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Irene Tempesta

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8,5
Per chi come me che da adolescente ha amato "Kodomo no Omocha" (Il giocattolo dei bambini - Rossana) e ne conserva un bellissimo ricordo, questo volume unico sarà un piacevolissimo tuffo nel passato.

In questo volume commemorativo per i suoi vent'anni di carriera, Miho Obana unisce due dei suoi manga di maggior successo: "Il giocattolo dei bambini", appunto, e "Honey Bitter".

Rivedere Sana Kurata e Akito Hayama a distanza di anni, ora ventenni... e sposati! Fa una certa tenerezza, e non è finita qui. Fin da subito si capisce benissimo che Sana aspetta un bambino! Che meraviglia per i nostalgici come me.
Le premesse sono accattivanti. Sana, affermata attrice insieme al suo fedele agente Sagami, si reca all'Office S l'agenzia investigativa dove lavora Shuri (protagonista di Honey Bitter), e chiede un'intervista alla detective per fare ricerche su un ruolo simile che dovrà girare tra un paio di mesi. L'energia e la vitalità di Sana è contagiosa e Shuri, sebbene sia caratterialmente opposta, pessimista e schiva socialmente, familiarizza subito con lei e tra le due si instaura fin da subito una bella amicizia.
Parallelamente alle ricerche di Sana, Sagami assume in gran segreto Shuri per indagare su Hayama e dissipare dubbi su un probabile tradimento: Sana infatti è da mesi che vive con la madre e non più sotto lo stesso tetto del marito, sebbene incinta....

Il volume è sottile, parliamo di una storia breve, non ci si deve aspettare un capolavoro, ma la trama è convincente, prosegue fluida e scorrevole. Non avendo letto "Honey Bitter" non ho avvertito incertezza sui personaggi che interagiscono con quelli del "Giocattolo dei bambini" anzi, è stato interessante. Alla fine del volume poi, c'è una introduzione alla serie di "Honey Bitter" che ho trovato utilissima per chiunque voglia familiarizzare con quest'opera. Vi sono inoltre parti riassuntive dei primi 8 volumi, ("Honey Bitter" conta 14 volumi totali) forse per qualcuno potrebbero essere pesanti spoiler, ma a me invece hanno stimolato la curiosità per una nuova lettura. Infine, come ultimo omaggio, c'è un episodio speciale dedicato a Naozumi, il rivale di Akito nel "Giocattolo dei Bambini".

Il disegno è caratteristico e personalmente ho sempre fatto un po' fatica ad accettarlo perché i corpi disegnati sono sempre troppo statici e rigidi, scarso senso della prospettiva che non dà sempre un senso di profondità agli sfondi... ma ci si abitua in quanto è un tratto tipico di questa autrice, tratto che la contraddistingue.

La Dynit ne ha fatto un ottimo volume di qualità, formato grande con le prime 3 pagine a colori.
Lo consiglio agli amanti di Miho Obana, a coloro che hanno amato "Il giocattolo dei bambini" ma anche a chi vorrebbe avvicinarsi ad "Honey Bitter".


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selene90

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6,5
Crossover tra «Kodocha» e «Honey Bitter», «Deep clear» è un volume unico a due capitoli che si colloca dopo le avventure di Sana che conosciamo un po’ tutti.

Sana è qui alle prese con un nuovo ruolo in un film, in cui deve interpretare una giovane detective. Per questo contatta Shuri, per imparare da lei il mestiere. Ma il manager di Sana intende raggiungere un duplice scopo: chiedere a Shuri di muovere una piccola indagine su Akito, ora marito di Sana che, allontanatosi dalla moglie, sembrerebbe covare un segreto, forse un’amante…

Personalmente, come premessa, non mi ha colpito particolarmente. Già solo la scelta di far cadere sospetti su Akito e una possibile seconda donna, in seguito a un semplice allontanamento tra i due sposini, a causa del lavoro di lei, mi è sembrata un bel po’ esagerata. Tuttavia, per gli amanti di «Kodocha», la lettura è un tuffo nel passato. Sana resta il personaggio estroverso e vivace che avevamo imparato ad amare nella sua opera; Shuri è il suo opposto, più schiva e timida, che però si relaziona in maniera spontanea e genuina con la sua controparte.

Sostanzialmente, «Deep clear» è un volume creato principalmente per i nostalgici. La storia è discreta, senza infamia né lode, ma è un piacere rivedere i personaggi che hanno accompagnato le letture di molti bambini e adolescenti.

Per leggerla è necessario conoscere il manga di «Kodomo no Omocha», mentre per quanto riguarda «Honey Bitter», che non avevo mai letto, non ho trovato alcuna difficoltà nel seguire la storia.