Il bacio di Marte
Spinta dalle ottime recensioni su questo volume unico, l'ho acquistato per caso trovandolo tra gli scaffali della fumetteria dove mi trovavo per comprare altri manga in vero.
Più che una storia d'amore, lo definirei un racconto di formazione su una giovane diciasettenne.
Una lettura leggera, fluida, che ti coinvolge dalle prime pagine.
I disegni sono davvero molto belli, rifiniti nei dettagli, l'autrice ha un tratto pulito e deciso, i corpi sono ben proporzionati, i volti molto espressivi. Le labbra sembrano vere, così morbide e carnose. Davvero un'ottima scoperta.
Sebbene si tratti di un volume unico, se l'autore ha talento, come è successo in questo caso, ti accorgi che bastano poche pagine per definire la psicologia dei protagonisti in maniera chiara, realistica ed efficace.
Yukari è una ragazza come tante, in molti dei suoi problemi si possono ritrovare molte adolescenti: il rapporto conflittuale con la madre, la ribellione, il desiderio di crescere in fretta, il desiderio di collezionare esperienze con l'altro sesso, la ricerca tramite i siti blog di conferme e conforto anche se virtuale nei momenti cupi....
L'assegnazione dei banchi in classe la porta ad avere come compagna una ragazza che all'apparenza è il suo opposto, l'occhialuta Miki.
Da subito la giudica con superficialità in maniera negativa, perchè è la tipica studentessa modello, porta gli occhiali, e non parla con nessuno.
Ma ben presto, le due cominceranno a conoscersi meglio e diventano presto amiche, confidandosi sempre di più, trascorrendo insieme la pausa pranzo in biblioteca, lontane da tutti gli altri.
Miki si rivela una ragazza timida, quasi un simbolo di purezza, e vede Yukari come una fonte di informazioni e consigli in materia di ragazzi.
Yukari si affeziona sempre più a lei senza rendersene conto, vuole dare a Miki l'immagine di una ragazza forte e spregiudicata, ma arriverà poi il momento in cui le confiderà anche i suoi momenti più tristi e le sue sofferenze, trovando compassione, ascolto, conforto, vicinanza.
La loro amicizia fa capire a Yukari che in realtà lei non si piace affatto, ma che forse non è troppo tardi per cambiare.... e qui mi fermo per non spoilerare troppo.
Il finale devo dire che non mi ha convinto particolarmente, insomma per me fa a botte con tutto il resto, con la fluidità narrativa a cui ci si abitua.
La Flashbook ha fatto un'ottima edizione con buona qualità della carta e della stampa.
Lo consiglio a chi vuole immergersi in una lettura leggera, ma che faccia riflettere sull'importanza dell'amicizia, dell'amore e sull'importanza di mettersi in discussione e avere il coraggio di cambiare.
Più che una storia d'amore, lo definirei un racconto di formazione su una giovane diciasettenne.
Una lettura leggera, fluida, che ti coinvolge dalle prime pagine.
I disegni sono davvero molto belli, rifiniti nei dettagli, l'autrice ha un tratto pulito e deciso, i corpi sono ben proporzionati, i volti molto espressivi. Le labbra sembrano vere, così morbide e carnose. Davvero un'ottima scoperta.
Sebbene si tratti di un volume unico, se l'autore ha talento, come è successo in questo caso, ti accorgi che bastano poche pagine per definire la psicologia dei protagonisti in maniera chiara, realistica ed efficace.
Yukari è una ragazza come tante, in molti dei suoi problemi si possono ritrovare molte adolescenti: il rapporto conflittuale con la madre, la ribellione, il desiderio di crescere in fretta, il desiderio di collezionare esperienze con l'altro sesso, la ricerca tramite i siti blog di conferme e conforto anche se virtuale nei momenti cupi....
L'assegnazione dei banchi in classe la porta ad avere come compagna una ragazza che all'apparenza è il suo opposto, l'occhialuta Miki.
Da subito la giudica con superficialità in maniera negativa, perchè è la tipica studentessa modello, porta gli occhiali, e non parla con nessuno.
Ma ben presto, le due cominceranno a conoscersi meglio e diventano presto amiche, confidandosi sempre di più, trascorrendo insieme la pausa pranzo in biblioteca, lontane da tutti gli altri.
Miki si rivela una ragazza timida, quasi un simbolo di purezza, e vede Yukari come una fonte di informazioni e consigli in materia di ragazzi.
Yukari si affeziona sempre più a lei senza rendersene conto, vuole dare a Miki l'immagine di una ragazza forte e spregiudicata, ma arriverà poi il momento in cui le confiderà anche i suoi momenti più tristi e le sue sofferenze, trovando compassione, ascolto, conforto, vicinanza.
La loro amicizia fa capire a Yukari che in realtà lei non si piace affatto, ma che forse non è troppo tardi per cambiare.... e qui mi fermo per non spoilerare troppo.
Il finale devo dire che non mi ha convinto particolarmente, insomma per me fa a botte con tutto il resto, con la fluidità narrativa a cui ci si abitua.
La Flashbook ha fatto un'ottima edizione con buona qualità della carta e della stampa.
Lo consiglio a chi vuole immergersi in una lettura leggera, ma che faccia riflettere sull'importanza dell'amicizia, dell'amore e sull'importanza di mettersi in discussione e avere il coraggio di cambiare.
Dopo aver sperimentato il manga yuri, dove tratta il rapporto tra due ragazze nella sua accezione più fisica, Torajirou Kishi si lascia trasportare dal più puro romanticismo di un amore platonico.
"Il bacio di Marte" è incentrato sulla vita di Yukari, liceale dal carattere abbastanza problematico.
Un'adolescente come tante altre, sola, in una famiglia che non fa nulla per capire i suoi sentimenti ed i suoi problemi, che trova come unica arma di difesa la negazione totale delle figure genitoriali, decidendo di indossare una maschera, che in realtà non rispecchia affatto il suo animo.
In un istante, però, la vita di Yukari cambia completamente; da quel momento, resta affascinata dalla sua compagna di classe Miki, fino ad allora completamente ignorata, ed impara a conoscerne la vera natura. Con lei instaura un'amicizia profondissima, grazie alla quale riesce pian piano a scavare nel profondo del suo animo, comprendendo il significato dei suoi atteggiamenti, dettati dal rancore nei confronti della madre, e riuscendo finalmente ad "inquadrare" il rapporto con il fidanzato, per il quale rappresenta unicamente un feticcio sessuale.
Kishi affronta alcune delle problematiche più complesse legate all'adolescenza, con equilibrio, maturità e tanta psicanalisi. Dai rapporti conflittuali con i genitori, fino alla scoperta della propria sessualità.
Un altro aspetto fortemente evidenziato dall'autore è la superficialità con cui alcuni ragazzi affrontano il sesso. Un modo per sottolineare la propria emancipazione e motivo di vanto nei confronti degli amici.
Il più grosso difetto di questo fumetto è la mancanza totale di caratterizzazione dei personaggi secondari. E' altresì evidente che tutti gli avvenimenti vengono filtrati attraverso gli occhi di Yukari e che quindi solo attraverso questi abbiamo l'opportunità di conoscere gli altri personaggi. Trovo quindi logico, in una storia così breve, che l'autore si concentri esclusivamente sui protagonisti, tentando di sviscerarne la psicologia quanto più dettagliatamente possibile.
La loro è un crescita complessa e profonda, che porta verso la consapevolezza di se stessi, passando per la propria accettazione; una strada che ha come destinazione la piena maturità.
Nel fare questo le due ragazze avranno il coraggio di togliersi le "maschere" e mostrare finalmente il proprio volto, rivelando il loro animo. Quelle "maschere", indossate come protezione verso il mondo esterno, avevano finito per far recitar loro un ruolo non scelto consapevolmente; un ruolo dal quale sembrava ormai impossibile sfuggire, fino al momento in cui il sostegno e l'affetto reciproco riescono a donare a Yukari e Miki il coraggio necessario a mostrarsi per quel che sono realmente.
"Il bacio di Marte" è breve, intenso e profondo come un amore adolescenziale, del quale è in grado di tratteggiare le varie sfumature ed accezioni con chirurgica precisione, riuscendo a bilanciare perfettamente l'assoluto cinismo, nel descrivere certi tipi di rapporti interpersonali, e la tenerezza, il candore ed il trasporto propri di un innamoramento.
Durante la lettura si percepisce costantemente un velo di tristezza, pesante come un macigno, che ricopre l'esistenza di Yukari. Un senso di straniamento, come di una vita non vissuta in prima persona, ma passivamente "subita".
Quei sorrisi ostentati, sgraziati, quasi volgari, che la ragazza propina costantemente alle sue amiche, simulando una sicurezza niente affatto reale. Quella superiorità esibita per il semplice fatto di ritenersi esperta in ambito sessuale rispetto alle sue compagne. Tutto ciò rende pienamente l'idea dell'enorme voragine interiore di una ragazza tristemente sola, che cerca disperatamente di dimostrare a se stessa e agli altri la propria felicità.
Quando Yukari si trova di fronte alla purezza, la semplicità, il candore di Miki, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso se stessa, prova un grande senso di colpa; ormai si è irrimediabilmente sporcata.
Da quel momento, però, i suoi sorrisi saranno meravigliosi e solari, come quelli dell'amica...forse non è ancora troppo tardi per riprendere in mano la propria vita.
Trovo che i disegni siano magnifici e che, grazie ad essi, il lettore riesca a sperimentare una profonda empatia con le due ragazze. Inoltre la gamma espressiva dei personaggi è semplicemente fantastica. L'autore possiede la capacità di cambiare completamente registro, dimostrando grandissima padronanza del mezzo a seconda del momento che si trova ad illustrare, sia esso una scena piccante, oppure un momento di assoluta tenerezza.
L'edizione curata da Flashbook è sicuramente ben fatta. Ottima come sempre la carta, che offre una piacevolissima esperienza di lettura, grazie alla sua grande flessuosità. Il volume presenta la sovraccoperta in linea con le edizioni a cui l'editore ci ha abituati.
Il mio voto è 8.5
"Il bacio di Marte" è incentrato sulla vita di Yukari, liceale dal carattere abbastanza problematico.
Un'adolescente come tante altre, sola, in una famiglia che non fa nulla per capire i suoi sentimenti ed i suoi problemi, che trova come unica arma di difesa la negazione totale delle figure genitoriali, decidendo di indossare una maschera, che in realtà non rispecchia affatto il suo animo.
In un istante, però, la vita di Yukari cambia completamente; da quel momento, resta affascinata dalla sua compagna di classe Miki, fino ad allora completamente ignorata, ed impara a conoscerne la vera natura. Con lei instaura un'amicizia profondissima, grazie alla quale riesce pian piano a scavare nel profondo del suo animo, comprendendo il significato dei suoi atteggiamenti, dettati dal rancore nei confronti della madre, e riuscendo finalmente ad "inquadrare" il rapporto con il fidanzato, per il quale rappresenta unicamente un feticcio sessuale.
Kishi affronta alcune delle problematiche più complesse legate all'adolescenza, con equilibrio, maturità e tanta psicanalisi. Dai rapporti conflittuali con i genitori, fino alla scoperta della propria sessualità.
Un altro aspetto fortemente evidenziato dall'autore è la superficialità con cui alcuni ragazzi affrontano il sesso. Un modo per sottolineare la propria emancipazione e motivo di vanto nei confronti degli amici.
