The Innocent
<b>Premetto che all'interno di questa recensione possono presentarsi degli Spoiler</b>
Ecco la mia seconda recensione. Non prendetemi (non potete perché lui è il miglior) come "l'Egò" di “Ratatouille”, perché su due recensioni che ho fatto tutte e due vengono a risultare insufficienti (soprattutto quest'ultima); tutto ciò perché mi piace riservare il piatto forte (o meglio i piatti) per dopo. Aspetto di lasciar cadere quella forchetta e ricordarmi di quand'ero bambino, per rimanere deliziato dal quel piatto (in questo caso da quel manga) che non si dimentica mai.
E dopo questa piccola "prefazione", ora si parte con la vera e propria recensione di: "The Innocent”.
TRAMA
La storia è basata su una moltitudine di punti di contatto poli-culturali fra Avi Arad (scritto da lui), Junichi Fujisaku (sceneggiatura) e Yasung Ko (disegnatore), sul solito personaggio semi-oscuro-figaccione a cui è data la possibilità di ritornare sulla Terra per impedire la morte di chi, come lui, è stato ingiustamente accusato.
La trama, a parte tutto, per certi aspetti ricorda un po' alla lontana "Ghost". Ma non è qui che voglio soffermarmi, anzi, il problema è che questo manga è totalmente "piatto". Non trasmette nulla. I personaggi risultano a volte infantili (in primis Angel e Wish) e cercano, in certi versi, di esser simpatici in modo veramente banale in un contesto, forse più che non adatto, in cui non riescono (cosa per chi conosce Yakumo di Oda invece sì, e anche bene, direi). L'unica battuta che mi è piaciuta è quella della sigaretta di Ash all'inizio. Per il resto non si salva nulla: né la storia né tutto quello che ci sta intorno.
DISEGNI
I disegni non mi esaltano moltissimo anche se comunque sono oggettivamente belli e tutti i personaggi (anche se pochi) risultano graficamente ben caratterizzati. Purtroppo il chara-design crolla inesorabilmente per la "psiche" dei personaggi e soprattutto per la storia (per me) veramente scontata e pessima, risultando un "B-Manga"(un b movie di bassa lega). I personaggi graficamente più apprezzabili, oltre ad Ash, è Whirl. Quest'ultimo è ben disegnato, ma (naturalmente ) il personaggio è seriamente pietoso: dice per tutta la storia praticamente solo: "Vuoi giocare?". Peccato, perché il chara-design di questo personaggio aveva un suo perché.
A livello grafico è presente un'altra pecca che penso sia più da imputare al tratto (appunto) che all'edizione: i disegni in certe parti risultano molto confusionari. Si capisce, eh, però all'occhio risulta un po' scombinato.
QUALITÀ EDIZIONE
Beh, la qualità dell'edizione qui si fa comunque sentire. Costa 7,5€ (caro), però è oggettivamente ben presentato, con una sovraccoperta semi-rigida con scritta in rilievo. Il lavoro c'è e si fa vedere. Le pagine anch'esse sono di buona fattura (le prime a colori) e di un certo spessore. Ammetto che la cosa più bella è proprio il come viene presentato e, a mio parer, "Bene!" direi.
Concludo sottolineando che questo manga l'ho trovato proprio scialbo a tutti gli effetti. Scialbo perché non ho trovato nulla di originale. La trama è scontata, sembrando un misto fra “Ghost” e qualcos'altro molto mal amalgamato. Ma amalgamato male un bel po'. Se lo dovessi consigliare sinceramente a qualcuno… mi dispiace, ma non ce la faccio. È come se fosse un brutto film visto e rivisto per il sabato pomeriggio. Il voto finale è 3,5 forse 4 per l'edizione più che sufficiente e, comunque, per i bei disegni curati con cui vien presentato, ma ri-sottolineo che è un manga: "piatto"; insoddisfacente; visto e rivisto e per molti aspetti banale.
Ecco la mia seconda recensione. Non prendetemi (non potete perché lui è il miglior) come "l'Egò" di “Ratatouille”, perché su due recensioni che ho fatto tutte e due vengono a risultare insufficienti (soprattutto quest'ultima); tutto ciò perché mi piace riservare il piatto forte (o meglio i piatti) per dopo. Aspetto di lasciar cadere quella forchetta e ricordarmi di quand'ero bambino, per rimanere deliziato dal quel piatto (in questo caso da quel manga) che non si dimentica mai.
