Will o' Wisp
Will O' Wisp fa parte di quel filone di manga nato non da un soggetto originale, un romanzo o un anime, bensì un videogioco. Onestamente non sono una grande conoscitrice di videogiochi e tanto meno di quello da cui è tratto questo manga, non so se la storia sia stata mantenuta conforme all'originale né la trama, quindi non posso pronunciarmi che sulla versione cartacea. Generalmente questo tipo di prodotti lasciano il tempo che trovano poiché vengono realizzati soltanto per compiacere i fans del videogioco in questione o per attirarne di nuovo, ne conseguono manga un po' raffazzonati, riadattati per poter carpire l'attenzione di un pubblico il più possibile vasto, di solito molto alleggeriti e sintetizzati rispetto all'originale e anche meno riusciti. Will O' Wisp non esce da questi canoni; la storia, non del tutto banale ma trattata in maniera superficiale e sbrigativa, ha una base tipicamente shojo-harem con l'eroina protagonista dolce, indifesa e naturalmente attorniata da uno stuolo di uomini bellissimi (qui gli uomini sono bambole ma pazienza…), ognuno dei quali ricalca le varie tipologie di bishonen.
La fortunata della situazione è Hanna, una dollmaker che sa creare "bambole elementari" ovvero bambole provviste di una sorta di "anima" rudimentale e autocoscienza; sarà proprio una di queste bambole, Will (il belloccio in copertina insomma), trovata da Hanna nella bottega del nonno, a innescare una serie di eventi che trascinerà la protagonista nel vivo della vicenda, a scoprire misteri a lei legati e a conoscere altri esemplari, altrettanto fascinosi, di bambole animate.
Lei è piuttosto scialba e monodimensionale, i bambolotti sono bellocci che sanno di già visto ma hanno poca sostanza e personalità, sono davvero bambole, e qualche volume in più avrebbe sicuramente giovato sia ad un approfondimento della storia sia ad una migliore caratterizzazione dei personaggi. Due soli volumi, infatti, costringono a sviluppare la storia troppo frettolosamente, facendo svanire così l'occasione di produrre un lavoro, se non memorabile, almeno un po' più curato e meglio gestito, considerando il fatto che in se l'idea non era malvagia. Nel complesso la storia ha sfumature romantiche, ma non ci sono vere e proprie storie d'amore alla base delle vicende, come accade spesso negli shojo di questo tipo, sono soprattutto allusioni. Una cosa che non ho proprio capito e non so se si tratti di un errore nella scheda, è il motivo per cui questa serie sia stata etichettata come smut viso che in Will o Wisp non mi è parso di notare nessun elemento che lo possa accostare a questo genere, perciò chi pensa di acquistarlo credendo di trovarci situazioni ambigue o ragazze discinte prenderà una grossa cantonata!
Gradevoli i disegni, in linea con lo stile che sembra piacere molto alle lettrici più giovani, e in generale riuscito tutto l'apparato grafico.
Manghetto shojo di poche pretese, leggero e di lettura scorrevole, non vi cambierà la vita ma neanche ve la rovinerà irrimediabilmente! Francamente, per il prezzo proposto dall'editore, si può trovare molto meglio, ma potrebbe piacere a certe estimatrici dello shojo romantico e con venature dark/fantastiche che cercano un lavoretto breve e non impegnativo.
La fortunata della situazione è Hanna, una dollmaker che sa creare "bambole elementari" ovvero bambole provviste di una sorta di "anima" rudimentale e autocoscienza; sarà proprio una di queste bambole, Will (il belloccio in copertina insomma), trovata da Hanna nella bottega del nonno, a innescare una serie di eventi che trascinerà la protagonista nel vivo della vicenda, a scoprire misteri a lei legati e a conoscere altri esemplari, altrettanto fascinosi, di bambole animate.
