Tower of God
Tower of God è un manhwa coreano edito su webtoon dal 2010, proveniente dalla penna di SIU (Slave in Utero ... sì avete capito bene) che lo scrive ancora ora con in mente di inserirlo in un contesto più grande di storie che comporranno il suo universo narrativo personale, Tales Uzer Story.
La trama all'inizio è molto sbrigativa, perché l'autore ci vuole subito portare al centro dell'azione, ma si può riassumere così: il protagonista, Bam, è cresciuto in una caverna buia, senza alcun ricordo del suo passato con la sola compagnia di una ragazza di nome Rachel. Questa situazione cambia quando la ragazza viene scelta dal guardiano della Torre per entrarvici e lei accetta subito. Bam, per paura di perderla, decide di seguirla e di aiutarla a realizzare il suo sogno di vedere le "vere" stelle, che si dice si possano osservare solo in cima alla torre.
Da qui parte il loro viaggio parallelo per raggiungere la vetta e inizia la storia di un fumetto che molti definiscono lo One Piece coreano; ci sono effettivamente delle similitudini (entrambi presentano un elevato numero di personaggi) ma quella che credo sia più importante e l'unica degna di nota sia una: una "base" comune per ogni saga del fumetto da cui si sviluppa l'intreccio narrativo di essa.
Se nel caso di One Piece la base sono le ISOLE con la loro storia e la loro quantità di Amici/Nemici dei nostri (più, ovviamente, riferimenti alla storia in generale), nel caso della Torre è il GIOCO di turno la fonte delle vicende.
Per andare da un piano ad un altro bisogna infatti superare delle prove che si basano tutte su un GIOCO (caccia bandiera, cattura dell'animaletto di turno, senza dimenticare i classici tornei di lotta) e dentro di esso il nostro protagonista e i suoi amici scopriranno un pezzo in più della storia della torre stessa e di Bam che sembra essere originario proprio di lì.
I punti forti dell'opera sono molti ma il primo obbligatorio da menzionare è la Trama stessa: Tower of God prima di essere un fumetto per Ragazzi è, senza dubbio, un Mistery e uno dei Mistery più complicati che siano usciti negli ultimi anni.
"Che cos'è la Torre" è la frase che vi verrà in mente dal primo capitolo e che non vi abbandonerà mai, neppure quando arriverete al 485simo! Perché per 1 mistero svelato SIU ne pone altri 10 senza tuttavia, e questo è il suo più grande merito nonché dove sta la sua vera bravura secondo me, farci perdere il filo del suo discorso o senza che ci sfugga troppo il quadro generale della vicenda.
Il secondo punto di forza sono sicuramente i personaggi: Bam è uno dei protagonisti migliori mai scritti. Se nelle prime battute e saghe vi sembrerà di star leggendo il classico eroe-ragazzino cambierete idea quando il suo percorso di crescita lo porterà a fare delle scelte e dei ragionamenti che si staccano da quelli dei protagonisti che siamo abituati a vedere e vi affezionerete a lui in una maniera che posso solo definire UNICA.
Anche il personaggio di Rachele per quanto ancora pieno di misteri, è un personaggio che vi rimarrà impresso perché ha delle singolarità che la rendono diversa da qualsiasi altro personaggio appartenente alla sua stessa categoria nei fumetti (la categoria ve la lascio dedurre).
E questi sono solo i due principali: SIU userà l'immenso spazio e tempo a sua disposizione per raccontare il passato e il perché del carattere dei personaggi che accompagneranno i nostri e anche di quelli occasionali.
Basterebbe citare Kun Aguero Agnis, Rak o le Principesse di Zahad (Androssi e Yuri su tutte) per darvi un parco individui dalle più disparate personalità che non si trova facilmente nei fumetti di oggi.
Ultimo punto necessario di spiegazione sono i disegni: i primi capitoli (purtroppo andando anche fino al 200) lasciano il tempo che trovano ma col proseguo SIU perfeziona la sua tecnica di disegno in maniera brillante fino agli ultimi che hanno un livello di dettaglio incredibile!
Il mio consiglio è solo questo: sopportate e proseguite stando "attaccati" alla storia per la trama e vedrete che la vostra pazienza sarà ben ricompensata.
P.S. La serie animata copre solo i primi 72 capitoli, tagliando molto perché hanno voluto fare stare tutto in 13 episodi. Vi consiglio vivamente di leggere prima il fumetto e dopo, se ne avete voglia, di guardarla perché è stato fatto un lavoro comunque egregio, soprattutto per le soundtrack.
La trama all'inizio è molto sbrigativa, perché l'autore ci vuole subito portare al centro dell'azione, ma si può riassumere così: il protagonista, Bam, è cresciuto in una caverna buia, senza alcun ricordo del suo passato con la sola compagnia di una ragazza di nome Rachel. Questa situazione cambia quando la ragazza viene scelta dal guardiano della Torre per entrarvici e lei accetta subito. Bam, per paura di perderla, decide di seguirla e di aiutarla a realizzare il suo sogno di vedere le "vere" stelle, che si dice si possano osservare solo in cima alla torre.
Da qui parte il loro viaggio parallelo per raggiungere la vetta e inizia la storia di un fumetto che molti definiscono lo One Piece coreano; ci sono effettivamente delle similitudini (entrambi presentano un elevato numero di personaggi) ma quella che credo sia più importante e l'unica degna di nota sia una: una "base" comune per ogni saga del fumetto da cui si sviluppa l'intreccio narrativo di essa.
Se nel caso di One Piece la base sono le ISOLE con la loro storia e la loro quantità di Amici/Nemici dei nostri (più, ovviamente, riferimenti alla storia in generale), nel caso della Torre è il GIOCO di turno la fonte delle vicende.
Per andare da un piano ad un altro bisogna infatti superare delle prove che si basano tutte su un GIOCO (caccia bandiera, cattura dell'animaletto di turno, senza dimenticare i classici tornei di lotta) e dentro di esso il nostro protagonista e i suoi amici scopriranno un pezzo in più della storia della torre stessa e di Bam che sembra essere originario proprio di lì.