E dopo questa piccola "prefazione", ora si parte con la vera e propria recensione di: "The Innocent”.
TRAMA
La storia è basata su una moltitudine di punti di contatto poli-culturali fra Avi Arad (scritto da lui), Junichi Fujisaku (sceneggiatura) e Yasung Ko (disegnatore), sul solito personaggio semi-oscuro-figaccione a cui è data la possibilità di ritornare sulla Terra per impedire la morte di chi, come lui, è stato ingiustamente accusato.
La trama, a parte tutto, per certi aspetti ricorda un po' alla lontana "Ghost". Ma non è qui che voglio soffermarmi, anzi, il problema è che questo manga è totalmente "piatto". Non trasmette nulla. I personaggi risultano a volte infantili (in primis Angel e Wish) e cercano, in certi versi, di esser simpatici in modo veramente banale in un contesto, forse più che non adatto, in cui non riescono (cosa per chi conosce Yakumo di Oda invece sì, e anche bene, direi). L'unica battuta che mi è piaciuta è quella della sigaretta di Ash all'inizio. Per il resto non si salva nulla: né la storia né tutto quello che ci sta intorno.
DISEGNI
I disegni non mi esaltano moltissimo anche se comunque sono oggettivamente belli e tutti i personaggi (anche se pochi) risultano graficamente ben caratterizzati. Purtroppo il chara-design crolla inesorabilmente per la "psiche" dei personaggi e soprattutto per la storia (per me) veramente scontata e pessima, risultando un "B-Manga"(un b movie di bassa lega). I personaggi graficamente più apprezzabili, oltre ad Ash, è Whirl. Quest'ultimo è ben disegnato, ma (naturalmente ) il personaggio è seriamente pietoso: dice per tutta la storia praticamente solo: "Vuoi giocare?". Peccato, perché il chara-design di questo personaggio aveva un suo perché.
A livello grafico è presente un'altra pecca che penso sia più da imputare al tratto (appunto) che all'edizione: i disegni in certe parti risultano molto confusionari. Si capisce, eh, però all'occhio risulta un po' scombinato.
QUALITÀ EDIZIONE
Beh, la qualità dell'edizione qui si fa comunque sentire. Costa 7,5€ (caro), però è oggettivamente ben presentato, con una sovraccoperta semi-rigida con scritta in rilievo. Il lavoro c'è e si fa vedere. Le pagine anch'esse sono di buona fattura (le prime a colori) e di un certo spessore. Ammetto che la cosa più bella è proprio il come viene presentato e, a mio parer, "Bene!" direi.
Concludo sottolineando che questo manga l'ho trovato proprio scialbo a tutti gli effetti. Scialbo perché non ho trovato nulla di originale. La trama è scontata, sembrando un misto fra “Ghost” e qualcos'altro molto mal amalgamato. Ma amalgamato male un bel po'. Se lo dovessi consigliare sinceramente a qualcuno… mi dispiace, ma non ce la faccio. È come se fosse un brutto film visto e rivisto per il sabato pomeriggio. Il voto finale è 3,5 forse 4 per l'edizione più che sufficiente e, comunque, per i bei disegni curati con cui vien presentato, ma ri-sottolineo che è un manga: "piatto"; insoddisfacente; visto e rivisto e per molti aspetti banale.
Realizzare un buon volume unico potrebbe apparire un compito non troppo difficile in confronto all'ipotesi di dover disegnare e sceneggiare un'intera serie. In verità non è sempre detto che la brevità di un racconto si traduca automaticamente nella possibilità, per l'autore, di consegnare al pubblico un'opera ben strutturata: ciò diviene ancora più arduo se, come in "The Innocent", viene messa molta carne al fuoco, così tanta, che si rischia di soffocare la narrazione.
"The Innocent" è un'opera pubblicata nel 2010 e frutto della collaborazione del produttore cinematografico Avi Arad e degli autori Junichi Fujisaku e Ko Yasung.
