La quinta camera
Dall'autore di Ristorante Paradiso e House of Five Leaves un pregevole slice of life ambientato interamente in Italia. La quinta camera (il titolo è in italiano anche in originale) è ambientato a Forlì, in una casa con cinque camere da letto, quattro occupate dagli inquilini ordinari, la quinta affittata di volta in volta agli studenti stranieri della vicina università. Diviso in sei capitoli autoconclusivi (più tre extra), in ognuno di questi viene presentato un nuovo affittuario (danese, americano o giapponese che sia), concentrandosi inoltre su uno dei quattro personaggi fissi, ad eccezione del primo, utile alla presentazione dell'ambiente e dei personaggi, e dell'ultimo, quasi un malinconico saluto al lettore. Una storia che fa della semplicità e della quotidianità la sua forza, narrando situazioni familiari specialmente per noi italiani, con un disegno molto particolare in grado, purtroppo, di allontanare il lettore medio. Un volume unico da provare, non solo per la sua qualità, ma anche per aumentare le possibilità di vedere, in futuro, le opere principali dell'autore, essendo La quinta camera, in fondo, un banco di prova per saggiare l'appetibilità di Natsume Ono nel mercato italiano.
6 1/2, bisogna donare anche i mezzi voti quando l'indecisione porta ad una scelta un po' sofferta.
''La quinta camera'' è un volume unico di Natsume Ono, edito in Italia dalla JPOP.
In Italia, in un appartamento, quattro uomini vivono osservando come la quinta camera sia un via vai di studenti stranieri. Le vite dei quattro coinquilini sono molto differenti, Massimo è il proprietario dell'appartamento e di un bar in centro, Celestino è un autore di fumetti, Luca è un perditempo che suona per strada, Al è un camionista. Le loro vite si incontrano e si scontrano ogni volta in occasione dell'arrivo di un nuovo studente. La narrazione ha inizio con l'arrivo dalla Danimarca di Charlotte, la quale è la prima ragazza ad essersi trasferita nella quinta camera. La vicenda si snoda in diverse storie brevi le quali vedranno, dopo l'arrivo di Charlotte ed il suo trasferimento dopo un anno in un appartamento dove vivrà da sola, studenti i quali ci permetteranno di conoscere piccoli spaccati del comune quotidiano di questi personaggi. Vicende sentimentali e di malinconica amicizia rappresentano la trama di questo leggero e ''simpatico'' fumetto.
La storia è semplice, non è presente una grossa introspezione caratteriale, si adotta la descrizione di terzi d'un personaggio per far comprendere al lettore, nonostante la poca estensione del volume, come ogni personaggio abbia il suo mondo, gli informati ricordi, le proprie storie e le sicure stanchezze. Il ritmo narrativo è molto veloce e gli avvenimenti non narrano lo svolgersi degli eventi ma il loro fugace passare, il fermarsi un attimo per mostrarsi a vicenda le proprie soddisfazioni e poi ripartire.
Nonostante la caratterizzazione dei personaggi venga data da stampi di stereotipi piuttosto freddi, ognuno di questi è un essere a se stante, il quale simpaticamente e silenziosamente emerge dal proprio ruolo e mostra come anche gli abitanti dei castelli di carta possano desiderare la carne.
L'ambientazione italiana è resa in modo impeccabile e si nota come l'autrice mostri esplicitamente il suo interesse verso il paese. Ogni oggetto tipico o usanza viene spiegata tramite l'ausilio di personaggi stranieri che vivendo in Italia conoscono le usanze per la prima volta, rendendo poi i quattro coinquilini tipici ed eterni italiani, i quali vengono disegnati come abitanti che vivono in modo perfetto ''a casa loro''.
La descrizione dei sentimenti e dei pensieri è piuttosto banale e piatta, caratteristica dello stile di narrazione delle storie brevi, particolare però questo che non degrada l'intera opera ma che dolcemente la fa scorrere, portando ad un finale piuttosto rosato e speranzoso.