I punti forti dell'opera sono molti ma il primo obbligatorio da menzionare è la Trama stessa: Tower of God prima di essere un fumetto per Ragazzi è, senza dubbio, un Mistery e uno dei Mistery più complicati che siano usciti negli ultimi anni.
"Che cos'è la Torre" è la frase che vi verrà in mente dal primo capitolo e che non vi abbandonerà mai, neppure quando arriverete al 485simo! Perché per 1 mistero svelato SIU ne pone altri 10 senza tuttavia, e questo è il suo più grande merito nonché dove sta la sua vera bravura secondo me, farci perdere il filo del suo discorso o senza che ci sfugga troppo il quadro generale della vicenda.
Il secondo punto di forza sono sicuramente i personaggi: Bam è uno dei protagonisti migliori mai scritti. Se nelle prime battute e saghe vi sembrerà di star leggendo il classico eroe-ragazzino cambierete idea quando il suo percorso di crescita lo porterà a fare delle scelte e dei ragionamenti che si staccano da quelli dei protagonisti che siamo abituati a vedere e vi affezionerete a lui in una maniera che posso solo definire UNICA.
Anche il personaggio di Rachele per quanto ancora pieno di misteri, è un personaggio che vi rimarrà impresso perché ha delle singolarità che la rendono diversa da qualsiasi altro personaggio appartenente alla sua stessa categoria nei fumetti (la categoria ve la lascio dedurre).
E questi sono solo i due principali: SIU userà l'immenso spazio e tempo a sua disposizione per raccontare il passato e il perché del carattere dei personaggi che accompagneranno i nostri e anche di quelli occasionali.
Basterebbe citare Kun Aguero Agnis, Rak o le Principesse di Zahad (Androssi e Yuri su tutte) per darvi un parco individui dalle più disparate personalità che non si trova facilmente nei fumetti di oggi.
Ultimo punto necessario di spiegazione sono i disegni: i primi capitoli (purtroppo andando anche fino al 200) lasciano il tempo che trovano ma col proseguo SIU perfeziona la sua tecnica di disegno in maniera brillante fino agli ultimi che hanno un livello di dettaglio incredibile!
Il mio consiglio è solo questo: sopportate e proseguite stando "attaccati" alla storia per la trama e vedrete che la vostra pazienza sarà ben ricompensata.
P.S. La serie animata copre solo i primi 72 capitoli, tagliando molto perché hanno voluto fare stare tutto in 13 episodi. Vi consiglio vivamente di leggere prima il fumetto e dopo, se ne avete voglia, di guardarla perché è stato fatto un lavoro comunque egregio, soprattutto per le soundtrack.
Tower of God è un manhwa e fumetto online a colori sudcoreano disegnato e ideato da SIU. È un webtoon con un taglio particolare, gradevole per la modalità di lettura per cui è pensato. Un unica pagina a scorrimento verticale in cui i disegni si susseguono allo scorrere della rotella del mouse.
La grafica è molto “coreana"; disegni squadrati, forte ambiguità sessuale dei personaggi e scene ad impatto sparate. Abituati un po’ allo stile risulta sicuramente gradevole nel complesso.
I personaggi sono profondi, con una ricca storia alle spalle e buoni propositi per il futuro. Ci si appassiona alla loro storia e non si fatica ad immedesimarsi nei loro sentimenti.
Detto il buono, arrivo a quello che secondo è il problema, ovvero la progettazione della storia. Attenzione, NON la storia, ma la sua progettazione. Mi spiego meglio.
Il meccanismo con cui è strutturata la saga è il solito circolo vizioso che vede il protagonista intento ad accrescere la sua forza per sconfiggere un nemico sempre più potente e con un maestro sempre più abile ad insegnargli. Tutto bello e ben rodato a patto di essere una serie che agguanta il lettore con la sua storia, con la sua ironia o con un orgasmatico senso di appagamento post sconfitta del boss di turno. Ecco, questo passaggio in ToG un po’ manca. Il punto è che la “scalata alla tower” finisce con il segnare un percorso in modo definitivo e SIU ricorre ad espedienti tali che ti invoglia comunque a leggere la sua storia nonostante, ma alla lunga risulta un po’ troppo lento. Baam, il protagonista, è un antieroe che si ritrova a fare sempre l’eroe, i piani vengono scalati a mucchi con il solo scopo di arrivare a punti di svolta (che non arrivano mai perché in definitiva il percorso verticale è già segnato), una marea di personaggi che si sovrappongono per abilità e contesto... alla fine ogni saga diventa ripetitiva. O per meglio dire, noiosa. Attualmente siamo arrivati alla saga degli uomini cani dentro la gabbia (non è uno spoiler perché sono mesi che ne parla!) e ho la netta sensazione di un deja vu di quella del treno. Chiarito il buono e il cattivo che ToG mi ha dato, il mio voto rimane positivo e sicuramente continuerò a leggerlo. Alla fin fine, come webtoon a costo zero rimane un’opera validissima. Ultima postilla: approfitto di questo spazio per ringraziare i traduttori italiani dell’opera che fanno uno splendido e puntuale lavoro. Grazie!
La grafica è molto “coreana"; disegni squadrati, forte ambiguità sessuale dei personaggi e scene ad impatto sparate. Abituati un po’ allo stile risulta sicuramente gradevole nel complesso.
I personaggi sono profondi, con una ricca storia alle spalle e buoni propositi per il futuro. Ci si appassiona alla loro storia e non si fatica ad immedesimarsi nei loro sentimenti.
Detto il buono, arrivo a quello che secondo è il problema, ovvero la progettazione della storia. Attenzione, NON la storia, ma la sua progettazione. Mi spiego meglio.
