G-Maru Edition
"G-maru" anche se non è niente di eccezionale per me è stata una bella lettura in cui non sono mancati momenti divertenti, scorre senza mai risultare noiosa.
Seguiamo la storia di Kaburagi Aruto, ragazza con il sogno di diventare una mangaka di manga shoujo, e di g-maru, ragazzo che per tornare indietro nel tempo è diventato un robot, e grande fan della Aruto del futuro.
La trama a volte sembra più un insieme di tante storie, più o meno autoconclusive messe insieme, ma -come detto sopra- non annoia e ti porta a voler finire i due volumi di cui è composta l'opera per vedere cosa succede.
Buoni i disegni, con linee chiare e capaci di trasmettere (anche se non proprio in pieno, a volte) le varie emozioni dei protagonisti, in definitiva una lettura consigliata a tutti coloro che cercano una storia semplice ma divertente (non troppo lunga visti i due soli volumi), ben disegnata e con dei bei personaggi, ho apprezzato molto Aruto e le sue amiche, un po' meno g-maru.
Seguiamo la storia di Kaburagi Aruto, ragazza con il sogno di diventare una mangaka di manga shoujo, e di g-maru, ragazzo che per tornare indietro nel tempo è diventato un robot, e grande fan della Aruto del futuro.
La trama a volte sembra più un insieme di tante storie, più o meno autoconclusive messe insieme, ma -come detto sopra- non annoia e ti porta a voler finire i due volumi di cui è composta l'opera per vedere cosa succede.
Buoni i disegni, con linee chiare e capaci di trasmettere (anche se non proprio in pieno, a volte) le varie emozioni dei protagonisti, in definitiva una lettura consigliata a tutti coloro che cercano una storia semplice ma divertente (non troppo lunga visti i due soli volumi), ben disegnata e con dei bei personaggi, ho apprezzato molto Aruto e le sue amiche, un po' meno g-maru.
"G-Maru Edition" è una serie in due volumi, edita da Planet Manga in Italia, di Mizuki Kawashita, conosciuta per le ben più famose "100% Ichigo" e "Hatsukoi Limit".
La trama racconta dell'incontro tra Kaburagi Aruto, una adolescente con il sogno di diventare una mangaka di shoujo e G-Maru, un'essere umano venuto dal futuro sotto-forma di robot, che farà una sconvolgente rivelazione sul futuro della giovane Kaburagi.
La trama iniziale risulta essere molto semplice ma con delle buone possibilità di sviluppo, purtroppo nei due volumi i capitoli saranno per lo più racconti auto-conclusivi che serviranno a presentare nuovi personaggi o a mostrare le grazie dei, o meglio delle, suddette. Lo stratagemma utilizzato dall'autrice, per poter arrivare alle molteplici scene ecchi, è quello che ad ogni capitolo il caro G-Maru sfoggerà un aggeggio nuovo di zecca, che per mal interpretazione, guasto o malfunzionamento di sorta, porterà all'inevitabile deshabillé delle ragazze. Purtroppo tale espediente narrativo spesso risulterà ben poco ispirato, o scontato, per lo svolgimento del capitolo, insomma siamo ben lontani dai marchingegni del ben più famoso Doraemon.
Il problema di questo manga non è solamente l'andamento semi inesistente del racconto o l'inconsistenza della sua trama, ma anche i suoi personaggi che contribuiscono a non rendere molto piacevole la lettura, essendo molteplici e con una caratterizzazione assolutamente insussistente, avendo una loro specifica peculiarità su cui il capitolo a loro inerente girerà intorno, senza prendere in considerazione null'altro per svilupparli, insomma utilizzando un modo di dire direi che sono per la loro totalità pressoché "tagliati con l'accetta".
Come ammesso a fine del secondo volume dalla stessa autrice, "G-Maru" non era altro che un calderone sperimentale, in cui infilare a forza tante idee diverse, anche se mantenendo sempre l'unico punto cardine di arrivare alle scene piccanti. Sinceramente, non ho molto notato questa nota sperimentale, al contrario ho notato l'appesantimento della storia con l'inserimento massiccio di argomenti e sotto-trame che come per la trama principale non portavano a nulla, se non ad appesantire la lettura con dialoghi su dialoghi per presentare una situazione che dopo 20/30 pagine ci saremmo dovuti dimenticare, perché ci sarebbe stata presentata un'altra tematica egualmente inutile e sterile.
