Hell Blade
Hell blade propone una spiegazione alternativa su Jack lo Squartatore.
Victor, il protagonista, è un membro degli illuminati, e per essi annienta i demoni insiti nel corpo di giovani donne fertili. I nemici però non sono da meno quanto a mostruosità né paragonati ai succitati demoni, né rispetto a Victor stesso, né a Sherlock Holmes (c'è pure lui).
Sicuramente un'opera che lascia un po' di amaro in bocca, più che altro perché mette molta carne al fuoco, a parer mio ottimo materiale, ma poi la lascia lì.
Forse troppa ambizione, forse forze superiori.
I personaggi non fanno eccezione, perché ci sono veramente poche occasioni per poterli inquadrare, per districare i nodi che li legano alle diverse organizzazioni clandestine che operano nelle ombre londinesi. Il passato di ognuno di loro è avvolto nel mistero, e ci resterà per la maggior parte del fumetto, generando un senso di frustrazione nel lettore paragonabile a un cubo di Rubik.
Se un po' di mistero e suspance fa piacere, quest'opera è davvero troppo breve per poterselo permettere.
Con ciò non voglio dire che non sia possibile lasciarsi coinvolgere dai protagonisti, anzi, la rabbia sta proprio in questo.
Disegni frenetici, ma molto dettagliati, con un tratto crudo, spesso violento e netto, probabilmente utile per rendere al meglio la gravità della storia, e che dispiace più nei combattimenti (che sono tanti) per l'uso del dettaglio sfocato e della resa grottesca del combattente, più che nella narrazione delle vicende in sé.
Eccellenti potenzialità, ma decisamente mal gestite nello spazio assegnatogli.
Victor, il protagonista, è un membro degli illuminati, e per essi annienta i demoni insiti nel corpo di giovani donne fertili. I nemici però non sono da meno quanto a mostruosità né paragonati ai succitati demoni, né rispetto a Victor stesso, né a Sherlock Holmes (c'è pure lui).
Sicuramente un'opera che lascia un po' di amaro in bocca, più che altro perché mette molta carne al fuoco, a parer mio ottimo materiale, ma poi la lascia lì.
Forse troppa ambizione, forse forze superiori.
I personaggi non fanno eccezione, perché ci sono veramente poche occasioni per poterli inquadrare, per districare i nodi che li legano alle diverse organizzazioni clandestine che operano nelle ombre londinesi. Il passato di ognuno di loro è avvolto nel mistero, e ci resterà per la maggior parte del fumetto, generando un senso di frustrazione nel lettore paragonabile a un cubo di Rubik.
Se un po' di mistero e suspance fa piacere, quest'opera è davvero troppo breve per poterselo permettere.
Con ciò non voglio dire che non sia possibile lasciarsi coinvolgere dai protagonisti, anzi, la rabbia sta proprio in questo.
Disegni frenetici, ma molto dettagliati, con un tratto crudo, spesso violento e netto, probabilmente utile per rendere al meglio la gravità della storia, e che dispiace più nei combattimenti (che sono tanti) per l'uso del dettaglio sfocato e della resa grottesca del combattente, più che nella narrazione delle vicende in sé.
Eccellenti potenzialità, ma decisamente mal gestite nello spazio assegnatogli.
'Hell Blade' è un manhwa, edito in patria a partire dal 2009 dalla poco nota Daiwon, che porta la firma di JeTae Yoo. Attualmente, in Italia, risulta edito dalla GP Publishing. La trama non è originale, in quanto ripercorre la nota storia di Jack The Ripper, più comunemente detto Jack lo Squartatore. Ovviamente, l'opera in questione non sarà identica a quella originale, ma si appresterà a modificarne la narrazione, per trarne una variante che sfocia tranquillamente nel fantasy/horror. Insomma, sfociando nella banalità estrema di un argomento già trito e ritrito.