Il meccanismo con cui è strutturata la saga è il solito circolo vizioso che vede il protagonista intento ad accrescere la sua forza per sconfiggere un nemico sempre più potente e con un maestro sempre più abile ad insegnargli. Tutto bello e ben rodato a patto di essere una serie che agguanta il lettore con la sua storia, con la sua ironia o con un orgasmatico senso di appagamento post sconfitta del boss di turno. Ecco, questo passaggio in ToG un po’ manca. Il punto è che la “scalata alla tower” finisce con il segnare un percorso in modo definitivo e SIU ricorre ad espedienti tali che ti invoglia comunque a leggere la sua storia nonostante, ma alla lunga risulta un po’ troppo lento. Baam, il protagonista, è un antieroe che si ritrova a fare sempre l’eroe, i piani vengono scalati a mucchi con il solo scopo di arrivare a punti di svolta (che non arrivano mai perché in definitiva il percorso verticale è già segnato), una marea di personaggi che si sovrappongono per abilità e contesto... alla fine ogni saga diventa ripetitiva. O per meglio dire, noiosa. Attualmente siamo arrivati alla saga degli uomini cani dentro la gabbia (non è uno spoiler perché sono mesi che ne parla!) e ho la netta sensazione di un deja vu di quella del treno. Chiarito il buono e il cattivo che ToG mi ha dato, il mio voto rimane positivo e sicuramente continuerò a leggerlo. Alla fin fine, come webtoon a costo zero rimane un’opera validissima. Ultima postilla: approfitto di questo spazio per ringraziare i traduttori italiani dell’opera che fanno uno splendido e puntuale lavoro. Grazie!
“Tower of God” è una webcomic sudcoreana del genere fantasy scritta e illustrata da Lee Jong-hui. Viene pubblicata gratuitamente ogni settimana sul portale internet “Naver” e in inglese sul sito “Line Webtoon”.
La storia è incentrata sul protagonista Baam, nato in mezzo all’oscurità in un posto ignoto, il quale decide di inseguire la sua unica amica Rachel che un giorno, per via di qualche misterioso motivo, lo abbandona per intraprendere un viaggio nella immensa “Torre di Dio”. I due inizialmente separati avranno poi modo di rincontrarsi e di conoscere durante il loro cammino molti altri bizzarri personaggi il cui scopo comune è sempre quello di procedere la loro avventura attraverso i diversi livelli e prove che Torre ha da offrire.
Per prima cosa bisogna dire che l’universo immaginario di TOG è immenso. Per quanto poco ci è dato sapere non è possibile stabilire un limite agli infiniti piani della fantomatica torre, i quali si presentano di per se vastissimi, ricchi di paesaggi, montagne, fiumi, mari e città, come se fossero interi mondi separati. Ognuno è diverso, originale e ben strutturato. Anche il numero di personaggi è enorme. Nonostante il focus rimanga comunque su quelli principali, durante la storia ne vengono introdotti continuamente tantissimi, ognuno dei quali ha uno ruolo ben preciso nella trama.
Di per se la storia si divide in due parti, se così si può dire. La prima a parer mio funge solo da introduzione al modo di TOG e da prologo agli avvenimenti successivi. Difatti conta solo 79 capitoli e si interrompe in uno dei momenti più cruciali dell’intera storia che segnerà anche un cambiamento irreversibile nel rapporto tra i nostri protagonisti. La seconda invece, che è ancora in continuazione, rappresenta la vera e propria storia e per ora conta più di 400 capitoli. Essa poi è suddivisa in diversi archi narrativi che presentano più o meno un inizio e una fine. Ho apprezzato molto l’originalità dell’ambientazione e anche l’alone misterioso che riguarda molti argomenti come: l’origine della stessa torre e degli abitanti che la popolano, l’origine delle dieci famiglie e dello stesso Baam, cosa c’è fuori dalla torre e in cima... Alcune informazioni vengono date ma molte vengono celate al lettore in modo che possa farsi una propria idea. Per ora, solo poco è stato rivelato.
Per quanto riguarda la grafica e i disegni devo dire che sono abbastanza belli e nel corso dell’opera migliorano anche. Alcune vignette sono veramente stupende.
La caratterizzazione dei personaggi invece è eccellente, molto migliore rispetto a quella dei soliti shonen. Soprattutto quella di Rachel. Trovo che rappresenti un cattivo molto più realistico rispetto a quello di molti altri manga. Non si presenta infatti come il solito boss imbattibile, ma come qualcuno che pur di raggiungere il proprio fine è disposto a sacrificare chiunque e qualunque cosa con leggerezza, ma che allo stesso tempo, incapace di fare nulla con le proprie forze, si troverà costretta ad appoggiarsi sempre agli altri, a differenza di Baam il cui punto di forza è senz’altro l’amicizia e avrà sempre qualcuno al suo fianco a sostenerlo.
Lo consiglio veramente a chiunque volesse leggere una storia fantasy di avventura, senza dover ricadere nel banale. È veramente appassionante e ricco di spunti.
La storia è incentrata sul protagonista Baam, nato in mezzo all’oscurità in un posto ignoto, il quale decide di inseguire la sua unica amica Rachel che un giorno, per via di qualche misterioso motivo, lo abbandona per intraprendere un viaggio nella immensa “Torre di Dio”. I due inizialmente separati avranno poi modo di rincontrarsi e di conoscere durante il loro cammino molti altri bizzarri personaggi il cui scopo comune è sempre quello di procedere la loro avventura attraverso i diversi livelli e prove che Torre ha da offrire.
Per prima cosa bisogna dire che l’universo immaginario di TOG è immenso. Per quanto poco ci è dato sapere non è possibile stabilire un limite agli infiniti piani della fantomatica torre, i quali si presentano di per se vastissimi, ricchi di paesaggi, montagne, fiumi, mari e città, come se fossero interi mondi separati. Ognuno è diverso, originale e ben strutturato. Anche il numero di personaggi è enorme. Nonostante il focus rimanga comunque su quelli principali, durante la storia ne vengono introdotti continuamente tantissimi, ognuno dei quali ha uno ruolo ben preciso nella trama.
