Crazy Zoo
Posso dire di avere letto tutte le opere di Horikoshi a ritroso, avendo letto prima "My Hero Academia" poi "Barrage" ed infine, qualche giorno fa, ho completato la lettura di "Crazy Zoo".
Premetto che quest'ultimo fra i tre è quello che forse mi è piaciuto meno, i disegni, seppure discreti, riflettono come il tratto del maestro sia ancora un po' acerbo, infatti non c'è paragone con le opere più recenti.
Per quanto riguarda la trama, devo dire che l'ambientazione di un battle shounen all'interno di uno zoo non mi è dispiaciuta, anzi è qualcosa di abbastanza originale che mi ha intrattenuto; la narrazione quindi mi è sembrata essere molto fluida e godibile, senza momenti di noia o stallo.
Passiamo ai personaggi, la protagonista non è niente di eccezionale, risulta essere una figura un po' troppo stereotipato come una "bozza" per Midoria, ed anche tra gli altri personaggi non spiccano in quanto caratterizzazione.
Ho però particolarmente apprezzato l'edizione della GP, infatti sono presenti all'interno dei volumi sia il oneshot di "Crazy Zoo" sia quello che è fondamentalmente la bozza di "My Hero Academia", un interessante dietro le quinte delle opere poi serializzate.
In conclusione "Crazy Zoo" è un opera scorrevole e godibile, senza che vengano trattati temi importanti o che vi siano riflessioni di un certo calibro, dunque se vi piace Horikoshi e cercate qualcosa di leggero, questo manga fa assolutamente al caso vostro.
Premetto che quest'ultimo fra i tre è quello che forse mi è piaciuto meno, i disegni, seppure discreti, riflettono come il tratto del maestro sia ancora un po' acerbo, infatti non c'è paragone con le opere più recenti.
Per quanto riguarda la trama, devo dire che l'ambientazione di un battle shounen all'interno di uno zoo non mi è dispiaciuta, anzi è qualcosa di abbastanza originale che mi ha intrattenuto; la narrazione quindi mi è sembrata essere molto fluida e godibile, senza momenti di noia o stallo.
Passiamo ai personaggi, la protagonista non è niente di eccezionale, risulta essere una figura un po' troppo stereotipato come una "bozza" per Midoria, ed anche tra gli altri personaggi non spiccano in quanto caratterizzazione.
Ho però particolarmente apprezzato l'edizione della GP, infatti sono presenti all'interno dei volumi sia il oneshot di "Crazy Zoo" sia quello che è fondamentalmente la bozza di "My Hero Academia", un interessante dietro le quinte delle opere poi serializzate.
In conclusione "Crazy Zoo" è un opera scorrevole e godibile, senza che vengano trattati temi importanti o che vi siano riflessioni di un certo calibro, dunque se vi piace Horikoshi e cercate qualcosa di leggero, questo manga fa assolutamente al caso vostro.
"Crazy Zoo" è un manga del 2010 scritto e disegnato da Kouhei Horikoshi, che forse conoscete meglio per "Boku no Hero Academia". Uno dei motivi per cui questo manga mi è piaciuto moltissimo sono i personaggi ognuno con carattere e personalità molto definiti
e il personaggio che preferisco (perché io preferisco i personaggi un po' folli) è Shima.
Questo è un manga che a mio parere serve a rilassarsi, poiché la lettura non è impegnativa e scorre in maniera molto fluida.
Nonostante sia un manga d'esordio l'autore è riuscito ad eseguire dei disegni niente male e un storia interessante; l'unica pecca è la durata della serie, che a mio parere doveva essere almeno dieci volumi, tuttavia è stata interrotta prematuramente.
L'idea di base è qualcosa che io personalmente non avevo mai visto, cioè affrontare la psicologia degli animali all'interno di uno zoo, ognuno con le sue paure e i suoi fantasmi: il rinoceronte timido innamorato di un serpente che però è innamorato di un altro, il ghepardo che è arrivato alla soluzione filosofica che secondo lui correre è inutile visto che lui correva per procurarsi il cibo e adesso il cibo glielo dà il guardiano dello zoo.