Il protagonista è l'ex detective Ash, il quale, dopo la propria morte, viene ricondotto sulla Terra da Angel. Angel è un angelo, apparentemente maschio ma potrebbe facilmente essere scambiato per una ragazza, che deve aiutare Ash a salvare persone innocenti: questo compito viene a lui affidato dal Comitato perchè la sua anima ha commesso troppi peccati in vita per reincarnarsi immediatamente in un altro essere vivente. Per questo motivo dovrà redimersi aiutanto una giovane ragazza e suo fratello. In verità occuparsi dei giovani non sarà affatto semplice per Ash che, nel mentre, dovrà anche confrontarsi con il proprio passato.
Il tratto di Ko è ricco e preciso, particolarmente adatto per illustrare le molte scene di azione presenti nell'albo. Il difetto maggiore del manga infatti non risiede nelle illustrazioni ma nel ritmo della narrazione. A volte ci si ritrova davanti a racconti autoconclusivi vuoti e alquanto noiosi; invece con "The Innocent" è l'esatto contrario. Nel manga gli eventi, molti, si susseguono con una velocità sorprendente che, a volte, non lascia per niente spazio all'introspezione. Il bello dei fumetti è la possibilità che questi offrono al lettore di vedere - leggere letteralmente - dentro la mente dei personaggi. Se questo non avviene sembra di trovarsi davanti ad un prodotto al quale manca qualcosa. Invero "The Innocent" sembra maggiormente un film su carta che un fumetto. In ogni caso il manga resta una lettura piacevole, nonostante io ritenga che due volumi avrebbero potuto donare all'opera maggior respiro e renderla più completa.
L'edizione della Planet Manga ha sovracoperta, pagine spesse e un' illustrazione iniziale a colori ma, nonostante ciò, un prezzo di € 7,50 resta comunque troppo elevato per tale volume.
"The Innocent" è un'opera pubblicata nel 2010 e frutto della collaborazione del produttore cinematografico Avi Arad e degli autori Junichi Fujisaku e Ko Yasung.
Il protagonista è l'ex detective Ash, il quale, dopo la propria morte, viene ricondotto sulla Terra da Angel. Angel è un angelo, apparentemente maschio ma potrebbe facilmente essere scambiato per una ragazza, che deve aiutare Ash a salvare persone innocenti: questo compito viene a lui affidato dal Comitato perchè la sua anima ha commesso troppi peccati in vita per reincarnarsi immediatamente in un altro essere vivente. Per questo motivo dovrà redimersi aiutanto una giovane ragazza e suo fratello. In verità occuparsi dei giovani non sarà affatto semplice per Ash che, nel mentre, dovrà anche confrontarsi con il proprio passato.
Il tratto di Ko è ricco e preciso, particolarmente adatto per illustrare le molte scene di azione presenti nell'albo. Il difetto maggiore del manga infatti non risiede nelle illustrazioni ma nel ritmo della narrazione. A volte ci si ritrova davanti a racconti autoconclusivi vuoti e alquanto noiosi; invece con "The Innocent" è l'esatto contrario. Nel manga gli eventi, molti, si susseguono con una velocità sorprendente che, a volte, non lascia per niente spazio all'introspezione. Il bello dei fumetti è la possibilità che questi offrono al lettore di vedere - leggere letteralmente - dentro la mente dei personaggi. Se questo non avviene sembra di trovarsi davanti ad un prodotto al quale manca qualcosa. Invero "The Innocent" sembra maggiormente un film su carta che un fumetto. In ogni caso il manga resta una lettura piacevole, nonostante io ritenga che due volumi avrebbero potuto donare all'opera maggior respiro e renderla più completa.
L'edizione della Planet Manga ha sovracoperta, pagine spesse e un' illustrazione iniziale a colori ma, nonostante ciò, un prezzo di € 7,50 resta comunque troppo elevato per tale volume.
"The Innocent" mi ha attratta subito per la bellezza del disegno e per la trama un po' banale ma piacevole. Il fatto che si trattasse poi di un numero unico mi ha fatto sorvolare sul prezzo, giustificato poi dalla bella edizione.
Ash è un ex detective condannato a morte per un crimine non commesso. Angel, il suo "angelo custode", deve guidarlo nella sua missione: ad Ash, infatti, è stata concessa la possibilità di tornare sulla Terra per poter aiutare altra gente accusata ingiustamente. In supporto, come ci suggerisce il suo nome, potrà manovrare la cenere. Ovviamente il protagonista non si lascerà sfuggire l'occasione per portare a termine le questioni lasciate in sospeso - anzi, si occuperà quasi solamente della vendetta.