Di per se la storia si divide in due parti, se così si può dire. La prima a parer mio funge solo da introduzione al modo di TOG e da prologo agli avvenimenti successivi. Difatti conta solo 79 capitoli e si interrompe in uno dei momenti più cruciali dell’intera storia che segnerà anche un cambiamento irreversibile nel rapporto tra i nostri protagonisti. La seconda invece, che è ancora in continuazione, rappresenta la vera e propria storia e per ora conta più di 400 capitoli. Essa poi è suddivisa in diversi archi narrativi che presentano più o meno un inizio e una fine. Ho apprezzato molto l’originalità dell’ambientazione e anche l’alone misterioso che riguarda molti argomenti come: l’origine della stessa torre e degli abitanti che la popolano, l’origine delle dieci famiglie e dello stesso Baam, cosa c’è fuori dalla torre e in cima... Alcune informazioni vengono date ma molte vengono celate al lettore in modo che possa farsi una propria idea. Per ora, solo poco è stato rivelato.
Per quanto riguarda la grafica e i disegni devo dire che sono abbastanza belli e nel corso dell’opera migliorano anche. Alcune vignette sono veramente stupende.
La caratterizzazione dei personaggi invece è eccellente, molto migliore rispetto a quella dei soliti shonen. Soprattutto quella di Rachel. Trovo che rappresenti un cattivo molto più realistico rispetto a quello di molti altri manga. Non si presenta infatti come il solito boss imbattibile, ma come qualcuno che pur di raggiungere il proprio fine è disposto a sacrificare chiunque e qualunque cosa con leggerezza, ma che allo stesso tempo, incapace di fare nulla con le proprie forze, si troverà costretta ad appoggiarsi sempre agli altri, a differenza di Baam il cui punto di forza è senz’altro l’amicizia e avrà sempre qualcuno al suo fianco a sostenerlo.
Lo consiglio veramente a chiunque volesse leggere una storia fantasy di avventura, senza dover ricadere nel banale. È veramente appassionante e ricco di spunti.
Quando iniziai Tower of God non mi aspettavo minimamente che sarebbe stato così appassionante, nè così vasto.
La storia è incentrata sullo scalare la Torre, scalata che viene tentata da chi desidera ottenere qualcosa, che è appunto possibile ottenere una volta arrivati in cima. Chi scala la Torre è chiamato "regolare". I regolari devono affrontare una o più prove ad ogni piano per poter proseguire al piano successivo; ognuno desidera ottenere qualcosa di diverso, ma apparentemente in cima tutto è possibile. Tuttavia, non tutti coloro che scalano la torre sono regolari, e raramente riescono ad entrare anche delle persone dal mondo esterno, definiti irregolari: essi posseggono quasi sempre un potere incredibile e sono in grado di sconvolgere la Torre, portando cambiamento e destabilizzazione. Il protagonista principale (affiancato da numerosi co-protagonisti) è Baam, un irregolare, che entra nella Torre per caso e inizia la sua scalata.
L'universo di TOG è piuttosto ampio: a capo della Torre c'è il Re, un essere divino e invincibile, sotto cui stanno le Dieci Famiglie più importanti e potenti. La lista dei personaggi che popolano la torre continua con i rankers, gli amministratori dei piani, le principesse di Jahad, i membri dell'organizzazione criminale FUG, e molto altro ancora.
Il manhwa parte col botto e prosegue ancora meglio: intrighi e azione si susseguono capitolo dopo capitolo, al punto che mi sono ritrovata ad appassionarmi alla storia e ai personaggi in men che non si dica. Particolarmente interessante è ciò che riguarda il passato del protagonista (sconosciuto) e l'alone di mistero che avvolge il Re, le Dieci Famiglie e la Torre stessa.
I personaggi sono molto diversi tra loro ma ben caratterizzati. Nulla nella trama è lasciato al caso e addirittura decine di capitoli dopo si ritrovano collegamenti a vicende precedenti.
I disegni sono partiti molto spigolosi nei primi capitoli, ma col passare del tempo diventano sempre più dettagliati, fino ad arrivare ad alcune illustrazioni davvero belle.
Sicuramente super consigliato, e oltretutto si può leggere gratuitamente su Line Webtoon (comodissima l'app)! Fosse uscito come manga in Giappone sarebbe sicuramente diventato famoso.
La storia è incentrata sullo scalare la Torre, scalata che viene tentata da chi desidera ottenere qualcosa, che è appunto possibile ottenere una volta arrivati in cima. Chi scala la Torre è chiamato "regolare". I regolari devono affrontare una o più prove ad ogni piano per poter proseguire al piano successivo; ognuno desidera ottenere qualcosa di diverso, ma apparentemente in cima tutto è possibile. Tuttavia, non tutti coloro che scalano la torre sono regolari, e raramente riescono ad entrare anche delle persone dal mondo esterno, definiti irregolari: essi posseggono quasi sempre un potere incredibile e sono in grado di sconvolgere la Torre, portando cambiamento e destabilizzazione. Il protagonista principale (affiancato da numerosi co-protagonisti) è Baam, un irregolare, che entra nella Torre per caso e inizia la sua scalata.
L'universo di TOG è piuttosto ampio: a capo della Torre c'è il Re, un essere divino e invincibile, sotto cui stanno le Dieci Famiglie più importanti e potenti. La lista dei personaggi che popolano la torre continua con i rankers, gli amministratori dei piani, le principesse di Jahad, i membri dell'organizzazione criminale FUG, e molto altro ancora.
Il manhwa parte col botto e prosegue ancora meglio: intrighi e azione si susseguono capitolo dopo capitolo, al punto che mi sono ritrovata ad appassionarmi alla storia e ai personaggi in men che non si dica. Particolarmente interessante è ciò che riguarda il passato del protagonista (sconosciuto) e l'alone di mistero che avvolge il Re, le Dieci Famiglie e la Torre stessa.