Siamo a Londra - più precisamente nel degradato e cupo quartiere di Whitechapel -, nell'anno 1888, quando l'intera città sprofonda nel caos e nel terrore a causa di un serial killer locale, noto per la violenza e l'atrocità con le quali uccide diverse prostitute della capitale. Ben presto, però, si scoprirà che le vittime dello spietato assassino non sono scelte puramente casuali, bensì vittime specifiche che lui ha il dovere di eliminare; seguendo quindi il suo classico modus-operandi. Sarà questo il momento in cui si scoprirà che l'elemento sovrannaturale regna sovrano nelle oscure vie di Londra.
Devo ammettere che, inizialmente, ne fui molto affascinato. Pensavo di imbattermi in una storia degna di nota, che sarebbe stata in grado di proporre una vicenda innovativa e ben sviluppata anche se già vista, ma mi sbagliavo amaramente. L'elemento storico, nonostante sia violento e non rassicurante, è in grado di attirare la curiosità del lettore che, ignaro del contenuto, si fionda alla lettura. Premetto che l'opera in questione è stata valutata in maniera colma di delusione a causa dell'assenza di numerose aspettative positive mai riscontrate. Gli sviluppi sono altamente penosi, e sfoceranno nel commerciale e nelle consuete banalità che sono soliti propinarci negli ultimi tempi diversi artisti. Cosa ci possono esporre di innovativo e originale? Semplice: elementi di sovrannaturale tendente all'horror non richiesti e drastiche lacune narrative. Sicuramente non si tratta di un'opera impegnata, ma nemmeno completamente frivola di contenuti; in quanto questi vi sono, ma malamente esposti. I disegni, invece, sono il vero punto di forza. Si dimostrano limpidi, puliti e lineari; mai confusionari, nonostante le numerose scene di azione. Nel complesso è un titolo che non si dimostra interessante quanto sembra, ma anzi a tratti deludente. Insomma, è un lettura leggera e movimentata che va letta con molta disinvoltura e poche aspettative.
Siamo a Londra - più precisamente nel degradato e cupo quartiere di Whitechapel -, nell'anno 1888, quando l'intera città sprofonda nel caos e nel terrore a causa di un serial killer locale, noto per la violenza e l'atrocità con le quali uccide diverse prostitute della capitale. Ben presto, però, si scoprirà che le vittime dello spietato assassino non sono scelte puramente casuali, bensì vittime specifiche che lui ha il dovere di eliminare; seguendo quindi il suo classico modus-operandi. Sarà questo il momento in cui si scoprirà che l'elemento sovrannaturale regna sovrano nelle oscure vie di Londra.
Devo ammettere che, inizialmente, ne fui molto affascinato. Pensavo di imbattermi in una storia degna di nota, che sarebbe stata in grado di proporre una vicenda innovativa e ben sviluppata anche se già vista, ma mi sbagliavo amaramente. L'elemento storico, nonostante sia violento e non rassicurante, è in grado di attirare la curiosità del lettore che, ignaro del contenuto, si fionda alla lettura. Premetto che l'opera in questione è stata valutata in maniera colma di delusione a causa dell'assenza di numerose aspettative positive mai riscontrate. Gli sviluppi sono altamente penosi, e sfoceranno nel commerciale e nelle consuete banalità che sono soliti propinarci negli ultimi tempi diversi artisti. Cosa ci possono esporre di innovativo e originale? Semplice: elementi di sovrannaturale tendente all'horror non richiesti e drastiche lacune narrative. Sicuramente non si tratta di un'opera impegnata, ma nemmeno completamente frivola di contenuti; in quanto questi vi sono, ma malamente esposti. I disegni, invece, sono il vero punto di forza. Si dimostrano limpidi, puliti e lineari; mai confusionari, nonostante le numerose scene di azione. Nel complesso è un titolo che non si dimostra interessante quanto sembra, ma anzi a tratti deludente. Insomma, è un lettura leggera e movimentata che va letta con molta disinvoltura e poche aspettative.