Andando avanti con la lettura si delinea la vicenda di Ash, legata alla solita associazione criminale che comanda su ogni cosa, e alla sua dolce sorellina in stato di coma.
Le aspettative iniziali sono, ahimè, state ampiamente deluse. I disegni sono belli ma poco caratteristici, ogni personaggio assomiglia agli altri, come tanti piccoli cloni. Inoltre si può notare benissimo come il disegnatore si sia impegnato maggiormente nel disegno di copertina (sia quella esterna che quella interna prima che inizi il manga) che non nella stesura dei capitoli. La differenza si vede, sembra quasi che il tutto sia stato confezionato in fretta e furia per poter lanciare sul mercato un nuovo prodotto atto a riempire qualche buco editoriale.
La storia poi è sviluppata frettolosamente e risulta essere banale e basta; qualche capitolo in più non avrebbe guastato. Il protagonista torna in vita, si vendica e tutto finisce lì, la trama non viene arricchita da ulteriori elementi. Oltre a lui, poco emergono tutti gli altri, che sono poco caratterizzati; i retroscena riguardanti il passato dell'ex detective sono presentati in maniera a dir poco confusionaria.
Mi sono dovuta concentrare fortemente solo per comprendere che, alla fine, si trattava di una storia come tante, senza quel tocco in più: tanto mistero atto solo a coprire la banalità.
Il voto finale è 5 e mezzo, ma soggettivamente lo reputo più sul 5 che sul 6.
Non lo consiglio, non è un manga pessimo ma nemmeno piacevole: insignificante, più che altro. Una storia che non aggiunge niente di nuovo e non permette nemmeno di rilassarsi nella lettura. Come questo manga ce ne sono molti altri: non si distingue dalla massa se non per la copertina e l'edizione accattivante.
Ash è un ex detective condannato a morte per un crimine non commesso. Angel, il suo "angelo custode", deve guidarlo nella sua missione: ad Ash, infatti, è stata concessa la possibilità di tornare sulla Terra per poter aiutare altra gente accusata ingiustamente. In supporto, come ci suggerisce il suo nome, potrà manovrare la cenere. Ovviamente il protagonista non si lascerà sfuggire l'occasione per portare a termine le questioni lasciate in sospeso - anzi, si occuperà quasi solamente della vendetta.
Andando avanti con la lettura si delinea la vicenda di Ash, legata alla solita associazione criminale che comanda su ogni cosa, e alla sua dolce sorellina in stato di coma.
Le aspettative iniziali sono, ahimè, state ampiamente deluse. I disegni sono belli ma poco caratteristici, ogni personaggio assomiglia agli altri, come tanti piccoli cloni. Inoltre si può notare benissimo come il disegnatore si sia impegnato maggiormente nel disegno di copertina (sia quella esterna che quella interna prima che inizi il manga) che non nella stesura dei capitoli. La differenza si vede, sembra quasi che il tutto sia stato confezionato in fretta e furia per poter lanciare sul mercato un nuovo prodotto atto a riempire qualche buco editoriale.
La storia poi è sviluppata frettolosamente e risulta essere banale e basta; qualche capitolo in più non avrebbe guastato. Il protagonista torna in vita, si vendica e tutto finisce lì, la trama non viene arricchita da ulteriori elementi. Oltre a lui, poco emergono tutti gli altri, che sono poco caratterizzati; i retroscena riguardanti il passato dell'ex detective sono presentati in maniera a dir poco confusionaria.
Mi sono dovuta concentrare fortemente solo per comprendere che, alla fine, si trattava di una storia come tante, senza quel tocco in più: tanto mistero atto solo a coprire la banalità.
Il voto finale è 5 e mezzo, ma soggettivamente lo reputo più sul 5 che sul 6.
Non lo consiglio, non è un manga pessimo ma nemmeno piacevole: insignificante, più che altro. Una storia che non aggiunge niente di nuovo e non permette nemmeno di rilassarsi nella lettura. Come questo manga ce ne sono molti altri: non si distingue dalla massa se non per la copertina e l'edizione accattivante.