Il più grosso difetto di questo fumetto è la mancanza totale di caratterizzazione dei personaggi secondari. E' altresì evidente che tutti gli avvenimenti vengono filtrati attraverso gli occhi di Yukari e che quindi solo attraverso questi abbiamo l'opportunità di conoscere gli altri personaggi. Trovo quindi logico, in una storia così breve, che l'autore si concentri esclusivamente sui protagonisti, tentando di sviscerarne la psicologia quanto più dettagliatamente possibile.
La loro è un crescita complessa e profonda, che porta verso la consapevolezza di se stessi, passando per la propria accettazione; una strada che ha come destinazione la piena maturità.
Nel fare questo le due ragazze avranno il coraggio di togliersi le "maschere" e mostrare finalmente il proprio volto, rivelando il loro animo. Quelle "maschere", indossate come protezione verso il mondo esterno, avevano finito per far recitar loro un ruolo non scelto consapevolmente; un ruolo dal quale sembrava ormai impossibile sfuggire, fino al momento in cui il sostegno e l'affetto reciproco riescono a donare a Yukari e Miki il coraggio necessario a mostrarsi per quel che sono realmente.
"Il bacio di Marte" è breve, intenso e profondo come un amore adolescenziale, del quale è in grado di tratteggiare le varie sfumature ed accezioni con chirurgica precisione, riuscendo a bilanciare perfettamente l'assoluto cinismo, nel descrivere certi tipi di rapporti interpersonali, e la tenerezza, il candore ed il trasporto propri di un innamoramento.
Durante la lettura si percepisce costantemente un velo di tristezza, pesante come un macigno, che ricopre l'esistenza di Yukari. Un senso di straniamento, come di una vita non vissuta in prima persona, ma passivamente "subita".
Quei sorrisi ostentati, sgraziati, quasi volgari, che la ragazza propina costantemente alle sue amiche, simulando una sicurezza niente affatto reale. Quella superiorità esibita per il semplice fatto di ritenersi esperta in ambito sessuale rispetto alle sue compagne. Tutto ciò rende pienamente l'idea dell'enorme voragine interiore di una ragazza tristemente sola, che cerca disperatamente di dimostrare a se stessa e agli altri la propria felicità.
Quando Yukari si trova di fronte alla purezza, la semplicità, il candore di Miki, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso se stessa, prova un grande senso di colpa; ormai si è irrimediabilmente sporcata.
Da quel momento, però, i suoi sorrisi saranno meravigliosi e solari, come quelli dell'amica...forse non è ancora troppo tardi per riprendere in mano la propria vita.
Trovo che i disegni siano magnifici e che, grazie ad essi, il lettore riesca a sperimentare una profonda empatia con le due ragazze. Inoltre la gamma espressiva dei personaggi è semplicemente fantastica. L'autore possiede la capacità di cambiare completamente registro, dimostrando grandissima padronanza del mezzo a seconda del momento che si trova ad illustrare, sia esso una scena piccante, oppure un momento di assoluta tenerezza.
L'edizione curata da Flashbook è sicuramente ben fatta. Ottima come sempre la carta, che offre una piacevolissima esperienza di lettura, grazie alla sua grande flessuosità. Il volume presenta la sovraccoperta in linea con le edizioni a cui l'editore ci ha abituati.
Il mio voto è 8.5
"Il Bacio di Marte" è un esempio di come anche una storia breve, intima, possa riuscire a coinvolgere il lettore, grazie ad un'efficace e realistica rappresentazione della psicologia dei suoi personaggi.
Descrivere l'opera senza parlare della trama risulta quanto mai complesso, perchè quello che viene mostrato è essenzialmente la progressiva maturazione della protagonista, innescata dall'incontro con una persona apparentemente tanto diversa, e che pure riesce a smuoverla nel profondo.
Yukari è la tipica diciassettenne: non ama certo la scuola, ha un rapporto estremamente conflittuale con la madre, ha fretta di essere "adulta", e non le importa se questo significa "collezionare" esperienze con ragazzi, che nulla vogliono più del sesso; quando è giù di morale, cerca il conforto nei commenti al suo blog. L'assegnazione dei banchi in classe la porta ad avere come compagna una ragazza che all'apparenza è il suo opposto, l'occhialuta Miki, tipica studentessa modello, da subito vista come una secchiona sfigata. Eppure, c'è qualcosa che in quella ragazza silenziosa la attrae: un giorno, quasi per caso, dalla porta socchiusa dell'aula d'arte, vede Miki baciare sensualmente un busto di Marte. Miki sa di essere stata vista, e perciò quando avrà modo di restare sola con Yukari le chiederà perchè non ha usato quel "segreto" per spettegolare con gli altri compagni di classe: "Sarebbe una rottura", la semplice e diretta risposta di Yukari. Da quel giorno, le due ragazze cominciano a parlare e confidarsi sempre di più, trascorrendo insieme la pausa pranzo in biblioteca, lontane da tutti gli altri. Miki si rivela una ragazza molto timida, che guarda a Yukari come una grande fonte di informazioni e consigli, soprattutto in materia di ragazzi, e a Yukari non dispiace metter in mostra la propria sfrontata e disinibita esperienza. Vuole dare alla nuova amica, l'immagine di una ragazza forte e spregiudicata, e forse proprio per non perdere l'aria "cool", preferisce tenere per sè tutti i suoi problemi, pur soffrendo moltissimo di non avere nessuno a cui confidare il proprio malessere. Ma la gentilezza di Miki alla fine la farà vacillare, e pian piano si aprirà.
Miki rappresenta per Yukari un'ideale di purezza, che purtroppo ha perso da tempo, per la propria testardaggine, per l'ottusa, a volte, ribellione nei confronti della madre, e per essere stata "sporcata" da tanti. In fondo, Yukari non si piace affatto, ma forse non è troppo tardi per cambiare. Insieme ad una nuova e più matura consapevolezza di sé, Yukari comincia a capire anche che quello che prova per Miki non è semplice amicizia, ma alla fine deciderà di non confessare mai apertamente i propri sentimenti, e lascerà che il suo "ti amo" sia niente più che una dichiarazione d'affetto tra migliori amiche.
Lo stile grafico dell'autore, a mio avviso, è estremamente sensuale, con linee morbide e sinuose, che forgiano labbra che sembrano essere lì solo per venir baciate.
Opera consigliatissima.
Descrivere l'opera senza parlare della trama risulta quanto mai complesso, perchè quello che viene mostrato è essenzialmente la progressiva maturazione della protagonista, innescata dall'incontro con una persona apparentemente tanto diversa, e che pure riesce a smuoverla nel profondo.
Yukari è la tipica diciassettenne: non ama certo la scuola, ha un rapporto estremamente conflittuale con la madre, ha fretta di essere "adulta", e non le importa se questo significa "collezionare" esperienze con ragazzi, che nulla vogliono più del sesso; quando è giù di morale, cerca il conforto nei commenti al suo blog. L'assegnazione dei banchi in classe la porta ad avere come compagna una ragazza che all'apparenza è il suo opposto, l'occhialuta Miki, tipica studentessa modello, da subito vista come una secchiona sfigata. Eppure, c'è qualcosa che in quella ragazza silenziosa la attrae: un giorno, quasi per caso, dalla porta socchiusa dell'aula d'arte, vede Miki baciare sensualmente un busto di Marte. Miki sa di essere stata vista, e perciò quando avrà modo di restare sola con Yukari le chiederà perchè non ha usato quel "segreto" per spettegolare con gli altri compagni di classe: "Sarebbe una rottura", la semplice e diretta risposta di Yukari. Da quel giorno, le due ragazze cominciano a parlare e confidarsi sempre di più, trascorrendo insieme la pausa pranzo in biblioteca, lontane da tutti gli altri. Miki si rivela una ragazza molto timida, che guarda a Yukari come una grande fonte di informazioni e consigli, soprattutto in materia di ragazzi, e a Yukari non dispiace metter in mostra la propria sfrontata e disinibita esperienza. Vuole dare alla nuova amica, l'immagine di una ragazza forte e spregiudicata, e forse proprio per non perdere l'aria "cool", preferisce tenere per sè tutti i suoi problemi, pur soffrendo moltissimo di non avere nessuno a cui confidare il proprio malessere. Ma la gentilezza di Miki alla fine la farà vacillare, e pian piano si aprirà.
Miki rappresenta per Yukari un'ideale di purezza, che purtroppo ha perso da tempo, per la propria testardaggine, per l'ottusa, a volte, ribellione nei confronti della madre, e per essere stata "sporcata" da tanti. In fondo, Yukari non si piace affatto, ma forse non è troppo tardi per cambiare. Insieme ad una nuova e più matura consapevolezza di sé, Yukari comincia a capire anche che quello che prova per Miki non è semplice amicizia, ma alla fine deciderà di non confessare mai apertamente i propri sentimenti, e lascerà che il suo "ti amo" sia niente più che una dichiarazione d'affetto tra migliori amiche.
Lo stile grafico dell'autore, a mio avviso, è estremamente sensuale, con linee morbide e sinuose, che forgiano labbra che sembrano essere lì solo per venir baciate.
Opera consigliatissima.
Insulsa. Opera totalmente superflua il cui unico merito è quello di far inarcare più di un sopracciglio.
"Il bacio di Marte" parla dell'amicizia di due adolescenti, Yukari e Miki, così talmente diverse tra loro eppure così sensibilmente vicine.
Yukari ha una relazione con un ragazzo molto più grande di lei, tipico lavativo nullafacente circondato dalla tanto affascinante quanto precaria aura di interesse donatagli dalla maggiore età. Talmente tanto affascinante che usa Yukari a mo' di bambola gonfiabile; la povera ragazza inizialmente non trova nulla da ridire ma, complice un rapporto molto dualistico con sua madre, si ritroverà a volere di più da una relazione umana.
Miki, classica secchiona però di bell'aspetto, fatica a intraprendere relazioni sociali in classe, ostracizzata dai più a causa dei voti alti che la distanziano da essi.
L'interesse reciproco tra le due scoppia quando, guardacaso, vengono assegnate allo stesso banco e divengono per forza di cose compagne. La scintilla scocca poi quando Yukari scorge di nascosto Miki che, per esercitarsi col suo primo bacio, congiunge le sue labbra a quelle della statua raffigurante il dio Marte.
Inizia così la reciproca curiosità adolescenziale, inscritta nel forse troppo battuto terreno della scoperta della propria sessualità. Ma la narrazione è stanca, procede troppo lentamente e spesso con una futilità di argomenti davvero imbarazzante. Entrambi i personaggi son troppo stereotipati per dei gusti che ambiscono a qualcosa di decisamente più sfaccettato e complesso. Disegni buoni, per carità, ma la storia poteva decisamente essere sceneggiata meglio..L'esiguità delle pagine di certo non aiuta, sia chiaro.
Peraltro l'opera risulta di difficile catalogazione: troppo banale per la tipologia seinen, troppo adulto per un comune shojo. Che la soluzione migliore sia evitare di leggerlo?
"Il bacio di Marte" parla dell'amicizia di due adolescenti, Yukari e Miki, così talmente diverse tra loro eppure così sensibilmente vicine.
Yukari ha una relazione con un ragazzo molto più grande di lei, tipico lavativo nullafacente circondato dalla tanto affascinante quanto precaria aura di interesse donatagli dalla maggiore età. Talmente tanto affascinante che usa Yukari a mo' di bambola gonfiabile; la povera ragazza inizialmente non trova nulla da ridire ma, complice un rapporto molto dualistico con sua madre, si ritroverà a volere di più da una relazione umana.