I personaggi sono molto diversi tra loro ma ben caratterizzati. Nulla nella trama è lasciato al caso e addirittura decine di capitoli dopo si ritrovano collegamenti a vicende precedenti.
I disegni sono partiti molto spigolosi nei primi capitoli, ma col passare del tempo diventano sempre più dettagliati, fino ad arrivare ad alcune illustrazioni davvero belle.
Sicuramente super consigliato, e oltretutto si può leggere gratuitamente su Line Webtoon (comodissima l'app)! Fosse uscito come manga in Giappone sarebbe sicuramente diventato famoso.
Penso che la prima cosa che passerà per la testa a chi inizierà la lettura sarà il titolo di HunterXHunter. Il perché è facilmente intuibile: Tower of God parla di una scalata, la scalata di un'immensa torre cui ogni piano costituisce un mondo enorme e ricco di insidie... o occasioni, anche la fortuna è un elemento da tenere conto, sopratutto per superare i giochi e test proposti per raggiungere la tappa successiva.
Inizio a parlare del punto forte: penso, con forte sicurezza, che l'unico fumetto, tra manga-manhwa-manhua, in grado rivaleggiare in quanto a vastità con ToG sia One Piece. No, nemmeno OP ci si avvicina minimamente, ma per un motivo "esterno" che tratterrò un po' più avanti.
Dunque, mentre One Piece tende a dare al lettore sempre più informazioni e a introdurlo sempre più nel suo mondo attraverso un avanzamento orizzontale dei personaggi, ToG lo fa (ovviamente) in verticale.
La Torre ha più di cento piani. Chiunque riuscirà mai a raggiungere la cima avrà tutto, ma le prove da superare sono spesso mortali e la gente preferisce fermarsi ad un certo punto, mettendo su una propria attività (bar, negozi, fabbriche ecc.) e portando così alla formazione di un mondo speculare a quello di fuori (con questo termine intendo uno strato esterno della torre, in cui vi sono i vari paesi e le persone che non partecipano alla scalata).
La Torre ha dunque una struttura politica: primo è Re Zahard, immortale, potentissimo. Per secoli ha governato la Torre assieme alle Dieci Grandi Casate e risposto solamente agli antichi Guardiani dei piani, mentre un'organizzazione criminale chiamata FUG cresceva alle sue spalle in attesa di un "Dio" che avrebbe rovesciato il tiranno...
Non starò a spiegare tutte le regole e i vari aspetti della Torre (dalla classificazione dei regolari all'utilizzo dello shinsoo, un'energia esterna il cui concetto prende a schiaffi l'aura, il reiatsu, il chakra e tutte quelle menate shonenesche); piuttosto è meglio dare una nota di merito all'autore (SIU, Slave In Utero) per come sia in grado gestire una moltitudine simile di personaggi. Per farvi un'idea, al momento i protagonisti sono sopra la trentina - i protagonisti!
Il tema alla base dell'opera invece è semplice: quanto è disposta a fare una persona per inseguire il proprio sogno? A volte, durante la lettura, perdiamo il senso del bene e male: ogni personaggio che vediamo è stato scelto per entrare nella torre e tentare la salita, scelto da Headon (guardiano del piano terra), da Dio per buttare il passato alle spalle e sfruttare questa seconda opportunità, ma con il passare del tempo ci si ritrova a dover fare delle scelte, andare contro la propria morale, anche corrompersi definitivamente... Per poter avere qualcosa di nuovo, vincere il gioco e ottenere tutto, bisogna perdere altrettanto di quello che ci siamo portati dietro, non oggetti ma componenti del nostro animo. A questo punto il dubbio è: riuscirà mai "quella cosa là" lassù in cima a colmare la fossa scavata da noi stessi?
A volte, molto raramente, capita che qualcuno entri nella torre senza essere stato scelto da Headon, irregolari, mostri di immensa potenza, in grado di sconvolgere l'equilibrio formatosi nella Torre. Eppure un giorno arriva Baam, un irregolare giovane e gracilino. Non sembra mostrare nessuna dote, non ha superpoteri o trasformazioni teatrali; l'unica cosa che lo contraddistingue da tutti gli altri è il suo essere nel giusto. Gli abitanti della Torre vivono nel grigio, ma Baam rappresenta il bianco più puro: non ha desideri particolari se non quello di aiutare gli altri e farsi degli amici, e paradossalmente, agli occhi altrui, questo lo fa apparire come il più terrificante dei mostri.
_
All'inizio ho accennato al fatto che questo webtoon sia impareggiabile in quanto a vastità, vediamo di farvi capire perché.
Tower of God (che al momento conta sui duecento capitoli e non è nemmeno ad un terzo della storia) fa parte di un determinato universo narrativo chiamato Talse Uzer Story (abbreviato TUS). ToG è (e sarà per lungo tempo) il più lungo di un discreto numero di fumetti ambientati nel TUS, che insieme compongono letteralmente un universo. La Torre è quindi solo una briciola di quello che sta passando per la mente malata dell'autore ma si mostra ugualmente come un microverso davvero enorme.
Mi piace come la serie è ordinata, molto utile per la gestione di informazioni. Prima di tutto ToG non è diviso in volumi, non ha una versione cartacea ma viene pubblicato esclusivamente in digitale, online, a colori, e GRATIS (per noi) sul sito internazionale dell'editore (Line Webtoon) in inglese ogni mercoledì. La serie è divisa in stagioni, associabili alle saghe dei manga; azzerano il conteggio dei capitoli a ogni nuova partenza (ma tanto basta fare x+x per sapere il totale effettivo); ogni stagione è divisa in saghe; alcune saghe possono essere divise in sottosaghe; inoltre non vi è una sola prova per ogni piano (eh no, mica è così facile!). Per poter raggiungere i test effettivi bisogna prima superare sottotest e pure sottosottotest, a volte causati da forze esterne o per scelta del regolare (ad esempio fare delle prove particolari per ottenere armi speciali).