Frutto di una coproduzione internazionale, The Innocent si concretizza in un thriller d'azione con un pizzico di soprannaturale. Si tratta di una storia di vendetta che ha come protagonista, come suggerisce il titolo, un innocente. In realtà durante la sua vita non era esattamente un modello di rettitudine, ma comunque è stato ingiustamente accusato e per questo giustiziato. Ora che quanto accaduto a lui sta ripetendosi a causa degli stessi responsabili viene scelto dalle sfere celesti, supportato da un angelo in erba e dotato di un corpo composto di cenere, per risolvere il problema e impedire che un altro innocente faccia la sua stessa fine. Il problema è che è vincolato da regole ben precise, la più rilevante di tutte è che non può uccidere.
Senza entrare ulteriormente nei dettagli della trama, che non vorrei spoilerare in modo eccessivo visto che si tratta di un volumetto autoconclusivo, vi basti sapere che il fumetto vi regalerà una buona dose di azione e che la lettura scorrerà in modo rapido e piacevole. Il tutto è confezionato in modo quasi impeccabile: non male la narrazione, ottima la costruzione delle tavole e il loro impatto visivo, abbastanza azzeccati personaggi. Tra questi troviamo un protagonista abbastanza truzzo, un angelo asessuato dai lineamenti piuttosto effeminati, ovviamente una bella ragazza e il classico cattivone di turno. L'unico problema di The Innocent è che non riesce a spiccare in nulla, o meglio, pare un po' un prodotto “senz'anima”. Si dimostra un buon manga e una buona lettura, piacevole per quel che dura, ma ha forse poca personalità e ve ne dimenticherete in fretta. La sceneggiatura in effetti non è così originale e non introduce alcuna idea particolarmente ispirata, sebbene riesca nel suo intento di intrattenere il lettore. Di prodotti del genere ce ne sono diversi, questo è fatto bene, ma non ha alcun particolare motivo per essere ricordato. Tuttavia, sotto l'ombrellone sopratutto, si dimostra un'ottima scelta per passare una piacevole mezzoretta.
Senza entrare ulteriormente nei dettagli della trama, che non vorrei spoilerare in modo eccessivo visto che si tratta di un volumetto autoconclusivo, vi basti sapere che il fumetto vi regalerà una buona dose di azione e che la lettura scorrerà in modo rapido e piacevole. Il tutto è confezionato in modo quasi impeccabile: non male la narrazione, ottima la costruzione delle tavole e il loro impatto visivo, abbastanza azzeccati personaggi. Tra questi troviamo un protagonista abbastanza truzzo, un angelo asessuato dai lineamenti piuttosto effeminati, ovviamente una bella ragazza e il classico cattivone di turno. L'unico problema di The Innocent è che non riesce a spiccare in nulla, o meglio, pare un po' un prodotto “senz'anima”. Si dimostra un buon manga e una buona lettura, piacevole per quel che dura, ma ha forse poca personalità e ve ne dimenticherete in fretta. La sceneggiatura in effetti non è così originale e non introduce alcuna idea particolarmente ispirata, sebbene riesca nel suo intento di intrattenere il lettore. Di prodotti del genere ce ne sono diversi, questo è fatto bene, ma non ha alcun particolare motivo per essere ricordato. Tuttavia, sotto l'ombrellone sopratutto, si dimostra un'ottima scelta per passare una piacevole mezzoretta.
The innocent è un manga scritto da Avi Arad, produttore di film Marvel famosi come SpiderMan, Thor o X-Men.
Ho fatto questa premessa perchè non appena si legge quest'opera ci si rende conto immediatamente che è "americana", infatti riporta alla mente elementi già visti in alcuni film americani o vagamente simili.
La trama è però abbastanza buona: Ash, investigatore, viene condannato e ucciso ingiustamente, però grazie al Comitato potrà cambiare le sorti di persone a lui care e non. Al nostro protagonista viene affidato un angelo ( che si prenderà la responsabilità delle sue azioni ) e un potere particolare, quello di poter manovrare le ceneri.
Storia quindi intrigante ma senza troppe pretese, che viene presentata con disegni bellissimi che sono causa principale del mio sette, aiutato anche dalla edizione planet che è bellissima ( anche se il prezzo è eccessivo, 7,50 ( edizione peraltro uguale a quella di Doll Song per chi lo conoscesse, che costa 5,90 ) ).