Miki, classica secchiona però di bell'aspetto, fatica a intraprendere relazioni sociali in classe, ostracizzata dai più a causa dei voti alti che la distanziano da essi.
L'interesse reciproco tra le due scoppia quando, guardacaso, vengono assegnate allo stesso banco e divengono per forza di cose compagne. La scintilla scocca poi quando Yukari scorge di nascosto Miki che, per esercitarsi col suo primo bacio, congiunge le sue labbra a quelle della statua raffigurante il dio Marte.
Inizia così la reciproca curiosità adolescenziale, inscritta nel forse troppo battuto terreno della scoperta della propria sessualità. Ma la narrazione è stanca, procede troppo lentamente e spesso con una futilità di argomenti davvero imbarazzante. Entrambi i personaggi son troppo stereotipati per dei gusti che ambiscono a qualcosa di decisamente più sfaccettato e complesso. Disegni buoni, per carità, ma la storia poteva decisamente essere sceneggiata meglio..L'esiguità delle pagine di certo non aiuta, sia chiaro.
Peraltro l'opera risulta di difficile catalogazione: troppo banale per la tipologia seinen, troppo adulto per un comune shojo. Che la soluzione migliore sia evitare di leggerlo?
Non mi sarei mai aspettata che un volume unico potesse trasportarmi e coinvolgermi così tanto!
"Il bacio di Marte" è un manga che consiglierei a tutti coloro che sono appassionati di serie josei. Questo volume descrive e racconta dei sentimenti profondi, particolari e non sempre comuni e la bravura dell'autore sta proprio nel trasmetterli al lettore. La lettura del volume poi è molto scorrevole, e ammetto che quando sono arrivata alla fine, sono rimasta un po' delusa perché volevo che continuasse, ma forse è meglio così, molti autori...Portando avanti delle storie si perdono un po' e di conseguenza anche la storia non rende più.
Non conoscevo quest'autore, ma adesso vorrei leggere qualche altra sua opera. I disegni sono diversi, è un genere nuovo ma piacevole e dettagliato!
Consigliato!
"Il bacio di Marte" è un manga che consiglierei a tutti coloro che sono appassionati di serie josei. Questo volume descrive e racconta dei sentimenti profondi, particolari e non sempre comuni e la bravura dell'autore sta proprio nel trasmetterli al lettore. La lettura del volume poi è molto scorrevole, e ammetto che quando sono arrivata alla fine, sono rimasta un po' delusa perché volevo che continuasse, ma forse è meglio così, molti autori...Portando avanti delle storie si perdono un po' e di conseguenza anche la storia non rende più.
Non conoscevo quest'autore, ma adesso vorrei leggere qualche altra sua opera. I disegni sono diversi, è un genere nuovo ma piacevole e dettagliato!
Consigliato!
La bellezza di questo volume unico sta nella caratterizzazione del duo di protagoniste.
Yukari è estroversa, incline al divertimento, ribelle, appariscente e ben inserita nel gruppo. Frequenta un universitario, con il quale va al karaoke, ma è un rapporto basato unicamente sul sesso.
Miki è l'esatto contrario di Yukari, non è intraprendente, vanitosa o popolare. Però ha fascino. Nonostante la riservatezza e la tranquillità che la rende antipatica agli occhi di Yukari, Miki riesce a catturare inconsapevolmente l'attenzione della compagna di banco, incantandola mentre bacia una statua di Marte.
Inizia così l'amicizia tra le due ragazze, dapprima ostili e ora armoniose, la condivisone di tale segreto fa sì che nasca un'amicizia sincera, preziosa e solida. Più passano il tempo assieme e più capiscono di avere molte cose in comune. Senza rendersene conto, Miki è nella mente di Yukari, persino quando è col ragazzo non può fare a meno di pensarla. Ma di quale sentimento si tratta, non è semplice amicizia, è qualcosa di più profondo, incomprensibile, complicato. Forse amore?
A giudicare dalla trama, non ci si aspetta granché negli sviluppi, specie considerando che i volumi monografici il più delle volte comunicano poco di quanto potrebbero offrire. "Il bacio di Marte", malgrado la brevità dell'opera, ha il potere di trasportare il lettore nella storia e nei personaggi, merito anche dell'eccellente regia, tutte le scene sono importanti, incluse quelle esplicite sul sesso in quanto funzionali a quanto raccontato. Pecca nel cast di personaggi, poiché ridotto e scarno, stesso discorso per gli intrecci. Tuttavia la sceneggiatura è scritta bene, priva di forzature, con tempi azzeccati e sorprendentemente dolce. Neppure il finale delude, anzi emoziona e non appare ruffiano come inizialmente poteva essere.
Le protagoniste sono delineate talmente bene psicologicamente da risultare realistiche, assolutamente convincenti, ognuna con le proprie sfaccettature, ognuna con una personale maschera che indossa per nascondere da una parte la timidezza, e dall'altra l'insicurezza tipica dell'adolescenza. Yukari e Maki, confidandosi l'una con l'altra, lasciano cadere quella maschera di apparenza che oscuravano il loro vero carattere. Ebbene, Yukari non è perfetta come crede, ha parecchi vizi e difetti che sinora le erano ignoti, è egoista e pensa di sapere tutto sulla vita e sulle relazioni sentimentali. Realizzerà di avere un ragazzo opportunista e menefreghista, di essere circondata da una miriade di amici e amiche assenti e superficiali, anche il rapporto con la madre viene visto in un'altra prospettiva. In realtà, Yukari è scontrosa e lunatica fuori ma confusa e bisognosa dentro. Il sfogarsi tramite il blog, il tingersi le unghie contro la volontà della madre, la remissione col ragazzo, sono solo una forma di ribellione e necessità per non sentirsi sola. Tutte queste cose, Yukari le capisce grazie a Miki, l'unica persona che può veramente definire amica. Colei che è perennemente composta, asociale, studiosa ed intelligente, quella che in fondo desidera uscire dagli schermi della studentessa secchiona di turno. Una ragazza curiosa di sperimentare il primo bacio, le prime esperienze adulte, alla ricerca di qualcuno che la ami profondamente.
"Il bacio di Marte" è un percorso di formazione, di due liceali distinte che si trovano a creare qualcosa di magico e speciale. Non importa se in futuro si perderanno di vista, quel pezzo di vita che hanno condiviso assieme rimarrà indelebile nei ricordi di entrambe.
Altrettanto soddisfacente sul piano grafico, i disegni dell'autore sono puliti, espressivi e proporzionati. Non è un tratto inconfondibile, può non piacere, ma appare efficace al tipo di storia narrata. Bisogna dire che le scene di baci sono disegnate magnificamente. Simpatica, inoltre, l'idea di utilizzare le immagini agli inizi di tutti capitoli per enfatizzare l'evolversi del rapporto tra le due ragazze.
L'edizione italiana, a cura della Flashbook Edizioni, presenta come consueto la sovraccoperta, una rilegatura impeccabile, delle pagine resistenti e buona la stampa. Varia per la costina, diversa dalle altre testate della suddetta casa editrice. Il tutto è venduto al prezzo fisso nonché modesto di 5.90euro. Una lettura non imperdibile ma appassionante, scorrevole e delicata. L'albo in analisi è indubbiamente ottimo a chi si approccia per la prima volta al genere yuri.
Yukari è estroversa, incline al divertimento, ribelle, appariscente e ben inserita nel gruppo. Frequenta un universitario, con il quale va al karaoke, ma è un rapporto basato unicamente sul sesso.
Miki è l'esatto contrario di Yukari, non è intraprendente, vanitosa o popolare. Però ha fascino. Nonostante la riservatezza e la tranquillità che la rende antipatica agli occhi di Yukari, Miki riesce a catturare inconsapevolmente l'attenzione della compagna di banco, incantandola mentre bacia una statua di Marte.
Inizia così l'amicizia tra le due ragazze, dapprima ostili e ora armoniose, la condivisone di tale segreto fa sì che nasca un'amicizia sincera, preziosa e solida. Più passano il tempo assieme e più capiscono di avere molte cose in comune. Senza rendersene conto, Miki è nella mente di Yukari, persino quando è col ragazzo non può fare a meno di pensarla. Ma di quale sentimento si tratta, non è semplice amicizia, è qualcosa di più profondo, incomprensibile, complicato. Forse amore?
A giudicare dalla trama, non ci si aspetta granché negli sviluppi, specie considerando che i volumi monografici il più delle volte comunicano poco di quanto potrebbero offrire. "Il bacio di Marte", malgrado la brevità dell'opera, ha il potere di trasportare il lettore nella storia e nei personaggi, merito anche dell'eccellente regia, tutte le scene sono importanti, incluse quelle esplicite sul sesso in quanto funzionali a quanto raccontato. Pecca nel cast di personaggi, poiché ridotto e scarno, stesso discorso per gli intrecci. Tuttavia la sceneggiatura è scritta bene, priva di forzature, con tempi azzeccati e sorprendentemente dolce. Neppure il finale delude, anzi emoziona e non appare ruffiano come inizialmente poteva essere.
Le protagoniste sono delineate talmente bene psicologicamente da risultare realistiche, assolutamente convincenti, ognuna con le proprie sfaccettature, ognuna con una personale maschera che indossa per nascondere da una parte la timidezza, e dall'altra l'insicurezza tipica dell'adolescenza. Yukari e Maki, confidandosi l'una con l'altra, lasciano cadere quella maschera di apparenza che oscuravano il loro vero carattere. Ebbene, Yukari non è perfetta come crede, ha parecchi vizi e difetti che sinora le erano ignoti, è egoista e pensa di sapere tutto sulla vita e sulle relazioni sentimentali. Realizzerà di avere un ragazzo opportunista e menefreghista, di essere circondata da una miriade di amici e amiche assenti e superficiali, anche il rapporto con la madre viene visto in un'altra prospettiva. In realtà, Yukari è scontrosa e lunatica fuori ma confusa e bisognosa dentro. Il sfogarsi tramite il blog, il tingersi le unghie contro la volontà della madre, la remissione col ragazzo, sono solo una forma di ribellione e necessità per non sentirsi sola. Tutte queste cose, Yukari le capisce grazie a Miki, l'unica persona che può veramente definire amica. Colei che è perennemente composta, asociale, studiosa ed intelligente, quella che in fondo desidera uscire dagli schermi della studentessa secchiona di turno. Una ragazza curiosa di sperimentare il primo bacio, le prime esperienze adulte, alla ricerca di qualcuno che la ami profondamente.
"Il bacio di Marte" è un percorso di formazione, di due liceali distinte che si trovano a creare qualcosa di magico e speciale. Non importa se in futuro si perderanno di vista, quel pezzo di vita che hanno condiviso assieme rimarrà indelebile nei ricordi di entrambe.
Altrettanto soddisfacente sul piano grafico, i disegni dell'autore sono puliti, espressivi e proporzionati. Non è un tratto inconfondibile, può non piacere, ma appare efficace al tipo di storia narrata. Bisogna dire che le scene di baci sono disegnate magnificamente. Simpatica, inoltre, l'idea di utilizzare le immagini agli inizi di tutti capitoli per enfatizzare l'evolversi del rapporto tra le due ragazze.
L'edizione italiana, a cura della Flashbook Edizioni, presenta come consueto la sovraccoperta, una rilegatura impeccabile, delle pagine resistenti e buona la stampa. Varia per la costina, diversa dalle altre testate della suddetta casa editrice. Il tutto è venduto al prezzo fisso nonché modesto di 5.90euro. Una lettura non imperdibile ma appassionante, scorrevole e delicata. L'albo in analisi è indubbiamente ottimo a chi si approccia per la prima volta al genere yuri.
