Devil & Love Song
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho scoperto "Devil & Love Song" quando andavo al liceo.
Ai tempi mi aveva colpita molto il character design della protagonista. Ricordo che la trovavo estremamente bella e affascinante tanto da volerne fare pure il cosplay.
A distanza di quasi dieci anni ammetto che non ricordavo assolutamente nulla della trama, se non che avesse una protagonista dal carattere difficile e con l'abitudine di cantare inni sacri con la voce di un angelo. Nonostante questo, ricordo che ai tempi questo manga mi aveva colpita molto e che, se non fosse stato per il prezzo proibitivo dell'intera serie, mi sarebbe piaciuto poter leggere anche i volumi successivi al primo.
Beh, eccoci qui, una decade dopo: per quanto mi dispiaccia ammetterlo, questo manga è mediocre sotto qualsiasi aspetto. La mia esperienza con la lettura di questo shoujo rientra a pieno nella situazione riassumibile come: "se una cosa te la ricordi con affetto faresti meglio a non riprenderla in mano anni dopo, altrimenti il rischio è quello di mandare in frantumi quel piacevole ricordo".
Storia
La storia di questo manga è terribilmente inconsistente. Proprio come accade in "Magi: The Labyrinth of Magic" e in "To Your Eternity", leggendo questo manga si ha l'impressione che la mangaka non avesse un idea ben chiara della storia che avesse in mente di raccontare. Più volte sembrerà di star leggendo un manga completamente diverso da quello che si stava leggendo in precedenza, sia per quanto riguarda un continuo repentino cambio di tono delle vicende narrate (inclusi cambi estremi di setting o del cast principale dei personaggi), sia per quanto riguarda il cambio di stile disegno o addirittura in alcuni casi del character design stesso di alcuni personaggi, primo tra questi Kurosu Shintarou. Quest'ultimo infatti viene disegnato in tre modi completamente diversi lungo il corso della storia, tanto da renderlo a dir poco irriconoscibile se non fosse per il fatto che gli altri personaggi lo chiamano per nome.
L'arco del bullismo scolastico
La storia di "Devil & Love Song" fa acqua da tutte le parti. Nei primi volumi avremo la nostra protagonista, Maria Kawai, che dopo essere stata espulsa da un prestigioso liceo femminile gestito dalla chiesa dovrà ambientarsi in un comune liceo giapponese, cosa che non sarà per niente facile dato il difficile carattere della protagonista: non ha affatto peli sulla lingua, è estremamente (troppo) sincera e pertanto tende a dire spesso verità scomode in faccia alla gente.
Ah! Finalmente una protagonista diversa dalle altre! Direte voi... Nei primi volumi questa sua caratteristica potrebbe affascinare e risultare a dir poco interessante, ma col passare dei capitoli, fidatevi di me, diventa noioso, ripetitivo e persino insopportabile questo suo modo di agire e ragionare. Per non parlare del fatto che da un certo punto in poi della storia...puff...resterà pochissimo di questa sua marcata peculiarità a dir poco fondamentale nei primi capitoli della storia. Come sarebbe da aspettarsi da una premessa del genere, all'inizio Maria Kawai farà fatica a conquistare i cuori dei suoi compagni di classe e si verranno a creare numerose incomprensioni tra loro... prevedibile no? Ecco, sì, ma, diciamo che questa situazione verrà sviluppata in modo un po' eccessivo e a dir poco surreale. Non so quanto possa essere diffuso in Giappone il problema del bullismo scolastico (sia da parte degli studenti che dei professori), ma in questo manga questo tocca picchi così alti ed è così normalizzato da risultare poco credibile e a tratti snervante.
I personaggi sembrano essere tutti estremamente deficienti, soprattutto le ragazze della classe dei protagonisti, le quali continuano a chiamare Maria "demone" per... motivi futilissimi. Persino il professore della classe, un inetto che è cattivo solo perché gli piace esserlo senza nessun motivo particolare, non perde occasione per trattare male la nostra protagonista... così... a caso. Il carattere e l'atteggiamento della protagonista non aiutano ma... dai... non ha senso che la definiscano demone! Non è cattiva, non fa niente di cattivo o contro le regole... insomma... non ha senso!
Nell'arco di una trentina di capitoli tutta questa situazione a grandi linee si risolve. La protagonista più o meno si integra nella classe, il professore continua ad essere uno stronzo così tanto per, ma hey!
Siamo solo al quarto/quinto volume: la trama deve andare avanti! La "telenovela colombiana" ha inizio! Da questo punto in poi, quello che sembrava essere un manga sul bullismo scolastico si trasforma in una sorta di telenovela adattata a fumetto nipponico.
Una nota importante è che, a causa dell'assurdità degli eventi che si susseguiranno da qui in avanti i già inconsistenti personaggi di questo manga finiranno per snaturarsi sempre di più man mano che proseguono i capitoli.
In un primo momento ci viene dato un triangolo amoroso tra Maria, il tipico finto "ribelle" della sua classe, e la sua "amica", ormai muta, di quanto frequentava il prestigioso liceo religioso. In questo arco narrativo avrete solo drammoni innecessari e i già anonimi, a causa del pessimo character design a loro riservato, compagni di classe dei protagonisti, puff... spariranno nel niente. In particolare Hana Ibuki, la "main villain" dell'arco precedente, la quale ci viene inizialmente venduta come un personaggio fondamentale della classe dei tre protagonisti principali, scompare per non riapparire mai più. Persino alcuni anonimi compagni di classe secondari di supporto faranno qualche breve cameo ogni tanto, quando la mangaka si ricorderà che i nostri protagonisti frequentano un liceo, ma lei che è stata importantissima e che ha pure un character design leggermente più curato viene invece completamente eliminata dalla trama senza che ci venga fornita alcuna informazione in merito a questa sua improvvisa scomparsa.
Una situazione simile capiterà pure con la "main villain" dell'arco di questo triangolo amoroso, dato che pure Anna Soma, l' "amica" muta della protagonista, una volta concluso questo arco narrativo, uscirà di scena con un'assurda motivazione tipica da telenovela, per poi venire sono menzionata sporadicamente e in modo alquanto idiota nei capitoli successivi (soprattutto verso il finale). Giusto per allungare la trama, per almeno un volume, dopo aver avuto dei capitoli dalla drammaticità così caricata da risultare quasi comici, verrà introdotto il personaggio di Kurosu Shintarou. Questi non è altro che un ragazzo del primo anno che si è iscritto allo stesso liceo dei nostri protagonisti soltanto perché si è invaghito della protagonista dopo averla vista cantare nel programma televisivo citato nei primi capitoli del manga. La sua funzione? Fare ingelosire il male lead della storia (povero Kanda Yuusuke, è così palesemente dentro la friendzone che la mangaka ha sentito il bisogno di inserire a forza un nuovo rivale), il quale alla fine dell'arco narrativo precedente aveva stupidamente rifiutato la dichiarazione d'amore della protagonista a causa di una ragione così idiota e poco credibile da sembrare essere frutto al 100% del copione di una telenovela di bassa qualità.
Pertanto, per qualche capitolo passeremo da dei toni iperdrammatici da telenovela a qualcosa di spensierato perfettamente in linea con i più scontati shoujo manga di triangoli amorosi ambientati al liceo, con tanto di episodio della spiaggia! Eh, non poteva mica mancare!
Probabilmente a causa dell'immensa noiosità di questi banali capitoli in perfetta linea con i più convenzionali shoujo manga, finiremo per tornare a immergerci nella lettura di un susseguirsi di colpi di scena inutilmente iperdrammatici, che ci accompagneranno quasi fino all'ultimo volume della serie. Se credete che io stia esagerando vi elenco alcune tra le cose più assurde che capiteranno :
- La protagonista perderà la voce per un tot di capitoli. Il modo per riottenerla sarà fare luce sul suo iperdrammatico passato.
- La protagonista scoprirà di essere nata a causa di uno stupro della madre
- La madre della protagonista, la quale è sorprendentemente identica alla sua insopportabile "amica" muta (ditemi quante possibilità c'erano che una cosa del genere accadesse), è morta suicida. Nel momento del suo suicidio aveva cercato di portare con se pure Maria, ma alla fine non ce l'ha fatta a ucciderla.
- Il male lead della storia esita a iniziare una relazione romantica con la nostra eroina perché teme che abbracciandola lei possa ricordare il momento del suicidio di sua madre, e che così finisca per volersi suicidare lei stessa (la cosa più assurda è che questa stronzata...poi succede davvero!)
- I nonni di Maria si sentono tremendamente in colpa per aver accettato un ingente somma di denaro per insabbiare quanto successo alla figlia, e rifiutano di avere a che fare con Maria dicendo che è andata a trovarli solo perché vuole la loro l'eredità.
- Si scoprirà che lo stupratore della madre è diventato un prete e che dopo quello che definiscono "l'incidente" si è perdutamente innamorato della sua vittima (esatto, viene romanticizzato pure lo stupro). Ah, come se non bastasse, lui è in un certo senso pure il padre adottivo di Kurosu dato che è diventato così buono da gestire pure un orfanotrofio.
- Il nome dell'orfanotrofio è ANNAMARIA, Anna come la madre della protagonista (che è pure convenientemente il nome della sua "amica" diventata muta, la quale ricordiamoci è identica a sua madre) e Maria, la nostra eroina da telenovela. Questo ovviamente perché lui vuole estremamente bene sia alla ragazza che ha stuprato in passato che alla bambina nata da quello stupro.
- In mezzo a un momento iperdrammatico Maria proverà a schiaffeggiare questo disgraziato di prete ma dato che era un ex soldato lui schiverà per istinto ogni suo schiaffo creando un imbarazzante gag comica mal riuscita.
- I nonni della protagonista, il prete ex stupratore e la protagonista inizieranno a considerarsi famiglia e a volersi bene (roba decisamente assurda).
- L'interesse romantico della protagonista, dato che ormai non ha più alcuna scusa per non stare felicemente con lei... deciderà di lasciarla per operarsi alla mano negli USA. Tutto questo verrà iperdrammaticizzato perché il suo sogno è di diventare pianista come suo padre (un famosissimo pianista di fama mondiale) ma a causa di un incidente avuto per colpa di Maria è rimasto gravemente ferito alla mano ed è probabile che non potrà mai più suonare il piano. In mezzo ai capitoli telenovela ha istintivamente protetto la sua mano invece di usarla senza pensarci per letteralmente salvare la vita di lei in un paio di occasioni, quindi non si sente più all'altezza di starle accanto.
Dopo averci fatto vivere tutte queste montagne russe di emozioni al limite dell'assurdo, il manga calmerà di nuovo i toni, regalandoci alcuni noiosissimi capitoli slice of life in un certo senso anche a tema musicale (a quanto pare la mangaka voleva che la musica fosse importante in questo manga, ma per tutta la durata della storia questa sua insistenza si è sentita soltanto inutile e forzata) dei pochi personaggi in teoria principali di questa storia.
L'intento di questi capitoli sembrerebbe essere quello di chiudere gli archi narrativi dei principali personaggi di supporto, ma, dato che questi personaggi non hanno avuto la minima rilevanza per l'intera storia, questi capitoli in un certo senso a loro dedicati risultano essere inutili e tediosi da leggere.