In conclusione il manga si presenta come un manga leggere ma allo stesso tempo coinvolgente ( soprattutto se siete appassionati di filmografia americana), i disegni sono belli e secondo me adatti alla trama presentata, prezzo altino.
Consigliato agli appassionati del fantasy, giallo o marvel ( perchè no ).
Ho fatto questa premessa perchè non appena si legge quest'opera ci si rende conto immediatamente che è "americana", infatti riporta alla mente elementi già visti in alcuni film americani o vagamente simili.
La trama è però abbastanza buona: Ash, investigatore, viene condannato e ucciso ingiustamente, però grazie al Comitato potrà cambiare le sorti di persone a lui care e non. Al nostro protagonista viene affidato un angelo ( che si prenderà la responsabilità delle sue azioni ) e un potere particolare, quello di poter manovrare le ceneri.
Storia quindi intrigante ma senza troppe pretese, che viene presentata con disegni bellissimi che sono causa principale del mio sette, aiutato anche dalla edizione planet che è bellissima ( anche se il prezzo è eccessivo, 7,50 ( edizione peraltro uguale a quella di Doll Song per chi lo conoscesse, che costa 5,90 ) ).
In conclusione il manga si presenta come un manga leggere ma allo stesso tempo coinvolgente ( soprattutto se siete appassionati di filmografia americana), i disegni sono belli e secondo me adatti alla trama presentata, prezzo altino.
Consigliato agli appassionati del fantasy, giallo o marvel ( perchè no ).
“The Innocent” è un'opera scritta Avi Arad (produttore di film, tantissimi film), sceneggiata da Jun'ichi Fujisaku e disegnata da Yasung Ko (Lost Seven, Redrum 327 e Knights of the Apocalypse).
La storia parla di Ash, un ex detective che viene condannato a morte per un crimine che non ha commesso. Però gli viene concessa da parte del Comitato una seconda occasione. Colmo di vendetta, il compito che dovrà svolgere Ash, sarà quello di evitare la morte a chi, come lui, è stato accusato ingiustamente.
"The Innoncent" è un volume auto-conclusivo che conta 6 capitoli.
La storia ha un ritmo di narrazione molto veloce, ma è ben struttura e coerente con se stessa La caratterizzazione dei personaggi è praticamente nulla.
I disegni sono fatti bene e mai confusionari. Mi ero creato in merito (sui disegni) delle aspettative più all'annuncio su Anteprima.
Nel complesso è un'opera discreta, che non è eccelsa ma nemmeno orrenda; forse un paio di capitolo in più avrebbero giovato a quest'opera.
L'edizione di Panini è molto valida, presenti due (di numero) pagine a colori. Edizione voluminosa con sovraccoperta. Ottima carta. 7,5€ è prezzo più che giustificabile.
Voto finale 6.
La storia parla di Ash, un ex detective che viene condannato a morte per un crimine che non ha commesso. Però gli viene concessa da parte del Comitato una seconda occasione. Colmo di vendetta, il compito che dovrà svolgere Ash, sarà quello di evitare la morte a chi, come lui, è stato accusato ingiustamente.
"The Innoncent" è un volume auto-conclusivo che conta 6 capitoli.
La storia ha un ritmo di narrazione molto veloce, ma è ben struttura e coerente con se stessa La caratterizzazione dei personaggi è praticamente nulla.
I disegni sono fatti bene e mai confusionari. Mi ero creato in merito (sui disegni) delle aspettative più all'annuncio su Anteprima.
Nel complesso è un'opera discreta, che non è eccelsa ma nemmeno orrenda; forse un paio di capitolo in più avrebbero giovato a quest'opera.
L'edizione di Panini è molto valida, presenti due (di numero) pagine a colori. Edizione voluminosa con sovraccoperta. Ottima carta. 7,5€ è prezzo più che giustificabile.
Voto finale 6.
Il panorama fumettistico di oriente e occidente, negli anni 2000, ha dimostrato di essere ben disposto a nuove ed interessanti collaborazioni.
Nei Comics americani aumentano gli autori di origine asiatica (da ricordare "Snikt!" di Tsutomu Nihei ) e trovano sempre più spazio gli "American Manga", mentre i progetti "Hollywoodiani" basati su opere Giapponesi sono in aumento.
