8.1 - Il teatro di Yusuke Yamada
"8.1 - Il teatro di Yusuke Yamada" è una raccolta di sei storie brevi, raccolte in due volumi da tre storie l'uno.
Il genere a cui appartengono queste storie dovrebbe essere horror / thriller psicologico, ma si fa davvero fatica a capirle o dargli un senso, perlomeno per me è stato così. Alcune storie nei due volumi hanno un debole elemento in comune: c'è un organizzazione misteriosa di uomini in nero che costringe alcune persone a partecipare a dei giochi mortali, che spesso si concludono con la morte di tutti o quasi i partecipanti, mentre loro scommettono su chi resterà in vita. Questo elemento è l'unica scintilla di trama del manga. Le altre storie sono dei racconti horror che sfociano nel paranormale abbastanza banali che hanno per protagonisti ragazzi alle prese con spiriti rancorosi di alcuni defunti, tipo quelli di alcuni bambini assassinati.
Purtroppo, le sei storie non sono per nulla coinvolgenti, e sono prive di qualsiasi mordente. Non c'è tensione, non c'è curiosità di sapere come finiranno i personaggi coinvolti, e nemmeno ci è dato di sapere chi sono i membri della misteriosa organizzazione, che il manga non ha nemmeno un vero finale.
I disegni sono senza infamia e senza lode, niente di troppo elaborato o particolare, ma penso che l'autore possa migliorare parecchio sulle espressioni facciali.
Insomma, per me il manga è stato una delusione. Non mi ha fatto provare tensione, terrore, o qualche altra sensazione vagamente simile. Le uniche cose che ho provato sono noia, disgusto per alcune scene e, a fine lettura un grande rimorso per i soldi spesi.
Il genere a cui appartengono queste storie dovrebbe essere horror / thriller psicologico, ma si fa davvero fatica a capirle o dargli un senso, perlomeno per me è stato così. Alcune storie nei due volumi hanno un debole elemento in comune: c'è un organizzazione misteriosa di uomini in nero che costringe alcune persone a partecipare a dei giochi mortali, che spesso si concludono con la morte di tutti o quasi i partecipanti, mentre loro scommettono su chi resterà in vita. Questo elemento è l'unica scintilla di trama del manga. Le altre storie sono dei racconti horror che sfociano nel paranormale abbastanza banali che hanno per protagonisti ragazzi alle prese con spiriti rancorosi di alcuni defunti, tipo quelli di alcuni bambini assassinati.
Purtroppo, le sei storie non sono per nulla coinvolgenti, e sono prive di qualsiasi mordente. Non c'è tensione, non c'è curiosità di sapere come finiranno i personaggi coinvolti, e nemmeno ci è dato di sapere chi sono i membri della misteriosa organizzazione, che il manga non ha nemmeno un vero finale.
I disegni sono senza infamia e senza lode, niente di troppo elaborato o particolare, ma penso che l'autore possa migliorare parecchio sulle espressioni facciali.
Insomma, per me il manga è stato una delusione. Non mi ha fatto provare tensione, terrore, o qualche altra sensazione vagamente simile. Le uniche cose che ho provato sono noia, disgusto per alcune scene e, a fine lettura un grande rimorso per i soldi spesi.
8.1 - Il teatro di Yusuke Yamada è un manga che si completa in soli due volumetti, bizzarro esperimento portato avanti con poca convinzione e con le idee non molto chiare già dall'autore stesso che parte da un certo plot narrativo finendo poi per perderlo strada facendo e per riacciuffarlo (forzatamente) in extremis unicamente per dare una parvenza di conclusione logica ai fatti narrati... ma così non è! Stando alla descrizione fornitaci dalla stessa casa editrice esiste una misteriosa setta che attua scommesse su svariati sadici giochi mortali e questo è ciò che s'intuisce facilmente già dal primo racconto del primo volumetto, un viaggio agghiacciante su Montagne Russe assai particolari che andrà a coinvolgere degli ignari visitatori di un parco giochi. Francamente tutto molto bello, un inizio intrigante e raggelante che fa perno sui sentimenti umani, esattamente ciò che ci si poteva attendere da un buon manga di questo genere, ma il nesso con la suddetta setta di scommettitori viene a perdersi già dal secondo racconto, legato al paranormale, abbastanza intrigante ma assolutamente non correlabile al plot di partenza. Sorte simile spetterà anche ai restanti racconti autoconclusivi fatta eccezione per l'ultimo che tenta di riallacciarsi all'organizzazione misteriosa anche se in modo sconclusionato, scialbo e banale. All'interno di quest'opera possiamo trovare racconti assolutamente degni di nota, ed altri discretamente appassionanti ma sembra essere una sorta di saggio di cosa si sarebbe potuto creare... se solo si avessero avute le idee più chiare e la volontà di proseguire un progetto che andava proseguito. Aggiustando la mira e continuando un lavoro ben iniziato ne sarebbe potuta uscire un'opera eccellente nel suo genere ed invece dobbiamo per forza parlare di un'evidente occasione mancata!
Il tratto dei disegni è particolarmente curato, pulito ma al contempo assai dettagliato, capace di rendere al meglio le espressioni facciali di taluni personaggi, personaggi che ho trovato veramente accattivanti. Ad aiutare il colpo d'occhio dei disegni la Magic Press ha scelto una carta quasi lucida, bianchissima, sicuramente assai distante dal formato utilizzato in madre patria ma assolutamente funzionale nell'enfatizzare il tratto. Sotto questo punto di vista ho apprezzato la scelta della casa editrice che munisce l'opera anche di sovraccopertine ma sono altresì costretto a riportare una certa carenza per quanto concerne la rilegatura che tende a rendere particolarmente fragili le incollature delle costine e per un manga da 5.90 euro a volumetto non mi sembra accettabile.
Consigliato solo agli amanti del genere horror, thriller, paranormale e sottolineando che, in ogni caso, non si tratta certo di un'opera della quale non si potrebbe fare a meno, anche perché andrebbe presa come una sorta di manga incompleto, una specie di saggio di quelle che sarebbero potute essere le potenzialità di questo progetto, tra tanti "se" e diversi "perché".
Il tratto dei disegni è particolarmente curato, pulito ma al contempo assai dettagliato, capace di rendere al meglio le espressioni facciali di taluni personaggi, personaggi che ho trovato veramente accattivanti. Ad aiutare il colpo d'occhio dei disegni la Magic Press ha scelto una carta quasi lucida, bianchissima, sicuramente assai distante dal formato utilizzato in madre patria ma assolutamente funzionale nell'enfatizzare il tratto. Sotto questo punto di vista ho apprezzato la scelta della casa editrice che munisce l'opera anche di sovraccopertine ma sono altresì costretto a riportare una certa carenza per quanto concerne la rilegatura che tende a rendere particolarmente fragili le incollature delle costine e per un manga da 5.90 euro a volumetto non mi sembra accettabile.
Consigliato solo agli amanti del genere horror, thriller, paranormale e sottolineando che, in ogni caso, non si tratta certo di un'opera della quale non si potrebbe fare a meno, anche perché andrebbe presa come una sorta di manga incompleto, una specie di saggio di quelle che sarebbero potute essere le potenzialità di questo progetto, tra tanti "se" e diversi "perché".