Lei è piuttosto scialba e monodimensionale, i bambolotti sono bellocci che sanno di già visto ma hanno poca sostanza e personalità, sono davvero bambole, e qualche volume in più avrebbe sicuramente giovato sia ad un approfondimento della storia sia ad una migliore caratterizzazione dei personaggi. Due soli volumi, infatti, costringono a sviluppare la storia troppo frettolosamente, facendo svanire così l'occasione di produrre un lavoro, se non memorabile, almeno un po' più curato e meglio gestito, considerando il fatto che in se l'idea non era malvagia. Nel complesso la storia ha sfumature romantiche, ma non ci sono vere e proprie storie d'amore alla base delle vicende, come accade spesso negli shojo di questo tipo, sono soprattutto allusioni. Una cosa che non ho proprio capito e non so se si tratti di un errore nella scheda, è il motivo per cui questa serie sia stata etichettata come smut viso che in Will o Wisp non mi è parso di notare nessun elemento che lo possa accostare a questo genere, perciò chi pensa di acquistarlo credendo di trovarci situazioni ambigue o ragazze discinte prenderà una grossa cantonata!
Gradevoli i disegni, in linea con lo stile che sembra piacere molto alle lettrici più giovani, e in generale riuscito tutto l'apparato grafico.
Manghetto shojo di poche pretese, leggero e di lettura scorrevole, non vi cambierà la vita ma neanche ve la rovinerà irrimediabilmente! Francamente, per il prezzo proposto dall'editore, si può trovare molto meglio, ma potrebbe piacere a certe estimatrici dello shojo romantico e con venature dark/fantastiche che cercano un lavoretto breve e non impegnativo.
Will o' Wisp è uno Shoujo pubblicato dalla GP Publishing, composto da 2 volumi, a cui ho assegnato il voto 5.
I disegni mi piacciono molto, sono aggraziati e dettagliati, infatti ho deciso di comprarlo proprio perché mi aveva fatto una buona impressione sfogliandolo.
La storia è carina. Un po' banale, forse? È il tipico Shoujo in cui la protagonista è una brava ragazza, ingenua ma decisa di carattere, immersa in un harem di ragazzi, in cui lei ha qualche particolarità che insomma li attira tutti a sé. Devo dire che Hanna arrossisce spessissimo: la rende più carina? Ai miei occhi sembra solo più infantile ed inutile.
Comunque, tornando alla storia, è abbastanza interessante. È carino come un po' alla volta s'introducano le varie bambole, e devo dire che nessuna è come sembra. Forse l'unico che è più o meno quello che pensavo fosse è lo “tsundere” Will.
La storia era alquanto prevedibile. Sin dal primo capitolo si poteva già farsi un'idea di come sarebbe andata avanti; ancor più semplice è capire cosa passi per la bionda testa di Hanna. Tuttavia mi ha sorpreso parecchio il finale: non me lo aspettavo per niente, credevo finisse in modo totalmente diverso (se volete saperne di più, leggetevelo).
E ancora una volta, con questo manga, ho confermato che i Shoujo come questo non sono per niente il mio genere. Non dico che sia un cattivo , solo non appaga la mia sete di lettura. Anche se non mi è piaciuto un granché non mi dispiace (troppo) averlo letto, ogni tanto cose come queste portano una folata di vento roseo.
I miei voti sono i seguenti.
Disegni: 7
Storia: 4
Complesso: 5
Penso sia un peccato ci siano due soli volumi, credo lo avrei apprezzato maggiormente se la storia non fosse stata così frettolosa.
Il prezzo è 5,90€: alto, alto! Comunque posso capire il perché di tale cifra: essendoci solo due volumi, e non essendo affatto conosciuto, hanno cercato di aumentare i guadagni, cosa di cui non c'è da biasimarli. Penso però che per l'edizione un prezzo così alto sia veramente stato troppo (a me si sono pure staccare due-tre pagine!). Le copertine non sono bellissime, secondo me i disegni interni sono molto meglio, sopratutto per le ottime sfumature.
