto labile, risulta godibile, fresca e frizzante se si è disposti a passare sopra qualche difetto narrativo. Se siete alla ricerca di una serie poco impegnativa ma divertente, ricca di scene sensuali e piccanti ma non volgare, potete trovare un buon prodotto, ma se prediligete le commedie romantiche più profonde potrete trovare ben altri autori ed opere alle quali fare riferimento.
Prima di criticare Anedoki secondo me bisogna partire da un presupposto fondamentale: sono solamente 3 numeri. Fatta questa premessa, risulta evidente che non potrà mai essere un capolavoro, giacché altrimenti non sarebbe stato fatto finire cosi presto - ricordiamoci che i manga in Giappone continuano la serializzazione solo se vi è gente che li vota nei sondaggi.
Questo però non significa che faccia schifo. Anzi, io l'ho preso così com'è e mi è piaciuto molto. È una storia dolce e calda che, grazie anche all'aiuto di bellissimi disegni, può farti passare dei piacevoli momenti leggendola.
Consiglio quindi a chi è amante della Kawashita e a chi abbia voglia di leggere una breve storia shonen sentimentale, di recuperarla e di apprezzarla nel suo piccolo.
Questo però non significa che faccia schifo. Anzi, io l'ho preso così com'è e mi è piaciuto molto. È una storia dolce e calda che, grazie anche all'aiuto di bellissimi disegni, può farti passare dei piacevoli momenti leggendola.
Consiglio quindi a chi è amante della Kawashita e a chi abbia voglia di leggere una breve storia shonen sentimentale, di recuperarla e di apprezzarla nel suo piccolo.
Ho iniziato la lettura di questo manga quando un giorno ho visto il primo numero in edicola e, non avendo letto mai nulla della famosa Mizuki Kawashita le ho voluto dare un'opportunità.
La prima cosa a cui si va incontro sfogliando l'opera è la costante presenza di fondoschiena scoperti, mutandine, reggiseni ecc, ma d'altronde essendo un "ecchi" era inevitabile trovarsi di fronte a cose del genere.
La trama ruota intorno alle vicissitudini di Kota, un ragazzino che ha appena iniziato le scuole medie, e Natsuki, una giovane liceale che si intromette prepotentemente nella sua vita trasferendosi da lui senza un reale motivo, o meglio, un motivo c'è ma verrà svelato alla fine. Nei vari capitoli in un modo o nell'altro troveremo Natsuki che si butta addosso a Kota, che gli dà del porco senza reali motivi e così via.
Ovviamente al di là dei due protagonisti troveremo vari personaggi che arricchiranno la trama, come la sorella di Natsuki e Sakurai, la spasimante di Kota che coglierà quasi sempre quest'ultimo in atteggiamenti equivoci con Natsuki.
Un'opera leggera e carina che raggiunge comodamente la sufficienza, ma senza andare molto oltre.
La prima cosa a cui si va incontro sfogliando l'opera è la costante presenza di fondoschiena scoperti, mutandine, reggiseni ecc, ma d'altronde essendo un "ecchi" era inevitabile trovarsi di fronte a cose del genere.
La trama ruota intorno alle vicissitudini di Kota, un ragazzino che ha appena iniziato le scuole medie, e Natsuki, una giovane liceale che si intromette prepotentemente nella sua vita trasferendosi da lui senza un reale motivo, o meglio, un motivo c'è ma verrà svelato alla fine. Nei vari capitoli in un modo o nell'altro troveremo Natsuki che si butta addosso a Kota, che gli dà del porco senza reali motivi e così via.
Ovviamente al di là dei due protagonisti troveremo vari personaggi che arricchiranno la trama, come la sorella di Natsuki e Sakurai, la spasimante di Kota che coglierà quasi sempre quest'ultimo in atteggiamenti equivoci con Natsuki.
Un'opera leggera e carina che raggiunge comodamente la sufficienza, ma senza andare molto oltre.
