Amore senza frontiere
Ranmaru Omi è un giovane di soli ventidue anni diventato capo di un famoso clan yakuza.
Si ritrova presso una lussuosa e bellissima nave da crociera in Sicilia a causa del suo imminente matrimonio con una fantastica donna giapponese di nome Kaoru.
Tra Ranmaru e Kaoru non scorre buon sangue poiché i due stanno sempre a battibeccare riguardo le cose più futili, si può ben dire quindi che l'unione dei due è solo di convenienza, non certo d'amore.
Sulla nave Ranmaru incontra il bellissimo e affascinante Al (Alberto) Valentino che altri non è se non il comandante della nave.
Questo affascinante uomo ovviamente è italiano e nota subito la bellezza e il fascino orientare del capo clan.
Individuato l'obbiettivo non gli resta che avvicinarlo e sedurlo e di fatti così fa, riesce ad avere il ragazzo subito già dal primo incontro.
Quest'incontro segnerà sicuramente entrambi visto che nel corso della storia il loro interesse sembra crescere e mutare in amore.
L'impressione che l'autrice ha voluto dare degli italiani credo sia fin troppo stereotipata e poco veritiera, più che altro forzata a fin che si venisse a creare una storia d'amore tra i due.
E' vero si che gli italiani hanno fascino ma come sono descritti da lei sembrano essere piuttosto dei seduttori incalliti che vanno dietro ai giovani e attraenti uomini orientali, è come se avesse ampliato il fascino del proibito.
Se da un lato la Yaname accentua la parte di latin lover rispetto ai maschi italiani, dall'altra mostra anche la loro integrità nel saper, in un certo senso, rispettare l'altro, la loro onestà descrivendo il maschio latino come fosse tutto d'un pezzo e questo non dispiace affatto visto come all'estero l'italiano viene considerato.
Nel complesso è un manga carino che può sì emozionare ma senza pretese, più che altro è adatto a coloro che si sono avvicinate al mondo yaoi da poco.
Ad ogni modo è consigliato se si vuol passare del tempo spensierato con un Boys love.
Si ritrova presso una lussuosa e bellissima nave da crociera in Sicilia a causa del suo imminente matrimonio con una fantastica donna giapponese di nome Kaoru.
Tra Ranmaru e Kaoru non scorre buon sangue poiché i due stanno sempre a battibeccare riguardo le cose più futili, si può ben dire quindi che l'unione dei due è solo di convenienza, non certo d'amore.
Sulla nave Ranmaru incontra il bellissimo e affascinante Al (Alberto) Valentino che altri non è se non il comandante della nave.
Questo affascinante uomo ovviamente è italiano e nota subito la bellezza e il fascino orientare del capo clan.
Individuato l'obbiettivo non gli resta che avvicinarlo e sedurlo e di fatti così fa, riesce ad avere il ragazzo subito già dal primo incontro.
Quest'incontro segnerà sicuramente entrambi visto che nel corso della storia il loro interesse sembra crescere e mutare in amore.
L'impressione che l'autrice ha voluto dare degli italiani credo sia fin troppo stereotipata e poco veritiera, più che altro forzata a fin che si venisse a creare una storia d'amore tra i due.
E' vero si che gli italiani hanno fascino ma come sono descritti da lei sembrano essere piuttosto dei seduttori incalliti che vanno dietro ai giovani e attraenti uomini orientali, è come se avesse ampliato il fascino del proibito.
Se da un lato la Yaname accentua la parte di latin lover rispetto ai maschi italiani, dall'altra mostra anche la loro integrità nel saper, in un certo senso, rispettare l'altro, la loro onestà descrivendo il maschio latino come fosse tutto d'un pezzo e questo non dispiace affatto visto come all'estero l'italiano viene considerato.
Nel complesso è un manga carino che può sì emozionare ma senza pretese, più che altro è adatto a coloro che si sono avvicinate al mondo yaoi da poco.
Ad ogni modo è consigliato se si vuol passare del tempo spensierato con un Boys love.
Tutta la storia gira intorno ad un matrimonio combinato fra due appartenenti a clan Yakuza ed alla loro luna di miele in Italia. Succederanno tantissime cose fra cui l'incontro di un giovane uomo italiano. Da lì in poi se ne vedranno delle belle: tradimenti, aste clandestine e peripezie varie.