Da questo guazzabuglio si salvano solamente i disegni della Sensei che, come in tante altre sue opere sono veramente fantastici, specialmente nel disegnare situazioni stuzzicanti, per giunta in questa serie è riuscita a spingersi ancora oltre con scene al limite dell'erotico; purtroppo l'unica pecca su questo versante lo devo indicare nel design di G-Maru che ho trovato poco piacevole esteticamente, anche se questo giudizio estetico si controbilancia in funzionalità, perché con la sua rappresentazione cosi bizzarra l'autrice spesso è riuscita a mostrare "reazioni fisiologiche maschili" senza incorrere nella censura o sforare in altri generi.
Infine per l'edizione posso dire che è molto semplice, senza infamia e senza lode, classica e basica, unici due appunti, le pagine non sono per nulla trasparenti, ma tendono all'ingiallimento purtroppo.
Per concludere la serie non ha nulla al di fuori dei disegni per poter essere consigliata, concretamente se si soprassiede sui dialoghi pressoché inutili e per la sua conformazione a vignette, lo si può prendere considerandolo come un artbook dell'autrice, godendo dei suoi disegni, piuttosto che un manga.
La trama racconta dell'incontro tra Kaburagi Aruto, una adolescente con il sogno di diventare una mangaka di shoujo e G-Maru, un'essere umano venuto dal futuro sotto-forma di robot, che farà una sconvolgente rivelazione sul futuro della giovane Kaburagi.
La trama iniziale risulta essere molto semplice ma con delle buone possibilità di sviluppo, purtroppo nei due volumi i capitoli saranno per lo più racconti auto-conclusivi che serviranno a presentare nuovi personaggi o a mostrare le grazie dei, o meglio delle, suddette. Lo stratagemma utilizzato dall'autrice, per poter arrivare alle molteplici scene ecchi, è quello che ad ogni capitolo il caro G-Maru sfoggerà un aggeggio nuovo di zecca, che per mal interpretazione, guasto o malfunzionamento di sorta, porterà all'inevitabile deshabillé delle ragazze. Purtroppo tale espediente narrativo spesso risulterà ben poco ispirato, o scontato, per lo svolgimento del capitolo, insomma siamo ben lontani dai marchingegni del ben più famoso Doraemon.
Il problema di questo manga non è solamente l'andamento semi inesistente del racconto o l'inconsistenza della sua trama, ma anche i suoi personaggi che contribuiscono a non rendere molto piacevole la lettura, essendo molteplici e con una caratterizzazione assolutamente insussistente, avendo una loro specifica peculiarità su cui il capitolo a loro inerente girerà intorno, senza prendere in considerazione null'altro per svilupparli, insomma utilizzando un modo di dire direi che sono per la loro totalità pressoché "tagliati con l'accetta".
Come ammesso a fine del secondo volume dalla stessa autrice, "G-Maru" non era altro che un calderone sperimentale, in cui infilare a forza tante idee diverse, anche se mantenendo sempre l'unico punto cardine di arrivare alle scene piccanti. Sinceramente, non ho molto notato questa nota sperimentale, al contrario ho notato l'appesantimento della storia con l'inserimento massiccio di argomenti e sotto-trame che come per la trama principale non portavano a nulla, se non ad appesantire la lettura con dialoghi su dialoghi per presentare una situazione che dopo 20/30 pagine ci saremmo dovuti dimenticare, perché ci sarebbe stata presentata un'altra tematica egualmente inutile e sterile.