Disegno: Uno stile grafico piuttosto caricaturale che rende bene dove i personaggi sono più eccentrici e pacchiani. Le figure maschili vengono date con maggiore originalità rispetto a quelle femminili, le quali oltre ad essere di poca bellezza estetica, vantano d'essere tutte dello stesso stampo. Lo stile premette l'essere uguale in ogni personaggio, caratterizzando e sopratutto differenziandolo solo tramite particolari caratteristici del gusto personale d'ogni personaggio. Le immagini nel complesso d'illustrazione sono piuttosto semplici, un tratto netto e preciso sembra trasformare lo sfondo bianco e farne uscire un'immagine bidimensionale tipica d'un eterno abitante di carta. Gli sfondi sono completamente assenti, a fare da padrone dietro le figure umane sono le architetture. Vengono rese completamente in armonia con tutta l'immagine, un quadro d'insieme competetemene orchestrato il quale rende al meglio lo stile fumettistico di genere tipicamente comico- allegorico. La fantasia fisiognomica dell'autrice è piuttosto limitata in quanto la maggior parte dei suoi personaggi è simile e vi si ritrovano facce conosciute e, per chi non conosce le altre opere, verranno qui in Italia a scoprirsi con le successive opere a questa, dell'autrice.
Edizione italiana: l'opera è edita dalla JPOP, la quale come suo solito rende pienamente onore alle opere prese in pubblicazione. Vanta una sovra copertina, carta di buona qualità e una malleabilità pratica del volume piuttosto fluida e si spera duratura. Il prezzo è più che scusabile, in quanto, sommandosi alla buona fattura dell'oggetto, questi conti d'essere un solo volume, il tutto quindi a 6,50.
Impressioni personali: avendo avuto l'occasione di conosce l'adattamento animato dei manga ''Gente'' e ''Ristorante Paradiso'', che per l'appunto, scusando la ripetizione, prende il nome di ''Ristorante Paradiso'', ho subito avuto il desiderio di leggere questa precedente opera alle due sopra citate. Il volume conta d'essere una storia dalla poca rilevanza e dalla splendida leggibilità. Come delle volte ripeto, alternandomi a pensieri rivolti a fumetti più ''alti'', il fumetto ha come secondo scopo l'intrattenere e recare piacere. ''La quinta camera'' rientra pienamente nella sezione, nonostante debba essere presa qui in Italia come parte di una collezione ricollegabile all'autrice.
Il mio voto è dato dai diversi fattori piatti della storia, lo stile grafico m'è particolarmente piaciuto in quanto è differente dal solito stile manga pesante e pacchiano. Il voto per l'appunto è stato riassunto in un 6, nonostante sia un 6 e mezzo, questo perché nonostante sia sufficiente non lo è pienamente. Il dare un voto è legato al paragonare con altre opere e su una scale generale quest'opera non può pienamente arrivare ad un 7 (sempre nell'ambito di voti, se non per questo chi se ne sarebbe fregato).
Forse un'opera per versi sottovalutata e per altri sopravalutata, la quale però stupisce e delude dove il lettore vuole essere stupito e deluso.
''La quinta camera'' è un volume unico di Natsume Ono, edito in Italia dalla JPOP.
In Italia, in un appartamento, quattro uomini vivono osservando come la quinta camera sia un via vai di studenti stranieri. Le vite dei quattro coinquilini sono molto differenti, Massimo è il proprietario dell'appartamento e di un bar in centro, Celestino è un autore di fumetti, Luca è un perditempo che suona per strada, Al è un camionista. Le loro vite si incontrano e si scontrano ogni volta in occasione dell'arrivo di un nuovo studente. La narrazione ha inizio con l'arrivo dalla Danimarca di Charlotte, la quale è la prima ragazza ad essersi trasferita nella quinta camera. La vicenda si snoda in diverse storie brevi le quali vedranno, dopo l'arrivo di Charlotte ed il suo trasferimento dopo un anno in un appartamento dove vivrà da sola, studenti i quali ci permetteranno di conoscere piccoli spaccati del comune quotidiano di questi personaggi. Vicende sentimentali e di malinconica amicizia rappresentano la trama di questo leggero e ''simpatico'' fumetto.
La storia è semplice, non è presente una grossa introspezione caratteriale, si adotta la descrizione di terzi d'un personaggio per far comprendere al lettore, nonostante la poca estensione del volume, come ogni personaggio abbia il suo mondo, gli informati ricordi, le proprie storie e le sicure stanchezze. Il ritmo narrativo è molto veloce e gli avvenimenti non narrano lo svolgersi degli eventi ma il loro fugace passare, il fermarsi un attimo per mostrarsi a vicenda le proprie soddisfazioni e poi ripartire.