Dall'altra parte del globo ci sono stati progetti d'animazione in collaborazione con la Marvel ("Blade", "Ironman" ed altri), mentre Stan Lee si diverte ad abusare di ogni cliché degli shonen, nel manga "Ultimo".
In "The Innocent" si ha un eccellente simbolo di questa unione: la storia è stata scritta da Avi Arad (produttore dei più riusciti film Marvel e presidente della Production I.G. americana), la sceneggiatura è stata arrangiata da Junichi Fujisaku (scrittore delle novel dedicate a "Ghost in the Shell") ed i disegni affidati al coreano Yasung Ko (conosciuto in Italia con "Lost Seven" e "Redrum 327").
L'ispettore Ash è stato giustiziato per un crimine che non aveva commesso. Tuttavia i peccati commessi e il desiderio di vendetta che arde in lui sono eccessivi, quindi un angelo lo accompagnerà per evitare che altri innocenti vengano accusati ingiustamente, in modo da purificare la sua anima.
La narrazione ha una chiara impronta cinematografica, caratterizzata da un ritmo precipitoso, mentre la scelta di cominciare dalla morte del protagonista permette di tenere quel leggero alone di mistero che servirà per catturare il lettore nel proseguimento della storia.
Tuttavia il ritmo fin troppo serrato permette ben presto di intuire la storia nella sua forma approssimativa ed infatti, anche se presenti alcuni colpi di scena e rivelazioni pianificate con cura, non regalerà svolte particolarmente sorprendenti se non nel finale stesso che, a modo suo, stupirà per come rimane fedele al plot originale dando così una giusta conclusione.
La storia, come lascia intuire la ricca vena spirituale/occulta, punta molto sulla forza dei personaggi e la volontà di redimersi dai propri errori passati, il desiderio di giustizia e la ricerca della forza per superare i propri ostacoli. Peccato che le caratterizzazioni non trovino il posto per venire approfondite dando così un senso di superficialità e ricercatezza al tutto, antagonista compreso. Questo vale soprattutto per il protagonista che - escluse un paio di scene d'effetto - risulta piuttosto freddo per il ruolo che ricopre.
Yasung Ko mostra uno stile ricco ed elaborato, soprattutto a livello di sfumature e toni grigi. I disegni dall'impronta moderna sono curati e puliti con un'ottima precisione e attenzione per i dettagli, dando tavole ricche e ben strutturate arricchite, ma non appesantite, dai tanti retini.
Ottimo il dinamismo delle scene d'azione, forse fin troppo ricche di "effetti speciali" legati all'uso dei poteri del protagonista, ma che non rendono mai le tavole caotiche seppur sature di disegni.
L'unico punto debole è facilmente individuabile nel character design, piuttosto anonimo e privo di particolari spunti, mentre l'aspetto androgino degli angeli ottiene l'effetto contrario di quello dovuto.
Ottima l'edizione della Planet Manga. Un volumetto corposo di elevata fattura sia materiale che di stampa, con sovraccoperta e una carta bianca di elevata grammatura senza trasparenze, il tutto però ad un prezzo elevato che non giova al successo dell'opera.
Purtroppo il manga "The Innocent" sembra il classico film che intriga durante la sua visione e riesce ad intrattenere, ma gli manca quello spunto per diventare un kolossal e farsi ricordare dallo spettatore.
L'idea di Avi Arad è piuttosto comune ma riuscita e riesce a regalare una buona lettura durante la sua durata, grazie anche alla giusta scelta ritmica della narrazione, tuttavia gli manca quel carisma, quel calore che gli permette di risaltare maggiormente rispetto allo standard comune e, a mente fredda, si inizia a percepire l'eccessivo peso nato dai piccoli buchi, dalle caratterizzazioni fredde e dalle troppe cose "non dette" a cui deve sopperire l'attenzione del lettore.
Chi gradisce i thriller, ancor più se contaminati dall'occulto, può trovare in "The Innocent" una buona lettura superficiale e leggera, scandita da un buon ritmo e che riesce a suo malgrado ad intrattenere, a patto di non aspettarsi completezza nei dettagli della storia e personaggi memorabili.
