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Amarantha

Volumi letti: 5/11 --- Voto 8
Finalmente un manga in cui il cocktail emozionale c'è tutto e si ha il tempo di affezionarsi a personaggi che sanno far ridere, commuovere, sospirare, temere, trattenere il respiro e si lasciano scoprire pagina dopo pagina in un crescendo di interesse per le loro vicende.

La trama è ben articolata e sviluppandosi senza fretta lascia il tempo necessario al lettore di entrare nelle profondità della storia. Si tratta di un fantasy e come tale si lascia largo spazio alla fantasia. L'idea di partenza è originale e l'inizio promette bene. Tra segreti, misteri, gag, attimi di suspense e momenti di calore, la trama scorre piacevolmente lasciandosi leggere tutta d'un fiato senza cadere in capitoli morti che fanno calare la palpebra.

La protagonista è un'altra di quelle per cui vale il mio ormai collaudato mantra "fidati del rosso". Quando hanno i capelli rossi, nove volte su dieci, sono tipe che sanno il fatto loro e hanno tutte le carte in regola per essere personaggi in gamba. Mona è una rossa coraggiosa, generosa, divertente, dotata di strani poteri e profondamente affezionata alla sorella Rina.
Rina, nonostante l'aspetto infantile, è persino più saggia e matura di Mona. Personaggio affascinante e profondo che porta su di sé il peso di una malattia misteriosa. Il rapporto tra le sorelle è a dir poco toccante.
Shinobu è il tutore delle ragazze, giovanissimo genio e scienziato, lavora alla ricerca di una cura per questa malattia. La sua è una vita popolata di segreti che affondano le proprie radici in un passato che si scopre poco a poco rischiando di minare il presente. Nonostante questo, il rapporto con le ragazze è semplicemente splendido e lascia fuoriuscire tutto il calore di una vera famiglia.
E poi ci sono i bellissimi e pericolosissimi Mika e K2.
Per le amanti dei bishonen che non si accontentassero dei tipi occhialuti come Shinobu, ci sono loro! Rivelare la loro vera natura sarebbe spoilerare metà della trama, quindi mi asterrò ma sappiate che intimamente sto inneggiando a questi due personaggi completamente diversi ma ugualmente affascinanti.
Qui ogni personaggio menzionato ha la sua importanza e mano a mano che ne incontriamo di nuovi riusciamo immediatamente ad entrare in empatia con loro grazie ad una sceneggiatura che ci permette di conoscerli immediatamente meglio -quando questo ovviamente non guasti troppo i futuri colpi di scena.
In ogni caso, un cast di tutto rispetto, ben analizzato psicologicamente e con cui è facile simpatizzare.

Il chara design ha il tratto tipico degli shojo. Linee chiare, pulite, pochi giochi di chiaro-scuro, i volti la fanno da padrone. I disegni sono comunque belli da vedere ed essendo anche una commedia non manca lo stile chibi che allieta le scenette comiche.

Per concludere: manga consigliatissimo! Uno dei pochi che mi abbia strappato alla noia della banalità che si trova praticamente ovunque.