Questo è un manga che consiglio se vi piacciono le serie brevi o volete una lettura divertente ma allo stesso tempo fatta bene (oppure se vi piacciono gli animali).
e il personaggio che preferisco (perché io preferisco i personaggi un po' folli) è Shima.
Questo è un manga che a mio parere serve a rilassarsi, poiché la lettura non è impegnativa e scorre in maniera molto fluida.
Nonostante sia un manga d'esordio l'autore è riuscito ad eseguire dei disegni niente male e un storia interessante; l'unica pecca è la durata della serie, che a mio parere doveva essere almeno dieci volumi, tuttavia è stata interrotta prematuramente.
L'idea di base è qualcosa che io personalmente non avevo mai visto, cioè affrontare la psicologia degli animali all'interno di uno zoo, ognuno con le sue paure e i suoi fantasmi: il rinoceronte timido innamorato di un serpente che però è innamorato di un altro, il ghepardo che è arrivato alla soluzione filosofica che secondo lui correre è inutile visto che lui correva per procurarsi il cibo e adesso il cibo glielo dà il guardiano dello zoo.
Questo è un manga che consiglio se vi piacciono le serie brevi o volete una lettura divertente ma allo stesso tempo fatta bene (oppure se vi piacciono gli animali).
Partendo da un plot originale e non ancora sperimentato, Crazy Zoo (Oumagadoki Doubutsuen in originale) è un'opera proveniente dal settimanale Shonen Jump, scritto e diretto dal semi-esordiente Kohei Horikoshi.
Trama in breve:
Hana Aoi è la classica sedicenne impacciata e un po' imbranata, che stufa di essere perennemente presa in giro da coetanei e le varie persone, è intenzionata a dare una svolta alla sua vita trovandosi un lavoro part-time. Un giorno trova un avviso in cui lo Zoo cittadino di Ouma è alla ricerca di una persona incaricata di svolgere il ruolo di custode, ed essendo lei un'amante degli animali accetta di buon grado di presentarsi per un colloquio. Quello che non sa è che lo Zoo Oumagadoki non è un luogo come tutti gli altri, specie se a gestirlo vi è un Coniglio Bianco antropomorfo come Direttore.
Considerazioni generali sull'opera:
Partendo dall'incontro tra la protagonista e lo strambo direttore, Kohei Horikoshi dà vita ad un mondo ricco di sfaccettature ed umorismo, per lo più grazie al demenziale Shiina che con il suo strambo potere è in grado di donare forma umana ai propri animali. In questo modo l'autore fa sì che quasi tutte le creature dello zoo nel corso della lettura possano essere introdotte ed approfondite, ed in base alla specie appartenuta sviluppare dei caratteri che ricalcano quelli dei reali animali. Se inizialmente Crazy Zoo sarebbe dovuto essere una serie di gag demenziali, ben presto ci si accorge che questa tipologia di narrazione sarà abbandonata in favore della classica tipologia dei "Battle Shonen". Questo cambiamento si avverte negli ultimi capitoli del primo volume, con l'introduzione del personaggio di Shishido il Leone ed il suo scontro con Shiina, ma è con i volumi successivi che l'evoluzione diviene totale. Certo non dispiace vedere un po' di sane mazzate, sopratutto se si tratta di animali, e c'è da dire che le scene d'azione sono molto ben realizzate grazie all'ottimo comparto grafico dell'autore, con un tratto accattivante che sembra un misto tra le figure morbide del primo Dragon Ball e i volti squadrati di Shaman King. Gli scontri però pur occupando buona parte della serie, risultano troppo rapidi e confusi in alcuni passaggi, ed ahimè questo è davvero un peccato. Le uniche battaglie degne di questa definizione sono quelle tra Shiina ed Isana dell'Ushimitsudoki (introdotti nel secondo volume), ed i brutali scontri affrontati da Shishido contro Sakamata l'Orca e Byakkofu la Tigre Siberiana nel quarto volume.
Le parti in cui non sono presenti gli scontri sono dedicate all'approfondimento dei personaggi, con le solite gag demenziali che non guastano affatto. Se dovessi scegliere quale parte io abbia preferito di tutta la serie, direi la Saga dell'Acquario per la durata e gli scontri. Ma a livello di ambientazione e di Villain, preferisco leggermente la parte relativa al Circo Yatsudoki, che è anche la Saga con cui tutto il cerchio si chiude.