Sicuramente lo consiglio ad un pubblico femminile. Non c'è romanticismo, ma è parecchio sdolcinato. Non è male come manga, però ritengo sia una lettura molto leggera giusto per non annoiarsi. Mi sono un po' pentita di averlo comprato, però va bene, non si piange sul latte versato. Ad altre mie amiche è piaciuto molto, quindi penso possa piacere anche ad altre ragazze che abbiano gusti più... femminili? Uno shoujo corto e carino.
I disegni mi piacciono molto, sono aggraziati e dettagliati, infatti ho deciso di comprarlo proprio perché mi aveva fatto una buona impressione sfogliandolo.
La storia è carina. Un po' banale, forse? È il tipico Shoujo in cui la protagonista è una brava ragazza, ingenua ma decisa di carattere, immersa in un harem di ragazzi, in cui lei ha qualche particolarità che insomma li attira tutti a sé. Devo dire che Hanna arrossisce spessissimo: la rende più carina? Ai miei occhi sembra solo più infantile ed inutile.
Comunque, tornando alla storia, è abbastanza interessante. È carino come un po' alla volta s'introducano le varie bambole, e devo dire che nessuna è come sembra. Forse l'unico che è più o meno quello che pensavo fosse è lo “tsundere” Will.
La storia era alquanto prevedibile. Sin dal primo capitolo si poteva già farsi un'idea di come sarebbe andata avanti; ancor più semplice è capire cosa passi per la bionda testa di Hanna. Tuttavia mi ha sorpreso parecchio il finale: non me lo aspettavo per niente, credevo finisse in modo totalmente diverso (se volete saperne di più, leggetevelo).
E ancora una volta, con questo manga, ho confermato che i Shoujo come questo non sono per niente il mio genere. Non dico che sia un cattivo , solo non appaga la mia sete di lettura. Anche se non mi è piaciuto un granché non mi dispiace (troppo) averlo letto, ogni tanto cose come queste portano una folata di vento roseo.
I miei voti sono i seguenti.
Disegni: 7
Storia: 4
Complesso: 5
Penso sia un peccato ci siano due soli volumi, credo lo avrei apprezzato maggiormente se la storia non fosse stata così frettolosa.
Il prezzo è 5,90€: alto, alto! Comunque posso capire il perché di tale cifra: essendoci solo due volumi, e non essendo affatto conosciuto, hanno cercato di aumentare i guadagni, cosa di cui non c'è da biasimarli. Penso però che per l'edizione un prezzo così alto sia veramente stato troppo (a me si sono pure staccare due-tre pagine!). Le copertine non sono bellissime, secondo me i disegni interni sono molto meglio, sopratutto per le ottime sfumature.
Sicuramente lo consiglio ad un pubblico femminile. Non c'è romanticismo, ma è parecchio sdolcinato. Non è male come manga, però ritengo sia una lettura molto leggera giusto per non annoiarsi. Mi sono un po' pentita di averlo comprato, però va bene, non si piange sul latte versato. Ad altre mie amiche è piaciuto molto, quindi penso possa piacere anche ad altre ragazze che abbiano gusti più... femminili? Uno shoujo corto e carino.
“Will o Wisp” è un manga concluso in due numeri e pubblicato per noi dalla GP Publishing.
Quest'opera è un adattamento poiché la storia originale appartiene a un videogioco e il fumetto omonimo è stato tratto appunto da questo.
Ho trovato “Will o Wisp” un'opera inconcludente poiché arrangiata per piacere a un pubblico prettamente femminile e per attirare un maggior numero di lettori.
Il videogioco è a tematiche shonen-ai, mentre nel manga appare una ragazza del tutto inventata; inoltre ciò che non mi piace di queste opere reinventate, è che s’introducano dei personaggi poco plausibili o adatti solo per un tipo determinato di trame, cosa già avvenuta tra l'altro per “Meine Liebe”.