L'unico tra questi personaggi che meriterebbe avere uno o più capitoli incentrati su di lui prima della fine del manga è Kanda Yuusuke, l'unico vero amico della protagonista, il quale le è sempre stato accanto fin dai primi capitoli (tranne quando la mangaka si dimenticava improvvisamente della sua esistenza), non curante del fatto che non riuscisse mai a fare nemmeno mezzo passo fuori dalla friendzone. Alla "chiusura" della sua storyline ci penseranno pochissime insulse e imbarazzanti tavole del capitolo finale di questo assolutamente dimenticabile manga. Come avrete ben potuto intuire, questo manga inutilmente lungo ha pure il coraggio di concludersi con un insoddisfacente finale aperto che una volta raggiunta l'ultima tavola vi farà subito rimpiangere tutto il tempo che avrete speso per leggerlo.
In breve, se volete immergervi nella lettura di un insensata iperdrammatica soap opera a fumetti degna della più scadente telenovela, potete benissimo saltarvi la prima trentina di capitoli e cominciare subito dopo il capitolo conclusivo dell'evento di canto del liceo.
Disegni
Quanto ero adolescente ricordo che li avevo trovati molto belli, soprattutto ero innamorata di come era disegnata la protagonista. Adesso, a distanza di circa dieci anni invece devo confessarvi che i disegni di questo manga non mi fanno affatto impazzire (negli ultimi capitoli peggiorano pure, diventando ancora più anonimi!). Persino Maria Kawaii non mi affascina più come una volta.
Gli occhi enormi e pieni di ciglia in maniera esagerata della protagonista più che affascinarmi mi irritano non poco, e non sono molto fan della sua caricatura chibi con i labbroni a papera. Nemmeno i due protagonisti maschili mi piacciono molto, e soprattutto trovo alquanto ridicolo il modo in cui portano i pantaloni della divisa (probabilmente negli anni 90 o nei primi anni 2000 andava di moda indossarli in quel modo ma diamine, quella scelta estetica è invecchiata malissimo! Più che sembrare fighi adesso fanno ridere!). Ho trovato sia Meguro che Yuusuke alquanto anonimi, benché fossero volutamente disegnati in modo da essere i personaggi maschili più attraenti del manga insieme a Kurosu. E quando dico ciò non esagero.
Meguro, Yuusuke e Maria (e pochissimi altri personaggi secondari come Kurosu e Anna) spiccano in bellezza, in particolare la nostra protagonista, la quale viene continuamente descritta come estremamente attraente dai personaggi secondari di questa storia; questo però non perché abbiano un character design effettivamente memorabile, bensì perché tutto il resto del cast dei personaggi viene volutamente disegnato bruttino e/o con evidenti "difetti estetici".
Questo quindi porterà a non avere il disturbante effetto della "sindrome della stessa faccia" tipico di molti shoujo manga, ma allo stesso tempo abbasserà la qualità estetica generale delle tavole del manga.
Occhio, non sono contro alla scelta di inserire dei personaggi non "convenzionalmente belli".
Anzi, spesso trovo ridicolo vedere quando dei personaggi disegnati in modo da apparire al lettore come effettivamente "belli" fanno osservazioni sull'aspetto "estremamente affascinante" di un altro personaggio che però non è esteticamente troppo diverso da loro, tuttavia trovo che in "Devil & Love Song" questo espediente estetico viene utilizzato così male da rendere anonimi la maggior parte dei personaggi della storia, inclusi molti dei principali.
Si può disegnare dei personaggi "non convenzionalmente belli" senza renderli esteticamente noiosi e facilmente dimenticabili.
Personaggi
Come avrete già capito i personaggi di questo manga non sono affatto memorabili. I loro character design sono scialbi e persino a livello caratteriale sono abbastanza vuoti.
Prima tra tutti : Kousaka Tomoyo. Ci viene presentata come una ragazza insicura, che sorride sempre e che fa sempre quello che gli dicono gli altri anche se non è d'accordo con loro, man mano che proseguono i capitoli diventa all'improvviso il personaggio di supporto "amica" della protagonista. Tra parentesi non perché in realtà sia una stronza con dei doppi fini (coff,coff, come praticamente quasi tutti i personaggi femminili in qualche modo importanti di questo manga), ma perché è così anonima e inutile da essere messa lì come amica della protagonista solo per fare numero e per fare qualche battutina insensata nello sfondo. L'unica cosa che più o meno potrebbe definirla come personaggio è la sua passione per l'estetica dark, punk o simili, come il fatto che adori il nero, gli oggetti con i teschi e in teoria tutto ciò che si associa con questo tipo di sottoculture. Il problema è che questa sua caratteristica è gestita così male che ricade proprio nel problema del "show, don't tell!". Ogni tanto nello sfondo fa delle battutine sceme del tipo "oh, potremmo vestirci come idol punk!" oppure appare nelle illustrazioni di inizio capitolo, o in qualche tavola indossando dei vestiti vagamente alternativi, ma niente di più. Insomma, questa caratteristica ci viene detta ma non viene mai sfruttata a pieno per sviluppare il suo personaggio.
In più, personalmente non la sopporto. Sorride sempre in modo sciocco e esteticamente la trovo così anonima da non riuscire a piacermi in nessun modo. Nonostante questo, a differenza degli altri personaggi del cast principale, si potrebbe dire che l'anonima Kousaka Tomoyo rimane in un certo senso fedele a se stessa dall'inizio alla fine.
Persino la protagonista risulta essere tremendamente inconsistente come personaggio. Difatti non è esagerato dire che la Maria Kawai dei primi capitoli risulta essere un personaggio totalmente distinto da quello degli ultimi volumi del manga. Questo suo cambio non è dovuto alla maturazione del personaggio ma bensì a una completa snaturazione dello stesso avvenuta col tempo man mano che la trama si faceva sempre più insensatamente drammatica. Un altro personaggio che ho notato aver subito una depersonalizzazione simile a quella della nostra protagonista è Kanda Yuusuke, l'unico personaggio di supporto degno di nota di questa storia, il quale oltre a subire un continuo tremendo reedesign passa dall'avere un accenno di personalità propria all'essere il tipico biondino frienzonato e dal cuore puro degli shoujo manga.
Considerazioni finali
L'unica cosa bella di questo manga è la cura dell'edizione italiana. La Flashbook non si smentisce mai. Ha la doppia copertina e le pagine sono piacevoli al tatto. Purtroppo però questo manga manca di sostanza.
Onestamente non lo consiglio nemmeno a chi è ancora alle prime armi con gli shoujo perché, almeno secondo me, oltre ad avere dei personaggi anonimi e una storia inconsistente che non è niente di speciale, non sa nemmeno intrattenere, per non parlare del finale aperto che non conclude niente. "Devil & Love Song" non reputo nemmeno che rientri tra quei manga che consiglierei soltanto per collezionarne i disegni perché anche quelli non sono niente degno di nota.
L'unico modo per godervi effettivamente in qualche modo la lettura di questo assurdo shoujo manga è andare a leggere a fine volume le esilaranti opinioni di chi l'ha letto prima di voi.
Ho scoperto "Devil & Love Song" quando andavo al liceo.
Ai tempi mi aveva colpita molto il character design della protagonista. Ricordo che la trovavo estremamente bella e affascinante tanto da volerne fare pure il cosplay.
A distanza di quasi dieci anni ammetto che non ricordavo assolutamente nulla della trama, se non che avesse una protagonista dal carattere difficile e con l'abitudine di cantare inni sacri con la voce di un angelo. Nonostante questo, ricordo che ai tempi questo manga mi aveva colpita molto e che, se non fosse stato per il prezzo proibitivo dell'intera serie, mi sarebbe piaciuto poter leggere anche i volumi successivi al primo.
Beh, eccoci qui, una decade dopo: per quanto mi dispiaccia ammetterlo, questo manga è mediocre sotto qualsiasi aspetto. La mia esperienza con la lettura di questo shoujo rientra a pieno nella situazione riassumibile come: "se una cosa te la ricordi con affetto faresti meglio a non riprenderla in mano anni dopo, altrimenti il rischio è quello di mandare in frantumi quel piacevole ricordo".
Storia
La storia di questo manga è terribilmente inconsistente. Proprio come accade in "Magi: The Labyrinth of Magic" e in "To Your Eternity", leggendo questo manga si ha l'impressione che la mangaka non avesse un idea ben chiara della storia che avesse in mente di raccontare. Più volte sembrerà di star leggendo un manga completamente diverso da quello che si stava leggendo in precedenza, sia per quanto riguarda un continuo repentino cambio di tono delle vicende narrate (inclusi cambi estremi di setting o del cast principale dei personaggi), sia per quanto riguarda il cambio di stile disegno o addirittura in alcuni casi del character design stesso di alcuni personaggi, primo tra questi Kurosu Shintarou. Quest'ultimo infatti viene disegnato in tre modi completamente diversi lungo il corso della storia, tanto da renderlo a dir poco irriconoscibile se non fosse per il fatto che gli altri personaggi lo chiamano per nome.
L'arco del bullismo scolastico
La storia di "Devil & Love Song" fa acqua da tutte le parti. Nei primi volumi avremo la nostra protagonista, Maria Kawai, che dopo essere stata espulsa da un prestigioso liceo femminile gestito dalla chiesa dovrà ambientarsi in un comune liceo giapponese, cosa che non sarà per niente facile dato il difficile carattere della protagonista: non ha affatto peli sulla lingua, è estremamente (troppo) sincera e pertanto tende a dire spesso verità scomode in faccia alla gente.
Ah! Finalmente una protagonista diversa dalle altre! Direte voi... Nei primi volumi questa sua caratteristica potrebbe affascinare e risultare a dir poco interessante, ma col passare dei capitoli, fidatevi di me, diventa noioso, ripetitivo e persino insopportabile questo suo modo di agire e ragionare. Per non parlare del fatto che da un certo punto in poi della storia...puff...resterà pochissimo di questa sua marcata peculiarità a dir poco fondamentale nei primi capitoli della storia. Come sarebbe da aspettarsi da una premessa del genere, all'inizio Maria Kawai farà fatica a conquistare i cuori dei suoi compagni di classe e si verranno a creare numerose incomprensioni tra loro... prevedibile no? Ecco, sì, ma, diciamo che questa situazione verrà sviluppata in modo un po' eccessivo e a dir poco surreale. Non so quanto possa essere diffuso in Giappone il problema del bullismo scolastico (sia da parte degli studenti che dei professori), ma in questo manga questo tocca picchi così alti ed è così normalizzato da risultare poco credibile e a tratti snervante.
I personaggi sembrano essere tutti estremamente deficienti, soprattutto le ragazze della classe dei protagonisti, le quali continuano a chiamare Maria "demone" per... motivi futilissimi. Persino il professore della classe, un inetto che è cattivo solo perché gli piace esserlo senza nessun motivo particolare, non perde occasione per trattare male la nostra protagonista... così... a caso. Il carattere e l'atteggiamento della protagonista non aiutano ma... dai... non ha senso che la definiscano demone! Non è cattiva, non fa niente di cattivo o contro le regole... insomma... non ha senso!
Nell'arco di una trentina di capitoli tutta questa situazione a grandi linee si risolve. La protagonista più o meno si integra nella classe, il professore continua ad essere uno stronzo così tanto per, ma hey!
Siamo solo al quarto/quinto volume: la trama deve andare avanti! La "telenovela colombiana" ha inizio! Da questo punto in poi, quello che sembrava essere un manga sul bullismo scolastico si trasforma in una sorta di telenovela adattata a fumetto nipponico.
