Kiss/Hug
Premettendo che non do un voto superiore al 7 per la mancanza di originalità, devo comunque ammettere che si tratta di un manga piacevole, scorrevole, senza troppe pretese e senza dubbio molto dolce.
La trama è stata già descritta e non c'è molto altro da aggiungere. La scarsa originalità risiede proprio nel cliché del bello e dannato, metà giapponese e metà europeo, diviso tra l'amore per la dolce protagonista di turno e il proprio business in patria. Tuttavia, sebbene questo potrebbe scoraggiare, in fin dei conti siamo davanti a una certezza, a un copione sicuro che non lascerà indifferenti le amanti dello shojo classico, in vena di romanticismo.
La trama si dipana attraverso un graduale ma costante crescendo di sentimenti più che di eventi destabilizzanti, fatta eccezione per qualche piccolo colpo di scena, che in realtà non esce fuori dagli schemi del genere. Tuttavia la dolcezza la fa da padrona incontrastata, senza, grazie a Dio, scadere nel melenso più stucchevole.
Il protagonista maschile è fascinoso, intrigante e misterioso, oltre ad essere incredibilmente bello. Il suo carattere non subisce particolari evoluzioni, sa bene cosa vuole fin dall'inizio e non nasconde di certo il suo obiettivo. Questo lo rende forse un po' scontato ma non per questo meno affascinante e stuzzicante. Ha il pregio di ammaliare e catturare con un solo sguardo, al punto che le lettrici, ne sono sicura, spasimeranno alla ricerca dei suoi primi piani.
La protagonista è, fortunatamente, una ragazza determinata e, sebbene maldestra e riservata, non è una di quelle che si fanno interminabili monologhi mentali perdendosi in eccessive paranoie per poi rimanere mute e non essere neanche in grado di esprimere un pensiero. E' bella al punto giusto, pura e gentile, ma anche lei, quando capisce ciò che vuole, muove passi decisi nella giusta direzione.
Gli altri personaggi sono marginali, la famiglia di lei fa essenzialmente da contorno ed è tracciata in maniera forse troppo semplicistica. I personaggi che ruotano intorno al protagonista hanno dei tratti più distinti e più voce in capitolo ma la storia si concentra principalmente sulla coppia.
Il chara design è forse il punto più convincente del manga. Non mi riferisco ai paesaggi o alle ambientazioni che sono spesso stilizzate, minimaliste... ma ai tratti dei personaggi. I volti sono il cuore dell'opera. Le espressioni convincono e catturano e riescono a rendere alla perfezione la grande interazione della coppia. Il volto di Ryuu poi, lasciatemelo dire, è magnetico!
In conclusione: manga carino. Lo consiglierei alle amanti dello shojo classico, che non amano gli infarti dovuti a catastrofi e cataclismi improvvisi ma vogliono passare qualche ora lasciandosi catturare dalla dolcezza.
La trama è stata già descritta e non c'è molto altro da aggiungere. La scarsa originalità risiede proprio nel cliché del bello e dannato, metà giapponese e metà europeo, diviso tra l'amore per la dolce protagonista di turno e il proprio business in patria. Tuttavia, sebbene questo potrebbe scoraggiare, in fin dei conti siamo davanti a una certezza, a un copione sicuro che non lascerà indifferenti le amanti dello shojo classico, in vena di romanticismo.
La trama si dipana attraverso un graduale ma costante crescendo di sentimenti più che di eventi destabilizzanti, fatta eccezione per qualche piccolo colpo di scena, che in realtà non esce fuori dagli schemi del genere. Tuttavia la dolcezza la fa da padrona incontrastata, senza, grazie a Dio, scadere nel melenso più stucchevole.
Il protagonista maschile è fascinoso, intrigante e misterioso, oltre ad essere incredibilmente bello. Il suo carattere non subisce particolari evoluzioni, sa bene cosa vuole fin dall'inizio e non nasconde di certo il suo obiettivo. Questo lo rende forse un po' scontato ma non per questo meno affascinante e stuzzicante. Ha il pregio di ammaliare e catturare con un solo sguardo, al punto che le lettrici, ne sono sicura, spasimeranno alla ricerca dei suoi primi piani.
La protagonista è, fortunatamente, una ragazza determinata e, sebbene maldestra e riservata, non è una di quelle che si fanno interminabili monologhi mentali perdendosi in eccessive paranoie per poi rimanere mute e non essere neanche in grado di esprimere un pensiero. E' bella al punto giusto, pura e gentile, ma anche lei, quando capisce ciò che vuole, muove passi decisi nella giusta direzione.
