Fiore di luna

'Fiore di Luna' è una deliziosa miniserie in due volumi di Wataru Hibiki, edita da J-Pop.
Si tratta di uno shojo, e ha tutte quelle tipiche caratteristiche del genere a cui appartiene, ma per essere una serie breve, mi è parsa risolta davvero molto bene; non annoia, anzi direi che riesce ad affascinare il lettore per diversi aspetti, ha una trama che si dipana in maniera scorrevole e riesce in poche pagine a suggerire un' evoluzione coerente della storia e dei suoi personaggi, senza cadere in tagli drastici, grossi buchi di trama, o affrettare la narrazione.

Mi ha intrigato molto l'ambientazione esotico/orientaleggiante che dona una certa sensualità al disegno dal tratto morbido e curato, con l' aggiunta dell'elemento fantasy; la protagonista Lys è una ragazza che ha nel petto il cuore di un demone, cuore che dovrà rendere al compimento del suo 16° compleanno.
Un bellissimo tatuaggio a forma di fiore, indica il patto fatto col demone, e la segna agli occhi di chiunque come una fanciulla dannata, dal destino segnato, dunque portatrice di sventura, ma a parte questo è la classica eroina piena di buoni sentimenti.

Lys viaggia in compagnia di un misterioso ragazzo, Siva, che la protegge fin da quando era piccola da chi potrebbe farle del male, e da altri demoni attratti dal suo cuore e pronti a divorarla.

Alcuni elementi sono prevedibili; fin dalle prime pagine si intuisce il ruolo vero dei personaggi, ma la forza di questo manga è la maniera in cui ci vengono narrati i sentimenti, la connessione sentimentale e 'fisica' che c'è tra Lys e Siva; il legame tra i due è molto forte, si è sviluppato nel tempo come mostrano alcune scene del loro passato, dove vediamo l'evoluzione dei loro sentimenti, sopratutto quelli di Siva.

La figura del demone, reso con un aspetto affascinante, che dona il cuore, dunque concede la vita che dopo va restituita, induce a qualche piccola riflessione sulla natura dei legami e dei sentimenti, che vanno scoperti e vissuti per essere compresi, su quello che riceviamo dagli altri e su cosa restituiamo loro.
Ammetto che mi ha sorpreso in positivo, trovare diversi piccoli spunti di riflessione in un manga romantico, che sarebbe facile etichettare come banale, ma si è rivelato piacevolissimo da leggere, suggestivo, affascinante nei disegni ricchi di deliziosi dettagli, come i preziosi vestiti da odalisca di Lys, che danza coperta di veli impalpabili e seducenti.

L'elemento romantico va in crescendo nel secondo volume, con il dramma e la paura per la sorte che toccherà a Lys, mentre altri personaggi compariranno sulla scena, figure secondarie che rivestono un ruolo abbastanza determinante, molto funzionali a livello di trama.

Il finale lascia per un attimo spiazzati; costruito con una dinamica che non ti aspetti, porta in una bella direzione e chiude la storia nella maniera più giusta per uno shojo.
Consigliato se avete voglia di passare due ore piacevoli.

"Fiore di Luna" è un Manga che parla di una ragazza con il cuore di un demone.
Pur non amando il genere shojo, ho voluto provare. E non è stata una brutta idea. La trama è un po' prevedibile in alcuni punti, ma alcune sorprese ci sono. Il finale invece è inaspettato. La narrazione prosegue scorrevolmente, come una favola, da "Mille e una Notte", quindi fa il suo lavoro.
I disegni sono molto belli, fatti con molti particolari. L'edizione italiana è ben fatta. L'unico difetto, credo, sia che dura poco, solo due volumi, e aveva più potenziale se durava di più. Consigliato come shojo: anche a me che non piace molto il genere, è piaciuto.

Unico difetto: la brevità del racconto e quindi dell'epilogo. Pregi: tutto il resto.

La trama probabilmente riserverà pochi colpi di scena poichè si intuisce facilmente quale filo logico seguirà la vicenda ma nonostante questo è comunque interessante. Se avesse avuto la possibilità di svilupparsi per un numero più considerevole di volumi, sono sicura che sarebbe stata molto più coinvolgente e intrigante. Essendo invece ridotta a due volumetti, gli eventi sono necessariamente condensati in 8 capitoli.

I personaggi sono piacevoli ed è facile simpatizzare con loro.
Lys, la principessa maledetta, per quanto mi riguarda fa parte del team "capelli rossi", come mi piace definire tutte le protagoniste rosso-dotate che meritano di essere ricordate per il loro coraggio, determinazione, forza e fascino.
Siva, il ragazzo che la accompagna e protegge, è affascinante e misterioso. Altri personaggi fanno la loro comparsa ma fatta eccezione per un principe e un genietto, gli altri non sono particolarmente degni di nota. D'altronde la brevità dell'opera impone certi tagli.

Il chara design è curato, i volti sono espressivi, lo stile rispecchia molto quello dello shojo, quindi tratti morbidi e puliti.

