Godeath
Manga davvero molto interessante, ma stroncato sul nascere dal numero esiguo di capitoli: veramente un peccato perché potenzialmente si sarebbero potute sviscerare notevoli sotto-trame.
Il tratto e il disegno sono davvero degni di nota, così come l'introspezione di taluni dei personaggi, bloccati in un miscuglio di paure, terrore e disgusto verso l'umanità; cosa inusuale, visto che anche le più alte sfere della chiesa sono invischiate in qualcosa di terrificante e certamente ben lontana dalla luce del bene. A tal proposito, l'autore riesce sapientemente a tratteggiare taluni temi, non riprendendoli più, ma utilizzandoli (al più) come presupposti narrativi per mandare avanti la trama: ragion per cui, la fluidità narrativa ne risente notevolmente.
In generale, sebbene si tratti di soli 3 volumi, alcuni temi sono sviscerati in maniera precisa e attenta, come quello della creazione della vita o della valorizzazione della figura della donna, in un mondo meschino e maschilista, dove sacro e profano si confondono in un pericoloso e nauseabondo mix di violenza e sangue. In conclusione, l'opera per quanto valida, risulta essere approssimativa in alcuni punti e prolissa in altri: ma tutto sommato, una godibile messa in scena, in stile anni '70, con tutti gli annessi e connessi del caso: disegni crudi, nudi, sporchi e violenti, propri di una narrativa confusa e vanamente rivoluzionaria; in ogni caso, apprezzabile il tentativo di Shiozaki di miscelare fonti storico- culturali molto diverse tra di loro e credo sia proprio questo il vero punto forte dell'opera.
Il tratto e il disegno sono davvero degni di nota, così come l'introspezione di taluni dei personaggi, bloccati in un miscuglio di paure, terrore e disgusto verso l'umanità; cosa inusuale, visto che anche le più alte sfere della chiesa sono invischiate in qualcosa di terrificante e certamente ben lontana dalla luce del bene. A tal proposito, l'autore riesce sapientemente a tratteggiare taluni temi, non riprendendoli più, ma utilizzandoli (al più) come presupposti narrativi per mandare avanti la trama: ragion per cui, la fluidità narrativa ne risente notevolmente.
In generale, sebbene si tratti di soli 3 volumi, alcuni temi sono sviscerati in maniera precisa e attenta, come quello della creazione della vita o della valorizzazione della figura della donna, in un mondo meschino e maschilista, dove sacro e profano si confondono in un pericoloso e nauseabondo mix di violenza e sangue. In conclusione, l'opera per quanto valida, risulta essere approssimativa in alcuni punti e prolissa in altri: ma tutto sommato, una godibile messa in scena, in stile anni '70, con tutti gli annessi e connessi del caso: disegni crudi, nudi, sporchi e violenti, propri di una narrativa confusa e vanamente rivoluzionaria; in ogni caso, apprezzabile il tentativo di Shiozaki di miscelare fonti storico- culturali molto diverse tra di loro e credo sia proprio questo il vero punto forte dell'opera.
Se cercate una serie breve ma capace di "prendervi" grazie ad una buona storia e a dei bei personaggi, allora "Godeath" di Yūji Shiozaki è una buona soluzione.
Composto da soli tre volumi (pubblicati in Italia dalla JPop), Godeath racconta la storia di Maria, un "homunculus" che ha ereditato i suoi poteri direttamente da Saint Germain, diventando quindi la più forte della sua specie grazie anche ai poteri da vampiro che ha ereditato, come detto, da Saint Germain stesso.
La storia vede intrecciarsi tra loro le azioni di diverse fazioni, ovvero la massoneria, il vaticano, e gli homunculus stessi, strumenti di morte dalla durata di vita, però, assai breve. L'evolversi delle vicende vedrà Maria fuggire da entrambe le fazioni, e durante la sua fuga si uniranno a lei D'Eon e Mika: la prima è un homunculus abbandonata dal Vaticano perché ritenuta difettosa, mentre la seconda è un'assassina ingaggiata per uccidere entrambe in cambio della salvezza del fratello più piccolo.
I disegni sono molto belli, chiari e aiutano a seguire abbastanza facilmente l'azione anche durante le scene più concitate o i combattimenti, ogni tanto da una sensazione di figure allungate, ma non stona con il resto dell'opera.
