logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
alisa

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Il detto "Senza infamia, senza lode" mi è balenato subito in mente durante la lettura di questo manga ad opera di Aya Oda. Un tipico Josei con venature smut (molto, ma molto lievi) dove, in cinque volumi, la trama scorre seguendo uno schema prestabilito, privo di colpi di scena o eclatanti innovazioni.
La protagonista, adorna di un irrinunciabile scheletro nell'armadio, conduce una vita lavorativa frustrante, fino al giorno in cui appare magicamente il figaccione di turno, prodigio della musica, nonché suo assistito, pronto a dispensare affetto, appiccicandosi come una cozza allo scoglio.
A suggellare poi, la parata degli stereotipi, l'immancabile collega tsundere (una specie ormai protetta dal WWF) scosso all'improvviso da un impeto di passione, atto a scatenare un prevedibile triangolo amoroso. Senza dimenticare la rassegna infinita di disgrazie e sfighe multiple (giusto per allungare il brodo), o l'aggiunta di situazioni paradossali, tra le quali spicca in pole position, il togliersi le mutandine in ufficio per facilitare la visione di corpi nudi.

I soli, e unici, elementi che elevano il progetto alla sufficienza, sono da ricercarsi esclusivamente nelle storie one-shot, inserite, almeno nella edizione italiana, alla fine dei vari volumi (capaci di suscitare un certo interesse, oltre a spunti stimolanti) e nel disegno della mangaka.

Aya Oda sa veramente armeggiare il pennino. Nessun dubbio su questa affermazione. Difatti, le sue tavole mostrano un tratto definito, ricco di dettagli e, a mio avviso, in alcune scene etereo e impalpabile. Il suo problema, il problema principale, risiede nella sceneggiatura di serie a lungo termine (vedi gli orridi Koakuma Cafe o Lovey Dovey), dove l'arco narrativo riconduce a frangenti talmente assurdi persino per un genere shoujo.
"Love Music", prova a strapparsi da questo inevitabile destino, anche se, rimane purtroppo ancorato ad una di quelle storie in stile "Harmony" da sfogliare con pigrizia sotto l'ombrellone.


 1
Fenn

Volumi letti: 2/5 --- Voto 7
Dunque, senza perdermi nell'esposizione della trama, che viene in modo corretto e senza dare sfogo a troppi spoiler, esposta dal sito stesso, mi limiterò a descrivere il mio pensiero in merito al manga e al lavoro eseguito in base ad esso.
Il manga è discreto: buoni disegni, buoni dialoghi, trama che - anche se trita e ritrita - è comunque scorrevole e non troppo granulosa, e alla fine piacevole da leggere.
I personaggi sono caratterizzati benissimo ed anche se sono solo al secondo volume già non vedo l'ora di sapere come va a finire (anche se lo immagino)!
Un'unica pecca... Una traduzione infantile e a mio modo di vedere errata di una determinata frase; mi spiego meglio: tecnicamente lì dove v'è scritto "ti voglio bene" o "gli voglio bene", non critico che magari letteralmente o di "importo" la parola possa essere tradotta così, e, anzi, forse sarebbe proprio questo il modo di tradurla, ma... per favore, siamo realisti! In questo manga parlano persone adulte! Oggigiorno non se lo dicono neanche più i bambini "ti voglio bene", quindi è decisamente ridicolo ritrovarmi a leggere un "ti voglio bene" o "gli voglio bene" lìddove un semplice "mi piaci" o "mi piace" risolverebbe la cosa.
Spero che il responsabile della traduzione lo noti e lo corregga, perché - ripeto- nonostante la sua traduzione potrebbe risultare tecnicamente corretta, l'impatto è terribile.