E' una lettura piacevole e passeggera che non lascia poi molto, dato che nel manga appare il tema trito e ritrito di Jack lo squartatore, essendo ambientata nella Londra vittoriana. E' un tema davvero troppo abusato in questo tipo di letteratura, tant'è che questo breve scorcio sulla vicenda seriale fa tramutare il manga e lo proietta in tutt'altra via che, apparentemente, nel primo numero non sembrava potesse prendere, anzi al contrario dal primo volume si poteva intravedere un'altra storia sicuramente più avvincente. La conclusione è molto scialba, il classico happy end.
Nel complesso ho trovato i personaggi molto carini e ben disegnati, però sicuramente anche poco caratterizzati. Essendo una serie di due numeri è impossibile impostare un carattere preciso ai vari e numerosi personaggi, stereotipandoli alla fine e riconoscendo in ognuno di loro una data caratteristica banale.
Ci sono quattro bambole buone tutte che vogliono il bene della loro "padrona", mentre il cattivo di turno cerca di complicare il tutto per un'opera precisa alla fin fine.
Personalmente consiglierei il manga a chi piace questo tipo di disegni, a chi non possiede il videogioco e vuole avvicinarsi all'opera, oppure a quelle persone che amano gli shoujo ma sono davvero all'inizio e che quindi hanno letto pochissimi manga.
Quest'opera è un adattamento poiché la storia originale appartiene a un videogioco e il fumetto omonimo è stato tratto appunto da questo.
Ho trovato “Will o Wisp” un'opera inconcludente poiché arrangiata per piacere a un pubblico prettamente femminile e per attirare un maggior numero di lettori.
Il videogioco è a tematiche shonen-ai, mentre nel manga appare una ragazza del tutto inventata; inoltre ciò che non mi piace di queste opere reinventate, è che s’introducano dei personaggi poco plausibili o adatti solo per un tipo determinato di trame, cosa già avvenuta tra l'altro per “Meine Liebe”.
E' una lettura piacevole e passeggera che non lascia poi molto, dato che nel manga appare il tema trito e ritrito di Jack lo squartatore, essendo ambientata nella Londra vittoriana. E' un tema davvero troppo abusato in questo tipo di letteratura, tant'è che questo breve scorcio sulla vicenda seriale fa tramutare il manga e lo proietta in tutt'altra via che, apparentemente, nel primo numero non sembrava potesse prendere, anzi al contrario dal primo volume si poteva intravedere un'altra storia sicuramente più avvincente. La conclusione è molto scialba, il classico happy end.
Nel complesso ho trovato i personaggi molto carini e ben disegnati, però sicuramente anche poco caratterizzati. Essendo una serie di due numeri è impossibile impostare un carattere preciso ai vari e numerosi personaggi, stereotipandoli alla fine e riconoscendo in ognuno di loro una data caratteristica banale.
Ci sono quattro bambole buone tutte che vogliono il bene della loro "padrona", mentre il cattivo di turno cerca di complicare il tutto per un'opera precisa alla fin fine.
Personalmente consiglierei il manga a chi piace questo tipo di disegni, a chi non possiede il videogioco e vuole avvicinarsi all'opera, oppure a quelle persone che amano gli shoujo ma sono davvero all'inizio e che quindi hanno letto pochissimi manga.
Io cominciai a leggere questo manga per caso. Lo avevo notato in fumetteria ma non lo acquistai subito, poi un'amica me lo consigliò, cosi mi lasciai tentare. Premetto che le copertine, a parer mio, possiedono un loro fascino e non possono non catturare l'interesse di un lettore. Una volta letto il primo volume ne rimasi entusiasta, perché si trattava di una storia intrisa di mistero, magia, fatti inspiegabili, ma quando lessi il secondo, rimasi un po' delusa.