Una nota importante è che, a causa dell'assurdità degli eventi che si susseguiranno da qui in avanti i già inconsistenti personaggi di questo manga finiranno per snaturarsi sempre di più man mano che proseguono i capitoli.
In un primo momento ci viene dato un triangolo amoroso tra Maria, il tipico finto "ribelle" della sua classe, e la sua "amica", ormai muta, di quanto frequentava il prestigioso liceo religioso. In questo arco narrativo avrete solo drammoni innecessari e i già anonimi, a causa del pessimo character design a loro riservato, compagni di classe dei protagonisti, puff... spariranno nel niente. In particolare Hana Ibuki, la "main villain" dell'arco precedente, la quale ci viene inizialmente venduta come un personaggio fondamentale della classe dei tre protagonisti principali, scompare per non riapparire mai più. Persino alcuni anonimi compagni di classe secondari di supporto faranno qualche breve cameo ogni tanto, quando la mangaka si ricorderà che i nostri protagonisti frequentano un liceo, ma lei che è stata importantissima e che ha pure un character design leggermente più curato viene invece completamente eliminata dalla trama senza che ci venga fornita alcuna informazione in merito a questa sua improvvisa scomparsa.
Una situazione simile capiterà pure con la "main villain" dell'arco di questo triangolo amoroso, dato che pure Anna Soma, l' "amica" muta della protagonista, una volta concluso questo arco narrativo, uscirà di scena con un'assurda motivazione tipica da telenovela, per poi venire sono menzionata sporadicamente e in modo alquanto idiota nei capitoli successivi (soprattutto verso il finale). Giusto per allungare la trama, per almeno un volume, dopo aver avuto dei capitoli dalla drammaticità così caricata da risultare quasi comici, verrà introdotto il personaggio di Kurosu Shintarou. Questi non è altro che un ragazzo del primo anno che si è iscritto allo stesso liceo dei nostri protagonisti soltanto perché si è invaghito della protagonista dopo averla vista cantare nel programma televisivo citato nei primi capitoli del manga. La sua funzione? Fare ingelosire il male lead della storia (povero Kanda Yuusuke, è così palesemente dentro la friendzone che la mangaka ha sentito il bisogno di inserire a forza un nuovo rivale), il quale alla fine dell'arco narrativo precedente aveva stupidamente rifiutato la dichiarazione d'amore della protagonista a causa di una ragione così idiota e poco credibile da sembrare essere frutto al 100% del copione di una telenovela di bassa qualità.
Pertanto, per qualche capitolo passeremo da dei toni iperdrammatici da telenovela a qualcosa di spensierato perfettamente in linea con i più scontati shoujo manga di triangoli amorosi ambientati al liceo, con tanto di episodio della spiaggia! Eh, non poteva mica mancare!
Probabilmente a causa dell'immensa noiosità di questi banali capitoli in perfetta linea con i più convenzionali shoujo manga, finiremo per tornare a immergerci nella lettura di un susseguirsi di colpi di scena inutilmente iperdrammatici, che ci accompagneranno quasi fino all'ultimo volume della serie. Se credete che io stia esagerando vi elenco alcune tra le cose più assurde che capiteranno :
- La protagonista perderà la voce per un tot di capitoli. Il modo per riottenerla sarà fare luce sul suo iperdrammatico passato.
- La protagonista scoprirà di essere nata a causa di uno stupro della madre
- La madre della protagonista, la quale è sorprendentemente identica alla sua insopportabile "amica" muta (ditemi quante possibilità c'erano che una cosa del genere accadesse), è morta suicida. Nel momento del suo suicidio aveva cercato di portare con se pure Maria, ma alla fine non ce l'ha fatta a ucciderla.
- Il male lead della storia esita a iniziare una relazione romantica con la nostra eroina perché teme che abbracciandola lei possa ricordare il momento del suicidio di sua madre, e che così finisca per volersi suicidare lei stessa (la cosa più assurda è che questa stronzata...poi succede davvero!)
- I nonni di Maria si sentono tremendamente in colpa per aver accettato un ingente somma di denaro per insabbiare quanto successo alla figlia, e rifiutano di avere a che fare con Maria dicendo che è andata a trovarli solo perché vuole la loro l'eredità.
- Si scoprirà che lo stupratore della madre è diventato un prete e che dopo quello che definiscono "l'incidente" si è perdutamente innamorato della sua vittima (esatto, viene romanticizzato pure lo stupro). Ah, come se non bastasse, lui è in un certo senso pure il padre adottivo di Kurosu dato che è diventato così buono da gestire pure un orfanotrofio.
- Il nome dell'orfanotrofio è ANNAMARIA, Anna come la madre della protagonista (che è pure convenientemente il nome della sua "amica" diventata muta, la quale ricordiamoci è identica a sua madre) e Maria, la nostra eroina da telenovela. Questo ovviamente perché lui vuole estremamente bene sia alla ragazza che ha stuprato in passato che alla bambina nata da quello stupro.
- In mezzo a un momento iperdrammatico Maria proverà a schiaffeggiare questo disgraziato di prete ma dato che era un ex soldato lui schiverà per istinto ogni suo schiaffo creando un imbarazzante gag comica mal riuscita.
- I nonni della protagonista, il prete ex stupratore e la protagonista inizieranno a considerarsi famiglia e a volersi bene (roba decisamente assurda).
- L'interesse romantico della protagonista, dato che ormai non ha più alcuna scusa per non stare felicemente con lei... deciderà di lasciarla per operarsi alla mano negli USA. Tutto questo verrà iperdrammaticizzato perché il suo sogno è di diventare pianista come suo padre (un famosissimo pianista di fama mondiale) ma a causa di un incidente avuto per colpa di Maria è rimasto gravemente ferito alla mano ed è probabile che non potrà mai più suonare il piano. In mezzo ai capitoli telenovela ha istintivamente protetto la sua mano invece di usarla senza pensarci per letteralmente salvare la vita di lei in un paio di occasioni, quindi non si sente più all'altezza di starle accanto.
Dopo averci fatto vivere tutte queste montagne russe di emozioni al limite dell'assurdo, il manga calmerà di nuovo i toni, regalandoci alcuni noiosissimi capitoli slice of life in un certo senso anche a tema musicale (a quanto pare la mangaka voleva che la musica fosse importante in questo manga, ma per tutta la durata della storia questa sua insistenza si è sentita soltanto inutile e forzata) dei pochi personaggi in teoria principali di questa storia.
L'intento di questi capitoli sembrerebbe essere quello di chiudere gli archi narrativi dei principali personaggi di supporto, ma, dato che questi personaggi non hanno avuto la minima rilevanza per l'intera storia, questi capitoli in un certo senso a loro dedicati risultano essere inutili e tediosi da leggere.
L'unico tra questi personaggi che meriterebbe avere uno o più capitoli incentrati su di lui prima della fine del manga è Kanda Yuusuke, l'unico vero amico della protagonista, il quale le è sempre stato accanto fin dai primi capitoli (tranne quando la mangaka si dimenticava improvvisamente della sua esistenza), non curante del fatto che non riuscisse mai a fare nemmeno mezzo passo fuori dalla friendzone. Alla "chiusura" della sua storyline ci penseranno pochissime insulse e imbarazzanti tavole del capitolo finale di questo assolutamente dimenticabile manga. Come avrete ben potuto intuire, questo manga inutilmente lungo ha pure il coraggio di concludersi con un insoddisfacente finale aperto che una volta raggiunta l'ultima tavola vi farà subito rimpiangere tutto il tempo che avrete speso per leggerlo.
In breve, se volete immergervi nella lettura di un insensata iperdrammatica soap opera a fumetti degna della più scadente telenovela, potete benissimo saltarvi la prima trentina di capitoli e cominciare subito dopo il capitolo conclusivo dell'evento di canto del liceo.
Disegni
Quanto ero adolescente ricordo che li avevo trovati molto belli, soprattutto ero innamorata di come era disegnata la protagonista. Adesso, a distanza di circa dieci anni invece devo confessarvi che i disegni di questo manga non mi fanno affatto impazzire (negli ultimi capitoli peggiorano pure, diventando ancora più anonimi!). Persino Maria Kawaii non mi affascina più come una volta.
Gli occhi enormi e pieni di ciglia in maniera esagerata della protagonista più che affascinarmi mi irritano non poco, e non sono molto fan della sua caricatura chibi con i labbroni a papera. Nemmeno i due protagonisti maschili mi piacciono molto, e soprattutto trovo alquanto ridicolo il modo in cui portano i pantaloni della divisa (probabilmente negli anni 90 o nei primi anni 2000 andava di moda indossarli in quel modo ma diamine, quella scelta estetica è invecchiata malissimo! Più che sembrare fighi adesso fanno ridere!). Ho trovato sia Meguro che Yuusuke alquanto anonimi, benché fossero volutamente disegnati in modo da essere i personaggi maschili più attraenti del manga insieme a Kurosu. E quando dico ciò non esagero.
Meguro, Yuusuke e Maria (e pochissimi altri personaggi secondari come Kurosu e Anna) spiccano in bellezza, in particolare la nostra protagonista, la quale viene continuamente descritta come estremamente attraente dai personaggi secondari di questa storia; questo però non perché abbiano un character design effettivamente memorabile, bensì perché tutto il resto del cast dei personaggi viene volutamente disegnato bruttino e/o con evidenti "difetti estetici".
Questo quindi porterà a non avere il disturbante effetto della "sindrome della stessa faccia" tipico di molti shoujo manga, ma allo stesso tempo abbasserà la qualità estetica generale delle tavole del manga.
Occhio, non sono contro alla scelta di inserire dei personaggi non "convenzionalmente belli".
Anzi, spesso trovo ridicolo vedere quando dei personaggi disegnati in modo da apparire al lettore come effettivamente "belli" fanno osservazioni sull'aspetto "estremamente affascinante" di un altro personaggio che però non è esteticamente troppo diverso da loro, tuttavia trovo che in "Devil & Love Song" questo espediente estetico viene utilizzato così male da rendere anonimi la maggior parte dei personaggi della storia, inclusi molti dei principali.
Si può disegnare dei personaggi "non convenzionalmente belli" senza renderli esteticamente noiosi e facilmente dimenticabili.
Personaggi
Come avrete già capito i personaggi di questo manga non sono affatto memorabili. I loro character design sono scialbi e persino a livello caratteriale sono abbastanza vuoti.
Prima tra tutti : Kousaka Tomoyo. Ci viene presentata come una ragazza insicura, che sorride sempre e che fa sempre quello che gli dicono gli altri anche se non è d'accordo con loro, man mano che proseguono i capitoli diventa all'improvviso il personaggio di supporto "amica" della protagonista. Tra parentesi non perché in realtà sia una stronza con dei doppi fini (coff,coff, come praticamente quasi tutti i personaggi femminili in qualche modo importanti di questo manga), ma perché è così anonima e inutile da essere messa lì come amica della protagonista solo per fare numero e per fare qualche battutina insensata nello sfondo. L'unica cosa che più o meno potrebbe definirla come personaggio è la sua passione per l'estetica dark, punk o simili, come il fatto che adori il nero, gli oggetti con i teschi e in teoria tutto ciò che si associa con questo tipo di sottoculture. Il problema è che questa sua caratteristica è gestita così male che ricade proprio nel problema del "show, don't tell!". Ogni tanto nello sfondo fa delle battutine sceme del tipo "oh, potremmo vestirci come idol punk!" oppure appare nelle illustrazioni di inizio capitolo, o in qualche tavola indossando dei vestiti vagamente alternativi, ma niente di più. Insomma, questa caratteristica ci viene detta ma non viene mai sfruttata a pieno per sviluppare il suo personaggio.