Il mio voto è dieci, non lo cambierò, SIU è un artista formidabile e concordo con chi definite definisce ToG lo shonen del decennio. Se fosse pubblicato in Giappone penso che la gente se lo farebbe uscire dalle orecchie a furia di parlarne.
Inizio a parlare del punto forte: penso, con forte sicurezza, che l'unico fumetto, tra manga-manhwa-manhua, in grado rivaleggiare in quanto a vastità con ToG sia One Piece. No, nemmeno OP ci si avvicina minimamente, ma per un motivo "esterno" che tratterrò un po' più avanti.
Dunque, mentre One Piece tende a dare al lettore sempre più informazioni e a introdurlo sempre più nel suo mondo attraverso un avanzamento orizzontale dei personaggi, ToG lo fa (ovviamente) in verticale.
La Torre ha più di cento piani. Chiunque riuscirà mai a raggiungere la cima avrà tutto, ma le prove da superare sono spesso mortali e la gente preferisce fermarsi ad un certo punto, mettendo su una propria attività (bar, negozi, fabbriche ecc.) e portando così alla formazione di un mondo speculare a quello di fuori (con questo termine intendo uno strato esterno della torre, in cui vi sono i vari paesi e le persone che non partecipano alla scalata).
La Torre ha dunque una struttura politica: primo è Re Zahard, immortale, potentissimo. Per secoli ha governato la Torre assieme alle Dieci Grandi Casate e risposto solamente agli antichi Guardiani dei piani, mentre un'organizzazione criminale chiamata FUG cresceva alle sue spalle in attesa di un "Dio" che avrebbe rovesciato il tiranno...
Non starò a spiegare tutte le regole e i vari aspetti della Torre (dalla classificazione dei regolari all'utilizzo dello shinsoo, un'energia esterna il cui concetto prende a schiaffi l'aura, il reiatsu, il chakra e tutte quelle menate shonenesche); piuttosto è meglio dare una nota di merito all'autore (SIU, Slave In Utero) per come sia in grado gestire una moltitudine simile di personaggi. Per farvi un'idea, al momento i protagonisti sono sopra la trentina - i protagonisti!
Il tema alla base dell'opera invece è semplice: quanto è disposta a fare una persona per inseguire il proprio sogno? A volte, durante la lettura, perdiamo il senso del bene e male: ogni personaggio che vediamo è stato scelto per entrare nella torre e tentare la salita, scelto da Headon (guardiano del piano terra), da Dio per buttare il passato alle spalle e sfruttare questa seconda opportunità, ma con il passare del tempo ci si ritrova a dover fare delle scelte, andare contro la propria morale, anche corrompersi definitivamente... Per poter avere qualcosa di nuovo, vincere il gioco e ottenere tutto, bisogna perdere altrettanto di quello che ci siamo portati dietro, non oggetti ma componenti del nostro animo. A questo punto il dubbio è: riuscirà mai "quella cosa là" lassù in cima a colmare la fossa scavata da noi stessi?
A volte, molto raramente, capita che qualcuno entri nella torre senza essere stato scelto da Headon, irregolari, mostri di immensa potenza, in grado di sconvolgere l'equilibrio formatosi nella Torre. Eppure un giorno arriva Baam, un irregolare giovane e gracilino. Non sembra mostrare nessuna dote, non ha superpoteri o trasformazioni teatrali; l'unica cosa che lo contraddistingue da tutti gli altri è il suo essere nel giusto. Gli abitanti della Torre vivono nel grigio, ma Baam rappresenta il bianco più puro: non ha desideri particolari se non quello di aiutare gli altri e farsi degli amici, e paradossalmente, agli occhi altrui, questo lo fa apparire come il più terrificante dei mostri.
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All'inizio ho accennato al fatto che questo webtoon sia impareggiabile in quanto a vastità, vediamo di farvi capire perché.
Tower of God (che al momento conta sui duecento capitoli e non è nemmeno ad un terzo della storia) fa parte di un determinato universo narrativo chiamato Talse Uzer Story (abbreviato TUS). ToG è (e sarà per lungo tempo) il più lungo di un discreto numero di fumetti ambientati nel TUS, che insieme compongono letteralmente un universo. La Torre è quindi solo una briciola di quello che sta passando per la mente malata dell'autore ma si mostra ugualmente come un microverso davvero enorme.
Mi piace come la serie è ordinata, molto utile per la gestione di informazioni. Prima di tutto ToG non è diviso in volumi, non ha una versione cartacea ma viene pubblicato esclusivamente in digitale, online, a colori, e GRATIS (per noi) sul sito internazionale dell'editore (Line Webtoon) in inglese ogni mercoledì. La serie è divisa in stagioni, associabili alle saghe dei manga; azzerano il conteggio dei capitoli a ogni nuova partenza (ma tanto basta fare x+x per sapere il totale effettivo); ogni stagione è divisa in saghe; alcune saghe possono essere divise in sottosaghe; inoltre non vi è una sola prova per ogni piano (eh no, mica è così facile!). Per poter raggiungere i test effettivi bisogna prima superare sottotest e pure sottosottotest, a volte causati da forze esterne o per scelta del regolare (ad esempio fare delle prove particolari per ottenere armi speciali).
Il mio voto è dieci, non lo cambierò, SIU è un artista formidabile e concordo con chi definite definisce ToG lo shonen del decennio. Se fosse pubblicato in Giappone penso che la gente se lo farebbe uscire dalle orecchie a furia di parlarne.
"Che cosa desideri? Fortuna? Gloria? Potere? Vendetta? O qualcosa che vada oltre tutto questo? Qualunque cosa desideri, è lì che si trova.”
Con queste parole comincia "Tower of God"(ToG). Il luogo in questione è l'ultimo piano della "torre di dio". Tale torre congiunge un'infinità di universi paralleli, ma solo i "prescelti” possono accedervi e tentarne la difficilissima scalata. Ogni piano della torre è un mondo a sé stante, governato da un diverso guardiano che di volta in volta sottoporrà gli scalatori a prove diverse. Solo superando ognuna di esse si riuscirà ad accedere all'ultimo piano e a vedere realizzati i propri desideri.