La conclusione:
Sicuramente il finale rende giustizia al lavoro svolto, ma purtroppo esso risulta incompleto dato che la serie non ha riscontrato i risultati sperati in patria, fermandosi inevitabilmente al quinto volume. Ciò che è un peccato, perché vedere che prodotti originali e molto godibili vengano fermati sul nascere, mentre opere immeritevoli di continuare ad essere serializzate continuano incessantemente a riscuotere successo di certo non è una cosa piacevole. Stessa sorte è toccata anche alla seconda opera dell'autore, stoppata dopo soli due volumi. Se solo Shonen Jump di decidesse di affiancare un buon sceneggiatore al povero Kohei, sono sicuro che in qualche modo riuscirebbe a tirar fuori qualcosa di buono se non migliore di Crazy Zoo. Le doti come disegnatore ci sono tutte, manca soltanto trovare una storia che riscontri il favore del pubblico giapponese, perché sarebbe davvero un peccato perdere un ragazzo così talentuoso.
Edizione Italiana:
I diritti dell'opera sono stati acquisiti da GP Publishing, che pubblicò il primo volume nel lontano 7 Aprile dell'anno scorso al prezzo lancio di € 1,90 nelle librerie aderenti all'iniziativa, pubblicando il resto della serie al prezzo standard di € 3,90. L'edizione è il classico formato da edicola, con una buona carta e completamente in bianco e nero, e la cover frontale posta su entrambi i lati del volume. C'è da segnalare poi un cambio di formato a partire dal terzo volume, che ingrossa il volume dei singoli numeri per via del nuovo tipo di carta utilizzato. Oltre alla serie standard, sono presenti due capitoli Extra (uno nel quarto ed uno nel quinto volume), rispettivamente "Crazy Zoo" (capitolo pilota della serie che mostra uno Shiina differente e più serio rispetto a quello mostrato nell'omonima storia) ed "Il mio eroe" (opera di esordio dell'autore come omaggio alle serie super eroiche come i Super Sentai o Kamen Rider).
Consigliato:
Pur essendo un titolo "interrotto" in maniera non ufficiale, penso che comunque sia una serie che merita di essere letta. Le scene comiche sono davvero simpatiche e divertenti, ma anche le parti più action, seppur non gestite egregiamente alle volte, hanno il loro perché. I personaggi non sono per nulla banali come si potrebbe pensare, ed a conti fatti è un serie con cui passare momenti piacevoli dopo una lettura più impegnativa. In definitiva lo consiglio a chi vuole approcciarsi per la prima volta al mondo dei Manga ma non sa quale titolo scegliere, ma anche i lettori di vecchia data lo potranno apprezzare sicuramente!
Trama in breve:
Hana Aoi è la classica sedicenne impacciata e un po' imbranata, che stufa di essere perennemente presa in giro da coetanei e le varie persone, è intenzionata a dare una svolta alla sua vita trovandosi un lavoro part-time. Un giorno trova un avviso in cui lo Zoo cittadino di Ouma è alla ricerca di una persona incaricata di svolgere il ruolo di custode, ed essendo lei un'amante degli animali accetta di buon grado di presentarsi per un colloquio. Quello che non sa è che lo Zoo Oumagadoki non è un luogo come tutti gli altri, specie se a gestirlo vi è un Coniglio Bianco antropomorfo come Direttore.
