Princess Tutu
"Princess Tutu" è un manga composto di due volumi, uscito in Italia grazie alla Play Press.
Ahiru, la nostra protagonista, si presenta come una "normalissima studentessa" dell'istituto Kinkan, famoso per dedicarsi alla danza come principale attività. Come si deduce dal nome, Ahiru (che tradotto significa "papera") è sbadata e con la testa fra le nuvole, ma il suo più grande desiderio è di portare il tutu e danzare con il principe dei sogni.
Una mattina qualunque Ahiru si sveglia in fretta e furia e corre a lezione, pensando di essere in ritardo, ma maldestra com'è, scopre che è arrivata molto in anticipo. Non è l'unica. Davanti ai suoi occhi si pone l'immagine del suo bel principe dei sogni, incarnato in quel momento dal senpai Mytho, bravissimo ballerino. Così, i due tentano di far conoscenza, ma vengono subito interrotti dal corrucciato senpai Fakir, amico d'infanzia di Mytho, che intima Ahiru di tenersi alla larga da Mytho. Finite le lezioni, Ahiru si trova a passare davanti ad un negozio che espone in vetrina un bellissimo tutu. La proprietaria, che sembra leggerle il pensiero, la invita ad entrare e le dona un misterioso ciondolo. Quest'oggetto magico è in grado di trasformare Ahiru in Princess Tutu ogni volta che entra in risonanza con frammenti del cuore di Mytho. Infatti, il compito della nostra magica ballerina sarà quello di recuperarli tutti, riportando il sorriso a Mytho, e proteggerlo. A contrastarla, oltre a Fakir, c'è Rue, ovvero Princess Claire, nata dall'invidia, dalle sofferenze delle persone.
Questo non è che solo il prologo di una vicenda che ha tanto da trasmettere. Fra riflessioni sul perché Fakir e Claire non vogliano ridare il cuore a Mytho e una Ahiru impacciata che finisce con l'innamorarsene, non manca un tocco d'ironia: il professore di danza è un gatto. Sì, e oltretutto un gatto molto severo!
Per quanto riguarda la parte tecnica, ovvero i disegni e lo scheletro narrativo, devo dire che i disegni sono piacevoli, ma non il massimo. Ponendo il manga a confronto con l'anime (che non ho ancora avuto modo di vedere), direi che nell'anime sono meglio fatti ed esprimono di più. A volte, nel manga, sembra che non ci siano emozioni negli sguardi. Per il secondo punto, direi che il primo volume è meglio riuscito poiché più scorrevole ed omogeneo del secondo, che, a mio parere, pecca di frettolosità.
Per tutte queste considerazioni, mi sento di dare un 7 a quest'opera che nel complesso mi è piaciuta abbastanza. I buoni propositi di Princess Tutu aggiunti all'arte della danza possono riempire il cuore di gioie. Una chiosa va spesa per i titoli dei capitoli: in ognuno è presente un passo di danza, una bella trovata.
Consiglio questo manga a chi cerca una lettura facile ma carina, incentrata molto sui sorrisi e i buoni sentimenti.
Ahiru, la nostra protagonista, si presenta come una "normalissima studentessa" dell'istituto Kinkan, famoso per dedicarsi alla danza come principale attività. Come si deduce dal nome, Ahiru (che tradotto significa "papera") è sbadata e con la testa fra le nuvole, ma il suo più grande desiderio è di portare il tutu e danzare con il principe dei sogni.
Una mattina qualunque Ahiru si sveglia in fretta e furia e corre a lezione, pensando di essere in ritardo, ma maldestra com'è, scopre che è arrivata molto in anticipo. Non è l'unica. Davanti ai suoi occhi si pone l'immagine del suo bel principe dei sogni, incarnato in quel momento dal senpai Mytho, bravissimo ballerino. Così, i due tentano di far conoscenza, ma vengono subito interrotti dal corrucciato senpai Fakir, amico d'infanzia di Mytho, che intima Ahiru di tenersi alla larga da Mytho. Finite le lezioni, Ahiru si trova a passare davanti ad un negozio che espone in vetrina un bellissimo tutu. La proprietaria, che sembra leggerle il pensiero, la invita ad entrare e le dona un misterioso ciondolo. Quest'oggetto magico è in grado di trasformare Ahiru in Princess Tutu ogni volta che entra in risonanza con frammenti del cuore di Mytho. Infatti, il compito della nostra magica ballerina sarà quello di recuperarli tutti, riportando il sorriso a Mytho, e proteggerlo. A contrastarla, oltre a Fakir, c'è Rue, ovvero Princess Claire, nata dall'invidia, dalle sofferenze delle persone.
Questo non è che solo il prologo di una vicenda che ha tanto da trasmettere. Fra riflessioni sul perché Fakir e Claire non vogliano ridare il cuore a Mytho e una Ahiru impacciata che finisce con l'innamorarsene, non manca un tocco d'ironia: il professore di danza è un gatto. Sì, e oltretutto un gatto molto severo!
Per quanto riguarda la parte tecnica, ovvero i disegni e lo scheletro narrativo, devo dire che i disegni sono piacevoli, ma non il massimo. Ponendo il manga a confronto con l'anime (che non ho ancora avuto modo di vedere), direi che nell'anime sono meglio fatti ed esprimono di più. A volte, nel manga, sembra che non ci siano emozioni negli sguardi. Per il secondo punto, direi che il primo volume è meglio riuscito poiché più scorrevole ed omogeneo del secondo, che, a mio parere, pecca di frettolosità.
Per tutte queste considerazioni, mi sento di dare un 7 a quest'opera che nel complesso mi è piaciuta abbastanza. I buoni propositi di Princess Tutu aggiunti all'arte della danza possono riempire il cuore di gioie. Una chiosa va spesa per i titoli dei capitoli: in ognuno è presente un passo di danza, una bella trovata.
Consiglio questo manga a chi cerca una lettura facile ma carina, incentrata molto sui sorrisi e i buoni sentimenti.