Frame of if
L'Atelier If è un luogo magico, una mistica galleria d'arte che appare a chi è dotato di un cuore puro e ha dei dubbi nel corso della vita. Una volta dentro la galleria, cinque bellissimi guardiani che portano i nomi di celebri pittori guidano i clienti, generalmente donne, attraverso le tele che rappresentano i loro possibili futuri, affinché possano ritrovare la loro strada e la felicità.
"Frame of If" è una raccolta di piccole storie, di racconti di vita, uniti dal filo conduttore di questo gruppo di ragazzi belli, gentili e misteriosi che gestiscono una mistica galleria d'arte. I racconti sono brevi, ma piacevoli, e riescono, nell'arco di poche pagine, a far affezionare ai clienti e ai guardiani. Questi ultimi sembrano tutti usciti da un simulatore d'appuntamenti per ragazze, ma riescono ad essere anche piacevolmente umani e a concedersi simpatiche gags, togliendo sin da subito la spiacevole sensazione di fanservice per ragazze che aleggiava sul volumetto sin dalla copertina.
L'autrice è brava ad affrontare tematiche spinose come il divorzio, la transessualità, la morte, i matrimoni combinati, le malattie, il rincorrere i propri sogni, i problemi di linea con leggerezza e delicatezza, senza mai risultare pesante o eccedere nel patetico e nel dramma, ma usando personaggi simpatici che hanno sempre la battuta o la gag pronta.
Se pathos c'è, sta nella rappresentazione di un amore da fiaba, puro e sofferto, che trascende le dimensioni e le regole, donando spessore ai cinque bellocci, mettendoli a nudo e mostrandone le qualità, le debolezze, i sentimenti e i modi di pensare.
Sebbene non sia particolarmente memorabile, questa sorta di "Video Girl Ai" al contrario ha comunque i suoi bei momenti, e non manca di emozionare in più punti e di mostrarsi anche piacevole all'occhio, grazie al bello stile di disegno della Ikeno, che dai primi numeri di "Batticuore notturno" pubblicati negli anni '80 ha radicalmente modificato il suo modo di disegnare rendendolo più moderno, fresco e pulito.
A completare il volume, un paio di racconti celebrativi per i trent'anni di carriera dell'autrice, che rendono omaggio alla sua opera più celebre nelle sue due versioni, "Batticuore notturno" e "Batticuore a mezzanotte". E' un surplus simpatico, ma non imprescindibile, che sarà comprensibile soltanto a chi conosce entrambe le versioni della storia di Ranze (e anche questi ultimi potrebbero avere un attimino di smarrimento, con tutti i figli, nipoti e bisnipoti che compaiono nella storia dedicata a "Batticuore notturno"). Purtroppo, se non si conoscono i due manga, i due racconti risultano completamente inutili e, anche nel caso volessero invogliare i neofiti all'acquisto, ne rovinano i finali, essendo ambientati successivamente.
Escludendo i due racconti extra, "Frame of If" è una raccolta di storie abbastanza simpatica, che ha un po' il sapore di una fiaba romantica e sognante e che si legge in scioltezza e in maniera piacevole.
"Frame of If" è una raccolta di piccole storie, di racconti di vita, uniti dal filo conduttore di questo gruppo di ragazzi belli, gentili e misteriosi che gestiscono una mistica galleria d'arte. I racconti sono brevi, ma piacevoli, e riescono, nell'arco di poche pagine, a far affezionare ai clienti e ai guardiani. Questi ultimi sembrano tutti usciti da un simulatore d'appuntamenti per ragazze, ma riescono ad essere anche piacevolmente umani e a concedersi simpatiche gags, togliendo sin da subito la spiacevole sensazione di fanservice per ragazze che aleggiava sul volumetto sin dalla copertina.
L'autrice è brava ad affrontare tematiche spinose come il divorzio, la transessualità, la morte, i matrimoni combinati, le malattie, il rincorrere i propri sogni, i problemi di linea con leggerezza e delicatezza, senza mai risultare pesante o eccedere nel patetico e nel dramma, ma usando personaggi simpatici che hanno sempre la battuta o la gag pronta.
Se pathos c'è, sta nella rappresentazione di un amore da fiaba, puro e sofferto, che trascende le dimensioni e le regole, donando spessore ai cinque bellocci, mettendoli a nudo e mostrandone le qualità, le debolezze, i sentimenti e i modi di pensare.
Sebbene non sia particolarmente memorabile, questa sorta di "Video Girl Ai" al contrario ha comunque i suoi bei momenti, e non manca di emozionare in più punti e di mostrarsi anche piacevole all'occhio, grazie al bello stile di disegno della Ikeno, che dai primi numeri di "Batticuore notturno" pubblicati negli anni '80 ha radicalmente modificato il suo modo di disegnare rendendolo più moderno, fresco e pulito.
