I ragazzi di Hori high school
Una raccolta di storie brevi che tentano di dimostrare quanto le relazioni intraprese durante l'adolescenza possono portare a svolte improvvise che cambieranno per sempre, forse, le nostre vite, ma anche agli errori che si possono commettere in preda ai primi segni di ribellione: nell'Hori High School vi è tutto questo.
Vari sono i personaggi stravaganti che si susseguiranno nel raccontare la propria storia, cercando chiarimenti personali attraverso le esperienze, nei sogni, oppure nell'amore all'interno di questo Istituto.
"Horikou Hanemono Ranger" (I ragazzi dell'Hori High School) è una serie di tre volumi creati dall'autrice Kanae Hazuki, già nota per la sua opera di discreto successo "Say: I love you". Il manga è edito in Italia grazie alla GP Publishing al prezzo di 4,40€.
I soldi valgono l'edizione? Si, ma non il contenuto: sesso, sesso, e solo ed unicamente amplessi adolescenziali ovunque.
Avendo letto precedenti opere dell'autrice, purtroppo, mi sono resa conto che è negata per le storie brevi: il desiderio di inserire il genere smut, o comunque di far avere un amplesso ai protagonisti temporanei, supera di gran lunga (almeno è ciò che traspare) il valore complessivo del restante contenuto.
In sintesi, le scene sessuali vengono elaborate meglio, seppur spesso identiche l'una all'altra, rispetto a tutta la storia che fa da base.
Inoltre, i personaggi si somigliano molto fra loro, ma se anche l'autrice avesse deciso di creare un hentai avrebbe fallito poiché l'inventiva riposta negli amplessi è minima, anzi, semplicemente inesistente. I personaggi, oltretutto, mancano di carattere: traspare a malapena fra le pagine dei capitoli, e purtroppo, mancano di unicità.
Alcune storie, invece, erano interessanti o comunque tenere e deliziose, ma sfociando al termine sempre al solito e monotono amplesso, finivano per perdere ogni sorta di positività iniziale.
Non vi è originalità, forse solamente la ricerca di qualcosa di fresco, di giovanile, anche di trasgressivo grazie a dei personaggi piuttosto forti ed aggressivi, ma tutte le storie possiedono quello squallore che mai un bel manga smut o josei dovrebbe avere: non vi è eleganza, solo tanto desiderio.
In conclusione, questi tre albi sono stati piuttosto carenti su vari fronti, ho letto senz'altro di peggio, ma rispetto ad altre opere della stessa autrice ho potuto avvertire che, oltre al sesso, vi era qualcosa di più.
Troppo celato forse, oppure mal esposto, ma comunque non percettibile immediatamente: lascia un sapore amaro in bocca, ma non perché i vari finali avessero note dolenti o tristi, no, solamente perché quel qualcosa di tanto ricercato non riesce a trasparire e ad esprimersi al meglio, purtroppo.
A mio avviso, l'amore è anche tatto, la voglia di unione, ma qui risulta esagerata e quindi volgare: sminuisce il sentimento tanto ricercato dall'autrice stessa.
Voto: 4
Vari sono i personaggi stravaganti che si susseguiranno nel raccontare la propria storia, cercando chiarimenti personali attraverso le esperienze, nei sogni, oppure nell'amore all'interno di questo Istituto.
"Horikou Hanemono Ranger" (I ragazzi dell'Hori High School) è una serie di tre volumi creati dall'autrice Kanae Hazuki, già nota per la sua opera di discreto successo "Say: I love you". Il manga è edito in Italia grazie alla GP Publishing al prezzo di 4,40€.
I soldi valgono l'edizione? Si, ma non il contenuto: sesso, sesso, e solo ed unicamente amplessi adolescenziali ovunque.
Avendo letto precedenti opere dell'autrice, purtroppo, mi sono resa conto che è negata per le storie brevi: il desiderio di inserire il genere smut, o comunque di far avere un amplesso ai protagonisti temporanei, supera di gran lunga (almeno è ciò che traspare) il valore complessivo del restante contenuto.
In sintesi, le scene sessuali vengono elaborate meglio, seppur spesso identiche l'una all'altra, rispetto a tutta la storia che fa da base.
Inoltre, i personaggi si somigliano molto fra loro, ma se anche l'autrice avesse deciso di creare un hentai avrebbe fallito poiché l'inventiva riposta negli amplessi è minima, anzi, semplicemente inesistente. I personaggi, oltretutto, mancano di carattere: traspare a malapena fra le pagine dei capitoli, e purtroppo, mancano di unicità.
Alcune storie, invece, erano interessanti o comunque tenere e deliziose, ma sfociando al termine sempre al solito e monotono amplesso, finivano per perdere ogni sorta di positività iniziale.
Non vi è originalità, forse solamente la ricerca di qualcosa di fresco, di giovanile, anche di trasgressivo grazie a dei personaggi piuttosto forti ed aggressivi, ma tutte le storie possiedono quello squallore che mai un bel manga smut o josei dovrebbe avere: non vi è eleganza, solo tanto desiderio.
In conclusione, questi tre albi sono stati piuttosto carenti su vari fronti, ho letto senz'altro di peggio, ma rispetto ad altre opere della stessa autrice ho potuto avvertire che, oltre al sesso, vi era qualcosa di più.
Troppo celato forse, oppure mal esposto, ma comunque non percettibile immediatamente: lascia un sapore amaro in bocca, ma non perché i vari finali avessero note dolenti o tristi, no, solamente perché quel qualcosa di tanto ricercato non riesce a trasparire e ad esprimersi al meglio, purtroppo.
