Le storie dell’orrore di Mimi
"Mimi no Kaidan" o "Mimi's Ghost Stories" è un manga di un solo volume, scritto e disegnato da Junji Itou.
Si tratta di una raccolta di storie horror, basate su una serie di storie pubblicate in romanzi a puntate (non sono riuscito a trovare altre informazioni).
L'autore ne ha prese sei e ne ha realizzato la versione manga, inserendo una protagonista originale, la Mimi del titolo, che per sua sfortuna finisce coinvolta in tutte queste inquietanti vicende.
Prima scopre di avere una strana vicina di casa, una donna molto magra che esce di casa sempre coperta da capo a piedi, poi trova il cadavere di una donna impiccata in un bosco…
Quando cambia casa si trova un appartamento con vista cimitero, e in vacanza al mare finisce su una spiaggia dove le anime delle gente morta affogata non trovano la pace…
Insomma, la vita di Mimi è l'apoteosi della sfiga.
Le sei storie non sono propriamente paurose, non riescono davvero a fare paura, perlomeno non ne hanno fatta a me, ma inquietanti lo sono di sicuro. Lo sono ancora di più perché alla fine, i vari misteri non vengono svelati, lasciando all'immaginazione del lettore capire con cosa i personaggi hanno avuto a che fare.
Il manga si legge scorrevolmente, e la lettura non annoia, ma come dicevo, non c'è molto di cui emozionarsi sia positivamente che negativamente. In definitiva le storie sono molto brevi e non convincono completamente. Il fatto che manchi una spiegazione al mistero incontrato poi, rende la lettura inconcludente. Con la lettura però, si prova la stessa sensazione di quando si guardano i film horror giapponesi. C'è lo stesso tipo di narrazione, se perciò siete fan di quel genere cinematografico, probabilmente vi piaceranno anche le storie del manga.
Per quel che riguarda i disegni, Itou ci sa decisamente fare. Alcune tavole sorprendono con l'effetto che fanno, grazie al sapiente uso dei chiaroscuro. Non mancano nemmeno le espressioni allucinate dei diversi personaggi.
Il manga non arriva al livello di follia di "Uzumaki" (ma quello è inarrivabile tanto è malato) ma comunque si rivela essere un discreto intrattenimento per chi apprezza il genere.
Si tratta di una raccolta di storie horror, basate su una serie di storie pubblicate in romanzi a puntate (non sono riuscito a trovare altre informazioni).
L'autore ne ha prese sei e ne ha realizzato la versione manga, inserendo una protagonista originale, la Mimi del titolo, che per sua sfortuna finisce coinvolta in tutte queste inquietanti vicende.
Prima scopre di avere una strana vicina di casa, una donna molto magra che esce di casa sempre coperta da capo a piedi, poi trova il cadavere di una donna impiccata in un bosco…
Quando cambia casa si trova un appartamento con vista cimitero, e in vacanza al mare finisce su una spiaggia dove le anime delle gente morta affogata non trovano la pace…
Insomma, la vita di Mimi è l'apoteosi della sfiga.
Le sei storie non sono propriamente paurose, non riescono davvero a fare paura, perlomeno non ne hanno fatta a me, ma inquietanti lo sono di sicuro. Lo sono ancora di più perché alla fine, i vari misteri non vengono svelati, lasciando all'immaginazione del lettore capire con cosa i personaggi hanno avuto a che fare.
Il manga si legge scorrevolmente, e la lettura non annoia, ma come dicevo, non c'è molto di cui emozionarsi sia positivamente che negativamente. In definitiva le storie sono molto brevi e non convincono completamente. Il fatto che manchi una spiegazione al mistero incontrato poi, rende la lettura inconcludente. Con la lettura però, si prova la stessa sensazione di quando si guardano i film horror giapponesi. C'è lo stesso tipo di narrazione, se perciò siete fan di quel genere cinematografico, probabilmente vi piaceranno anche le storie del manga.
Per quel che riguarda i disegni, Itou ci sa decisamente fare. Alcune tavole sorprendono con l'effetto che fanno, grazie al sapiente uso dei chiaroscuro. Non mancano nemmeno le espressioni allucinate dei diversi personaggi.
Il manga non arriva al livello di follia di "Uzumaki" (ma quello è inarrivabile tanto è malato) ma comunque si rivela essere un discreto intrattenimento per chi apprezza il genere.