Gli altri personaggi sono marginali, la famiglia di lei fa essenzialmente da contorno ed è tracciata in maniera forse troppo semplicistica. I personaggi che ruotano intorno al protagonista hanno dei tratti più distinti e più voce in capitolo ma la storia si concentra principalmente sulla coppia.
Il chara design è forse il punto più convincente del manga. Non mi riferisco ai paesaggi o alle ambientazioni che sono spesso stilizzate, minimaliste... ma ai tratti dei personaggi. I volti sono il cuore dell'opera. Le espressioni convincono e catturano e riescono a rendere alla perfezione la grande interazione della coppia. Il volto di Ryuu poi, lasciatemelo dire, è magnetico!
In conclusione: manga carino. Lo consiglierei alle amanti dello shojo classico, che non amano gli infarti dovuti a catastrofi e cataclismi improvvisi ma vogliono passare qualche ora lasciandosi catturare dalla dolcezza.
E' la prima opera di questa mangaka che mi capita di leggere, ma posso dire con piacere che ha soddisfatto abbastanza le mie iniziali aspettative.
La storia narra le vicende di Yukino, una ragazza che lavora presso il negozio di fiori lasciato dal defunto padre insieme al resto della famiglia. Al di là di questo, la sua vita trascorre tranquilla, senza troppe preoccupazioni di non aver ancora trovato l'amore. Tuttavia durante il festival tradizionale di Tanabata, avviene un incontro inaspettato con un ragazzo dall'aria misteriosa e fuori dal comune,tanto che Yukino ne rimane subito catturata, anche se ancora non è scattato nulla per questo emblematico personaggio. Anche lui non è da meno, dichiarandole una cosa a dir poco folle per un completo sconosciuto: "Sarai mia!"
Su questo punto c'è da dire che la storia prende già da subito una piega abbastanza stuzzicante e così continua ad esserlo nei capitoli successivi. La storia si evolve con leggerezza, lasciando ad entrambi lo spazio di scoprire i propri sentimenti. E fortunatamente i momenti dolci non mancano.
I personaggi hanno poca introspezione, o, meglio, quanto basta per non rendere troppo noiosa la storia e per passare subito all'azione.
Lo stile di disegno è molto spigoloso (soprattutto nei volti maschili), ma con una buona resa delle espressioni; tuttavia i paesaggi vengono molto trascurati dove non è necessario sottolinearli.
In conclusione un buon lavoro. E' stata un racconto gradevole, anche se non rimarrà proprio alla storia. Avrei dato un 7, ma dato che voglio premiare la capacità di non essere scaduto nella banalità e nelle smancerie che ci capitano in giro, assegno un 8 a questa tenera storia d'amore. Buona lettura a tutti gli appassionati del genere!
La storia narra le vicende di Yukino, una ragazza che lavora presso il negozio di fiori lasciato dal defunto padre insieme al resto della famiglia. Al di là di questo, la sua vita trascorre tranquilla, senza troppe preoccupazioni di non aver ancora trovato l'amore. Tuttavia durante il festival tradizionale di Tanabata, avviene un incontro inaspettato con un ragazzo dall'aria misteriosa e fuori dal comune,tanto che Yukino ne rimane subito catturata, anche se ancora non è scattato nulla per questo emblematico personaggio. Anche lui non è da meno, dichiarandole una cosa a dir poco folle per un completo sconosciuto: "Sarai mia!"
Su questo punto c'è da dire che la storia prende già da subito una piega abbastanza stuzzicante e così continua ad esserlo nei capitoli successivi. La storia si evolve con leggerezza, lasciando ad entrambi lo spazio di scoprire i propri sentimenti. E fortunatamente i momenti dolci non mancano.
I personaggi hanno poca introspezione, o, meglio, quanto basta per non rendere troppo noiosa la storia e per passare subito all'azione.
Lo stile di disegno è molto spigoloso (soprattutto nei volti maschili), ma con una buona resa delle espressioni; tuttavia i paesaggi vengono molto trascurati dove non è necessario sottolinearli.
In conclusione un buon lavoro. E' stata un racconto gradevole, anche se non rimarrà proprio alla storia. Avrei dato un 7, ma dato che voglio premiare la capacità di non essere scaduto nella banalità e nelle smancerie che ci capitano in giro, assegno un 8 a questa tenera storia d'amore. Buona lettura a tutti gli appassionati del genere!