La storia è particolare, diversa dalle solite che ci vengono proposte, ma il finale, pur possedendo un colpo di scena spettacolare, dato dall'improvviso cambio di idea della protagonista, mi ha lasciato spiazzata. Credo che sviluppare questa storia in soli due volumi, non abbia dato modo di apprezzarne al pieno la storia, l'ho trovato troppo sbrigativo e non del tutto chiaro.
La storia è particolare, diversa dalle solite che ci vengono proposte, ma il finale, pur possedendo un colpo di scena spettacolare, dato dall'improvviso cambio di idea della protagonista, mi ha lasciato spiazzata. Credo che sviluppare questa storia in soli due volumi, non abbia dato modo di apprezzarne al pieno la storia, l'ho trovato troppo sbrigativo e non del tutto chiaro.
Enigmatico, misterioso e trama finalmente originale e non trita e ritrita.
Forse alcuni personaggi sono un po' stereotipati ma non compromettono la storia, l'unica pecca è che è molto corto e poteva essere sviluppato in giusto due volumi in più per amarlo di più. Comunque i disegni tipici dell'editore Mag Garden mi piacciono tantissimo e nel secondo volume i fatti sono sviluppati in modo molto più interessante che nel primo, che, forse, era leggermente noioso. Nel secondo volume, infatti, c'è una parte triste, una splatter e quella finale, che, devo dire, mi è piaciuta tantissimo, perché, anche se del tutto inaspettata, è stupenda ed è stata in grado di regolarmi delle bellissime emozioni.
Sono solo 2 volumi vi consiglio vivamente di prenderlo, perché non è assolutamente scontato, al contrario è molto bello!
Forse alcuni personaggi sono un po' stereotipati ma non compromettono la storia, l'unica pecca è che è molto corto e poteva essere sviluppato in giusto due volumi in più per amarlo di più. Comunque i disegni tipici dell'editore Mag Garden mi piacciono tantissimo e nel secondo volume i fatti sono sviluppati in modo molto più interessante che nel primo, che, forse, era leggermente noioso. Nel secondo volume, infatti, c'è una parte triste, una splatter e quella finale, che, devo dire, mi è piaciuta tantissimo, perché, anche se del tutto inaspettata, è stupenda ed è stata in grado di regolarmi delle bellissime emozioni.
Sono solo 2 volumi vi consiglio vivamente di prenderlo, perché non è assolutamente scontato, al contrario è molto bello!
Will o' Wisp è un'opera breve dai tratti gotici di Saika Onodera.
Seppur ad una prima occhiata potrebbe ricordare il ben più famoso "Black Butler" per i disegni e lo stile che presenta, le due storie sono molto diverse. Quest'opera è infatti incentrata su delle particolari bambole, dette bambole elementali, che sono appunto create dal dollmaker, uno specialista nel settore. La protagonista della storia, Hanna, è proprio un'apprendista dollmaker che dopo la morte del nonno risveglierà Will, una bambola elementale, da cui partirà l'intera vicenda. Will infatti non è l'unica bambola elementale esistente, ce ne sono anche altre: tutte diverse e con la loro storia.
L'opera scorre piacevolmente soprattutto nel primo volume, dove Hanna ad un certo punto della storia per vari motivi si troverà a dover raggruppare le chiavi delle bambole elementali; in seguito la vicenda si perde un po' e risulta a tratti confusa, tuttavia si riprende sul finale.
L'edizione della GP Publishing presenta una sovraccopera ed è fatta abbastanza bene, tuttavia non mi ha convinta molto il formato, diverso dalle misure standard.
È una storia che consiglio a chi cerca una storia breve e dai tratti gotici, sconsigliata a chi cerca personaggi fortemente caratterizzati e tematiche innovative. Nel complesso un manga godibile.