Yukari è una ragazza come tante. Una liceale che, come molte sue coetanee che si vedono al giorno d'oggi, è spiritosa, espansiva, carina, ha un gruppetto di amiche e un ragazzo più grande di lei. E' di quelle che si fanno notare, di quelle che si truccano e si vestono in modo vistoso, tanto che al lettore può risultare sfacciata e intraprendente, al fidanzato gradevole e consenziente, mentre per le amiche è una ragazza sveglia e alla moda. Tutte queste immagini si sovrappongono e si sintetizzano nella figura stereotipata che prende il nome di Yukari. Ma come si sente davvero la nostra protagonista? Su di lei si incentra il volume unico de Il bacio di Marte, ideato da Torajiro Kishi. Sulla sua personalità di singolo, sulla sua personalità in coppia e sulla sua personalità in gruppo e, infine… sulla sua personalità che lotta per emergere dal groviglio di sensazioni e desideri che, dentro di lei, navigano in balia delle onde. Per intenderci, questa è la storia di una'adolescente alla ricerca della propria identità.
Il disegno ha tratti marcati. Le linee spesse e sinuose che descrivono i corpi dei personaggi ricordano quelle usate dai comics. Le ragazze sono sensuali sin nei minimi particolari, dalle labbra morbide ai severi occhiali da vista. La storia non si risparmia scene esplicite di rapporti fisici che, personalmente, non ritengo scandalose ma essenziali nella descrizione di uno degli aspetti concreti della vita di chi si sta narrando. Un aspetto che esiste, e non va ignorato ne censurato, in quanto elemento incisivo per la costruzione della personalità della protagonista. Specialmente nel suo riscontro psicologico di questi rapporti.
Si sbottona la camicetta, indossa la minigonna e si tinge le unghie delle mani; eppure rimane colpita dalla compagna di banco, semplice e austera, parsimoniosa nei sorrisi. Le attenzioni della ragazza taciturna e intelligente sono un vero dono. Quando una persona come Miki, introversa al punto da alienarsi dai compagni, riesce a sentirsi a suo agio con Yukari, per lei, per quest'ultima, è fonte di una sensazione speciale. Una sensazione mai provata prima. Yukari è abituata ad intrattenere amicizie superficiali, a confidare le sue ansie attraverso il blog, a lasciarsi andare alla volontà del suo fidanzato figo e adulto, a doversi scontrare con una madre troppo apprensiva che sin da piccola ha fatto prevalere la sua volontà - soffocando le esigenze della protagonista che tenta di trovare una sua dimensione nel modo di presentarsi alle persone, un modo che lei stessa non è convinta di apprezzare. Guarda le mani semplici e pulite di Miki e le piacciono. L'aspetto asettico e naturale, opposto al suo. Allora perché lei non è ciò che ammira, ma ciò che ai ragazzi piace e che la madre le rimprovera? E' così grande il bisogno di fuggire dalle incomprensioni, che la propria tana diventa ciò che gli altri pensano sia bello? Ci vuole coraggio per essere una "naufraga tutta sola in mezzo al mare". Le persone sono tali perché scelgono di esserlo o perché è ciò di cui sono convinti che serva?
A contraddistinguere il percorso esistenziale raccontato in questa storia, è la visione - simbolica - del bacio di Marte. La vicina di banco che tanto facilmente viene etichettata come una sfigata, ha anche lei impulsi e desideri che meno si addicono all'immagine mentale che i suoi compagni di classe hanno di lei. In qualche modo, anche Miki tradisce il suo aspetto, ed è questo ad attrarre Yukari. Ma il suo tradimento rivela pensieri e desideri comuni a tutti, vicini a qualsiasi persona. Allora dov'è il confine fra le azioni ingenue e pure di Miki e quelle leggere e noncuranti di Yukari? Due indoli diverse accomunate dagli stessi desideri. Una sintonia caratteriale che supera i modi con cui si affronta la vita. Un'amicizia che è un dono. Un dono che ti fa vedere le cose in maniera semplice, non abbellita o giustificata, ma le cose così come sono, o come erano in origine nella tua mente. Yukari comprende che per quanto possa esser diversa da Miki, entrambe cercano le medesime cose. Eppure Miki è più vicina all'obbiettivo. E' coerente e non scende a compromessi. Non nasconde le proprie insoddisfazioni e non si fa carico di ciò che non fa per lei… che questo possa essere uno smalto dal colore acceso o un ragazzo che apprezza di lei solo quello che è disposta a dargli. Paradossalmente, inizialmente Yukari veste il ruolo di guida del mondo per la sua nuova amica, ma nella sua evoluzione in cui fa chiarezza sulle sue esigenze, diventa lei stessa la ragazza ingenua e riflessiva che guarda con ammirazione alla dolce Miki. Questa, tanto pura e cristallina, inesperta nelle questioni di cuore, ha saputo scegliere saggiamente cosa fare della sua vita, come se avesse ben chiaro tutto prima ancora di sperimentarlo o di pentirsene. Ancora immatura e passionale, la nostra protagonista abbandona una volta e per tutte la vita che non ama, ma inciampa ancora nell'egoismo delle sue azioni.
Due vite diverse si incontrano, si conoscono e si lasciano sfiorare, un'ultima volta, di cui per sempre se ne avrà il ricordo di colei che l'avviò alla propria vita. Questa è la storia introspettiva e realistica propostaci dalla FlashBook Edizioni. Un contenuto schietto capace di farci riconoscere la confusione con il quale non distinguiamo ciò che vogliamo per noi stessi, indipendentemente da ciò che suole fare la massa. Ci sveglia e ci ricorda le nostre opinioni in merito alle questioni importanti, quelle che avevamo oscurato in vista di un bene o di uno scopo che non si rivela nemmeno tanto capace dello sforzo o del compromesso. Un volume che ci suggerisce di trovare noi stessi al di fuori del gregge e delle aspirazioni collettive, per non tradirci mai.
Il disegno ha tratti marcati. Le linee spesse e sinuose che descrivono i corpi dei personaggi ricordano quelle usate dai comics. Le ragazze sono sensuali sin nei minimi particolari, dalle labbra morbide ai severi occhiali da vista. La storia non si risparmia scene esplicite di rapporti fisici che, personalmente, non ritengo scandalose ma essenziali nella descrizione di uno degli aspetti concreti della vita di chi si sta narrando. Un aspetto che esiste, e non va ignorato ne censurato, in quanto elemento incisivo per la costruzione della personalità della protagonista. Specialmente nel suo riscontro psicologico di questi rapporti.
Si sbottona la camicetta, indossa la minigonna e si tinge le unghie delle mani; eppure rimane colpita dalla compagna di banco, semplice e austera, parsimoniosa nei sorrisi. Le attenzioni della ragazza taciturna e intelligente sono un vero dono. Quando una persona come Miki, introversa al punto da alienarsi dai compagni, riesce a sentirsi a suo agio con Yukari, per lei, per quest'ultima, è fonte di una sensazione speciale. Una sensazione mai provata prima. Yukari è abituata ad intrattenere amicizie superficiali, a confidare le sue ansie attraverso il blog, a lasciarsi andare alla volontà del suo fidanzato figo e adulto, a doversi scontrare con una madre troppo apprensiva che sin da piccola ha fatto prevalere la sua volontà - soffocando le esigenze della protagonista che tenta di trovare una sua dimensione nel modo di presentarsi alle persone, un modo che lei stessa non è convinta di apprezzare. Guarda le mani semplici e pulite di Miki e le piacciono. L'aspetto asettico e naturale, opposto al suo. Allora perché lei non è ciò che ammira, ma ciò che ai ragazzi piace e che la madre le rimprovera? E' così grande il bisogno di fuggire dalle incomprensioni, che la propria tana diventa ciò che gli altri pensano sia bello? Ci vuole coraggio per essere una "naufraga tutta sola in mezzo al mare". Le persone sono tali perché scelgono di esserlo o perché è ciò di cui sono convinti che serva?
A contraddistinguere il percorso esistenziale raccontato in questa storia, è la visione - simbolica - del bacio di Marte. La vicina di banco che tanto facilmente viene etichettata come una sfigata, ha anche lei impulsi e desideri che meno si addicono all'immagine mentale che i suoi compagni di classe hanno di lei. In qualche modo, anche Miki tradisce il suo aspetto, ed è questo ad attrarre Yukari. Ma il suo tradimento rivela pensieri e desideri comuni a tutti, vicini a qualsiasi persona. Allora dov'è il confine fra le azioni ingenue e pure di Miki e quelle leggere e noncuranti di Yukari? Due indoli diverse accomunate dagli stessi desideri. Una sintonia caratteriale che supera i modi con cui si affronta la vita. Un'amicizia che è un dono. Un dono che ti fa vedere le cose in maniera semplice, non abbellita o giustificata, ma le cose così come sono, o come erano in origine nella tua mente. Yukari comprende che per quanto possa esser diversa da Miki, entrambe cercano le medesime cose. Eppure Miki è più vicina all'obbiettivo. E' coerente e non scende a compromessi. Non nasconde le proprie insoddisfazioni e non si fa carico di ciò che non fa per lei… che questo possa essere uno smalto dal colore acceso o un ragazzo che apprezza di lei solo quello che è disposta a dargli. Paradossalmente, inizialmente Yukari veste il ruolo di guida del mondo per la sua nuova amica, ma nella sua evoluzione in cui fa chiarezza sulle sue esigenze, diventa lei stessa la ragazza ingenua e riflessiva che guarda con ammirazione alla dolce Miki. Questa, tanto pura e cristallina, inesperta nelle questioni di cuore, ha saputo scegliere saggiamente cosa fare della sua vita, come se avesse ben chiaro tutto prima ancora di sperimentarlo o di pentirsene. Ancora immatura e passionale, la nostra protagonista abbandona una volta e per tutte la vita che non ama, ma inciampa ancora nell'egoismo delle sue azioni.
Due vite diverse si incontrano, si conoscono e si lasciano sfiorare, un'ultima volta, di cui per sempre se ne avrà il ricordo di colei che l'avviò alla propria vita. Questa è la storia introspettiva e realistica propostaci dalla FlashBook Edizioni. Un contenuto schietto capace di farci riconoscere la confusione con il quale non distinguiamo ciò che vogliamo per noi stessi, indipendentemente da ciò che suole fare la massa. Ci sveglia e ci ricorda le nostre opinioni in merito alle questioni importanti, quelle che avevamo oscurato in vista di un bene o di uno scopo che non si rivela nemmeno tanto capace dello sforzo o del compromesso. Un volume che ci suggerisce di trovare noi stessi al di fuori del gregge e delle aspirazioni collettive, per non tradirci mai.
"Il bacio di Marte" prende semplicemente il proprio titolo dal deus ex machina che mette in moto gli eventi e che ci regala un racconto breve ma piuttosto intenso e appassionante.
Di ambientazioni moderna e scolastica ha come soggetto due ragazze molto diverse fra loro che riusciranno, a seguito di una casualità, ad infrangere i propri pregiudizi e a costruire un rapporto di amicizia genuino e sincero. In particolare Yukari si ritrovava intrappolata in una vita fatta di apparenze e bugie, con relazioni instabili e piuttosto degradanti sia con quello che considera il proprio ragazzo, sia con la madre iperprotettiva. Messa vicino Miki, da lei bollata come la tipica secchiona frigida, la sorprenderà in un atto alquanto curioso, ovvero mentre bacia una scultura che raffigura Marte. Inaspettatamente decide di tenere l'episodio per se ma, scoperta e affrontata dalla ragazza, avranno modo di parlare e di scoprire che in fondo le relative esperienze, così diverse, potevano riempire i vuoti che albergavano nei rispettivi cuori.