In più, personalmente non la sopporto. Sorride sempre in modo sciocco e esteticamente la trovo così anonima da non riuscire a piacermi in nessun modo. Nonostante questo, a differenza degli altri personaggi del cast principale, si potrebbe dire che l'anonima Kousaka Tomoyo rimane in un certo senso fedele a se stessa dall'inizio alla fine.
Persino la protagonista risulta essere tremendamente inconsistente come personaggio. Difatti non è esagerato dire che la Maria Kawai dei primi capitoli risulta essere un personaggio totalmente distinto da quello degli ultimi volumi del manga. Questo suo cambio non è dovuto alla maturazione del personaggio ma bensì a una completa snaturazione dello stesso avvenuta col tempo man mano che la trama si faceva sempre più insensatamente drammatica. Un altro personaggio che ho notato aver subito una depersonalizzazione simile a quella della nostra protagonista è Kanda Yuusuke, l'unico personaggio di supporto degno di nota di questa storia, il quale oltre a subire un continuo tremendo reedesign passa dall'avere un accenno di personalità propria all'essere il tipico biondino frienzonato e dal cuore puro degli shoujo manga.
Considerazioni finali
L'unica cosa bella di questo manga è la cura dell'edizione italiana. La Flashbook non si smentisce mai. Ha la doppia copertina e le pagine sono piacevoli al tatto. Purtroppo però questo manga manca di sostanza.
Onestamente non lo consiglio nemmeno a chi è ancora alle prime armi con gli shoujo perché, almeno secondo me, oltre ad avere dei personaggi anonimi e una storia inconsistente che non è niente di speciale, non sa nemmeno intrattenere, per non parlare del finale aperto che non conclude niente. "Devil & Love Song" non reputo nemmeno che rientri tra quei manga che consiglierei soltanto per collezionarne i disegni perché anche quelli non sono niente degno di nota.
L'unico modo per godervi effettivamente in qualche modo la lettura di questo assurdo shoujo manga è andare a leggere a fine volume le esilaranti opinioni di chi l'ha letto prima di voi.
"Devil & Love Song" è uno shoujo scolastico che racconta le vicende di Maria, una ragazza all'apparenza fredda e distaccata ma in realtá dal buon cuore. Nonostante le difficoltá iniziali dovute al suo carattere, piano piano Maria inizia a integrarsi nella nuova scuola e a farsi un gruppo di fedeli amici...
La trama è frastagliata e cambia direzione piú volte. I primi volumi infatti sono dedicati principalmente agli episodi di bullismo che Maria deve subire dopo essere stata espulsa dalla prima scuola, mentre in seguito si accenna (con poca chiarezza e coerenza) al passato drammatico della ragazza cercando di costruire un background stabile. Cosa riuscita a metà.
Il manga è scorrevole, di facile lettura, tuttavia andando avanti diventa sempre più inconsistente e i personaggi sempre più traballanti: rapporti che vogliono essere complicati e delicati e invece risultano solo finti e poco comprensibili.
Stereotipi a go go e per condire il brodo, un'accozzaglia di cose trite e ritrite rese ancora più piatte.
Dopo i primi volumi abbastanza riusciti ci troviamo davanti a una serie di archi narrativi uno più confuso dell'altro, tutti abbastanza inconcludenti.
Bene dal punto di vista dei disegni, la Tomori ha fatto notevoli passi in avanti rispetto a "Primo Amore" (di cui tuttavia il pregio principale erano i disegni). Seppur molto diverso da quest'ultimo, "Devil & Love Song" ci riconferma la Tomori come sceneggiatrice mediocre, incapace di dare un significato forte o una caratterizzazione accattivante ai suoi personaggi (quello che considero piú riuscito è Ibushi di "Primo Amore", che da solo tiene in piedi un manga intero).
Molto belle le copertine e la scelta dei colori.
Bene anche per l'edizione italiana della Flashbook, con delle bellissime sovraccoperte e una maniacale cura dei dettagli.
La trama è frastagliata e cambia direzione piú volte. I primi volumi infatti sono dedicati principalmente agli episodi di bullismo che Maria deve subire dopo essere stata espulsa dalla prima scuola, mentre in seguito si accenna (con poca chiarezza e coerenza) al passato drammatico della ragazza cercando di costruire un background stabile. Cosa riuscita a metà.
Il manga è scorrevole, di facile lettura, tuttavia andando avanti diventa sempre più inconsistente e i personaggi sempre più traballanti: rapporti che vogliono essere complicati e delicati e invece risultano solo finti e poco comprensibili.
Stereotipi a go go e per condire il brodo, un'accozzaglia di cose trite e ritrite rese ancora più piatte.
Dopo i primi volumi abbastanza riusciti ci troviamo davanti a una serie di archi narrativi uno più confuso dell'altro, tutti abbastanza inconcludenti.
Bene dal punto di vista dei disegni, la Tomori ha fatto notevoli passi in avanti rispetto a "Primo Amore" (di cui tuttavia il pregio principale erano i disegni). Seppur molto diverso da quest'ultimo, "Devil & Love Song" ci riconferma la Tomori come sceneggiatrice mediocre, incapace di dare un significato forte o una caratterizzazione accattivante ai suoi personaggi (quello che considero piú riuscito è Ibushi di "Primo Amore", che da solo tiene in piedi un manga intero).
Molto belle le copertine e la scelta dei colori.
Bene anche per l'edizione italiana della Flashbook, con delle bellissime sovraccoperte e una maniacale cura dei dettagli.
Nell'universo degli shojo, "Devil & love song" è stata una piacevole sorpresa che ho deciso di premiare con un 8. Edito dalla Flashbook, il manga consta di 13 volumi con sovraccoperta senza immagini a colori, al costo di 5,90€ come quasi tutte le uscite di questa casa editrice.
Disegno: il tratto non mi dispiace. A volte è un po' acerbo e spigoloso, però in generale è abbastanza gradevole. Mi piace particolarmente la resa dei capelli e anche il taglio degli occhi non è male; le figure sono molto longilinee.
Trama: le premesse sono quelle proprie di uno shojo scolastico a sfondo un po' musicale, con le classiche rivalità e anche con qualche triangolo. Ma la protagonista ha carattere, ed è questo che mi ha conquistata: niente occhioni dolci, cuoricini o frasette sdolcinate per Maria, che è dotata invece di una buona percentuale di acidità e di schiettezza che la rendono un po' atipica nell'universo "lustrini e lucciconi" degli shojo. Come quasi tutti gli shojo però l'originalità della protagonista è determinata dal suo tragico passato, che per la prima volta però è realmente tragico. Al centro della vicenda non vi è però l'amore (che anzi è un tema quasi secondario), ma l'amicizia e, soprattutto, i rapporti umani. La protagonista si trasforma gradualmente e così anche i personaggi secondari che la circondano.
ATTENZIONE: questo paragrafo contiene SPOILER
Purtroppo questo manga era iniziato con delle ottime premesse ma ha subìto una sorta di arresto durante il percorso... alcuni episodi sono poco convincenti (ad esempio i volumi 6-8 riguardanti il rapporto fra Maria e l'ex migliore amica) e alcuni personaggi sono quasi delle macchiette (il professore del liceo, la suora o il cantante di strada). Una storia che vorrebbe fondarsi sulla musica finisce invece per fare della musica un semplice riempitivo. Ma la nota più stonata è indubbiamente la parte finale (non il finale in sè per sè, che ho trovato comunque accettabile): gli ultimi volumi della vicenda sono dominati dal buonismo. Una caduta di stile secondo me: non si può iniziare una storia con delle premesse tragiche e concluderla come favoletta, forzando l'happy end. Per chi ha letto il manga: mi riferisco all'identità del padre di Maria e credo di non avere altro da aggiungere.
Tema principale quindi l'amicizia e il rapporto con gli altri, ma l'amore non è trascurato, anche se la controparte maschile di Maria è un po' debole e i rivali sono un po' inconsistenti.
Avendo letto molti shojo, sono diventata molto critica: questo manga ha delle pecche però in una veduta d'insieme è uno shojo ben fatto e con dei buoni punti di forza. L'8 lo merita certamente la protagonista; poi la storia rallenta e nel finale i buoni sentimenti colorano la storia di rosa ma consiglio comunque la lettura agli amanti del genere o anche a chi non ama particolarmente gli shojo.
Disegno: il tratto non mi dispiace. A volte è un po' acerbo e spigoloso, però in generale è abbastanza gradevole. Mi piace particolarmente la resa dei capelli e anche il taglio degli occhi non è male; le figure sono molto longilinee.
Trama: le premesse sono quelle proprie di uno shojo scolastico a sfondo un po' musicale, con le classiche rivalità e anche con qualche triangolo. Ma la protagonista ha carattere, ed è questo che mi ha conquistata: niente occhioni dolci, cuoricini o frasette sdolcinate per Maria, che è dotata invece di una buona percentuale di acidità e di schiettezza che la rendono un po' atipica nell'universo "lustrini e lucciconi" degli shojo. Come quasi tutti gli shojo però l'originalità della protagonista è determinata dal suo tragico passato, che per la prima volta però è realmente tragico. Al centro della vicenda non vi è però l'amore (che anzi è un tema quasi secondario), ma l'amicizia e, soprattutto, i rapporti umani. La protagonista si trasforma gradualmente e così anche i personaggi secondari che la circondano.
ATTENZIONE: questo paragrafo contiene SPOILER
Purtroppo questo manga era iniziato con delle ottime premesse ma ha subìto una sorta di arresto durante il percorso... alcuni episodi sono poco convincenti (ad esempio i volumi 6-8 riguardanti il rapporto fra Maria e l'ex migliore amica) e alcuni personaggi sono quasi delle macchiette (il professore del liceo, la suora o il cantante di strada). Una storia che vorrebbe fondarsi sulla musica finisce invece per fare della musica un semplice riempitivo. Ma la nota più stonata è indubbiamente la parte finale (non il finale in sè per sè, che ho trovato comunque accettabile): gli ultimi volumi della vicenda sono dominati dal buonismo. Una caduta di stile secondo me: non si può iniziare una storia con delle premesse tragiche e concluderla come favoletta, forzando l'happy end. Per chi ha letto il manga: mi riferisco all'identità del padre di Maria e credo di non avere altro da aggiungere.
Tema principale quindi l'amicizia e il rapporto con gli altri, ma l'amore non è trascurato, anche se la controparte maschile di Maria è un po' debole e i rivali sono un po' inconsistenti.
Avendo letto molti shojo, sono diventata molto critica: questo manga ha delle pecche però in una veduta d'insieme è uno shojo ben fatto e con dei buoni punti di forza. L'8 lo merita certamente la protagonista; poi la storia rallenta e nel finale i buoni sentimenti colorano la storia di rosa ma consiglio comunque la lettura agli amanti del genere o anche a chi non ama particolarmente gli shojo.
Il titolo Devil and Love Song si pone come uno shojo un po' atipico.