In breve, è una storia piacevole che non si fa fatica a leggere e si finisce davvero nell'arco di qualche ora. Lo consiglio ai fan di shojo e fantasy in cerca di una lettura leggera e piacevole.

Hanatsukihime è una mini-serie shoujo dell'autrice Wakaru Hibiki (Oiran Girl, Shounen Dolls) di genere fantasy e reverse-harem.
L'opera presenta un tratto dolce, grazioso, adatto a questa storia d'amore destinata ad un pubblico prettamente femminile, ove la presenza di ragazzi dagli aspetti eterei e femminei arricchiranno questi due albi, in futuro destinati alla JPOP.
Il disegno è molto gradevole grazie ai tanti dettagli, soprattutto verso gli indumenti e le scene, ricchi di pizzi, petali e i classici fiori che sbocciano al sol comparire della protagonista, in questo caso di nome Lys.

Lei è una quindicenne che per guadagnare qualcosa da mettere sotto i denti, assieme al suo compagno di viaggio Siva, danza per le strade dei paesi.
Purtroppo, il segno sul suo petto la differenzia da tutti e la gente la teme: a sedici anni verrà divorata, mormorano sempre i cittadini impauriti, perché il demone che le ha donato il cuore, un giorno, se lo verrà a riprendere.
Lys è determinata a ritrovare il demone assieme a Siva, ma forse potrebbe essere più vicino di quanto lei possa credere.

Come ogni manga shoujo, il triangolo amoroso è d'obbligo così come altri fattori, però non mi sono dispiaciuti affatto, anche perchè i ragazzi sono tutti molto belli e non rovinano certo la vista...
La protagonista può risultare un po' tonta, ma si è rivelata diversa rispetto alle classiche ragazzine che invadono questo genere, solitamente costernate da atteggiamenti infantili e/o inutili.
Vi sono colpi di scena, e le varie vicende a cui i due prendono parte sono state molto interessanti così da rendere la lettura piacevole e scorrevole.
I personaggi vengono caratterizzati dall'ampio uso dei flashback, e mi sono piaciuti parecchio anche i secondari, ove solitamente vengono tralasciati e ignorati per dar spazio ai principali, ma qui ricevono molte attenzioni.
Mi ha colpita il finale, che davvero, non me lo aspettavo così bello per una serie così breve, eppure mi sono emozionata.

Per qualcuno che vorrebbe iniziare qualcosa ma non ha molto tempo, e soprattutto desidera un'opera ricca di bei personaggi in un ambiente da "Mille e una Notte", Hanatsukihime è sicuramente adatto.
E' ottimo per le ragazze che desiderano qualche emozione in più in poco tempo, immergendosi in un mondo un po' insolito, o che hanno letto pochi manga di questa categoria.
Una lettura sensuale, avvincente e dolce: questo è Hanatsukihime.

Voto: 7

Una favoletta, niente di più. Molto, molto prevedibile nello svolgimento, forse un pochino meno nella soluzione finale, ma pur sempre terribilmente cliché.
Ovviamente, nelle situazioni di pericolo la cavalleria arriva sempre all'ultimo momento a salvare la situazione. Quello che non si capisce è perché una ballerina debba obbligatoriamente danzare seminuda e non dotarsi di un corpetto che scenda quel tanto che basta da coprire i segni rivelatori sul suo corpo. Misteri del genere.
Carini i disegni, bene ambientati e tipici shoujo, con gli occhioni tondi e spalancati, gli ornamenti da mille e una notte, i bei ragazzi per far sognare la fanciulla di turno. In effetti, siamo in una ambientazione da mille e una notte, non potrebbe essere diverso…
E' una miniserie, solo due volumi, ma pur nella sua brevità non si può fare a meno di notare le troppe, davvero troppe ripetizioni dell'incipit. Posso capire all'inizio del secondo volume, ma perché praticamente ad ogni capitolo dobbiamo avere una pagina che ci ricorda che quando Lys è nata il suo cuore non batteva e allora sua madre aveva fatto un patto con un demone?
E' una lettura dalla quale si può ricavare una dubbia lezione: il diverso viene normalmente perseguitato. Per contro, dato che questa particolare persona diversa, in realtà, potrebbe davvero essere portatrice di calamità, forse tutto sommato il popolino timoroso non ha proprio tutti i torti!
Ad ogni modo, si tratta di un manga davvero peso piuma, adatto ad una adolescente sognatrice, alla quale piaccia perdersi nelle presunte atmosfere mediorientali delle favole più conosciute. Viaggerà al fianco di un personale principe, magari non azzurro, ma sempre piacevole alla vista, innamorato e certo non deboluccio e potrà immedesimarsi senza troppo sforzo in un'eroina nobile e pronta al sacrificio per l'uomo che ama. Che potrebbe chiedere di più? Da quest'opera, nient'altro.
Sono perplessa sul voto da assegnare. In cuor mio non mi sentirei di andare sopra il 6. Però, memore del fatto che questo non è in realtà il mio genere preferito e che, valutando altri tipi di manga, ho spesso sottolineato come si trattasse di un'opera buona "per il suo genere", giustizia vuole che mi attenga allo stesso metro di giudizio.