Nonostante la caratterizzazione dei personaggi venga data da stampi di stereotipi piuttosto freddi, ognuno di questi è un essere a se stante, il quale simpaticamente e silenziosamente emerge dal proprio ruolo e mostra come anche gli abitanti dei castelli di carta possano desiderare la carne.
L'ambientazione italiana è resa in modo impeccabile e si nota come l'autrice mostri esplicitamente il suo interesse verso il paese. Ogni oggetto tipico o usanza viene spiegata tramite l'ausilio di personaggi stranieri che vivendo in Italia conoscono le usanze per la prima volta, rendendo poi i quattro coinquilini tipici ed eterni italiani, i quali vengono disegnati come abitanti che vivono in modo perfetto ''a casa loro''.
La descrizione dei sentimenti e dei pensieri è piuttosto banale e piatta, caratteristica dello stile di narrazione delle storie brevi, particolare però questo che non degrada l'intera opera ma che dolcemente la fa scorrere, portando ad un finale piuttosto rosato e speranzoso.
Disegno: Uno stile grafico piuttosto caricaturale che rende bene dove i personaggi sono più eccentrici e pacchiani. Le figure maschili vengono date con maggiore originalità rispetto a quelle femminili, le quali oltre ad essere di poca bellezza estetica, vantano d'essere tutte dello stesso stampo. Lo stile premette l'essere uguale in ogni personaggio, caratterizzando e sopratutto differenziandolo solo tramite particolari caratteristici del gusto personale d'ogni personaggio. Le immagini nel complesso d'illustrazione sono piuttosto semplici, un tratto netto e preciso sembra trasformare lo sfondo bianco e farne uscire un'immagine bidimensionale tipica d'un eterno abitante di carta. Gli sfondi sono completamente assenti, a fare da padrone dietro le figure umane sono le architetture. Vengono rese completamente in armonia con tutta l'immagine, un quadro d'insieme competetemene orchestrato il quale rende al meglio lo stile fumettistico di genere tipicamente comico- allegorico. La fantasia fisiognomica dell'autrice è piuttosto limitata in quanto la maggior parte dei suoi personaggi è simile e vi si ritrovano facce conosciute e, per chi non conosce le altre opere, verranno qui in Italia a scoprirsi con le successive opere a questa, dell'autrice.
Edizione italiana: l'opera è edita dalla JPOP, la quale come suo solito rende pienamente onore alle opere prese in pubblicazione. Vanta una sovra copertina, carta di buona qualità e una malleabilità pratica del volume piuttosto fluida e si spera duratura. Il prezzo è più che scusabile, in quanto, sommandosi alla buona fattura dell'oggetto, questi conti d'essere un solo volume, il tutto quindi a 6,50.
Impressioni personali: avendo avuto l'occasione di conosce l'adattamento animato dei manga ''Gente'' e ''Ristorante Paradiso'', che per l'appunto, scusando la ripetizione, prende il nome di ''Ristorante Paradiso'', ho subito avuto il desiderio di leggere questa precedente opera alle due sopra citate. Il volume conta d'essere una storia dalla poca rilevanza e dalla splendida leggibilità. Come delle volte ripeto, alternandomi a pensieri rivolti a fumetti più ''alti'', il fumetto ha come secondo scopo l'intrattenere e recare piacere. ''La quinta camera'' rientra pienamente nella sezione, nonostante debba essere presa qui in Italia come parte di una collezione ricollegabile all'autrice.
Il mio voto è dato dai diversi fattori piatti della storia, lo stile grafico m'è particolarmente piaciuto in quanto è differente dal solito stile manga pesante e pacchiano. Il voto per l'appunto è stato riassunto in un 6, nonostante sia un 6 e mezzo, questo perché nonostante sia sufficiente non lo è pienamente. Il dare un voto è legato al paragonare con altre opere e su una scale generale quest'opera non può pienamente arrivare ad un 7 (sempre nell'ambito di voti, se non per questo chi se ne sarebbe fregato).
Forse un'opera per versi sottovalutata e per altri sopravalutata, la quale però stupisce e delude dove il lettore vuole essere stupito e deluso.