Seppur ad una prima occhiata potrebbe ricordare il ben più famoso "Black Butler" per i disegni e lo stile che presenta, le due storie sono molto diverse. Quest'opera è infatti incentrata su delle particolari bambole, dette bambole elementali, che sono appunto create dal dollmaker, uno specialista nel settore. La protagonista della storia, Hanna, è proprio un'apprendista dollmaker che dopo la morte del nonno risveglierà Will, una bambola elementale, da cui partirà l'intera vicenda. Will infatti non è l'unica bambola elementale esistente, ce ne sono anche altre: tutte diverse e con la loro storia.
L'opera scorre piacevolmente soprattutto nel primo volume, dove Hanna ad un certo punto della storia per vari motivi si troverà a dover raggruppare le chiavi delle bambole elementali; in seguito la vicenda si perde un po' e risulta a tratti confusa, tuttavia si riprende sul finale.
L'edizione della GP Publishing presenta una sovraccopera ed è fatta abbastanza bene, tuttavia non mi ha convinta molto il formato, diverso dalle misure standard.
È una storia che consiglio a chi cerca una storia breve e dai tratti gotici, sconsigliata a chi cerca personaggi fortemente caratterizzati e tematiche innovative. Nel complesso un manga godibile.
Ho decido di acquistare questo manga perché non sapevo più cosa leggere. Di primo impatto mi sembrava molto simile a Black Butler, di cui ho letto i primi due volumi (non mi era piaciuto tanto perché non era nel mio genere), per lo stile di disegno, delle linee pulite e dalla ottima qualità, persino lo stile della copertina è simile, ricco di personaggi interessanti e un po’ tetri. Credevo addirittura fosse dello stesso autore e mi ero pentita nel comprarlo perché pensavo che dopo questo ci sarebbero stati troppi altri volumi. Invece sono solo 2! E devo dire che mi dispiace pure visto che la storia è molto carina:
La protagonista si chiama Hanna, una ragazza gentile come al solito e carina. Le muore il nonno, famoso DollMaker (costruiva bambole via), e la scena iniziale mostra Hanna da piccola che discute con lui perché sente delle voci al di là di una misteriosa porta dove le ha proibito di entrare. In eredità Hanna riceve la chiave di quella porta misteriosa ed un altra in aggiunta. Aprendo la porta con la prima chiave trova una "bambola elementare" (capace di autogestirsi, parlare ecc ecc) e la risveglia inserendo la seconda chiave nel suo corpo. Ci sono solo 5 "bambolo elementari" al mondo create da un certo ShamRock, Hanna scopre di avere il suo stesso talento e infatti, per questa sua dote, si ritroverà ad affrontare situazioni pericolose.
Mi è piaciuto molto e ha sorpreso le mie aspettative.
Lo consiglio a chi è in cerca di un manga avvincente e dolce: bella grafica, storia carina. Aspetto con ansia di leggere il secondo!!!
(Comunque da quel che ho potuto vedere nel primo volume non lo definirei uno smut!)
La protagonista si chiama Hanna, una ragazza gentile come al solito e carina. Le muore il nonno, famoso DollMaker (costruiva bambole via), e la scena iniziale mostra Hanna da piccola che discute con lui perché sente delle voci al di là di una misteriosa porta dove le ha proibito di entrare. In eredità Hanna riceve la chiave di quella porta misteriosa ed un altra in aggiunta. Aprendo la porta con la prima chiave trova una "bambola elementare" (capace di autogestirsi, parlare ecc ecc) e la risveglia inserendo la seconda chiave nel suo corpo. Ci sono solo 5 "bambolo elementari" al mondo create da un certo ShamRock, Hanna scopre di avere il suo stesso talento e infatti, per questa sua dote, si ritroverà ad affrontare situazioni pericolose.
Mi è piaciuto molto e ha sorpreso le mie aspettative.
Lo consiglio a chi è in cerca di un manga avvincente e dolce: bella grafica, storia carina. Aspetto con ansia di leggere il secondo!!!
(Comunque da quel che ho potuto vedere nel primo volume non lo definirei uno smut!)