Finalmente ho potuto gustare una nuova opera della sensei. Ayano Yamane è la mia autrice yaoi preferita ed ovviamente non potevo perdermi questo nuovissimo titolo. Però devo ammetterlo, non c'è niente migliore di "Viewfinder". "Ikoku irokoi romantan" è riuscito ad appassionarmi e ha delle ottime potenzialità. Pur essendo un volume unico ho trovato la trama ben definita e poco complessa. Naturalmente si può riconoscere la fantastica mano inconfondibile della sensei, è un tratto che personalmente adoro. Infatti ho potuto piacevolmente notare alcune somiglianze con personaggi della sua opera migliore, appunto "Viewfinder", diciamo che Al è l'Asami della situazione. Questa donna oltre che per i seme con gli occhiali deve avere una passione ossessiva per la mafia! Premetto anche che adoro gli uomini in abiti tradizionali giapponesi e il nostro Ranmaru lascia ben poco all'immaginazione, perciò per me è stata una spinta in più per l'acquisto. Erano ormai mesi che l'aspettavo e finalmente è arrivato. Per la collana 801 non avevo ancora acquistato niente e devo dire che come edizione mi è piaciuta parecchio. Prima pagina a colori e l'inchiostro nero non macchia. Nessun rumore molesto di colla e di pagine che vogliono staccarsi. Sono fiera di aver fatto questo acquisto e naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti del genere dell'autrice.
Finalmente ho potuto gustare una nuova opera della sensei. Ayano Yamane è la mia autrice yaoi preferita ed ovviamente non potevo perdermi questo nuovissimo titolo. Però devo ammetterlo, non c'è niente migliore di "Viewfinder". "Ikoku irokoi romantan" è riuscito ad appassionarmi e ha delle ottime potenzialità. Pur essendo un volume unico ho trovato la trama ben definita e poco complessa. Naturalmente si può riconoscere la fantastica mano inconfondibile della sensei, è un tratto che personalmente adoro. Infatti ho potuto piacevolmente notare alcune somiglianze con personaggi della sua opera migliore, appunto "Viewfinder", diciamo che Al è l'Asami della situazione. Questa donna oltre che per i seme con gli occhiali deve avere una passione ossessiva per la mafia! Premetto anche che adoro gli uomini in abiti tradizionali giapponesi e il nostro Ranmaru lascia ben poco all'immaginazione, perciò per me è stata una spinta in più per l'acquisto. Erano ormai mesi che l'aspettavo e finalmente è arrivato. Per la collana 801 non avevo ancora acquistato niente e devo dire che come edizione mi è piaciuta parecchio. Prima pagina a colori e l'inchiostro nero non macchia. Nessun rumore molesto di colla e di pagine che vogliono staccarsi. Sono fiera di aver fatto questo acquisto e naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti del genere dell'autrice.
Se si volesse puntare il dito sul motivo per cui Viewfinder sia così appassionante, rispetto ad altri lavori della stessa autrice, sarebbe difficile farlo.
Fatto sta che "Amore senza frontiere", pur avendo indubbi pregi come storia di genere, non riesce a catturare quanto l'altro. Eppure, ci sono personaggi magnificamente disegnati, che non stonano affatto né vestiti né spogliati. Ci sono belle ambientazioni, conflitti interiori ed esteriori, intrecci… In teoria non mancherebbe nulla, nemmeno le scene di sesso bollente. Non è certo più incredibile, come svolgimento, dell'altro lavoro della Yamane che tanto mi attrae. Eppure, le situazioni che in Viewfinder mi appassionano, trasposte qui mi lasciano abbastanza indifferente, se non infastidita da certe estremizzazioni.
Lo yakuza che dovrebbe essere temibile, spietato, agguerrito, col passare delle tavole diventa sempre più uno sprovveduto capriccioso, infantilmente legato ad un passato che non esiste più, prono a cacciarsi in ogni genere di inverosimili pasticci, da cui deve invariabilmente essere salvato dal seme della situazione. Forse è proprio la caratterizzazione di Ranmaru che più mi rende indigesto questo manga. E' un uke così uke che di più non si può, ma non riesco a trovarlo credibile. Non dico verosimile, che sarebbe chiedere troppo ad una storia così, ma credibile all'interno della vicenda. Intendiamoci: il manga si legge bene ugualmente, è godibile, sicuramente gradevole alla vista, e d'altronde, essendo disegnato dalla Yamane, non potrebbe essere altrimenti. Certo, letto dopo altri lavori di questa autrice purtroppo patisce irrimediabilmente del confronto. E quindi, almeno ai miei occhi, non riesce ad ottenere quel giudizio spassionato che altrimenti, forse, meriterebbe.
Lo consiglio ugualmente agli amanti del genere, con l'avvertenza ulteriore, se non vi siete mai avvicinati all'autrice, di leggerlo prima dei suoi capolavori: ritengo che, in questo modo, si possa apprezzarlo maggiormente.
Fatto sta che "Amore senza frontiere", pur avendo indubbi pregi come storia di genere, non riesce a catturare quanto l'altro. Eppure, ci sono personaggi magnificamente disegnati, che non stonano affatto né vestiti né spogliati. Ci sono belle ambientazioni, conflitti interiori ed esteriori, intrecci… In teoria non mancherebbe nulla, nemmeno le scene di sesso bollente. Non è certo più incredibile, come svolgimento, dell'altro lavoro della Yamane che tanto mi attrae. Eppure, le situazioni che in Viewfinder mi appassionano, trasposte qui mi lasciano abbastanza indifferente, se non infastidita da certe estremizzazioni.