Ho sempre sentito parlare bene dell'autrice Natsume Ono, e dopo aver letto "La quinta camera" ho capito il perché.
La quinta camera è uno slice of life che racconta la storia di tutti i giorni di quattro coinquilini che abitano in un appartamento di cui una camera (che dà il titolo dell'opera) viene abitata dallo studente di turno.
Ogni personaggio ha la propria personalità e la caratterizzazione dei personaggi è resa talmente bene, che sembra di conoscerli da sempre. La storia si apre con l'arrivo della studentessa che occuperà la quinta camera e che diventerà parte fissa del cast. In ogni capitolo viene preso in esame un personaggio, presentandoci la propria storia e le debolezze.
Tutta la vicenda è ambientata in Italia, probabilmente a Bologna, ed è piacevole come l'autrice voglia evidenziare le diversità di abitudini che intercorrono tra l'Italia e e la nazionalità dell'abitante della quinta camera (da notare la fedele riproduzione dei prodotti della mulino bianco, o dei panettoni).
Il tratto del disegno è atipico tra i manga pubblicati in Italia, mentre in Giappone ci sono molti mangaka (soprattutto di gag manga) che utilizzano il tratto essenziale e "minimal", ma raro in un seinen. Il disegno può far storcere il naso a molti, a mio avviso ci si abitua facilmente (l'occhio più allenato può notare un miglioramento tra il primo capitolo e il sesto; gli ultimi 2 capitoli sono extra pubblicati prima di tutta la storia) e tutto il volume scorre che è una meraviglia.
Finita la lettura mi è rimasto impresso un senso di umanità, di affetto quasi famigliare e caldo che mi ha convinto a scrivere questa recensione.
L'edizione della J-pop pecca nella trasparenza delle pagine dovuta al tipo di inchiostrazione: non viene usato un inchiostro nero, ma una tinta marrone scura, donando una piacevole atmosfera occidentale e antica, che si addice al Bel Paese.
Un manga adulto, piacevole, intimo come pochi di cui consiglio vivamente la lettura ai più grandicelli.
La quinta camera è uno slice of life che racconta la storia di tutti i giorni di quattro coinquilini che abitano in un appartamento di cui una camera (che dà il titolo dell'opera) viene abitata dallo studente di turno.
Ogni personaggio ha la propria personalità e la caratterizzazione dei personaggi è resa talmente bene, che sembra di conoscerli da sempre. La storia si apre con l'arrivo della studentessa che occuperà la quinta camera e che diventerà parte fissa del cast. In ogni capitolo viene preso in esame un personaggio, presentandoci la propria storia e le debolezze.
Tutta la vicenda è ambientata in Italia, probabilmente a Bologna, ed è piacevole come l'autrice voglia evidenziare le diversità di abitudini che intercorrono tra l'Italia e e la nazionalità dell'abitante della quinta camera (da notare la fedele riproduzione dei prodotti della mulino bianco, o dei panettoni).
Il tratto del disegno è atipico tra i manga pubblicati in Italia, mentre in Giappone ci sono molti mangaka (soprattutto di gag manga) che utilizzano il tratto essenziale e "minimal", ma raro in un seinen. Il disegno può far storcere il naso a molti, a mio avviso ci si abitua facilmente (l'occhio più allenato può notare un miglioramento tra il primo capitolo e il sesto; gli ultimi 2 capitoli sono extra pubblicati prima di tutta la storia) e tutto il volume scorre che è una meraviglia.
Finita la lettura mi è rimasto impresso un senso di umanità, di affetto quasi famigliare e caldo che mi ha convinto a scrivere questa recensione.
L'edizione della J-pop pecca nella trasparenza delle pagine dovuta al tipo di inchiostrazione: non viene usato un inchiostro nero, ma una tinta marrone scura, donando una piacevole atmosfera occidentale e antica, che si addice al Bel Paese.
Un manga adulto, piacevole, intimo come pochi di cui consiglio vivamente la lettura ai più grandicelli.
La Quinta Camera è un prodotto che di giapponese ha gran poco, ricorda decisamente di più una produzione Europea, sia nel tratto che nella narrazione. Si tratta di una genuina storia d'amicizia, forse un po' ingenua, ma piacevole da leggere.