Considerazioni generali sull'opera:
Partendo dall'incontro tra la protagonista e lo strambo direttore, Kohei Horikoshi dà vita ad un mondo ricco di sfaccettature ed umorismo, per lo più grazie al demenziale Shiina che con il suo strambo potere è in grado di donare forma umana ai propri animali. In questo modo l'autore fa sì che quasi tutte le creature dello zoo nel corso della lettura possano essere introdotte ed approfondite, ed in base alla specie appartenuta sviluppare dei caratteri che ricalcano quelli dei reali animali. Se inizialmente Crazy Zoo sarebbe dovuto essere una serie di gag demenziali, ben presto ci si accorge che questa tipologia di narrazione sarà abbandonata in favore della classica tipologia dei "Battle Shonen". Questo cambiamento si avverte negli ultimi capitoli del primo volume, con l'introduzione del personaggio di Shishido il Leone ed il suo scontro con Shiina, ma è con i volumi successivi che l'evoluzione diviene totale. Certo non dispiace vedere un po' di sane mazzate, sopratutto se si tratta di animali, e c'è da dire che le scene d'azione sono molto ben realizzate grazie all'ottimo comparto grafico dell'autore, con un tratto accattivante che sembra un misto tra le figure morbide del primo Dragon Ball e i volti squadrati di Shaman King. Gli scontri però pur occupando buona parte della serie, risultano troppo rapidi e confusi in alcuni passaggi, ed ahimè questo è davvero un peccato. Le uniche battaglie degne di questa definizione sono quelle tra Shiina ed Isana dell'Ushimitsudoki (introdotti nel secondo volume), ed i brutali scontri affrontati da Shishido contro Sakamata l'Orca e Byakkofu la Tigre Siberiana nel quarto volume.
Le parti in cui non sono presenti gli scontri sono dedicate all'approfondimento dei personaggi, con le solite gag demenziali che non guastano affatto. Se dovessi scegliere quale parte io abbia preferito di tutta la serie, direi la Saga dell'Acquario per la durata e gli scontri. Ma a livello di ambientazione e di Villain, preferisco leggermente la parte relativa al Circo Yatsudoki, che è anche la Saga con cui tutto il cerchio si chiude.
La conclusione:
Sicuramente il finale rende giustizia al lavoro svolto, ma purtroppo esso risulta incompleto dato che la serie non ha riscontrato i risultati sperati in patria, fermandosi inevitabilmente al quinto volume. Ciò che è un peccato, perché vedere che prodotti originali e molto godibili vengano fermati sul nascere, mentre opere immeritevoli di continuare ad essere serializzate continuano incessantemente a riscuotere successo di certo non è una cosa piacevole. Stessa sorte è toccata anche alla seconda opera dell'autore, stoppata dopo soli due volumi. Se solo Shonen Jump di decidesse di affiancare un buon sceneggiatore al povero Kohei, sono sicuro che in qualche modo riuscirebbe a tirar fuori qualcosa di buono se non migliore di Crazy Zoo. Le doti come disegnatore ci sono tutte, manca soltanto trovare una storia che riscontri il favore del pubblico giapponese, perché sarebbe davvero un peccato perdere un ragazzo così talentuoso.
Edizione Italiana:
I diritti dell'opera sono stati acquisiti da GP Publishing, che pubblicò il primo volume nel lontano 7 Aprile dell'anno scorso al prezzo lancio di € 1,90 nelle librerie aderenti all'iniziativa, pubblicando il resto della serie al prezzo standard di € 3,90. L'edizione è il classico formato da edicola, con una buona carta e completamente in bianco e nero, e la cover frontale posta su entrambi i lati del volume. C'è da segnalare poi un cambio di formato a partire dal terzo volume, che ingrossa il volume dei singoli numeri per via del nuovo tipo di carta utilizzato. Oltre alla serie standard, sono presenti due capitoli Extra (uno nel quarto ed uno nel quinto volume), rispettivamente "Crazy Zoo" (capitolo pilota della serie che mostra uno Shiina differente e più serio rispetto a quello mostrato nell'omonima storia) ed "Il mio eroe" (opera di esordio dell'autore come omaggio alle serie super eroiche come i Super Sentai o Kamen Rider).
Consigliato:
Pur essendo un titolo "interrotto" in maniera non ufficiale, penso che comunque sia una serie che merita di essere letta. Le scene comiche sono davvero simpatiche e divertenti, ma anche le parti più action, seppur non gestite egregiamente alle volte, hanno il loro perché. I personaggi non sono per nulla banali come si potrebbe pensare, ed a conti fatti è un serie con cui passare momenti piacevoli dopo una lettura più impegnativa. In definitiva lo consiglio a chi vuole approcciarsi per la prima volta al mondo dei Manga ma non sa quale titolo scegliere, ma anche i lettori di vecchia data lo potranno apprezzare sicuramente!