La protagonista della storia, Maria, non è di certo la solita eroina dei manga al femminile. Fisicamente molto bella, attrae facilmente chi la circonda. Allo stesso tempo, però, il suo modo di fare, eccessivamente schietto e brusco, spinge gli altri lontano da lei.
Costretta a trasferirsi in una nuova scuola, sfida da subito i suoi compagni di classe e il corpo docenti dando prova del suo caratterino deciso e irreprensibile.
La sua peculiare caratteristica è quella di riuscire a leggere nel profondo dell'animo umano e a scorgere cosa vi si nasconde. Questo impaurisce chi la circonda e la porta a divenire vittima di angherie, poste in essere per invidia e timore. Ciò non ferma Maria, che si rialza e, forte delle sue convinzioni, va avanti imperterrita.
E' con la voce che Maria dà forma alla propria anima, è con il canto che traspare la sua vera personalità: una voce angelica e celestiale che fa breccia nel cuore di chi la ascolta.
I due coprotagonisti maschili, che si contendono il cuore della protagonista, sono inizialmente ben caratterizzati. L'uno l'opposto dell'altro, si completano perfettamente. Uno gioviale e scherzoso, l'altro più introspettivo e sfuggente.
Il prescelto di Maria è chiaro fin da subito. Questa decisione non muta nel corso della storia: un amore vero, che sfida le problematiche di coppia e che non cambia direzione per qualche momentaneo capriccio dell'autrice.
Tuttavia il personaggio di Shin Meguro diventa, a poco a poco, sempre più problematico. Il carattere schietto, che lo caratterizzava all'inizio, si dissolve. Colto da un profondo senso di sfiducia, si sente incapace di gestire la personalità e il passato di Maria tendendo quindi ad allontanarla. Vuole evitare di ferirla (o di ferire se stesso?) e per questo il rapporto diviene cupo e struggente. E' quasi straziante leggere le vignette con lui presente, costantemente malinconico e depresso.
Altro personaggio poco chiaro è quello di Anna. Riflettendoci bene, che senso ha? Nessuno. Una rapida comparsata che non lascia un segno profondo. Non ha alcun peso ai fini del racconto che, anche senza di lei, non avrebbe perso nulla.
Nonostante questo shojo avesse le carte per regalare quel quid in più, rispetto ad altri titoli della medesima categoria, non si sviluppa in modo totalmente coerente.
Se da una parte i toni, con cui il tutto è narrato, sono più maturi, si toccano problematiche più complesse e la storia in generale è più introspettiva, il giudizio finale non è totalmente positivo.
Il racconto si fa eccessivamente tragico ed emerge, troppo spesso, come l'autrice non abbia saputo ben orchestrare gli eventi che si susseguono.
Eventi, molto traumatici e di forte impatto emotivo, che si risolvono in modo troppo bonario. Il lieto fine non è sempre la carta giusta da giocare. Sarebbe stato necessario, magari, un pizzico di cinismo in più, che avrebbe regalato maggiore realismo, soprattutto in alcuni frangenti.
Aspettative un po' deluse.
La protagonista della storia, Maria, non è di certo la solita eroina dei manga al femminile. Fisicamente molto bella, attrae facilmente chi la circonda. Allo stesso tempo, però, il suo modo di fare, eccessivamente schietto e brusco, spinge gli altri lontano da lei.
Costretta a trasferirsi in una nuova scuola, sfida da subito i suoi compagni di classe e il corpo docenti dando prova del suo caratterino deciso e irreprensibile.
La sua peculiare caratteristica è quella di riuscire a leggere nel profondo dell'animo umano e a scorgere cosa vi si nasconde. Questo impaurisce chi la circonda e la porta a divenire vittima di angherie, poste in essere per invidia e timore. Ciò non ferma Maria, che si rialza e, forte delle sue convinzioni, va avanti imperterrita.
E' con la voce che Maria dà forma alla propria anima, è con il canto che traspare la sua vera personalità: una voce angelica e celestiale che fa breccia nel cuore di chi la ascolta.
I due coprotagonisti maschili, che si contendono il cuore della protagonista, sono inizialmente ben caratterizzati. L'uno l'opposto dell'altro, si completano perfettamente. Uno gioviale e scherzoso, l'altro più introspettivo e sfuggente.
Il prescelto di Maria è chiaro fin da subito. Questa decisione non muta nel corso della storia: un amore vero, che sfida le problematiche di coppia e che non cambia direzione per qualche momentaneo capriccio dell'autrice.
Tuttavia il personaggio di Shin Meguro diventa, a poco a poco, sempre più problematico. Il carattere schietto, che lo caratterizzava all'inizio, si dissolve. Colto da un profondo senso di sfiducia, si sente incapace di gestire la personalità e il passato di Maria tendendo quindi ad allontanarla. Vuole evitare di ferirla (o di ferire se stesso?) e per questo il rapporto diviene cupo e struggente. E' quasi straziante leggere le vignette con lui presente, costantemente malinconico e depresso.
Altro personaggio poco chiaro è quello di Anna. Riflettendoci bene, che senso ha? Nessuno. Una rapida comparsata che non lascia un segno profondo. Non ha alcun peso ai fini del racconto che, anche senza di lei, non avrebbe perso nulla.
Nonostante questo shojo avesse le carte per regalare quel quid in più, rispetto ad altri titoli della medesima categoria, non si sviluppa in modo totalmente coerente.
Se da una parte i toni, con cui il tutto è narrato, sono più maturi, si toccano problematiche più complesse e la storia in generale è più introspettiva, il giudizio finale non è totalmente positivo.
Il racconto si fa eccessivamente tragico ed emerge, troppo spesso, come l'autrice non abbia saputo ben orchestrare gli eventi che si susseguono.
Eventi, molto traumatici e di forte impatto emotivo, che si risolvono in modo troppo bonario. Il lieto fine non è sempre la carta giusta da giocare. Sarebbe stato necessario, magari, un pizzico di cinismo in più, che avrebbe regalato maggiore realismo, soprattutto in alcuni frangenti.
Aspettative un po' deluse.
Sinceramente è difficile per me dare un voto a questo manga, in quanto per la storia propenderei per voto 8, mentre per i disegni non gli darei più di 6.
La trama è molto carina e innovativa: Maria, una ragazza bella e intelligente, dalle notevoli doti canore, viene cacciata dalla scuola privata dove studiava per finire in mezzo a studenti di scuola pubblica con i quali non riesce a rapportarsi. Le vicende di Maria sono un susseguirsi di situazioni spiacevoli, che fanno pian piano luce sul triste passato della protagonista e sui motivi che hanno portato alla sua espulsione dal precedente istituto scolastico. In questo intrecciarsi di alti e bassi Maria imparerà ad aprirsi con gli altri, prima solo col canto, poi con le parole ed i gesti; conoscerà cos'è la vera amicizia e l'amore e, cosa più importante, riuscirà pian piano a conoscere ed amare se stessa. In questo lungo cammino della scoperta di sè, sarà affiancata da persone importanti che la sosterranno con un sorriso come Yusuke o con un buon accompagnamento musicale quale il pianoforte di Shin. Le tematiche trattate lo rendono un manga dai tratti dolci e malinconici, con sfumature drammatiche che aggiungono un tono molto toccante.
Il disegno è molto particolare: i visi sono troppo appuntiti e mancano un po' di proporzione, inoltre i personaggi femminili secondari sono sbozzati, sembrano poco curati. Diciamo che non corrisponde per niente al mio gusto.
Se, però, si pone più l'attenzione sui contenuti è senza dubbio un manga carino e piacevole da leggere.
Inoltre la casa editrice ne ha fatto una collana ben curata, con tanto di sovracopertina coloratissima e piacevole al tatto, che invoglia all'acquisto.
La trama è molto carina e innovativa: Maria, una ragazza bella e intelligente, dalle notevoli doti canore, viene cacciata dalla scuola privata dove studiava per finire in mezzo a studenti di scuola pubblica con i quali non riesce a rapportarsi. Le vicende di Maria sono un susseguirsi di situazioni spiacevoli, che fanno pian piano luce sul triste passato della protagonista e sui motivi che hanno portato alla sua espulsione dal precedente istituto scolastico. In questo intrecciarsi di alti e bassi Maria imparerà ad aprirsi con gli altri, prima solo col canto, poi con le parole ed i gesti; conoscerà cos'è la vera amicizia e l'amore e, cosa più importante, riuscirà pian piano a conoscere ed amare se stessa. In questo lungo cammino della scoperta di sè, sarà affiancata da persone importanti che la sosterranno con un sorriso come Yusuke o con un buon accompagnamento musicale quale il pianoforte di Shin. Le tematiche trattate lo rendono un manga dai tratti dolci e malinconici, con sfumature drammatiche che aggiungono un tono molto toccante.
Il disegno è molto particolare: i visi sono troppo appuntiti e mancano un po' di proporzione, inoltre i personaggi femminili secondari sono sbozzati, sembrano poco curati. Diciamo che non corrisponde per niente al mio gusto.
Se, però, si pone più l'attenzione sui contenuti è senza dubbio un manga carino e piacevole da leggere.
Inoltre la casa editrice ne ha fatto una collana ben curata, con tanto di sovracopertina coloratissima e piacevole al tatto, che invoglia all'acquisto.
Ho recuperato tutti e 13 i volumi di questo manga in blocco (dissanguando notevolmente le mie finanze) solo seguendo quel che non posso fare altro che chiamare sesto senso.
Ho trovato un'immagine per caso e letto sommariamente la trama, e la malefica vocina che chiunque ha nella testa mi ha praticamente ordinato: "prendilo".
Così ho fatto, e nel giro di quattro ore ho letto l'intera serie dal primo all'ultimo numero.
Onestamente la presenza di un triangolo in una storia non mi è mai piaciuto granché, mi trasmette un senso di superficialità di sentimenti (solo nel caso in cui la ragazza oscilla da un ragazzo all'altro ovviamente) e, visto che sono un tipo che dà grande importanza alle coppie e non incassa bene il mancato realizzamento di quella che per cui tifa, fino alla fine mi tiene sgradevolmente sulle spine.
Questo manga parte con un apparente triangolo, ma prima che io abbia avuto il tempo di lanciare scongiuri contro la vocina dimostratasi ingannevole questo si è subito risolto in modo limpido: Shin ama Maria e Maria ama Shin.
Yusuke, che pure mi piaceva, per quanto innamorato di lei non è mai stato altro che un amico; e questa certezza (considerando chiaramente che avevo subito puntato alla Shin/Maria) pur con pure tutti gli ostacoli che una storia d'amore negli Shoujo deve tipicamente affrontare, mi ha messa nel giusto stato d'animo per gustarmi la storia con una panoramica più ampia.
I già citati Maria-Shin-Yusuke li ho trovato caratterizzati in modo impeccabile.
Lei è una persona diretta al punto di essere spietata; ma visto che io apprezzo da sempre l'estrema franchezza, proprio questa di una persona che dice sempre ciò che pensa guardandoti negli occhi, sono stata felice di avere una protagonista abbastanza inedita e inaspettatamente calzante con questo mio ideale.
Shin è semplicemente il mio personaggio maschile tipo: silenzioso, introverso, apparentemente freddo ma in realtà emotivo, empatico e sensibile. All'inizio il classico "bel tenebroso" che però nasconde un carattere lontanissimo da questo stereotipo.