Una ragazza straniera arriva in Italia per studiare all'università e dopo il primo impatto non esattamente positivo, viene accolta in un insolito appartamento dove fa amicizia con gli attuali occupanti, un gruppo di ragazzi con cui entra da subito in sintonia e con i quali nasce una piacevolissima amicizia. Il tempo con loro passerà in fretta, tanto che a fine volumetto sarà già ora di salutarsi, ma di certo resteranno per sempre nel loro cuore.
Non si tratta di un fumetto molto complesso: il disegno è di suo essenziale e semplice, ma si sposa alla perfezione con i personaggi e il tono proposto, molto scanzonato e gioviale. Non troverete situazioni articolate o intricate, il tutto è raccontato in modo solare e lineare, la lettura scorre piacevolmente e non vi è alcuna paranoia. I personaggi sono piuttosto singolari e di questi probabilmente la ragazza è quello meno particolare. Gli altri sono tutti soggetti piuttosto singolari, si va dal giovane artista con la testa tra le nuvole, al tipo eccentrico e sofisticato dal cuore tenero, al bello ma cupo, passando per la coppia ormai ben collaudata. A completare il quadro non mancano altri insoliti ospiti estemporanei.
Il volumetto racconta il lasso temporale di un paio di anni circa e si prende il tempo necessario per raccontare alcuni episodi chiave che ben rendono l'idea della piacevolezza che contraddistingue la convivenza di questi ragazzi. Nella sua semplicità riesce a far sorridere e a tratti a scaldare il cuore, è stata una lettura rapida e piacevole.
Non pensate, acquistandolo, che vi troverete tra le mani un manga. Si tratta di un prodotto particolare che si discosta dai canoni a cui siete probabilmente abituati. Si dimostra particolare anche nelle scelte operate dal distributore italiano, sfogliatelo per capire.
Nel complesso mi sento di consigliarlo, soprattutto se siete stufi di leggere le solite cose. Non mira ad essere un prodotto eccelso, e infatti non lo è, punta sulla semplicità e fa di questa il suo punto di forza, risultando una lettura alquanto piacevole.
Una ragazza straniera arriva in Italia per studiare all'università e dopo il primo impatto non esattamente positivo, viene accolta in un insolito appartamento dove fa amicizia con gli attuali occupanti, un gruppo di ragazzi con cui entra da subito in sintonia e con i quali nasce una piacevolissima amicizia. Il tempo con loro passerà in fretta, tanto che a fine volumetto sarà già ora di salutarsi, ma di certo resteranno per sempre nel loro cuore.
Non si tratta di un fumetto molto complesso: il disegno è di suo essenziale e semplice, ma si sposa alla perfezione con i personaggi e il tono proposto, molto scanzonato e gioviale. Non troverete situazioni articolate o intricate, il tutto è raccontato in modo solare e lineare, la lettura scorre piacevolmente e non vi è alcuna paranoia. I personaggi sono piuttosto singolari e di questi probabilmente la ragazza è quello meno particolare. Gli altri sono tutti soggetti piuttosto singolari, si va dal giovane artista con la testa tra le nuvole, al tipo eccentrico e sofisticato dal cuore tenero, al bello ma cupo, passando per la coppia ormai ben collaudata. A completare il quadro non mancano altri insoliti ospiti estemporanei.
Il volumetto racconta il lasso temporale di un paio di anni circa e si prende il tempo necessario per raccontare alcuni episodi chiave che ben rendono l'idea della piacevolezza che contraddistingue la convivenza di questi ragazzi. Nella sua semplicità riesce a far sorridere e a tratti a scaldare il cuore, è stata una lettura rapida e piacevole.
Non pensate, acquistandolo, che vi troverete tra le mani un manga. Si tratta di un prodotto particolare che si discosta dai canoni a cui siete probabilmente abituati. Si dimostra particolare anche nelle scelte operate dal distributore italiano, sfogliatelo per capire.
Nel complesso mi sento di consigliarlo, soprattutto se siete stufi di leggere le solite cose. Non mira ad essere un prodotto eccelso, e infatti non lo è, punta sulla semplicità e fa di questa il suo punto di forza, risultando una lettura alquanto piacevole.
Edito dalla JPOP al costo di 6.50 euro, "La quinta camera" - titolo invariato anche nella versione originale - è ambientato nell'Italia odierna, racconta di quattro uomini che condividono un appartamento in cui è presente una quinta stanza, la camera ove si susseguono diversi studenti provenienti dall'estero.
