Hagakure - Il codice del samurai
Abbiamo un volume che sia per il costo che per i temi trattati potrà questa volta essere definito di "nicchia", termine purtroppo molto abusato anche per autori e volumi che invece registrano poi vendite elevate, mentre in questo caso, complice anche la piccola ma coraggiosa casa editrice L'età dell'Acquario, potremo senza ombra di dubbio definirlo in tale maniera. Grande sarà la soddisfazione che ne avremo una volta terminata la lettura, che sicuramente infonderà in noi un grande senso di pacatezza e rassicurazione ma allo stesso tempo anche un brivido per la crudeltà di alcuni atteggiamenti, portandoci a meditare sulla reale "condizione" dei samurai, troppo spesso considerati semplici guerrieri pronti a tutto per il loro padrone.
"Hagakure" presenta l'arte del Bushido, la via del guerriero che spiega le modalità e lo stile di vita di un samurai: racconta cosa significa essere un samurai e l'assoluta fedeltà al sovrano che lo contraddistingue e potrà condurre al rituale del "seppuku" in caso di disonore, e nel contempo insegna anche come ottenere l'assoluto controllo di se stessi.
L'Hagakure è il codice dei samurai più famoso e la sua stesura ad opera di Tsunemoto iniziò nel 1710 ed all'interno di questa opera ritroviamo tutte le teorie della vita di un samurai con molti accostamenti alla filosofia Zen e ai principi fondamentali del buddhismo.
Tsunemoto racconta a Tsuramoto Tashiro, un giovane scriba, che è andato a trovarlo chiedendo di poter diventare suo allievo, alcuni aneddoti, molto semplici ma estremamente efficaci, ritrovando all'interno dei vari capitoli tutti gli insegnamenti del maestro sulla lealtà, la vendetta, la sincerità.
Ci ritroveremo quindi a dover affrontare situazioni a volte anche molto cruente ma che rappresentano sempre le basi di vita a cui un samurai si deve attenere e, seppur a volte troppo rigorose, esse sono molto chiarificatrici sul reale ruolo che doveva svolgere un samurai e tutte le attenzioni che doveva avere anche nelle più piccole operazioni. Vengono analizzate situazioni che delineano comportamenti cui un samurai deve attenersi: essere sempre molto attento, fare attenzione a non schernire gli altri in quanto non è degno di un samurai, un samurai non deve fingere di non vedere l'inciviltà anche se questo richiede un'azione drastica, un vero samurai non deve cercare la fama e la ricchezza fine a se stessa, un samurai deve rimanere umile di cuore; sono questi alcuni degli insegnamenti che vengono narrati sempre con una disarmante semplicità ma nello stesso tempo altrettanta maestria.
La risposta che darà Tsunemoto al quesito fondamentale di questo volume "qual è il vero significato della via del samurai?" è: il samurai deve pensare continuamente alla morte, mattina e sera, vivendo come se il suo corpo fosse morto da sempre…Così raggiungerà la libertà. La via del samurai è morire. Di fronte all'alternativa tra la vita e la morte, meglio scegliere una morte rapida.
Lettura quindi assolutamente consigliata a tutti coloro che vorranno approfondire o iniziare a scoprire qualcosa in più dell'immensa e misteriosa cultura giapponese.
"Hagakure" presenta l'arte del Bushido, la via del guerriero che spiega le modalità e lo stile di vita di un samurai: racconta cosa significa essere un samurai e l'assoluta fedeltà al sovrano che lo contraddistingue e potrà condurre al rituale del "seppuku" in caso di disonore, e nel contempo insegna anche come ottenere l'assoluto controllo di se stessi.
L'Hagakure è il codice dei samurai più famoso e la sua stesura ad opera di Tsunemoto iniziò nel 1710 ed all'interno di questa opera ritroviamo tutte le teorie della vita di un samurai con molti accostamenti alla filosofia Zen e ai principi fondamentali del buddhismo.
Tsunemoto racconta a Tsuramoto Tashiro, un giovane scriba, che è andato a trovarlo chiedendo di poter diventare suo allievo, alcuni aneddoti, molto semplici ma estremamente efficaci, ritrovando all'interno dei vari capitoli tutti gli insegnamenti del maestro sulla lealtà, la vendetta, la sincerità.
Ci ritroveremo quindi a dover affrontare situazioni a volte anche molto cruente ma che rappresentano sempre le basi di vita a cui un samurai si deve attenere e, seppur a volte troppo rigorose, esse sono molto chiarificatrici sul reale ruolo che doveva svolgere un samurai e tutte le attenzioni che doveva avere anche nelle più piccole operazioni. Vengono analizzate situazioni che delineano comportamenti cui un samurai deve attenersi: essere sempre molto attento, fare attenzione a non schernire gli altri in quanto non è degno di un samurai, un samurai non deve fingere di non vedere l'inciviltà anche se questo richiede un'azione drastica, un vero samurai non deve cercare la fama e la ricchezza fine a se stessa, un samurai deve rimanere umile di cuore; sono questi alcuni degli insegnamenti che vengono narrati sempre con una disarmante semplicità ma nello stesso tempo altrettanta maestria.
La risposta che darà Tsunemoto al quesito fondamentale di questo volume "qual è il vero significato della via del samurai?" è: il samurai deve pensare continuamente alla morte, mattina e sera, vivendo come se il suo corpo fosse morto da sempre…Così raggiungerà la libertà. La via del samurai è morire. Di fronte all'alternativa tra la vita e la morte, meglio scegliere una morte rapida.
Lettura quindi assolutamente consigliata a tutti coloro che vorranno approfondire o iniziare a scoprire qualcosa in più dell'immensa e misteriosa cultura giapponese.