Anedoki è largamente considerata la peggior opera di Mizuki Kawashita, autrice del famoso Ichigo100% (da noi 100%Fragola) e del secondario Hatsukoi limited. (di nuovo, il nome in Italia è tradotto in inglese: First Love limited.). Iniziamo col parlare proprio dei lati negativi, magari così mi riuscirà più facile spiegare: la storia non spicca il volo, non attira quanto quella di altre opere. La trama ricalca di vago quella di 100%Fragola, con un ragazzetto sfigatello che si ritrova circondato da belle ragazze (che poi è il massimo del classico nelle commedie romantiche). Kota, banale studente delle medie, incontra una liceale formosissima, bellissima sensualissima (e pedofilissima, per non risparmiare sui superlativi) che prima gli scrocca il gelato e poi si insidia in casa sua, autoproclamandosi sua tutrice. Per non farsi mancare nulla, si aggiungeranno in seguito la sorella di lei e una compagna di classe di lui, per formare il solito quadrilatero amoroso. Niente da fare, per quanto impegno ci sia non è al livello delle precedenti, anche peggio delle ventordici relazioni intricate di First Love limited.
Ora, vediamo il rovescio della medaglia, infatti ci sono due punti immensamente migliorati. In primis il disegno, che assume tratti leggeri e decisi convogliati nel formare anatomie davvero ottime. Si mantengono comunque alcune caratteristiche tipiche della mangaka, quali il tipo di forma particolare degli occhi, sia una tendenza a fare tavole molto chiare, che donano luminosità e vividezza di pagina in pagina. Se anche 100%Fragola fosse stato disegnato con tale bravura e precisione, il livello dell'opera sarebbe stato incredibilmente superiore, ma siamo confinati nel goderci questo "nuovo" stile solo nelle ultime opere.
Secondo punto fondamentale, pubblicizzato molto anche dalla stessa Planet Manga, è il fan-service. Anedoki è nettamente più ecchi dei predecessori, fosse solo per il fatto che la nostra liceale (a proposito, si chiama Natsuki) è del tutto disinibita, e che il nostro Kota non ha tutto l'autocontrollo necessario per far sopportare alla sua mente da studente delle medie una controparte femminile così erotica. Si punta forse troppo su questo a discapito della storia, ma senza dubbio è molto divertente grazie all'appurata comicità che la sensei mischia a mutandine e reggiseni. Quindi, come da copione, se avete un dovere di fan verso Mizuki Kawashita dovete leggerlo, altrimenti non avete grosse obbligazioni.
Ora, vediamo il rovescio della medaglia, infatti ci sono due punti immensamente migliorati. In primis il disegno, che assume tratti leggeri e decisi convogliati nel formare anatomie davvero ottime. Si mantengono comunque alcune caratteristiche tipiche della mangaka, quali il tipo di forma particolare degli occhi, sia una tendenza a fare tavole molto chiare, che donano luminosità e vividezza di pagina in pagina. Se anche 100%Fragola fosse stato disegnato con tale bravura e precisione, il livello dell'opera sarebbe stato incredibilmente superiore, ma siamo confinati nel goderci questo "nuovo" stile solo nelle ultime opere.
Secondo punto fondamentale, pubblicizzato molto anche dalla stessa Planet Manga, è il fan-service. Anedoki è nettamente più ecchi dei predecessori, fosse solo per il fatto che la nostra liceale (a proposito, si chiama Natsuki) è del tutto disinibita, e che il nostro Kota non ha tutto l'autocontrollo necessario per far sopportare alla sua mente da studente delle medie una controparte femminile così erotica. Si punta forse troppo su questo a discapito della storia, ma senza dubbio è molto divertente grazie all'appurata comicità che la sensei mischia a mutandine e reggiseni. Quindi, come da copione, se avete un dovere di fan verso Mizuki Kawashita dovete leggerlo, altrimenti non avete grosse obbligazioni.