A completare il volume, un paio di racconti celebrativi per i trent'anni di carriera dell'autrice, che rendono omaggio alla sua opera più celebre nelle sue due versioni, "Batticuore notturno" e "Batticuore a mezzanotte". E' un surplus simpatico, ma non imprescindibile, che sarà comprensibile soltanto a chi conosce entrambe le versioni della storia di Ranze (e anche questi ultimi potrebbero avere un attimino di smarrimento, con tutti i figli, nipoti e bisnipoti che compaiono nella storia dedicata a "Batticuore notturno"). Purtroppo, se non si conoscono i due manga, i due racconti risultano completamente inutili e, anche nel caso volessero invogliare i neofiti all'acquisto, ne rovinano i finali, essendo ambientati successivamente.
Escludendo i due racconti extra, "Frame of If" è una raccolta di storie abbastanza simpatica, che ha un po' il sapore di una fiaba romantica e sognante e che si legge in scioltezza e in maniera piacevole.
"Frame of if" è un piacevole volumetto autoconclusivo composto da 4 o 5 brevi racconti collegati fra di loro e due speciali dedicati a "Ransie la Strega". Questi ultimi due, pur essendo simpatici, sono ambientati anni dopo la fine del manga originale, per cui rischiano di farvi poco graditi spoiler.
Tornando invece ai racconti che danno il titolo all'opera, hanno come protagonisti un gruppo di angeli dalle sembianze di splendidi ragazzi. Qualora una persona di sesso femminile avesse veramente bisogno di aiuto potrebbe giungere davanti a un'isolita porta che, una volta varcata, conduce alla galleria d'arte dei protagonisti. L'ospite dovrà scegliere uno dei ragazzi, questo le mostrerà alcuni dipinti che illustrano alcuni degli ipotetici futuri che potrebbero attenderla. Tale semplice procedura dovrebbe essere sufficiente a migliorare la vita della visitatrice di turno, tuttavia a volte serve una spinta in più, se non un vero e proprio miracolo.
La continua proposizione di problemi e la loro risoluzione sarebbe potuta sfociare, un po' come accade per Picasso, pubblicato da Star Comics, in una lunga serie di banalità e stereotipi. Fortunatamente in questo caso l'intenzione non è quella di fornire soluzioni credibili e serie, ma semplicemente di far sorridere, e "Frame of if" ci riesce alla grande. Alcune conclusioni sono geniali, tipo quella del primo racconto.
Nel complesso si tratta di un prodotto molto leggero e scorrevole. Si limita soltanto a pochi capitoli, uno per ognuno dei protagonisti. Si chiude con un finale altrettanto simpatico, ma ci sarebbe stato spazio per altre avventure, che onestamente avrei letto con molto piacere. Non costa molto ed è una lettura piacevole. Leggerla vi renderà probabilmente di buon umore, anche se difficilmente lascerà il segno e ve la dimenticherete in fretta.
Tornando invece ai racconti che danno il titolo all'opera, hanno come protagonisti un gruppo di angeli dalle sembianze di splendidi ragazzi. Qualora una persona di sesso femminile avesse veramente bisogno di aiuto potrebbe giungere davanti a un'isolita porta che, una volta varcata, conduce alla galleria d'arte dei protagonisti. L'ospite dovrà scegliere uno dei ragazzi, questo le mostrerà alcuni dipinti che illustrano alcuni degli ipotetici futuri che potrebbero attenderla. Tale semplice procedura dovrebbe essere sufficiente a migliorare la vita della visitatrice di turno, tuttavia a volte serve una spinta in più, se non un vero e proprio miracolo.
La continua proposizione di problemi e la loro risoluzione sarebbe potuta sfociare, un po' come accade per Picasso, pubblicato da Star Comics, in una lunga serie di banalità e stereotipi. Fortunatamente in questo caso l'intenzione non è quella di fornire soluzioni credibili e serie, ma semplicemente di far sorridere, e "Frame of if" ci riesce alla grande. Alcune conclusioni sono geniali, tipo quella del primo racconto.
Nel complesso si tratta di un prodotto molto leggero e scorrevole. Si limita soltanto a pochi capitoli, uno per ognuno dei protagonisti. Si chiude con un finale altrettanto simpatico, ma ci sarebbe stato spazio per altre avventure, che onestamente avrei letto con molto piacere. Non costa molto ed è una lettura piacevole. Leggerla vi renderà probabilmente di buon umore, anche se difficilmente lascerà il segno e ve la dimenticherete in fretta.