Yosuke invece parte come l'altrettanto classico ragazzo solare e allegro, ed ho trovato affascinante il fatto che poi ammetta di comportarsi gentilmente solo per facciata.
Ma a parte i protagonisti ho amato praticamente tutti i personaggi.
Tomoko, la prima amica che Maria riuscirà a farsi a scuola, Hana, che pure all'inizio risulta piuttosto odiosa per la sua ipocrisia, e soprattutto Anna: dal carattere in apparenza solare ma in realtà molto controversa, eppure egualmente buona nel suo essere piena di dolore mai lenito.
I temi del manga sono tutto fuorché superficiali, difatti lo considero uno Shoujo dai temi decisamente adulti e non adatto alle ragazzine; basti pensare anche solo al passato di Maria.
Inoltre come penso di aver già scritto in un'altra recensione io amo molto la musica ed adoro tutti i manga che ruotano attorno a questo tema, anche se purtroppo leggere di una ragazza che canta non rende come sentirla effettivamente cantare in un'anime.
Difatti mi spiace che quest'opera non sia mai stata adattata in modo animato, secondo il mio parere l'avrebbe assolutamente meritato.
I disegni infine li considero molto sopra la media, proprio il genere che piace a me. Tavole di ampio respiro, corpi flessuosi, capelli lisci e morbidi ed occhi espressivi.
Una nota di merito particolare vorrei darla alle labbra: spesso nei manga queste non vengono proprio disegnate, invece quest'autrice rende soprattutto quelle di Maria come un bocciolo di rosa. Perdonate la descrizione da romanzetto d'amore, però trovo calzi a pennello.
Ho trovato un'immagine per caso e letto sommariamente la trama, e la malefica vocina che chiunque ha nella testa mi ha praticamente ordinato: "prendilo".
Così ho fatto, e nel giro di quattro ore ho letto l'intera serie dal primo all'ultimo numero.
Onestamente la presenza di un triangolo in una storia non mi è mai piaciuto granché, mi trasmette un senso di superficialità di sentimenti (solo nel caso in cui la ragazza oscilla da un ragazzo all'altro ovviamente) e, visto che sono un tipo che dà grande importanza alle coppie e non incassa bene il mancato realizzamento di quella che per cui tifa, fino alla fine mi tiene sgradevolmente sulle spine.
Questo manga parte con un apparente triangolo, ma prima che io abbia avuto il tempo di lanciare scongiuri contro la vocina dimostratasi ingannevole questo si è subito risolto in modo limpido: Shin ama Maria e Maria ama Shin.
Yusuke, che pure mi piaceva, per quanto innamorato di lei non è mai stato altro che un amico; e questa certezza (considerando chiaramente che avevo subito puntato alla Shin/Maria) pur con pure tutti gli ostacoli che una storia d'amore negli Shoujo deve tipicamente affrontare, mi ha messa nel giusto stato d'animo per gustarmi la storia con una panoramica più ampia.
I già citati Maria-Shin-Yusuke li ho trovato caratterizzati in modo impeccabile.
Lei è una persona diretta al punto di essere spietata; ma visto che io apprezzo da sempre l'estrema franchezza, proprio questa di una persona che dice sempre ciò che pensa guardandoti negli occhi, sono stata felice di avere una protagonista abbastanza inedita e inaspettatamente calzante con questo mio ideale.
Shin è semplicemente il mio personaggio maschile tipo: silenzioso, introverso, apparentemente freddo ma in realtà emotivo, empatico e sensibile. All'inizio il classico "bel tenebroso" che però nasconde un carattere lontanissimo da questo stereotipo.
Yosuke invece parte come l'altrettanto classico ragazzo solare e allegro, ed ho trovato affascinante il fatto che poi ammetta di comportarsi gentilmente solo per facciata.
Ma a parte i protagonisti ho amato praticamente tutti i personaggi.
Tomoko, la prima amica che Maria riuscirà a farsi a scuola, Hana, che pure all'inizio risulta piuttosto odiosa per la sua ipocrisia, e soprattutto Anna: dal carattere in apparenza solare ma in realtà molto controversa, eppure egualmente buona nel suo essere piena di dolore mai lenito.
I temi del manga sono tutto fuorché superficiali, difatti lo considero uno Shoujo dai temi decisamente adulti e non adatto alle ragazzine; basti pensare anche solo al passato di Maria.
Inoltre come penso di aver già scritto in un'altra recensione io amo molto la musica ed adoro tutti i manga che ruotano attorno a questo tema, anche se purtroppo leggere di una ragazza che canta non rende come sentirla effettivamente cantare in un'anime.
Difatti mi spiace che quest'opera non sia mai stata adattata in modo animato, secondo il mio parere l'avrebbe assolutamente meritato.
I disegni infine li considero molto sopra la media, proprio il genere che piace a me. Tavole di ampio respiro, corpi flessuosi, capelli lisci e morbidi ed occhi espressivi.
Una nota di merito particolare vorrei darla alle labbra: spesso nei manga queste non vengono proprio disegnate, invece quest'autrice rende soprattutto quelle di Maria come un bocciolo di rosa. Perdonate la descrizione da romanzetto d'amore, però trovo calzi a pennello.
Probabilmente si potrà evincere dall'avatar che ho scelto, ma questo manga mi sta piacendo moltissimo!
Ho comprato il numero uno per caso attirata dai disegni davvero stupendi ed appena l'ho letto è stato amore a prima vista!
Il personaggio di Maria mi piace moltissimo. A causa della sua difficoltà di farsi degli amici, non sa come porsi con loro rischiando, spesso di rovinare tutto. Per fortuna c'è chi, con pazienza, riesce a capirla scoprendo una dolce e brava ragazza.
I conflitti che la circondano nella scuola possono apparire visti e rivisti, ma chi non ha avuto cattive esperienze scolastiche? E poi c'è il pregiudizio che vede Maria come arrogante e superiore a tutti solo perché viene da una scuola più facoltosa. Quindi direi che erano inevitabili. Certo, il professore sarebbe da denunciare perché difficile da combattere al contrario dei compagni; loro hanno sempre il coltello dalla parte del manico! Ma forse, se anche lo facesse, probabilmente non verrebbe creduta avendo alle spalle atti violenti...
Sono curiosa di vedere come si evolverà la storia!
So già che, letto l'ultimo numero, mi sentirò tristissima!
Ho comprato il numero uno per caso attirata dai disegni davvero stupendi ed appena l'ho letto è stato amore a prima vista!
Il personaggio di Maria mi piace moltissimo. A causa della sua difficoltà di farsi degli amici, non sa come porsi con loro rischiando, spesso di rovinare tutto. Per fortuna c'è chi, con pazienza, riesce a capirla scoprendo una dolce e brava ragazza.
I conflitti che la circondano nella scuola possono apparire visti e rivisti, ma chi non ha avuto cattive esperienze scolastiche? E poi c'è il pregiudizio che vede Maria come arrogante e superiore a tutti solo perché viene da una scuola più facoltosa. Quindi direi che erano inevitabili. Certo, il professore sarebbe da denunciare perché difficile da combattere al contrario dei compagni; loro hanno sempre il coltello dalla parte del manico! Ma forse, se anche lo facesse, probabilmente non verrebbe creduta avendo alle spalle atti violenti...
Sono curiosa di vedere come si evolverà la storia!
So già che, letto l'ultimo numero, mi sentirò tristissima!
Do un bel 10 a questo fumetto, perché è abbastanza imprevedibile e poi finalmente una protagonista impassibile ma tanto fragile e divertente.
L'argomento che prevale è la musica ma per fortuna non sembra così, anche perché comincerebbe a stufare...io sono solo al 6 volume ma mi sono persa il 2 (anche se non è un gran danno, il meglio arriva dopo!)
Crescita interiore - altro argomento cardine del fumetto - amore, gelosie, insomma movimento vero! Non vedo l'ora che esca il 7, chissà se la povera Maria troverà pace...
L'argomento che prevale è la musica ma per fortuna non sembra così, anche perché comincerebbe a stufare...io sono solo al 6 volume ma mi sono persa il 2 (anche se non è un gran danno, il meglio arriva dopo!)
Crescita interiore - altro argomento cardine del fumetto - amore, gelosie, insomma movimento vero! Non vedo l'ora che esca il 7, chissà se la povera Maria troverà pace...
"Devil & Love Song" è senza dubbio un manga particolare, diverso dagli soliti Shoujo manga.
La protagonista di questa storia è Maria Kawai, una ragazza molto bella, fredda e senza peli sulla lingua. Maria, dopo essere stata espulsa da un famoso liceo femminile, si trasferisce in un nuovo liceo. Il primo incontro con i suoi compagni non sarà dei migliori: quella sua espressione fredda e quel suo carattere non fanno una bella impressione alle ragazze della sua classe. Però Maria a poco a poco riuscirà a fare amicizia con Yusuke e Shin, e sempre lentamente riuscirà a integrarsi nella sua classe... Ma questo solo dopo molti "conflitti" con le sue compagne.
"Devil & Love Song" è senz'altro un manga diverso dai soliti. Innanzitutto Maria Kawai non è la solita ragazza timida, pasticciona e dolce degli Shoujo. Non lo è per niente. E' una ragazza molto bella, che sa il fatto suo e non si spaventa per un nonnulla. Ci voleva una protagonista diversa dalle solite. I due protagonisti principali, Yusuke e Shin, invece, all'inizio possono sembrare i soliti ragazzi che si trovano negli Shoujo manga: Yusuke è il classico ragazzo allegro e spensierato; mentre Shin è quello freddo, silenzioso e distaccato. Ma non è così. Yusuke in realtà non è un ragazzo così tanto allegro, anzi, vuol sembrare "carino" apposta per nascondere il suo vero carattere. Shin sembra un ragazzo menefreghista, mentre invece non lo è affatto, anzi si preoccupa molto per gli altri, soprattutto per Maria. Quindi non posso dire che "Devil & Love Song" è un manga scontato, di cui si sa già come andrà a finire.
E che dire dello stile della mangaka, Miyoshi Tomori? Bello, bello, bello. Molto adatto allo stile degli Shoujo manga. Secondo me lo stile di disegno è fondamentale per la lettura di un manga. E in questo manga direi che lo stile è più che perfetto.
Non do 10, perché ho letto appena tre numeri di questa serie. Ma voto 9, perché sono sicura che andando avanti questo manga non mi deluderà. Lo consiglio veramente, è un manga unico nel suo genere e sono sicura che non deluderà nemmeno voi.
La protagonista di questa storia è Maria Kawai, una ragazza molto bella, fredda e senza peli sulla lingua. Maria, dopo essere stata espulsa da un famoso liceo femminile, si trasferisce in un nuovo liceo. Il primo incontro con i suoi compagni non sarà dei migliori: quella sua espressione fredda e quel suo carattere non fanno una bella impressione alle ragazze della sua classe. Però Maria a poco a poco riuscirà a fare amicizia con Yusuke e Shin, e sempre lentamente riuscirà a integrarsi nella sua classe... Ma questo solo dopo molti "conflitti" con le sue compagne.