Crazy Zoo parte da un'idea molto originale:
Hana Aoi, una studentessa diciassettenne irrimediabilmente imbranata e amante degli animali, per realizzare il suo sogno e per dimostrare di poter essere utile nonostante il suo modo di essere, decide di provare a farsi assumere come custode in uno zoo. Riesce nel suo obiettivo, ma lo zoo che ha scelto non è esattamente normale. Infatti, il direttore è un ragazzo che, a causa di una maledizione, è stato trasformato in una sorta di coniglio con dei poteri particolari e l'unico modo per tornare umano è portare lo zoo al successo.
L'autore, il mangaka Kouhei Horikoshi, non si direbbe affatto un esordiente, almeno per quanto riguarda i disegni. Il suo punto forte sembra essere il characher design; personaggi come Uwabami (serpente), Shishido (leone), Tekkamaki (tonno) e Rodeo (cavallo), che oltre ad essere geniali nella loro composizione grafica sono anche ben caratterizzati, hanno catturato non poco la mia attenzione. Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la comicità di alcune scene, che hanno contribuito a rendere questo manga più leggero e divertente. Inoltre il messaggio che viene lasciato al lettore alla fine dell'opera è molto positivo.
Le carenze, invece, si notano in alcuni sviluppi della storia: sebbene Hana sia la protagonista, non ha un ruolo particolarmente determinante nella vicenda; dopo il terzo volume la trama si fa meno appassionante perché vengono inseriti solo elementi sulla stessa onda dei volumi precedenti, quindi perde il un po' il fattore "originalità" e sembra quasi ripetitivo.
Nel quarto volume è stato inserito anche l'episodio pilota della serie, mentre nel quinto troviamo un one-shot sui supereroi. In particolare quest'ultimo non mi è piaciuto perché lo stile di disegno è molto acerbo rispetto a quello di Crazy Zoo e ho trovato lo sviluppo della trama abbastanza noioso.
L'edizione offerta da GP Publishing non è male, si sfoglia bene, la copertina è lucida e non troppo rigida e la qualità della carta e della stampa mi sembra più che accettabile, considerando che è tra le serie più economiche che si trovano di questi tempi (3,90€ a volume).
Hana Aoi, una studentessa diciassettenne irrimediabilmente imbranata e amante degli animali, per realizzare il suo sogno e per dimostrare di poter essere utile nonostante il suo modo di essere, decide di provare a farsi assumere come custode in uno zoo. Riesce nel suo obiettivo, ma lo zoo che ha scelto non è esattamente normale. Infatti, il direttore è un ragazzo che, a causa di una maledizione, è stato trasformato in una sorta di coniglio con dei poteri particolari e l'unico modo per tornare umano è portare lo zoo al successo.
L'autore, il mangaka Kouhei Horikoshi, non si direbbe affatto un esordiente, almeno per quanto riguarda i disegni. Il suo punto forte sembra essere il characher design; personaggi come Uwabami (serpente), Shishido (leone), Tekkamaki (tonno) e Rodeo (cavallo), che oltre ad essere geniali nella loro composizione grafica sono anche ben caratterizzati, hanno catturato non poco la mia attenzione. Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la comicità di alcune scene, che hanno contribuito a rendere questo manga più leggero e divertente. Inoltre il messaggio che viene lasciato al lettore alla fine dell'opera è molto positivo.
Le carenze, invece, si notano in alcuni sviluppi della storia: sebbene Hana sia la protagonista, non ha un ruolo particolarmente determinante nella vicenda; dopo il terzo volume la trama si fa meno appassionante perché vengono inseriti solo elementi sulla stessa onda dei volumi precedenti, quindi perde il un po' il fattore "originalità" e sembra quasi ripetitivo.
Nel quarto volume è stato inserito anche l'episodio pilota della serie, mentre nel quinto troviamo un one-shot sui supereroi. In particolare quest'ultimo non mi è piaciuto perché lo stile di disegno è molto acerbo rispetto a quello di Crazy Zoo e ho trovato lo sviluppo della trama abbastanza noioso.