Finalmente ho finito di leggere l'ultimo volume di Anedoki, opera di Mizuki Kawashita, già autrice del più celebre 100% Fragola. Devo dire che sono rimasto sorpreso da questo manga in quanto già dal primo volume era già stato soggetto a critiche abbastanza pesanti che mi hanno condotto a pensare che fosse un pessimo titolo, ma come mi aspettavo erano delle critiche un po' troppo esagerate. Confesso che il primo volume all'inizio può far pensare che il manga sia la solita storia del ragazzo sfigato che poi si ritrova un sacco di ragazze dal nulla. Invece col passare della storia si nota il tratto della Kawashita, capace di far divertire il lettore con situazioni molto divertenti e un po' erotiche, senza esagerare naturalmente, così da poter dare spazio a scene sentimentali che fanno battere il cuore a mille, specialmente nel finale.
Per concludere dico che sono rimasto contento di questo manga, mi ha fatto divertire ed emozionare tantissimo, certo non posso dire che questa opera sia una delle migliori in circolazione, per carità, c'è di meglio, ma non è un'opera da sottovalutare. Disegni come al solito stupendi, penso però che il manga forse si poteva allungare di qualche numero, ma alla fine va bene pure cosi. Finale tipico della Kawashita, che ti lascia sempre un pizzico di gioia in più come ogni volta che leggi un suo manga.
Per concludere dico che sono rimasto contento di questo manga, mi ha fatto divertire ed emozionare tantissimo, certo non posso dire che questa opera sia una delle migliori in circolazione, per carità, c'è di meglio, ma non è un'opera da sottovalutare. Disegni come al solito stupendi, penso però che il manga forse si poteva allungare di qualche numero, ma alla fine va bene pure cosi. Finale tipico della Kawashita, che ti lascia sempre un pizzico di gioia in più come ogni volta che leggi un suo manga.
Ecco, questo è quello che io chiamo un prodotto “completo”. Non pensiate a cose profonde o particolari, ma Anedoki è proprio un lavoro a tutto tondo: introduzione, eventi intermedi, climax finale e una conclusione come si deve.
Esso appartiene al genere commedia-ecchi, quindi molti di voi si chiederanno come il sottoscritto faccia a parlare bene di un manga del genere. Domanda assolutamente legittima. Premetto subito che non si tratta di un capolavoro (anzi, è tutto visto e stravisto), però all’interno del suo genere lo pongo molto in alto nella mia classifica personale.
Opera di Kawashita Mizuki - una delle maestre assolute del genere grazie al successo ottenuto con Ichigo 100% - ed edita in Giappone da Shonen Jump, essa è formata soltanto da 26 veloci chapters, lunghezza, a mio parere, perfetta per il tipo di lavoro presentato. Questo rappresenta il primo punto di forza del manga: non di dilunga, come altre commediole-ecchi, in incredibili e lunghissime (scusate il termine) “seghe-mentali” da parte dei protagonisti. Ci sono i dubbi e i ripensamenti, ma alla fin fine i sentimenti del piccolo Kouta sono forti e chiari.
La trama è piena di cliché: protagonista che si ritrova in casa (in assenza del padre per cause lavorative) la classica “bomba-sexy” che, volontariamente o involontariamente, cerca in tutti i modi di provocarlo. Sembra l’introduzione di un gioco hentai, ma non è così, in quanto il character principale ha solo 13 anni ed è, in tutto e per tutto, un bambino. Sulla pochezza della base narrativa c’è poco da dire, nonostante ciò la lettura scorre veloce e fluida; insomma, non ci si annoia mai: il numero limitato di pagine permette alla Kawashita di non ripetersi e di introdurre sempre nuove situazioni e nuove avventure per il piccolo Kouta.
È rappresentato, però, dal finale il “colpo grosso” alla mia votazione. Con le ultime 10-12 slide l’autrice “conclude e non” la vicenda, lasciando all’immaginazione dei lettori una certa libertà sul futuro dei personaggi principali (Kouta, Natsuki e Kanade).
