Il Libro di Bantorra
Dalla serie di novel di successo, scritte da Ishio Tamagata, sono stati tratti una serie anime ed un manga. Di quest'ultimo i disegni sono curati dal debuttante Kokonotsu Shinohara, eccezion fatta per il character design studiato - come per l'anime - da Shigeki Maeshima.
Colio è un uomo bomba, ovvero una persona alla quale hanno tolto ogni ricordo con un lavaggio del cervello, per poi inserirgli un esplosivo in corpo e mandarlo ad uccidere Hamyus Meseta. Il suo obbiettivo non è altri che la "bibliotecaria combattente" più importante, colei a cui vengono affidati i "Libri di Bantorra" - delle pietre nelle quali sono racchiusi i ricordi delle persone defunte - ma è proprio quando il ragazzo avrà l'occasione di vedere in uno di questi "libri" che la sua vita prenderà strade impreviste.
Purtroppo la storia, seppur non dichiarato inizialmente, è una piccola aggiunta alla serie originale di "Bantorra" e si basa su una vicenda in particolare piuttosto che sulla storia principale. Questo comporta evidenti fumosità per il lettore che non conosce la stessa, dando così un sapore di ignoto che si tollera nella speranza che si possa dipanare. Ma questi chiarimenti, o almeno alcune spiegazioni, non avverranno perché gli autori - giustamente, vista la natura del prodotto - preferiscono evitare ripetizioni o inutili fronzolo per concentrarsi sulla storia principale.
Se si escludono quindi questi buchi, alcune mancanze ed altre particolarità - come la sparizione dei personaggi secondari e una caratterizzazione decente solo per una manciata di personaggi - che noterà chi non conosce la serie, si ha nel complesso una storia originale ed intrigante, con alcune metafore poetiche e una ricca vena romantica, seppur atipica, che viene esaltata soprattutto dal sorprendente e agrodolce finale.
Tuttavia le introspezioni velleitarie, con annesse divagazioni sulla vita piuttosto inutili, precedono un finale precipitoso e grossolano che punta tutto sullo smielato romanticismo che colpirà solo i cuori dei lettori più emotivi.
Questi difetti sono quindi profondamente radicati nella struttura principale della storia, minandola dalle fondamenta sia per i neofiti della serie che per chi la conosce ed apprezza.
Lo stile moderno dei disegni di Kokonotsu Shinohara non offre nulla di nuovo o qualche particolarità carismatica, rendendolo comune a quello di tanti altri autori senza particolari vocazioni. Tuttavia non si può dire che il comparto grafico sia povero, con i discreti fondi e le tavole ben particola rizzate e decorate.
Peccato quindi che manchi quello spunto personale, perché nel complesso il mangaka si rivela un buon illustratore, sia a livello di immagini che registico, la cui unica pecca è la freddezza che traspare talvolta dai volti poco comunicativi.
La Ronin Manga ha offerto i tre volumi della serie con una buona qualità, muniti di sovraccoperta e composti da materiali di eccellente fattura, così come la stampa. Tuttavia il prezzo relativamente elevato rivela come sia un'opera destinata a pochi usufruitori, principalmente fan della serie originale.
In realtà "Il libro di Bantorra" è a tutti gli effetti una sorta di spin-off della serie originale, e non una riproposizione della stessa a livello cartaceo come il titolo potrebbe indurre a credere.
Questo comporta un'infinità di buchi narrativi per chi non conosce la serie, come un'eccessiva fumosità che permea il tutto ed un finale relativo alla vicenda e non complessivo, ma pur avendone già familiarità si incontreranno difetti non indifferenti, nati sopratutto dall'eccessiva ricerca di velleitarie profondità introspettive e puntando fin troppo sul lato tragico/romantico della vicenda.
Una lettura consigliata ed indirizzata ad una piccola fetta di pubblico, ovvero i fan della serie che hanno uno spiccato animo sentimentale e alla ricerca di storie d'amore dal forte romanticismo - se non eccessivo - in grado di sorvolare sui corposi difetti, per poter assaggiare qualche emozione strappata a forza ad un'improba storia d'amore.