A mio avviso, l'amore è anche tatto, la voglia di unione, ma qui risulta esagerata e quindi volgare: sminuisce il sentimento tanto ricercato dall'autrice stessa.
Voto: 4
Recensire un manga di questa autrice è duro per me. Nonostante infatti abbia oramai capito che la solfa è sempre quella e che la Hazuki è alquanto monotematica, allo stesso tempo vengo sempre attratta dai suoi titoli e "i Ragazzi di Hori high school" non fa eccezione.
Tuttavia l'epilogo non è molto diverso, nonostante le mie aspettative.
Comunque c'è poco da fare: il tratto della Hazuki mi colpisce, si stabilisce una connessione con me anche se, di fatto, mi rendo conto che in realtà sia piuttosto semplice e lineare, nulla di stupefacente insomma, tuttavia lo trovo comunque fortemente comunicativo.
Sarà la sua cura delle acconciature, degli abiti, la scelta delle ambientazioni che fanno da cornice alle storie. C'è un che di moderno e suadente per me. I personaggi poi, nonostante si somiglino, non sono mai uguali. Non c'è mai nessun che mi ricorda precisamente qualcun altro e questo mi piace davvero perché è molto difficile gestire tutti questi personaggi.
Ciò che c'è di uguale invece sono le storie raccontate e il loro progredire è sempre lo stesso. Si conoscono e dopo due secondi fanno sesso e mentre fanno sesso si dicono quelle due paroline che, anche se oggi hanno perso molto di significato, me ne rendo conto, per me rappresentano davvero qualcosa di importante e da preservare. Insomma vedere scritto "ti amo" in continuazione mi fa rizzare il pelo, come ai gatti selvatici.
In particolare è il contesto a disturbarmi. Non c'è magia in queste coppie legate solo da meri istinti sessuali, non c'è mai una crescita e tutto accade troppo velocemente. Non che ci sia nulla di male nel sesso, per carità, ma sbandierarlo ai quattro venti senza molta logica non è... molto logico in effetti.
Tutto si svuota di significato. Il tono smut che caratterizza i manga della Hazuki non è da condannare, bensì dona un carattere maggiormente realistico alle varie storie che non si risolvono in corteggiamenti lunghi anni ed estenuanti, fraintendimenti vari e cliché propri del genere shojo, ma non si deve esagerare, tutto va dosato e bilanciato. Si dovrebbe avere più coraggio e senza sfociare nell'hentai potrebbero accantonarsi per un attimo questi sentimenti un po' finiti e davvero dare una rappresentazione di una realtà che esiste: sesso senza amore. Messa così mi starebbe benissimo e loderai l'autrice, ma così non è e dunque non posso dare che una stretta sufficienza al titolo in questione che effettivamente, detto in poche parole è una vera banalata, anche fastidiosa a tratti e non lascia molto nel lettore, soprattutto la storia principale è una barba pazzesca (avrei sparato col mitra alla protagonista).
In definitiva, pur provando una forte attrazione verso i manga della Hazuki credo che chiuderò con questo titolo la mia esperienza con tale autrice, quantomeno con le sue opere monografiche o particolarmente brevi.
Tuttavia l'epilogo non è molto diverso, nonostante le mie aspettative.
Comunque c'è poco da fare: il tratto della Hazuki mi colpisce, si stabilisce una connessione con me anche se, di fatto, mi rendo conto che in realtà sia piuttosto semplice e lineare, nulla di stupefacente insomma, tuttavia lo trovo comunque fortemente comunicativo.
Sarà la sua cura delle acconciature, degli abiti, la scelta delle ambientazioni che fanno da cornice alle storie. C'è un che di moderno e suadente per me. I personaggi poi, nonostante si somiglino, non sono mai uguali. Non c'è mai nessun che mi ricorda precisamente qualcun altro e questo mi piace davvero perché è molto difficile gestire tutti questi personaggi.
Ciò che c'è di uguale invece sono le storie raccontate e il loro progredire è sempre lo stesso. Si conoscono e dopo due secondi fanno sesso e mentre fanno sesso si dicono quelle due paroline che, anche se oggi hanno perso molto di significato, me ne rendo conto, per me rappresentano davvero qualcosa di importante e da preservare. Insomma vedere scritto "ti amo" in continuazione mi fa rizzare il pelo, come ai gatti selvatici.
In particolare è il contesto a disturbarmi. Non c'è magia in queste coppie legate solo da meri istinti sessuali, non c'è mai una crescita e tutto accade troppo velocemente. Non che ci sia nulla di male nel sesso, per carità, ma sbandierarlo ai quattro venti senza molta logica non è... molto logico in effetti.
Tutto si svuota di significato. Il tono smut che caratterizza i manga della Hazuki non è da condannare, bensì dona un carattere maggiormente realistico alle varie storie che non si risolvono in corteggiamenti lunghi anni ed estenuanti, fraintendimenti vari e cliché propri del genere shojo, ma non si deve esagerare, tutto va dosato e bilanciato. Si dovrebbe avere più coraggio e senza sfociare nell'hentai potrebbero accantonarsi per un attimo questi sentimenti un po' finiti e davvero dare una rappresentazione di una realtà che esiste: sesso senza amore. Messa così mi starebbe benissimo e loderai l'autrice, ma così non è e dunque non posso dare che una stretta sufficienza al titolo in questione che effettivamente, detto in poche parole è una vera banalata, anche fastidiosa a tratti e non lascia molto nel lettore, soprattutto la storia principale è una barba pazzesca (avrei sparato col mitra alla protagonista).
In definitiva, pur provando una forte attrazione verso i manga della Hazuki credo che chiuderò con questo titolo la mia esperienza con tale autrice, quantomeno con le sue opere monografiche o particolarmente brevi.