Sull’aspetto artistico nulla da dire: buon tratto non mente, e sicuramente quello della Kawashita è ottimo, forse la leva attrattiva più importante nelle sue opere.
Alla fine non ti rimane niente, però, sinceramente, ho trovato la lettura veloce, piacevole e divertente, e da simili lavori non ci si deve aspettare altro che questo. Consigliato a chi abbia voglia di passare poche ore spensierate.
Esso appartiene al genere commedia-ecchi, quindi molti di voi si chiederanno come il sottoscritto faccia a parlare bene di un manga del genere. Domanda assolutamente legittima. Premetto subito che non si tratta di un capolavoro (anzi, è tutto visto e stravisto), però all’interno del suo genere lo pongo molto in alto nella mia classifica personale.
Opera di Kawashita Mizuki - una delle maestre assolute del genere grazie al successo ottenuto con Ichigo 100% - ed edita in Giappone da Shonen Jump, essa è formata soltanto da 26 veloci chapters, lunghezza, a mio parere, perfetta per il tipo di lavoro presentato. Questo rappresenta il primo punto di forza del manga: non di dilunga, come altre commediole-ecchi, in incredibili e lunghissime (scusate il termine) “seghe-mentali” da parte dei protagonisti. Ci sono i dubbi e i ripensamenti, ma alla fin fine i sentimenti del piccolo Kouta sono forti e chiari.
La trama è piena di cliché: protagonista che si ritrova in casa (in assenza del padre per cause lavorative) la classica “bomba-sexy” che, volontariamente o involontariamente, cerca in tutti i modi di provocarlo. Sembra l’introduzione di un gioco hentai, ma non è così, in quanto il character principale ha solo 13 anni ed è, in tutto e per tutto, un bambino. Sulla pochezza della base narrativa c’è poco da dire, nonostante ciò la lettura scorre veloce e fluida; insomma, non ci si annoia mai: il numero limitato di pagine permette alla Kawashita di non ripetersi e di introdurre sempre nuove situazioni e nuove avventure per il piccolo Kouta.
È rappresentato, però, dal finale il “colpo grosso” alla mia votazione. Con le ultime 10-12 slide l’autrice “conclude e non” la vicenda, lasciando all’immaginazione dei lettori una certa libertà sul futuro dei personaggi principali (Kouta, Natsuki e Kanade).
Sull’aspetto artistico nulla da dire: buon tratto non mente, e sicuramente quello della Kawashita è ottimo, forse la leva attrattiva più importante nelle sue opere.
Alla fine non ti rimane niente, però, sinceramente, ho trovato la lettura veloce, piacevole e divertente, e da simili lavori non ci si deve aspettare altro che questo. Consigliato a chi abbia voglia di passare poche ore spensierate.
La storia ruota attorno a Kota Ochiai, tredicenne abbandonato a casa da solo dal padre per motivi di lavoro. Durante una mattinata molto calda, una giovane ragazza gli chiederà di poter mangiare il suo gelato e che un giorno si sdebiterà. Avendo perso il suo libretto scolastico, Kota incontra davanti a casa sua la giovane di poche ore prima e lei, ritornadogli il libretto scolastico, deciderà che il suo unico modo per potersi sdebitare sia quello di prendersi cura di lui durante l'assenza del padre.
Inizio dicendo che, cercando un possibile shoujo, mi sono imbattuta in questo manga che purtroppo altro non è che puramente ecchi. Conoscendo l'autrice grazie al suo precedente manga, "First Love Limited", ho creduto che anche Anedoki fosse altrettanto carino, però le mie aspettative sono state drasticamente stroncate.
Inanzitutto la trama: seppur possa incuriosire, essa non è altro che il minimo indispensabile di questo manga, e cioè un minimo di storia doveva esserci sennò sarebbe stata impossibile la pubblicazione di questo manga.