Colio è un uomo bomba, ovvero una persona alla quale hanno tolto ogni ricordo con un lavaggio del cervello, per poi inserirgli un esplosivo in corpo e mandarlo ad uccidere Hamyus Meseta. Il suo obbiettivo non è altri che la "bibliotecaria combattente" più importante, colei a cui vengono affidati i "Libri di Bantorra" - delle pietre nelle quali sono racchiusi i ricordi delle persone defunte - ma è proprio quando il ragazzo avrà l'occasione di vedere in uno di questi "libri" che la sua vita prenderà strade impreviste.
Purtroppo la storia, seppur non dichiarato inizialmente, è una piccola aggiunta alla serie originale di "Bantorra" e si basa su una vicenda in particolare piuttosto che sulla storia principale. Questo comporta evidenti fumosità per il lettore che non conosce la stessa, dando così un sapore di ignoto che si tollera nella speranza che si possa dipanare. Ma questi chiarimenti, o almeno alcune spiegazioni, non avverranno perché gli autori - giustamente, vista la natura del prodotto - preferiscono evitare ripetizioni o inutili fronzolo per concentrarsi sulla storia principale.
Se si escludono quindi questi buchi, alcune mancanze ed altre particolarità - come la sparizione dei personaggi secondari e una caratterizzazione decente solo per una manciata di personaggi - che noterà chi non conosce la serie, si ha nel complesso una storia originale ed intrigante, con alcune metafore poetiche e una ricca vena romantica, seppur atipica, che viene esaltata soprattutto dal sorprendente e agrodolce finale.
Tuttavia le introspezioni velleitarie, con annesse divagazioni sulla vita piuttosto inutili, precedono un finale precipitoso e grossolano che punta tutto sullo smielato romanticismo che colpirà solo i cuori dei lettori più emotivi.
Questi difetti sono quindi profondamente radicati nella struttura principale della storia, minandola dalle fondamenta sia per i neofiti della serie che per chi la conosce ed apprezza.
Lo stile moderno dei disegni di Kokonotsu Shinohara non offre nulla di nuovo o qualche particolarità carismatica, rendendolo comune a quello di tanti altri autori senza particolari vocazioni. Tuttavia non si può dire che il comparto grafico sia povero, con i discreti fondi e le tavole ben particola rizzate e decorate.
Peccato quindi che manchi quello spunto personale, perché nel complesso il mangaka si rivela un buon illustratore, sia a livello di immagini che registico, la cui unica pecca è la freddezza che traspare talvolta dai volti poco comunicativi.
La Ronin Manga ha offerto i tre volumi della serie con una buona qualità, muniti di sovraccoperta e composti da materiali di eccellente fattura, così come la stampa. Tuttavia il prezzo relativamente elevato rivela come sia un'opera destinata a pochi usufruitori, principalmente fan della serie originale.
In realtà "Il libro di Bantorra" è a tutti gli effetti una sorta di spin-off della serie originale, e non una riproposizione della stessa a livello cartaceo come il titolo potrebbe indurre a credere.
Questo comporta un'infinità di buchi narrativi per chi non conosce la serie, come un'eccessiva fumosità che permea il tutto ed un finale relativo alla vicenda e non complessivo, ma pur avendone già familiarità si incontreranno difetti non indifferenti, nati sopratutto dall'eccessiva ricerca di velleitarie profondità introspettive e puntando fin troppo sul lato tragico/romantico della vicenda.
Una lettura consigliata ed indirizzata ad una piccola fetta di pubblico, ovvero i fan della serie che hanno uno spiccato animo sentimentale e alla ricerca di storie d'amore dal forte romanticismo - se non eccessivo - in grado di sorvolare sui corposi difetti, per poter assaggiare qualche emozione strappata a forza ad un'improba storia d'amore.