Da questo guazzabuglio si salvano solamente i disegni della Sensei che, come in tante altre sue opere sono veramente fantastici, specialmente nel disegnare situazioni stuzzicanti, per giunta in questa serie è riuscita a spingersi ancora oltre con scene al limite dell'erotico; purtroppo l'unica pecca su questo versante lo devo indicare nel design di G-Maru che ho trovato poco piacevole esteticamente, anche se questo giudizio estetico si controbilancia in funzionalità, perché con la sua rappresentazione cosi bizzarra l'autrice spesso è riuscita a mostrare "reazioni fisiologiche maschili" senza incorrere nella censura o sforare in altri generi.
Infine per l'edizione posso dire che è molto semplice, senza infamia e senza lode, classica e basica, unici due appunti, le pagine non sono per nulla trasparenti, ma tendono all'ingiallimento purtroppo.
Per concludere la serie non ha nulla al di fuori dei disegni per poter essere consigliata, concretamente se si soprassiede sui dialoghi pressoché inutili e per la sua conformazione a vignette, lo si può prendere considerandolo come un artbook dell'autrice, godendo dei suoi disegni, piuttosto che un manga.
Questa storia è nata da un paradosso. C'è un po' della storia di Doraemon, solo che il protagonista, G-maru, vuole che la coprotagonista, Aruto Kaburagi, diventi un'autrice di manga erotici, cosa che lei non è intenzionata a fare. L'autore tocca temi come l'impegno che metti in tutto quello che fai, il dovere di rispettare le scadenze, il non abbattersi nei momenti difficili, e molto altro. G-maru è un personaggio macchiettistico puro, ma anche in grado di essere serio aiutando sempre Aruto nel suo sogno di mangaka, pur continuando a spronarla con l'obiettivo di farla diventare autrice di manga erotici. Nel complesso è stato molto divertente leggere questi due volumi: sono partito prevenuto per il fatto che l'avevo già letto un po' di tempo fa ma non avevo capito niente, bisogna leggere più volte un'opera che non si capisce. Do un 8 per la storia e i disegni.
Dopo "Anedoki" mi sono innamorato di Mizuki Kawashita e dei suoi disegni, così ho deciso di leggere il resto delle sue opere e di recente ho messo gli occhi su G-Maru Edition, una commedia ecchi per metà fantasy che mi ha incuriosito parecchio.
La trama vede Kaburagi Aruto, una ragazza che ambisce a diventare una mangaka shoujo, ma un essere proveniente dal futuro le rivela che è destinata a diventare una mangaka di hentai. La trama ha uno sviluppo strano e in sé e per sé il manga non ha una finale concreto alle aspettative; nuovi personaggi affiancheranno la protagonista, molto forzati però, per cercare di creare un ambiente dove ci siano solo ragazze che ambiscono a diventare dei professionisti nel loro campo.
Come sempre i disegni di Mizuki Kawashita sono la parte che preferisco, molto belli e caratteristici, il suo stile lo apprezzo molto, peccato però che non bastino a farmi piacere tutto il resto. Concludendo, ho trovato il tutto interessante nel primo volume ma i seguenti personaggi e il finale non mi hanno convinto sul parere finale e quindi penso che sia un'opera mediocre che poteva sicuramente ambire a conclusioni migliori.
La trama vede Kaburagi Aruto, una ragazza che ambisce a diventare una mangaka shoujo, ma un essere proveniente dal futuro le rivela che è destinata a diventare una mangaka di hentai. La trama ha uno sviluppo strano e in sé e per sé il manga non ha una finale concreto alle aspettative; nuovi personaggi affiancheranno la protagonista, molto forzati però, per cercare di creare un ambiente dove ci siano solo ragazze che ambiscono a diventare dei professionisti nel loro campo.
Come sempre i disegni di Mizuki Kawashita sono la parte che preferisco, molto belli e caratteristici, il suo stile lo apprezzo molto, peccato però che non bastino a farmi piacere tutto il resto. Concludendo, ho trovato il tutto interessante nel primo volume ma i seguenti personaggi e il finale non mi hanno convinto sul parere finale e quindi penso che sia un'opera mediocre che poteva sicuramente ambire a conclusioni migliori.