Anche la storia, sebbene non rappresenti chissà che novità ,è godibile e occupa bene tutti e tre gli albi in cui si svolge, anzi forse sarebbe stato meglio qualche capitolo in più, soprattutto per il finale.
Un'opera che consiglio a chi cerca qualcosa di breve ma allo stesso tempo godibile, in cui poter trovare bei combattimenti e bei personaggi.
Composto da soli tre volumi (pubblicati in Italia dalla JPop), Godeath racconta la storia di Maria, un "homunculus" che ha ereditato i suoi poteri direttamente da Saint Germain, diventando quindi la più forte della sua specie grazie anche ai poteri da vampiro che ha ereditato, come detto, da Saint Germain stesso.
La storia vede intrecciarsi tra loro le azioni di diverse fazioni, ovvero la massoneria, il vaticano, e gli homunculus stessi, strumenti di morte dalla durata di vita, però, assai breve. L'evolversi delle vicende vedrà Maria fuggire da entrambe le fazioni, e durante la sua fuga si uniranno a lei D'Eon e Mika: la prima è un homunculus abbandonata dal Vaticano perché ritenuta difettosa, mentre la seconda è un'assassina ingaggiata per uccidere entrambe in cambio della salvezza del fratello più piccolo.
I disegni sono molto belli, chiari e aiutano a seguire abbastanza facilmente l'azione anche durante le scene più concitate o i combattimenti, ogni tanto da una sensazione di figure allungate, ma non stona con il resto dell'opera.
Anche la storia, sebbene non rappresenti chissà che novità ,è godibile e occupa bene tutti e tre gli albi in cui si svolge, anzi forse sarebbe stato meglio qualche capitolo in più, soprattutto per il finale.
Un'opera che consiglio a chi cerca qualcosa di breve ma allo stesso tempo godibile, in cui poter trovare bei combattimenti e bei personaggi.
Il cuore della storia è ambientato nel XVIII secolo durante le lotte tra massoneria e Vaticano. La protagonista della serie è Maria, una prosperosa assassina al soldo della massoneria, un'organizzazione che dispone di un'unità di assassini impiegata nell'eliminazione delle personalità scomode del Vaticano. Alcuni dei membri di quest'unità sono "homunculus" ovvero esseri umani creati artificialmente con l'alchimia. E Maria è una di questi. Tuttavia, a differenza degli altri, è la creatura meglio riuscita con abilità straordinarie e una volontà propria. Proprio il suo libero arbitrio e il legame con il misterioso Conte di Saint Germain, la porteranno a inimicarsi entrambe le fazioni. L'aspetto più degno di nota dell'opera è l'evolversi e il maturare dell'amicizia tra Maria, D'Eon (un homunculus abbandonato dal Vaticano per salvare il quale Maria viene bollata come traditrice) e Mika (ingaggiata per uccidere entrambe) durante la fuga e la ricerca del Conte.
La storia è potenzialmente interessante e i disegni molto curati. Purtroppo il contesto storico non è affatto approfondito e la trama presenta qualche carenza. Nel primo capitolo vediamo commissionare omicidi senza avere alcun indizio sul motivo del conflitto tra le parti. Altra pecca è l'eccessiva tendenza degli abiti delle protagoniste a volatilizzarsi e sparire molto più spesso di quanto la trama richieda offrendo così tante scene di nudo da confondere (anche se certamente c'è chi le apprezzerà).
Nel complesso carino, ma le carenze della trama e la sensazione di déjà-vu di alcuni episodi (mi ha ricordato molto "Claymore") non ne fanno certo un capolavoro. Vale comunque l'ora di tempo che gli ho dedicato.
La storia è potenzialmente interessante e i disegni molto curati. Purtroppo il contesto storico non è affatto approfondito e la trama presenta qualche carenza. Nel primo capitolo vediamo commissionare omicidi senza avere alcun indizio sul motivo del conflitto tra le parti. Altra pecca è l'eccessiva tendenza degli abiti delle protagoniste a volatilizzarsi e sparire molto più spesso di quanto la trama richieda offrendo così tante scene di nudo da confondere (anche se certamente c'è chi le apprezzerà).
Nel complesso carino, ma le carenze della trama e la sensazione di déjà-vu di alcuni episodi (mi ha ricordato molto "Claymore") non ne fanno certo un capolavoro. Vale comunque l'ora di tempo che gli ho dedicato.