Grazie a questa relazione le due ragazze crescono e diventano più adulte e consapevoli, entrambe in qualche modo migliori e più complete di com'erano.
Dopo le prime pagine non avevo buone sensazioni su quest'opera, ma sorprendentemente si è dimostrata un prodotto pensato e strutturato in modo intelligente, raccontato con il giusto passo e che non si perde in inutili fronzoli e orpelli. Ho apprezzato anche la fine, così netta, che spezza la narrazione proprio quando questa aveva raggiunto il proprio apice, risparmiandoci l'inevitabile parabola discendente e la banalizzazione di un gesto che acquista in questo modo una valenza ben più intimistica e profonda.
Le tavole disegnate da Torajiro Kishi risultano efficaci e piacevoli, ma di certo non è nell'aspetto grafico in cui "Il bacio di Marte" eccelle. Le due protagoniste sono offrono una caratterizzazione psicologica credibile e la loro maturazione scorre in modo fluido e privo di forzature, tanto da risultare verosimile e completamente convincente. Fra le due Yukari è quella che ne giova maggiormente, abbandonando nel suo percorso la frivolezza e superficialità che la contraddistingueva e acquisendo una consapevolezza e una maturità rara fra le sue coetanee.
Forse eccederò un po' con il voto, ma ritengo meriti assolutamente di essere letto perché i volumetti autoconclusivi di tale efficacia sono rari, ancor più quando riescono a regalarci racconto di piacevole lettura, profondo e a suo modo realistico.
Di ambientazioni moderna e scolastica ha come soggetto due ragazze molto diverse fra loro che riusciranno, a seguito di una casualità, ad infrangere i propri pregiudizi e a costruire un rapporto di amicizia genuino e sincero. In particolare Yukari si ritrovava intrappolata in una vita fatta di apparenze e bugie, con relazioni instabili e piuttosto degradanti sia con quello che considera il proprio ragazzo, sia con la madre iperprotettiva. Messa vicino Miki, da lei bollata come la tipica secchiona frigida, la sorprenderà in un atto alquanto curioso, ovvero mentre bacia una scultura che raffigura Marte. Inaspettatamente decide di tenere l'episodio per se ma, scoperta e affrontata dalla ragazza, avranno modo di parlare e di scoprire che in fondo le relative esperienze, così diverse, potevano riempire i vuoti che albergavano nei rispettivi cuori.
Grazie a questa relazione le due ragazze crescono e diventano più adulte e consapevoli, entrambe in qualche modo migliori e più complete di com'erano.
Dopo le prime pagine non avevo buone sensazioni su quest'opera, ma sorprendentemente si è dimostrata un prodotto pensato e strutturato in modo intelligente, raccontato con il giusto passo e che non si perde in inutili fronzoli e orpelli. Ho apprezzato anche la fine, così netta, che spezza la narrazione proprio quando questa aveva raggiunto il proprio apice, risparmiandoci l'inevitabile parabola discendente e la banalizzazione di un gesto che acquista in questo modo una valenza ben più intimistica e profonda.
Le tavole disegnate da Torajiro Kishi risultano efficaci e piacevoli, ma di certo non è nell'aspetto grafico in cui "Il bacio di Marte" eccelle. Le due protagoniste sono offrono una caratterizzazione psicologica credibile e la loro maturazione scorre in modo fluido e privo di forzature, tanto da risultare verosimile e completamente convincente. Fra le due Yukari è quella che ne giova maggiormente, abbandonando nel suo percorso la frivolezza e superficialità che la contraddistingueva e acquisendo una consapevolezza e una maturità rara fra le sue coetanee.
Forse eccederò un po' con il voto, ma ritengo meriti assolutamente di essere letto perché i volumetti autoconclusivi di tale efficacia sono rari, ancor più quando riescono a regalarci racconto di piacevole lettura, profondo e a suo modo realistico.
Narra la leggenda che Giunone, esasperata dai continui tradimenti di Giove e furiosa per essere stata estromessa dal concepimento di Minerva, si sia rivolta alla dea Flora per sapere se vi fosse un ritrovato od artefatto magico tale da consentirle di procreare senza inseminazione. Quest'ultima le disse che sui monti dell'Etolia cresceva un fiore miracoloso che l'avrebbe fecondata non appena l'avesse toccato; la nascita di Marte, padre del popolo romano, sarebbe quindi da attribuirsi a questo semplice contatto.
Ciò spiegherebbe come mai, inizialmente, egli fosse considerato il dio della primavera e non della guerra, valenza che acquisì soltanto in seguito come una sorta di "effetto collaterale". Se però si pensa che la primavera di un uomo corrisponde al periodo della sua giovinezza, ai tempi - e non solo - consacrata all'apprendimento delle "arti" legate al proprio sesso biologico, una simile transazione acquisisce molto più senso di quanto possa sembrarci di primo acchito.
Ma "Il bacio di Marte" non ha nulla a che vedere con il mito, o forse tutto: non vi sono divinità né fiori magici, soltanto due ragazze alla ricerca di loro stesse. È possibile vivere più primavere dentro la primavera, più vite all'interno la stessa vita? Esistono guerre salvifiche e necessarie?
Yukari è una ragazza frivola ed irrequieta, piena di complessi e di paure che cerca di reprimere comportandosi come se la sua stessa vita non la riguardasse. Insofferente alle rigide regole impostele dalla madre e priva dell'appoggio del padre, troppo poco presente per potersi interessare dei suoi problemi, anni e anni passati a fingere che vada tutto bene hanno fatto sì che in lei germogliasse la presunzione di poter credere alle sue stesse bugie, nonché di avere il diritto di esprimere impietosi giudizi sulle vite degli altri. Tipo quella di Miki, sua compagna di banco nonché inconsapevole incarnazione di tutto ciò che Yukari detesta in una persona. Laddove gli adulti vedono una studentessa modello, lei non riesce ad andare oltre lo stereotipo della ragazza sessualmente frustrata che si imbottisce di inutili nozioni nel tentativo di colmare le sue carenze affettive.
Un giorno Yukari sorprende Miki nell'atto di introdursi furtivamente nell'aula di educazione artistica per baciare con trasporto un busto di Marte ivi esposto. Potrebbe raccontarlo a mezza scuola a riprova delle sue congetture private, eppure questo pensiero non la sfiora che in maniera fugace e assai poco convinta. Per qualche strana ragione, infatti, la piccola trasgressione di Miki l'ha scombussolata a tal punto da non volerne condividere il ricordo con anima viva. Consapevole di essere stata colta sul fatto e stupita dalla totale assenza di conseguenze, la diretta interessata non può fare a meno di chiederle delle spiegazioni: da questo scambio di battute nascerà un'amicizia destinata a cambiare profondamente entrambe.
Yukari imparerà ad essere più onesta con se stessa, mentre Miki comincerà ad aprirsi di più alla vita. Ma che ne sarà del loro rapporto quando quest'ultima si troverà un ragazzo?
Complice il formato ridotto la storia procede spedita e senza inutili orpelli strutturali, concentrandosi sulle varie fasi che caratterizzano l'evolversi del rapporto tra Yukari e Miki - la cui essenza è sapientemente catturata dalle illustrazioni all'inizio di ciascun capitolo - piuttosto che ad eventuali sottotrame. È indubbiamente la scelta migliore, anche se sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più sul passato appena accennato di Miki. La crudele frettolosità del finale, inoltre, conferisce all'opera un ulteriore tocco di realismo, anche se paradossalmente rischia di deludere per lo stesso motivo.
La crescita interiore delle protagoniste risulta puntualissima e ben calibrata, priva di sbavature o di qualsivoglia accenno di retorica. Per tornare al mito della nascita di Marte, Miki è il fiore con cui Yukari, perennemente in guerra con il mondo, ha bisogno di venire a contatto per poter rinascere; a sua volta la prima non può sbocciare senza la seconda. Il fatto che alla base di tutto ci sia un bacio "proibito", infine, rende il tutto più suggestivo ed appetibile agli occhi chi non disprezza un po' di sano - e soprattutto ben contestualizzato - erotismo.
Il tratto di Kishi si contraddistingue per la sua fortissima carica espressiva, capace di immortalare e di portare alla luce il più piccolo tumulto interiore dei personaggi. A ciò si unisce un invidiabile intuito per quanto riguarda la regia delle tavole, nelle quali non un singolo pannello risulta inutile o fuori posto.
In conclusione: trovare il giusto equilibrio tra eros e sentimento non è un'impresa facile, ma con "Il bacio di Marte" Kishi centra egregiamente l'obiettivo, regalandoci un'opera che reca seco tutte le premesse per mettere d'accordo tanto gli amanti del primo quanto coloro che, in una storia, sono alla spasmodica ricerca di quel "di più" che fa la differenza. Se poi anche voi, come me, non vedete perché dovreste privarvi a prescindere dell'una o dell'altra cosa, la lettura di questo manga diventa, a maggior ragione, un imperativo categorico.
Ciò spiegherebbe come mai, inizialmente, egli fosse considerato il dio della primavera e non della guerra, valenza che acquisì soltanto in seguito come una sorta di "effetto collaterale". Se però si pensa che la primavera di un uomo corrisponde al periodo della sua giovinezza, ai tempi - e non solo - consacrata all'apprendimento delle "arti" legate al proprio sesso biologico, una simile transazione acquisisce molto più senso di quanto possa sembrarci di primo acchito.
Ma "Il bacio di Marte" non ha nulla a che vedere con il mito, o forse tutto: non vi sono divinità né fiori magici, soltanto due ragazze alla ricerca di loro stesse. È possibile vivere più primavere dentro la primavera, più vite all'interno la stessa vita? Esistono guerre salvifiche e necessarie?
Yukari è una ragazza frivola ed irrequieta, piena di complessi e di paure che cerca di reprimere comportandosi come se la sua stessa vita non la riguardasse. Insofferente alle rigide regole impostele dalla madre e priva dell'appoggio del padre, troppo poco presente per potersi interessare dei suoi problemi, anni e anni passati a fingere che vada tutto bene hanno fatto sì che in lei germogliasse la presunzione di poter credere alle sue stesse bugie, nonché di avere il diritto di esprimere impietosi giudizi sulle vite degli altri. Tipo quella di Miki, sua compagna di banco nonché inconsapevole incarnazione di tutto ciò che Yukari detesta in una persona. Laddove gli adulti vedono una studentessa modello, lei non riesce ad andare oltre lo stereotipo della ragazza sessualmente frustrata che si imbottisce di inutili nozioni nel tentativo di colmare le sue carenze affettive.
Un giorno Yukari sorprende Miki nell'atto di introdursi furtivamente nell'aula di educazione artistica per baciare con trasporto un busto di Marte ivi esposto. Potrebbe raccontarlo a mezza scuola a riprova delle sue congetture private, eppure questo pensiero non la sfiora che in maniera fugace e assai poco convinta. Per qualche strana ragione, infatti, la piccola trasgressione di Miki l'ha scombussolata a tal punto da non volerne condividere il ricordo con anima viva. Consapevole di essere stata colta sul fatto e stupita dalla totale assenza di conseguenze, la diretta interessata non può fare a meno di chiederle delle spiegazioni: da questo scambio di battute nascerà un'amicizia destinata a cambiare profondamente entrambe.