L'edizione offerta da GP Publishing non è male, si sfoglia bene, la copertina è lucida e non troppo rigida e la qualità della carta e della stampa mi sembra più che accettabile, considerando che è tra le serie più economiche che si trovano di questi tempi (3,90€ a volume).
Crazy Zoo è il manga d' esordio di Kohei Horikoshi composto in tutto da cinque volumi che, oltre a contenere la storia di Crazy Zoo, ospitano anche l'episodio autoconclusivo che ha dato origine al progetto, nonché un altro episodio fine a se stesso che però non ha alcun legame con l'opera in sé. I volumetti sono editi da GP Manga in edizione economica e più precisamente a 3,90 Euro ad albo.
Quest'opera tratta le vicende di una giovane ragazza di nome Hana Aoi, un' inguaribile sbadata che non riesce a combinarne una giusta. La studentessa deciderà di voler cambiare atteggiamento verso il mondo: Hana vuole diventare più sicura di sé e anche meno sbadata! Per questo la nostra protagonista deciderà di andare a lavorare nello sconosciutissimo zoo della sua città.
Quello che la nostra protagonista non sa è che il direttore di questa struttura è un umano colpito da una maledizione che lo ha tramutato in un uomo-coniglio. Il direttore (Shina) deve riuscire a rendere famoso il suo zoo se vuole tornare a essere un umano e Hana Aoi dovrà aiutarlo insieme agli animali che Shina riesce a tramutare in umanoidi!
Questo incipit piuttosto originale darà il via alle avventure dei nostri personaggi che, sebbene nel primo volume sembrano essere di carattere comico, finiranno per diventare del genere d'azione. Vedremo infatti lo zoo sfidare altre strutture comandate da individui anch'essi maledetti che cercano di recuperare la loro forma originaria con metodi diversi da quello del direttore-coniglio.
La storia in sé non sarebbe assolutamente nulla di che se non fosse accompagnata da disegni veramente stupendi. Infatti, per essere un esordiente, il caro Horikoshi dimostra di saper rendere estremamente dinamiche le sue tavole grazie a un tratto molto curato.
Se poi si parla del character design, ecco allora il vero punto forte di Crazy Zoo: ogni singolo animale viene reso in modo fantastico nella sua versione umanoide. Viene messa una tale cura nei dettagli che a distanza di anni sono sicuro che ricorderò ancora molti personaggi, anche grazie alla caratterizzazione non banale.
Bisogna però dire che Crazy Zoo non ha solo lati positivi in quanto spesso gli avvenimenti risultano ripetitivi e in più qualche scontro non risulta pienamente convincente, se non troppo breve.
Forse uno dei più grandi problemi di Crazy Zoo è la protagonista che assiste alle vicende anche crescendo a livello interiore, ma che alla fin fine risulta essere uno dei personaggi più scontati, complice anche il fatto che non le vengono assegnate parti con frasi epiche, ecc.. Lei è forse il punto di vista umano della storia che serve per proporre gag e situazioni paradossali ma, una volta iniziata la svolta action, Hana perde un po' di significato come personaggio.
La conclusione è alquanto interessante. Non delude le aspettative e porta qualche colpo di sena inatteso nonostante la sua classicità. Però proprio la cosa più inaspettata ci viene "spifferata" dal one-shot che mostra l'origine di Crazy Zoo. La lettura sarebbe stata molto più avvincente se tra i volumetti non fossero stati introdotti questi episodi autoconclusivi così da pubblicare quattro volumi (di cui il quarto più "ciccione") al posto di cinque. Difatti anche l'altro racconto non riesce a convincere pienamente.
Concludendo, Crazy Zoo è un buon manga. Non è nulla di profondo o particolarmente intrigante: si tratta di un manga che ha trovato la sua strada solo al secondo volume e che è stato farcito in modo inutile da One-shot non particolarmente piacevoli. L'ottimo character design salva tutto insieme all'eccellente disegno che regge dei momenti di azione piacevoli ma non brillanti.
Quest'opera tratta le vicende di una giovane ragazza di nome Hana Aoi, un' inguaribile sbadata che non riesce a combinarne una giusta. La studentessa deciderà di voler cambiare atteggiamento verso il mondo: Hana vuole diventare più sicura di sé e anche meno sbadata! Per questo la nostra protagonista deciderà di andare a lavorare nello sconosciutissimo zoo della sua città.