L'unico desiderio che il protagonista, 25° Baam, vorrebbe esprimere è quello di ricongiungersi alla sua miglior amica, Rachel, che, prescelta, decide di tentare la scalata lasciandolo completamente da solo. Con le sue sole forze riesce ad entrare nella torre senza essere autorizzato, diventando così uno dei pochissimi (solo tre prima di lui) "irregolari". Tali individui posseggono grandissimi poteri, in grado di portare enormi sconvolgimenti all'interno della torre, e vengono per questo temuti ed odiati. Così cominciano le avventure di Baam alle prese con sfide sempre diverse in cui vengono testate tutte le qualità che uno scalatore deve possedere.
SIU, l'autore di questa opera non lascia nulla al caso; avete presente quei fastidiosissimi buchi di trama che permeano gli shonen dei giorni d'oggi? In questo manhwa è impossibile trovarne: tutto sembra pianificato minuziosamente, come se l'autore alla stesura del primo capitolo avesse già ben chiaro in mente il completo sviluppo della storia.
Le battaglie sono rese benissimo; si alternano scontri in cui è la forza bruta a farla da padrone ad altri in cui si assiste ad una vera e propria partita a scacchi, il tutto condito da poteri ed abilità via via sempre diversi.
ToG a detta stessa dell'autore è un manhwa corale, che non vede un unico protagonista ma una serie di personaggi principali attorno ai quali viene cucita la storia. Per tale ragione tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati; all'autore bastano pochissime scene per dar vita ad ognuno di loro. Molti di essi sono avvolti nella più completa oscurità, della maggior parte si conosce molto poco, eppure Siu riesce a trasmettere facilmente le personalità, le incertezze o i desideri dei protagonisti. Ad esempio si sa ben poco del background di Rak, lucertolone umanoide che accompagna Baam nel suo viaggio, eppure non si può che simpatizzare per lui. Allo stesso modo ci si immedesima facilmente nel freddo calcolatore Koon, alla ricerca del potere assoluto. Decine di sottotrame si sviluppano contemporaneamente, arrivando molto lentamente, e non senza colpi di scena, a confluire nella storia principale. Gag comiche sensazionali, momenti cruenti e seriosi si alternano sapientemente coinvolgendo il lettore sempre di più.
Il formato di ToG è per un appassionato di manga inusuale: vignette completamente colorate poste verticalmente in un'unica, lunghissima striscia.
Siamo, a mio avviso, di fronte ad uno dei migliori prodotti al momento sul mercato. ToG è una ventata d'aria fresca, qualcosa di completamente diverso dagli shonen giapponesi oramai fermi sugli stessi stereotipi da più di un decennio. Siu non è sottoposto alle logiche di marketing o di fanservice: egli può scrivere e disegnare quel che più gli piace, in completa e totale autonomia di pensiero.
Quindi, in definitiva, non posso che consigliare vivamente questo manhwa a tutti gli appassionati di shonen. Dategli fiducia, sono sicuro che non ve ne pentirete.
Con queste parole comincia "Tower of God"(ToG). Il luogo in questione è l'ultimo piano della "torre di dio". Tale torre congiunge un'infinità di universi paralleli, ma solo i "prescelti” possono accedervi e tentarne la difficilissima scalata. Ogni piano della torre è un mondo a sé stante, governato da un diverso guardiano che di volta in volta sottoporrà gli scalatori a prove diverse. Solo superando ognuna di esse si riuscirà ad accedere all'ultimo piano e a vedere realizzati i propri desideri.
L'unico desiderio che il protagonista, 25° Baam, vorrebbe esprimere è quello di ricongiungersi alla sua miglior amica, Rachel, che, prescelta, decide di tentare la scalata lasciandolo completamente da solo. Con le sue sole forze riesce ad entrare nella torre senza essere autorizzato, diventando così uno dei pochissimi (solo tre prima di lui) "irregolari". Tali individui posseggono grandissimi poteri, in grado di portare enormi sconvolgimenti all'interno della torre, e vengono per questo temuti ed odiati. Così cominciano le avventure di Baam alle prese con sfide sempre diverse in cui vengono testate tutte le qualità che uno scalatore deve possedere.
SIU, l'autore di questa opera non lascia nulla al caso; avete presente quei fastidiosissimi buchi di trama che permeano gli shonen dei giorni d'oggi? In questo manhwa è impossibile trovarne: tutto sembra pianificato minuziosamente, come se l'autore alla stesura del primo capitolo avesse già ben chiaro in mente il completo sviluppo della storia.
Le battaglie sono rese benissimo; si alternano scontri in cui è la forza bruta a farla da padrone ad altri in cui si assiste ad una vera e propria partita a scacchi, il tutto condito da poteri ed abilità via via sempre diversi.
ToG a detta stessa dell'autore è un manhwa corale, che non vede un unico protagonista ma una serie di personaggi principali attorno ai quali viene cucita la storia. Per tale ragione tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati; all'autore bastano pochissime scene per dar vita ad ognuno di loro. Molti di essi sono avvolti nella più completa oscurità, della maggior parte si conosce molto poco, eppure Siu riesce a trasmettere facilmente le personalità, le incertezze o i desideri dei protagonisti. Ad esempio si sa ben poco del background di Rak, lucertolone umanoide che accompagna Baam nel suo viaggio, eppure non si può che simpatizzare per lui. Allo stesso modo ci si immedesima facilmente nel freddo calcolatore Koon, alla ricerca del potere assoluto. Decine di sottotrame si sviluppano contemporaneamente, arrivando molto lentamente, e non senza colpi di scena, a confluire nella storia principale. Gag comiche sensazionali, momenti cruenti e seriosi si alternano sapientemente coinvolgendo il lettore sempre di più.
Il formato di ToG è per un appassionato di manga inusuale: vignette completamente colorate poste verticalmente in un'unica, lunghissima striscia.