Lo yakuza che dovrebbe essere temibile, spietato, agguerrito, col passare delle tavole diventa sempre più uno sprovveduto capriccioso, infantilmente legato ad un passato che non esiste più, prono a cacciarsi in ogni genere di inverosimili pasticci, da cui deve invariabilmente essere salvato dal seme della situazione. Forse è proprio la caratterizzazione di Ranmaru che più mi rende indigesto questo manga. E' un uke così uke che di più non si può, ma non riesco a trovarlo credibile. Non dico verosimile, che sarebbe chiedere troppo ad una storia così, ma credibile all'interno della vicenda. Intendiamoci: il manga si legge bene ugualmente, è godibile, sicuramente gradevole alla vista, e d'altronde, essendo disegnato dalla Yamane, non potrebbe essere altrimenti. Certo, letto dopo altri lavori di questa autrice purtroppo patisce irrimediabilmente del confronto. E quindi, almeno ai miei occhi, non riesce ad ottenere quel giudizio spassionato che altrimenti, forse, meriterebbe.
Lo consiglio ugualmente agli amanti del genere, con l'avvertenza ulteriore, se non vi siete mai avvicinati all'autrice, di leggerlo prima dei suoi capolavori: ritengo che, in questo modo, si possa apprezzarlo maggiormente.
Ayano Yamane è famosa nell'ambito del genere yaoi grazie ai noti titoli come "The Crimson Spell" e "Viewfinder Series", e avendo apprezzato più volte il suo talento ho deciso di leggere anche questa storia autoconclusiva di cinque capitoli chiamata "Ikoku irokoi romantan".
La storia ruota attorno al matrimonio combinato di Ranmaru, che a causa della sua importante organizzazione di yakuza è stato costretto a sposare una donna per cui non prova niente. I litigi non tardano ad arrivare, ed irato per la lite con la moglie, Ranmaru inizia a bere e a scontrarsi con altre persone sulla lussuosa nave in cui si trovano: in suo soccorso arriva un bellissimo e misterioso uomo dai capelli biondi, ma per un motivo ed un altro finiscono inspiegabilmente nella stanza di lui...
Partendo dalla trama, Ikoku irokoi romantan si dimostra discreto, ma lo sviluppo della storia è ben strutturato dando così al manga non solo una grande dose di eros, ma anche una base su cui lavorare.
Il tratto distinto dell'autrice la rende di nuovo riconoscibile grazie ai personaggi che mantengono lo stesso aspetto in ogni sua opera (o quasi), ma in questo caso ritroviamo un buffo protagonista con usanze antiquate giapponesi, ed un tipico italiano in una Roma popolata da molte donne a cui far loro la corte.
Le vicende a cui questi personaggi prendono parte sono spesso divertenti e riescono a strappare più di un sorriso al lettore, ma arrivando alla parte più importante posso tranquillamente affermare che le scene di sesso sono ben rappresentate oltre ad essere belle da vedere.
I personaggi, però, non vengono sviluppati per quanto riguarda la loro caratterizzazione, e purtroppo questo porta un calo all'albo, ma non ne è un'enorme aggravante perché resta comunque una lettura semplice e veloce.
In conclusione, ritengo Ikoku irokoi romantan un ottimo albo yaoi, pertanto lo consiglio a tutti gli amanti del genere.
Voto: 7
La storia ruota attorno al matrimonio combinato di Ranmaru, che a causa della sua importante organizzazione di yakuza è stato costretto a sposare una donna per cui non prova niente. I litigi non tardano ad arrivare, ed irato per la lite con la moglie, Ranmaru inizia a bere e a scontrarsi con altre persone sulla lussuosa nave in cui si trovano: in suo soccorso arriva un bellissimo e misterioso uomo dai capelli biondi, ma per un motivo ed un altro finiscono inspiegabilmente nella stanza di lui...
Partendo dalla trama, Ikoku irokoi romantan si dimostra discreto, ma lo sviluppo della storia è ben strutturato dando così al manga non solo una grande dose di eros, ma anche una base su cui lavorare.
Il tratto distinto dell'autrice la rende di nuovo riconoscibile grazie ai personaggi che mantengono lo stesso aspetto in ogni sua opera (o quasi), ma in questo caso ritroviamo un buffo protagonista con usanze antiquate giapponesi, ed un tipico italiano in una Roma popolata da molte donne a cui far loro la corte.
Le vicende a cui questi personaggi prendono parte sono spesso divertenti e riescono a strappare più di un sorriso al lettore, ma arrivando alla parte più importante posso tranquillamente affermare che le scene di sesso sono ben rappresentate oltre ad essere belle da vedere.
I personaggi, però, non vengono sviluppati per quanto riguarda la loro caratterizzazione, e purtroppo questo porta un calo all'albo, ma non ne è un'enorme aggravante perché resta comunque una lettura semplice e veloce.
In conclusione, ritengo Ikoku irokoi romantan un ottimo albo yaoi, pertanto lo consiglio a tutti gli amanti del genere.
Voto: 7