La trama di questo manga non mi sembrava di per sé eccezionale, e nemmeno del tutto originale (mi faceva pensare un po' ad una sorta di versione breve al femminile di Video girl Ai di Katsura, dal confronto col quale sarebbe uscito certamente sconfitto, dato che VGA è un indiscusso capolavoro!), tuttavia essendo un volume autoconclusivo ed essendo della Ikeno, ho voluto fidarmi e non me ne sono pentita!
Come ho appena premesso, la storia non è del tutto originale: in VGA ragazzi dal cuore puro ed in difficoltà riuscivano ad entrare nel Gyokuraku, una videoteca in cui avrebbero preso in prestito affascinanti ragazze che li avrebbero aiutati a superare i loro problemi; in Frame of if vediamo delle donne in difficoltà (di qualsiasi età, dall'infanzia alla vecchiaia) che riescono magicamente ad accedere ad un atelier, l'atelier dell'If, appunto, dove le clienti potranno, visionando le varie ipotesi sotto la guida esperta di affascinanti ragazzi, riflettere seriamente sulla strada da percorrere per il loro futuro e prendere decisioni in merito...
La struttura della breve opera è ad episodi autoconclusivi, ed anche se non preferisco tale tipo di strutturazione io ne ho apprezzato ogni singolo episodio, è stata una lettura rilassante e piacevole: la Ikeno ha la capacità di trattare con delicatezza anche temi non molto leggeri, come il cancro, o l'omosessualità, o l'effetto di un divorzio sui bambini... Come al solito non si può fare a meno di amare i simpatici personaggi di questa autrice, che io apprezzo anche per la ventata di ottimismo che traspira dalle sue opere.
Gradevoli anche i due capitoletti a fine volume, dedicati all'opera più nota della Ikeno, Batticuore notturno (Ransie la strega), ed alla sua versione alternativa, Batticuore a mezzanotte: abbiamo così modo di rivedere, dopo tanto tempo i nostri vecchi amici Ranze, Shun, Sheera, Mori e tutto il resto della loro simpatica famigliola ed anche di sapere qualcosina in più sugli altri Ranze, Shun ed Aaron dopo la conclusione della loro storia.
I disegni, come al solito, sono molto graziosi.
Se cercate una lettura leggera e piacevole senza troppe pretese e senza spendere troppo, questo manga fa per voi! Lo consiglio soprattutto a chi ha già letto almeno Batticuore notturno per la maggiore comprensione del capitoletto ad esso dedicato, ma questo volumetto autoconclusivo potrebbe essere una buona occasione anche per i neofiti, per avere un primo approccio con un'ottima autrice forse ancora non troppo valorizzata qui da noi.
Come ho appena premesso, la storia non è del tutto originale: in VGA ragazzi dal cuore puro ed in difficoltà riuscivano ad entrare nel Gyokuraku, una videoteca in cui avrebbero preso in prestito affascinanti ragazze che li avrebbero aiutati a superare i loro problemi; in Frame of if vediamo delle donne in difficoltà (di qualsiasi età, dall'infanzia alla vecchiaia) che riescono magicamente ad accedere ad un atelier, l'atelier dell'If, appunto, dove le clienti potranno, visionando le varie ipotesi sotto la guida esperta di affascinanti ragazzi, riflettere seriamente sulla strada da percorrere per il loro futuro e prendere decisioni in merito...
La struttura della breve opera è ad episodi autoconclusivi, ed anche se non preferisco tale tipo di strutturazione io ne ho apprezzato ogni singolo episodio, è stata una lettura rilassante e piacevole: la Ikeno ha la capacità di trattare con delicatezza anche temi non molto leggeri, come il cancro, o l'omosessualità, o l'effetto di un divorzio sui bambini... Come al solito non si può fare a meno di amare i simpatici personaggi di questa autrice, che io apprezzo anche per la ventata di ottimismo che traspira dalle sue opere.
Gradevoli anche i due capitoletti a fine volume, dedicati all'opera più nota della Ikeno, Batticuore notturno (Ransie la strega), ed alla sua versione alternativa, Batticuore a mezzanotte: abbiamo così modo di rivedere, dopo tanto tempo i nostri vecchi amici Ranze, Shun, Sheera, Mori e tutto il resto della loro simpatica famigliola ed anche di sapere qualcosina in più sugli altri Ranze, Shun ed Aaron dopo la conclusione della loro storia.
I disegni, come al solito, sono molto graziosi.
Se cercate una lettura leggera e piacevole senza troppe pretese e senza spendere troppo, questo manga fa per voi! Lo consiglio soprattutto a chi ha già letto almeno Batticuore notturno per la maggiore comprensione del capitoletto ad esso dedicato, ma questo volumetto autoconclusivo potrebbe essere una buona occasione anche per i neofiti, per avere un primo approccio con un'ottima autrice forse ancora non troppo valorizzata qui da noi.