"Devil & Love Song" è senz'altro un manga diverso dai soliti. Innanzitutto Maria Kawai non è la solita ragazza timida, pasticciona e dolce degli Shoujo. Non lo è per niente. E' una ragazza molto bella, che sa il fatto suo e non si spaventa per un nonnulla. Ci voleva una protagonista diversa dalle solite. I due protagonisti principali, Yusuke e Shin, invece, all'inizio possono sembrare i soliti ragazzi che si trovano negli Shoujo manga: Yusuke è il classico ragazzo allegro e spensierato; mentre Shin è quello freddo, silenzioso e distaccato. Ma non è così. Yusuke in realtà non è un ragazzo così tanto allegro, anzi, vuol sembrare "carino" apposta per nascondere il suo vero carattere. Shin sembra un ragazzo menefreghista, mentre invece non lo è affatto, anzi si preoccupa molto per gli altri, soprattutto per Maria. Quindi non posso dire che "Devil & Love Song" è un manga scontato, di cui si sa già come andrà a finire.
E che dire dello stile della mangaka, Miyoshi Tomori? Bello, bello, bello. Molto adatto allo stile degli Shoujo manga. Secondo me lo stile di disegno è fondamentale per la lettura di un manga. E in questo manga direi che lo stile è più che perfetto.
Non do 10, perché ho letto appena tre numeri di questa serie. Ma voto 9, perché sono sicura che andando avanti questo manga non mi deluderà. Lo consiglio veramente, è un manga unico nel suo genere e sono sicura che non deluderà nemmeno voi.
Uno shojo finalmente diverso da tutti quelli che conosciamo con la solita protagonista dolce e gentile, con due bei ragazzi che fanno tutto per lei. Questa storia ha come protagonista una bellissima ragazza con un carattere forte, schietta e sicura di sè. Una ragazza un po' tormentata ma che non ha paura di dire alla genta cosa pensa di loro (che tra l'altro azzecca sempre la vera personalità delle persone).
Uno dei due ragazzi fa come la parte della ragazza in uno shojo, atteggiamento che aiuta gli altri, sempre sorridente davvero insolito e altro punto a favore del manga che continua a stupire e ad appassionare. Per adesso ho letto solo il primo volume ma conto di prendere anche tutti gli altri perchè è splendido!
Uno dei due ragazzi fa come la parte della ragazza in uno shojo, atteggiamento che aiuta gli altri, sempre sorridente davvero insolito e altro punto a favore del manga che continua a stupire e ad appassionare. Per adesso ho letto solo il primo volume ma conto di prendere anche tutti gli altri perchè è splendido!
Va bene, lo confesso: non ho saputo resistere. Invece di aspettare le uscite italiane (tra l'altro veloci: una al mese) e godermi per bene il proseguo di questo manga, magari spaparanzata sul mio divano con una bella tazza di tè caldo, mi sono lasciata prendere dalla passione e dall'impazienza, e così mi sono rovinata la vista e la schiena, già entrambe parecchio provate, attaccandomi al computer per cercare le scan di "Akuma to Love Song" e soddisfare così la mia irrefrenabile curiosità. Dopo ore di ricerca, ho trovato le scan in inglese, in giapponese e in cinese (va beh, in cinese ho guardato le tavole e basta) e sono riuscita bene o male ad arrivare alla fine del 13esimo volume. Ebbene, la mia fatica è stata ricompensata! Sono molto contenta di averlo fatto, perché questo bellissimo manga non ha disilluso le mie aspettative.
Anche se i protagonisti sono dei liceali, non si può certo dire che sia la solita storia con ambientazione scolastica. E' una storia piena di dolore ma soprattutto di speranza, nella quale il sentimento dell'amicizia ricopre un ruolo fondamentale. Maria è bellissima, ma ha una corazza che la separa dagli altri e per questo soffre, per la distanza che sente tra lei e le persone. Ma è ancora coraggiosa e non si vergogna di dire le cose in faccia, né di confessare i suoi sentimenti: quando si innamora non esita a dichiararsi e continua a vivere nella piena consapevolezza di questo amore, anche se difficile. Mi sono piaciuti molto, oltre a Maria ovviamente, anche Tomoyo e Yusuke. Shin incarna l'eroe romantico, colui che si batte per difendere la sua amata dal mondo, dalla sofferenza, che preferisce rimanere nell'ombra. E' un bel personaggio, per carità, ma secondo me almeno all'inizio manca un po' di coraggio: è facile difendere, proteggere, ma senza esporsi completamente. Yusuke, invece, sicuramente meno affascinante e penetrante di Shin, a modo suo e con tutta la sua sofferenza interiore si butta subito a capofitto nella nuova avventura e cerca di aiutare Maria in ogni circostanza, anche raccontandole delle bugie, ma senza sapere lui stesso a volte quali sono bugie e quali verità. Anche se sa che il cuore di Maria appartiene irrimediabilmente a Shin, continua a starle accanto e a desiderare la sua felicità. Questo per me è coraggio, ed è per questo che Yusuke mi è piaciuto molto.
Ho apprezzato tanto anche il fatto che la musica ricopra un ruolo fondamentale in questa storia, di espiazione ed ispirazione.
I disegni sono molto puliti ed espressivi, oltre che proporzionati. Consiglio vivamente "Akuma To Love Song" agli amanti degli shojo che però vogliano leggere una storia molto più profonda, con risvolti anche tragici e dolorosi.
PS: se ci fosse qualche lettore della Flashbook, non si preoccupi: nonostante il cinese ballerino, continuerò ad acquistare il manga in italiano anche per i restanti 10 volumi...
Anche se i protagonisti sono dei liceali, non si può certo dire che sia la solita storia con ambientazione scolastica. E' una storia piena di dolore ma soprattutto di speranza, nella quale il sentimento dell'amicizia ricopre un ruolo fondamentale. Maria è bellissima, ma ha una corazza che la separa dagli altri e per questo soffre, per la distanza che sente tra lei e le persone. Ma è ancora coraggiosa e non si vergogna di dire le cose in faccia, né di confessare i suoi sentimenti: quando si innamora non esita a dichiararsi e continua a vivere nella piena consapevolezza di questo amore, anche se difficile. Mi sono piaciuti molto, oltre a Maria ovviamente, anche Tomoyo e Yusuke. Shin incarna l'eroe romantico, colui che si batte per difendere la sua amata dal mondo, dalla sofferenza, che preferisce rimanere nell'ombra. E' un bel personaggio, per carità, ma secondo me almeno all'inizio manca un po' di coraggio: è facile difendere, proteggere, ma senza esporsi completamente. Yusuke, invece, sicuramente meno affascinante e penetrante di Shin, a modo suo e con tutta la sua sofferenza interiore si butta subito a capofitto nella nuova avventura e cerca di aiutare Maria in ogni circostanza, anche raccontandole delle bugie, ma senza sapere lui stesso a volte quali sono bugie e quali verità. Anche se sa che il cuore di Maria appartiene irrimediabilmente a Shin, continua a starle accanto e a desiderare la sua felicità. Questo per me è coraggio, ed è per questo che Yusuke mi è piaciuto molto.
Ho apprezzato tanto anche il fatto che la musica ricopra un ruolo fondamentale in questa storia, di espiazione ed ispirazione.
I disegni sono molto puliti ed espressivi, oltre che proporzionati. Consiglio vivamente "Akuma To Love Song" agli amanti degli shojo che però vogliano leggere una storia molto più profonda, con risvolti anche tragici e dolorosi.
PS: se ci fosse qualche lettore della Flashbook, non si preoccupi: nonostante il cinese ballerino, continuerò ad acquistare il manga in italiano anche per i restanti 10 volumi...
Manga davvero bellissimo con disegni particolareggiati e molto profondi.
Maria Kawaii è una giovane ragazza dalla straordinaria bellezza dovuta n particolare dai suoi occhi grandi e affascinanti; dopo essere stata espulsa da un prestigioso collegio femminile si trasferisce nel liceo Touzuka; qui a causa della sua freddezza e in particolare del fatto che abbia la capacità di capire cosa veramente provano le persone che la circondano a difficoltà ad inserirsi. Sarà aiutata da due suoi nuovi compagni di classe, Meguro e Yusuke, che le insegneranno assieme a Tomoyo, una sua compagna, che cosa significa essere 'carini e gentili' e, cosa più importante, il vero significato dell'amicizia e dell'amore, sentimenti verso i quali Maria sembra ottusa e disonesta.
Maria Kawaii è un nuovo tipo di protagonista fuori dagli schemi dei classici shoujo, perfetta in tutto tranne che per le relazioni umane, dotata di una voce incantevole; quando leggerete questo manga troverete una ragazza forte che non vuole essere aiutata da nessuno, che non ha paura di farsi odiare e che vuole lottare da sola ma che pian piano maturerà imparando a contare sugli amici; fredda per la sua solitudine e per il fatto di venire sempre fraintesa.
Disegni graffianti, eleganti e moderni, un tratto delicato e una storia semplice da leggere ma al contempo estremamente bella per il debutto in Italia della bravissima Miyoshi Tomori che per quest'opera costituita da 13 imperdibili volumetti merita un 10 pieno.
Maria Kawaii è una giovane ragazza dalla straordinaria bellezza dovuta n particolare dai suoi occhi grandi e affascinanti; dopo essere stata espulsa da un prestigioso collegio femminile si trasferisce nel liceo Touzuka; qui a causa della sua freddezza e in particolare del fatto che abbia la capacità di capire cosa veramente provano le persone che la circondano a difficoltà ad inserirsi. Sarà aiutata da due suoi nuovi compagni di classe, Meguro e Yusuke, che le insegneranno assieme a Tomoyo, una sua compagna, che cosa significa essere 'carini e gentili' e, cosa più importante, il vero significato dell'amicizia e dell'amore, sentimenti verso i quali Maria sembra ottusa e disonesta.
Maria Kawaii è un nuovo tipo di protagonista fuori dagli schemi dei classici shoujo, perfetta in tutto tranne che per le relazioni umane, dotata di una voce incantevole; quando leggerete questo manga troverete una ragazza forte che non vuole essere aiutata da nessuno, che non ha paura di farsi odiare e che vuole lottare da sola ma che pian piano maturerà imparando a contare sugli amici; fredda per la sua solitudine e per il fatto di venire sempre fraintesa.
Disegni graffianti, eleganti e moderni, un tratto delicato e una storia semplice da leggere ma al contempo estremamente bella per il debutto in Italia della bravissima Miyoshi Tomori che per quest'opera costituita da 13 imperdibili volumetti merita un 10 pieno.
Manga abbastanza interessante, ammetto di averlo comprato al prezzo lancio per regalarlo alla mia ragazza, ma mi sono accorto che non si trattava del solito shojo e ho cominciato a leggerlo.
Lei, la protagonista, è una ragazza che si fa odiare perché dice le cose troppo schiettamente, non è certo la classico eroina di uno shojo. La trama e originale (anche se non si capisce dove vuole arrivare l'autore) ed è sostenuta da momenti molto divertenti.
I disegni sono puliti molto belli anche se un po' troppo rigidi, ma nel contesto mi sono piaciuti molto, soprattutto la caratterizzazione dei protagonisti.
L'edizione è ben curata ottima la qualità delle pagine e la rilegatura.
Infine un bel 7, che non è il voto finale ma è il voto per soli due volumi; non succede spesso che uno shojo mi colpisca, non vedo l'ora che escano anche gli altri volumi per capire come evolverà la trama, le premesse ci sono tutte, potrebbe essere certamente un manga da 10. Consigliato.
