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kirk

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6
Era da un po’ che volevo prendere questo manga pubblicato dalla Goen attirato dall’argomento e dal nome del disegnatore Yoshihisa Tagami.
La trama di per se mi ha soddisfatto; l’argomento, quello delle pubblicazioni pornografiche e del tentativo di uno dei suoi editori di dar vita ad un impero alla luce del sole di riviste serie non mi è dispiaciuto anche se tutto rapportato al punto di vista unico di questo giornalista freelance che lavora per lui e fa carriera non mi dispiace e mi dispiace al tempo stesso… credo che un tale argomento si prestava ad una sventagliata di personaggi, i loro fremiti, la loro passione… insomma nella narrazione ci sono pecche: forse è per questo che non ho mai sentito parlare dell’autore Nabuhiro Motohashi.
Nota interessante l’autore: è un esperto di ciò che parla e probabilmente c’è molto di autobiografico, è stato infatti caporedattore di una rivista chiamata “Scramble” di cui si parla nel fumetto ed è un esperto di Urabon (riviste pornografiche illegali) e Adult Video, anche di queste tematiche si parla nel fumetto… c’è da aggiungere che il protagonista è nato nel suo stesso anno tutto ciò mi porta a pensare che dietro il protagonista si celi lui stesso ma non esistono note esplicative della Goen a riguardo.
Il punto più dolente è il disegno. Conoscevo Yoshihisa Tagami come un buon mangaka: ho letto alcune sue vecchie opere e ammetto che molti personaggi in Grey e Horobi si assomigliavano, difetto che qui è scomparso ma non per questo è migliorato anzi… i personaggi sono diventati più infantili e il sesso è meno interessante di quello che disegnava trent’anni fa: qualche nudo femminile come tanti ma io mi aspettavo qualcosa di più e di meglio.
In parole povere l’opera raggiunge malapena la sufficienza e se vi piacciono i bei disegni che dovrebbero fare da contorno all’argomento iniziale e che fa sempre parte della storia (il mercato delle riviste porno, la prostituzione minorile, i video hard) qui non li troverete.


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Juggern@ut

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
Questo manga è una sorta di reportage/documentario,su quella che era la pornografia in Giappone negli anni ottanta, prima dell'avvento di internet e delle nuove tecnologie, ma soprattutto quando questa pratica era assolutamente illegale in Giappone. In particolare si parla degli Urabon; sorta di book fotografici venduti illegalmente nelle edicole e nelle librerie giapponesi.
La storia parla di Motomiya, un reporter freelance, che entra in contatto con questo mondo inizialmente per scriverci un articolo; poi però quest'ultimo si fa prendere sempre di più diventando anche caporedattore di una rivista scandalistica gestita dai produttori degli urabon.
In mezzo ha tutto questo c'è anche il tempo per una storia d'amore.
Vi sono dei pro e di contro: l'argomento è accattivante e sembra proprio un reportage giornalistico, mentre i disegni si presentano davvero elementari (a livello di un name); la grafica scadente non riesce a trasmettere le emozioni e, inoltre, può non interessare l'argomento principale.

La parte negativa del manga (e che parte) è la grafica scadente. Io capisco che il manga in questione è un po' datato (si parla del 2000), ma la parte grafica è proprio a livello elementare, molto approssimativa. Per fare un paragone, se qualcuno ha letto il manga "Bakuman", direi che i disegni sono simili a quelli dei name (dell'autrice del manga!, non del disegnatore) un pochino migliori gli sfondi.
Il problema è che anche "se" il manga è datato, i disegni hanno due angolazioni messe in croce e due espressioni di base (sopracciglia aggrottate e sopracciglia abbassate): ciò rende anche difficile capire gli stati d'animo dei personaggi. Per capirci: fanno uno scambio di battute ed hanno tutti
e due l'espressione aggrottata (come se stessero litigando) ed invece erano allegri! La medesima cosa accade con le scene che magari vogliono essere concitate o romantiche; da diventarci matti.

La mia valutazione complessiva è questa: ho preso questo manga perché mi interessava l'argomento, anche se i disegni (già sfogliandolo in negozio) mi avevano lasciato perplesso.
Mi sono ritrovato con una storia accattivante scritta in modo veloce e diretto (anche se in effetti troppe cose rimangono in sospeso, la storia d'amore per esempio
non ha una logica è semplicemente lasciata lì). Comunque sia i disegni come detto sopra lo stroncano del tutto, tanto valeva leggere un reportage scritto. Quello di cui non riesco a capacitarmi è il fatto che l'autore ed il disegnatore siano diversi, quindi magari si poteva scegliere meglio quest'ultimo, visto il disastro che si è creato.

P.S.: Il voto è stato dato (appunto come secondo me si dovrebbe fare), tenendo conto del disegno e della trama, se però ci si limita a quest'ultima ed al valore documentaristico, il voto sarebbe un 7.5 se non più alto.