Quello che la nostra protagonista non sa è che il direttore di questa struttura è un umano colpito da una maledizione che lo ha tramutato in un uomo-coniglio. Il direttore (Shina) deve riuscire a rendere famoso il suo zoo se vuole tornare a essere un umano e Hana Aoi dovrà aiutarlo insieme agli animali che Shina riesce a tramutare in umanoidi!
Questo incipit piuttosto originale darà il via alle avventure dei nostri personaggi che, sebbene nel primo volume sembrano essere di carattere comico, finiranno per diventare del genere d'azione. Vedremo infatti lo zoo sfidare altre strutture comandate da individui anch'essi maledetti che cercano di recuperare la loro forma originaria con metodi diversi da quello del direttore-coniglio.
La storia in sé non sarebbe assolutamente nulla di che se non fosse accompagnata da disegni veramente stupendi. Infatti, per essere un esordiente, il caro Horikoshi dimostra di saper rendere estremamente dinamiche le sue tavole grazie a un tratto molto curato.
Se poi si parla del character design, ecco allora il vero punto forte di Crazy Zoo: ogni singolo animale viene reso in modo fantastico nella sua versione umanoide. Viene messa una tale cura nei dettagli che a distanza di anni sono sicuro che ricorderò ancora molti personaggi, anche grazie alla caratterizzazione non banale.
Bisogna però dire che Crazy Zoo non ha solo lati positivi in quanto spesso gli avvenimenti risultano ripetitivi e in più qualche scontro non risulta pienamente convincente, se non troppo breve.
Forse uno dei più grandi problemi di Crazy Zoo è la protagonista che assiste alle vicende anche crescendo a livello interiore, ma che alla fin fine risulta essere uno dei personaggi più scontati, complice anche il fatto che non le vengono assegnate parti con frasi epiche, ecc.. Lei è forse il punto di vista umano della storia che serve per proporre gag e situazioni paradossali ma, una volta iniziata la svolta action, Hana perde un po' di significato come personaggio.
La conclusione è alquanto interessante. Non delude le aspettative e porta qualche colpo di sena inatteso nonostante la sua classicità. Però proprio la cosa più inaspettata ci viene "spifferata" dal one-shot che mostra l'origine di Crazy Zoo. La lettura sarebbe stata molto più avvincente se tra i volumetti non fossero stati introdotti questi episodi autoconclusivi così da pubblicare quattro volumi (di cui il quarto più "ciccione") al posto di cinque. Difatti anche l'altro racconto non riesce a convincere pienamente.
Concludendo, Crazy Zoo è un buon manga. Non è nulla di profondo o particolarmente intrigante: si tratta di un manga che ha trovato la sua strada solo al secondo volume e che è stato farcito in modo inutile da One-shot non particolarmente piacevoli. L'ottimo character design salva tutto insieme all'eccellente disegno che regge dei momenti di azione piacevoli ma non brillanti.
Avendo ora conclusa la lettura di tutti e cinque i numeri della serie, posso dare un giudizio definitivo riguardante il manga Crazy Zoo.
In Crazy Zoo una ragazza diciassettenne, Hana Aoi, decide di smettere di essere la solita imbranata mettendosi a fare qualcosa di utile. Amante degli animali, presenta ad un colloquio di lavoro al Crazy Zoo, dove però le cose non vanno come se le era immaginate. Il direttore è un ragazzo trasformato in coniglio a causa di una maledizione, e tramite il fumo emesso dalla propria carota egli è in grado di trasformare gli animali in creature antropomorfe. Per spezzare l'incantesimo e tornare umano deve riuscire a rendere lo zoo il più famoso del mondo, ma l'impresa si prospetta pressoché impossibile...
Nel primo volume della serie viene presentata essenzialmente la storia, non è un volume molto dinamico e forse è il peggiore della serie.