Si tratta del volume d'esordio di Natsume Ono, l'autrice di "Ristorante Paradiso" e "House of Five Leaves".
Composto da capitoli autoconclusivi, in "La quinta camera" vengono narrate le vicende dei seguenti quattro protagonisti: Massimo, proprietario di un bar nonché della casa, Al, il quale lavora come camionista e si ferma nell'appartamento solo per dormire, Cele, il più strampalato e vistoso di professione fumettista, Luca, che suona e canta sul ciglio della strada intrattenendo i passanti. Questi sono i quattro coinquilini fissi dell'appartamento. Charlotte, Akio, Brooke completeranno il cast.
Nonostante la brevità dei capitoli, i personaggi sono ben caratterizzati, unici e tutti adorabili.
Il tratto dell'autrice è assai singolare, piuttosto peculiare per una fumettista giapponese, caratterizzato da un disegno essenziale ma efficace, lineare nonché espressivo.
In quest'opera traspare il fascino e le osservazioni che la Oni ha avuto modo di sperimentare durante il suo soggiorno, nel 2001, in Italia appunto.
Per quanto riguarda l'edizione nostrana è ben realizzata, provvista di sovraccopertina e discreta la carta usata, anche se nettamente più sottile rispetto alla carta che ci ha abituato la JPOP.
In definitiva, "La quinta camera" è un'opera che si lascia leggere tranquillamente, comunica pace e malinconia allo stesso tempo. Tuttavia non è una lettura che potrebbe essere apprezzata da tutti, probabilmente le persone meno pazienti e pretenziose potrebbero trovarlo noioso poiché effettivamente non accade nulla di eclatante; il manga infatti si focalizza soprattutto sul carattere dei protagonisti e i rapporti di amicizia all'interno della comitiva, dunque non troverete azione o colpi di scena mozzafiato, ma proprio per questo il manga si rivela stupendo in quanto l'autrice riesce a raccontare la quotidianità e la normalità in una maniera decisamente affascinante. Comunque è da provare.
In futuro si spera di leggere altri manga di Natsume Ono in Italia.
Si tratta del volume d'esordio di Natsume Ono, l'autrice di "Ristorante Paradiso" e "House of Five Leaves".
Composto da capitoli autoconclusivi, in "La quinta camera" vengono narrate le vicende dei seguenti quattro protagonisti: Massimo, proprietario di un bar nonché della casa, Al, il quale lavora come camionista e si ferma nell'appartamento solo per dormire, Cele, il più strampalato e vistoso di professione fumettista, Luca, che suona e canta sul ciglio della strada intrattenendo i passanti. Questi sono i quattro coinquilini fissi dell'appartamento. Charlotte, Akio, Brooke completeranno il cast.
Nonostante la brevità dei capitoli, i personaggi sono ben caratterizzati, unici e tutti adorabili.
Il tratto dell'autrice è assai singolare, piuttosto peculiare per una fumettista giapponese, caratterizzato da un disegno essenziale ma efficace, lineare nonché espressivo.
In quest'opera traspare il fascino e le osservazioni che la Oni ha avuto modo di sperimentare durante il suo soggiorno, nel 2001, in Italia appunto.
Per quanto riguarda l'edizione nostrana è ben realizzata, provvista di sovraccopertina e discreta la carta usata, anche se nettamente più sottile rispetto alla carta che ci ha abituato la JPOP.
In definitiva, "La quinta camera" è un'opera che si lascia leggere tranquillamente, comunica pace e malinconia allo stesso tempo. Tuttavia non è una lettura che potrebbe essere apprezzata da tutti, probabilmente le persone meno pazienti e pretenziose potrebbero trovarlo noioso poiché effettivamente non accade nulla di eclatante; il manga infatti si focalizza soprattutto sul carattere dei protagonisti e i rapporti di amicizia all'interno della comitiva, dunque non troverete azione o colpi di scena mozzafiato, ma proprio per questo il manga si rivela stupendo in quanto l'autrice riesce a raccontare la quotidianità e la normalità in una maniera decisamente affascinante. Comunque è da provare.
In futuro si spera di leggere altri manga di Natsume Ono in Italia.