Mai Ball!
Se c'è un genere di cui non mi è mai importato nulla questo è quello sportivo (a parte alcuni manga di arti marziali).
Sono l'ecchi e il fanservice che mi hanno condotto a questa serie. Che quasi come una trappola presenta una formosa protagonista che lavora in un bagno pubblico, un perfetto setting per situazioni fanservice, e una storia che si evolve in poco tempo nel solito schema degli harem manga.
Ed è qui che il lettore viene preso di sorpresa. Questo è un rispettabilissimo manga sportivo. Il fanservice c'è ma c'è ancora più calcio, molto di più. Calcio ben giocato, con ottime strategie, ma fuori dai soliti stereotipi alla "Holly e Benji". Che mixa le parti comiche perfettamente con l'azione in campo e fuori (fra un bagno di gruppo della squadra ai bagni pubblici della protagonista e l'altro).
L'harem, per così dire, è solo accennato. L'allenatore che sembra essere l'amorazzo della squadra, e in particolare della protagonista, si rivela un elemento di fondo. Non insignificante, poichè essendo l'unico giocatore esperto, ed un talento naturale a questo sport, le sue strategie e allenamenti saranno indispensabili per la squadra. Ma non è su di lui che la storia ha il suo fulcro. E perde quasi immediatamente il suo ruolo di collante per la squadra poichè la passione delle ragazze per lo sport si evolve in fretta, e pur continuando a competere per lo scapolo d'oro rimangono per il calcio e gli allenamenti.
Un prodotto fuori dagli stereotipi, idoneo a chi non ne può più della solita fuffa sportiva. Dove il calcio viene giocato bene ma non a discapito del divertimento e del fanservice e viceversa. Con personaggi molto diversi da quelli che si vedono normalmente in questi prodotti, dall'attaccante sonnambula alla loli invisibile, fino alla "she hulk" accompagnata da quella che gioca sporco e alla fine viene anche elogiata per questo per essere quella che "davvero comprende il gioco del calcio", sfatando anche i soliti moralismi che normalmente piagano questo tipo di serie sportive.
Sono l'ecchi e il fanservice che mi hanno condotto a questa serie. Che quasi come una trappola presenta una formosa protagonista che lavora in un bagno pubblico, un perfetto setting per situazioni fanservice, e una storia che si evolve in poco tempo nel solito schema degli harem manga.
Ed è qui che il lettore viene preso di sorpresa. Questo è un rispettabilissimo manga sportivo. Il fanservice c'è ma c'è ancora più calcio, molto di più. Calcio ben giocato, con ottime strategie, ma fuori dai soliti stereotipi alla "Holly e Benji". Che mixa le parti comiche perfettamente con l'azione in campo e fuori (fra un bagno di gruppo della squadra ai bagni pubblici della protagonista e l'altro).
L'harem, per così dire, è solo accennato. L'allenatore che sembra essere l'amorazzo della squadra, e in particolare della protagonista, si rivela un elemento di fondo. Non insignificante, poichè essendo l'unico giocatore esperto, ed un talento naturale a questo sport, le sue strategie e allenamenti saranno indispensabili per la squadra. Ma non è su di lui che la storia ha il suo fulcro. E perde quasi immediatamente il suo ruolo di collante per la squadra poichè la passione delle ragazze per lo sport si evolve in fretta, e pur continuando a competere per lo scapolo d'oro rimangono per il calcio e gli allenamenti.
Un prodotto fuori dagli stereotipi, idoneo a chi non ne può più della solita fuffa sportiva. Dove il calcio viene giocato bene ma non a discapito del divertimento e del fanservice e viceversa. Con personaggi molto diversi da quelli che si vedono normalmente in questi prodotti, dall'attaccante sonnambula alla loli invisibile, fino alla "she hulk" accompagnata da quella che gioca sporco e alla fine viene anche elogiata per questo per essere quella che "davvero comprende il gioco del calcio", sfatando anche i soliti moralismi che normalmente piagano questo tipo di serie sportive.