Col secondo volume, invece, le vicende si movimentano ed i buffi personaggi vengono delineati magistralmente dall'autore. Arriviamo così a conoscere meglio, oltre ad Hana e a Shina (il direttore), alcuni degli altri animali dello zoo. Fra di essi spiccano Gorikon, gorilla "inetto", Chita, ghepardo sovrappeso, l'affascinante ragazza serpente Uwabami, il testardo leone Shishido e molti altri.
La storia è perfettamente calibrata fra momenti umoristici e momenti di azione e drammaticità, cosa che rende il manga molto piacevole alla lettura senza mai stancare.
Altro punto a favore sono senz'altro i bellissimi disegni dell'autore, Kohei Horikoshi, che riesce a caratterizzare ogni animale in maniera precisa partendo proprio dall'aspetto fisico. Horikoshi dimostra una spiccata fantasia ed un'innata capacità nel rendere i personaggi più veri che mai.
Con leggerezza e sentimento in soli cinque volumi si viene a creare una storia molto piacevole e che resta nel cuore, sebbene resti comunque poco impegnativa. La brevità contribuisce nel rendere il manga poco ripetitivo o noioso ed il finale aperto lascia spazio alla fantasia di ciascun lettore.
Col procedere nella lettura si inizia a pensare che forse sarebbe meglio se la maledizione non venisse mai spezzata... Se ciò avvenisse, Shina tornerebbe sì umano, ma finirebbe col perdere tutti quei fantastici amici che la magia gli ha portato. Il messaggio è semplice e chiaro: solo l'amore e l'amicizia possono renderci felici e più sicuri di noi stessi.
Un manga assolutamente consigliato, soprattutto per gli amanti degli animali e per coloro che ogni tanto si sentono un po' degli inetti (come direbbe Gorikon).
In Crazy Zoo una ragazza diciassettenne, Hana Aoi, decide di smettere di essere la solita imbranata mettendosi a fare qualcosa di utile. Amante degli animali, presenta ad un colloquio di lavoro al Crazy Zoo, dove però le cose non vanno come se le era immaginate. Il direttore è un ragazzo trasformato in coniglio a causa di una maledizione, e tramite il fumo emesso dalla propria carota egli è in grado di trasformare gli animali in creature antropomorfe. Per spezzare l'incantesimo e tornare umano deve riuscire a rendere lo zoo il più famoso del mondo, ma l'impresa si prospetta pressoché impossibile...
Nel primo volume della serie viene presentata essenzialmente la storia, non è un volume molto dinamico e forse è il peggiore della serie.
Col secondo volume, invece, le vicende si movimentano ed i buffi personaggi vengono delineati magistralmente dall'autore. Arriviamo così a conoscere meglio, oltre ad Hana e a Shina (il direttore), alcuni degli altri animali dello zoo. Fra di essi spiccano Gorikon, gorilla "inetto", Chita, ghepardo sovrappeso, l'affascinante ragazza serpente Uwabami, il testardo leone Shishido e molti altri.
La storia è perfettamente calibrata fra momenti umoristici e momenti di azione e drammaticità, cosa che rende il manga molto piacevole alla lettura senza mai stancare.
Altro punto a favore sono senz'altro i bellissimi disegni dell'autore, Kohei Horikoshi, che riesce a caratterizzare ogni animale in maniera precisa partendo proprio dall'aspetto fisico. Horikoshi dimostra una spiccata fantasia ed un'innata capacità nel rendere i personaggi più veri che mai.
Con leggerezza e sentimento in soli cinque volumi si viene a creare una storia molto piacevole e che resta nel cuore, sebbene resti comunque poco impegnativa. La brevità contribuisce nel rendere il manga poco ripetitivo o noioso ed il finale aperto lascia spazio alla fantasia di ciascun lettore.
Col procedere nella lettura si inizia a pensare che forse sarebbe meglio se la maledizione non venisse mai spezzata... Se ciò avvenisse, Shina tornerebbe sì umano, ma finirebbe col perdere tutti quei fantastici amici che la magia gli ha portato. Il messaggio è semplice e chiaro: solo l'amore e l'amicizia possono renderci felici e più sicuri di noi stessi.
Un manga assolutamente consigliato, soprattutto per gli amanti degli animali e per coloro che ogni tanto si sentono un po' degli inetti (come direbbe Gorikon).