Il disegno è sprecato per tutte quelle scene ecchi che ci sono ad ogni pagina, infatti, l'unica cosa per cui viene utilizzato quel bel tratto che possiede l'autrice è per disegnare le mutandine della protagonista. Il prezzo di questo manga, anziché 4,30€, avrebbe dovuto essere 3,90€ per quel che mi riguarda, e anche meno. Lo sconsiglio anche agli amanti dell'ecchi: è come leggersi un hentai senza amplesso.
Inizio dicendo che, cercando un possibile shoujo, mi sono imbattuta in questo manga che purtroppo altro non è che puramente ecchi. Conoscendo l'autrice grazie al suo precedente manga, "First Love Limited", ho creduto che anche Anedoki fosse altrettanto carino, però le mie aspettative sono state drasticamente stroncate.
Inanzitutto la trama: seppur possa incuriosire, essa non è altro che il minimo indispensabile di questo manga, e cioè un minimo di storia doveva esserci sennò sarebbe stata impossibile la pubblicazione di questo manga.
Il disegno è sprecato per tutte quelle scene ecchi che ci sono ad ogni pagina, infatti, l'unica cosa per cui viene utilizzato quel bel tratto che possiede l'autrice è per disegnare le mutandine della protagonista. Il prezzo di questo manga, anziché 4,30€, avrebbe dovuto essere 3,90€ per quel che mi riguarda, e anche meno. Lo sconsiglio anche agli amanti dell'ecchi: è come leggersi un hentai senza amplesso.
Anedoki è il tipico manga di genere harem, con storia assolutamente scontata: per motivi improbabili un ragazzo si trova a vivere con delle bellissime ragazze che fanno a gara nel metterlo in situazioni imbarazzanti, provocandolo sessualmente. Il motivo "originale" qui è la giovane età del protagonista, tredicenne, altro di nuovo non c'è.
Si salvano i disegni, per il resto è una sagra del già visto, un mix di umorismo (ma ci sono manga molto più divertenti) e di romanticismo (ma ci sono manga molto più romantici). Il finale è giusto, vista l'età del protagonista. Do un sei solo perché sono buono ed i disegni mi sono piaciuti. Non è neanche che sia brutto, è semplicemente scontato. Ho difficoltà a superare il limite dei 500 caratteri per la recensione, perché non c'è nulla da dire: è uno di quei manga che si dimenticano cinque minuti dopo averli letti. Del resto il genere harem è troppo inflazionato, può piacere a quindicenni in tempesta ormonale, ma quanto agli altri consiglio di astenersi.
Si salvano i disegni, per il resto è una sagra del già visto, un mix di umorismo (ma ci sono manga molto più divertenti) e di romanticismo (ma ci sono manga molto più romantici). Il finale è giusto, vista l'età del protagonista. Do un sei solo perché sono buono ed i disegni mi sono piaciuti. Non è neanche che sia brutto, è semplicemente scontato. Ho difficoltà a superare il limite dei 500 caratteri per la recensione, perché non c'è nulla da dire: è uno di quei manga che si dimenticano cinque minuti dopo averli letti. Del resto il genere harem è troppo inflazionato, può piacere a quindicenni in tempesta ormonale, ma quanto agli altri consiglio di astenersi.
Davvero bruttino, qui la Kawashita mi è caduta in basso. Pur avendo i soliti disegni eccellenti di quest'autrice è la trama la parte inconsistente di questo manga. Parte da un presupposto che non mi ha entusiasmato: una ragazza sedicenne che per qualche insolito motivo va a vivere in casa di un tredicenne, per poi trasformarsi in una sorta di harem manga con ragazze più grandi. Diciamo che è di un superficiale e banale quanto mai visto, unito anche al riciclo di vecchie caratterizzazioni, dà l'idea che l'editore abbia obbligato l'autrice a puntare sui vecchi successi per attirare i suoi fan.
Opera deludente, tanto che è stata chiusa in maniera decisamente precipitosa.
Opera deludente, tanto che è stata chiusa in maniera decisamente precipitosa.