Yukari imparerà ad essere più onesta con se stessa, mentre Miki comincerà ad aprirsi di più alla vita. Ma che ne sarà del loro rapporto quando quest'ultima si troverà un ragazzo?
Complice il formato ridotto la storia procede spedita e senza inutili orpelli strutturali, concentrandosi sulle varie fasi che caratterizzano l'evolversi del rapporto tra Yukari e Miki - la cui essenza è sapientemente catturata dalle illustrazioni all'inizio di ciascun capitolo - piuttosto che ad eventuali sottotrame. È indubbiamente la scelta migliore, anche se sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più sul passato appena accennato di Miki. La crudele frettolosità del finale, inoltre, conferisce all'opera un ulteriore tocco di realismo, anche se paradossalmente rischia di deludere per lo stesso motivo.
La crescita interiore delle protagoniste risulta puntualissima e ben calibrata, priva di sbavature o di qualsivoglia accenno di retorica. Per tornare al mito della nascita di Marte, Miki è il fiore con cui Yukari, perennemente in guerra con il mondo, ha bisogno di venire a contatto per poter rinascere; a sua volta la prima non può sbocciare senza la seconda. Il fatto che alla base di tutto ci sia un bacio "proibito", infine, rende il tutto più suggestivo ed appetibile agli occhi chi non disprezza un po' di sano - e soprattutto ben contestualizzato - erotismo.
Il tratto di Kishi si contraddistingue per la sua fortissima carica espressiva, capace di immortalare e di portare alla luce il più piccolo tumulto interiore dei personaggi. A ciò si unisce un invidiabile intuito per quanto riguarda la regia delle tavole, nelle quali non un singolo pannello risulta inutile o fuori posto.
In conclusione: trovare il giusto equilibrio tra eros e sentimento non è un'impresa facile, ma con "Il bacio di Marte" Kishi centra egregiamente l'obiettivo, regalandoci un'opera che reca seco tutte le premesse per mettere d'accordo tanto gli amanti del primo quanto coloro che, in una storia, sono alla spasmodica ricerca di quel "di più" che fa la differenza. Se poi anche voi, come me, non vedete perché dovreste privarvi a prescindere dell'una o dell'altra cosa, la lettura di questo manga diventa, a maggior ragione, un imperativo categorico.
Yukari è una liceale superficiale: le sue priorità sono il cellulare, le unghie ben curate e un ragazzo di bell'aspetto che si possa chiamare fidanzato. Sua madre è soffocante e iperprotettiva, suo padre assente ed ininfluente nelle scelte di vita della figlia. Il mondo evanescente di Yukari comincia a sgretolarsi dopo l'incontro con Miki, una sua compagna di classe taciturna e solitaria. Un giorno, infatti, Yukari sorprende Miki mentre è intenta a baciare la statua di Marte nell'aula d'arte. Rimane fortemente emozionata da questa immagina e comincia a costruire un rapporto profondo con la compagna. Finalmente comprenderà che non tutti i rapporti si basano su sesso e superficialità, su chiacchericci di corridoio e vanità.
"Il bacio di Marte" è uno dei pochi volumi unici che non mi hanno delusa. Solitamente un volume è troppo poco per articolare sapientemente una trama, ma in questo caso devo riconsiderare la mia posizione. La storia è bella proprio perché breve e perché lascia al lettore la possibilità di interpretare e pensarsi il proprio finale come meglio preferisce. Questo è un manga maturo che riesce a trasmettere emozioni. Racconta la crescita e la maturazione di Yukari, che per la prima volta si trova a confrontarsi con una persona che non si relaziona con lei solo perchè la ritiene all'ultima moda o particolarmente spigliata, ma perchè vede in lei delle doti positive, va oltre la corazza.
Carina l'idea di mostrare l'evoluzione del rapporto delle due compagne tramite le immagini che indicano i nuovi capitoli. In effetti il rapporto di Yukari e Miki si evolve continuamente ed è diverso dal classico rapporto di amicizia, forse si spinge un po' oltre. Ma viene comunque descritto in maniera delicata e pulita. E' come se si mettesse bruscamente in opposizione il rapporto brutale e superficiale che Yukari ha col suo ragazzo (che ovviamente non la ama ma la usa solo dal punto di vista sessuale, alcune scene esplicite durante la narrazione lo spiegano bene) e il rapporto profondo e delicato delle due ragazze.
I disegni mi sono piaciuti moltissimo. Le espressioni del viso di Miki erano talmente reali da sembrare vere. Le emozioni si riuscivano a percepire sui volti dei personaggi. Complessivamente il mio voto è 8, sia per la trama, sia per la caratterizzazione dei personaggi, sia per la bravura della mangaka nel sapere descrivere percorsi di vita in così poche pagine e in maniera così eccellente.
"Il bacio di Marte" è uno dei pochi volumi unici che non mi hanno delusa. Solitamente un volume è troppo poco per articolare sapientemente una trama, ma in questo caso devo riconsiderare la mia posizione. La storia è bella proprio perché breve e perché lascia al lettore la possibilità di interpretare e pensarsi il proprio finale come meglio preferisce. Questo è un manga maturo che riesce a trasmettere emozioni. Racconta la crescita e la maturazione di Yukari, che per la prima volta si trova a confrontarsi con una persona che non si relaziona con lei solo perchè la ritiene all'ultima moda o particolarmente spigliata, ma perchè vede in lei delle doti positive, va oltre la corazza.
Carina l'idea di mostrare l'evoluzione del rapporto delle due compagne tramite le immagini che indicano i nuovi capitoli. In effetti il rapporto di Yukari e Miki si evolve continuamente ed è diverso dal classico rapporto di amicizia, forse si spinge un po' oltre. Ma viene comunque descritto in maniera delicata e pulita. E' come se si mettesse bruscamente in opposizione il rapporto brutale e superficiale che Yukari ha col suo ragazzo (che ovviamente non la ama ma la usa solo dal punto di vista sessuale, alcune scene esplicite durante la narrazione lo spiegano bene) e il rapporto profondo e delicato delle due ragazze.
I disegni mi sono piaciuti moltissimo. Le espressioni del viso di Miki erano talmente reali da sembrare vere. Le emozioni si riuscivano a percepire sui volti dei personaggi. Complessivamente il mio voto è 8, sia per la trama, sia per la caratterizzazione dei personaggi, sia per la bravura della mangaka nel sapere descrivere percorsi di vita in così poche pagine e in maniera così eccellente.
Torajiro Kishi è un autore poliedrico e nella sua carriera ha toccato diversi generi. In Italia è già stato conosciuto con la serie breve "Maka-Maka", una storia sentimentale saffica e dalle tinte erotiche: due peculiarità care al mangaka che anche in questo volumetto unico si presentano anche se in maniera leggera.
Il Dio Marte, o Ares nella mitologia greca, è conosciuto dai più come Dio della Guerra, ma pochi sanno che all'inizio era anche il protettore della fertilità e della primavera. In qualunque chiave mitologica si guardi riesce comunque a incarnare perfettamente la storia narrata dall'abile pennino di Torajiro Kishi.
Yukari vive la sua adolescenza come tante altre ragazze della sua età, cercando un ragazzo, avvicinandosi al mondo del sesso e ovviamente andando a scuola. Proprio qui un giorno scopre che la "secchiona" della classe si reca nell'aula di arte per baciare la statua del Dio Marte.
Il bacio è l'evento che permette alla storia di evolversi, ma allo stesso tempo si rivela una metafora profonda e che si presta a diverse letture: rappresenta il "bacio" che fa scoccare la scintilla dell'amicizia tra le ragazze e fa scatenare diverse guerre per Yukari, dalla guerra quotidiana con la madre ai problemi da adolescenti, e non di meno la guerra tra i propri sentimenti, mentre Miki aprirà le porte alla fresca brezza primaverile della propria vita.
La storia purtroppo è vittima del formato ridotto, per questo motivo l'autore elimina inutili fronzoli e particolari secondari o inutili, limitandosi allo stretto necessario. In questo modo la lettura risulta comunque veloce ma completa e soprattutto permette alle eccellenti caratterizzazioni delle due protagoniste di emergere, mostrando tutta la loro realistica cura. Ottima anche l'alchimia tra le due ragazze in apparenza completamente agli opposti, che si completano a vicenda e determinano delle corpose maturazioni in una simbiosi molto dolce che rappresenta perfettamente il sentimento di amicizia instaurato, mentre il germoglio di un rapporto più profondo viene lasciato germogliare in secondo piano.
In tutto questo non mancano scene dolci ma dai toni maturi e altre piccole scene dal gradevole erotismo. Peccato solo per il finale che, per il suo sapore agrodolce, potrebbe deludere qualche lettore.
Lo stile di Torajiro Kishi è alquanto sobrio, i personaggi sono puliti e senza troppo fronzoli mentre gli sfondi quando presenti sono puliti e minimalisti. Il tutto però non risulta per nulla freddo o spoglio grazie al complesso e ricco lavoro di retini e neri, regalando così numerose sfumature che donano a diverse situazioni un'atmosfera quasi onirica, risaltando allo stesso tempo l'abile regia del mangaka che con un mix di primi piani e inquadrature oblique riesce a trarre sempre il meglio dalle diverse situazioni, senza dimenticare la ricca espressività dei volti: un requisito fondamentale nei manga sentimentali, soprattutto quando permettono di notare piccole differenze negli stati d'animo.
Ottima come sempre l'edizione della Flashbook, molto morbida e flessibile sia nei materiali che nella rilegatura - non per questo meno resistente però - e la carta dai toni grigi ma con buona grammatura evita trasparenze.
Come ogni Josei che si rispetti, "Il Bacio di Marte" riesce a parlare di sentimenti in modo maturo e serio oltre che realistico, e la sfumatura saffica ed erotica che talvolta manifesta arricchisce ancora di più il tutto rendendolo inaspettatamente profondo, grazie anche alle sublimi caratterizzazioni, ma rimanendo delle sfumature leggere non rischiano nemmeno di infastidire gli avvezzi al genere.
Peccato solo per l'eccessiva velocità di narrazione e per il finale che non a tutti potrebbe piacere per la sua ambiguità, ma complessivamente si tratta di un volume unico appassionante e maturo, ricco di spunti interessanti e molto romantico, consigliato a chiunque cerchi una lettura veloce ma ben costruita nella sua figura complessiva, e che soprattutto tratti l'amore in modo del tutto veritiero e per nulla stucchevole.
Il Dio Marte, o Ares nella mitologia greca, è conosciuto dai più come Dio della Guerra, ma pochi sanno che all'inizio era anche il protettore della fertilità e della primavera. In qualunque chiave mitologica si guardi riesce comunque a incarnare perfettamente la storia narrata dall'abile pennino di Torajiro Kishi.
Yukari vive la sua adolescenza come tante altre ragazze della sua età, cercando un ragazzo, avvicinandosi al mondo del sesso e ovviamente andando a scuola. Proprio qui un giorno scopre che la "secchiona" della classe si reca nell'aula di arte per baciare la statua del Dio Marte.
Il bacio è l'evento che permette alla storia di evolversi, ma allo stesso tempo si rivela una metafora profonda e che si presta a diverse letture: rappresenta il "bacio" che fa scoccare la scintilla dell'amicizia tra le ragazze e fa scatenare diverse guerre per Yukari, dalla guerra quotidiana con la madre ai problemi da adolescenti, e non di meno la guerra tra i propri sentimenti, mentre Miki aprirà le porte alla fresca brezza primaverile della propria vita.