Lei, la protagonista, è una ragazza che si fa odiare perché dice le cose troppo schiettamente, non è certo la classico eroina di uno shojo. La trama e originale (anche se non si capisce dove vuole arrivare l'autore) ed è sostenuta da momenti molto divertenti.
I disegni sono puliti molto belli anche se un po' troppo rigidi, ma nel contesto mi sono piaciuti molto, soprattutto la caratterizzazione dei protagonisti.
L'edizione è ben curata ottima la qualità delle pagine e la rilegatura.
Infine un bel 7, che non è il voto finale ma è il voto per soli due volumi; non succede spesso che uno shojo mi colpisca, non vedo l'ora che escano anche gli altri volumi per capire come evolverà la trama, le premesse ci sono tutte, potrebbe essere certamente un manga da 10. Consigliato.
Cosa dire? Mi sono divorata entrambi i volumi usciti, in neanche due giorni. Direi che questo manga è una "bomba".
La protagonista è esilarante, finalmente qualcuna con i controcoglions. Ecco, giusto il bullismo scolastico è un cliché un po' ripetuto, ma ci si può tranquillamente passar sopra: Maria se la cava egregiamente, facendo scaturire ancora più rabbia tra le compagne di classe.
Per non parlare dei due maschi protagonisti. Megu lo adoro, è molto introverso e viene visto come un ragazzo "freddo", quando in realtà è tutt'altro. Il biondino invece mi irrita, ed è per questo che mi complimento con l'autrice, perché credo che sia l'effetto da lei voluto. Insomma, il tipico falso-col-sorriso-stampato-sulle-labbra da prendere a schiaffi 25 ore su 24, come effettivamente vorrebbe fare anche Maria.
Solitamente, però, caratteristiche simili al massimo vengono attribuite a personaggi femminili; vedere un maschio con simili atteggiamenti, in uno shojo, per me è una grossa novità, visto che spesso e (mal)volentieri ci propinano i soliti figaccioni/marpioni/io posso e tu no.
Ecco, magari manca qualche colpo di scena, ma ciò non ha deluso affatto le mie aspettative: credo che Devil & Love Song si debba prendere con filosofia. Un faticoso percorso verso l'accettazione di se stessi.
Bellissimi anche i disegni. Mi è capitato spesso di soffermarmi su dei primi piani di Maria per almeno due buoni minuti. Il tratto di quest'autrice m'ipnotizza.
Concludo dicendo che non vedo l'ora di leggere i prossimi volumi. Sono curiosa di sapere come evolveranno i personaggi e la storia. E soprattutto, mi chiedo se Maria riuscirà a farsi accettare dagli altri, e in primis, da se stessa. Un punto in più va assolutamente ai disegni. L'autrice ha un tratto veramente particolare e da lodare.
"Chi crede sarà salvato..." Chissà.
La protagonista è esilarante, finalmente qualcuna con i controcoglions. Ecco, giusto il bullismo scolastico è un cliché un po' ripetuto, ma ci si può tranquillamente passar sopra: Maria se la cava egregiamente, facendo scaturire ancora più rabbia tra le compagne di classe.
Per non parlare dei due maschi protagonisti. Megu lo adoro, è molto introverso e viene visto come un ragazzo "freddo", quando in realtà è tutt'altro. Il biondino invece mi irrita, ed è per questo che mi complimento con l'autrice, perché credo che sia l'effetto da lei voluto. Insomma, il tipico falso-col-sorriso-stampato-sulle-labbra da prendere a schiaffi 25 ore su 24, come effettivamente vorrebbe fare anche Maria.
Solitamente, però, caratteristiche simili al massimo vengono attribuite a personaggi femminili; vedere un maschio con simili atteggiamenti, in uno shojo, per me è una grossa novità, visto che spesso e (mal)volentieri ci propinano i soliti figaccioni/marpioni/io posso e tu no.
Ecco, magari manca qualche colpo di scena, ma ciò non ha deluso affatto le mie aspettative: credo che Devil & Love Song si debba prendere con filosofia. Un faticoso percorso verso l'accettazione di se stessi.
Bellissimi anche i disegni. Mi è capitato spesso di soffermarmi su dei primi piani di Maria per almeno due buoni minuti. Il tratto di quest'autrice m'ipnotizza.
Concludo dicendo che non vedo l'ora di leggere i prossimi volumi. Sono curiosa di sapere come evolveranno i personaggi e la storia. E soprattutto, mi chiedo se Maria riuscirà a farsi accettare dagli altri, e in primis, da se stessa. Un punto in più va assolutamente ai disegni. L'autrice ha un tratto veramente particolare e da lodare.
"Chi crede sarà salvato..." Chissà.
Devo dire che questo manga mi è piaciuto molto e l'ho trovato differente dalla maggior parte dei manga che ho letto fin'ora. La protagonista non è la solita ragazzina triste che si piange addosso e nemmeno la tipa sempre pimpante e che non si lascia mai demoralizzare - odio le tipe troppo vivaci!
Kawai Maria è una ragazza schietta e diretta, senza mezze misure e non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno; adoro la sua personalità! All'inizio verrà mal accolta dai suoi compagni di classe, che tenteranno in ogni modo di metterla nei guai, sopratutto le ragazze (anch'io non capisco perché in ogni manga shojo le ragazze sono così perfide e stronze ed i ragazzi non s'immischiano mai, ed i professori sono ancora più impossibili!). Comunque alla fine tutto volge per il meglio fortunatamente.
Vi consiglio di leggerlo, a me per ora è davvero piaciuto, non vedo l'ora di proseguire con la lettura.
Kawai Maria è una ragazza schietta e diretta, senza mezze misure e non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno; adoro la sua personalità! All'inizio verrà mal accolta dai suoi compagni di classe, che tenteranno in ogni modo di metterla nei guai, sopratutto le ragazze (anch'io non capisco perché in ogni manga shojo le ragazze sono così perfide e stronze ed i ragazzi non s'immischiano mai, ed i professori sono ancora più impossibili!). Comunque alla fine tutto volge per il meglio fortunatamente.
Vi consiglio di leggerlo, a me per ora è davvero piaciuto, non vedo l'ora di proseguire con la lettura.
Kawai Maria si trasferisce nel nuovo liceo, dopo essere stata cacciata dall’istituto di St Katria. Il suo primo incontro con la nuova classe non è dei più felici. “Io sono Kawai Maria”, dice, ma il suo sguardo altezzoso, la sua bocca imbronciata e il suo collo che si inclina su di un lato sembrano dire: “Mi fate schifo! Vi darei fuoco!”.
È stupenda Maria, è alta e slanciata, attira subito l’attenzione dei belli della classe, Kanda Yuusuke (il dolce espansivo) e Meguro Shin (il bel tenebroso) e l’odio feroce di tutte le compagne, le quali, invidiose, la prendono subito di mira chiamandola “Demone Maria”.
Con lo scorrere delle tavole, si scopre il vero carattere della protagonista e il suo passato, celato da quell’aria di freddezza e di distacco che la contraddistingue. La storia è questa.
Mi sono sempre chiesta se per uno studente giapponese il valore dell’amicizia si misura con la sopportazione al dolore più estremo: negli shonen, prima si è rivali, poi ci si affetta un po’ e solo quando si è sul punto di morire si scopre che quello che ti ha squartato fino ad allora era il tuo più caro amico; negli shojo, le donne, che notoriamente non amano spargimenti di sangue (se non qualche graffio o schiaffo), prediligono usare violenza psicologica e ledere la dignità e l’integrità morale della futura più cara amica. Che dire, un cliché trito e ritrito.
Nota dolente del manga, oltre la storia che francamente non decolla e se decolla va verso lidi di banalità assoluti, è la protagonista. Maria è semplicemente stancante. Ti incuriosisce per i primi 2 volumetti e poi, complici quegli occhi a mezz'asta, ti fa venire il voltastomaco.
Il tratto della Toumori è gradevole, curato e non essenziale ed è per questo che mi spiace che un buon talento artistico vada sprecato con opere dalla storia decisamente mediocre.
Ah, mi sono dimenticata una cosa: quando è triste Maria canta, dalle facce di chi l’ascolta credo che canti bene. È importante ‘sta cosa? Bah…
È stupenda Maria, è alta e slanciata, attira subito l’attenzione dei belli della classe, Kanda Yuusuke (il dolce espansivo) e Meguro Shin (il bel tenebroso) e l’odio feroce di tutte le compagne, le quali, invidiose, la prendono subito di mira chiamandola “Demone Maria”.
Con lo scorrere delle tavole, si scopre il vero carattere della protagonista e il suo passato, celato da quell’aria di freddezza e di distacco che la contraddistingue. La storia è questa.
Mi sono sempre chiesta se per uno studente giapponese il valore dell’amicizia si misura con la sopportazione al dolore più estremo: negli shonen, prima si è rivali, poi ci si affetta un po’ e solo quando si è sul punto di morire si scopre che quello che ti ha squartato fino ad allora era il tuo più caro amico; negli shojo, le donne, che notoriamente non amano spargimenti di sangue (se non qualche graffio o schiaffo), prediligono usare violenza psicologica e ledere la dignità e l’integrità morale della futura più cara amica. Che dire, un cliché trito e ritrito.
Nota dolente del manga, oltre la storia che francamente non decolla e se decolla va verso lidi di banalità assoluti, è la protagonista. Maria è semplicemente stancante. Ti incuriosisce per i primi 2 volumetti e poi, complici quegli occhi a mezz'asta, ti fa venire il voltastomaco.
Il tratto della Toumori è gradevole, curato e non essenziale ed è per questo che mi spiace che un buon talento artistico vada sprecato con opere dalla storia decisamente mediocre.
Ah, mi sono dimenticata una cosa: quando è triste Maria canta, dalle facce di chi l’ascolta credo che canti bene. È importante ‘sta cosa? Bah…
Bellissimo! Non vedo l'ora che qualche casa editrice italiana si svegli e lo pubblichi!
Una storia dolce, intensa, a tratti simpatica. Uno shojo che in effetti non ha nulla di originalissimo, ma le situazioni della protagonista (deliziosa) e dei suoi comprimari sono raccontate con stile e profondità.
Maria è una ragazza molto dolce, ma come spesso succede viene dapprima fraintesa dai suoi compagni di classe, poi accettata. Meguro è un ragazzo tutto d'un pezzo, che poi si scioglie a poco a poco con lei, fino a che non conosce la sua storia...
I disegni poi mi piacciono tantissimo, anche se a volte non sono proprio perfetti e gli occhi dei personaggi sono forse troppo grandi.
Non vedo l'ora di leggere oltre. Svegliatevi, voi, e pubblicatelo subito! Leggetelo se vi piace il genere shojo scolastico.
Una storia dolce, intensa, a tratti simpatica. Uno shojo che in effetti non ha nulla di originalissimo, ma le situazioni della protagonista (deliziosa) e dei suoi comprimari sono raccontate con stile e profondità.
Maria è una ragazza molto dolce, ma come spesso succede viene dapprima fraintesa dai suoi compagni di classe, poi accettata. Meguro è un ragazzo tutto d'un pezzo, che poi si scioglie a poco a poco con lei, fino a che non conosce la sua storia...
I disegni poi mi piacciono tantissimo, anche se a volte non sono proprio perfetti e gli occhi dei personaggi sono forse troppo grandi.
Non vedo l'ora di leggere oltre. Svegliatevi, voi, e pubblicatelo subito! Leggetelo se vi piace il genere shojo scolastico.