Anche se non è espressamente citato nel regolamento del sito, credo che fare un copia e incolla di una precedente recensione sia considerato come un atto censurabile. Questo è un vero peccato perché, almeno in questo caso, avrei fatto volentieri a meno di questa regola non scritta e avrei potuto risparmiare tempo e fatica riportando pari pari ciò che avevo scritto per le altre "opere brevi" di Mizuki Kawashita (cambiando ovviamente la descrizione della trama) senza che l'attendibilità della presente recensione ne risentisse. Ma dato che non voglio vedermela cancellata dovrò rimboccarmi le maniche e crearne una nuova; ma sappiate che questa sarà questa l'unica cosa originale che incontrerete se decideste di immergervi nella lettura di questo manga.
"G-maru Edition" è un manga composto da due volumetti che narra le vicende di Kaburagi Aruto, una giovane mangaka in erba. Sin da bambina la ragazza sognava di diventare una famosa autrice di shoujo-manga; ma proprio mentre è intenta al completamento delle ultime tavole della sua nuova creazione vede apparire nella sua camera un buffo robottino che le rivelerà di essere un suo fan e di venire dal futuro. G-maru, è questo il nome del robot predirà per la ragazza un futuro luminoso come mangaka; però, con grande disappunto della ragazza, non come autrice di shoujo-manga ma addirittura di ero-manga.
Il tratto grafico della Kawashita è come al solito superbo: è da diverso tempo che sono un grande ammiratore della morbidezza dei suoi disegno, specie quando si tratta di disegnare volti e figure femminili. Purtroppo, però, questo è l'unico elogio che mi sento di fare a questo manga che si distingue per essere un potentissimo sonnifero: la trama è interessante quanto una lista della spesa e i personaggi sono di una stupidità irritante. E cosa fare quando ci si accorge di aver creato il nulla? La risposta, purtroppo, è sempre la stessa: si abbonda con tette e mutandine.
Cos'è successo all'autrice di opere come "100% Ichigo" e "First Love Limited"? Una momentanea crisi creativa oppure le opere prima citate rappresentano il massimo che possiamo aspettarci? Solo il tempo darà una risposta a questo quesito. Personalmente spero che la Kawashita riesca presto a tornare ai fasti di un tempo: con un talento simile nel disegnare sarebbe un vero peccato se continuasse a sprecarsi in opere simili.
La mia recensione termina qui. Se volete saperne di più consultate le vecchie recensioni di cui parlavo all'inizio: tanto l'andazzo è sempre lo stesso.
"G-maru Edition" è un manga composto da due volumetti che narra le vicende di Kaburagi Aruto, una giovane mangaka in erba. Sin da bambina la ragazza sognava di diventare una famosa autrice di shoujo-manga; ma proprio mentre è intenta al completamento delle ultime tavole della sua nuova creazione vede apparire nella sua camera un buffo robottino che le rivelerà di essere un suo fan e di venire dal futuro. G-maru, è questo il nome del robot predirà per la ragazza un futuro luminoso come mangaka; però, con grande disappunto della ragazza, non come autrice di shoujo-manga ma addirittura di ero-manga.
Il tratto grafico della Kawashita è come al solito superbo: è da diverso tempo che sono un grande ammiratore della morbidezza dei suoi disegno, specie quando si tratta di disegnare volti e figure femminili. Purtroppo, però, questo è l'unico elogio che mi sento di fare a questo manga che si distingue per essere un potentissimo sonnifero: la trama è interessante quanto una lista della spesa e i personaggi sono di una stupidità irritante. E cosa fare quando ci si accorge di aver creato il nulla? La risposta, purtroppo, è sempre la stessa: si abbonda con tette e mutandine.
Cos'è successo all'autrice di opere come "100% Ichigo" e "First Love Limited"? Una momentanea crisi creativa oppure le opere prima citate rappresentano il massimo che possiamo aspettarci? Solo il tempo darà una risposta a questo quesito. Personalmente spero che la Kawashita riesca presto a tornare ai fasti di un tempo: con un talento simile nel disegnare sarebbe un vero peccato se continuasse a sprecarsi in opere simili.
La mia recensione termina qui. Se volete saperne di più consultate le vecchie recensioni di cui parlavo all'inizio: tanto l'andazzo è sempre lo stesso.