La storia purtroppo è vittima del formato ridotto, per questo motivo l'autore elimina inutili fronzoli e particolari secondari o inutili, limitandosi allo stretto necessario. In questo modo la lettura risulta comunque veloce ma completa e soprattutto permette alle eccellenti caratterizzazioni delle due protagoniste di emergere, mostrando tutta la loro realistica cura. Ottima anche l'alchimia tra le due ragazze in apparenza completamente agli opposti, che si completano a vicenda e determinano delle corpose maturazioni in una simbiosi molto dolce che rappresenta perfettamente il sentimento di amicizia instaurato, mentre il germoglio di un rapporto più profondo viene lasciato germogliare in secondo piano.
In tutto questo non mancano scene dolci ma dai toni maturi e altre piccole scene dal gradevole erotismo. Peccato solo per il finale che, per il suo sapore agrodolce, potrebbe deludere qualche lettore.
Lo stile di Torajiro Kishi è alquanto sobrio, i personaggi sono puliti e senza troppo fronzoli mentre gli sfondi quando presenti sono puliti e minimalisti. Il tutto però non risulta per nulla freddo o spoglio grazie al complesso e ricco lavoro di retini e neri, regalando così numerose sfumature che donano a diverse situazioni un'atmosfera quasi onirica, risaltando allo stesso tempo l'abile regia del mangaka che con un mix di primi piani e inquadrature oblique riesce a trarre sempre il meglio dalle diverse situazioni, senza dimenticare la ricca espressività dei volti: un requisito fondamentale nei manga sentimentali, soprattutto quando permettono di notare piccole differenze negli stati d'animo.
Ottima come sempre l'edizione della Flashbook, molto morbida e flessibile sia nei materiali che nella rilegatura - non per questo meno resistente però - e la carta dai toni grigi ma con buona grammatura evita trasparenze.
Come ogni Josei che si rispetti, "Il Bacio di Marte" riesce a parlare di sentimenti in modo maturo e serio oltre che realistico, e la sfumatura saffica ed erotica che talvolta manifesta arricchisce ancora di più il tutto rendendolo inaspettatamente profondo, grazie anche alle sublimi caratterizzazioni, ma rimanendo delle sfumature leggere non rischiano nemmeno di infastidire gli avvezzi al genere.
Peccato solo per l'eccessiva velocità di narrazione e per il finale che non a tutti potrebbe piacere per la sua ambiguità, ma complessivamente si tratta di un volume unico appassionante e maturo, ricco di spunti interessanti e molto romantico, consigliato a chiunque cerchi una lettura veloce ma ben costruita nella sua figura complessiva, e che soprattutto tratti l'amore in modo del tutto veritiero e per nulla stucchevole.
"Il bacio di Marte" è un volume unico di Torajiro Kishi di genere Josei/Shojo ai, il primo che leggo di questo genere.
La storia è incentrata sulla vita della protagonista, Yukari, una ragazza che sembra avere apparentemente una vita perfetta ma che in realtà è piena da problemi: è circondata da "amiche" che sono tali solo apparentemente, da un fidanzato che pensa soltanto al sesso (sono presenti varie scene a riguardo) e che probabilmente non la ama, da un padre assente e da una madre fin troppo protettiva e opprimente. Per fuggire dalla realtà e cercare una qualche comprensione Yukari scrive un blog su internet, unico mezzo con cui sfogarsi.
Un giorno, a scuola, col cambio dei posti finisce nel banco vicino a Miki, una ragazza a prima vista fredda, distaccata, secchiona e di buona famiglia. O almeno così appare a Yukari finché non la vede baciare il busto di una statua di Marte. Dopo questo episodio inizierà un rapporto un po' particolare tra le due ragazze: infatti Yukari avendo più esperienza insegnerà a Miki varie cose legate ai ragazzi, ai baci e al sesso nelle pause pranzo in biblioteca e col tempo tra le due si creerà una forte amicizia. L'unico vero legame per Yukari.
Stando a contatto con Miki, Yukari cambia gradualmente e matura riuscendo a capire ciò che vuole davvero e quello che prova.
Il finale è aperto, non viene chiarito del tutto come si evolverà la storia ma si potrebbe intuire che le strade delle due ragazze si divideranno...
L'amicizia viene raccontata in modo molto delicato e dolce, sfociando poi per una delle due in amore.
Ho trovato inaspettatamente questo manga molto carino.
Il disegno non mi dispiace e lo trovo adatto alla storia, espressivo, semplice e pulito. Il manga è pubblicato dalla Flashbook a € 5,90 per un edizione molto buona e che mi sembra migliorata, con una carta più bianca e liscia, rilegatura ottima ed il volume è flessibile.
Consigliato a chi vuole leggere un Josei che parla di sentimenti puri!
La storia è incentrata sulla vita della protagonista, Yukari, una ragazza che sembra avere apparentemente una vita perfetta ma che in realtà è piena da problemi: è circondata da "amiche" che sono tali solo apparentemente, da un fidanzato che pensa soltanto al sesso (sono presenti varie scene a riguardo) e che probabilmente non la ama, da un padre assente e da una madre fin troppo protettiva e opprimente. Per fuggire dalla realtà e cercare una qualche comprensione Yukari scrive un blog su internet, unico mezzo con cui sfogarsi.
Un giorno, a scuola, col cambio dei posti finisce nel banco vicino a Miki, una ragazza a prima vista fredda, distaccata, secchiona e di buona famiglia. O almeno così appare a Yukari finché non la vede baciare il busto di una statua di Marte. Dopo questo episodio inizierà un rapporto un po' particolare tra le due ragazze: infatti Yukari avendo più esperienza insegnerà a Miki varie cose legate ai ragazzi, ai baci e al sesso nelle pause pranzo in biblioteca e col tempo tra le due si creerà una forte amicizia. L'unico vero legame per Yukari.
Stando a contatto con Miki, Yukari cambia gradualmente e matura riuscendo a capire ciò che vuole davvero e quello che prova.
Il finale è aperto, non viene chiarito del tutto come si evolverà la storia ma si potrebbe intuire che le strade delle due ragazze si divideranno...
L'amicizia viene raccontata in modo molto delicato e dolce, sfociando poi per una delle due in amore.
Ho trovato inaspettatamente questo manga molto carino.
Il disegno non mi dispiace e lo trovo adatto alla storia, espressivo, semplice e pulito. Il manga è pubblicato dalla Flashbook a € 5,90 per un edizione molto buona e che mi sembra migliorata, con una carta più bianca e liscia, rilegatura ottima ed il volume è flessibile.
Consigliato a chi vuole leggere un Josei che parla di sentimenti puri!
"Il bacio di Marte" è un manga in volume unico scritto è disegnato da Torajirou Kishi.
Inizio subito col dire che l'ho trovato una piacevolissima lettura, mi aspettavo di meno sinceramente, e invece mi ha colpito. Non è un capolavoro, ma è meno banale di quello che sembrava.
La storia del manga racconta della nascita dell'amicizia tra due ragazze, Yukari e Miki, le due dalle personalità completamente opposte diventano amiche dopo la condivisione di un segreto: Yukari vede Miki baciare il busto di Marte nell'aula vuota del club d'arte.
Per questo le due si avvicinano l'una all'altra. Yukari, molto spigliata, ribelle, con esperienza con i ragazzi e nel sesso, Miki, calma e posata, timida ma con molta curiosità verso l'altro sesso.
Il manga racconta in modo molto leggero e delicato, l'amicizia tra le due, e l'amore che Yukari inizia a provare per Miki. Il tutto in modo graduale e con un finale davvero buono, ma dalle tinte dolci amare.
Tutto il volume vede sempre le due ragazze protagoniste, che si scambiano confidenze e segreti. Pochi altri personaggi fanno la comparsa, giusto la madre e il ragazzo di Yukari, in poche scene.
C'è qualche scena di sesso, tre o quattro vignette, ma sono funzionali alla storia e non messe tanto per far vedere qualcosa.
I disegni mi sono molto piaciuti, specialmente nei primi piani, che lasciano ben intravedere le emozioni delle ragazze. Una parola anche sui vari effetti di luce, che nelle varie tavole sono resi molto bene.
In conclusione, anche se è un volume unico che si legge in venti minuti, mi sento di consigliare questo fumetto. Mi è piaciuta la storia di questo amore tra ragazze, un amore diverso da quelli soliti e banali già visti in molti altri manga. Bello davvero.
Inizio subito col dire che l'ho trovato una piacevolissima lettura, mi aspettavo di meno sinceramente, e invece mi ha colpito. Non è un capolavoro, ma è meno banale di quello che sembrava.
La storia del manga racconta della nascita dell'amicizia tra due ragazze, Yukari e Miki, le due dalle personalità completamente opposte diventano amiche dopo la condivisione di un segreto: Yukari vede Miki baciare il busto di Marte nell'aula vuota del club d'arte.
Per questo le due si avvicinano l'una all'altra. Yukari, molto spigliata, ribelle, con esperienza con i ragazzi e nel sesso, Miki, calma e posata, timida ma con molta curiosità verso l'altro sesso.
Il manga racconta in modo molto leggero e delicato, l'amicizia tra le due, e l'amore che Yukari inizia a provare per Miki. Il tutto in modo graduale e con un finale davvero buono, ma dalle tinte dolci amare.
Tutto il volume vede sempre le due ragazze protagoniste, che si scambiano confidenze e segreti. Pochi altri personaggi fanno la comparsa, giusto la madre e il ragazzo di Yukari, in poche scene.
C'è qualche scena di sesso, tre o quattro vignette, ma sono funzionali alla storia e non messe tanto per far vedere qualcosa.
I disegni mi sono molto piaciuti, specialmente nei primi piani, che lasciano ben intravedere le emozioni delle ragazze. Una parola anche sui vari effetti di luce, che nelle varie tavole sono resi molto bene.
In conclusione, anche se è un volume unico che si legge in venti minuti, mi sento di consigliare questo fumetto. Mi è piaciuta la storia di questo amore tra ragazze, un amore diverso da quelli soliti e banali già visti in molti altri manga. Bello davvero.
Ho trovato questo manga carino e leggibile, ma nulla di più. Forse avevo aspettative più alte.
Innanzitutto il tratto dell'autore a me non piace, ma questo ovviamente non incide sulla valutazione finale, voglio dire se la storia è bella e il disegno non ci va a genio non è un problema dell'opera in sé. Più che altro trovavo le espressioni di Yukari davvero strana, aveva una mimica facciale assurda. Per non parlare delle labbra delle protagoniste, tutte a "canotto".
Per il resto comunque ho trovato la storia molto leggibile. Essendo un volume unico certi aspetti sono stati toccati solo in superficie, come ad esempio il rapporto conflittuale tra Yukari e la madre, mentre è stato un po' più approfondito quello tra la protagonista e Hiro, cioè si capisce chiaramente che quest'ultimo per la ragazza non prova assolutamente nulla, se non attrazione sessuale.
E' stato carino il modo di avvicinarsi tra Yukari e Miki, è stato abbastanza graduale e piacevole. Mi sono molto piaciuti i dialoghi delle loro confidenze, che avvenivano in un posto speciale della biblioteca. Il finale mi è piaciuto molto, è il classico finale "reale" nel senso che non c'è un vero happy ending (come è giusto che sia, senno' tutti i manga sembrerebbero telenovele artificiose) ma c'è la realtà che incombe, ovvero che dopo le superiori le due protagoniste probabilmente prenderanno strade diverse e si allontaneranno...Questa è la realtà.