Nei Comics americani aumentano gli autori di origine asiatica (da ricordare "Snikt!" di Tsutomu Nihei ) e trovano sempre più spazio gli "American Manga", mentre i progetti "Hollywoodiani" basati su opere Giapponesi sono in aumento.
Dall'altra parte del globo ci sono stati progetti d'animazione in collaborazione con la Marvel ("Blade", "Ironman" ed altri), mentre Stan Lee si diverte ad abusare di ogni cliché degli shonen, nel manga "Ultimo".
In "The Innocent" si ha un eccellente simbolo di questa unione: la storia è stata scritta da Avi Arad (produttore dei più riusciti film Marvel e presidente della Production I.G. americana), la sceneggiatura è stata arrangiata da Junichi Fujisaku (scrittore delle novel dedicate a "Ghost in the Shell") ed i disegni affidati al coreano Yasung Ko (conosciuto in Italia con "Lost Seven" e "Redrum 327").
L'ispettore Ash è stato giustiziato per un crimine che non aveva commesso. Tuttavia i peccati commessi e il desiderio di vendetta che arde in lui sono eccessivi, quindi un angelo lo accompagnerà per evitare che altri innocenti vengano accusati ingiustamente, in modo da purificare la sua anima.
La narrazione ha una chiara impronta cinematografica, caratterizzata da un ritmo precipitoso, mentre la scelta di cominciare dalla morte del protagonista permette di tenere quel leggero alone di mistero che servirà per catturare il lettore nel proseguimento della storia.
Tuttavia il ritmo fin troppo serrato permette ben presto di intuire la storia nella sua forma approssimativa ed infatti, anche se presenti alcuni colpi di scena e rivelazioni pianificate con cura, non regalerà svolte particolarmente sorprendenti se non nel finale stesso che, a modo suo, stupirà per come rimane fedele al plot originale dando così una giusta conclusione.
La storia, come lascia intuire la ricca vena spirituale/occulta, punta molto sulla forza dei personaggi e la volontà di redimersi dai propri errori passati, il desiderio di giustizia e la ricerca della forza per superare i propri ostacoli. Peccato che le caratterizzazioni non trovino il posto per venire approfondite dando così un senso di superficialità e ricercatezza al tutto, antagonista compreso. Questo vale soprattutto per il protagonista che - escluse un paio di scene d'effetto - risulta piuttosto freddo per il ruolo che ricopre.
Yasung Ko mostra uno stile ricco ed elaborato, soprattutto a livello di sfumature e toni grigi. I disegni dall'impronta moderna sono curati e puliti con un'ottima precisione e attenzione per i dettagli, dando tavole ricche e ben strutturate arricchite, ma non appesantite, dai tanti retini.
Ottimo il dinamismo delle scene d'azione, forse fin troppo ricche di "effetti speciali" legati all'uso dei poteri del protagonista, ma che non rendono mai le tavole caotiche seppur sature di disegni.
L'unico punto debole è facilmente individuabile nel character design, piuttosto anonimo e privo di particolari spunti, mentre l'aspetto androgino degli angeli ottiene l'effetto contrario di quello dovuto.
Ottima l'edizione della Planet Manga. Un volumetto corposo di elevata fattura sia materiale che di stampa, con sovraccoperta e una carta bianca di elevata grammatura senza trasparenze, il tutto però ad un prezzo elevato che non giova al successo dell'opera.
Purtroppo il manga "The Innocent" sembra il classico film che intriga durante la sua visione e riesce ad intrattenere, ma gli manca quello spunto per diventare un kolossal e farsi ricordare dallo spettatore.
L'idea di Avi Arad è piuttosto comune ma riuscita e riesce a regalare una buona lettura durante la sua durata, grazie anche alla giusta scelta ritmica della narrazione, tuttavia gli manca quel carisma, quel calore che gli permette di risaltare maggiormente rispetto allo standard comune e, a mente fredda, si inizia a percepire l'eccessivo peso nato dai piccoli buchi, dalle caratterizzazioni fredde e dalle troppe cose "non dette" a cui deve sopperire l'attenzione del lettore.
Chi gradisce i thriller, ancor più se contaminati dall'occulto, può trovare in "The Innocent" una buona lettura superficiale e leggera, scandita da un buon ritmo e che riesce a suo malgrado ad intrattenere, a patto di non aspettarsi completezza nei dettagli della storia e personaggi memorabili.