Siamo, a mio avviso, di fronte ad uno dei migliori prodotti al momento sul mercato. ToG è una ventata d'aria fresca, qualcosa di completamente diverso dagli shonen giapponesi oramai fermi sugli stessi stereotipi da più di un decennio. Siu non è sottoposto alle logiche di marketing o di fanservice: egli può scrivere e disegnare quel che più gli piace, in completa e totale autonomia di pensiero.
Quindi, in definitiva, non posso che consigliare vivamente questo manhwa a tutti gli appassionati di shonen. Dategli fiducia, sono sicuro che non ve ne pentirete.
Questo manhwa è di gran lunga una delle letture più sorprendenti degli ultimi anni. Mai quando, incuriosito dalle vivaci immagini, lessi i primi capitoli, avrei pensato che ToG mi sarebbe piaciuto tanto. Cominciamo dal principio: "Tower of God" è un webcomic, finora almeno, ovvero è pubblicato dall'autore sudcoreano (Siu) su un sito online, ma vi sono moltissimi siti che ospitano le traduzioni dell'opera.
Al momento della recensione sono usciti 130 capitoli, divisi in due atti, ma gli elementi introdotti sono tali che possiamo immaginare non si sia nemmeno a metà del cammino.
Il genere di cui stiamo parlando è lo stesso, grossomodo, di HxH, ma preso nel segmento iniziale, ovvero l'esame di hunter. Infatti la torre di cui il titolo è un altissimo edificio pieno di portali collegati a moltitudini di mondi.
Vi sono abitanti di questa torre e suoi scalatori, tutti vogliono arrivare in cima ed esaudire i propri desideri. Noi seguiamo le vicende di un "involontario" scalatore ("giocatore"? "partecipante"?) nella sua ascesa lungo i vari livelli, incontrando tanti comprimari e personaggi in generale, con una cura eccezionale per l'aspetto psicologico. Perchè ovviamente la maggior parte degli altri "scalatori" ha emozioni e ambizioni, punti di vista e affinità differenti dagli altri, e Siu è molto abile nello sfruttare i contrasti per portare avanti la storia, alternando il meccanismo del "tutti contro tutti" e del gioco di squadra. Sembra da quanto osservato che il focus sia esclusivamente sui personaggi. Questo è tendenzialmente vero, ma ho trovato nella lettura che il mondo fosse piuttosto interessante e originale (per la struttura a torre-portale, che consente infiniti margini di varietà!), e per la complessità delle spiegazioni durante i vari test cui i personaggi sono sottoposti nella scalata. Circa il tono del mahnwa, si può dire che alterni, come tanti altri, momenti scherzosi (Rak è un personaggio favoloso) e drammatici (molti personaggi sono spinti nella scalata da motivazioni tragiche). Mi ha ricordato Naruto (talvolta FMA) in più punti, ma in fondo tanti shonen si "scambiano" omaggi vicendevoli.
Come detto ToG si divide (finora) in due "stagioni", nettamente divise, anche temporalmente; al punto che iniziando la seconda ci si ritrova un po' spaesati! Ma niente paura, è un'effettiva continuazione, l'autore semplicemente ha voluto creare un po' di mistero e complicare (in senso positivo però) la storia.
In conclusione mi sento davvero di consigliare questo manhwa dal formato così particolare (non solo perché coreano, ma pubblicato in lunghe strisce verticali!), sia agli amanti degli shonen, sia a quanti appassionati di personaggi psicologicamente complessi, sperando vi sappia coinvolgere quanto ha fatto con me.
Al momento della recensione sono usciti 130 capitoli, divisi in due atti, ma gli elementi introdotti sono tali che possiamo immaginare non si sia nemmeno a metà del cammino.
Il genere di cui stiamo parlando è lo stesso, grossomodo, di HxH, ma preso nel segmento iniziale, ovvero l'esame di hunter. Infatti la torre di cui il titolo è un altissimo edificio pieno di portali collegati a moltitudini di mondi.
Vi sono abitanti di questa torre e suoi scalatori, tutti vogliono arrivare in cima ed esaudire i propri desideri. Noi seguiamo le vicende di un "involontario" scalatore ("giocatore"? "partecipante"?) nella sua ascesa lungo i vari livelli, incontrando tanti comprimari e personaggi in generale, con una cura eccezionale per l'aspetto psicologico. Perchè ovviamente la maggior parte degli altri "scalatori" ha emozioni e ambizioni, punti di vista e affinità differenti dagli altri, e Siu è molto abile nello sfruttare i contrasti per portare avanti la storia, alternando il meccanismo del "tutti contro tutti" e del gioco di squadra. Sembra da quanto osservato che il focus sia esclusivamente sui personaggi. Questo è tendenzialmente vero, ma ho trovato nella lettura che il mondo fosse piuttosto interessante e originale (per la struttura a torre-portale, che consente infiniti margini di varietà!), e per la complessità delle spiegazioni durante i vari test cui i personaggi sono sottoposti nella scalata. Circa il tono del mahnwa, si può dire che alterni, come tanti altri, momenti scherzosi (Rak è un personaggio favoloso) e drammatici (molti personaggi sono spinti nella scalata da motivazioni tragiche). Mi ha ricordato Naruto (talvolta FMA) in più punti, ma in fondo tanti shonen si "scambiano" omaggi vicendevoli.
Come detto ToG si divide (finora) in due "stagioni", nettamente divise, anche temporalmente; al punto che iniziando la seconda ci si ritrova un po' spaesati! Ma niente paura, è un'effettiva continuazione, l'autore semplicemente ha voluto creare un po' di mistero e complicare (in senso positivo però) la storia.
In conclusione mi sento davvero di consigliare questo manhwa dal formato così particolare (non solo perché coreano, ma pubblicato in lunghe strisce verticali!), sia agli amanti degli shonen, sia a quanti appassionati di personaggi psicologicamente complessi, sperando vi sappia coinvolgere quanto ha fatto con me.