Probabilmente fosse stato un manga di almeno due volumi avrei dato un voto più alto, perché magari certi aspetti potevano essere ampliati, come la vita privata di Miki (si sa solo che i suoi sono divorziati e stop)...
L'edizione Flashbook è ottima, traduzione eccelsa (Susanna Scrivo è una garanzia). Buona carta e sovraccoperta, prezzo ottimo per l'edizione, come tutti i volumi della Flashbook in realtà.
Innanzitutto il tratto dell'autore a me non piace, ma questo ovviamente non incide sulla valutazione finale, voglio dire se la storia è bella e il disegno non ci va a genio non è un problema dell'opera in sé. Più che altro trovavo le espressioni di Yukari davvero strana, aveva una mimica facciale assurda. Per non parlare delle labbra delle protagoniste, tutte a "canotto".
Per il resto comunque ho trovato la storia molto leggibile. Essendo un volume unico certi aspetti sono stati toccati solo in superficie, come ad esempio il rapporto conflittuale tra Yukari e la madre, mentre è stato un po' più approfondito quello tra la protagonista e Hiro, cioè si capisce chiaramente che quest'ultimo per la ragazza non prova assolutamente nulla, se non attrazione sessuale.
E' stato carino il modo di avvicinarsi tra Yukari e Miki, è stato abbastanza graduale e piacevole. Mi sono molto piaciuti i dialoghi delle loro confidenze, che avvenivano in un posto speciale della biblioteca. Il finale mi è piaciuto molto, è il classico finale "reale" nel senso che non c'è un vero happy ending (come è giusto che sia, senno' tutti i manga sembrerebbero telenovele artificiose) ma c'è la realtà che incombe, ovvero che dopo le superiori le due protagoniste probabilmente prenderanno strade diverse e si allontaneranno...Questa è la realtà.
Probabilmente fosse stato un manga di almeno due volumi avrei dato un voto più alto, perché magari certi aspetti potevano essere ampliati, come la vita privata di Miki (si sa solo che i suoi sono divorziati e stop)...
L'edizione Flashbook è ottima, traduzione eccelsa (Susanna Scrivo è una garanzia). Buona carta e sovraccoperta, prezzo ottimo per l'edizione, come tutti i volumi della Flashbook in realtà.
"Il bacio di Marte" è un manga che mi ha veramente colpito, lo ho letto tutto d' un fiato, senza riuscire a fermarmi, per quanto opponessi resistenza. La cosa strana è che dalle premesse che avevo letto sulla trama scritta su questa pagina mi aspettavo qualcosa di molto diverso, anzi, completamente diverso.
Trama: Yukari è una ragazza frivola, ha un ragazzo che riesce a pensare unicamente al sesso, si ritrova con una madre dall'atteggiamento talmente protettivo da essere soffocante e, come se non bastasse, si ritrova in banco con Miki: la secchiona della classe, ragazza strana e silente che agli occhi di Yukari pare essere, di primo acchito, una sfigata che vive in una buona famiglia. Ma quando la frivola teenager vede Miki baciare un busto di Marte il rapporto tra le due inizierà a cambiare vorticosamente. Come ho detto prima da questo titolo non bisogna aspettarsi risvolti particolarmente artistici o stravaganti, seguiremo infatti le vicende dell'evolversi dell'amicizia tra due ragazze in un periodo così mutevole come è quello dell'adolescenza (in questo caso le protagoniste hanno diciassette anni).
Il disegno: il tratto dell'autrice si rivela essere pulito e particolarmente semplice ma allo stesso tempo questo tratto che potrebbe sembrare scialbo rivela una profondità ed un'espressività degne di nota. La qualità non vacilla per tutto il volume ma il continuo patos che ci dà rende l'attesa del finale sempre più frenetica e appassionata.
Note: da dire sul Bacio di Marte c'è una cosa: l'edizione italiana è quantomeno ottima e ci viene presentata ad un prezzo più che accessibile per un volume unico. In secondo luogo bisogna avvertire i lettori che nell'albo vi sono alcune scene di sesso che potrebbero dare fastidio se non si è abituati ma bisogna tenere presente che tutto è finalizzato a marcare ciò che Yukari deve subire e al contempo ci forniscono un ritratto del lato oscuro e arrendevole della ragazza.
Ultima nota è che devo dire che ad alcuni miei conoscenti il tratto è parso brutto quindi avverto che tutto ciò che ho scritto è puramente (e fortemente) soggettivo.
Disegno: 9
Trama: 10
Personaggi: 10
Profondità dell'opera: 10
Media: 9,75
che viene arrotondato a 10 per tutto quel sentimento che ho provato leggendo e per il batticuore che mi dà anche solo ripensare ai contenuti.
Trama: Yukari è una ragazza frivola, ha un ragazzo che riesce a pensare unicamente al sesso, si ritrova con una madre dall'atteggiamento talmente protettivo da essere soffocante e, come se non bastasse, si ritrova in banco con Miki: la secchiona della classe, ragazza strana e silente che agli occhi di Yukari pare essere, di primo acchito, una sfigata che vive in una buona famiglia. Ma quando la frivola teenager vede Miki baciare un busto di Marte il rapporto tra le due inizierà a cambiare vorticosamente. Come ho detto prima da questo titolo non bisogna aspettarsi risvolti particolarmente artistici o stravaganti, seguiremo infatti le vicende dell'evolversi dell'amicizia tra due ragazze in un periodo così mutevole come è quello dell'adolescenza (in questo caso le protagoniste hanno diciassette anni).
Il disegno: il tratto dell'autrice si rivela essere pulito e particolarmente semplice ma allo stesso tempo questo tratto che potrebbe sembrare scialbo rivela una profondità ed un'espressività degne di nota. La qualità non vacilla per tutto il volume ma il continuo patos che ci dà rende l'attesa del finale sempre più frenetica e appassionata.
Note: da dire sul Bacio di Marte c'è una cosa: l'edizione italiana è quantomeno ottima e ci viene presentata ad un prezzo più che accessibile per un volume unico. In secondo luogo bisogna avvertire i lettori che nell'albo vi sono alcune scene di sesso che potrebbero dare fastidio se non si è abituati ma bisogna tenere presente che tutto è finalizzato a marcare ciò che Yukari deve subire e al contempo ci forniscono un ritratto del lato oscuro e arrendevole della ragazza.
Ultima nota è che devo dire che ad alcuni miei conoscenti il tratto è parso brutto quindi avverto che tutto ciò che ho scritto è puramente (e fortemente) soggettivo.
Disegno: 9
Trama: 10
Personaggi: 10
Profondità dell'opera: 10
Media: 9,75
che viene arrotondato a 10 per tutto quel sentimento che ho provato leggendo e per il batticuore che mi dà anche solo ripensare ai contenuti.
Perché si vuol sempre apparire belli per gli altri e mai per se stessi? A cosa sono dovuti i litigi tra madre e figlia?
Si possono provare sentimenti puri verso una persona del proprio sesso?
"Il bacio di Marte" è un volume unico di Torajirou Kishi, in Italia per Flashbook.
Yukari è una ragazza frivola, simile ad Hachi di Nana: è sempre alla ricerca della perfezione per apparire bella agli occhi degli altri. Per raggiungere il suo scopo ha una relazione fatta solo di incontri sessuali con un ragazzo, va sempre contro il volere della madre, si conformizza al resto del mondo e tratta male Miki, la "solitaria" della classe, con parole e accuse volgari.
Il caso vuole che Yukari e Miki diventino compagne di banco, e che la prima scopra Miki durante un bacio con la statua di Marte disposta nell'aula di arte della scuola.
Yukari resta letteralmente sconvolta dall'accaduto. Non tanto per questo, in effetti, quanto per le emozioni che esso le ha scaturito.
Profondo. I sentimenti trattati in questo manga sono delicati e seri.
Inizialmente ha molte possibilità di divenire uno smut per le scene esplicite tra Yukari e il suo ragazzo. Poi però la ragazza conosce meglio Miki, e i suoi sentimenti cambiano radicalmente.
Quest'ultima è la classica ragazza chiusa? Non proprio. C'è un motivo per cui si comporta come un'esclusa, che si scoprirà verso la metà dell'albo. Yukari cresce visibilmente durante la storia. Non è statica come molti personaggi dei volumi unici.
Ma anche Yukari, già matura, cresce e comincia a godersi la vita a pieno.
Passiamo alle note dolenti. Primo: i disegni. Li ho trovato... Non brutti, ma quasi. Il tratto non mi piace moltissimo, perciò è un parere personale che non ha scopo di influenzare quello altrui.
Secondo: le scene smut. Sarà che non apprezzo gli hentai e le scene di sesso troppo esplicite che non emozionano nemmeno, ma le ho trovate davvero fastidiose. Per mia fortuna cominciano a diminuire sin da subito.
E' apprezzabile invece la purezza dei sentimenti che le protagoniste proveranno durante il corso della storia.
L'edizione Flashbook è ottima. Sovraccoperta, buona rilegatura e pagine di buona qualità per 5,90€!
Se avete voglia di un po' di smut, ma con dei sentimenti puri, comprate questo josei/shoujo-ai!
Si possono provare sentimenti puri verso una persona del proprio sesso?
"Il bacio di Marte" è un volume unico di Torajirou Kishi, in Italia per Flashbook.
Yukari è una ragazza frivola, simile ad Hachi di Nana: è sempre alla ricerca della perfezione per apparire bella agli occhi degli altri. Per raggiungere il suo scopo ha una relazione fatta solo di incontri sessuali con un ragazzo, va sempre contro il volere della madre, si conformizza al resto del mondo e tratta male Miki, la "solitaria" della classe, con parole e accuse volgari.
Il caso vuole che Yukari e Miki diventino compagne di banco, e che la prima scopra Miki durante un bacio con la statua di Marte disposta nell'aula di arte della scuola.
Yukari resta letteralmente sconvolta dall'accaduto. Non tanto per questo, in effetti, quanto per le emozioni che esso le ha scaturito.
Profondo. I sentimenti trattati in questo manga sono delicati e seri.
Inizialmente ha molte possibilità di divenire uno smut per le scene esplicite tra Yukari e il suo ragazzo. Poi però la ragazza conosce meglio Miki, e i suoi sentimenti cambiano radicalmente.
Quest'ultima è la classica ragazza chiusa? Non proprio. C'è un motivo per cui si comporta come un'esclusa, che si scoprirà verso la metà dell'albo. Yukari cresce visibilmente durante la storia. Non è statica come molti personaggi dei volumi unici.
Ma anche Yukari, già matura, cresce e comincia a godersi la vita a pieno.
Passiamo alle note dolenti. Primo: i disegni. Li ho trovato... Non brutti, ma quasi. Il tratto non mi piace moltissimo, perciò è un parere personale che non ha scopo di influenzare quello altrui.
Secondo: le scene smut. Sarà che non apprezzo gli hentai e le scene di sesso troppo esplicite che non emozionano nemmeno, ma le ho trovate davvero fastidiose. Per mia fortuna cominciano a diminuire sin da subito.
E' apprezzabile invece la purezza dei sentimenti che le protagoniste proveranno durante il corso della storia.
L'edizione Flashbook è ottima. Sovraccoperta, buona rilegatura e pagine di buona qualità per 5,90€!
Se avete voglia di un po' di smut, ma con dei sentimenti puri, comprate questo josei/shoujo-ai!