Acony
Pur premettendo di non avere letto tutti e tre i volumi, questo "Acony", ennesimo lavoro della prolificissima Kei Toume, mi ha lasciato l'amaro in bocca: nonostante i buoni inizi, già nel primo volume si trasforma in un'opera mediocre, confermando la mangaka come capace di serie noiose e deludenti, quanto di capolavori (vedi "Vita da Cavie" e "Fuguruma Memories").
Almeno all'inizio, "Acony"è una specie di mistery contemporaneo a tinte lievemente (molto lievemente) horror: ragazzino come tanti incontra misteriosa ragazzina forse morta vivente (!), inquilina di una casa dove nessuno è quello che sembra; purtroppo il mistero intorno ad Acony viene accantonato quasi subito (come anche la vena lievemente gotica/horror), e la serie si lancia in capitoli su capitoli di slice-of-life con "mostro della settimana" di cui, onestamente, al lettore non importa nulla. Peccato, gli inizi per una trama avvincente c'erano senz'altro.
Il tratto di Kei Toume è ormai un trademark, e lo si ama o lo si odia; a mio parere, come nel resto in quasi tutte le opere della mangaka; il disegno abbozzato, quasi a schizzo risulta sì piacevole, ma a volte un po' troppo semplice e quasi affrettato.
Insomma, "Acony" ha buoni propositi, ma non è certo il capolavoro di Kei Toume; consiglio quindi ai lettori di leggersi prima le altre serie, e poi magari ritornare da queste parti.
Almeno all'inizio, "Acony"è una specie di mistery contemporaneo a tinte lievemente (molto lievemente) horror: ragazzino come tanti incontra misteriosa ragazzina forse morta vivente (!), inquilina di una casa dove nessuno è quello che sembra; purtroppo il mistero intorno ad Acony viene accantonato quasi subito (come anche la vena lievemente gotica/horror), e la serie si lancia in capitoli su capitoli di slice-of-life con "mostro della settimana" di cui, onestamente, al lettore non importa nulla. Peccato, gli inizi per una trama avvincente c'erano senz'altro.
Il tratto di Kei Toume è ormai un trademark, e lo si ama o lo si odia; a mio parere, come nel resto in quasi tutte le opere della mangaka; il disegno abbozzato, quasi a schizzo risulta sì piacevole, ma a volte un po' troppo semplice e quasi affrettato.
Insomma, "Acony" ha buoni propositi, ma non è certo il capolavoro di Kei Toume; consiglio quindi ai lettori di leggersi prima le altre serie, e poi magari ritornare da queste parti.